Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2004/2005
Eccellenza
13-03-2005 - Giornata: 24 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Canelli AC 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US 1912 Boccolini Alessandro, Corallo Andrea, Boyomo Landry Merlin, Neri Marcelo Roberto, Bellomia Marco, Mandes Andrea, Esposito Andrea, Tagli Alessandro, Crapisto Andrea [75. Pellegrino Giordano], Giulietti Daniele [58. Marzocchella Marco], Cinelli Gasperino A disp.:Cerone Federico, Conti Robert, Prettner Ivo, (P) Soldano Ivan, Vergara Giuseppe All.: Milani Riccardo

Formazione avversaria
CANELLI AC: Basano, Navarra, Danzè, Colusso, Pavese [68. Busolin], Martorana [83. Esposito], Fuser, Lovisolo, Mirone, Lentini, Greco Ferlisi. A disp.: Bobbio, Pandolfo, Agoglio, Ciardiello, Da Cunha. All.: Campanile Luca

Arbitro: Perron Filippo (Biella) [Giacoletti, Tombrizzi]
Note
Ammoniti: Danzè [C], Neri [A], Pavese [C], Esposito [A], Esposito [C]. Angoli: 2-0. Recuperi: 1.+ 3. spettatori: 700 Giornata di sole, terreno discreto. Inizio gara ore 15.00

Commento
Il Canelli strappa il primo punto al ‘Moccagatta’, dove l’Alessandria aveva sempre vinto GRIGI, FRENATA PER IL RECORD Spumantieri più pericolosi, padroni di casa prevedibili. Marchio, cresce il mistero «Non siamo ancora arrivati». Riccardo Milani insiste. E fa bene, perché l’Alessandria, forse, ha bisogno di mettersi in testa che niente è ancora in bacheca: nessun trofeo da festeggiare e, soprattutto, nessun motivo per potersi rilassare e nessun peccato di presunzione ammesso. E, invece, commesso, contro un Canelli che interrompe il record: lo scherzo degli allievi granata all’ex maestro, anche se il duello va ben oltre un passato che è un capitolo della storia del calcio italiano e si concentra sul presente di una squadra, quella grigia, che viaggia a velocità ridotta, un po’ prevedibile, meno aggressiva, a tratti anche un po’ in affanno. E il Canelli, che ha grinta e anche qualità, ne approfitta: al ‘Moccagatta’, dove nessuno in questa stagione aveva fatto punti, undici successi in altrettante gare prima di un pareggio senzagol, che non grida allo scandalo. Nel senso che gli ospiti non rubano nulla, il punto ci sta tutto e nel conteggio delle occasioni Fuser e compagni chiudono con una valutazione di pericolosità superiore rispetto ai grigi. Che sono troppo leziosi e hanno uno schema troppo scontato: lancio lungo, a turno di Boyomo o di Neri, per le punte troppo isolate. Soprattutto Cinelli che ci prova, ma il dialogo con Giulietti stenta a crescere e non va meglio neppure quando il tecnico inserisce Marzocchella, più dinamico, ma non altrettanto incisivo. La domanda sorge spontanea: l’Alessandria è ‘Montante dipendente’? Milani non ci sta, «abbiamo vinto gare anche senza di lui. E senza Provenzano», ma l’impressione è che in una partita come quella di ieri le progressioni del fantasista avrebbe potuto fare la differenza a favore di una squadra che mai, davvero, è riuscita a verticalizzare come invece l’allenatore ha predicato. Perché il leit motiv della settimana era stato proprio questo: insistere nel fraseggio, con palla a terra econ ritmi sostenuti, per aggirare un centrocampo che ha qualità, ma forse non altrettanta velocità. E, invece, la palla ha girato poco e l’Alessandria ha finito per restare imbrigliata nella ragnatela degli spumantieri. Un campanello di allarme: non certo per la classifica, che resta solida, ma per l’atteggiamento, perché il rischio di un appagamento, anche inconscio, è il peggiore nemico e Milani sa che, più che la condizione, in questo sprint verso la D conterà allenare la testa. E se il campo dice poco, è silenzio totale dal Tribunale. A parte la ‘scoperta’ che la richiesta di inibizione all’uso del marchio non è stata ancora presentata. Perché il marchio che è oggi sulle casacche dei grigi è leggermente diverso (in piccoli dettagli) da quello ‘ufficiale’? Se lo chiede anche Gianni Bianchi, ieri in tribuna. «Ogni settimana ci dicono che è quella decisiva. E, invece, è un rinvio continuo, ma le spiegazioni non le conosciamo». Troppo mistero, che insospettisce. (Il Piccolo - Mimma Caligaris, 14/03/2005) CRONACA: PRIMO TEMPO - 5’ protesta Lentini per un presunto tocco di mano, in area, di Corallo che lo contrasta, ma per l’arbitro è tutto regolare; 9’ ancora Lentini dal limite, centrale, Boccolini blocca sicuro; 13’ dialogano sullo stretto Mirone e Lentini, l’esterno sinistro restituisce palla all’ex granata, corto ma insidioso dalla linea di fondo, Bellomia spazza via; 15’ punizione dal vertice sinistro dell’area: batte Crapisto, tagliato, Basano vola, la palla passa un paio di metri dall’incrocio; 19’ Mandes fa viaggiare Crapisto lungo l’out di destra, controlla, se ne va di potenza e velocità, ma la conclusione è sul fondo; 22’ manovra di prima il Canelli, Greco Ferlisi all’indietro per la staffilata dal limite di Lovisolo, mezzo metro sul fondo; 32’ punizione per l’Alessandria: centrale, dai 25 metri, Esposito tocca a Tagli, destro forte, ma non impossibile, che Basano si ritrova tra le braccia; 35’ la grande occasione per l’Alessandria: Corallo sale a destra, tocco a Cinelli che scodella in area, velo di Giulietti, sul secondo palo la conclusione ravvicinata di Crapisto. Basano fa il miracolo, respinta corta, riprende il giocatore grigio e il secondo tiro si stampa sul palo; 36’ punizione per il Canelli, dal vertice sinistro Fuser, a giro, un metro sull’incrocio dei pali; 40’ Boccolini ci mette i piedi sulla conclusione di Fuser; 43’ staffilata di Tagli dal limite, Bassano respinge ma non trattiene, ma non c’è nessun grigio pronto ad approfittarne. SECONDO TEMPO - 17’ Cinelli controlla e scodella per Marzocchella, girata e palla che passa di un nulla sull’incrocio; 30’ rischia l’Alessandria: in area pasticciano Bellomia e Boyomo, si inserisce Lentini, conclusione ravvicinata, Boccolini blocca in presa alta; 33’ occasionissima per i grigi: Cinelli scatta in posizione regolare, in area evita Basano e tocca all’indietro per Tagli , conclusione a porta vuota, spazza Danzé, riprende ancora Marzocchella e la difesa si salva per la seconda volta; 41’ Greco Ferlisi dal limite, sinistro, forte, che Boccolini blocca RISULTATI: Arona – Derthona 1-2 Asti – Biella 0-0 Castellazzo – Nova Colligiana 0-2 Fulgor Valdengo – Cerano 1-0 Libarna – Sunese 0-2 Varalpombiese – Acqui 2-0 Verbania – Gozzano 3-1 CLASSIFICA: Alessandria p. 56, Nova Colligiana 49, Derthona* 47, Varalpombiese 37, Biella 35, Gozzano 32, Asti, Fulgor Valdengo 31, Acqui 29, Verbania* 28, Canelli* 26, Sunese 25, Cerano* 24, Libarna* 21, Castellazzo* 18, Arona 16. Ogni * = 1 gara in meno. MARCATORI: 13 reti: Montante (Alessandria), 12: Pingitore (Gozzano, 2), 11: Vottola (Derthona), Yeboah (Varalpombiese), Marzano (Valdengo), 10: Roano (Biella), Di Bartolo (Colligiana, 1), 9: Pavani (Asti), Golzio (Biella), 8: Casiraghi (Arona, 4), Monzani (Varalpombiese, 2), Il punto sul campionato Clamoroso al «Moccagatta». Dopo undici vittorie casalinghe consecutive, la capolista si fa imbavagliare dal Canelli di Giulio Campanile al termine di una partita che Gianfranco Gibelli, il presidente degli astigiani, definisce «gradevole e molto importante per la nostra salvezza». Ma in vetta sembra ormai tutto deciso a favore dell'Alessandria che, nonostante l'orgoglioso ritomo delle inseguitrici, mantiene rassicurante vantaggio. Si è riaccesa la lotta per il secondo posto, utile per i play off: restano in lizza Derthona e Nova Colligiana, con quest'ultima già impegnata anche nella fase finale di Coppa Italia (la partita di andata con la Sestrese, a San Damiano, si è conclusa sullo 0-0 e, mercoledì 16, il ritomo). Nello stesso giorno si recuperano anche Acqui-Asti, Canelli-Libama, Cerano-Castellazzo Bormida e Derthona-Verbania, rinviate per neve. Il Derthona, dopo i due kappaò contro Alessandria e Libama, si è rifatto il trucco sul lago Maggiore battendo un'Arona non ancora rassegnata: il presidente Aldo Riccobene ha nominato nuovo direttore generale Nunzio Cambino, già vincitore di un campionato di Eccellenza e di una Coppa Piemonte col Gravellona di Adelmo Paris, mentre sulla panchina è tornato Roberto Gatti. Ieri, per la squadra del Sancarlone, sfortuna nera: un tiro di Massaro respinto dal palo carambola su Penzavecchia e finisce in rete per il più beffardo degli autogol. A Valdengo, ospite il Cerano, la Fulgor ha fatto dimenticare ai propri tifosi le ultime tre sconfitte casalinghe consecutive: mancavano gli squalificati Col e Pozzato, ma ci ha pensato Rizzo (anche a fallire un calcio di rigore al 15' della ripresa). Una Sunese arrabbiata (soprattutto per i 500 euro di multa che dovrà pagare per il burrascoso dopo partita con la Fulgor) è scesa a Serravalle Scrivia per far bottino e grazie al ritomo di Dal Moro ha raccolto la terza vittoria estema consecutiva. La partita tra Varalpombiese e Acqui (espulso Vetri al 32' per doppia ammonizione) è stata risolta nella ripresa grazie all'uno-due di Plebani e Briganti. Nel derby dei laghi, il Verbania ipnotizza i suoi ex (Pingitore, Moretto, Pranzetti, Ceci e Martinelli) e strappa al Gozzano tre punti d'oro. Un buon biglietto da visita per la pubblica assemblea che il presidente Mario Miccichè terrà questa sera al collegio Santa Maria di Verbania per invitare amministratori comunali e gente di buona volontà a mettere una mano sul cuore e l'altra al portafogli. Notte fonda, invece, per il Castellazzo, affondato dalla Nova Colligiana e da un arbitro in missione da Finale Emilia. Auguri e uova pasquali tra Asti e Biella Villaggio: 0-0. (La Stampa - Ed. Piemonte - Sandro Bottelli)