Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2002/2003
Serie C2
22-09-2002 - Giornata: 4 - Trento - Briamasco


Trento AC - Alessandria Calcio US 3 - 2 (1 - 1)
RETI: 7. Corradi [Tr] , 66. Garroni Santos [Tr] , 90. Albano [Tr] 34. rig. Quadrini D.[A], 94. Minadeo A.[A]

Alessandria Calcio US Brichetto Giacomo, Berardo Marco [74. Vertullo Silvio], Gruttadauria Alberto [78. Garzon Stefano], Bono Alain Mack Mboune Elvis, Minadeo Antonio, Modesti Aureliano, Dei (II) Tommaso, Pascali Manuel, Rossi Giordano [83. Gerini Giovanni Andrea], Daldosso Diego, Quadrini Daniele A disp.:Catenacci Filippo, (P) Di Giorgio Matteo, Genocchio Marcello, Lena Alberto All.: Pagliari Dino

Formazione avversaria
TRENTO AC: Macchi, Olorunleke, Volani, Garroni Santos [83. Zart], Rodighiero, Spinelli, Facchini [55. Rinaldi], Troiano, Albano, Corradi, Gallo [42. Deinite] A disp: Turcato, Vago, Pachera, Zucconi. All: Miani Luciano

Arbitro: Stefanini Nicola (Prato) [Brigo, Gallo]
Note
Espulso 90. Bono [A]. Ammoniti: Gruttadauria [A], Pascali [A], Minadeo [A], Troiano [A]. Angoli: 7-7. Recuperi: 2.+ 5. Spettatori: 600. Inizio gara ore 16.00.

Commento
I grigi pagano tre amnesie, l'ex patron Amisano nega il rientro nel club L'ALESSANDRIA REGGE SOLO UN TEMPO Inutili le reti di Minadeo e Quadrini, il Trento si impone per 3-2 Partita spettacolare con tante emozioni e cinque reti: alla fine è il Trento a far festa, mentre l'Alessandria recrimina per una ripresa non all'altezza della prima parte della gara. Per la verità, negli spogliatoi mister Pagliari sbotta: «Non meritavamo di perdere e abbiamo anzi fatto noi la partita, sfiorando a più riprese il gol. Siamo stati puniti per qualche ingenuità, ma questi radazzi che si allenano in condizioni psicologiche difficili vanno elogiati». Pronti via e Corradi (è l'8') sfrutta l'errore in rilancio di Brichetto che gli regala palla al limite dell'area: l'ala di casa si accentra e col destro mette la palla dove l'estremo ospite non può arrivare. Buona la reazione della squadra mandrogna che mette a nudo le amnesie difensive del reparto arretrato del Trento. Al 34' Dei dalla fascia mette palla in mezzo e Rodighiero, tradito dal terreno viscido, tocca col braccio: penalty indiscutibile che Quadrini realizza spiazzando Macchi. Il Trento sbanda e l'Alessandria domina il finale di frazione, sfiorando il 2-1 ancora con Quadrini. Ma al ritorno in campo i padroni di casa sembrano trasformati. A Modesti e Pascali non riescono più le agili ripartenze del primo tempo, l'ingresso in campo del brasiliano Rinaldi fa il resto. Al 66' è quest'ultimo che assiste l'altro carioca di casa Everton che dalla lunga distanza fa secco Brichetto. L'Alessandria prova di nuovo a tornare in sella, ma la «birra» non è più quella del primo tempo. Nel finale rigore astuto guadagnato da Rinaldi: Bono, battuto in velocità, tampona l'avversario in area e viene espulso per presunto fallo da ultimo uomo che non trova d'accordo quasi nessuno. Albano non si fa pregare e non stecca dal dischetto. Orgoglio in chiusura per i grigi: al 94' Modesti, con una punizione calibratissima, pesca in area capitan Minadeo che accorcia di testa. Purtroppo c'è solo il tempo per la contestazione a patron Boiardi che sbraita in tribuna. Gli ultras al seguito non gliele mandano a dire ed espongono uno striscione inequivocabile: «Vattene». Intanto, il sindaco di Alessandria, Mara Scagni, ha già contattato l'ex patron Gino Amisano (che oggi vedrà il vice presidente Pardi). «Ma non ritornerò nel club - annuncia Amisano -. C'è una situazione troppo caotica, al massimo potrò mettere una buona parola sulle fidejussioni con Macalli, che è un caro amico». (La Stampa - Ed. Piemonte Sport - Lucio Gerlin) La sconfitta a Trento (2-3) stona con la buona prestazione di tutta la squadra GRIGI, L’ATTESA DOPO LA RABBIA Il sindaco si è attivato al fianco della dirigenza: domani le prime risposte La speranza dopo la rabbia. Rabbia molta e grande, perché l’Alessandria, a Trento, meritava almeno un punto. E la convinzione di poter vincere l’hanno avuta tutti, soprattutto dopo il crescendo nel finale del primo tempo: l’hanno avuta i giocatori in campo, l’ha avuta mister Pagliari, l’hanno avuta anche i tifosi, cinquanta che hanno urlato, sperato, sofferto, sognato e, alla fine, hanno arrotolato bandiere e striscioni, amareggiati per il risultato, ma sicuri - una volta di più - di aver visto gente che la maglia grigia la sta onorando. Con tutte le fatiche e i problemi di queste giornate difficili, passate tra l’attesa di novità e, soprattutto, di tranquillità. Quella che certo non hanno avuto i giocatori, anche se sul campo hanno raddoppiato le energie per sopperire all’emergenza. Pagliari fa bene ad arrabbiarsi con il risultato, ma è il primo a sottolineare il comportamento di un gruppo di ragazzi che là dove non ci arriva con il fiato o con la tecnica, prova ad arrivarci con il cuore, con la voglia, con la determinazione. C’è, poi, chi ha anche colpi da manuale, come Quadrini, che segna, sfiora il raddoppia, prova a far segnare gli altri e fa dannare la retroguardia trentina, che le prova tutte per arginarlo. Anche la maniere forti, come per Dal Dosso, tanta fantasia e giocate di classe che meriterebbero un premio personale. Che dire, poi, di Modesti, che ha ricoperto quasi tutti i ruoli e bene. Molti gli argomenti contro una sconfitta che relega i grigi nelle zone basse, mentre il Mantova se ne va e Pavia e Cremonese provano ad inseguirlo. Anche se, in questo momento, la classifica ha ancora un valore relativo. Perché quella che inizia oggi, per ammissione di molti ‘diretti interessati’, deve essere la settimana in cui l’Alessandria può rimettersi in corsa: venerdì la proprietà ha incontrato il sindaco - che dopo aver seguito la partita in diretta via radio ha fatto i complimenti ai giocatori - e Mara Scagni ha raccolto l’appello, ribadito anche dalla tifoseria sabato pomeriggio. Anche ieri contatti giudicati interessanti, che proseguiranno anche oggi. E domani già qualche tassello potrebbe andare a posto: quelli più urgenti, soprattutto le fidejussioni richieste dalla Lega per asseverare anche i dodici giocatori ancora in attesa del visto. Anche il vicepresidente Dario Pardi non si è concesso pause in questo fine settimana: non era in tribuna a Trento, ma ha continuato a lavorare per l’Alessandria. Perché le regole della Lega impongono tempi ristretti, ma finalmente sembra che qualcosa, anche a livello locale (soprattutto bancario) si stia muovendo. Già domani, dunque, l’attesa - di tutti - potrebbe avere le prime risposte. (Il Piccolo, Mimma Caligaris, 23/09/2002) CRONACA: PRIMO TEMPO - 6’ sale Gallo a sinistra, tiro cross a rientrare, sul secondo palo, dove Brichetto blocca in presa alta; 7’ Trento in vantaggio: Minadeo tocca all’indietro a Brichetto, il rinvio è corto, al limite Corradi anticipa Bono, destro rasoterra nell’angolino basso alla destra del portiere grigio che non ci arriva; 18’ carica il destro Modesti dai 20 metri, una staffilata alla quale Macchi si oppone con il corpo e per l’Alessandria è solo angolo; 22’ ancora brivido per l’Alessandria: Corradi sale a sinistra, sulla linea di fondo salta Berardo, all’indietro per Gallo, che è in buona posizione, ma aggancia con il piede sbagliato e la conclusione è fuori di poco; 24’ Quadrini chiede triangolo veloce con Dal Dosso, destro a pelo d’erba che Macchi blocca in due tempi; 30’ traversone di Dei, teso per la testa di Rossi, che riesce solo a spizzare debole, tra lebraccia di Macchi; 34’ pareggia l’Alessandria: traversone di Dei dalla trequarti destra, Rodighiero intercetta in area con la mano, l’arbitro indica il dischetto. Dagli undici metri, Quadrini spiazza Macchi; 43’ protesta il Trento per un presunto tocco di braccio di Modesti sulla conclusione ravvicinata di Corradi; 44’ Grigi vicino al raddoppio: ancora un triangolo con Dal Dosso, che Quadrini chiude con un diagonale rasoterra, destinato nell’angolino basso, ma Macchi si distende in tuffo e con la punta delle dita tocca quale tanto che basta per deviare il tiro in angolo; 45’ ancora Quadrini, defilato a destra: gran controllo, Macchi gli chiude bene lo specchio della porta e la conclusione, sull’esterno della rete, rende solo un angolo. SECONDO TEMPO - 2’ Alessandria ancora vicinissima al gol: sinistro di Dal Dosso dal limite, palla che passa ad una manciata di centimetri dal palo alla sinistra di Macchi; 8’ ci prova Troiano dal limite, favorito da un rimpallo: Brichetto non è in posizione, ma intuisce e si distende, intercettando a mani aperte la conclusione dell’ex; 15’ gran giocata di Dal Dosso, manca solo il tocco a Rossi, in buona posizione; 21’ Trento in vantaggio: dai 35 metri Garroni Santos incrocia, prodezza balistica con una buona dose di fortuna che s’insacca nel sette e il tuffo di Brichetto è un tentativo vano; 33’ gran conclusione di Quadrini, di prima intenzione, a cinque/sei metri dalla porta, Macchi d’istinto alza sulla traversa; 44’ punizione per l’Alessandria, palla che Modesti mette insidiosamente in area e Albano, in tuffo, rischia la più classica delle autoreti; 45’ terza rete per il Trento: progressione di Rinaldi a sinistra, contatto spalla a spalla con Bono, il centrocampista trentino cade in area e l’arbitro generosamente concede il rigore. Che Albano trasforma e il difensore grigio lascia il campo, espulso per proteste; 49’ accorcia le distanze l’Alessandria: punizione di Modesti, perfetta in area per l’incornata di Minadeo (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Biellese – Thiene 1-0 Legnano – Mantova 0-3 Mestre – Pavia 1-5 Montichiari – Meda 2-2 Monza – Pordenone 0-0 Novara – Pro Sesto 3-0 Pro Vercelli – Sudtirol 0-1 Valenzana - Cremonese0-1 CLASSIFICA: Mantova p. 9, Pavia, Cremoense, Novara, Biellese 7, Thiene 6, Sudtirol 5, Pordenone, Montichiari, Trento 4, Valenzana, Pro Sesto, Legnano 3, Monza 2, Alessandria, Meda, Mestre 1, Pro Vercelli 0 MARCATORI: 4 reti: Pupita (Mantova). 3 reti: Jobb (2, Cremonese), Graziani (2, Mantova); Andreini (1, Montichiari). 2 reti: Pau (Cremonese); Egbedi (Novara); Ambrosoni (1), La Cagnina e Rossini (Pavia); Carlet (Pro Sesto); Lauria (Valenzana) Il punto sul campionato La corona di reginetta in realtà cela la potenza di un panzer. Il Mantova sembra stia prendendoci gusto a stritolare gli avversari a suon di triplette (7 reti all' attivo, nemmeno una subita). La malcapitata di turno questa volta si chiama Legnano. E così i ragazzi di Boninsegna si trovano in vetta a punteggio pieno, unica squadra di tutta la serie C se stasera il Crotone non riuscirà ad aver ragione del Paternò. All' inseguimento un quartetto composto da Cremonese, Novara (anche la porta dei piemontesi è ancora inviolata), Biellese (che si sbarazza in casa del Thiene in quella che era già una sfida dai sapori forti) e Pavia, che a Mestre ha sfornato una notevole prova di forza (5-1). (Gazzetta dello Sport)