Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1931/1932
Serie A
10-01-1932 - Giornata: 15 - Bologna - Littoriale


Bologna Sportiva - Alessandria US 3 - 1 (1 - 1)
RETI: 40. Sansone R. [Bo] , 46. Schiavio A. [Bo] , 73. Schiavio A. [Bo] 15. Cattaneo R.[A]

Alessandria US Mosele Vittorio, Lombardo Umberto, Fenoglio Giuseppe, Barale Oreste, Avalle Edoardo, Borelli Michele, Cattaneo Renato, Scagliotti Cinzio, Notti (I) Alfredo, Marchina Libero, Perazzo Osvaldo All.: Stürmer Karl

Formazione avversaria
BOLOGNA SPORTIVA: Gianni; Monzeglio, Gasperi; Montesanto, Baldi, Martelli (II) Gastone; Maini, Sansone, Schiavio, Fedullo, Reguzzoni. All.: Lelovics Gyula.

Arbitro: Carletti Bruno (Ancona)
Note
Angoli: 7-4. Terreno pesante. Inizio gara ore 14:30.

Commento
Vi sono partite che hanno una tradizione la quale vive e si perpetua ad ogni succedersi di campionato. Così deve essere anche degli incontri tra rossoblù e grigi che hanno a teatro di svolgimento il terreno del Bologna, il quale deve sempre impegnarsi a fondo per aver ragione dei quadrati e tenaci avversari piemontesi, quando non gli avviene anche di doversi contentare della divisione dei punti. Anche oggi, pur essendo scesi in campo al completo, i rossoblù hanno trovato nei giocatori in maglia grigia degli avversari degni che hanno saputo contendere loro la vittoria, portandosi anzi per primi in vantaggio verso il quarto d’ora di gioco, e difendendo tenacemente l’insperato successo iniziale. Soltanto nella ripresa, il Bologna, fatto appello alle inesauribili risorse della sua classe, poteva passare altre due volte attraverso la difesa alessandrina che, sino all’ultimo, si è battuta fieramente. La vittoria del Bologna, se pure non ottenuta con la facilità che potevasi supportare dopo quella schiacciante riportata la scorsa domenica sulla Triestina, è però di quelle che non si discutono perché conquistata di forza, con uno sfoggio di facoltà di ricupero e con tale superiorità da fare maggiormente onore ai rossoblù che non molti altri facili successi. Tanto più che la squadra cittadina può avanzare serie attenuanti nella pesantezza del terreno, più favorevole al gioco avversario che al proprio, nelle contusioni che nel corso della partita hanno subito Maini e Gianni, nelle imperfette condizioni fisiche di Gasperi. Il goal dei grigi è appunto venuto allorché Maini era stato costretto ad uscire dal campo e la squadra rossoblù era ridotta a dieci uomini: tutti quelli del Bologna hanno poi precisamente coinciso col ritorno nei ranghi dell’ala destra bolognese. Di fronte ad un avversario che ha giocato con grande decisione, con una velocità e continuità di azioni in gran parte inattese, il Bologna ha tardato ad adottare le stesse armi degli avversari. Forse esso riteneva che per vincere fosse sufficiente il gioco quasi accademico della passata domenica ed attendeva che i grigi calassero di tono. Il reparto della squadra vincitrice che meglio ha soddisfatto oggi è stato l’attacco il cui tiro centrale ha giocato una generosa partita. Schiavio, che passa in testa della classifica dei cannonieri, è stato l’artefice principale del successo bolognese ed anche Sansone vi ha contribuito, non solo col goal segnato, ma anche con l’insistenza dei suoi tiri a rete nei quali ha emulato Fedullo. Più che con Reguzzoni, è piaciuto Maini ancorché abbia dovuto giocare a lungo non in piena efficienza. Ottima impressione ha lasciato la squadra grigia. Si tratta di un complesso di giocatori di valore omogeneo, i quali tutti si sono battuti strenuamente, dalla difesa, nella quale dietro a due terzini non insormontabili, Mosele ha fatto alcune parate veramente spettacolose, alla mediana, che ha avuto in Avalle l’uomo di fatica, e nei laterali due atleti tenaci e volenterosi. Contrariamente alle aspettative, anche l’attacco, grazie al saggio lavoro distributivo di Notti, alla velocità delle ali e alla pronta collaborazione degli interni, ha saputo rendersi più volte pericoloso. Vien fatto di pensare come mai una squadra che, contro un Bologna sia pure non in smagliante giornata, ha fatto una prova così onorevole, non occupi una posizione migliore in classifica. L’arbitro Carletti di Ancona, tollerante all’inizio, ha poi dovuto ricorrere a maggiore severità per frenare sul nascere ogni accenno a gioco duro. Il terreno, assai pesante, ha accresciuto la fatica degli atleti, ai quali sono stati meritata ricompensa gli applausi di chiusura tributati dal pubblico. Nei primi minuti, il gioco è equilibrato ed entrambe le squadre subiscono un calcio d’angolo. Poi, Fedullo costringe Mosele ad iniziare la serie delle sue parate a ripetizione; a sua volta, Marchina, al 10’, impegna Gianni in una parata a terra. Maini, scontratosi con un avversario, deve uscire dal campo. Al 15’ i grigi segnano quello che sarà il loro unico goal; tiro di Notti respinto dal palo orizzontale, mischia sotto la porta di Gianni e ripresa di Cattaneo, che trova l’apertura giusta per violare la rete bolognese. Gianni corre un altro serio pericolo al 20’, dopodiché il Bologna si lancia al contrattacco, essendo anche rientrato Maini. Mosele ha così non poco lavoro per respingere i tiri di Fedullo e di Schiavio; un tiro di Maini, susseguito a un calcio d’angolo contro l’Alessandria, finisce invece sul lato esterno della rete. Anche Sansone, al 35’, si vede respinto dallo spigolo del palo una formidabile cannonata che già aveva fatto gridare al goal. Questo matura però, è viene al 40’ dopo che l’Alessandria ha subiti altri due calci d’angolo. Punizione contro i grigi da venti metri tirata da Baldi con potenza e decisione; Mosele riesce a parare, ma Sansone è pronto a riprendere e a segnare. Al 41’, calcio d’angolo contro il Bologna, senza esito; la palla va a Schiavio, che fugge allungando a Maini il quale giunge solo sino a pochi passi da Mosele; il portiere si butta letteralmente tra i piedi dell’attaccante, salvando la propria rete da un sicuro goal. Maini riprende il gioco con la testa abbondantemente fasciata e anche Gianni accusa dolori ad una gamba. Ciò non impedisce che al 1’ il Bologna segna nuovamente: tiro di punizione effettuato da Fedullo ripreso da Schiavio, che scarta i terzini grigi e manda in rete. Gli alessandrini non mollano però ancora ed anzi reagiscono, tanto che il gioco si alterna sui due campi procurando lavoro ad entrambi gli estremi difensori. Maini esce ancora al 21’ e rientra al 27’, giusto in tempo per offrire a Schiavio occasione di ottenere il terzo goal (28’): centro dell’ala destra ripreso da Schiavio, che saetta in angolo mentre Mosele si getta disperatamente a terra. La partita è decisa; ma mentre Gianni deve ancora parare due tiri di Marchina e di Scagliotti, Mosele blocca una puntata di Sansone e ha l’asta superiore della sua rete, sfiorata da un bolide di Maini. («La Gazzetta dello Sport», 11 gennaio 1932) Nuovo successo del Bologna, ma la vittoria è stata conquistata dopo una lotta vivacissima ed accanita fino all’ultimo minuto di gioco. L’Alessandria ha bravamente controbattuto azione per azione, attacco per attacco, il gioco dei rossoblù, oggi in non buona giornata. La squadra di Avalle, portatasi in vantaggio al 15’ del primo tempo, comandava il gioco e la famosa offensiva del Bologna a nulla di concreto approdava, ma, finalmente, il sospirato goal del pareggio è venuto a premiare gli sforzi del Bologna. Dopo il goal, il gioco dei «leader» si è fatto più limpido e ordinato. La squadra, non più sotto la preoccupazione di un goal al passivo, riprendeva a snodarsi ed a manovrare con azioni chiare e ben impostate, anche se qualche atleta non ha sempre corrisposto in pieno. Il Bologna crediamo abbia peccato di eccessivo ottimismo; l’incompletezza della compagine alessandrina deve avere lasciato supporre da resa a discrezione dei grigi, i quali, invece, hanno presentato in campo un undici che gioca realmente bene e che basa il suo gioco esclusivamente sui dettami della tecnica. In complesso, la robusta squadra piemontese ha più che favorevolmente impressionato: salda, sicura in ogni reparto; velocissima, rapida nella difesa e prontissima nel ripiegare guardinga e prudente, la squadra dei grigi è forse la migliore di quante si siano vedute al Littoriale, per la varietà del suo gioco, per le doti di ricupero d’ogni singolo atleta, per le composte azioni, ed il Bologna ha tentennato prima di debellare la granita squadra avversaria, anche perché i competitori non hanno permesso ai veltri di svolgere in pieno il loro abituale gioco. Ma l’Alessandria, pur attaccando anche dopo avere subito il secondo punto, ha accusato la mazzata, ed allora è stato più agevole per il Bologna penetrare nelle maglie della difesa rivale. L’Alessandria vanta un Mosele che ha sfoggiato un repertorio di parate di classe; audacissimo, anzi temerario nelle uscite indovinatissime per scelta di tempo. Buoni Fenoglio e Lombardo nel ruolo di terzini: la coppia è affiatata e decisa sia sull’uomo che sul pallone. Duttile, instancabile la mediana in cui Avalle si è sfiancato in un doppio lavoro di difesa e di attacco; una barriera dalla parte di Borelli e tenace Barale, il recente acquisto. L’attacco dei grigi va lodato; misurati i passaggi, preciso il colpo di testa, abile lo smarcamento, i cinque attaccanti sono piombati di frequente in area avversaria, provocando mischie paurose; forse manca solo, nel quintetto offensivo alessandrino, un cannoniere. Il Bologna ha avuto Gianni infortunato per uno scontro ma il felino guardiano non ha però commesso alcun errore, anzi ha effettuato alcune parate brillantissime. Dei due terzini, migliore è stato, senza dubbio, Gaspari, il quale ha fronteggiato i volitivi attacchi alessandrini con bravura, spezzando azioni su azioni. In ombra Monzeglio. La mediana si è ripresa nel secondo tempo, per quanto non sia trascurabile il massacrante lavoro svolto nel primo tempo: Baldi, preciso nel gioco di testa, ha fallito non poche volte il bersaglio nei passaggi, mentre Montesanto e Martelli, pur disputando un’ottima partita, ci sono piaciuti maggiormente altre volte. Del quintetto offensivo, inutilizzato o quasi Maini. Schiavio, Sansone, Fedullo, sono stati attivissimi ed instancabili, mentre Reguzzoni, poco servito, è stato di efficace aiuto ai compagni. Sansone forse è stato il più calmo e preciso dei cinque. Vittoria di forza, dunque, quella del Bologna, ma affermazione che conferma ancora una volta la bontà dell’inquadratura rossoblù, omogenea, ferrea in ogni reparto. Il primo tempo ha avuto nei primi minuti un immediato attacco alessandrino, concluso al 3’ con un corner a favore, senza esito. Rapida risposta bolognese che termina in corner: nulla di fatto. Ma il Bologna insiste: al 7’ ottiene un nuovo corner; mischia intricata, poi Fenoglio rimonda lontano. Al 10’, tiro di Perazzo parato e, un minuto dopo, è Fedullo ad impegnare Mosele. L’Alessandria preme ed al 15’ si porterà in vantaggio. L’attacco dei grigi piomba in area avversaria: Marchina batte un forte pallone che finisce sulla trave, Cattaneo, in agguato, riprende e spedisce in rete. Furibonda reazione bolognese, ma senza esito, anzi, al 20’ Gianni deve ripetutamente intervenite e salvarsi di fortuna. Maini, intanto, è fuori campo per un colpo alla faccia: rientrerà in seguito, ma menomato nella sua efficienza. Il Bologna comincia ad insidiare la rete alessandrina ed i grigi si chiudono in una prudente difesa, lasciando agli attaccanti il compito di portare la minaccia in campo avversario. Al 31’, corner contro l’Alessandria, senza frutto; al 36’ capovolgimento di situazione: Cattaneo, da pochi metri, tira in porta, il pallone esce fuori di poco. Ritorna il pericolo nelle adiacenze di Mosele. Al 37’ ed al 39’, corner contro i grigi: nulla di positivo. Al 40’ Baldi batte una punizione che Mosele respinge; Sansone scaraventa in rete, ottenendo il pareggio. Nella ripresa, il Bologna si porta in vantaggio: su punizione, Schiavio raccoglie, si incunea tra i terzini e batte Mosele. La pressione bolognese continua, e al 13’, 15’ e 25’ i rossoblù ottengono tre calci d’angolo senza frutto. Tuttavia, la superiorità del Bologna verrà premiata al 26’ con un goal di Schiavìo. L’Alessandria attacca ed al 32’ e 33’ ottiene due corners e, al 38’, altro calcio d’angolo, senza frutto. Al 43’ è il Bologna che costringe l’Alessandria a salvare in corner, che è seguito da altro calcio d’angolo, pur esso senza esito. Poche battute alterne, poi la fine della combattuta partita. («La Stampa», 11 gennaio 1932) Nuovo successo del Bologna, ma la vittoria è stata conquistata dopo una lotta vivacissima e accanita fino all’ultimo minuto di gioco, ché l’Alessandria ha bravamente controbattuto azione per azione, attacco per attacco, il gioco dei rossoblù oggi in giornata grigia. La squadra di Avalle, portatasi in vantaggio al 15’ del primo tempo, comandava il gioco e l’affannosa offensiva del Bologna a nulla di concreto approdava, ma finalmente il sospirato goal del pareggio, e veniva a premiare gli sforzi dei bolognesi. Dopo il goal, il gioco dei leaders si è fatto più limpido e ordinato; la squadra non più sotto la preoccupazione di un goal al passivo riprendeva a snodarsi e a manovrare con azioni chiare e bene impostate, anche se qualche atleta non ha sempre corrisposto in pieno. Il Bologna crediamo abbia peccato di eccessivo ottimismo, l’incompletezza della compagine alessandrina deve aver lasciato supporre una resa a discrezione dei grigi, i quali invece hanno presentato in campo un undici che gioca realmente bene e che basa il suo gioco esclusivamente sui dettami della tecnica; è pur vero che qualche elemento deve aver dimenticato ciò, ma in complesso la robusta squadra piemontese ha più che favorevolmente impressionato. Salda, sicura in ogni reparto, velocissima, rapida nell’offesa e prontissima nel ripiegare, guardinga e prudente. La squadra dei grigi è forse la migliore di quante si siano vedute al Littoriale per la varietà del suo gioco, per le doti di ricupero di ogni singolo atleta, per impostazione di azioni. E il Bologna ha tentennato, prima di debellare la granitica squadra avversaria, anche perché i competitori non hanno permesso ai veltri di svolgere in pieno il loro abituale gioco. Ma l’Alessandria, pur attaccando anche dopo subito il secondo punto, ha accusato la mazzata ed allora è stato più agevole al Bologna penetrare nelle maglie della difesa rivale. L’Alessandria vanta un Mosele che ha sfoggiato un repertorio di parate veramente di classe: audacissimo, anzi temerario nelle uscite, indovinatissime per scelta di tempo. Buoni Fenoglio e Lombardo nel ruolo di terzini, una coppia affiatata e decisa sia sull’uomo che sul pallone. Duttile, instancabile la mediana, in cui Avalle si è sfiancato in un doppio lavoro di difesa e attacco, una barriera dalla parte di Borelli e tenace in Barale, il recente acquisto. L’attacco dei grigi va lodato: misurati nei passaggi, precisi nel colpo di testa, abili nel smarcarsi, i cinque attaccanti sono piombati di frequente in area avversaria provocando mischie paurose. Forse manca, nel quintetto offensivo alessandrino, il cannoniere. Il Bologna ha avuto Gianni infortunato per uno scontro e il felino guardiano bolognese non ha però commesso alcun errore, anzi ha effettuato alcune parate brillantissime. Dei due terzini, il migliore è stato senza dubbio Gasperi il quale ha fronteggiato il volitivo attacco alessandrino con bravura, spezzando azioni su azioni e frantumandone il gioco; in ombra Monzeglio. La mediana si è ripresa nel secondo tempo, per quanto non sia trascurabile il massacrante lavoro svolto nel primo tempo. Baldi, felicissimo nel gioco di testa, ha fallito non poche volte il bersaglio nei passaggi, mentre Montesanto e Martelli, pur disputando un’ottima partita, ci sono piaciuti maggiormente altre volte. Del quintetto offensivo, inutilizzato o quasi Maini, Schiavio, Sansone e Fedullo sono stati attivissimi e instancabili, mentre Reguzzoni, poco servito, è stato di efficace aiuto ai compagni. Sansone è forse stato più calmo e preciso dei cinque. Vittoria di forza, dunque, quella del Bologna, ma affermazione che conferma ancora una volta la bontà dell’inquadratura rossoblù omogenea, ferrea in ogni reparto. Il primo tempo ha visto nei primi minuti immediati attacchi alessandrini, conclusi al 3’ con un corner a favore senza esito. Rapidissima risposta bolognese che termina in corner: nulla di fatto. Ma il Bologna insiste, e al 7’ ottiene un nuovo corner: mischia intricata, poi Fenoglio rimanda lontano. Al 10’, tiro di Perazzo parato e, un minuto dopo, è Fedullo che impegna Mosele. L’Alessandria preme e, al 15’, si porterà in vantaggio: l’attacco dei grigi piomba in area avversaria, Marchina batte un forte pallone che finisce sulla traversa, Cattaneo in agguato riprende e spedisce in rete. Furibonda reazione bolognese, ma senza esito; anzi, al 20’ Gianni deve ripetutamente intervenire e salva di fortuna. Maini intanto è fuori di campo per un colpo alla faccia; rientrerà in seguito, ma menomato nella sua efficienza. Il Bologna comincia ad assediare l’Alessandria, che si chiude in prudente difesa, lasciando agli attaccanti il compito di portare la minaccia in campo avverso. Al 31’, corner contro l’Alessandria, senza frutto. Al 36’, capovolgimento di situazione: Cattaneo, da pochi metri, tira in porta, il pallone esce fuori di poco. Ritorna il pericolo nelle adiacenze di Mosele. Al 37’ e al 39’, corners contro i grigi: nulla di positivo. Al 40’ Baldi batte una punizione che Mosele respinge; Sansone riprende e scaraventa in rete, ottenendo il pareggio. Al 41’, corner contro il Bologna. Nella ripresa, il Bologna si porta in vantaggio al 1’: punizione che Schiavio raccoglie, e s’incunea tra i terzini e batte Mosele. La pressione del Bologna continua e al 13’, 22’ e 25’ ottiene tre calci d’angolo senza frutto. Tuttavia, la superiorità del Bologna verrà premiata al 26’ con un goal di Schiavio. L’Alessandria attacca e al 32’ e al 33’ ottiene due corners; e al 38’, altro calcio d’angolo senza frutto. Al 43’ è il Bologna che costringe l’Alessandria a salvare in corner; che è seguito da un altro calcio d’angolo, pure esso senza esito. Poche battute alterne, poi la fine della combattuta partita. («Fonosport-Le Venezie sportive», 11 gennaio 1932) RISULTATI: Ambrosiana-Lazio 2-0 Bari-Pro Vercelli 1-0 Brescia-Juventus 0-4 Modena-Fiorentina 1-1 Pro Patria-Napoli 0-0 Roma-Genova 1893 6-0 Torino-Milan 0-0 Triestina-Casale 2-2 CLASSIFICA: Bologna 26; Juventus 22; Ambrosiana, Torino 20; Milan 19; Fiorentina, Roma 18; Casale 16; Napoli 15; Genova 1893 13; Alessandria, Lazio, Pro Patria, Pro Vercelli 12; Triestina 11; Modena 9; Bari 8; Brescia 7. MARCATORI 12 gol Schiavio (Bologna) 11 gol Borel (Casale), Rossetti (Torino) 9 gol Magnozzi (Milan), Meazza (Ambrosiana), Petrone (Fiorentina) 8 gol Libonatti (Torino), Orsi (Juventus), Pastore (Milan)