Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1929/1930
Serie A
27-04-1930 - Giornata: 25 - Brescia - Stadium


Brescia FBC - Alessandria US 2 - 1 (0 - 1)
RETI: 57. Scaltriti B. [Br] , 85. Maffioli M. [Br] 34. Scagliotti C.[A]

Alessandria US Rapetti Giuseppe, Costa Felice, Gallino Luigi, Lauro Armando, Gandini Giuseppe, Bertolini Luigi, Cattaneo Renato, Avalle Edoardo, Scagliotti Cinzio, Banchero (II) Ettore, Autelli Mario All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria
BRESCIA FBC: Amoretti; Gadaldi, Pasolini; Frisoni (I) Berardo, Scaltriti, Morselli; Maffioli, Frisoni (II) Evaristo, Prosperi (III) Arnaldo, Moretti, Giuliani. All.: Schöffer Imre.

Arbitro: Rovida Felice (Milano)
Note
Inizio gara ore 15.00 «La Gazzetta dello Sport» attribuisce la rete dell’Alessandria a Banchero II.

Commento
Dopo una partita giocata con brio e con grande combattività, i grigi alessandrini sono usciti dal campo battuti, ma con la coscienza di aver dato e fatto tutto quanto potevano. L’Alessandria ha giocato infatti una discreta partita e fra i suoi uomini quelli che hanno maggiormente impressionato sono stati quelli della linea mediana ed i due terzini. A questa squadra, la cui classe è certo superiore a quella del Brescia, gli azzurri hanno contrapposto una ferma volontà di vittoria: è stata questa volontà che ha servito anche a colmare delle lacune rivelatesi nella squadra. I bresciani partono all’attacco e si portano subito con rapidi passaggi sotto la porta alessandrina; al 3’ il portiere Rapetti, impegnato, è costretto a salvarsi in corner. Gli azzurri insistono ed al 4’ è Gallino che, con un rimando pericoloso, libera la porta vuota da una pericolosa azione di Giuliani. La pressione bresciana continua e al 5’ un bruciante azione, ancora sotto la porta dei grigi, viene sciupata da Giuliani. Poi, gli uomini dell’Alessandria riescono a trovarsi e, con un vivace contrattacco, portano il gioco sotto la rete di Moretti; diversi attacchi degli avanti grigi si spuntano contro la difesa bresciana e gli alessandrini ottengono due calci d’angolo, all’11’ e al 12’, a coronamento del periodo di loro superiorità. Dopo la parentesi di gioco in area bresciana, gli azzurri riprendono ancora il sopravvento, costringendo i grigi a salvarsi in corner al 15’. La superiorità bresciana continua e sino al 30’ si mantiene netta. La reazione degli ospiti non si fa attendere e difatti al 34’ Scagliotti, dopo una bella discesa su mischia, riesce a farsi luce e a sorprendere Amoretti. La ripresa è di tutt’altra fisionomia: si vede chiaramente che il Brescia ha tutte le migliori volontà per rimontare lo svantaggio e non si contano gli attacchi verso la rete avversa. All’11, due corners consecutivi contro l’Alessandria e finalmente, al 13’, Scaltriti, su tiro di punizione battuto da Frisoni I, sorprende il portiere dell’Alessandria. Infine, Maffioli al 40’, su azione personale, segna di precisione il punto della vittoria. («La Gazzetta dello Sport», 28 aprile 1930) Battuti in linea tecnica, gli azzurri hanno colmato la distanza con generoso e giudizioso dispendio delle proprie energie, riuscendo a costringere il giuoco a seconda delle possibilità della squadra, in modo che la ripresa ha veduto quasi costantemente all’attacco il Brescia. Il primo tempo è stato più equilibrato nell’azione poiché gli attaccanti bresciani sembravano incapaci di concludere proficuamente, mentre invece gli ospiti, più mobili, veloci e sicuri sulla palla, apparivano maggiormente pericolosi. L’incontro, egregiamente arbitrato dall’ing. Rovida, è riuscito assai interessante per la vivacità e la varietà del giuoco eseguito dalle due belle squadre. La prima seria minaccia è portata dal Brescia al 2’ su azione in corner. Nell’immediata risposta dei grigi, Amoretti è dispensato dall’intervenire, perché il saettante tiro di Scagliotti finisce a lato. Molta correttezza nel giuoco degli ospiti. Al 6’ viene a crearsi una critica situazione nell’area di rigore degli ospiti e Giuliani si vede parare di fortuna due tiri. All’11’ Pasolini, di testa, devia un pallone giuocato da Autelli ed un minuto dopo Gadaldi libera in corner. Altro corner contro i grigi al 15’; al 19’, su calcio di punizione battuto da Scaltriti, Moretti scocca una cannonata che scuote il paletto. Al 34’ i grigi realizzano il loro goal su centro di Cattaneo, sfuggito alla vigilanza di Morselli; Scagliotti devia la palla su Banchero, che spedisce impeccabilmente in rete. La ripresa è iniziata in grande stile dagli azzurri. All’11’ Gallino provoca consecutivamente due corner alla sua squadra, liberandola come può da un attacco pericoloso. Poi, al 12’, il Brescia ottiene il goal del pareggio: su calcio di punizione tirato da Maffioli, Scaltriti entra e devia in rete la palla con un ben aggiustato colpo di testa. Un altro calcio di punizione battuto al 15’ dai bresciani crea una difficile situazione ai grigi ed è Bertolini che riesce a liberare. La prevalenza degli azzurri diviene predominante, tanto che i grigi riescono di rado a superare la metà campo. Al 16’, al 24’ e al 37 e ancora al 38’, quattro corners contro l’Alessandria. Al 40’ Maffioli, uscendo di forza da una confusa mêlée, manda in rete un imparabile pallone che dà la vittoria alla sua squadra. («La Gazzetta dello Sport», 28 aprile 1930) L’ALESSANDRIA PERDE A BRESCIA Attraverso una serie alterna di azioni svolte con brio o tenace combattività, la partita si è conclusa con la sconfitta di misura dell'Alessandria, la quale è scesa in campo priva di due dei suoi migliori giuocatori. Ai forti avversari il Brescia ha contrapposto una ferma volontà di vincere, colmando con slancio qualche lacuna della sua formazione, specie nella linea d'attacco. Le prime battute di giuoco sono state a favore dei bresciani, ma la reazione dell'Alessandria si è mostrata subito pericolosa. Difatti sono stati appunto gli alessandrini ad ottenere il primo punto al 34° minuto della prima ripresa, con Scagliotti. La miglior impostazione di giuoco del secondo tempo, ha portato il Brescia al pareggio prima, ed alla vittoria dopo, con due goals ottenuti da Scaltriti su calcio di punizione tirato da Frisoni, e da Mattioli su azione individuale, rispettivamente al 13° e al 40° minuto. Arbitro: Rovida. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio) I grigi alessandrini sono stati battuti negli ultimi minuti dopo una partita nella quale hanno profuso tutte le loro energie. A scusante della sconfitta sta la mancanza riscontrata nella squadra alessandrina di due dei migliori uomini. Degli ospiti, quelli che più hanno impressionato sono stati i mediani e i due terzini. La linea di attacco ha avuto dei momenti felicissimi, alternati con altri incolori. Davanti ad una squadra certo superiore di classe, il Brescia ha contrapposto una ferma volontà di vincere, che ha servito grandemente anche a colmare visibili lacune, specie nella linea di attacco, alla quale, si può dire, è letteralmente mancato il trio centrale. La linea dei mediani ha svolto un gioco incolore nel primo tempo e si è invece mirabilmente ripresa nel secondo, così che non a torto si può dire che è stata l’artefice principale della vittoria. La partita è iniziata dagli ospiti col sole negli occhi. L’attacco bresciano si porta subito sotto la porta alessandrina e al 3’ Rapetti salva, provocando un calcio d’angolo. Al 4’ è Gallino che, con un rimando spettacoloso, libera la porta vuota da un pericoloso attacco di Giuliani. La pressione bresciana continua e al 5’ una bruciante azione ancora sotto la porta dei grigi viene sciupata da Giuliani per troppa precipitazione. Il gioco si sposta quindi verso Amoretti e, a coronamento di un periodo di superiorità, si hanno due calci d’angolo a favore dell’Alessandria, all’11’ e al 12’. La partita continua poi con sensibile superiorità bresciana ma al 34’, in seguito ad una veloce reazione degli ospiti, Scagliotti in una mischia riesce a farsi luce ed a sorprendere Amoretti. Da questo momento e sino alla fine del tempo, il Brescia, se si eccettua un’azione personale di Giuliani, non dà segni di reazione. La ripresa ha tutt’altra fisionomia. La rete alessandrina è più volte minaccia seriamente: registriamo nei primi minuti tre occasioni sciupate per precipitazione. All’11’, due calci d’angolo consecutivi contro l’Alessandria e finalmente, al 13’, Scaltriti, su tiro di punizione battuto da Frisoni I, di testa batte nettamente il portiere dei grigi. Il pareggio aumenta la combattività degli azzurri che però risentono dello sforzo compiuto. Si ha un periodo di superiorità alessandrina, infine, al 40’, su azione personale, Maffioli segna di precisione. Arbitro: Rovida. («Gazzetta del Popolo», 28 aprile 1930) RISULTATI: Ambrosiana-Roma 6-0 Genova 1893-Triestina 2-1 Juventus-Torino 2-0 Lazio-Milan 0-0 Livorno-Pro Patria 2-1 Napoli-Modena 2-1 Padova-Bologna 2-1 Pro Vercelli-Cremonese 3-2 CLASSIFICA: Ambrosiana 39; Genova 1893, Juventus 35; Torino 32; Alessandria 30; Pro Vercelli 26; Brescia, Bologna, Napoli 25; Roma 24; Milan 23; Lazio 22; Livorno 21; Triestina 20; Pro Patria, Modena 19; Padova 18; Cremonese 10. * = gare in meno Il punto sul campionato Ambrosiana, Juventus e Genova, le tre squadra che sembrano ormai le sole rimaste a combattere l'ultima lotta decisiva per la conquista dello scudetto di campione, hanno superato ieri i loro ostacoli, cosicché la classifica non cambia nei loro riguardi. Ma ben diversi appaiono i risultati. L'Ambrosiana ha ottenuto una schiacciante vittoria sul Roma per sei punti a zero, cioè sulla stessa squadra che otto giorni avanti aveva dominato la Pro Vercelli per sette a zero. Risultato eloquente che riconferma in modo sempre più convincente le possibilità dei leaders, i quali da sedici giornate non conoscono sconfitta. La Juventus, che appare ancora come la più diretta rivale dell'Ambrosiana, ha pure superato una grande prova battendo il Torino, che così si allontana dalle squadre di testa. Il Genova ha anche vinto, ma con scarso punteggio e in casa propria, contro la Triestina. I punteggi della venticinquesima giornata sono del resto tutti equilibratissimi. Solamente l'Ambrosiana e la Juventus hanno vinto con più di un goal di vantaggio. Fra i vari risultati i più notevoli sono quelli di Bologna, di Brescia e di Roma. A Bologna il Padova, che domenica scorsa sul suo campo aveva dovuto inchinarsi agli ambrosiani, ha vinto la squadra dei campioni costretti a passare quest'anno, come un po' anche il Torino, fra una serie di sventure. L'Alessandria, che fino a otto giorni fa era quasi in linea coi primi, con la sconfitta di Brescia perde ogni possibilità. Infine a Roma il Milan, che giuoca quasi meglio fuori casa, ha ottenuto un buon risultato contro una squadra che aveva vinto domenica scorsa a Cremona. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio)