Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2015/2016
Lega Pro
27-09-2015 - Giornata: 4 - Lumezzane - Tullio Saleri


Lumezzane AC - Alessandria US 1912 2 - 0 (1 - 0)
RETI: 10. Belotti [Lu] , 50. Russini [Lu]

Alessandria US 1912 Nordi Emanuele, Celjak Vedran, Sabato Roberto [70. Boniperti Filippo], Mezavilla Adriano [53. Fischnaller Manuel], Sosa Cristian, Morero Santiago Eduardo, Marras Manuel, Nicco Gianluca, Bocalon Riccardo [60. Marconi Michele], Branca Simone, Iunco Antimo A disp.:Cittadino Andrea, Picone Giuseppe, Sirri Alex, Terigi Leonardo, (P) Vannucchi Gianmarco, Vitofrancesco Ferdinando All.: Scienza Giuseppe

Formazione avversaria
LUMEZZANE AC: Furlan, Rapisarda, Russu, Baldassin [79. Magnani], Belotti [81. Bacio Terracino], Nossa, Mancosu [61. Di Ceglie], Varas, Barbuti, Russini, Cruz Pereira. A disp.: Bason, Genevier, Monticone, Pippa, Potenza, Sarao. All.: D'Astoli Giancarlo

Arbitro: Catona Francesco (Reggio Calabria) [Lenarduzzi, Polo-grillo]
Note
Ammoniti: 9. Marras [A], 36. Nicco [A], 38. Bocalon [A], 72. Russu [L]. Angoli: 4-9. Recuperi: 2.+ 5. Spettatori: 500 Cielo coperto, terreno discreto. Inizio gara ore 15.00

Commento
SCIENZA, FIDUCIA A TERMINE. DI MASI: “PRETENDO RISPOSTE” IL PRESIDENTE ‘Il tecnico deve dirci, con i fatti, se crede nella squadra, nel progetto e negli obiettivi’ Cruciali le prossime ore. ‘Basta con il 3-5-2. Questo gruppo costruito per il 4-3-3’ Fiducia a termine. Che potrebbe scadere anche prima della gara con l'Albinoleffe di sabati. O anche immediatamente dopo. Oppure durare fino alla fine della stagione, anche se questa terza ipotesi sembra, onestamente, molto remota. Luca Di Masi non usa questa espressione, ma dalle sue parole si intuisce che la scelta sul futuro di Beppe Scienza potrebbe arrivare molto presto e che, soprattutto, non è vincolata al risultato. «Sia chiaro, con l’Albinoleffe si deve vincere senza se o ma. Ma anche in caso di vittoria, se non dovessi avere le risposte che mi aspetto, potrei decidere di cambiare». Parole forti, Di Masi non è disposto ad aspettare più. «Non sono i 4 punti in 4 gare a preoccuparmi di più, perché siamo agli inizia e c’è tempo per recuperare. Neppure le due sole reti, anche se da un attacco come quello che abbiamo allestito pretendo di più. Anzi, lo pretendo dalla squadra tutta. Mi preoccupa il fatto che abbiamo segnato due sole reti perché abbiamo tirato in porta sei o sette volte in 360 minuti. Questo è il vero allarme». Risposte urgenti Arrabbiato, deluso, ma anche molto deciso, il presidente. Evidente che il rapporto tra l’Alessandria e il suo tecnico vacilli e non poco, e che l’intervento di Di Masi possa suonare come un esonero annunciato. «Dal mio allenatore mi aspetto risposte che domenica sera, quando ci siamo sentiti, non ho avuto per nulla. Nessuna spiegazione sul perché si è perso in quel modo, sul perché si è insistito sul 3-5-2 con una squadra costruita per il 4-3-3, che è anche il credo calcistico di Scienza. Soprattutto, voglio capire se il mister è ancora convinto della squadra, del progetto, degli obiettivi da raggiungere con questi uomini. Voglio sapere, vogliamo sapere tutti, se Scienza ha la volontà e la consapevolezza di esserne parte. Dal primo confronto queste risposte non le ho avute». Ieri il confronto è proseguito, tra il ds Magalini e il tecnico. «Il ds mi riferirà. Sia chiaro: non mi basta sentirmi dire che Scienza crede di portare l'Alessandria dove può e deve arrivare questo gruppo. Voglio vederlo sul campo, in allenamento, subito. Voglio che questa squadra ritrovi la serenità e la voglia di giocare e non abbia un atteggiamento tattico, e mentale, diverso perché ha paura. Il 3-5-2 poteva essere un accorgimento giusto contro la Cremonese: lo abbiamo condiviso, ha sorpreso gli avversari e ha funzionato, anche se con poche occasioni e nessun gol. A Lumezzane mi aspettavo il ritorno al 4-3-3, perché non è ammissibile che l’Alessandria abbia paura e si protegga contro un avversario di altra consistenza e altri obiettivi. Invece, quando mi è stata inviata la formazione, ho capito che sarebbe stato ancora 3-5-2. Ho sperato funzionasse, non è stato così». Scienza in bilico come reagirà? «Insisto, aspetto risposte vero. Per decidere, anche molto presto. Di certo con l’Albinoleffe possiamo solo vincere». Chiunque sarà in panchina. Se sarà cambio? Se dovesse rendersi necessario un cambio? «Mi auguro che non succeda, anche se non escludo certo che possa accadere Non chiedetemi nomi. Certo, una eventuale scelta di fine settembre sarebbe diversa, anche nel metodo, da quella di giugno. Voi mi conoscete, nelle mie scelte - insiste Luca Di Masi - sono molto meticoloso, assegno grande peso al contatto umano, oltre che alle qualità tecniche. Però in estate si lavora in un modo e, in una eventuale decisione d’urgenza, si cerca la persona in grado di portare l’Alessandria al traguardo che io voglio e tutti noi vogliamo e per il quale la squadra è stata costruita». C’è un solo elemento da cui Di masi non prescinderà, in caso di cambio in corsa . «L’unico elemento decisivo sarà il modulo, perché questa squadra è stata costruita per un 4-3-3 e con un 4-3-3 deve giocare. Sia chiaro: dovesse arrivare un nuovo allenatore non sentirà mai da me le parole frequenti in questi casi. Non dirò mai: ‘adesso lavori con quello che ha, che poi a gennaio interveniamo’. Perché questa rosa è già molto forte, ha qualità enormi. È un bolide da guidare». Alla candidatura di Beppe Sannino, che però è tramontata prima ancora di decollare, perché l’ex Varese è nel mirino del Carpi dopo l'esonero di Castori, si è aggiunta nelle ultime ore quella di Leo Acori, che ha già lavorato con Magalini a Grosseto e che già a giugno era stato accostato ai Grigi. Oltre a quelle di Angelo Gregucci, già incontrato in estate, e di Sasà Campilongo (Il Piccolo – Mimma Caligaris) Finisce 2-0 per il Lumezzane una partita nella quale l’Alessandria non è veramente pervenuta ed è stata brutalizzata da una squadra che, nel complesso, era di 44 anni più giovane rispetto ai grigi. Nulla di speciale i bresciani ma tanta voglia di correre e di ottenere i tre punti al cospetto dei tanti blasonati giocatori alessandrini che sembravano impietriti. In avvio mister Scienza conferma il 3-5-2 lasciando in panchina Fischnaller e affidando l’attacco a Bocalon e Iunco: sul versante opposto D’Astoli in avanti conferma Barbuti come unica punta. Dopo 1’ di gioco i grigi si fanno subito pericolosi prima con Mezavilla (tiro deviato in angolo) poi con Branca che non ha coraggio nel provare la battuta di destro e Bocalon non ci arriva per un soffio. Al 13’ Nordi si supera su Nossa ma nulla può un minuto dopo quando un colpo di testa di Belotti, con la difesa dei grigi completamente immobile, si insacca senza che il portiere possa intervenire. Al 15’ ci prova Branca da buona posizione ma la difesa di casa respinge. Dopo una fase di stanca della partita il lancio di Morero innesca Bocalon che si allunga bene la palla in corsa ma “ciabatta” malamente. Nordi si esalta al 39’ quando, un’azione confusa a metà campo, mette Cruz nella condizione di battere a rete da 50 metri, l’estremo difensore alessandrino si esalta deviando in angolo. Secondo tempo. Giusto il tempo di sistemarsi in campo ed il Lumezzane raddoppia: grigi presi d’infilata sulla fascia destra e Russini non dà scampo a Nordi in uscita. Una girandola di cambi in casa Alessandria non produce alcun effetto se non un assolo di Iunco (43’) che esalta le doti di Furlan. E, nel finale, il bersaglio dei tifosi sono l’allenatore e il ds Magalini, mentre il presidente Di Masi (al telefono per gran parte del match) non parla ma medita il cambiamento, già nella notte. (La Stampa) RECUPERO: Pavia – Pro Patria 4-0 RISULTATI: AlbinoLeffe – Pro Patria 2-1 Cittadella – Pro Piacenza 1-1 Cremonese – Mantova 3-3 Cuneo – Pavia 2-3 FeralpiSalò – Padova 1-1 Pordenone – Renate 0-0 Reggiana – Giana Erminio 0-0 Sudtirol – Bassano 0-2 CLASSIFICA: Bassano p. 10, Pavia 9, Padova, Giana Erminio 8, FeralpiSalò 7, Pordenone, Cremonese, Sudtirol, Reggiana 6, Cittadella, Mantova 5, Alessandria 4, Renate, Pro Piacenza, Lumezzane, AlbinoLeffe 3, Cuneo, Pro Patria 0. Ogni * = 1 gara in meno. MARCATORI: 4: Cesarini (Pavia), 2: Germinale (Bassano), Iocolano (Bassano), Bracaletti (FeralpiSalò), Greco (FeralpiSalò), Cruz (Lumezzane), Carini (Mantova), Ruopolo (Mantova), Fabiano (Padova), Marchi (Pavia), Cristofoli (Pro Piacenza), Arma (Reggiana), Gliozzi (Sudtirol). Il punto sul campionato Battendo a Bolzano 2-0 il Sudtirol, il Bassano conquista la vetta solitaria della classifica (10 punti) grazie alla terza vittoria consecutiva e rimane sola anche dopo la sfida dek lunedi sera tra Reggiana e Giana Erminio finita 0-0 dopo una partita senza particolari emozioni. La capolista infligge il secondo k.o. di fila alla squadra di Stroppa con un gol per tempo: al 22’ primo centro tra i professionisti per il difensore Barison (di testa su azione da calcio d’angolo) quindi nella ripresa al 66’ Misuraca, in classica azione di contropiede. Terza vittoria consecutiva anche per il Pavia che, con 9 punti, si porta in seconda posizione. Dopo il roboante 4-0 nel recupero di mercoledì contro la Pro Patria, ecco lo sfavillante secondo tempo di Cuneo o meglio i pirotecnici minuti finali. Partita dai due volti: Cuneo padrone del campo e del risultato nella prima frazione di gioco. In gol Conrotto (21’) e almeno 3 nitide palle gol per il raddoppio cuneese. Nella ripresa pareggia Cesarini su calcio di rigore (mani di Gorzegno), ma sembra chiudere la gara il rigore trasformato da Cavalli al 79’. Calano i padroni di casa e il Pavia ne approfitta con il neo entrato Ferretti (80’) che pareggia al minuto 88 e poi ancora Cesarini con un gran gol alla distanza, al 90’, sigla il 2-3 finale. Terzo posto in classifica per il Padova che pareggia a Salò dopo essere passato in vantaggio con un colpo di tacco del centrale difensivo Fabiano al 42’. Pareggia Romero a metà ripresa. La Feralpi è quarta con 7 punti. Pirotecnico il 3-3 fra Cremonese e Mantova. Primo tempo dominato dai padroni di casa in gol con Brighenti e Magnaghi, ma la ripresa è tutta un’altra storia: due fondamentali cambi di Maspero cambiano il volto alla partita e, nel giro di 2 minuti, Anastasi (neo entrato) e Carini pareggiano; poi Ruopolo sfrutta un errore difensivo per segnare al 86’ il gol del 2-3. Al 90’ Forte, che aveva sostituito Maiorino, con un colpo di testa centra il pari definitivo. Un tempo per uno anche tra Cittadella e Pro Piacenza: avanti gli ospiti con Cristofoli al 7’ poi un palo di Aspas. Nella ripresa il pari di Litteri (50’) e la supremazia sterile della squadra di Venturato. Unico 0-0 di giornata quello tra Pordenone e Renate, con i nerazzurri ancora alla ricerca della prima vittoria. Prima vittoria che è arrivata, sabato, in casa Albinoleffe: 2-1 ai danni della Pro Patria ed anche il primo gol stagionale siglato da Brega (primo centro tra i professionisti). Poi il pari di Filomeno al 76’ che, nell’esultanza, si toglie la maglia dimenticando di essere ammonito e lascia i suoi in 10. La decide Soncin che trasforma un rigore nel recupero (92’). Prima vittoria e primi punti anche per il Lumezzane che batte 2-0 l’Alessandria: è il risultato più sorprendente della giornata che relega i Grigi (4 punti) in una posizione di classifica che nessuno avrebbe pronosticato in questo avvio di stagione. Belotti al 14’ (colpo di testa da corner) e Russini al 50’ gli autori dei gol e i rosso blu tornano a superare i piemontesi sul proprio campo dopo oltre 14 anni (era il 25 marzo 2001). Cuneo e Pro Patria sono le uniche squadre ancora a 0 punti. (Alessandria Calcio)