Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1961/1962
C. delle Alpi
10-06-1962 - Giornata: 1 - Chiasso (SWI) - Comunale, Via Comacini
Quarti di Finale


Chiasso FC - Alessandria US 0 - 1 (0 - 1)
RETI: 2. Cappellaro R.[A]

Alessandria US Barluzzi Mario, Sperati Domenico, Giacomazzi Giovanni, Fortin Alberto, Bassi Giampiero, Verga Adelio, Vitali Alessandro, Cantone Bruno [46. Fara Mario], Cappellaro Renzo, Sala Giuseppe, Bettini Sergio All.: Rava Pietro

Formazione avversaria
CHIASSO FC: Caravatti, Lussana, Cavadini Giuseppe, Boldini, Albisetti (I) Dario, Lurati, Guarisco, Palazzoli [Poffet], Riva (IV) Ferdinando, Giovio, Albisetti (II) Giorgio. All.: Baloncieri Adolfo.

Arbitro: Tricot Jean (FRA)
Note
Spettatori: 1.000 circa

Commento
L’ALESSANDRIA CON CAPPELLARO Il Chiasso, laureatosi domenica scorsa campione svizzero di serie B battendo il Sion nella gara finale di spareggio, ha debuttato oggi nella Coppa delle Alpi contro l’Alessandria. Alla partita hanno presenziato no più di 1000 spettatori. I ticinesi, che giocheranno la prossima stagione nella massima categoria, sono scesi in campo senza l’italiano Bergna, cannoniere della squadra, e senza chiesa. L’Alessandria, dal canto suo, allineava tra i pali, al posto del portiere titolare Notarnicola, Barluzzi del Catania, in prova, e al secondo tempo provava all’attacco il giovane Fara, interno destro. Il chiasso si è schierato con tre probabili acquisti, Lussana e Giovio, provenienti da formazioni di Prima divisione, e Poffet, già giocatore della massima serie. L’Alessandria segnava l’unica rete del confronto al 5’ con Cappellaro su passaggio di Vitali. La squadra italiana insisteva all’attacco e Bettini al 3’ e al 7’ mancava due favorevoli occasioni. Il primo attacco del Chiasso si aveva solo al 10’ senza esito. Al 15’ Bettini fintava in area e Fara (uno dei migliori in campo) sparava alto. Al 21’, finalmente, Barluzzi doveva intervenire parando molto bene una palla calciata da Riva su passaggio di Albisetti G., Guarisco mancava poi alla mezz’ora di testa l’unica occasione dei ticinesi per pareggiare. Meno interessante il secondo tempo della gara che complessivamente ha detto ben poco. Le due squadre hanno dato l’impressione di essere stanche e di non impegnarsi proprio a fondo. Rare nella ripresa le azioni da rete pericolose: del Chiasso con Riva e Guarisco e con Giovio, ed una, l’ultima, con Vitali per l’Alessandria al 45’. L’Alessandria dal gioco più aperto e piacevole ha meritato di vincere senza peraltro entusiasmare, grazie alle buone ocse mostrate specialmente nel primo tempo e grazie alla supremazia di gioco a tratti assai marcata. (La Gazzetta dello Sport – r.g.) DOMANI — ORE 17 — AL « MOCCAGATTA » Alessandria - Chiasso per la "Coppa delle Alpi,, In prova il portiere Barluzzi del Catania, il centravanti Balestrieri (Portocivitanova) e il centromediano Taverna del Bologna Poiché l’inguaribile passione ci ha portati domenica a Chiasso, vogliamo aggiungere qualche osservazione di fine campionato, anche se sabato scorso avevamo rivolto un cordiale arrivederci al lettore. La trasferta di Chiasso ha costituito innanzi tutto una piacevole trasferta per uomini che non sentivano evidentemente l’ossessiva necessità dei due punti: ma nel contempo premiava anche il buon nome della nostra Società che era stata prescelta insieme al Genoa ed al Simmenthal Monza a rappresentare l’Italia in questa notevole Coppa delle Alpi che raggruppa 22 squadre svizzere e tre francesi insieme alle tre italiane. Orbene la vittoria colta dall'Alessandria non ci ha soddisfatti, come pure non ha soddisfatto il pubblico che a ragione si attendeva molto di più. La modesta levatura della squadra del Chiasso (che pure ha vinto il girone di serie B guadagnandosi la promozione alla massima divisione svizzera) ha posto i nostri giocatori sul piano del gioco dilettantistico e senza mordente. Dopo 4’ un gol di Cappellaro che da 10 metri fulminava in rete su lungo passaggio di Vitali, se da un lato fece presagire una bella prestazione, dall’altro rese tutto troppo facile così che la nostra squadra prese a giocherellare non mettendo tra l’altro in evidenza neanche un gran gioco. Noi ci auguriamo che domani sul nostro campo, nella partita di ritorno l’amor proprio e la serietà professionale inducano i nostri ragazzi ad altri propositi, altrimenti v’è da pensare che non meritassimo proprio di vederci prescelti a disputare questa Coppa. Il portiere Barluzzi in prestito dal Catania e quindi in prova per noi, nelle poche occasioni in cui fu impegnato, destò ottima impressione dimostrando anche notevole esperienza. Fra gli altri, da segnalare il solito gioco volenteroso di Cantone e Bassi, oltre che una discreta foga in Fortin. Una rivelazione Verga nel gioco di copertura sul centrosostegno: forse era giusto quanto detto in un primo momento su di lui. E cioè che le sue doti naturali sono quelle di difensore e precisamente di terzino. Al secondo tempo entrò in squadra il giovane Fara che ha assunto ormai il ruolo di alfiere della nostra scuola. L’emozione lo ha un poco tradito, così che il ragazzo non ha potuto mostrare tutto quanto sa fare. Lo vedemmo impacciato proprio in quella zona di centro campo che di solito è da lui tenuta con autorità, con perentoria decisione nello scaricare l'uomo e impostare il gioco con passaggi sicuri ed anche imprevedibili. Ma ciò non ha molta importanza: sarà per la prossima volta. Su Fara siamo tutti convinti: egli dovrà costituire un magnifico frutto della giovane generazione alessandrina. Avremo quindi ancora molte occasioni per tornare su di lui. A parte forniamo intanto qualche notiziola che si riferisce al mercato calcistico della nostra società. Domani alle 17 andremo a rivedere l’incontro di ritorno con il Chiasso sperando di vedere cose migliori. Il caldo estivo sta guadagnando strada, mentre il calcio si avvia al tramonto di una stagione emozionante. Questi ultimi scampoli di gioco si vedono con piacere anche per la curiosità di scoprire qualche nuovo elemento, di trovare negli uomini in prova pregi e difetti con la nostra personale valutazione, il che costituisce poi in fondo il motivo dominante d'interesse del calcio. All’ultimo momento apprendiamo che nella partita di domani col Chiasso, nelle file dell’Alessandria giocheranno — oltre al già menzionato portiere Barluzzi — anche altri due nuovi elementi: il centravanti Amedeo Balestrieri, di 23 anni, proveniente dal Portocivitanova (che milita in serie C) ed il centromediano Bruno Taverna, di 21 anni, delle riserve del Bologna; si tratta di due giovani di cui si dice gran bene (Il Piccolo, 16/06/1962, Barbagrigia) Per la Coppa delle Alpi VINCE L'ALESSANDRIA SUL CAMPO DEL CHIASSO L'Alessandria, al suo esordio in campo internazionale per la « Coppa delle Alpi, ha superato ieri agevolmente la formazione elvetica del Chiasso, vincitrice quest'anno del campionato di serie B svizzero: gli uomini di Rava, meglio impostati come tecnica di gioco e nettamente superiori come levatura atletica, non hanno mai lasciato dubbi sull'esito dell'incontro. La rete di Cappellaro al 2’ minuto dì gioco è scaturita da una elaborata azione di tutti i compagni dell'attacco; successivamente, per tutto il primo tempo non si sono registrate altre azioni degne di nota. Nella ripresa le cose non variavano: il Chiasso non dava a vedere di poter sorprendere l'ottima impostazione difensiva dei piemontesi, forti nell'anziano ma sempre valido Giacomazzi, ottimo regista. Oltre a un'azione di Giacomazzi (un tiro che sfiora l'incrocio dei pali), sempre nel secondo tempo, si sono registrati: al 25' un tiro al volo di Cappellaro fuori di poco e al 33' una bella girata al volo di Vitali, anch'essa però senza fortuna. Finalmente, sulla fine dell'incontro, si faceva vivo il Chiasso, che al 36' effettuava un tiro con il francese Puffet, un uomo nuovo in prova, che però non ha potuto dimostrare le proprie capacità per la mancanza di intesa con i compagni. (La Stampa Sera F.B.) CHIASSO-ALESSANDRIA 0-1 Coppa delle Alpi, con squadra italiana ospite ed arbitro francese pura razza; mille spettatori disseminati qua e là: questo il teatro di gara che, diciamolo subito ha avuto poca storia, senza mai pretese dì un incontro ai ferri corti, il Chiasso era mancante di Chiesa e di Bergna (in vacanza: beato lui!) e l’Alessandria ha messo fra i pali il portiere riserva del Catania, in prova per gli alessandrini ed ha provato, nel secondo tempo Fara, un giovanotto della squadra rincalzi. Partita poco condensata di spunti elevati, per il calo che stanno accusando i giocatori, dopo le fatiche del campionato. Il migliore in senso assoluto, è stato il centravanti alessandrino, Cappellaro che, nella B italiana è stato capo-cannoniere sino allo spirare del girone di ritorno allorché appunto fu superato, pare da un vicentino. Ed è Cappellaro che ha stabilito il risultato. E' avvenuto al 5', su passaggio di Vitali. Un altro giocatore che ci è piaciuto assai, è stato Sala, un bergamasco tutto d'un pezzo, che ha scorrazzato in lungo ed in largo creando belle azioni. Questi due giocatori, però, sono già sotto il fuoco di domande, da parte di altre squadre italiane. Cappellaro interessa forse al Mantova, mentre Sala è un predicato per il Genova. Tutti gli anni l’Alessandrìa, squadra provinciale e povera, a fine campionato, mette all'asta i suoi prodotti migliori, per rifocillare la cassetta. II Chiasso è mancato in parte conclusiva ed un Bergna, sarebbe stato interessante da seguire, circa i suoi fulminanti tiri. Giovio ha giocalo e figuralt bene. Poffet invece non ci ha persuasi, ma ha forse un'attenuante. Mancava di una mezz'ala (qui ci doveva restare ancor Palazzoli per fargli gioco) e per ciò il suo compito è risultalo ancor maggiormente arduo. Anticipare considerazioni, visto appunto l'andamento dell'incontro, ci sembra di cattivo gusto. Perciò salutiamo la partita cosi com'è terminata, attendendo la gara di ritorno in quel di Alessandria. L'arbitro signor Tricot di Parigi, ha diretto in modo davvero egregio. (Giornale del Popolo Lugano - Carlo Canali) CHIASSO-ALESSANDRIA 0-1 (0-1) Ci potremo anche sbagliare, ma abbiamo avuto la netta impressione che sia i grigi di Alessandria, sia i rossoblu di Chiasso, non avessero assolutamente l’intenzione di scannarsi a vicenda, pur di superarsi in questo primo turno della estiva Coppa delle Alpi. Segnato il goal dopo appena quattro minuti di gioco con il loro gran cannoniere Cappellaro, gli uomini di capitan Giacomazzi, vecchia gloria, hanno tirato avanti a campare, imponendo per lunghissimi tratti una piuttosto chiara quanto blanda superiorità territoriale, ma senza mai forzare, con passaggi a ripetizione, che finivano con lo smorzarsi alla fine sui piedi della difesa di casa, chiusa e tranquilla. Né il Chiasso, subita la rete, si è dannato a ricercare il pareggio; ha continuato a giocare piuttosto abbottonato, lasciando miseri ed isolati in prima linea Riva e il Giorgio Albisetti. Ne è uscito, insomma, una specie di allenamento piuttosto impegnativo, ma senza nemmeno quelle pacche che, nei veri allenamenti,ci scappano magari anche fra compagni. I rosso-blu, oltre tutto, mancavano di due delle loro pedine migliori; non c’era Bergna, cui il Comitato non ha voluto impedire di godersi in santa pace le sue vacanze di bravo impiegato (ah, questi calciatori professionisti rosso-blu!...) e non c'era nemmeno capitan Gilardi, che si sposa domani, lunedi (tanti sinceri auguri al bravo e simpatico condottiero del rossoblu). Si sono così provati gli eventuali acquisti di casa chiassese: il terzino Lussana. bergamasco ventottenne dell'Yverjdon, il ventunenne Poffet, attaccante del Friborgo e la vecchia conoscenza Giovio, 28 anni, ex luganese e rapidino. Difficile tranciare giudizi dopo una prova sola, e cosi tranquilla. Lussana, comunque, ha dato l’impressione di giocare con discernimento, trovando spesso la posizione utile in difesa ed appoggiando sempre preciso ai compagni d’attacco. Poffet, piuttosto grosso e non eccessivamente veloce, ha potuto fare ben poco, lasciato solo in prima linea ad arrabattarsi; ha giusto azzeccata una bella rovesciata al volo, al 36’ della ripresa, che gli ha procurato una nutrita salve di applausi. Giovio infine, ha corso generosamente per tutti 1 novanta minuti più utile forse in azione difensiva che in attacco; ma l’attacco, oggi, iò Chiasso l’aveva più che altro nei numeri delle maglie. Raccontare ora la partita cl sembra assolutamente inutile e superfluo. C’è stato il bel goal di Cappellaro, abbiamo detto, dopo solo 4 minuti; poi anche il goleador alessandrino si è rapidamente spento. E’ continuata la blanda pressione dei grigi, è continuata la pacata difesa rossoblu. sino alla fine, tranquillamente fischiata dal signor Tricot, giunto appositamente da Parigi… (Gazzetta Ticinese - Sergio Colotti)

Quarti di Finale

Chiasso FC - Alessandria US 0 - 1 (0 - 1)

RETI:

2. Cappellaro R.[A]

Alessandria US

Barluzzi Mario, Sperati Domenico, Giacomazzi Giovanni, Fortin Alberto, Bassi Giampiero, Verga Adelio, Vitali Alessandro, Cantone Bruno [46. Fara Mario], Cappellaro Renzo, Sala Giuseppe, Bettini Sergio

All.: Rava Pietro

Formazione avversaria

CHIASSO FC: Caravatti, Lussana, Cavadini Giuseppe, Boldini, Albisetti (I) Dario, Lurati, Guarisco, Palazzoli [Poffet], Riva (IV) Ferdinando, Giovio, Albisetti (II) Giorgio. All.: Baloncieri Adolfo.

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Chiasso FC - Alessandria US 0 - 1 (0 - 1)

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Barluzzi Mario, Sperati Domenico, Giacomazzi Giovanni, Fortin Alberto, Bassi Giampiero, Verga Adelio, Vitali Alessandro, Cantone Bruno [46. Fara Mario], Cappellaro Renzo, Sala Giuseppe, Bettini SergioAll.: Rava Pietro

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CHIASSO FC: Caravatti, Lussana, Cavadini Giuseppe, Boldini, Albisetti (I) Dario, Lurati, Guarisco, Palazzoli [Poffet], Riva (IV) Ferdinando, Giovio, Albisetti (II) Giorgio. All.: Baloncieri Adolfo.

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