Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1959/1960
Mitropa Cup
10-07-1960 - Giornata: 2 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Velež Mostar FK 1 - 2 (1 - 0)
RETI: 16. Forin R.[A] 62. Rebac [Ve] , 87. Rebac [Ve]

Alessandria US Arbizzani Luciano [80. Pisci Luigi], Nardi Aldo, Melideo Rocco, Snidero Cirano, Schiavoni Antonio, Giolitti Alfio, Moriggi Mario, Forin Romano, Vitali Alessandro, Marangi Antonio, Marmo Remo All.: Achilli Camillo

Formazione avversaria
VELEŽ MOSTAR FK: Ćurković, Rodin, Handžić, Slišković, Prajo, Radiljević, Lipošinović, Džidić [30. Selimotić], Rebac, Blažić, Lazović. All.: Čabrić Ratomir.

Arbitro: Galba Karol (Ružomberok, TCH)
Note
Angoli: 1-2 (0-2). Spettatori: 5.000. Inizio ore 21:15.

Commento
La Coppa Europa (in questa strana edizione) ha portato l’Alessandria all’avventura jugoslava. E si tratta di vera avventura, se si tiene presente la difficoltà del viaggio a Mostar: in treno fino a Bari, attraversata dell’Adriatico su una nave di linea, e poi cinque ore di pullman sui saliscendi dell’Erzegovina, in un paesaggio brullo, monotono e noioso. Mostar è una città di circa quarantamila abitanti, ha un magnifico campo sportivo, moderno e attrezzatissimo. La cittadina va famosa per un ponte costruito dai turchi circa mille anni fa. È stato girato qui «L’ultimo ponte», un film sui partigiani che ha avuto molto successo in tutto il mondo. Gli alessandrini, nel raccontare il loro viaggio a Mostar, non mendicano scuse d’ordine particolare per la sconfitta subita. Dicono sinceramente che i loro avversari hanno giocato meglio. C’è da dire che i grigiazzurri si sono presentati a questa Coppa Europa con una formazione troppo rabberciata. Basta dare uno sguardo all’elenco degli uomini messi in campo da Achilli per convincersene. Il nuovo direttore tecnico dei piemontesi, per mettere assieme undici uomini efficienti, ha dovuto chiamare in squadra anche qualcuno dei nuovi acquisti, come Vitali, ritornato da Napoli, e Melideo, un giovane terzino proveniente dal Chieti. Vitali non ha bisogno di essere presentato: possiamo soltanto dire che è tornato ad Alessandria con grande entusiasmo. Melideo è poco più che un ragazzo; è sicuro nelle entrate, è deciso nel controllo dell’uomo. Negli ambienti della società grigiazzurra regna veramente uno spirito di ripresa. I dirigenti (nonostante qualche contrasto, tanto che il vicepresidente Picciau ha rassegnato le dimissioni per divergenze di vedute nell’operazione di vendita di Rivera) stanno facendo notevoli sforzi per preparare la squadra che dovrà affrontare il campionato di Serie B con buone probabilità di promozione. E l’Alessandria 1960-61 ha già un volto. Elenchiamo i «nuovi»: il già citato Melideo terzino sinistro proveniente dal Chieti, il centromediano Bercellino che proprio ieri la Juventus ha ceduto in prestito, il mediano laterale Soncini, uno dei migliori giocatori del Parma, Vitali già del Napoli, Fanello vice capocannoniere della Serie B, che il Catanzaro ha venduto al Milan e che il Milan ha «passato» all’Alessandria in comproprietà, e infine Bettini, l’ala sinistra della Nazionale olimpionica, ancora prestato dai rossoneri milanesi sempre nel quadro della operazione Rivera. Abbozziamo assieme la formazione dell’Alessandria 1960-61: Arbizzani; Nardi, Giacomazzi; Snidero, Bercellino, Soncini; Oldani, Vitali, Fanello, Migliavacca (oppure un altro, dato che la mezz’ala sinistra potrebbe anche essere ceduta), Bettini. Sotto la guida di Achilli e di Franzosi c’è da sperare veramente nella promozione in Serie A. I giocatori da oggi sono a riposo. Sono stati convocati per l’8 agosto e si recheranno in raduno a Canelli. Queste le notizie. Passiamo alla partita, disputata di fronte a meno di cinquemila spettatori. La squadra ospite ha giocato un calcio forse più vivace. Anche tra di loro non c’è il grande asso, ma tutti sono tecnicamente a punto. Hanno vinto per 2-1 e il risultato può anche essere considerato giusto. I grigiazzurri hanno segnato nel primo tempo (al 16’) con Forin, che ha sfruttato egregiamente un bel passaggio in avanti di Vitali. Il pareggio degli ospiti è venuto al 17’ della ripresa, su calcio di punizione calciato da Rebac, e sempre Rebac al 43’ ha realizzato la rete della vittoria, sorprendendo il portiere Pisci, che aveva sostituito poco prima Arbizzani. (Giulio Accatino, «Stampa Sera», 11 luglio 1960) Terminare un’annata infelice con un’ottima prestazione è stato senza dubbio, per l’Alessandria, uno degli elementi basilari che è costato purtroppo la sconfitta, stasera contro il Velež. Ragione per cui, Achilli ha cercato, riuscendovi chiaramente, di dare un giusto tono alla squadra. Ne è sortito pertanto un ottimo quadro in cui purtroppo è mancata la pennellata finale, una vittoria annullata sia dalla sfortuna sia da alcune errate decisioni del direttore di gara. Comunque, ciò che più interessava era la prova di Vitali e di Melideo, e senza dubbio occorre riconoscere che sia l’uno sia l’altro hanno meritato il totale riconoscimento. La loro è stata semplicemente una prestazione superlativa e tornerà quindi a consolazione questo particolare in una sconfitta che, come già abbiamo detto, non è stata affatto meritata dai grigi. Degli ospiti ben poco possiamo dire: nulla di trascendentale nel loro gioco. Lipošinović, unico nazionale in campo, prestato dalla Dinamo di Zagabria, è parso all’altezza della sua fama. Al Velež spetta poi il merito di aver saputo sfruttare meglio le occasioni avute. La cronaca. Approcci timidi. Al 5’ l’Alessandria è costretta in angolo, senza nessuna particolare conseguenza. 7’: lancio di Forin da lontano e, su rilancio di Ćurković, la palla perviene a Rebac, che serve Lipošinović sulla sinistra; velocissimo, entra in area evitando Snidero e poi il tiro finisce fuori. Si continua con azioni alterne impostate e giocate per lo più a centro campo. 16’: Marangi a Vitali, che serpeggia in profondità sino al momento in cui trova Forin, pervenuto in area di rigore sulla sinistra; passaggio perfetto e rete di Forin rasoterra. 19’: domina l’Alessandria. Azione sulla sinistra, Marmo allunga a Moriggi, che mette fuori causa Handžić. Passaggio al centro a Marangi: tiro che il portiere non trattiene e Rodin libera. 25’: rinviene da lontano il Velež. Azione personale e quindi occasione per Rebac, che tira fuori sulla destra di Arbizzani. Il gioco è poco appariscente. 38’: dalla destra, Selimotić (il quale aveva sostituito nel frattempo Džidić) centra a Blažić. Questi entra in area, ma viene ostacolato (regolarmente) da Melideo e Schiavoni. Palla che viaggi lenta tra i due e Arbizzani che neutralizza. 41’: ancora il Velež all’attacco con Blažić che, entrando in area, impegna Arbizzani in una parata in due tempi. 43’: duetto Marangi-Vitali, con tiro debole del secondo che impegna Ćurković in tuffo. Ripresa. Ancora Rebac spreca un’azione solo davanti ad Arbizzani. 15’: «ritorna» l’Alessandria con un tiro di Vitali, che impegna Ćurković. 17’: pareggio del Velež. Calcio di punizione da fuori dell’area alessandrina. Tiro secchissimo rasoterra: palla centra, Arbizzani para, ma la palla gli sfugge varcando la linea. Reagisce l’Alessandria e da questo momento è un continuo arrembaggio alla rete degli ospiti. 23’: azione magnifica per i grigi, che si conclude con un tiro spettacolare (fuori) di Moriggi. 24’, rigore netto: Handžić trattiene Vitali in area. L’arbitro non ravvisa gli estremi per la massima punizione e decreta un inutile «due calci» dal limite dell’area del portiere. Tiro di Vitali e logicamente nulla di fatto, in mezzo ad una selva di gambe. 30’: azione in linea Marangi-Forin e tiro fuori di Vitali. 34’: brivido per il Velež, palla alta in area e Vitali, di testa e poi di piede, passa a Forin, che tira, con l’estremo difensore jugoslavo che salva miracolosamente. 42’: contropiede del Velež. Lazović avanza dalla propria area spostato sulla destra, allunga poi a Blažić, che elimina l’ultimo difensore grigio passando a Rebac, il quale insacca facilmente. (Franco Benzi, «La Gazzetta dello Sport», 11 luglio 1960) Inizio veloce da parte dell’Alessandria, in maglia rossa, guidata da Vitali, ritornato al centro dell’attacco, che svolge pressione continua impegnando a più riprese gli estremi difensori jugoslavi in maglia bianca. Dopo un isolato attacco di Džidić, che compie una velocissima, incontrastata galoppata, l’Alessandria è in angolo al 5’, ma il portiere salva. Il gioco continua a svilupparsi velocissimo nei due settori, con prevalenza di azioni offensive dei locali, alquanto imprecisi, però, al contrario degli ospiti i quali controllano perfettamente la palla. Al 7’, fuga di Lipošinović, che supera tutta la difesa e, giunto a pochi passi da Arbizzani, calcia a lato. Nuovo tentativo dei bianchi infranto da Melideo, il nuovo terzino proveniente dal Chieti. Si gioca nelle due metà campo fra continui tentativi, offensive e rotture. Al 17’, abilissima azione in corsa: la palla, manovrata da Vitali, porta ad uno sbandamento della difesa del Velež per cui Vitali ha la possibilità di allungare la palla su Forin il quale, evitato il portiere, uscitogli incontro, gli alza la palla sulla testa e segna. Tre minuti dopo, Forin, su calcio di punizione, sfiora il palo destro. Al 20’, altra elettrizzante azione sotto la porta avversaria; Forin e compagni impegnano il settore difensivo jugoslavo. Reagiscono gli ospiti di fronte a questa vigorosa offensiva alessandrina e non prevista alla vigilia dell’incontro. Bella rovesciata di Nardi su due avversari che lo tallonano. Al 31’ Nardi, di testa, devia in angolo un forte tiro del centroavanti del Velež, cui fa seguito una vivace mischia sotto la rete di Arbizzani. Melideo salva. Al 38’, brutta situazione a pochi passi da Arbizzani: Schiavoni e Melideo contendono il pallone alla mezz’ala destra ed alla mezz’ala sinistra; tutti e quattro finiscono a terra, ma la rete è salva. Al 43’, bella parata a terra di Arbizzani su forte tiro dell’ala sinistra jugoslava. Al 45’, forte tiro rasoterra di Forin ben bloccato dal portiere ospite, e pochi secondi dopo, calcio di punizione contro l’Alessandria, ma l’ala destra del Velež calcia fuori. Al 1’ della ripresa un fallo di Snidero fa beneficiare di un calcio di punizione contro l’Alessandria, proprio sul limite dell’area di rigore. Si riprende a lottare nei due campi e sovente è l’attacco alessandrino a dimostrare freschezza di movimento impegnando la difesa dei bianchi, solidi e tempestivi. Al 3’ Vitali riesce ad insinuarti tra i terzini e a scoccare il tiro, ma il portiere è pronto a respingere. Altro tiro di Forin su azione di Vitali il quale, al 13’, spostatosi verso l’ala destra, scocca un altro tiro. Al 14’ una cannonata di Rebac è malamente bloccata dal portiere, che si lascia sfuggire la palla e cade a terra prontamente, però l’estremo difensore si rialza e riprende la sfera. Al 15’, altro calcio di punizione dal limite dell’area: il forte tiro di Rebac, malamente bloccato da Arbizzani, finisce in rete. Gli alessandrini protestano contestando la validità del gol ritenuto illegale, ma la rete è convalidata dall’arbitro. Riprende il gioco nei due campi e si registrano duri scontri, ma senza conseguenze. Al 21’ Forin, da metà campo, devia la palla a Moriggi il quale, da 30 metri, scocca un potente tiro, ma sfiora la trasversale. Un minuto, Vitali, a due passi dal portiere, è travolto dal terzino destro del Velež: l’arbitro, anziché rigore, concede la punizione a due calci. La palla, manovrata da Vitali e poi da Forin, è respinta dalla fitta selva degli avversari. E così gli alessandrini sciupano un’ottima occasione per segnare. Intanto, il portiere Arbizzani viene sostituito dalla giovane riserva Pisci. Al 29’, traversone di Forin e calcio in angolo del terzino destro del Velež. Vitali impegna anche sul finire della gara i bianchi, ma al 42’ si ha una vivace incursione del Velež in campo grigio; la difesa si lascia sorprendere e Rebac, con un tiro a mezza altezza nell’angolo sinistro, realizza il secondo gol, ottenendo quindi la vittoria per la propria squadra: è la fine. L’Alessandria, che aveva avuto un così brillante inizio, è calata di tono così da uscire sconfitta al termine di un incontro che poteva risolversi a tutto suo favore. (Giovanni Camagna, «Corriere dello Sport», 11 luglio 1960) Con la partita di domenica scorsa contro la compagine jugoslava del Velez Mostar, l’Alessandria ha dato l’addio – per la stagione calcistica 1959-60 – al suo pubblico. La partita è terminata con la vittoria degli ospiti per 2-1: i grigi, andati in vantaggio al 16’ del primo tempo per merito di Forin, che ha realizzato grazie ad un ottimo passaggio di Vitali, sono poi stati raggiunti e superati dal Velez Mostar. La nostra squadra era scesa in campo nella seguente formazione: Arbizzani (Pisci), Nardi e Melideo; Snidero, Schìavoni e Giolitti; Moriggi, Forin, Vitali, Marangi e Marmo. («Il Piccolo», 16 luglio 1960)