Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2004/2005
Eccellenza
05-12-2004 - Giornata: 13 - Castellazzo Bormida - Campo Sportivo


Castellazzo Bormida US - Alessandria US 1912 0 - 2 (0 - 0)
RETI: 67. Pellegrino G.[A], 82. Montante M.[A]

Alessandria US 1912 Boccolini Alessandro, Corallo Andrea, Bellomia Marco, Esposito Andrea [95. Neri Marcelo Roberto], Falco Alberto, Boyomo Landry Merlin, Crapisto Andrea, Pellegrino Giordano, Giulietti Daniele, Tagli Alessandro, Montante Marco A disp.:Capasso Paolo, Conti Robert, Montesano Jacopo, Prettner Ivo, (P) Soldano Ivan, Vergara Giuseppe All.: Milani Riccardo

Formazione avversaria
CASTELLAZZO BORMIDA US: Di Filippo, Ruscelli [68. D'Auria], Gagliardi, Parente [79. Minetto], Di Tullio, Schiavon, Ruggiero, Odino, Calzati, Anselmi, Mossetti [70. Andric]. A disp.: Ferronato, Llombart, Fasce, Cavalli. All.: Fasce Giovanni

Arbitro: Lanza Claudio (Nichelino) [Cortese, Toseusaz]
Note
Ammoniti: Di Tullio [C], Crapisto [A]. Angoli: 5-4. Spettatori: 800. Campo in pessime condizioni.

Commento
L’Alessandria vince il derby a Castellazzo e ritrova il primo posto, in condominio con il Derthona GRIGI, SONO DUE GOL DA PRIMATO La squadra di Milani interpreta bene la battaglia, davanti a quasi mille tifosi. Promossi i giovani Corallo e Bellomia Il derby più sentito diventa una festa. Festa di tifo, con un sapore speciale per Alessandria. Che a Castellazzo batte un signor avversario e si riprende il primo posto. Nella giornata sulla carta più difficile, con il Derthona a +2 che ospita una Varalpombiese annunciata in formazione molto rimaneggiata, mentre gli uomini di Milani vanno in casa di una squadra obbligata a far punti per convincersi di valere più di una classifica troppo punitiva. E, invece, le gerarchie cambiano sul campo e i grigi sono di nuovo in vetta, davanti a quasi mille persone, uno spettacolo bello, anche per come è stato gestito dalla società di casa. Tanto che alla fine patron Lino Gaffeo, pur amareggiato per il verdetto, dispensa ringraziamenti, «alle forze dell’ordine, al dottor Nicola Parisi, al comandante della stazione dei Carabinieri, al gruppo di Protezione civile. E, soprattutto, al sindaco Domenico Ravetti, che si è battuto, insieme a noi, per dimostrare che questa partita si poteva e si doveva giocare a Castellazzo. Sotto questo profilo abbiamo vinto, anche se è un successo che non rende per la classifica. Il nostro campionato - insiste Gaffeo - inizia da domenica prossima ». Quello dell’Alessandria è ripartito alla grande: per la verità non si è mai interrotto, ma la sconfitta in Coppa Italia poteva risultare indigesta. Gli uomini di Milani l’hanno metabolizzata bene, messaggio indiretto anche agli astigiani, «perché anche quel capitolo non lo consideriamo ancora chiuso». Ma il campionato prima di tutto e a 180’ dal giro di boa lo scettro torna nelle mani di Giulietti e compagni, che a Castellazzo sanno di non poter passeggiare e si adattano bene al clima da battaglia, su un campo votato alla lotta, dove la grinta fa più della tecnica. Lo sanno bene i padroni di casa, che scelgono un atteggiamento aggressivo, quasi asfissiante nel primo tempo: redditizio, perché in mezzo al campo sono più i palloni conquistati dai biancoverdi e sulle fasce i grigi hanno qualche varco in meno. Il rischio poteva essere quello di peccare di presunzione, forti di una classifica che dà energie supplementari. Invece l’Alessandria si è calata umilmente nella parte, spinta da quella volontà di vincere per giocarsi tutte le carte a disposizione, indipendentemente dal verdetto di Tortona. E il cuore ha fatto più di tutto, motore aggiunto al tasso tecnico di un gruppo che ha trovato molte conferme in questo successo, soprattutto quella dei giovani difensori, Corallo e Bellomia, sempre più certezze, con l’autorità dei veterani a dispetti della carta d’identità che segna classe 1987. Il Castellazzo mette sul piatto della bilancia due gol annullati: episodi da rivedere, qualche dubbio sul primo, ma l’arbitro, un po’ avaro nei cartellini gialli, in entrambe le azioni era ben piazzato per valutare. E la formazione di casa esce da questa partita con una classifica più complicata, ma anche con la certezza di avere squadra, carattere e gioco per risalire. I grigi, invece, possono provare l’ultimo allungo, quello che dovrebbe portare al primato in solitaria. Contro la Fulgor possibile il recupero di Mandes, qualche dubbio in più per Provenzano. E l’uomo in più si chiama pubblico. In attesa del mercato. (Il Piccolo - Mimma Caligaris, 06/12/2004) CRONACA: Primo tempo: 12’ Corallo ‘buca’ l’intervento sulla destra, Calzati va via e taglia per Anselmi, che arriva sul fondo e mette in mezzo per Mossetti: tap-in a fil di palo 13’ Crapisto e Montante vanno via sulla destra, il numero 11 entra in area e va giù su contrasto di un difensore, la palla arriva a Giulietti che, dal dischetto, gira male a lato 43’ Mischia in area biancoverde, Boyomo in diagonale supera Di Filippo, la palla sta per arrivare a Giulietti ma Di Tullio salva in scivolata 44’ Lancio lungo per Calzati, che di prima devia al volo: palla a lato Secondo tempo: 6’ Tagli va via a sinistra, mette in mezzo per Giulietti che stoppa bene, si gira ma mette fuori da pochi metri 11’ Iniziativa di Crapisto sulla sinistra, salta due avversari e di punta cerca di beffare in controtempo Di Filippo: palla fuori di poco 18’ Mischia in area grigia, la palla vaga in area piccola e Mossetti, sull’uscita di Boccolini, in spaccata volante mette in rete: l’arbitro annulla 22’ Alessandria in vantaggio: Pellegrino va via a un difensore sulla destra, entra in area e con una botta sul primo palo fa secco Di Filippo: 1-0 38’ Raddoppio grigio: stavolta fa tutto Montante, che s’invola tra due avversari sulla sinistra e, da posizione impossibile, spara sul primo palo, beffando un incerto Di Filippo 41’ Ancora un gol in mischia annullato al Castellazzo, ma l’arbitro fischia nettamente prima che la palla entri in rete. Negli spogliatoi: «La vittoria? Meritata. Perché voluta: lottata, ma non abbiamo mai pensato di trovare la strada spianata, meno che mai a Castellazzo». A sottolinearlo è Pierluigi Sterpi , uno degli ex del derby più sentito, che si gode il secondo successo da sostituto di Milani. Commenta, poi si sblocca: una telefonata annuncia che al ‘Coppi’ la Varalpombiese ha appena pareggiato. E il vice si illumina, senza esagerare, perrispetto nei confronti Lino Gaffeo, che è stato anche il suo presidente e che ancora non ha digerito alcune decisioni dell’arbitro. «Questo significa aggancio e primo posto – sottolinea Sterpi - in un turno che, sulla carta, doveva essere più ostico per noi. Perché il Castellazzo ha una consistenza ben diversa da quella della Varalpombiese. Bravi noi a crederci, sempre: anche nel primo tempo, in cui la partita è stata più in equilibrio, i biancoverdi bravi ad aggredire il nostro portatore di palla e provare a limitare gli spazi sulle fasce. Anche se l’occasione per sbloccare il punteggio l’abbiamo avuta e anche limpida, con Giulietti». Più autorità nella ripresa. «Insisto: la squadra ha dimostrato di volere questi tre punti. La determinazione che è diventata intensità e che ci ha permesso un cambio di passo determinante. Due gol molto belli: diamo pure tutti i meriti a Pellegrino e Montante, perché sono giocate da applausi. Bravi tutti - aggiunge Sterpi - anche a insistere dopo il primo gol, a non chiuderci, a osare per trovare il colpo del ko. Sarebbe stato un rischio accontentarci, soprattutto con questo Castellazzo». Che, va detto, due reti le ha anche segnate. Un suo giudizio sulle decisioni dell’arbitro? «Dalla panchina è molto difficile giudicare, anche perché siamo troppo coperti e lontani per giudicare. L’impressione è che Boccolini abbia subito una carica, che è poi la decisione del direttore di gara. Sul secondo, in quella mischia, c’è stata azione fallosa: chi ha fischiato era nella posizione migliore per giudicare». Dopo l’aggancio in vetta, il sorpasso? «Un passo alla volta. La voglia della squadra è un segnale importante. Di maturità, fondamentale per gestire il campionato». RISULTATI: Canelli – Acqui 0-0 Cerano – Arona 1-0 Derthona – Varalpombiese 1-1 Gozzano – Biella 1-1 Fulgor Valdengo – Libarna 2-1 Nova Colligiana – Verbania 3-0 Sunese – Asti 0-0 CLASSIFICA: Alessandria, Derthona p. 29, Nova Colligiana 25, Fulgor Valdengo 23, Asti, Biella 20, Gozzano 19, Varalpombiese, Cerano 18, Acqui 15, Castellazzo 12, Arona, Sunese, Canelli, Verbania, Libarna 10. MARCATORI: 9 reti: Montante (Alessandria), 8: Roano (Biella), 7: Di Bartolo (Colligiana, 1), Marzano (Valdengo), Yeboah (Varalpombiese), 6: Pavani (Asti), Golzio (Biella), Ceci (Gozzano, 1), Pingitore (Gozzano), 5: Casiraghi (Arona, 3), Mossetti (Castellazzo), Gai (Colligiana), Il punto sul campionato L'Alessandria raggiunge il Derthona in vetta alla classifica dopo un tenace inseguimento. Le due superfavorite erano appaiate (con 14 punti) alla sesta giornata, poi il Derthona, con la vittoria nel confronto diretto, aveva guadagnato quel margine che ha difeso fin quando ha potuto. Ieri, l'aggancio. Nel derby col Castellazzo (700 spettatori) la squadra di Milani ha dovuto aspettare più di un'ora per aver ragione della generosa avversaria, battuta con reti di Pellegrino e Montante. Due reti, per la cronaca, le ha messe a segno anche il Castellazzo, ma il direttore m gara ha annullato entrambe per fuori gioco. Amaro, invece, per il Derthona, l'epilogo della partita con la Varalpombiese, dove il portiere Frisone si è lasciato beffare, a tempo scaduto, dal colpo di testa del congolese Prince Yeboah (al suo settimo centro stagionale). Nova Colligiana a valanga sul Verbania. Lacustri preoccupati anche dai creditori (delle passate stagioni): sequestrato il modesto incasso (mille euro) dell'ultima partita casalinga col Cerano; mentre l'Hotel «Due Palme» di Mergozzo, dove alloggiarono in passato alcuni «biancocerchiati», reclama spettanze mai soddisfatte. L'attuale presidente, Mario Micciche, ha affidato la nuova «grana» ad un avvocato. Passa anche la Fulgor Valdengo con due reti di Marzano, respingendo il tentativo di rimonta del Libama. Primo pareggio del Gozzano contro un robusto Biella Villaggio: a Bisesi replica Golzio (messo in campo da Prina nella ripresa). Senza reti lo scontro tra Sunese ed Asti e pure quello tra Canelli ed Acqui, dove Lentini (tu quoque!) fallisce (oltre la traversa) un calcio di rigore. A Cerano, Arrondini cancella il suo recente) passato sconfiggendo di misura una preoccupata Arona. (La Stampa - Ed. Piemonte Sport - Sandro Bottelli)