Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2004/2005
Eccellenza
12-09-2004 - Giornata: 1 - Varallo Pombia - Campo via Leonardo da Vinci


Varalpombiese US - Alessandria US 1912 1 - 1 (0 - 1)
RETI: 10. aut. Crevola [Va] , 70. rig. Moroni [Va]

Alessandria US 1912 Soldano Ivan, Corallo Andrea [50. Baretto Francesco], Vergara Giuseppe, Esposito Andrea, Neri Marcelo Roberto, Boyomo Landry Merlin, Mandes Andrea, Tagli Alessandro [65. Pellegrino Giordano], Giulietti Daniele, Montante Marco [76. Crapisto Andrea], Provenzano Alessandro A disp.:(P) Boccolini Alessandro, Capasso Paolo, Falco Alberto, Montesano Jacopo All.: Milani Riccardo

Formazione avversaria
VARALPOMBIESE US: Ragazzoni, Okae Fosu, Crevola, Briganti, Zatta [57. Tonati], Moroni, Albertin, Bonfrate, Yeboah, Plebani, Paliotta. A disp.: Rizzon, Diciannove, Venturini, Troplini, Menzio, Schettino. All.: Schettino Massimiliano

Arbitro: Nicolò Fianco (Novara)
Note
Ammoniti Tagli [A], Plebani [V]. Angoli: 2-5. Spettatori: 200 Terreno discreto Inizio gara ore 16.00

Commento
In vantaggio su autorete a Varallo Pombia, l’Alessandria si fa raggiungere su rigore GRIGI, IL PARI FA ARRABBIARE Scoppia la contestazione dei tifosi nei confronti della società. Centrocampo confuso Un pareggio che non piace e che mette subito in crisi un feeling ancora tutto da costruire. Perché i tifosi a Varallo Pombia ieri erano presenti, hanno incitato la squadra, l’hanno anche applaudita alla fine. Ma contro la dirigenza il tono della contestazione è subito forte. «Se lo mettano bene in testa questi dirigenti: l’Alessandria non deve solo vincere, deve stravincere questo campionato»: la tifoseria organizzata l’aveva detto, ancora prima del via, un’affermazione che suona come un’esigenza, l’espressione della voglia di lasciare in fretta una categoria digerita a fatica e accettata solo a condizione che sia breve. Ma a Varallo Pombia il risveglio è stato brusco: la scoperta che l’Eccellenza è faticosa non solo da guardare, ma soprattutto da giocare se non ci si cala, con determinazione e umiltà e con la capacità di tradurre in campo una qualità sbandierata nelle presentazioni. Toni alti, forti, duri: il presidente Francesco Sangiovanni nel mirino, insieme all’amministratore Giuseppe Piazza. E c’è anche chi consiglia a Sergio Vatta di cercare altre sistemazioni, «perché lei che capisce di calcio deve essersi reso conto che qui non ci sono le condizioni per lavorare». Vatta sembra passare sopra alla contestazione. «Gara difficile, nel momento migliore nostro un paio di decisioni e, soprattutto, un rigore molto dubbio. Anche evitabile, è vero, ma non è da tutti concederlo». Ma i problemi a centrocampo restano: quella confusione che sembra figlia anche di un eccesso di tensione. Manca chi dà i tempi e l’attacco sempre lontano anni luce da chi dovrebbe ragionare. (Il Piccolo, Mimma Caligaris, 13/09/2004) Un pareggio che non piace e che mette subito in crisi un feeling ancora tutto da costruire. Perché i tifosi a Varallo Pombia ieri erano presenti, hanno incitato la squadra, l’hanno anche applaudita alla fine. Ma contro la dirigenza il tono della contestazione è subito forte. «Se lo mettano bene in testa questi dirigenti: l’Alessandria non deve solo vincere, deve stravincere questo campionato»: la tifoseria organizzata l’aveva detto, ancora prima del via, un’affermazione che suona come un’esigenza, l’espressione della voglia di lasciare in fretta una categoria digerita a fatica e accettata solo a condizione che sia breve. Ma a Varallo Pombia il risveglio è stato brusco: la scoperta che l’Eccellenza è faticosa non solo da guardare, ma soprattutto da giocare se non ci si cala, con determinazione e umiltà e con la capacità di tradurre in campo una qualità sbandierata nelle presentazioni. Toni alti, forti, duri: il presidente Francesco Sangiovanni nel mirino, insieme all’amministratore Giuseppe Piazza. E c’è anche chi consiglia a Sergio Vatta di cercare altre sistemazioni, «perché lei che capisce di calcio deve essersi reso conto che qui non ci sono le condizioni per lavorare». Vatta sembra passare sopra alla contestazione. «Gara difficile, nel momento migliore nostro un paio di decisioni e, soprattutto, un rigore molto dubbio. Anche evitabile, è vero, ma non è da tutti concederlo». Ma i problemi a centrocampo restano: quella confusione che sembra figlia anche di un eccesso di tensione. Manca chi dà i tempi e l’attacco sempre lontano anni luce da chi dovrebbe ragionare. La cronaca. Primo tempo. 7’ Ragazzoni ci mette i pugni sul bolide da 30 metri di Esposito; 8’ risponde Zatta da 40 metri, palla che passa di un nulla sulla traversa; 9’ ancora Ragazzoni pronto a rispondere alla conclusione di Esposito dalla lunga distanza; 10’ Alessandria in vantaggio: il tiro di Giulietti non sembra particolarmente insidioso, ma la deviazione di Crevola spiazza il suo portiere; 38’ la barriera respinge la punizione centrale che Bonfrate tocca per Meroni . Sulla ribattuta il cross di Plebani per Paliotta, contrastato in area. Secondo tempo. 4’ Montante in profondità per Provenzano, conclusione insidiosa, ma fuori; 6’ Tagli conquista palla a centrocampo e la smista a Provenzano, fraseggio con Giulietti, ma il capitano non riesce ad evitare il portiere e spreca una buona occasione per chiudere la partita; 11' Varalpombiese in contropiede, molto pericolosa, ma Yeboah non concretizza; 13’ ancora i padroni di casa: Paliotta atterrato al limite, punizione battuta da Briganti, Soldano ci mette i pugni, sulla respinta corta c’è Plebani che, da due metri, spara alto; 25’ pareggia la Varalpombiese: intervento falloso di Boyomo, l’arbitro indica il dischetto, Moroni trasforma; 35’ Crapisto serve Giulietti, la conclusione è fuori di un nulla; 37’ Mandes dalla bandierina, incorna Giulietti e la palla sfiora il palo sinistro; 40’ ancora un piazzato da posizione invitante per l’Alessandria: Provenzano cerca la trasformazione, ma calcia altissimo; 45’occasione gol per l’Alessandria: con Neri che, tutto solo, calcia sul fondo la palla del possibile 2-1. E la contestazione sale, forte e decisa. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Acqui – Nova Colligiana 0-2 Arona – Fulgor Valdengo 2-3 Asti – Castellazzo 0-1 Biella – Cerano 4-1 Derthona – Sunese 3-2 Gozzano – Canelli 0-2 Verbania – Libarna 3-0 CLASSIFICA: Biella, Verbania, Canelli, Nova Colligiana, Derthona, Valdengo, Castellazzo p. 3, Alessandria, Varlapombiese 1, Arona, Sunese, Asti Acqui, Gozzano, Cerano, Libarna 0. MARCATORI: 3 Roano (Biella), 2 Casiraghi (Arona, 1), Fuggetta (Valdengo), 1 Golzio (Biella), Danzè (Canelli), Greco Ferlisi (Canelli), Andric (Castellazzo, 1), Cominetti (Cerano), Maggio (Colligiana, 1), Massaro (Derthona), Pellegrini (Derthona), Vottola (Derthona), Galeazzi (Sunese), Ranella (Sunese, 1), Sommaruga (Valdengo), Moroni (Varalpombiese, 1), Foti (Verbania), Saltalamacchia (Verbania), Sottini (Verbania). Il punto sul campionato Il girone A di Eccellenza viaggia quest'anno sulla Voltri-Sempione. Le squadre torinesi, che la scorsa stagione hanno occupato i primi sei posti della classifica finale, sono state unite alle cuneesi. Il nuovo raggruppamento comprende Novara e VCO, le alessandrine e le astigiane. Ci sono Arona, Cerano, Gozzano, Sunese, Varalpombiese e Verbania, poi Acqui, Alessandria, Asti, Nova Colligiana, Biella Villaggio Lamannora, Canelli, Castellazzo Bormida, Libama, Derthona e la riconfermata Fulgor Valdengo Tollegno. Il blocco è forte della presenza di quattro capoluoghi di provincia: Alessandria, Asti, Biella e Verbania. Derby stracittadino tra Asti e Nova Colligiana. Molte le squadre dal passato illustre. Solo due le neo promosse: Gozzano e Biella Villaggio, la seconda grazie ai play off. Depennate le retrocesse Oleggio, Valdossola e Chieri, la cui assenza impoverisce un girone ancora tutto da scoprire, ma che indica in sua «eccellenza» l'Alessandria (Giuletti e Provenzano in attacco) la super favorita. Ieri le prime sfide, peraltro precedute dalle schermagli di Coppa Italia (terza giornata mercoledì 15, ore 20,30) che già avevano offerto qualche interessante indicazione. Partenza falsa per Acqui, Arona, Asti e Gozzano, tutte sconfitte a domicilio. Exploit del Biella Villaggio, che rifila quattro reti al Cerano. Nella squadra di Luca Brina subito in evidenza con una tripletta Andrea Roano, che lo scorso armo, in forza al Rivoli, era stato capocannoniere del girone con gli stessi 20 gol di Broccanello (Lascaris). Un altro ex del Rivoli, Di Bartolo, è quest'anno al servizio della Nova CoUigiana, subito partita col piede giusto. Delude l'Asti, sconfitto da un rigore di Andric che regala tre punti al Castellazzo di Stefano Lovisolo. Piange la Sunese, in vantaggio a Tortona con Galeazzi e Ranella, ma incapace di opporsi al gran finale dei «leoncelli» di Renzo Semino. La stessa sorte tocca alla «novizia» Arona, illusa da Casiraghi e poi trafitta dall'uno-due di Fuggetta. Sperava in un altro esordio anche la matricola Gozzano, ma Fingitore e compagni si sono dovuti inchinare ad un Canelli più attento e meglio organizzato. Sorridono Varalpombiese e Verbania. Per i «novaresi» di Giuseppe Rossi si era messa male dopo l'autorete di Crevola, ma a metà ripresa (fallo di Mandes su Paliotta) è arrivato un rigore che Moroni non ha sprecato, regalando alla Varalpombiese un pareggio (alla vigilia) insperato. C'era molta attesa anche per il Verbania, appena ceduto dall'ex presidente Nunzio Cambino all'imprenditore comasco Mario Miccichè. Come allenatore era stato interpellato l'ex Camillo Bugnolo, che non ha accettato. Ieri la panchina era ancora «vuota». Saltalamacchia, Lucio Foti (che ha pure il patentino di allenatore) e Sottini non hanno badato ai dettagli. Tre reti al Libarna e la vita ricomincia. Ad maiora. (La Stampa - Ed. Piemonte Sport - Sandro Bottelli)