Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2004/2005
Eccellenza
06-02-2005 - Giornata: 19 - Asti - Vincenzo Bosia


Asti AC - Alessandria US 1912 1 - 1 (0 - 1)
RETI: 65. rig. Ivaldi [As] 35. Montante M.[A]

Alessandria US 1912 Boccolini Alessandro, Corallo Andrea [46. Conti Robert], Boyomo Landry Merlin, Neri Marcelo Roberto, Bellomia Marco, Mandes Andrea, Tagli Alessandro, Cerone Federico [72. Pellegrino Giordano], Crapisto Andrea, Cinelli Gasperino, Montante Marco A disp.:Caffarella Salvatore, Giulietti Daniele, Prettner Ivo, Provenzano Alessandro, (P) Soldano Ivan All.: Milani Riccardo

Formazione avversaria
ASTI AC: Garbero, Cerrato, Ferraris, Bobbio, Ivaldi, Bucciol, Calandra, Borrasi, Alberti [62. Gabasio], Pavani [80. Ravera], Manasieu. A disp.: Gilardi, Quarello, Penna, Massazza, Paroldo. All.: Merlo Arturo

Arbitro: Di Donello Dario (Locri) [Buono, Porcu]
Note
Espulsi: 76. Calandra [As], 79. Pellegrino [A]. Ammoniti: Tagli [A], Bucciol [As], Crapisto [A], Cerrato [As], Calandra [As], Mandes [A], Cinelli [A]. Angoli: 2-0. Recuperi: 4.+ 4. Spettatori: 800 Giornata fredda e soleggiata. Terreno pessimo. Inizio gara ore 15.00

Commento
In vantaggio in casa dell’Asti, con un eurogol di Montante, i grigi si fanno riprendere su calcio di rigore ALESSANDRIA, LA FUGA NON SCATTA Padroni di casa superiori a centrocampo. Flessione nella ripresa. La superiorità numerica dura solo 3’ Poteva essere il giorno del ko. Meglio, dell’allungo, del solco scavato tra la regina e l’unica inseguitrice che può puntare all’aggancio. Ma l’Alessandria non è bella di questi tempi e, per cortesia, non mandateci una ‘velina’ per dire che tutto questo è colpa della querelle sul marchio, perché se c’è un aspetto indiscutibile e forte in questo momento è proprio l’attaccamento dei tifosi nei confronti di giocatori e tecnico. Siamo convinti che anche Riccardo Milani, che è tecnico preparato e persona intelligente, sarebbe d’accordo, se solo potesse parlare. E, magari, spiegare perché un vantaggio sul campo dell’Asti, che all’intervallo, con il Derthona sotto 1-3 in casa, significava +7 sulla seconda, di fatto un solco, al triplice fischio è rimasto il +4 della vigilia. In mezzo due pareggi e quello del ‘Censin Bosia’ fin troppo sofferto dalla formazione grigia, che stenta in mezzo al campo, zona nevralgica di rottura e di costruzione, occupata stabilmente dagli uomini di Arturo Merlo. La conferma, se ancora ce ne fosse bisogno, che Esposito è fondamentale e che Cerone è sicuramente futuribile, ma deve ancora crescere e collocarsi meglio negli schemi se deve diventare quel playmaker che vorrebbe Milani (e che tale lo considera). All’inizio non c’è neppure Pellegrino, appena rientrato dalla settimana in azzurro al Trofeo Roma Caput Mundi, in cui è stato giudicato fra i migliori elementi in assoluto. E che potrebbe essere ancora decisiva, perché quando entra i grigi finalmente provano a giocare più palla a terra e a regalare molto meno, quasi nulla, in mezzo al campo. E l’Asti sembra soffrire questo nuovo atteggiamento: peccato, però, che il suo temperamento - un limite, da correggere in fretta per non condizionare il talento - non lo tradisca ancora una volta, come già all’andata. Rosso diretto per una frase di troppo, e senza giustificazioni, rivolta all’arbitro: la superiorità numerica dell’Alessandria dura lo spazio di tre minuti, con l’ultimo quarto d’ora a disposizione, invece, si poteva azzardare anche un sorpasso in extremis e un successo che avrebbe significato +6. Con tutto il rispetto per i padroni di casa, che fanno a lungo la partita e bene, anche se per Boccolini c’è solo ordinaria amministrazione. Per l’Alessandria, però, il riemergere di segnali già colti a Torino contro l’Arona: la flessione, soprattutto nella ripresa, qualche concessione di troppo, poche palle giocabili per l’attacco. Difetti da registrare: in fretta, per una prima della classe CRONACA: Primo tempo: 7’ Calandra taglia per Pavani che s’incunea in area da destra, ma il suo diagonale è ciabattato; 23’ il primo vero intervento di Boccolini: sul piazzato che Borrasi batte dal limite, cerca l’angolino alto, ma trova i pugni di Boccolini; 24’ finalmente una manovra dell’Alessandria: in area scambio ravvicinato, di prima, tra Cinelli e Crapisto, la prima conclusione è respinta, recupera Montante, ma il suo sinistro trova ancora le maglie strette della difesa astigiana; 35’ grigi in vantaggio: un eurogol di Montante, il primo tentativo di Cinelli è respinto, riprende il bomber dal vertice destro e gela Garbero con palla nel sette; 40’ potrebbe raddoppiare, la formazione ospite: Crapisto fa viaggiare Cinelli a sinistra, evita due avversari e mette in mezzo una gran palla che, però, Cerone non riesce a controllare a dovere e la difesa recupera; 43’ occasionissima per l’Asti: dalla bandierina Borrasi, Boccolini spazza via, di testa, in mischia, Calandra scheggia l’incrocio dei pali. Secondo tempo: 3’ punizione da 25 metri: batte Tagli, respinge la barriera, riprende Neri, di test, per Cinelli, che prova la rovesciata, alta; 11’ Manasieu si presenta al limite, libero, ma si fa ribattere il tiro; 20’ calcio di rigore per l’Asti: Boyomo controlla male una palla in area, Pavani ne approfitta, Conti lo atterra. Dal dischetto l’ex grigio Ivaldi beffa Boccolini con una trasformazione morbida; 29’ Montante suggerisce da destra, tagliato, per Cinelli che, in area, non riesce ad agganciare come vorrebbe e Garbero si salva in presa bassa; 31’ Asti in dieci per l’espulsione di Calandra per doppia ammonizione; 33’ rosso anche per Pellegrino per una frase di troppo all’arbitro; 38’ Manasieu dal limite, insidioso, ma Boccolini blocca; 45’ ci prova Gabasio, dalla linea di fondo, tiro cross che taglia tutta l’area e il portiere grigio ha il tempo di recuperare. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Acqui – Libarna 1-2 Arona – Verbania 0-1 Biella – Fulgor Valdengo 3-1 Canelli – Cerano 1-1 Derthona – Castellazzo 3-3 Gozzano – Nova Colligiana 1-1 Sunese – Varalpombiese 0-4 CLASSIFICA: Alessandria p. 45, Derthona 41, Nova Colligiana 36, Asti 29, Biella 28, Gozzano 27, Fuglor Valdengo 26, Acqui, Varalpombiese 25, Cerano 23, Verbania 22, Canelli 19, Castellazzo, Libarna 17, Sunese 15, Arona 13. MARCATORI: 12 reti: Montante (Alessandria), 11: Pingitore (Gozzano, 2), 10: Roano (Biella), Yeboah (Varalpombiese), 9: Vottola (Derthona), 8: Pavani (Asti), Marzano (Valdengo), 7: Tagli (Alessandria, 3), Golzio (Biella), Di Bartolo (Colligiana, 1), Ceci (Gozzano, 1), Il punto sul campionato La sai l'ultima? E' proprio l'Arona. Vittoriosa all'andata per 3-0 a Verbania, la squadra del Sancarlone perde il derby di ritomo e finisce lontanissima. A farle compagnia, solo due punti più avanti, resta la Sunese, pure sconfitta a domicilio: 4-0 per la Varalpombiese nel giro di 20 minuti. Il tutto per la serie come farsi del male. Ma anche per le grandi o presunte tali è stata una domenica di sofferenza. L'Alessandria vinceva ad Asti col solito Montante (capocannoniere del girone con 12 reti, visto che il suo rivale Pingitore era rimasto all'asciutto nell'anticipo di sabato), ma a metà della ripresa un calcio di rigore realizzato da Ivaldi consentiva ai «galletti» di Arturo Merlo di riportarsi in parità. Sempre vittoriosa al «Moccagatta», la squadra di Milani vede dunque le sue perdite esterne salire a 12 punti. Ma le rivali dell'Alessandria si identificano ormai nel solo Derthona. E anche il Derthona, ieri, ne ha combinate di tutti i colori. Basti dire che la squadra di Renzo Semino, a fine primo tempo, era sotto di tre gol contro un Castellazzo non certamente partito per vincere il campionato. Nella ripresa tre gol di Vottola (l'ultimo, si vocifera, in fuori gioco) riportavano il risultato sul 3-3, mentre il Castellazzo, ormai nel pallone, restava addirittura in 9 per le espulsioni del portiere Oraci (intervento falloso) e di Di Tullio (doppia ammonizione). Anche domenica, in fatto di espulsioni, non si è badato a spese. Ad Asti, doccia anticipata per Calandra e per l'ospite Pellegrino; ad Arona, stesso trattamento per Bonanomi e per il venerando Frattini. Molti anche i calci di rigore. Quello dell'Asti contro l'Alessandria, quello di Anselmi che ha galvanizzato il Castellazzo, quello di Monzani che ha ucciso una Sunese agonizzante. E a proposito della Sunese, per decenni tra le più belle realtà del calcio novarese, è giunta la conferma delle prime dimissioni. Le hanno presentate al presidente Alberto Orizio l'allenatore Sergio Galeazzi e il direttore sportivo Giancarlo Tarantola. Questa sera il direttivo si riunirà per le valutazioni del caso. La terza vittoria estema, dopo quelle di Verbania e Varalpombiese, porta la firma del Libarna. Tre sconfitte casalinghe consecutive per la squadra di Serravalle, ma improvvise le due vittorie esteme (la prima ad Arona e la seconda ad Acqui) riaccendono le speranze di Crosetti e compagni. La Nova Colligiana ha invece pareggiato nell'anticipo di Gozzano dopo essersi portata in vantaggio con un gol di Gai, figlio, per chi non lo sapesse, del d.s. Sergio Gai. Così, a conti fatti, la quarta di ritomo ha fatto registrare una sola vittoria casalinga, quella del Biella Villaggio, a spese della Fulgor. Da ricordare, oltre alla tripletta di Vottola, quella di Yeboah, che ieri ha fatto grande la Varalpombiese. (La Stampa - Ed. Piemonte Sport - Stefano Bottelli)