Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2004/2005
Eccellenza
27-02-2005 - Giornata: 22 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Derthona FBC 1908 3 - 0 (1 - 0)
RETI: 42. Cinelli G.[A], 85. Prettner I.[A], 88. Montante M.[A]

Alessandria US 1912 Boccolini Alessandro, Corallo Andrea, Boyomo Landry Merlin, Neri Marcelo Roberto, Bellomia Marco, Mandes Andrea, Pellegrino Giordano [84. Prettner Ivo], Tagli Alessandro, Cinelli Gasperino [80. Provenzano Alessandro], Giulietti Daniele [73. Cerone Federico], Montante Marco A disp.:Caffarella Salvatore, Marzocchella Marco, (P) Soldano Ivan, Vergara Giuseppe All.: Milani Riccardo

Formazione avversaria
DERTHONA FBC 1908: Frisone, Stirpe, Regazzoni, Spinetta, Rottoli, Di Gennaro, Gerini, Sacchetti [56. Massaro], Bariani, Sunday, Vottola [63. Pellegrini]. A disp.: Lucarno, Colloca, Martello, Bagnasco, Fortini. All.: Semino Renzo

Arbitro: Lanza Claudio (Nichelino) [Bergamo, Valpreda]
Note
Ammoniti: Cinelli [A], Spinetta [D]. Angoli: 3-4. Recuperi: 4.+ 4. Spettatori: 2.000 (1.966 paganti). Giornata di sole, molto fredda. Terreno discreto. Inizio gara ore 15.00

Commento
Tre gol al Derthona nel derby che può rappresentare la svolta della stagione GRIGI, LA D E’ PIU’ VICINA Decisiva la rete di Cinelli. Nel finale Prettner e Montante. Ma i leoncelli ci credono Finisce con i tifosi che improvvisano anche un ballo nell’antistadio. Sono i tifosi di fede grigia, i ragazzi della Nord, quelli di ieri e di oggi, ma anche il pubblico della tribuna e delle parterre e chi ha un posto fisso in gradinata. In duemila al ‘Moccagatta’, cifre da C2 e anche di più: la cornice del trionfo che è netto nel punteggio, ma certo non è un monologo. Perché il Derthona c’è e gioca bene, soprattutto nel primo tempo, ma la capolista ha qualcosa in più: rischia, forse anche troppo, ma ha gli uomini in grado di decidere, con un colpo di classe, la partita e, forse, un campionato. Uomini come Gasperino Cinelli, che è sceso dalla C2 all’Eccellenza senza traumi, forseperché continua a giocare come se fosse tra i professionisti: un’invenzione, per il pubblico di fede tortonese una casualità, ma Riccardo Milani ne vorrebbe molti di questi gesti ‘casuali’, che rappresentano la svolta. È il 42’ del primo tempo, fino a quel momento molto Derthona: che non ha Rubini («giocatore fondamentale per noi, come lo è Esposito per l’Alessandria», chiosa Renzo Semino, la guida tecnica dei leoncelli) e allora sceglie soluzioni alternative nella costruzione, sfruttando di più le fasce e, anche, una supremazia numerica in mezzo al campo che deriva dal tridente grigio. La manovra dei padroni di casa è spesso più orizzontale che verticale, al contrario degli ospiti, e la retroguardia grigia qualche rischio lo corre. Occasioni quasi a senso unico, fino all’eurogol di Cinelli: tanto bello che anche Semino, che sa distinguere il bello dalla routine, si alza in piedi per applaudirlo. E la gara cambia: i leoncelli non rinunciano, al contrario sono più aggressivi e con l’innesto di Massaro sale anche il potenziale offensivo. Ma dopo l’intervallo la rincorsa è più difficile, meno sciolta, anche condizionata dal peso della partita e daun avversario che è maestro nelle ripartenze, al quale non conviene mai concedere spazi. È un’Alessandria più padrona del campo, anche se il Derthona non perde mai le possibilità, tattiche e mentali, di riprendere il risultato. Fino al 40’, all’angolo che Provenzano si conquista con la malizia di chi ha esperienza da vendere e l’umiltà di usarla bene anche in Eccellenza. Prettner è appena entrato, forse gli ospiti non hanno ancora preso le misure al centrocampista, che si trova solo, libero di saltare e incornare la palla che chiude il derby. Il resto è spettacolo in contropiede, la firma di Montante capocannoniere, tre gol restituiti dopo quelli presi, all’andata, al ‘Coppi’. E con solo otto tappe tra l’Alessandria e la serie D. Traguardo al quale il Derthona, comunque, non rinuncia, a fa bene, con un recupero ancora a disposizione. Ma, come dice anche Semino, «al Moccagatta c’è una storia che vuole ancora essere nel calcio che conta». E di esserci con tutti i tasselli al loro posto. Con chiarezza, senza fantasmi e misteri. (Il Piccolo - Mimma Caligaris, 28/02/20005) CRONACA: Primo tempo: 3’ Derthona subito pericoloso: Sacchetti serve millimetrico Vottola, in area, la prima conclusione è ribattuta da Boccolini con la complicità della difesa. Riprende ancora l’attaccante a tre metri dalla porta e una deviazione in angolo, provvidenziale, salva il risultato; 15’ Sunday se ne va a destra, non contrastato e libero di scodellare in area per il tocco di Vottola, sul fondo di un nulla, complice, forse, una deviazione non rilevata; 16’ Boccolini esce sui piedi di Di Gennaro, messo in azione da un rimpallo favorevole; 17’ la prima conclusione in porta dell’Alessandria: di Pellegrino, dal vertice sinistro dell’area, buona idea, ma Frisone è attento e blocca; 19’ Neri rischia l’autogol per anticipare la deviazione di Vottola; 37’ Montante taglia per Cinelli, diagonale di prima intenzione, sul fondo; 39’ la manovra più bella dei grigi: Montante apre a sinistra per Bellomia, che taglia per Giulietti largo a destra, controcross per Cinelli, acrobazia al centro dell’area e palla che passa di nulla sull’incrocio; 42’ Alessandria in vantaggio con un capolavoro di Cinelli: Mandes inventa da destra, Cinelli controlla e in mezza rovesciata manda la sfera nel sette con Frisone che può solo fare da spettatore alla traiettoria della palla. Secondo tempo: 6’ punizione da 25 metri: Di Gennaro cerca la trasformazione di potenza, palla che si perde sul fondo; 9’ piazzato anche per i grigi: la distanza è la stessa, tocca a Tagli trasformare e l’illusione del gol è netta, ma la sfera è sull’esterno della rete; 17’ manovra sciolta l’Alessandria: in velocità, tutta di prima, Giulietti tocca centrale per Montante, che smista subito a sinistra per Cinelli, il controllo è buono, la conclusione altissima; 21’ Derthona pericoloso su calcio piazzato: dal vertice sinistro dell’area, Massaro cerca la conclusione a effetto, Boccolini intuisce e con la punta delle dita alza sulla traversa; 36’ Frisone deve uscire fuori area per anticipare Montante, lanciato da Neri; 40’ raddoppia l’Alessandria: dalla bandierina di destra Montante, in area Prettner libero, gira di testa alle spalle di Frisone; 43’ terzo gol dei grigi: scatta il contropiede, Gerini si ferma a centrocampo per un problema di crampi e tiene in gioco Provenzano, che allarga per Montante. Il capocannoniere evita anche Frisone e deposita palla in rete. Poi c’è solo la festa nell’ antistadio, come non si ricordava da tempo. RISULTATI: Arona – Acqui 0-1 Castellazzo – Sunese 2-3 Fulgor Valdengo – Canelli 0-2 Libarna – Gozzano 2-4 Nova Colligiana – Cerano 1-1 Varalpombiese – Asti 2-1 Verbania – Biella 0-0 CLASSIFICA: Alessandria p. 52, Derthona* 44, Nova Colligiana 43, Varalpombiese 34, Gozzano 32, Biella 31, Asti 30, Acqui* 28, Fulgor Valdengo 27, Canelli 25, Verbania, Cerano 24, Sunese 21, Libarna, Castellazzo 18, Arona 16. Ogni * = 1 gara in meno. MARCATORI: 13 reti: Montante (Alessandria), 11: Pingitore (Gozzano, 2), Yeboah (Varalpombiese), Marzano (Valdengo), 10: Roano (Biella), Vottola (Derthona), 9: Pavani (Asti), Di Bartolo (Colligiana, 1), 8: Casiraghi (Arona, 4), Monzani (Varalpombiese, 2), 7: Tagli (Alessandria, 3), Golzio (Biella), Greco Ferlisi (Canelli), Ceci (Gozzano, 1), Bogani (Sunese), Il punto sul campionato Otto giornate alla conclusione del campionato di Eccellenza e giochi quasi fatti in vetta, con l'Alessandria che piega 3-0 l'inseguitrice Derthona. Prima sconfitta per i leoncelli e grigi super al «Moccagatta»; undici partite, undici vittorie. Campionato finito? Probabile, anche se il ritardo del Derthona, 8 lunghezze, potrebbe ridursi a 5 punti in caso di vittoria nel recupero di mercoledì (ore 20,30) col Libarna. La svolta sul finire dei due tempi: Cinelli da cineteca al 43', Prettner di testa al 40' della ripresa. Montante in contropiede a due minuti dal fischio finale. Il tutto davanti a 1966 spettatori. Eppure non tutto fila liscie ad Alessandria: dirigenza contestata dai tifosi, che espongono uno striscione eloquente. Patron Sangiovanni non sembra intenzionato a cedere ma all'orizzonte ci sarebbe il presidente della Valenzana, Alberto Omodeo. Il resto è lotta per la sopravvivenza. La vittoria ottenuta ad Asti la domenica precedente aveva convinto l'Arona ad insistere. Il ritardo era pesante, ma 3-4 squadre erano ancora a portata di tiro. Roberto Gatti sperava in un gol di Casiraghi e di Apostolo, invece ha realizzato Ognyanovic e l'Acqui di Claudio Amaretti si è portato via i tre punti. Il Castellazzo di Fasce, già sconfitto a Canelli, si è fatto rimontare dalla Sunese di Sergio Galeazzi che ha ritrovato Bogani e Russo. Gozzano a valanga in un Campetto alessandrino invece che a Serravalle Scrivia. Dopo quattro pareggi consecutivi, la squadra cusiana cercava quella vittoria esterna che le mancava ormai dalla seconda di campionato. Pranzetti e Pingitere gli uomini gol di Paolo Rosa, più il giovane Lai, un '87 da non perdere di vista. Quattro pareggi e due sconfitte contro nessuna vittoria nel ritorno per un Cerano con le pile scariche. Ad Asti, contro la terza squadra del girone, non è stata una passeggiata, però Bottini raggiunge Di Bartolo. La Nova le prova tutte: fuori un Gallo, dentro un Gatto, ma il Cerano resiste. Varalpombiese rivelazione: contro l'Asti la quinta vittoria consecutiva dei ragazzi di Massimiliano Schettino, con 16 reti in 450 minuti. L'Asti di Merlo è in flessione: solo 2 punti nelle ultime quattro partite. In difficoltà anche la Fulgor, che incassa contro il Canelli (squalificato Fuser) la terza sconfitta casalinga consecutiva. Questa volta San Marzano non fa miracoli. In attesa di recuperare la partita di Acqui, il Verbania ha cercato di far fruttare il confronto casalingo con i biellesi di Luca Prina (squalificato). La squadra di Ferrario ha finora ottenute 4 vittorie in trasferta, ma solo due in casa propria. E anche ieri non è andata oltre lo zero a zero. Solo tre gli espulsi: Salierno (Libarna), già al 40', per fallo di reazione; Mossetti (Castellazzo) e Diciannove (Varalpombiese), per doppia ammonizione, quasi alle scadere. (La Stampa - Ed. Piemonte Sport - Stefano Bottelli)