Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2004/2005
Eccellenza
01-05-2005 - Giornata: 29 - Valdengo - E. Furno Marchese


Fulgor Valdengo AS - Alessandria US 1912 0 - 4 (0 - 2)
RETI: 8. Pellegrino G.[A], 45. Montante M.[A], 87. Marzocchella M.[A], 90. Marzocchella M.[A]

Alessandria US 1912 Boccolini Alessandro, Corallo Andrea, Bellomia Marco [82. Vergara Giuseppe], Esposito Andrea, Conti Robert, Boyomo Landry Merlin, Mandes Andrea, Pellegrino Giordano [77. Cerone Federico], Cinelli Gasperino [53. Marzocchella Marco], Tagli Alessandro, Montante Marco A disp.:Crapisto Andrea, Giulietti Daniele, Prettner Ivo, (P) Soldano Ivan All.: Milani Riccardo

Formazione avversaria
FULGOR VALDENGO AS: La Fontana, Sigolo [65. Prandi], Sommaruga [73. Varacalli], Savoia, Pozzato, Achilli, Sette, Ciarmatori, Rizzo, Marzano, Mercuri [46. Rao]. A disp.: Deiana, Vitale, Marciano, Pellin. All.: Mellano Marco

Arbitro: Manganiello Gianluca (Pinerolo)
Note
Rigore parato 88. a Esposito [A]. Espulso Crapisto [A – dalla panchina] Ammonito: Pellegrino [A]. Spettatori: 400. Giornata calda, terreno discreto. Inizio gara ore 16.00

Commento
Per la prima volta in categoria, ma questa promozione ha il sapore di una liberazione ALESSANDRIA, COME E’ BELLA LA D Milani confessa: ‘Domenica ho guardato i ragazzi negli occhi e ho capito che alla fine avremmo festeggiato’ La prima volta in serie D. Che, adesso, piace: non così in quella stagione della retrocessione in Interregionale, in cui poi solo l’intervento di Gino Amisano, e l’acquisto del titolo del Montebelluna aveva tenuto i grigi tra i professionisti. E neppure come due anni fa, maggio 2003, la sconfitta con l’Alto Adige che segna il salto all’indietro, di nuovo non vissuto per vicende note culminate nel fallimento. Domenica 1º maggio, allo stadio Comunale di Valdengo, la D ha un sapore diverso. ‘Largo ai mandrogni’ recita il cartello sventolato in campo dai tifosi al triplice fischio e poi portato in corteo in piazzetta della Lega, alla festa improvvisata con i giocatori, solo un assaggio dei festeggiamenti che la dirigenza ha annunciato a stagione chiusa, anche dopo la sfida con la vincente del girone B per lo scudetto regionale. Un traguardo accarezzato, quasi raggiunto, poi di nuovo lontano: la flessione dell’ultimo mese, il margine dimezzato, qualche tensione di troppo. Tutto cancellato in una domenica calda, in cui la doccia finale è ancora più bella e più gradita. Anche per Riccardo Milani, uno dei grandi artefici di questa promozione. «La prima da allenatore - confessa – da giocatore almeno tre. Questa è speciale: mi è stato affidato un compito, l’obiettivo è sempre stato davanti a tutto, devo ringraziare chi mi ha permesso di allenare un gruppo straordinario, Sergio Vatta che lo ha allestito, la società che gli ha permesso di realizzare determinate operazioni. E tutti i miei collaboratori». E mentre parla Pierluigi Sterpi, il secondo, gli passa di fianco e gli regala una carezza. «Pippo, ma anche Stefano Borda, il preparatore dei portieri e tutti i collaboratori, preziosi e insostituibili». Felice, il tecnico, «perché la vittoria di Valdengo mi riconcilia con il calcio. Non avevo gradito la partita con il Castellazzo, ma non ho mai avuto il minimo dubbio sulle qualità e sulla voglia dei miei giocatori di vincere questo campionato. Domenica, prima della partita, sono entrato nello spogliatoio: ‘ragazzi - sono state le mie parole – non ha nulla da dire, perché mi bastano i vostri sguardi. E se quello che leggo nei vostri occhi lo saprete tradurre sul campo, sono convinto che alla fine si festeggia’. E così è stato». Un pensiero ai tifosi, «stupendi, unici. Hanno scritto 12 sulla maglia, e lo sono davvero, con il cuore e con la testa». Il futuro? «Pensiamo a onorare questo campionato: domenica sarà festa al ‘Moccagatta’, noi siamo orgogliosi di questo traguardo». Il resto, per Milani, non è competenza sua: ha ragione, è compito della società, di chi la gestisce, di chi la vorrebbe, di chi ha il marchio, di chi, nel silenzio, sta trattando. «Ho vissuto sette promozioni in diretta. Anche questa è bellissima», la confessione di un tifoso a Valdengo. Lo sarà ancora di più se, dall’8 maggio, si progetterà il futuro. A carte scoperte, ognuno per la sua parte. I tifosi aspettano: il loro potenziale di passione e di amore è, forse, il dato più sicuro. Insieme a un gruppo di giocatori che, insieme al suo tecnico, ha dimostrato di aver capito cosa significa vestire grigio. Cronaca. Primo tempo: 1’subito occasione ghiotta per Montante , che calcia a fil di palo; 11’ Alessandria in vantaggio: destro dal limite di Pellegrino, imbeccato da Montante, una sorta di pallonetto che supera La Fontana con la complicità di una deviazione; 18’ punizione per la Fulgor: dal vertice sinistro dell’area Marzano, Boccolini alza sulla traversa; 24’ controcross di Mandes da destra, il colpo di testa di Marzocchella alto; 36’ ci prova Ciarmatori, di testa, Boccolini, attento, controlla in presa bassa; 45’ il raddoppio dell’Alessandria: Montante, in area, si fa largo tra due difensori, dribbling stretto e palla nell’angolino alla sinistra di La Fontana. Secondo tempo: 3’ se ne va Montante a destra, si accentra per un diagonale che La Fontana tocca in angolo di pugno; 18’ manovra tutta di prima l’Alessandria, sull’assist di Mandes da destra il velo di Montante per Tagli che, da buona posizione, calcia alto; 19’ salvataggio di Boccolini sulla conclusione del solito Marzano; 22’ sulla linea bianca c’è Esposito a spazzare via il colpo di testa di Rizzo; 27’ ancora una galoppata di Montante a destra, La Fontana tocca in angolo il suo destro forte; 38’ ancora La Fontana protagonista, sulla conclusione di Montante imbeccato da Esposito; 42’ il terzo gol dell’Alessandria: imposta Montante, che fa viaggiare Cerone, assiste millimetrico per Marzocchella, che tocca alle spalle dell’estremo difensore della Fulgor Valdengo Tollegno; 43’ Esposito falciato in area: rigore sacrosanto, dal dischetto il capitano, trasformazione forte, ma centrale, che La Fontana intuisce e respinge di pugno; 45’ il poker della formazione grigia: ancora Marzocchella, imbeccato da Montante a un paio di metri dalla linea di porta, per il tocco vincente che chiude le ostilità. Poi, sugli spalti, inizia il count down: al triplice fischio abbracci in campo e il cancello che si apre per allargare la festa ai tifosi. (Il Piccolo - Mimma Caligaris, 04/05/2005) CRONACA: PRIMO TEMPO - 1’ subito occasione ghiotta per Montante, che calcia a fil di palo; 11’ Alessandria in vantaggio: destro dal limite di Pellegrino, imbeccato da Montante, una sorta di pallonetto che supera La Fontana con la complicità di una deviazione; 18’ punizione per la Fulgor: dal vertice sinistro dell’area Marzano, Boccolini alza sulla traversa; 24’ controcross di Mandes da destra, il colpo di testa di Marzocchella alto; 36’ ci prova Ciarmatori, di testa, Boccolini, attento, controlla in presa bassa; 45’ il raddoppio dell’Alessandria: Montante, in area, si fa largo tra due difensori, dribbling stretto e palla nell’angolino alla sinistra di La Fontana. SECONDO TEMPO - 3’ se ne va Montante a destra, si accentra per un diagonale che La Fontana tocca in angolo di pugno; 18’ manovra tutta di prima l’Alessandria, sull’assist di Mandes da destra il velo di Montante per Ta g l i che, da buona posizione, calcia alto; 19’ salvataggio di Boccolini sulla conclusione del solito Marzano; 22’ sulla linea bianca c’è Esposito a spazzare via il colpo di testa di Rizzo; 27’ ancora una galoppata di Montante a destra, La Fontana tocca in angolo il suo destro forte; 38’ ancora La Fontana protagonista, sulla conclusione di Montante imbeccato da Esposito; 42’ il terzo gol dell’Alessandria: imposta Montante, che fa viaggiare Cerone, assiste millimetrico per Marzocchella, che tocca alle spalle dell’estremo difensore della Fulgor Valdengo Tollegno; 43’ Esposito falciato in area: rigore sacrosanto, dal dischetto il capitano, trasformazione forte, ma centrale, che La Fontana intuisce e respinge di pugno; 45’ il poker della formazione grigia: ancora Marzocchella, imbeccato da Montante a un paio di metri dalla linea di porta, per il tocco vincente che chiude le ostilità. Poi, sugli spalti, inizia il count down: al triplice fischi abbracci in campo e il cancello che si apre per allargare la festa ai tifosi. RISULTATI: Canelli – Biella 1-2 Castellazzo – Verbania 3-1 Cerano – Asti 0-1 Gozzano – Derthona 1-1 Libarna – Varalpombiese 3-2 Nova Colligiana – Arona 4-3 Sunese – Acqui 2-1 CLASSIFICA: Alessandria p. 64, Nova Colligiana 60, Derthona 55, Biella 48, Asti 41, Varalpombiese 40, Canelli 38, Gozzano 37, Sunese 36, Acqui 35, Fulgor Valdengo, Verbania 33, Castellazzo 32, Libarna 28, Cerano 27, Arona 17. MARCATORI: 16 reti: Montante (Alessandria), Pingitore (Gozzano, 2), 13: Vottola (Derthona), 11: Roano (Biella), Greco Ferlisi (Canelli), Calzati (Castellazzo, 3), Tallone (Colligiana, 7),Yeboah (Varalpombiese), Marzano (Valdengo), 10: Borrasi (Asti), Pavani (Asti, 1), Golzio (Biella), Di Bartolo (Colligiana, 1), Il punto sul campionato Finalmente il grande giorno è arrivato. L'Alessandria è matematicamente promossa in Serie D. Un verdetto scontato atteso da alcune giornate ora è diventato reale. E' diventata ufficiale anche l'ammissione del derthona ai playoff mentre in fondo alla classifica si è rimescolato tutto. La vittoria del Libarna con la Varalpombiese e la contemporanea sconfitta del Cerano in casa con l'Asti ha comportato il sorpasso dei serravallesi ai danni dei irvali. L'ultima giornata definirà la seconda retrocessa; per sua sfortuna il Libarna giocherà ad Alessandria ma se il Cerano, in crisi di risultati per tutto il girone di ritorno non riuscirà a vincere ad Acqui allora saranno playout e non relegazione diretta. Se invece il Cerano pareggia (ed il Libarna perde come da pronostico) ci sarà un ulteriore spareggio. Per l'altro posto ai playout si sta verificando l'impossiible. Il Castellazzo ha inanellato una serie di risultati strepitosi ed ora è a un solo punto dalla coppia Verbania Fulgor Valdengo. Domenica il Castellazzo gioca ad Arona ed è probabile che ottenga una vittoria: in questo caso sarebbe salvo visto che Verbania e Varalpombiese si giocano tutto nello scontro diretto sulle rive del Lago Maggiore.