Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1934/1935
Serie A
26-05-1935 - Giornata: 29 - Alessandria - Littorio


Alessandria US - Fiorentina ACF 2 - 0 (2 - 0)
RETI: 12. Riccardi (I) G.[A], 42. Gastaldi S.[A]

Alessandria US Mosele Vittorio, Fenoglio Giuseppe, Borelli Michele, Barale Oreste, Costenaro Gino, Milano Luigi, Cattaneo Renato, Gardini Mario, Notti (I) Alfredo, Riccardi (I) Giovanni, Gastaldi Settimo All.: Soutschek Rudolf

Formazione avversaria
FIORENTINA ACF: Amoretti, Gazzari, Magli Renzo, Pizziolo (I) Mario, Bigogno, Neri Bruno, Nekadoma, Perazzolo, Viani (II) Vinicio, Scagliotti, Gringa. All.: Ara Guido

Arbitro: Mastellari Raffaele (Bologna)
Note
Inizio gara ore 16.00

Commento
L'ALESSANDRIA CHIUDE IL CICLO DELLE PARTITE CASALINGHE CON UNA VITTORIA SULLA FIORENTINA DECIDENDO LE SORTI DEL CAMPIONATO Abbiamo indovinato. Come il Milan aveva battuto la Juventus, cosi l’Alessandria ha dimostrato contro la Fiorentina che il calcio alessandrino deve essere preso in maggior considerazione, in ¡special modo nelle partite dove si gioca una posta importante e quando si fa della tecnica sul campo. I viola che prima della partita avevano spavaldamente espresso la convinzione di vincere 1’incontro con uno scarto di punti tale da non ammettere commenti circa la superiorità tecnica e di classe della propria compagine, sono stati frustati dalla realtà dei fatti. II gioco del calcio è uno sport che va ponderato, studiato ed applicato in diversa misura a seconda dell’avversario che si ha di fronte. L’Alessandria, piena di acciacchi e discontinua fin che si vuole, era alla fine dei conti quella modesta unità di calciatori prettamente italiani che aveva nel corso del campionato rosicchiati punti al Napoli, alla Lazio, alla Ambrosiana, alla Juventus, al Bologna e tutto questo non solo nelle partite casalinghe. Una fedele revisione dell'andamento del campionato avrebbe messo maggiormente in guardia la squadra viola e bilanciata maggiormente la partita. Ritenere che l'Alessandria perché non aveva l'incentivo della classifica avesse rinunciato a lottare, era una cosa semplicemente assurda. L’Alessandria ha una tradizione di serietà sportiva inattaccabile, esemplare; nel corrente campionato è stata la squadra più corretta nelle partite esterne e casalinghe : le squalifiche, gli ammonimenti, le punizioni non hanno toccato i nostri giocatori; la passione e la fede hanno messo in evidenza la possibilità di rimanere nell’agone del massimo campionato anche con una « squadretta provinciale ». Alessandria fucina di atleti signori dello stile e della tecnica come Baloncieri, Banchero, Ferrari, Bertolini, e Scaglioni, ha detto nel giorno d’addio a Cattaneo, a Fenoglio e a Mosele di essere ancora in piedi, fiera del suo passato, conscia del suo avvenire. Condannata più o meno giustamente a dissanguarsi quando più intensa avrebbe dovuto essere l’opera di assestamento per raggiungere vette migliori, ha nelle sue radici tanta virilità da sprigionare passione ed amore per il vessillo grigio che avvince ed affascina (Il Piccolo, A.C., 01/06/1935) RISULTATI: Alessandria-Fiorentina 2-0 Ambrosiana-Torino 4-0 Bologna-Brescia 3-0 Juventus-Pro Vercelli 3-0 Livorno-Sampierdarenese 0-0 Palermo-Lazio 2-1 Roma-Milan 1-0 Triestina-Napoli 0-0 CLASSIFICA: Ambrosiana, Juventus p.42; Fiorentina 39; Roma 33; Lazio 30; Bologna, Alessandria, Palermo 29; Napoli 28; Triestina 27; Milan, Brescia 25; Sampierdarenese, Livorno 24; Torino 23; Pro Vercelli 15 MARCATORI 26 gol: Guaita (Roma) 18 gol: Piola (Lazio) 17 gol: Meazza (Ambrosiana) 16 gol: Cattaneo (Alessandria) 13 gol: Borel F. (Juventus)