Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2014/2015
Lega Pro
25-04-2015 - Giornata: 36 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Como Calcio 0 - 1 (0 - 0)
RETI: 49. Giosa [Co]

Alessandria US 1912 Nordi Emanuele, Sosa Cristian, Sirri Alex, Morero Santiago Eduardo, Mezavilla Adriano, Mora Luca, Vitofrancesco Ferdinando, Obodo Kenneth [71. Germinale Domenico], Marconi Michele, Cavalli Gabriele [51. Rantier Julien], Iunco Antimo [55. Taddei Riccardo] A disp.:(P) Poluzzi Giacomo, Sabato Roberto, Spighi Mirco, Valentini Michele All.: D'Angelo Luca

Formazione avversaria
COMO CALCIO: Crispino, Ambrosini, Marconi Andrea, Ardito, Giosa, Marchi, Casoli, Fietta, Defendi [78. De Sousa], Le Noci, Cristiani [76. Castiglia]. A disp.: Falcone, Curti, Berardocco, Rolando, Ganz. All.: Sabatini Giuseppe

Arbitro: Di Martino Antonio (Teramo) [Robilotta, Benedettino]
Note
Rigore parato 16. a Cavalli [A]. Ammoniti: 18: Ardito [C], 22. Sirri [A], 26. Iunco [A], 45+2. Morero [A], 63. Taddei [A]. Angoli: 4-9. Recuperi: 3.+ 4. Spettatori: 2.500 (1.742 paganti, 764 abbonati) Cielo coperto, terreno in buone condizioni Inizio gara ore 14.30

Commento
Impresa del Como ad Alessandria. I lariani vincono per 1-0 sul campo dei Grigi grazie a una rete del difensore Giosa al 3′ del secondo tempo e avvicinano la zona playoff. Nelle gare del 25 aprile, tutte giocate in contemporanea, i risultati sono stati favorevoli ai lariani, che hanno avvicinato il Novara (che ha pareggiato 1-1 a Pordenone) e la stessa Alessandria. Le due piemontesi, che occupano alla pari il terzo posto in classifica, ora sono a due lunghezze. Alla fine del campionato mancano due giornate. Seconda battuta d’arresto consecutiva casalinga per l’Alessandria che sta attraversando un periodo decisamente no e con lo 0-1 al Moccagatta contro il Como ora rischia di compromettere anche la corsa ai playoff . Nell’undici iniziale D’Angelo recupera Mezavilla e dà fiducia a Cavalli che agisce da interno destro: nel Como Sabatini rinuncia a Ganz. Pronti via ed il Como conquista un angolo: sulla battuta Giosa gira di testa, Nordi si fa trovare pronto in presa bassa. Al 16’ occasionissima per i Grigi che sciupano un rigore con Cavalli a seguito di un atterramento di Morero ad opera di Ambrosini. I Grigi faticano a concludere: ci prova Obodo al 34’ con un sinistro che saetta di poco fuori all’altezza dell’incrocio dei pali di Crispino. Nel recupero il Como reclama per un fallo di mani in area di Mora ma l’arbitro lascia correre. Secondo tempo. Il Como guadagna un corner: sulla battuta Giosa castiga i Grigi. Alla ripresa del gioco Vitofrancesco crossa dalla destra, testa di Mezavilla e Marconi da un metro centra in pieno di destro la traversa. Grigi in bambola all’8’ quando Cristiani da ottima posizione fallisce il gol dello 0-2. Nordi in evidenza al 10’ ed al 13’ prima su Cristiani poi su Casoli con due deviazioni in angolo su altrettante conclusioni velenose. Il Como controlla partita e vantaggio: al 47’ Castiglia tira una bella punizione dal limite fuori di poco poi il triplice fischio sancisce la sconfitta dell’Alessandria. In sala stampa Mister D’Angelo: “Siamo stati piatti e prevedibili. La crisi di risultati sta minando le nostre certezze e ha fatto subentrare un’apprensione che anche oggi, dopo l’episodio del rigore e della traversa, ha condizionato la nostra partita. Ci restano due gare per recuperare e faremo ogni sforzo per arrivare ai play-off”. Il presidente Di Masi: “Sono arrabbiato. Non siamo questi e lo sappiamo. Abbiamo fatto grandi cose, abbiamo ottenuto grandi risultati con buone prestazioni, ma adesso dobbiamo capire dove stiamo andando, perché così non va. Dobbiamo capirlo e lo dobbiamo soprattutto ai nostri tifosi, oggi, una volta di più meravigliosi”. Riccardo Taddei: “C’è grande amarezza e delusione. Ci sono contro gli episodi, ma non è il momento degli alibi. Dobbiamo lavorare per tornare quelli di prima”. (Museo Grigio) L’Alessandria sbaglia un rigore Il Como ringrazia L’Alessandria non riesce più a vincere in casa e il Como ne approfitta lanciandosi all’inseguimento dei playoff. I padroni di casa potrebbero segnare al 16’ se Cavalli non si facesse parare il rigore concesso per atterramento di Morero. Nella ripresa è il Como a passare in vantaggio con Giosa che, libero in area, di testa fulmina Nordi. La reazione dei padroni di casa un minuto dopo con Marconi che, solo sulla linea di porta, calcia sulla parte interna della traversa. (Gazzetta dello Sport - Nicola Pilotti) CALCIO, DA UNA BELLA FAVOLA ALL’INCUBO IN POCO PIù DI UN MESE Grigi, il blackout è totale e arriva la contestazione I grigi non ci sono più, anche il Como ne certifica la crisi espugnando il Moccagatta e mettendo a rischio pure i playoff dei mandrogni. Anche se sarà post-season, però, preoccupa l’involuzione di una squadra che non ha mordente e idee, non segna da 270 minuti ed è molle anche nel battere un rigore. L’Alessandria sembra battegliera, i duelli tosti a centrocampo (soprattutto tra Mezavilla e Fietta) premiano i padroni di casa e i lariani paiono alle corde. Sulla fascia sinistra Mora dà l’impressione di poter saltare sempre il diretto marcatore e proporsi al cross dalla linea di fondo. Sulla corsia opposta Vitofrancesco e Cavalli devono affidarsi a fraseggi brevi e rapidi in quanto Casoli, quando ripiega, e il compagno Marchi serrano molto i ranghi. L’occasione arriva dal dischetto ma l’errore di Cavalli smorza l'ardore agonistico dei grigi. La manovra si fa macchinosa e il giropalla lento favorisce gli ospiti, che controllano agevolmente. In avanti Iunco prova i suoi giochetti che spesso non riescono. Anche Obodo indispone toccando la palla una volta di troppo. Inizio di ripresa da incubo per i grigi che beccano il gol di Giosa e poi falliscono il pareggio con Marconi. D’Angelo prova a ridisegnare la squadra della cintola in su inserendo Rantier e Taddei (per Cavalli e Iunco). Evidente l’intenzione di provare a verticalizzare una manovra che viaggia troppo per linee orizzontali. Manca totalmente il movimento degli uomini senza palla (fa eccezione Vitofrancesco) e i comaschi non trovano difficoltà nel tarpare le ali alle fonti del gioco alessandrino. La situazione tattica diventa ideale per la formazione di Sabatini: in contropiede, Le Noci taglia in verticale e riesce a incunearsi nella difesa di casa. Negli ultimi 20’ e con l’ingresso di Germinale l’Alessandria gioca con Vitofrancesco spostato in posizione centrale a coprire la zona di campo solitamente di pertinenza di Obodo. La trazione totalmente offensiva della squadra (Germinale punta avanzata con un terzetto a supporto) non sortisce effetti e il gioco è sempre confuso. A 5’ dalla fine anche i tifosi della curva Nord, dopo aver spronato i giocatori per tutta la partita, si spazientiscono e non potrebbe essere altrimenti. Anche i quattro minuti di recupero scorrono via senza che i grigi riescano a produrre azioni degne di tal nome. La sensazione, già evidenziata col Monza e a Salò, è che questa Alessandria potrebbe giocare anche due ore di fila senza che la sostanza cambi: il gol resta un tabù e i fischi sono totalmente meritati. Così mister D'Angelo: «Siamo troppo apprensivi, facciamo le cose con poca lucidità mentale, ciò deriva dalla mancanza di risultati anche se la squadra fisicamente sta bene. Un grande sogno è andato perso, ora dobbiamo conquistarci i playoff». (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) A CANTALUPA, IN PUNIZIONE E CON L'OBBLIGO DI UN PARI E DI UNA VITTORIA PER I PLAYOFF RITIRO La sconfitta con il Como cambia il finale di stagione: tutti in silenzio e in ‘clausura’ nella località del Torinese, spesso casa granata. Sperando nell’effetto Napoli Da oggi a Cantalupa, spesso ‘casa’ delle formazioni giovanili del Toro e sede della scuola regionale dello sport. In ritiro punitivo, fino a data da destinarsi Servirà? Il popolo grigio è diviso. C’è chi avrebbe voluto questa decisione «già dopo il pareggio con la Torres, perché già in quella gara erano emerse le difficoltà e le prime fatiche della squadra». Ma altrettanto numeroso è il partito di chi considera il ritiro punitivo "inutile". In questo momento della stagione serve a nulla. Caso mai prima o, comunque, subito dopo la sconfitta con il Como, senza aspettare». Sicuramente il presidente Luca Di Masi ha meditato. «Perché la situazione così è insostenibile e non voglio neppure prendere in considerazione il fatto che l’Alessandria non giochi i playoff». Le parole sono di sabato, perché da domenica a mezzogiorno è blackout totale, silenzio stampa della società e di tutti i tesserati. E da oggi inizia la punizione: il provvedimento, per qualcuno, ha funzionato, e certo Di Masi si augura che la clausura, lontano da Alessandria, abbia gli stessi effetti del Napoli, tornato a vincere tanto che De Laurentis non avrebbe voluto interromperla. Personalmente, crediamo poco in queste punizioni, anche se, soprattutto il silenzio stampa, continua a vivere dell’effetto ‘Mondiale di Spagna’. Che, però, non fu vinto solo perché Zoff, il capitano, comunicava con i giornalisti (a proposito: chi sarà il portavoce dell’Alessandria? Per il momento non è stato ancora reso noto). Fu vinto da un gruppo solido: se si decide di isolare quello grigio, perché non soffra delle pressioni di una piazza che ha solo la colpa di sognare con passione e di una stampa che magari disturba, allora, anche implicitamente, si ammette una debolezza negli uomini. Un po’ difficile da argomentare con una rosa che, per età, è la seconda come media più alta della Lega Pro e questo dovrebbe essere garanzia di esperienza, anche per la militanza di molti in categorie superiori. È proprio così certo che isolarsi, in questo momento, aiuti? Che i giocatori si sentano feriti nell’orgoglio e reagiscano? Tutti contenti, gli organi di informazione per primi, se sarà davvero così, se anche, e soprattutto, il faccia a faccia di domenica mattina alla Michelin, prima con ds e allenatore e poi solo i giocatori, avrà liberato le negatività e portato dentro le positività. Almeno 4 punti L’unica certezza è la tabella di marcia: per tenersi dietro il Como servono almeno 4 punti, perché in caso di arrivo alla pari con i lariani, i Grigi hanno il vantaggio della differenza reti, +1. La squadra di Sabatini giocherà venerdì in casa con il Pavia, che ancora insegue il primo posto e poi chiuderà a Mantova, già salvo, come il Venezia, avversario dell’Alessandria il 10 maggio al Moccagatta. Un cammino simile: il primo ostacolo è il più difficile, perché se il Pavia deve vincere, anche il Renate non è ancora tranquillo con il Monza a -3 al quintultimo posto. Meglio mettersi al sicuro subito, sfatando il tabù della squadra di Boldini, che fa sempre soffrire i Grigi. E avere due settimane per concentrarsi sui playoff. Si poteva fare tutto questo alla Michelin e continuando a parlare? Crediamo di sì, felici di essere smentiti. (Il Piccolo – Mimma Caligaris) RISULTATI: Arezzo - Monza 2-1 Bassano - Renate 2-1 Giana Erminio - FeralpiSalò 0-1 Lumezzane - AlbinoLeffe 1-0 Mantova - Real Vicenza 1-0 Pavia - Sudtirol 3-2 Pordenone - Novara 1-1 Pro Patria - Cremonese 3-1 Torres - Venezia 2-1 CLASSIFICA: Bassano p. 70, Pavia (-1) 67, Novara (-8), Alessandria 63, Como 61, FeralpiSalò 53, Arezzo 49, Real Vicenza 48, Mantova (-3), Torres, Cremonese 46, Venezia (-3) 45, Sudtirol 44, Giana Erminio 42, Renate 41, Monza (-6) 38, Lumezzane 35. Pro Patria (-1) 32, Pordenone 31, AlbinoLeffe 29. Novara 8, Monza 6, Mantova, Venezia 3, Pavia, Pro Patria 1 p. di penalizzazione. MARCATORI: 16 reti: Ferretti (Pavia); Bruno (4, Real Vicenza). 15: Gonzalez (Novara). 14: Momente’ (4, AlbinoLeffe); Brighenti (1, Cremonese); Evacuo (5, Novara); Fischnaller (2, Sudtirol); Maiorino (4, Torres). 13: Pietribiasi (Bassano). 11: Corazza (Novara); Serafini (6, Pro Patria) Il punto sul campionato Il Como espugna il Moccagatta e rientra a pieno titolo nella lotta per i playoff. Bassano e Pavia rimangono le sole candidate alla promozione diretta, salvo sentenze favorevoli al Novara nel processo di appello sulle penalizzazioni inflitte dalla CD. A 180 minuti dal termine quindi, nulla è ancora deificto per quanto riguarda il discorso la parte lata della classifica. Anche in coda è praticamente tutto da decidere: l'AlbinoLeffe può ancora scavalcare Pordenone e Pro Patria, sicure di dover gocare i playoff se evitano l'insidia; Lumezzane e Monza sono anche loro agli spareggi se il Renate conquisterà almeno un punto in due partite Il calendario della penultima giornata propone il confronto diretto tra Como e Pavia da giocare al Sinigaglia, mentre il testa coda Monza – Bassano è insidioso soprattutto per la capolista. Ogni tipo di risultato provocherà pesanti conseguenze alla classifica delle squadre interessate.