Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1930/1931
Serie A
26-10-1930 - Giornata: 5 - Alessandria - Littorio


Alessandria US - Pro Vercelli US 0 - 1 (0 - 0)
RETI: 70. Casalino [Pr]

Alessandria US Balossino Natale, Gallino Luigi, Ballerio Giuseppe, Lauro Armando, Gandini Giuseppe, Bertolini Luigi, Cattaneo Renato, Avalle Edoardo, Banchero (II) Ettore, Borelli Michele, Gastaldi Settimo All.: Révész Béla

Formazione avversaria
PRO VERCELLI US: Scansetti, Zanello, Dellarole (I) Achille, Bajardi (I) Luigi, Ardissone, Piazzano, Casalino, Gatti, Piola, Seccatore, Ferraris (II) Pietro. All.: Nagy József

Arbitro: Barlassina Rinaldo (Novara)
Note
Inizio gara ore 14.30

Commento
LA PRO VERCELLI VITTORIOSA AD ALESSANDRIA La Pro Vercelli, dominata per tre quarti della partita, è riuscita a segnare il punto della vittoria al 26° minuto del secondo tempo in seguito a una fuga dell'ala destra Casalino, mentre tutta la squadra alessandrina era all'attacco. I concittadini hanno poi insistito ancora all'attacco per tentare di ottenere il pareggio; ma un tiro di Cattaneo e un altro tiro da pochi metri dello stesso Cattaneo in seguito a un corner sono stati miracolosamente parati dal portiere vercellese Scansetti, che ha sfoggiato belle parate anche se talvolta un po' fortunose. In complesso la partita è stata bella, vivace, scevra di ogni rudezza. L'Alessandria ha svolto un gioco migliore, ma i suoi avanti hanno difettato di decisione nel tiro In porta e non hanno saputo sfruttare alcune facilissime occasioni: i migliori dei grigi sono stati Gandini e Cattaneo. I vercellesi si sono dimostrati efficaci in difesa con Scansetti, Zanello e Ardlssone. Arbitro: Barlassina. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio) I “GRIGI” A LEGNANO La prima linea sarà guidata da Bertolini Alla vigilia dell'incontro con la Pro Vercelli pochissimi erano gli sportivi che ritenevano dubbia la vittoria dei grigi. La maggior parte era certa che la squadra grigia, dovesse vincere, sia pure stentatamente, ma vincere. Purtroppo le cose sono andate come nessuno forse prevedeva. L’Alessandria, pur giocando una bella partita, è uscita dal campo sconfitta dopo aver dominato gli avversari per tre quarti dell’incontro. Questa sconfitta è venuta nel momento moralmente più critico per la società e per i supporters, in quanto ha demoralizzato gli sportivi, i quali non desiderano altro che la conquista dei due punti di classifica, ed ha messo in critica situazione finanziaria la società che vede seriamente compromessi gli incassi delle prossime partite. La squadra ha perduto due preziosi punti, ma ha ancora tanto cammino da compiere che non tarderà a ricuperarli perché essa è tutt’altro che in crisi e col suo giuoco svelto domenica con una maggiore decisione nell’azione finale potrà presto far dimenticare la cattiva prova di domenica. Agli effetti sportivi non è quindi disastrosa la sconfitta contro la Pro Vercelli tanto più che la squadra, durante tutta la partita, è stata perseguitata dalla sfortuna. Purtroppo è doloroso »vedersi sfuggire una vittoria che pareva certa, ma bisogna anche sapersi rassegnare alla sorte avversa e ritrovare la forza per combatterla in avvenire. Il pubblico (quanta maturità sportiva ha il pubblico alessandrino!), domenica ha constatato che la squadra ha giuocato colla solita volontà e che non ha vinto solo perché troppo sfortunata. Per questo non ha avuto pei grigi nessun commento maligno. Ha anzi tratto la deduzione che la squadra così impostata, con maggior entusiasmo, potrà ritornare la bella squadra di un tempo. E non v’è dubbio che l’entusiasmo ritornerà perché nei grigi è sempre infuso un alto spirito combattivo ed un forte attaccamento alla casacca grigia. Chi semina.... e chi raccoglie Domenica la squadra grigia ha iniziato la partita con un ardore combattivo non comune, e per tutto il primo tempo è rimasta all’attacco. Basti dire che Balossino è stato impegnato solo da due o tre facilissimi tiri. Nonostante questa sua costante superiorità la squadra grigia non è passata. E non sono mancate le occasioni per segnare : dopo pochi minuti dall’inizio Borelli da due passi dalla porta sbagliava un sicuro goal. Sarebbe bastato queste goal per elettrizzare la squadra e capovolgere il risultato. Dopo circa un quarto d’ora era Avalle che non riusciva a calciare la palla mentre passava davanti alla linea fatale e poco dopo Cattaneo con un ben aggiustato colpo di testa mandava la palla nell’angolo alto della rete. Il pubblico già gridava il goal quando il portiere vercellese con un miracoloso salto riusciva a deviare la palla. Un altre, tiro insidiosissimo di Cattaneo era deviato, ancora per puro miracolo, dal portiere in corner. Nella ripresa l'Alessandria ha continuato a dominare per circa venticinque minuti, e mentre la squadra era tutta protesa alla ricerca della vittoria ecco il colpo di sorpresa: la Pro Vercelli, con una fuga isolata dell’ala destra, otteneva il goal della vittoria. Dopo questo goal i vercellesi si sono stretti in difesa ed a nulla sono valsi gli estremi tentativi dei grigi per ottenere il pareggio. La sterilità dell’attacco Nonostante la grave sconfitta, non si può dire che l’Alessandria abbia giuocata una brutta partita. La difesa, sotto tutti i rapporti, è stata ottima. Da Balossino (poco impegnato) a Gallino, da Ansaldi, rivelatosi un ottimo tempista ed un buon colpitore, a Lauro, seppure non nella sua forma migliore. Gandini poi è stato senza dubbio il miglior uomo in campo e Bertolini, seppure sceso in campo dolorante alle reni, ha tenuto il campo con bravura. Il reparto che non ha completamente convinto è stato quello attaccante. Ottime azioni ha saputo svolgere nella metà campo, passaggi sicuri e precisi fra uomo e uomo, ma ha rivelato due difetti gravissimi: quello di non saper fermare bene la palla e la mancanza di decisione nell’azione finale. E’ stata questa l’unica causa della sconfitta. Dei cinque attaccanti solo Cattaneo è stato in vena di prodigi. Egli solo, infatti, ha impegnato seriamente il portiere ed ha portato attacchi pericolosi alla rete avversaria. Avalle è stato, come in altre occasioni, inspiegabilmente pauroso; Banchero in tutta la partita non ha piazzato un sole tiro pericoloso e Borelli ha girato molte volte a vuoto. Gastaldi non ha certo fatto rimpiangere Autelli ma non ha reso quanto avrebbe dovuto rendere. Dei cinque attaccanti, quindi, solo uno è stato redditizio, gli altri, chi più chi meno, pur non giuocando una brutta partila sono stati nettamente al disotto del loro valore. Questo rientrerebbe nella normalità se questi giuocatori non avessero possibilità di realizzazione. Ma, dato che in altre partile abbiamo visto segnare dei goals di prepotenza, riteniamo che le loro possibilità siano di gran lunga superiori a quelle dimostrate domenica scorsa. Basta una superiore volontà ed un più alto spirito di sacrificio. E poi la squadra grigia sarà ancora e sempre, forte e temuta. (Il Piccolo, 31/10/1930) RISULTATI: Ambrosiana - Milan 1-1 Bologna - Torino 3-0 Brescia - Legnano 2-1 Juventus - Roma 3-2 Lazio - Casale 1-0 Modena - Genova 4-2 Napoli - Livorno 2-0 Pro Patria - Triestina 2-1 CLASSIFICA: Juventus p.10; Bologna 8; Modena, Lazio 7; Genova, Roma, Pro Patria, Napoli 6; Torino 5; Alessandria, Brescia, Legnano, Pro Vercelli 4; Triestina 3; Ambrosiana, Milan 2; Casale, Livorno 1 MARCATORI: 7 RETI: Reguzzoni (Bologna); 6 RETI: Banchero I (Genova), 5 RETI: Orsi (Juventus); 4 RETI: Munerati, Vecchina (Juventus), Fasanelli (Roma), 3 RETI: Busini III (Bologna), Braga (Brescia), Subinaghi (Modena), Vojak I (Napoli), Masera (Pro Patria), Prato, Rossetti (Torino), Il punto sul campionato Il fattore campo ha dominato nella quinta giornata facendo gravare il suo peso in misura rilevante, anche sulle due squadre che domenica scorsa si erano affermate nel modo più brillante: Torino e Genova. Una sola eccezione: la vittoria dei vercellesi sul terreno alessandrino. L'affermazione dei bianchi pronti sempre a tutte le battaglie contro i tradizionali avversari provinciali piemontesi è una conferma della inattesa debolezza dell'Alessandria in questo inizio di campionato. Torino e Genova sono stati battuti nettamente a Bologna e a Modena. La sconfitta dei torinesi per 3 a 0 contrasta vivamente col punteggio della vittoria conquistata domenica scorsa sugli ambrosiani e vorrebbe significare che quello fu un successo oltremodo facile, perché il valore dell'avversario d'allora era in grave declino. Quest'impressione troverebbe conferma nel risultato e, più ancora, nell'andamento della partita sostenuta ieri dall'Ambrosiana contro il Milan. Il ragionamento potrebbe estendersi al caso del Genova, che sembrava possedere una maggiore autorità. Il Bologna intanto si installa al secondo posto a due punti dalla Juventus, che ha vinto con grande difficoltà l'undici del Roma, subendo due goals. Il Modena, che ha avuto un inizio soddisfacente, sale al terzo posto accanto al Lazio, il quale ha dovuto faticare un po' per battere i coraggiosi casalesi, ma che comunque dimostra la sua buona forma attuale. Regolari gli altri risultati. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio)