Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2002/2003
Serie C2
15-09-2002 - Giornata: 3 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Montichiari AC 1 - 2 (1 - 1)
RETI: 12. Spader G.[A] 18. Andreini [Mo] , 49. rig. Andreini [Mo]

Alessandria Calcio US Brichetto Giacomo, Dei (II) Tommaso, Gruttadauria Alberto, Bono Alain Mack Mboune Elvis, Minadeo Antonio, Garzon Stefano, Quadrini Daniele [78. Vertullo Silvio], Modesti Aureliano, Spader Giulio, Pascali Manuel, Daldosso Diego [77. Rossi Giordano] A disp.:Berardo Marco, Catenacci Filippo, (P) Di Giorgio Matteo, Genocchio Marcello, Gerini Giovanni Andrea All.: Pagliari Dino

Formazione avversaria
MONTICHIARI AC: Rosin, Toniolo, Bendoricchio [65. Dossi], Bellemo, Caurla, Manganiello [71. Bersi], Preti, Fiorentini, Galassi [74. Zanin], Russo, Andreini. A disp: Cigolini, Valenti, Ruggiu, Petrascu. All: Chierico Gian Paolo

Arbitro: Ciliberto Christian (Merano) [Maida, Costa]
Note
Ammoniti: Bellemo [M], Toniolo [M], Andreini[M], Bono [A], Caurla [M], Modesti [A], Rossi [A]. Angoli: 5-6. Recuperi: 2.+ 4. Spettatori: 1.000 (581 paganti, 350 abbonati, incasso € 5.475) Giornata di sole, terreno in buone condizioni. Inizio gara ore 16.00

Commento
Gol di Spader, poi gli ospiti ribaltano il match con doppietta di Andreini L'ALESSANDRIA NON RIPETE IL MIRACOLO Ancora in formazione rimaneggiata, cede 1-2 al Montichari Impegno e determinazione non bastano ai grigi per ripetere il miracolo di Novara: il Montichiari passa 2-1 al Moccagatta contro le seconde linee dell'Alessandria e a questo punto si può davvero dire che il campionato dei piemontesi sia iniziato con l'handicap. I quattro innesti (Dei, Modesti, Gruttadauria e Spader hanno il via libera dalla Lega e possono giocare regolarmente) non bastano per compiere un repentino salto dì qualità, in più qualche elemento che all'esordio aveva reso al 110% non si ripete. Il Montichiari, schierato da Chierico con un duttile 3-5-2, ha in Andreini e Calassi due punte mobilissime che incrociano sempre la posizione e disorientano la difesa in linea dell'Alessandria. Proprio le aperture in profondità verso gli attaccanti bresciani mandano in affanno Minadeo e compagni. Fra i grigi funzionano poche cose ed è la linea mediana a faticare di più nell'impostazione della manovra. Anche il vantaggio arriva in modo occasionale: al 12' uno spiovente nell'area ospite trova Spader in agguato, ma Manganiello lo cintura e l'arbitro indica il dischetto: il destro di Spader viene deviato da Rosin sulla traversa, ma lo stesso Spader è il più lesto sulla ribattuta e di testa fa centro. Il Montichiari impiega quattro minuti per pareggiare: corner di Russo e splendida incornata di Andreini sotto la traversa. A questo punto emergono tutti i limiti dell'attuale Alessandria: squadra lodevole sotto il profilo dell'impegno, ma con elementi inesperti per affrontare la categoria. Pagliari le prova tut¬ te: prima dispone Spader come unica punta e affida a turno a Quadrini, Dal Dosso e Pascali il compito di ruotare attorno al centravanti «boa», poi il tecnico fa uscire Dal Dosso e dà spazio a Rossi, ripristinando un 4-4-2 più equilibrato e cercando di dare più peso all'attacco. Sul campo le sorti non cambiano: Brichetto è runico portiere impegnato e si salva due volte miracolosamente su Bellemo e Andreini. Il numero imo dell'Alessandria deve però capitolare al 49' quando il Montichiari si conquista un rigore per fallo in area di Minadeo su Calassi. Andreini firma il 2-1 e mette «in ghiaccio» la partita. L'unico sussulto per i grigi è firmato Quadrini (clamoroso incrocio dei pali su punizione), ma i bresciani legittimano il successo con altre manovre limpide. (La Stampa - Ed. Alessandria - Massimo Delfino) L’Alessandria paga le incertezze di una settimana difficile, Montichiari ringrazia GRIGI, IL PESO DELLA TENSIONE Segna Spader, risponde Andreini (doppietta). Squadra spenta e impacciata Difficile mascherare le tensioni. Impossibile nasconderle: l’Alessandria le ha messe tutte in mostra, solo accennate nei primi minuti e poi, via via, sempre più evidenti. Sfruttate da un Montichiari che, forse, si era augurato un avversario preso tra mille fuochi e troppi problemi extracampo: la condizione giusta per riscattare la pessima prova, nel debutto casalingo con il Pavia. L’ha trovato e ne ha approfittato: come dare torto agli uomini di Chierico, il tecnico che dieci anni fa era considerato un innovatore e che, adesso, dopo qualche stagione nelle retrovie, sembra tornato ‘carico’ al punto giusto. Il Montichiari di ieri gli assomiglia molto, almeno nell’organizzazione di gioco, che supplisce anche a limiti tecnici del gruppo: quella capacità di muoversi negli spazi stretti che dà tanto fastidio a chi, invece, ha la propensione a portare molto palla. Senza dubbio uno dei difetti dell’Alessandria di ieri, partita con un 4-4-2 elastico, ma ritoccata quasi subito, con Giordano Rossi al posto di Dal Dosso perché - come spiega anche Pagliari - «ci serviva più ‘fisicità’ per replicare ad un avversario solido e roccioso, soprattutto nel reparto difensivo». Un’Alessandria che, comunque, ha tutte le attenuanti del caso, non solo quelle generiche. Anzi, soprattutto quelle specifiche di una situazione che è cambiata di continuo, oro dopo ora, fino alle 16 di sabato, quando sono arrivati i quattro visti (Modesti, Spader, Dei e Gruttadauria), ben lungi, però, dall’essere risolta, anche se la frase più detta, soprattutto dal presidente, e più ascoltata dai tifosi è quel “tutto a posto” che con dieci giocatori ancora da asseverare sa tanto di inutile tentativo di spostare l’attenzione altrove. Se la squadra di Novara aveva viaggiato sulle ali dell’entusiasmo, quella di ieri si è spenta in fretta, nonostante il momentanei vantaggio segnato da Spader. Perché ha ragione Pagliari quando sostiene che anche l’en- tusiasmo ha bisogno di ‘au- toalimentarsi’ e in queste giornate è mancata la materia prima per farlo. Intanto il campionato inizia a muoversi e l’Alessandria non può permettersi di ‘re- galare’ altre giornate a quelle che, alla vigilia, erano considerate le rivali dirette. Mantova, Cremonese e Monza tanto per citarne alcune: siamo solo agli inizi, ma adesso diventa sempre più difficile pensare che da Trento si tornerà alla normalità. C’è la speranza, quella sì, ma anche la certezza che le garanzie a parole non bastano: anche per questo c’è chi, in società, sta facendo il massimo per uscire da un blocco che non si può pretendere di risolvere solo con quattro visti in più. Chi ne ha beneficiato domenica non poteva essere il ‘salvatore della patria’, anche perché la formazione messa in campo è nata nell’ultimo allenamento. Un pò poco davvero(Il Piccolo, Mimma Caligaris, 16/09/2002) CRONACA: PRIMO TEMPO - 2’ Andreini evita il controllo di Gruttadauria, il suo tiro cross direttamente sul fondo; 3’ traversone di Dei da destra, Spader tiene in campo un pallone impossibile e lo scodella in area, e la difesa rossoblù si salva, con affanno, in fallo laterale; 7’ gran palla di Gruttadauria in profondità per Spader, che solo per una questione di centimetri (pochi) manca l’aggancia e la deviazione in area; 9’ Montichiari pericoloso sull’angolo che Russo batte dalla bandierina di destra.Svetta Caurla, la sua incornata, centrale, passa un metro sulla traversa; 12’ Alessandria in vantaggio: calcio di rigore, sacrosanto perché sul traversone da destra di Dei, Spader è affossato in area da Toniolo . Dal dischetto lo stesso Spader, Rosin intercetta con la complicità della traversa, ma l’attaccante è pronto a ribadire, di testa, in rete; 16’ Galassi è in vantaggio su Minadeo, destro in corsa e miracolo di Brichetto che tocca di piede in angolo. Sugli sviluppi ancora un intervento decisivo sulla conclusione ravvicinata di Andreini; 18’ pareggia il Montichiari: angolo, da destra Russo mette una gran palla sulla testa di Andreini ,che schiaccia alle spalle di Brichetto; 28’ brivido sul diagonale di Manganiello, che sale a sinistra e cerca l’angolino più lontano, con palla che danza davanti alla linea di porta e si perde di un soffio sul fondo; 36’ suggerisce sempre Dei da destra, ma la bandierina del guardialinee si alza per fermare Spader in buona posizione davanti a Rosin; 39’ Spader ci prova anche in acrobazia, ma Rosin è pronto a bloccare la mezza girata dell’attaccante; 47’ per Brichetto straordinari fino all’ultimo secondo del recupero: d’istinto, con il corpo, sulla conclusione di Bellemo che vede all’ultimo. SECONDO TEMPO - 4’ Montichiari in vantaggio: rigore per fallo di Minadeo su Galassi (dubbio, perché l’intervento inizia mezzo metro fuori dall’area). Dal dischetto Andreini trasforma; 13’ Modesti taglia bene per Rossi che sale a sinistra, sinistro che Rosin blocca in due tempi; 16’ manovrano bene i grigi: Modesti fa viaggiare Spader, che serve bene Quadrini, ma la conclusione trova il muro dei bresciani; 21’ l’occasione per pareggiare sui piedi di Quadrini: punizione dai 25 metri, barriera aggirata, palla che si stampa sull’incrocio dei pali; 30’ sinistro in corsa di Gruttadauria, Andreini, in versione difensiva, si oppone con il corpo e tocca in angolo; 36’ la palla del 3-1 ancora per Andreini: la difesa p ferma, con Russo sale e il colpo di testa, a porta spalancata, è intercettato da Bono, che libera, non senza affanno. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Cremonese – Legnano 4-0 Mantova – Trento 3-0 Meda – Novara 0-2 Pavia – Monza 2-2 Pordenone – Mestre 3-0 Pro Sesto – Valenzana 3-2 Sudtirol – Biellese 1-1 Thiene – Pro Vercelli 4-0 CLASSIFICA: Thiene, Mantova p. 6, Cremonese, Pavia, Biellese, Novara 4, Pordenone, Pro Sesto, Valenzana, Montichiari, Legnano 3, Sudtirol 2, Monza, Alessandria, Trento, Mestre 1, Meda, Pro Vercelli 0 MARCATORI: 3 reti: Jobb (2, Cremonese). 2 reti: Pau (Cremonese); Pupita e Graziani (1, Mantova); Andreini (1, Montichiari); Carlet (Pro Sesto); Lauria (Valenzana). Il punto sul campionato Il secondo turno conferma un dato: quest' anno gli 0-0 sono una rarità, due su 27 partite domenica scorsa, idem nella giornata di ieri, nella quale, però, sono stati segnati tanti gol. Siamo di fronte a un campionato di C2 ricco di reti, spettacolo e incertezza? È un buon segnale. Intanto, Mantova e Thiene, nel girone A, impongono subito un ritmo alto a suon di gol (senza ancora averne incassati), mentre il Pavia non regge e deve soffrire per rimontare il redivivo Monza in casa. Cresce la Cremonese. Dopo le buone cose mostrate in coppa Italia, ieri s' è proposta decisamente, affidandosi soprattutto al talento del giovane Jobb. Gazzetta dello Sport)