Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2015/2016
Coppa Italia
09-08-2015 - Giornata: 1 - Vercelli - Silvio Piola
Secondo Turno


Pro Vercelli 1892 FC - Alessandria US 1912 1 - 2 (0 - 0)
RETI: 35. Ardizzone [Pr] 31. Fischnaller M.[A], 61. Mezavilla A.[A]

Alessandria US 1912 Nordi Emanuele, Sosa Cristian, Manfrin Gianni [58. Sabato Roberto], Loviso Massimo, Morero Santiago Eduardo, Sirri Alex, Boniperti Filippo [72. Iunco Antimo], Mezavilla Adriano, Marconi Michele, Branca Simone [83. Nicco Gianluca], Fischnaller Manuel A disp.:Marras Manuel, Picone Giuseppe, Spighi Mirco, (P) Vannucchi Gianmarco All.: Scienza Giuseppe

Formazione avversaria
PRO VERCELLI 1892 FC: Nocchi, Germano, Redolfi, Di Roberto [73. Scavone], Marchi, Emmanuello [73. Disabato], Beltrami [60. Bunino], Ardizzone, Castiglia, Scaglia, Coly. A disp.: Melgrati, Berra, Negro, Filippini, Matute Wome, Esposito, Luperini, Eleza. All.: Scazzola Cristiano

Arbitro: Serra Dario (Torino)
Note
Ammoniti: 54. Castiglia [P], 55. Boniperti [A], 78. Marconi [A]. Angoli: 2-3. Recuperi: 1.+ 4. Spettatori: 1.700 QUALIFICATA: Alessandria

Commento
ORA SUL PODIO DEL PIEMONTE C'E' UNA SQUADRA CHE VALE DOPPIO TIM CUP Grigi ora avanti anche negli scontri diretti con la Pro Vercelli. A Ferragosto, con la Juve Stabia, si gioca al Moccagatta. L’Orso che mangia il Leone può anche provare a schiacciare le Vespe, quelle di Castellamare di Stabia, che arriveranno a Ferragosto al Moccagatta. Non è una fiaba di Esopo, ma la simbologia aiuta, e l’Orso Grigio ha piantato si suoi artigli sulla pelle, non resistentissima a dire il vero, dei leoni vercellesi. Una presa a tratti anche molto forte, in alcuni passaggi un po’ più debole, tanto che qualche ruggito si è sentito, ma neppure troppi forti. Ruggiti affidati a Marchi, il vero autore del momento pareggio - «si è come svitato, impossibile contrastarlo», ammette anche Scienza - e, in parte, anche ad Ardizzone. Per il resto solo la ‘voce’ dei Grigi. Cristiano Scazzola, alla vigilia, non si era sbagliato certo nei complimenti. «Affrontiamo una squadra più da B che da Lega Pro»: non era piaggeria, l’Alessandria studia da B e sta dimostrando di imparare bene la lezione. Mentre la Pro balbetta e si prende anche la strigliata del suo presidente. «Una partita da giocare ben diversamente». Il derby di Tim Cup vale doppio perché adesso i Grigi non sono solo al terzo turno, storico, sono anche avanti nello speciale conteggio degli scontri diretti (dal sito di Museo Grigio), 27 contro 26, una leggera superiorità, ma chi vuole provare a salire deve essere anche bravo a rompere certi equilibri. I Grigi dimostrano che hanno mezzi per farlo, Vercelli, quella di domenica, in cadetteria rischia di faticare non poco. Più equilibri «In una partita come questa il peso degli episodi può essere determinante», ammette Scienza. Non è certo un episodio il vantaggio di Fischnaller (31’pt), intelligenza di costruzione e prodezza balistica. Lo è solo parzialmente il pareggio della Pro (35’), perché è vero che il colpo di testa di Ardizzone si stampa sulla traversa e la palla ricade oltre la linea bianca, ma all'origine c’è la giocata di Branca. Lo è sicuramente di più il raddoppio di Mezavilla (16’st), «ma è vero che senza rimpallo ci sarebbe stato anche Boniperti pronto». Una vittoria che consegna una immagine di crescendo grigio: dietro Sosa è un gigante e Sirri ha energia. Manfrin resiste fin quando la botta alla schiena glielo permette, «ho aspettato un po’ perché temevo i supplementari - spiega Scienza - poi ho dato spazio a Sabato, che è stato perfetto per le esigenze della gara in quel momento». La botta alla zigomo a Morero non preoccupa, Celjak potrebbe aggregarsi di nuovo al gruppo da oggi alla ripresa. Domani ci sarà anche un test con la Novese, alle 17.30, al Girardengo, per dare più minuti nelle gambe a Nicco, che ha già debuttato, e a Marras e per raccogliere altre indicazioni, perché una squadra con i ruoli doppi impone una valutazione ancora più attenta e meticolosa. Cosa serve ancora? Maggiore equilibrio perché il 4-3-3 è molto propositivo, ma non ammette errori per non subire ripartenze. «Il derby ci ha consegnato molto buono, ma anche molto da migliorare». Già per sabato, quando al Moccagatta arriverà la Juve Stabia, derby speciale per Mezavilla e Obodo. Con finestra spalancata su Palermo (Il Piccolo – Mimma Caligaris) Pro Vercelli e Alessandria, Bianche Casacche e Grigi, sono un patrimonio importante della storia del calcio italiano. Tutto questo c’è stato in campo allo stadio “Piola”, già Robbiano, nella sfida secca di Coppa Italia, che ha riproposto uno dei derby di quel Quadrilatero delle università del football completato da Novara e Casale. La formazione allenata da Cristiano Scazzola (ex grigio) dispone di alcuni elementi di grande esperienza come il capitano Massimiliano Scaglia, lanciato nel calcio professionistico proprio dall’Alessandria; in attacco l’elemento di maggior qualità è invece Ettore Marchi che con i suoi gol aveva prima trascinato la Pro Vercelli alla promozione in B, poi lo scorso campionato alla salvezza. Tra i giocatori arrivati in questa sessione di mercato da segnalare Stefano Beltrame: attaccante scuola Juventus che nell’ultima stagione ha giocato con la maglia del Modena. L’Alessandria del presidente Luca Di Masi, “scottata” dal mancato raggiungimento dei playoff di Lega Pro proprio all’ultimo, ha allestito un organico di primissimo livello e dalle immense potenzialità. Capace di assestare già il primo colpo proprio a Vercelli: l’Alessandria grazie ai due gol realizzati da Fischnaller e Mezavilla – due splendide conclusioni sulle quali l’estremo difensore eusebiano Nocchi non ha potuto alcunché – ha infatti battuto 2-1 i Leoni e li ha estromessi dalla Tim Cup, la Coppa Italia. Inutile per la Pro è stato il gol del momentaneo pareggio di Ardizzone (giudicato da un arrabbiatissimo presidente Massimo Secondo uno dei più positivi tra i suoi): l’Alessandria ha saputo soffrire nel secondo tempo, chiudendo le maglie della difesa e concedendo pochissime occasioni concrete ai padroni di casa. Ad un certo punto della ripresa, si è scatenato il temporale. A qualcuno i tuoni e i lampi sono apparsi come l’ira dal cielo di Piola e dei mitici campioni, che non ci stavano a perdere e volevano spronare le Bianche Casacche a reagire. Sette scudetti non sono pochi, tanti quanti quelli di Roma, Lazio e Napoli messi insieme per intenderci, così come è leggenda aver regalato campioni anche alla Nazionale, che nell’amichevole vinta contro il Belgio per 1-0 nel 1913 schierò ben nove vercellesi nell’undici titolare. E tirando in ballo proprio i miti del passato, quando il portiere grigio Nordi si è superato sul calcio di punizione di Scaglia, ci siamo sentiti in dovere di ricordare Eugenio Porrati, che fu il primo grande “numero uno” dell’Alessandria. Il suo coraggio è fatto leggendario così come il suo attaccamento ai colori sociali. Fu il protagonista di una lontana partita proprio a Vercelli contro la Pro: da mesi non giocava per la frattura del perone causata da uno scontro con Borel padre. Vedendolo tra gli spettatori, Carcano gli chiese se era in grado di giocare: fu una battaglia e Porrati fece autentici miracoli, tanto che alla fine i tifosi gli donarono una medaglia. Il derby è andato dunque all’Alessandria, una gran bella soddisfazione per tutto l’ambiente che sogna di tornare grande come un tempo. L’Alessandria prosegue il suo cammino in Tim Cup e a Ferragosto ospiterà nel terzo turno al “Moccagatta” la Juve Stabia.

Secondo Turno

Pro Vercelli 1892 FC - Alessandria US 1912 1 - 2 (0 - 0)

RETI:

35. Ardizzone [Pr] 31. Fischnaller M.[A], 61. Mezavilla A.[A]

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

PRO VERCELLI 1892 FC: Nocchi, Germano, Redolfi, Di Roberto [73. Scavone], Marchi, Emmanuello [73. Disabato], Beltrami [60. Bunino], Ardizzone, Castiglia, Scaglia, Coly. A disp.: Melgrati, Berra, Negro, Filippini, Matute Wome, Esposito, Luperini, Eleza. All.: Scazzola Cristiano

Arbitro: Serra Dario (Torino)

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