Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2001/2002
Serie C2
26-05-2002 - Giornata: 2 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta
Playoff Semifinale


Alessandria Calcio US - Sangiovannese AC 0 - 3 (0 - 1)
RETI: 46. Millesi [Sa] , 47. Di Fiandra [Sa] , 48. Amita [Sa]

Alessandria Calcio US Biato Enzo Maurizio [19. Malatesta Enrico], Franchini Gianluca, Giannoni Mario, Modesti Aureliano, Porrini Sergio, Braca Errico, Polidori Cristian [50. Serra Dario], Troiano Alessandro [57. Bresciani Daniel], Murgita Roberto, Scaglia Massimiliano, Spader Giulio A disp.:Gadau Alessandro, Moro Patrick, Nodari Alex, Poggi Roberto All.: Caligaris Sergio

Formazione avversaria
SANGIOVANNESE AC: Tosti, Calori [60. Tagliavini], Nocentini, Capecchi, Caleri, Cappelli, Proietti, Amita, Millesi [82. Grabinski], Di Fiandra [78. Giunta], Scipioni. A disp: Sonstsa, Salciccia, Dettori, Stamilla. All: Acori Leo

Arbitro: Belloli Attilio (Bergamo) [Del Neri, Chiorrini; Pantana]
Note
Espulso: 85. Bresciani [A]. Ammoniti: Murgita [A], Caleri [S], Bresciani [A], Proietti [S], Amita [S]. Angoli: 5-5. Recuperi: 2.+ 5. Spettatori: 2.200 (1.923 paganti, incasso € 18.731). Giornata di sole, terreno in buone condizioni. Inizio gara ore 16.30

Commento
Inatteso epilogo nel ritorno della semifinale playoff: in campo una squadra imbambolata. Dura contestazione degli ultras L'ALESSANDRIA CROLLA E DA' L'ADDIO ALLA C1 La Sangiovannese umilia i grigi con 3 gol in cinque minuti Tre gol sul groppone in soli cinque minuti, a cavallo tra la fine del primo e l'inizio del secondo tempo, e il sogno della promozione in serie C1 svanisce per i grigi umiliati al Moccagatta da una Sangiovannese che non crede ai propri occhi e infierisce su un'avversaria inconsistente. «Una prova vergognosa, una squadra senza attributi e undici giocatori che meritano di essere cacciati» tuona patron Boiardi negli spogliatoi, annunciando provvedimenti ed epurazioni. Il 3-0 per i valdarnesi ci sta tutto, ma più che i meriti degli ospiti vanno evidenziate le pecche dell'Alessandria, scesa in campo con la convinzione di aver già in tasca il biglietto per la finale. Gambe molli, testa scarica e idee annebbiate fin dal calcio d'avvio, così si capisce ben presto che sarà un pomeriggio di sofferenza. Senza Sesia a centrocampo (il regista è bloccato dai medici che gli vietano di giocare dopo la colica renale accusata in settimana), la squadra di Caligaris va al piccolo trotto e prova a gestire il vantaggio dell'andata senza scoprirsi, ma lascia troppo spazio agli ospiti. Al 7' le prime avvisaglie quando Di Fiandra si incunea fra Porrini e Franchini, ma di sinistro calcia debolmente e consente a Biato ima facile parata. All'11' la più nitida palla-gol per i valdarnesi: punizione velenosa di Millesi che costringe Biato a ima provvidenziale deviazione in corner. Dalla bandierina calcia Galeri e Braca risolve in extremis una pericolosa mischia davanti alla porta. Poi le due squadre «balbettano» calcio e danno inizio alla sagra degli errori, vinta sempre dall'Alessandria che non mette mai assieme due passaggi in fila. La Sangiovannese non appare convinta ma ha almeno il pregio di occupare con continuità la tre-quarti avversaria e tenere in ima certa apprensione la retroguardia dei locali. Al 19' Biato si fa male e lascia il posto a Malatesta, che trascorre una mezz'oretta di totale relax ma viene trafitto nell'ultima azione del primo tempo. E' il 45' e Proietti centra per Millesi, che anticipa tutti e di destro depone il pallone nell'angolino alla destra del portiere dei mandrogni. Sull'1-0 i giochi si riaprono e dagli spogliatoi esce un'Alessandria imbambolata: la Sangiovannese capisce che la finale playoff è a portata di mano e impiega tre minuti per chiudere i conti: al 47' Calori triangola con Proietti e centra per Millesi che non aggancia, ma alle sue spalle c'è Di Fiandra che scarica un destro potente alle spalle di Malatesta. Il 3-0 arriva sessanta secondi più tardi: Millesi s'infila con facilità nella retroguardia dei grigi e serve Amita che di testa gonfia la rete. Il pubblico del Moccagatta s'infuria, un tifoso invade il campo e dalla Nord piove sul terreno di gioco una miriade di oggetti. In pratica non c'è più partita e in cronaca si registrano solo un palo di Scaglia al 71' e due opportunità per il 4-0 sciupate dai toscani. Al 90' un errore di Tosti spiana la strada a Braca, ma sulla linea un difensore della Sangiovannese evita il gol. Per l'Alessandria si chiude con tanta rabbia e amarezza una stagione iniziata con auspici totalmente diversi. E fuori dallo stadio inizia la contestazione dei supporters, che gridano allo scandalo: «I giocatori hanno venduto questa e altre partite - tuonano i più facinorosi -. Bisogna fare piazza pulita di elementi ingaggiati dalle passate gestioni e pagati a peso d'oro, ma mai dimostratisi all'altezza nei momenti che contavano». E il popolare «Chiarugi» annuncia l'addio definitivo del gruppo Ultras dal Moccagatta: «Dopo 30 anni questa è la delusione più cocente, non dovevano giocare una partita così indecente». Sala Stampa. Atmosfera da funerale nel dopopartita. Antonio Boiardi, patron dei grigi, è esplicito nell'analisi dell'incontro: «Una debacle che è venuta dopo la peggiore prestazione stagionale, sono rimasto scandalizzato dal comportamento dei giocatori. In campo c'era una formazione inesistente che non ha risposto all'appello. Eppure, per evitare contestazioni di qualsiasi natura, in settimana avevamo pagato gli stipendi, che sono stati sempre corrisposti con regolarità». Continua Boiardi; «L'eliminazione è giusta e mi dispiace moltissimo per il pubblico che ci ha creduto e sostenuto fino all'ultimo. Volevamo la C1 e l'obiettivo dell'anno prossimo sarà ancora questo. La squadra ha mostrato con la Sangiovannese tutti i suoi lati deboli e ci siamo pertanto meritati questa grande delusione. L'estromissione dalla finale dimostra che questo gruppo non andava bene. Da domani si cambia pagina, questi giocatori non li voglio più vedere: rifaremo una squadra più orte e più competitiva per puntare alla promozione». Per mister Sergio Caligaris «i toscani sono stati più bravi. Abbiamo faticato nel gestire la palla e nel ripartire. Personalmente non so ancora che cosa rimproverarmi, anche se qualche errore l'ho commesso. Quando l'avversario ti mette alle corde ci rimani. Ma noi non siamo stati capaci di uscire dall'angolo». Sul fronte toscano il presidente Arduino Casprini manifesta una soddisfazione contenuta. «Venire ad Alessandria - dice - e vincere con un netto punteggio non ce lo saremmo mai aspettato. In settimana abbiamo parlato con i giocatori invitandoli a dare il massimo. Intanto non avevamo nulla da perdere e i ragazzi hanno recepito il messaggio della dirigenza disputando un'ottima partita e legittimando la qualificazione al doppio confronto promozione contro la Pro Patria. Due partite che disputeremo con la massima umiltà ma con grande orgoglio perchè questo sono i segreti della nostra squadra». (La Stampa Ed. Alessandria - Massimo Delfino) La Sangiovannese detta legge: 3-0 all’Alessandria, umiliata e eliminata dai playoff GRIGI VERGOGNA. ADDIO C1 Prestazione senza attenuanti, ma non si ricostruisce senza trovare le cause di questa fine Scusate, ci eravamo sbagliati. La squadra ritrovata era solo un’illusione, anche se confermiamo i voti di sette giorni fa (questa per il ‘quieto vivere’ di chi, ieri, aveva solo questi pensieri in una giornata che ha fornito molti, anche troppi, argomenti). Che sono radicalmente diversi da quelli di oggi, perchè l’Alessandria umiliata, presa a schiaffi e cacciata fuori dai playoff dalla Sangiovanense è una formazione neppure lontana parente di quella che si è era costruita, con merito, un pezzo di finale a San Giovanni Valdarno. Sergio Caligaris, il tecnico, dice «che anche sette giorni fa si era sofferto. Anche troppo e in maniera evidente nel primo tempo». Già, però, si era concesso ben poco all’iniziativa dei toscani, con un pressing alto, con ripartenze, giocando anche senza palla. Tutto quello che non si è visto ieri, nella partita del nulla, dell’inconsistenza, di un atteggiamento attendista esagerato, di una rinuncia anticipata alla partita, di quella che anche il tecnico definisce «passività incomprensibile». Senza nulla togliere, sia ben chiaro, ai meriti dei toscani che hanno interpretato la partita nell’unico modo possibile e utile: senza gettarsi a testa bassa per recuperare il risultato dell’andata, perché avrebbero finito solo per esporsi al contropiede dei padroni di casa, giocando esattamente come hanno sempre fatto in questa stagione. Solo che i grigi hanno ripetuto, in negativo, l’atteggiamento tattico della gara di campionato, quella della prima lezione severa. «Bravi loro - insiste Caligaris - noi, invece, abbiamo faticato a sviluppare gioco». Più che fatica, i grigi hanno solo e sempre subìto: come spaventati, pallone sempre appoggiato all’indietro, nessun abbozzo di manovra, il primo tiro in porta al 25’ della ripresa. Senza alibi, neppure l’assenza di un giocatore fondamentale come Sesia, costretto al forfait in extremis per la seconda colica renale, sabato pomeriggio, a distanza di pochi giorni dalla prima. E Caligaris non cerca giustificazioni, anche se gli riesce difficile, a caldo, trovare e spiegare le sue responsabilità. «Sicuramente ci sono, soprattutto per una sconfitta come questa, che non è un ko come tanti. Non di formazione, perché non si può dire che io abbia tenuto giù qualcuno: questi erano gli uomini e, qualcuno, come Moro, era in panchina solo per onor di firma, perché non sarebbe stato in condizioni di giocare». Di chi, allora, le colpe? Si dirà - e qualcuno ieri lo ha già fatto - anche di certa stampa, ‘rea’ di aver esaltato troppo la gara di sette giorni fa. E questo, caso mai, poteva essere un incentivo - per la squadra - a ripetersi. Ma le soluzioni semplicistiche e gli scaricabarili, come i processi sommari, da queste parti sono, purtroppo, una pessima abitudine che, fino ad ora, non sembra aver sortito risultato (positivo) alcuno. La gara di ieri resta una prova vergognosa e inaccettabile, ma cause e spiegazioni non si possono ridurre alla cronaca di questi novanta minuti. Prima di ricostruire si cerchi di capire e spiegare - tutti - dove sono gli errori. È un dovere e un segno di rispetto per i duemila del ‘Moccagatta’ (Il Piccolo, Mimma Caligaris, 27/05/2002) CRONACA: PRIMO TEMPO - 6' Scipioni allarga per Di Fiandra che entra in area, rasoterra ravvicinato, Biato blocca; 10' Polidori controlla bene il passaggio all'indietro di Murgita, ma l'appoggio in profondità per Spader è troppo lungo, controllato da Tosi ; 11' brivido sulla punizione dal vertice sinistro: batte Millesi, destinata all'angolino alto, dove vola Biato; 19' infortunio a Biato: problema muscolare, come a Firenze. Primo cambio per l'Alessandria; 32' ancora Sangiovannese pericolosa: sul traversone da destra di Proietti Braca va a vuoto e Millesi ha una palla d'oro, ma non si coordina e grazia i grigi. Poi Porrini esce da par suo, palla al piede; 46' Sangiovannese in vantaggio: sale il solito Proietti a destra, mette in area un pallone per la testa di Millesi, libero di girare, bene, di piede, nell'angolino più lontano. SECONDO TEMPO - 1' raddoppia la Sangiovannese: scatta Calori a destra, riesce il triangolo con Amita, cross teso sul secondo palo dove irrompe Di Fiandra, tutto solo, libero di toccare in rete dopo il tentativo a vuoto di Millesi; 2' e sono tre per la Sangiovannese: magistrale l'azione dei toscani, liberissimo di suggerire per l'incornata vincente di Amita; 19' potrebbero essere addirittura quattro: Proietti, a destra, è solo e potrebbe colpire a porta spalancata, ma Giannoni ci mette il corpo; 23' la prima parata, facile, di Tosi sul colpo di testa, centrale e scontato, di Murgita; 25' l'unica occasione per l'Alessandria per riaprire la partita: Scaglia chiede triangolo in velocità con Spader e lo chiude, sinistro di forza, che si stampa sul palo; 40' Tosi si allunga e si oppone alla conclusione di Scaglia; 40' espulso Bresciani per doppia ammonizione; 44' il tiro cross di Scaglia è sull'esterno della rete; 47' Tosi esce male su Braca e si fa sfuggire la palla, il centrale tocca verso la porta sguarnita, ma c'è Cappelli che spazza via; 48’ contropiede della Sangiovannese, che Grabinski non finalizza. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Playoff: Novara – Pro Patria 1-2 Finale playoff: Sangiovannese – Pro Patria 0-1 Pro Patria – Sangiovannese 1-0 Pro Patria promossa in Serie C1. Playout: Meda – Poggibonsi 1-0 Viareggio – Valenzana 0-2 Meda e Viareggio retrocesse in Serie D.

Playoff Semifinale

Alessandria Calcio US - Sangiovannese AC 0 - 3 (0 - 1)

RETI:

46. Millesi [Sa] , 47. Di Fiandra [Sa] , 48. Amita [Sa]

Alessandria Calcio US

Formazione avversaria

SANGIOVANNESE AC: Tosti, Calori [60. Tagliavini], Nocentini, Capecchi, Caleri, Cappelli, Proietti, Amita, Millesi [82. Grabinski], Di Fiandra [78. Giunta], Scipioni. A disp: Sonstsa, Salciccia, Dettori, Stamilla. All: Acori Leo

Arbitro: Belloli Attilio (Bergamo) [Del Neri, Chiorrini; Pantana]

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