Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2014/2015
Lega Pro
11-04-2015 - Giornata: 34 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Monza Brianza 1912 AC 0 - 1 (0 - 1)
RETI: 1. Torri [Mo]

Alessandria US 1912 Nordi Emanuele, Sosa Cristian [46. Sabato Roberto], Sirri Alex, Morero Santiago Eduardo, Mezavilla Adriano, Mora Luca [46. Rantier Julien], Spighi Mirco [68. Germinale Domenico], Obodo Kenneth, Marconi Michele, Iunco Antimo, Vitofrancesco Ferdinando A disp.:Cavalli Gabriele, Picone Giuseppe, (P) Poluzzi Giacomo, Valentini Michele All.: D'Angelo Luca

Formazione avversaria
MONZA BRIANZA 1912 AC: De Lucia, El Hasni, Pugliese, D'Ambrosio, De Bode, Martinez, Conti [82. Toskic], Asante, Torri, Pessina, Carbonaro [65. Cojocnean]. A disp.: Chimini, Corduas, Acampora, Bernasconi, Grandi. All.: Pea Fulvio

Arbitro: Amoroso Carlo (Paola) [Margini, Tamburini]
Note
Ammoniti: 37. Mora [A], 49. Iunco [A], 51. D'Ambrosio [M], 54. Sirri [A], 75. Morero [A], 81. Conti [M]. Angoli: 12-3 Recuperi: 0.+ 4. Spettatori: 2.700 (1.932 paganti, 764 abbonati) Giornata tiepida, terreno ottimo. Inizio gara ore 17.00

Commento
Trafitta a freddo dopo 9 secondi da una prodezza di Torri, non sa più recuperare. Risultato? Clamoroso ko casalingo con il Monza, e a questo punto addio al primo posto diretto per la promozione in serie B. Ora serve recuperare la forma e la mente per i playoff . Esordio straordinario per il Monza, che dopo soli 10 secondi passa in vantaggio con un eurogoal di Torri che dai 25 metri circa stoppa di petto e con un tiro al volo di sinistro insacca sotto l’incrocio. Uno a zero. Dopo la doccia fredda, l’Alessandria prova a reagire macinando gioco a centrocampo. La prima azione pericolosa si concretizza al 6′ con un tiro a giro da fuori area di Iunco: palla di poco a lato. La gara prosegue con un sostanziale equlibrio fra le due formazioni che nell’arco della prima mezz’ora, ad eccezione della marcatura di Torri, non riescono comunque a rendersi seriamente pericolose. Al 30′ il tiro-cross di Spighi rischia di mettere in difficoltà i biancorossi, ma De Lucia è attento ed agguanta in presa. Quattro minuti più tardi ancora Alessandria: Obodo raccoglie un preciso traversone dalla destra, ma il suo colpo di testa termina alto sopra la traversa. Sul ribaltamento di fronte, Carbonaro elude il diretto marcatore ma pecca di altruismo e appoggia al centro per Torri che viene anticipato dal diretto marcatore. Al 43′ De Lucia salva il risultato con un riflesso eccezionale su un colpo di testa da distanza ravvicinata. La palla resta lì, ma l’azione si conclude con il fischio del sig. Amoroso per un fallo sullo stesso De Lucia. Allo scoccare del 45′ il direttore di gara manda le squadre negli spogliatoi. La ripresa inizia con un duplice cambio per i Grigi, che gettano nella mischia Rantier e Sabato in luogo di Mora e Sosa. Rapido contropiede del Monza con D’Ambrosio che dopo oltre trenta metri palla al piede mette al centro un cross morbido per Carbonaro che di testa angola bene ma non riesce a dar forza al pallone, che viene raccolto in parata bassa da Nordi. L’Alessandria prova ad alzare i ritmi, proponendosi con forza nella trequarti biancorossa. Al 54′ il cross di Marconi carambola nel mezzo dell’area piccola e termina in angolo dopo essere carambolato su De Bode. Sul ribaltamento di fronte, Carbonaro supera elengantemente Nordi con un pallonetto ed insacca, ma il sig. Amoroso ferma tutto per offside. Due minuti più tardi, altro goal annullato per fuorigioco, questa volta all’Alessandria: Iunco supera Martinez in velocità e batte De Lucia. Secondo tempo ricco di emozioni: Rantier prende il tempo a D’Ambrosio e si libera per un potente destro che esalta De Lucia. La palla resta a centroarea per il colpo di testa di Vitofrancesco ma è ancora l’estremo difensore biancorosso a dire di no ai Grigi. Al 72′ preciso lancio di Pessina per Cojocnean che ha la possibilità di trovarsi a tu per tu con Nordi, ma spreca un po’ troppo tempo nel controllare e poi calcia con poca forza senza impensierire il portiere locale. Gli ultimi 5 minuti sono un forcing unico dei Grigi, che si riversano nella trequarti biancorossi, ma sempre con esito negativo. Brivido sul finale per il diagonale di Iunco, ma la palla è fuori. Finita? Macchè. Allo scadere c’è spazio per il miracolo di De Lucia ancora su Iunco e la doppia traversa colpita sul ribaltamento di fronte da Grandi e Cojocnean, sulla quale il sig. Amoroso emette il triplice fischio. In sala stampa Adriano Mezavilla: “Dobbiamo imparare da queste sconfitte. Meditaree, non perdere fiducia e andare avanti. Ogni partita, si sa, è difficile e nasconde queste difficoltà”. Emanuele Nordi: “Voglio ringraziare la gente che è venuta allo stadio e ci ha sostenuto dandoci una grande mano. Ci ha condizionato prendere gol subito. La partita poi ha preso un’altra piega”. Mister Luca D’Angelo: “Loro hanno trovato il gol e sono stati bravi a difenderlo. Noi abbiamo creato molte occasioni, ma purtroppo non siamo riusciti a concretizzare. Io comunque mi prendo le mie responsabilità. La partita di sabato a Salò sarà la partita della vita”. (Museo Grigio) Un lampo di Torri Lo stop è pesante per l’Alessandria L’Alessandria esce dal campo tra gli applausi, ma è il Monza a vincere. I padroni di casa, pur avendo avuto diverse occasioni, non hanno trovato il gol e vedono la promozione allontanarsi. Colpiti a freddo (dopo solo 12 secondi) da un eurogol di Torri, i grigi hanno faticato nel primo tempo, mentre nella ripresa De Lucia ha parato tutto. (Gazzetta dello Sport - Nicola Pilotti) CALCIO, DELUSIONE COCENTE AL MOCCAGATTA Grigi con il fiato corto È l’addio al primo posto Addio alla B diretta: è l’harakiri interno contro il Monza (andato in gol dopo nove secondi) a dare una mazzata terrificante alle ambizioni dei grigi, che perdono l’imbattibilità interna nella partita sulla carta meno complicata. Gli uomini di D’Angelo, colpiti a freddo, hanno il demerito di un primo tempo insufficiente per qualità e gioco. Nella ripresa, non basta il cuore, perché di energie ce ne sono davvero poche. Dopo l’Albinoleffe, è un’altra formazione di bassa classifica a dare fastidio all’Alessandria, che va sotto choc per l’avvio da incubo. Calcio d’inizio, quattro passaggi e nove secondi sul cronometro, tanto impiega il Monza a passare in vantaggio e a mettere subito in salita la partita per la squadra di D’Angelo, che rimane frastornata nei primi 45 minuti. Spighi e Mora agiscono molto larghi sulle rispettive fasce, ma non hanno lo sprint evidenziato con la Pro Patria. In più, la palla per vie centrali gira troppo lentamente e, quando arriva sull’esterno, il Monza si è già posizionato bene in difesa. La confusione regna sul terreno di gioco e non basta l’incitamento incessante del pubblico: emblematica una palla persa nella propria area di rigore da Mezavilla che permette a Conti di calciare in porta e sfiorare il clamoroso 2-0. Un Monza chiuso ma prontissimo a ripartire crea difficoltà all’Alessandria: in difesa Sosa fatica a prendere le misure a Carbonaro ed è costretto a ricorrere troppo spesso alle maniere forti. In avanti, poi, Marconi e Iunco non si trovano mai: il primo si danna l’anima e spizzica i palloni ma non trova gli inserimenti dei compagni, mentre il secondo si incaponisce troppo nel dribbling e viene sistematicamente raddoppiato, se non triplicato. Di fatto i pochi pericoli che l’Alessandria crea arrivano da palla inattiva. Per dare una scossa D’Angelo a inizio ripresa passa al 4-2-3-1 con i nuovi entrati Rantier largo a sinistra e Sabato a completare la catena di sinistra mentre dall’altra parte Spighi viene arretrato di una trentina di metri. Una fiammata iniziale poi il Monza ricomincia a difendersi con un certo ordine: D’Angelo butta dentro anche Germinale (per Spighi), l’atteggiamento è spiccatamente offensivo ma, alla resa dei conti non produce molto. Il muro difensivo degli ospiti, seppur con qualche affanno, regge fino al 94’. Svanisce il sogno del primo posto, ora la squadra dovrà essere brava ad assorbire psicologicamente la sconfitta cominciando a preparare i play off anche da un punto di vista fisico perché i grigi attuali hanno il fiatone. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) “MI ASSUMO TUTTE LE RESPONSABILITÀ PER IL KO. MA ADESSO ANDIAMO A VINCERE SABATO A SALO'” Il gesto dice tutto: Luca D’Angelo si batte la mano contro il petto. Il segno della penitenza, «dell'ammissione di responsabilità». Dagli spalti se ne accorgono in molti: il tecnico non si è mai tirato indietro, né ha cercato paraventi dietro i quali nascondersi. Meno che mai lo fa nel giorno in cui cade il fortino del Moccagatta. Sembra dialogare con Germinale, ma in realtà parla con un tifoso, nelle parterre. «Era alterato, credo che essere arrabbiato dopo una partita e un risultato come questo sia più legittimo. Forse non avrei dovuto rispondere, però visto che le parole, anche forti, erano rivolte al sottoscritto, mi è venuto istintivo replicare. L’ho fatto in toni assolutamente garbati e tranquilli, anche dopo una sconfitta non è mia abitudine trascendere. Cerco di mantenere la calma, che non significa, certo, non ammettere gli errori. Anzi, quando una squadra perde, le colpe sono solo dell’allenatore che ha sbagliato. Questo ho detto al tifoso, “la colpa è mia”. L’ho anche ribadito. Ripeto, un allenatore non dovrebbe mettersi a dialogare dal campo agli spalti, ma la mia è stata una piena assunzione di responsabilità, in toni corretti». Prima di andare anche lui sotto la curva: mai nei giorni delle vittorie, D’Angelo lo fa al primo ko che può pesare sulla stagione. Davvero sconfitta inevitabile? Il gol a freddo ha staccato la spina all'Alessandria? «C'era tutto il tempo per rimediare, 89 minuti. Però una rete, in quel modo e in quel momento, è vero, cambia radicalmente la partita. Noi abbiamo anche provato a recuperare - commenta D'Angelo - lo abbiamo fatto soprattutto nel secondo tempo. Non ci siamo riusciti, ma i ragazzi ci hanno provato in tutti i modi». Davvero inevitabile la rete di Torri? «È una prodezza balistica, di cui gli va dato merito. Se avessimo battuto noi il calcio d’inizio probabilmente non avremmo subito gol dopo 10 secondi, ma questa è solo una battuta, che non allontana le colpe, soprattutto dal sottoscritto». Quanto e come cambiano adesso le possibilità di una promozione diretta. «Ci credono le squadre che hanno allenatori più bravi. Io sono il terzo, questo dice la classifica». Difficile rimotivare un gruppo dopo una sconfitta come questa? «Obbligatorio, perché a Salò, sabato, sarà la partita della vita: se la vinciamo, possiamo avere la matematica ammissione ai playoff». E poi alzare ancora il tiro. (Il Piccolo – Mimma Caligaris) RISULTATI: Arezzo - Cremonese 0-1 Bassano - Venezia 0-2 Giana Erminio - AlbinoLeffe 3-2 Lumezzane - Como 1-2 Mantova - Novara 1-2 Pavia - Renate 3-0 Pordenone - Sudtirol 2-0 Pro Patria - FeralpiSalò 1-0 Torres - Real Vicenza 2-2 CLASSIFICA: Novara p. 67, Bassano 64, Pavia (-1) 63, Alessandria 62, Como 57, FeralpiSalò 49, Real Vicenza 48, Venezia (-1) 46, Arezzo, Cremonese 45, Sudtirol 44, Giana Erminio 42, Mantova (-3),Torres, Renate 40, Monza (-2) 39, Lumezzane 31, Pordenone 30, AlbinoLeffe 29, Pro Patria (-1) 28. Mantova 3, Monza 2, Pavia, Pro Patria, Venezia 1 p. di penalizzazione. MARCATORI: 16 reti: Bruno (4, Real Vicenza). 15: Ferretti (Pavia). 14: Momente’ (4, AlbinoLeffe). 13: Pietribiasi (Bassano); Brighenti (1, Cremonese); Evacuo (4) e Gonzalez (Novara); Maiorino (3, Torres). 12: Fischnaller (1, Sudtirol). 11: Corazza (Novara). Il punto sul campionato Weekend ricco di sorprese: cadono Bassano ed Alessandria (il “Moccagatta” era l’unico campo del girone ancora imbattuto). Il gol di Torri dopo 9 secondi fa scivolare i Grigi al quarto posto in classifica, mentre per il Monza – che riapre i giochi dei play out – è la prima vittoria nel girone di ritorno. In attesa della sentenza per il deferimento del Novara, la squadra di Toscano vince a Mantova (1-2), si permette di sbagliare un calcio di rigore (parato da Festa) e si porta a quota 67. Inarrestabili Gonzalez ed Evacuo: per entrambi 13 gol in stagione. I biancorossi locali finiscono in 9: prima il portiere Zima è espulso in occasione del penalty fallito da Corazza, poi rosso anche a Said, dopo il gol vincente degli ospiti. Dopo 6 vittorie consecutive il Bassano perde in casa, trafitto da due magistrali ripartenze del Venezia, firmate da Guerra (al 30′) e da Greco (al 58′). Il secondo posto (64 punti) è attaccato dal Pavia (63) che ritrova Ferretti dall’inizio e soprattutto il gol che mancava da 284 minuti: la pratica Renate è chiusa tra il 29′ (Soncin) e il 41′ (Ferretti). Ancora Ferretti nella ripresa per il 3-0 finale e i gol del centravanti pavese sono 15 (uno in meno del capocannoniere Salvatore Bruno). Il Como, che vince a Lumezzane, si riporta a 5 lunghezze del quarto posto e deve ancora incontrare Alessandria e Pavia alla terzultima e penultima giornata. Senza lo squalificato Ganz e dopo la batosta casalinga nella finale di andata di Coppa Italia, i lariani vanno in rete con De Sousa e Castiglia, rimangono in 10 per l’espulsione di Fautario e subiscono il gol di Cruz al 88′, ma portano a casa i tre punti dopo 2 ko consecutivi. Per la zona promozione si inizia venerdì sera con il derby tra Real Vicenza e Bassano. Sabato alle 15 il Pavia gioca a Venezia e alle 17 Alessandria di scena a Salò. Lunedì sera il derby “caseario” tra Novara e Giana. (Alessandria Calcio)