Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1931/1932
Serie A
06-12-1931 - Giornata: 11 - Casale Monferrato - Natale Palli


Casale FBC - Alessandria US 2 - 2 (1 - 0)
RETI: 9. Celoria M. [Ca] , 49. Borel (I) A. [Ca] 64. Notti (I) A.[A], 87. Marchina L.[A]

Alessandria US Mosele Vittorio, Lombardo Umberto, Fenoglio Giuseppe, Avalle Edoardo, Gandini Giuseppe, Borelli Michele, Riccardi (I) Giovanni, Notti (I) Alfredo, Cornara Giuseppe, Marchina Libero, Perazzo Osvaldo All.: Stürmer Karl

Formazione avversaria
CASALE FBC: Provera; Roggero, Mazzucco; Leporati, Castello, Volta; Montiglio, Demarchi, Borel (I) Aldo Giuseppe, Celoria, Gardini. All.: Mattea Angelo.

Arbitro: Barlassina (II) Rinaldo (Novara)
Note
Angoli: 6-3. Inizio gara ore 14:30. Diversi quotidiani riportano nella formazione del Casale, alla mezz'ala destra, la presenza di tale «Marietti»; pur non citandolo nelle formazioni, «La Gazzetta dello Sport» dà conto della presenza di Luigi Demarchi, ed è pertanto possibile che si trattasse di uno pseudonimo.

Commento
Alessandria e Casale, smentendo la tradizione, hanno dato vita ad un incontro incolore, povero di emozioni, privo del tutto di quel fervore agonistico che ha sempre contraddistinto in passato le contese fra grigi e nerostellati. Tutto questo nonostante che gli atleti abbiano giocato senza risparmio di energie e nonostante vi fossero tutti gli elementi per dare consistenza alla classica partita provinciale, a cominciare dall’affluenza del pubblico, che fu numeroso da entrambe le parti, tanto che il campo Natale Palli si presentava, a pochi minuti dal match, gremito in ogni ordine di posti. La folla, anzi, parve subire un po’ gli umori delle due squadre poiché ristette silenziosa e quasi guardinga per tutti i novanta minuti, paga solo di sottolineare le azioni che fruttarono i goals, le quali non furono invero le migliori dell’incontro. Il risultato fu quindi, in un certo senso, fedele all’andamento del gioco e premiò in ugual misura l’equilibrio delle azioni impostate dalle due squadre, anche se l’attacco alessandrino mantenne con maggior insistenza il contatto con la difesa avversaria. Così rispecchiato l’ambiente della giornata, non tornerà difficile precisare quale fu la fisionomia della partita. Pochi minuti dopo, l’inizio, il Casale si trovava in vantaggio. Su una punizione contro i grigi, Roggero mandava a spiovere la palla a pochi passi dalla rete avversaria. Mosele, invece di respingerla a pugno, la fermava a palme aperte buttandola a pochi passi da Montiglio. Questi effettuava un tiro obliquo e Mosele si slanciava felinamente, ma riusciva a deviare di poco la traiettoria: Celoria, pronto, riprendeva la palla e la metteva con un tiro pacifico nella rete alessandrina. Si era al 9’ e i grigi, sferzati dallo smacco, reagivano vigorosamente. Si delineava in piena regola un assalto alla porta del Casale e Riccardi prima e Cornara poi sprecavano due occasioni d’oro, mentre a ripetizione altri alessandrini sbagliavano tiri di poca difficoltà. In questo scorcio della partita risaltava così ancora il difetto che ha ostacolato, sino a oggi, la marcia della squadra alessandrina. Essa, pur svolgendo un gioco lucido, concepito secondo le più sane regole della tecnica, non riusciva a porre in grave pericolo la difesa avversaria e ne subiva anzi il gioco d’anticipo, inceppandosi ogni volta che i terzini nerostellati si avanzavano decisi. Benché l’Alessandria perdurasse all’attacco, ne venne che il Casale riuscì a rompere il predomino avversario e a chiudere il primo tempo con tre o quattro azioni di riscossa, animate dal lavoro sagace di Borel e di Marietti [Demarchi?]. Nella ripresa, le cose cambiarono di tono e le due squadre, giocando con più animo, dettero un aspetto definito alla partita. Al 4’ il Casale segnava il secondo goal per merito di Borel, che raccolto un passaggio di Celoria, scartava astutamente Lombardo e si portava a pochi passi da Mosele: il tiro era inevitabile, ma il centroattacco lo sferrava proprio in pieno sul portiere il quale, sorpreso dalla potenza della palla, non poteva che deviarla. Borel sopraggiungeva di nuovo e questa volta, con un colpo di astuzia, superava Mosele. L’Alessandria allora ripeteva il gioco del primo tempo e passava ancora al comando. Ma questa volta la sua azione aveva un carattere più energico e la difesa avversaria non riusciva più a contenerla facilmente. La supremazia dei grigi al 19’ si concretava anzi in un goal ottenuto da Notti che, con un tiro di prepotenza, risolveva una intricata mischia che si era venuta creando dinanzi a Provera. Dopo questa prima affermazione alessandrina, il gioco tornava ad alternarsi sui due campi sino a pochi minuti dalla fine. Ed era proprio al 44’ che i grigi inscenavano l’azione decisiva con una discesa velocissima impostata su Perazzo. La giovane ala metteva al centro e Provera si portava sulla traiettoria, ma mentre stava per avvinghiare la palla, Mazzucco di testa la deviava a Marchina, il quale, con un tiro forte, pareggiava le sorti della giornata. Pochi istanti dopo, l’arbitro segnava la fine. Se si volessero trarre le conclusioni da questa rapida descrizione della contesa, le considerazioni che si potrebbero fare sul conto delle due squadre sarebbero un po’ le stesse. L’Alessandria, come il Casale, è una compagine che stenta a ritrovare la sua forma. Entrambe vengono lentamente cercando il loro tono ed entrambe difettano ancora di quel gioco animoso che è caratteristico delle unità padrone delle proprie forze. Esse però subiscono il loro periodo critico con grande fiducia morale e, date le condizioni fisiche dei loro elementi tutt’altro che perfette, converrà attenderle alla prova nelle prossime contese, certi che sapranno risollevarsi. (N.M., «La Stampa», 7 dicembre 1931) Dopo una partita scialba e povera di gioco, l’Alessandria è riuscita a pareggiare sul campo Natale Palli. Il risultato risponde ai meriti e al valore delle due avversarie, anche se l’Alessandria ha minacciato con maggior frequenza la rete di Provera e anche se gli avanti casalesi hanno sprecato alcune occasioni. Il Casale è apparso oggi irriconoscibile rispetto alla squadra che ha giocato recentemente con la Juventus e la Roma. A sua volta, l’Alessandria non è stata all’altezza della sua fama di squadra tecnica e in possesso d’un chiaro sistema di gioco. Entrambe le compagini hanno condotto la partita in tono minore e hanno ottenuto i loro goals su azioni fortunose. Il Casale ha segnato al 9’ per merito di Celoria, che ha sfruttato una parata difettosa di Mosele. L’Alessandria è partita alla riscossa, ma la supremazia dei grigi non si è concretata a causa del gioco scarsamente incisivo degli avanti che si isteriliva sistematicamente a contatto della difesa casalese. Nel quarto d’ora che precedeva il riposo. Nel quarto d’ora che precedeva il riposo, il Casale si ripresentava minaccioso nell’area avversaria e gli si offrivano due o tre buone occasioni di segnare senza che peraltro sapesse sfruttarle. Proprio sulla fine del tempo, Demarchi, su corner, minacciava seriamente la rete di Mosele. La ripresa ebbe pressappoco lo stesso andamento del primo tempo. Al 4’ il Casale ottenne il secondo goal per merito di Borel che, scartato abilmente Lombardo, batté Mosele. L’Alessandria tornava allora, insistentemente, all’attacco. Il suo sforzo venne premiato con un goal segnato da Notti al 19’, con un colpo di testa, in una mischia confusa davanti alla porta di Provera. La partita assunse allora un accento più combattivo e il gioco si animò, alternandosi nei due campi, finché Marchina, sfruttando al 42’ un errore della difesa casalese, pareggiò le sorti della giornata. Tanto l’Alessandria che il Casale non sembrarono, come si è detto, nel loro periodo più felice. I grigi ebbero una bella mediana e una discreta difesa, ma difettarono nella linea degli avanti. Il Casale, presentatosi in campo senza Migliavacca e Isacco, sostituiti da Montiglio e Celoria, e con Volta indisposto, giocò una partita incolore. Individualmente, si distinsero Gandini e Avalle dell’Alessandria, Castello, Roggero e Borel del Casale. («La Gazzetta dello Sport», 7 dicembre 1931) La partita ha inizio alle 14:30 ed il Casale è subito all’attacco, ed al 9’ realizza il goal con Celoria, dopo una furiosa mischia sotto la porta di Mosele. L’Alessandria contrattacca, ma i terzini nerostellati respingono l’insidia. In tutto il primo tempo si giuoca con grande velocità e le azioni si alternano alle due porte. L’Alessandria si dimostra più veloce, specie nelle ali. Il Casale è un po’ in ombra nella seconda linea, specie Castello in nerissima giornata. Così, il primo tempo termina in favore del Casale per 1 a 0. Il secondo tempo trova ancora i nerostellati all’attacco, ed al 4’ Borel riesce a sorprendere Mosele, segnando così il secondo goal. I grigi, da questo momento, attaccano con decisione, ed in una ennesima veloce discese riescono a segnare il primo goal per merito di Notti. Al 17’ il Casale, punto dallo smacco, contrattacca ma, un po’ per la difesa dei grigi e un po’ per la indecisione dei suoi avanti, non riesce più a segnare. I grigi, approfittando del rilassamento della linea mediana del Casale, attaccano ed è al 43’ che, in un malinteso tra Provera e Mazzucco, Marchina riesce a segnare il goal del pareggio. La fine sopravviene mentre i casalesi tentano invano di porre in pericolo la rete alessandrina. Pubblico poco numeroso ma corretto; pochi alessandrini sono venuti ad incoraggiare i propri beniamini. Nessun incidente di gara. («Il Littoriale», 7 dicembre 1931) LA SIGNIFICATIVA AFFERMAZIONE DEI GRIGI A CASALE Il campionato italiano è nel suo pieno sviluppo e sta trascinando le folle ad un interesse spasmodico. Di domenica in domenica esso conquista sempre di più la folla, perché la lotta si fa sempre più palpitante e sempre più incerta. La volpe quest’anno la volpe è il Bologna) sta per essere raggiunta dai… cacciatori. L’anno scorso la Juventus ha preso il comando all’inizio del torneo e l’ha conservato sino alla fine. Quest'anno tale ruolo è stato affidato al Bologna che però dubitiamo possa resistere ancora a lungo, come ha fatto la Juventus, perché troppe squadre gli sono a ridosso. Col pareggio conseguito al Littoriale, la Juventus è riuscita a mantenere la distanza che la separava dal Bologna alla vigilia dell’incontro. Di questo pareggio hanno approfittato il Torino, la Fiorentina e la Roma, per diminuire lo svantaggio e piombare alle calcagna dei «leaders». Tanto il Torino come la Fiorentina, che all’inizio del campionato erano considerate come squadre le cui pretese dovevano essere limitate, si sono imposte all’ammirazione degli sportivi e combattono non solo per onore di bandiera, ma per la conquista dello scudetto. Anche la Roma che sta gradatamente riprendendosi, minaccia da vicino i «leaders». E nessuna speranza hanno perduto l’Ambrosiana, il Milan, in crescendo impressionante, ed il Genova perché il campionato è ancora lungo. Questa situazione lascia prevedere una lotta aperta fra questi otto squadroni, ai quali vanno aggiunte altre squadre che, pur non vantando pretese per la conquista del titolo, hanno però tanta forza e tanto animo per combattere e vincer? le più grandi battaglie. Sono esse il Casale, la Pro Vercelli, il Napoli e l'Alessandria. Il pareggio dei grigi a Casale l'Alessandria ha domenica strappato, proprio sul palo d’arrivo, un significativo pareggio alla squadra nero stellata. Dal campo casalese, tanto l’Ambrosiana quanto la Roma, erano uscite nettamente sconfitte e la Juventus era, a stento, riuscita a strappare il pareggio. Il risultato pari conseguito dai grigi acquista, quindi, un alto valore tecnico. La squadra grigia, ha risentito assai della mancanza di Cattaneo e l'attacco non ha potuto svolgere il suo solito giuoco travolgente. Comunque è riuscito a far scuotere due volte la rete avversaria per merito di Notti e di Marchina che sta diventando l’attaccante più pericoloso. Marchina è stato, infatti, domenica, il miglior attaccante. Con lui va elogiato anche Perazzo che sta facendosi un «atout» della squadra, mentre Cornara, ancora dolorante ad un ginocchio, non ha potuto svolgere il suo giuoco abituale. Assai redditizio è stato Notti tanto nel posto di mezz’ala tome in quello di ala destra. Il sestetto difensivo ha costituito una salda barriera per merito particolare di Fenoglio, Avalle, Gandini e Borelli. Questi quattro atleti hanno costituito quattro salde colonne della squadra contro le quali si infrangeva ogni attacco avversario. La forza di recupero dei grigi Il Casale, dopo pochi minuti del secondo tempo, era in vantaggio di due goals. Un tale distacco difficilmente una squadra, specialmente in campo avversario, riesce a rimontarlo. Ma l’Alessandria si è tutt’altro che smarrita di fronte all’avversa sorte. Ha attaccato con foga, ha ubriacato gli avversari con azioni sconcertanti, ne ha demolita la difesa ed è riuscita a passare. Dopo il goal di Notti, il Casale ha ritentato l'avventura, ma è stato ricacciato nella sua area dalla vigile difesa grigia. E l'attacco alessandrino, spinto all’offensiva, è riuscito ancora a sfondare la retroguardia casalese, a segnare il pareggio ed a sfiorare anche il successo. Nell'ultima mezz’ora di giuoco, l’Alessandria ha sfoderato tutte le sue armi ed ha saputo imporsi agli agguerriti avversari. Raramente una squadra riesce a fare quello che ha saputo fare domenica la squadra grigia. Questo indica che i grigi non solo hanno l’animo di combattere grandi battaglie ma posseggono anche una forza di recupero non comune. Contro la Pro Vercelli hanno saputo rimontare lo svantaggio di due goals; contro la Lazio hanno rimontato un goal iniziale degli avversari e contro il Casale hanno nuovamente rimontato le svantaggio di due goals. Tre partite queste che mettono in viva luce la squadra ed in particolar modo il quintetto attaccante grigio. Questo quintetto, nelle tre ultime partite, ha segnato più goals (otto) che non nelle precedenti otto partite (sette goals). È questo indubbiamente un indice della rinnovata efficienza della squadra grigia che ha saputo prontamente riprendersi dalla crisi che minacciava la sua linea attaccante. (Il Piccolo, 12/12/1931) DOPO IL PAREGGIO DEGLI ALESSANDRINI Nelle prime settimane di Campionato, quando il Casale era magnificamente registrato in tutti i suoi reparti, mentre i grigi si ritrovavano in piena crisi, un risultato nullo strappato dagli Alessandrini sul campo Natal Palli avrebbe significato un gravissimo smacco per i nostri campioni. Le condizioni delle due squadre sono andate mutandosi in seguito, e purtroppo non in vantaggio dei Casalesi. Lo sforzo iniziale, pur senza fiaccare le esuberanti energie di questi, ha avuto serie ripercussioni sulle condizioni fisiche di alcuni elementi. Venne menomato dai colpi ricevuti durante le sue strenue difese il nostro giovane e splendido portiere; Isacco e Migliavacca (e tutti sanno quanto giusto affidamento si facesse sul giuoco coraggioso del trinese, ed in modo specialissimo sulla forma smagliante del campione di Morano) furono costretti a rinunziare a prestare il loro validissimo sussidio. Aggiungiamo che sono sempre precarie le condizioni di salute del potente Volta, e che Mazzucco sta attraversando un periodo di grave crisi, e potremo senz’altro spiegare come non si possa pretendere dagli stellati il ripetersi delle gesta che li hanno fatti minacciosi concorrenti dei grandi squadroni per tutto il periodo dal settembre alla prima metà di novembre. Nella formazione di ripiego, con la quale sono scesi in campo contro i grigi, la supremazia dei nostri è stata anche superiore di quanto fosse lecito attendersi. Fin dalle prime battute i competenti hanno potuto constatare come gli ospiti fossero di efficienza ben maggiore di quella che veniva indicata nel tabellino della classifica. La squadra alessandrina si trova in piena ripresa. È munitissima alla estrema difesa e conta su di una linea mediana di marca superiore. Gli avanti ben conoscono il fatto loro, pure presentando il grave difetto di esaurirsi in ricami nell’area di rigore avversaria, senza mirare al sodo sotto forma di tiro in goal. Quando essi avranno trovato lo spunto finale in dispensabile per concretare i frutti dell’ abilità della squadra presa nel complesso (e crediamo che questo non tarderà a verificarsi) diventerà anche per gli squadroni un problema assai difficile quello di mietere successi, anche parziali, sul campo della vicina città. Per il momento, pure tenendo conto degli innegabili meriti dei grigi, essi debbono ascrivere a somma fortuna l’aver potuto dividere i punti coi loro fieri avversari nerostellati. L’incontro ha segnato la netta supremazia degli uomini guidati da Castello, sempre grande e generoso animatore. Quando, dopo il primo goal casalese, la raffica dei neri, che sentivano di avere nelle proprie mani le redini dell’incontro, si è abbattuta prepotente ed inesorabile sotto la porta del bravo Mosele, culminando col nuovo punto segnato da Borei, magni fico per intuizione e per sicurezza, parve che dovesse essere inevitabile il crollo delle azioni alessandrine. Purtroppo, ad onta del prevalere dei nostri campioni, la sorte ha voluto che in due occasioni favorevoli, col concorso anche di un m adornale errore di un difensore nerostellato, venisse fuori l’illogico risultato del pareggio. Non imprechiamo per questo. Constatiamo che in fondo, poiché il Casale ha logicamente rinunziato ad ogni velleità di voler salire ad una posi zione non adatta alle sue risorse (ai dirigenti ed ai giuocatori quest’idea non era d’altronde mai passata nemmeno per l’anticamera del cervello, mentre si era fatta larga strada tra la folla degli appassionati, che si erano fortemente illusi, facendosi troppo esigenti, dopo le grandiose affermazioni delle prime partite) un punto di più in classifica non è cosa in fondo disprezzabile. Poco male se l’altro è andato a servire da ossigeno indispensabile alla squadra che rappresenta una città legata con la nostra da indissolubili vincoli di amicizia. Forte dei suoi dodici punti, preceduta solo da unità dei grandi centri ed avendone dieci ancora alle spalle, la compagine casa lese guarda fiduciosa all’avvenire. Essa è più che sicura di raggiungere lo scopo prefissosi all’atto dell’iscrizione al Campionato: quello cioè di rimanere nell’anno sportivo 1932-33 tra le elette. Dopo un periodo di smagliante sereno, è giunto per essa quello di tempesta. Lo ha sopportato fieramente, incassando anche goals in quantità troppo superiore alle più nere previsioni, ma senza mai essere travolta. Il riposo obbligato dall’incontro internazionale di Torino per metterà ai contusi ed agli infortunati di rimettersi in piena efficienza. La squadra casalese ritornerà quel nucleo potente e compatto che ha nell’autunno strappato frasi di ammirazione, e non ai competenti locali soltanto. Ed il Casale tornerà a vincere… (Il Monferrato, 12/12/1931) RISULTATI: Bari-Modena 1-0 Bologna-Juventus 1-1 Casale-Alessandria 2-2 Fiorentina-Pro Patria 1-0 Milan-Genova 3-0 Pro Vercelli-Brescia 1-0 Roma-Lazio 2-0 Torino-Napoli 4-1 Triestina-Ambrosiana 2-2 CLASSIFICA: Bologna p.18; Juventus 17; Torino, Fiorentina15; Roma 14; Ambrosiana. Milan 13; Casale 12; Genova, Pro Vercelli 11; Triestina 10; Napoli 9; Pro Patria, Alessandria 8; Brescia 7; Lazio, Modena 6; Bari 5 MARCATORI 10 gol: Rossetti (Torino) 9 gol: Meazza (Ambrosiana) 7 gol: Borel (Casale), Libonatti (Torino), Magnozzi (Milan), Petrone (Fiorentina), Piola (Pro Vercelli) 5 gol: Arcari (Milan), Fedullo (Bologna), Ferrari G. (Juventus), Ferrero L. (Ambrosiana), Mazzoni (Genova), Mihalic (Napoli), Notti (Alessandria), Pastore (Milan), Reguzzoni (Bologna), Schiavio (Bologna), Silano (Torino), Vojak O. (Napoli)