Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2002/2003
Serie C2
29-09-2002 - Giornata: 5 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Mestre Calcio 2 - 1 (1 - 0)
RETI: 20. Pascali M.[A], 69. Pascali M.[A] 83. Cosa [Me]

Alessandria Calcio US Biato Enzo Maurizio, Berardo Marco, Vertullo Silvio [93. Catenacci Filippo], Gruttadauria Alberto, Minadeo Antonio, Modesti Aureliano, Dei (II) Tommaso [65. Garzon Stefano], Pascali Manuel, Rossi Giordano, Daldosso Diego, Quadrini Daniele A disp.:(P) Brichetto Giacomo, D'Angelo Giorgio, Genocchio Marcello, Gerini Giovanni Andrea, Scivattaro All.: Pagliari Dino

Formazione avversaria
MESTRE CALCIO: Cima, Bocchino, Quaresmini, Favret [33. Izzo], Rosati, Milani, Camporese, Pallanch, Castellano [65. Cosa], Marangon [59. Amico], Pasca. A disp: Montanari, De Franco, Reddavide, Esposito. All: Rodolfi Massimo

Arbitro: Nappi Umberto (Napoli) [Ravizza, Stella]
Note
Ammoniti: Pascali [A], Quadrini [A], Biato [A], Izzo [M], Bocchino [M], Marangon [M], Quaresmini [M], Modesti [A]. Angoli: 4-1. Recuperi: 2.+ 5. Spettatori: 800 (344 paganti, 350 abbonati, incasso € 5.240) Minuto di raccoglimento per la scomparsa di Ramon Lojacono. Giornata di sole, ventilata. Terreno in buone condizioni. Inizio gara ore 15.00

Commento
Piegato il Mestre, svolta alla crisi del club PASCALI DIVENTA GOLEADOR L'ALESSANDRIA SORRIDE Primo successo in campionato, alla vigilia della probabile soluzione della crisi societaria. Il settembre nero dei grigi si chiude con il sorriso, perché la squadra batte 2-1 il Mestre e il club sembra potersi lasciare definitivamente alle spalle le difficoltà estive. Oggi la Lega riceverà l'ultima fidejussione e dovrebbe dare l'ok ai contratti di Porrini, Manni, Da Rold, Bifini e Ramon (ma non si esclude l'asseveramento di un sesto giocatore), che da domenica prossima daranno un altro volto all'Alessandria. Nel frattempo, meritano solo elogi i giovani che Pagliari schiera col Mestre: offrono una prova tenace e volitiva e vengono premiati da tre punti pesantissimi. Il quarto d'ora iniziale è di studio, poi Quadrini strappa al pubblico i primi applausi con una spettacolare rovesciata su cross di Dei, ma la palla esce alla sinistra di Cima. Il vantaggio dei grigi arriva al 20', con una deviazione di testa di Pascali su punizione pennellata da Modesti. Quadrini ha subito l'occasione del raddoppio ma svirgola la conclusione dal limite. La gara resta di basso profilo tecnico, eppure l'Alessandria esprime trame apprezzabili e controlla con relativa tranquillità per tutto il primo tempo anche se proprio al 45' Pasca sfugge a Minadeo e mette i brividi a Biato, che vede il sinistro dell'attaccante veneto sfilare di poco sul fondo. La ripresa comincia col Mestre più determinato e con un paio di pericoli per Biato, che deve accartocciarsi per bloccare le conclusioni di Castellano e Camporese. Rossi si produce poi in una fuga sohtaria, stoppata in extremis dalla difesa avversaria. E' però questo l'unico acuto di un'Alessandria in palese difficoltà: per dieci minuti il pubblico trattiene il fiato perchè i «Pagliari boys» vanno in confusione e gli arancioni prendono coraggio. Nel momento più delicato, arriva al 69' il provvidenziale gol del 2-0: corner di Quadrini e dal nulla spunta ancora Pascali che precede Cima e sigla la doppietta personale. Il doppio vantaggio è un'iniezione di tranquillità per i grigi, che però si confermano specialisti nel complicarsi la vita e rimettono in partita il Mestre all'ES'. Minadeo potrebbe pulire l'area e rinviare in tribuna, invece opta per un improbabile appoggio corto a Modesti e regala palla a Cosa, peraltro bravissimo nel trovare il «sette» alla sinistra di Biato. Il finale è convulso ma l'Alessandria non rischia e incamera tre punti d'oro. E da domani, con alcuni giocatori in più, si potrà pensare in positivo al futuro. (La Stampa - Ed. Alessandria - Massimo Delfino) La prima vittoria dell’Alessandria è il miglior prologo per la settimana della svolta TRE PUNTI, CINQUE UOMINI Oggi la Lega ‘libera’ i giocatori: visti per Porrini, Da Rold, Manni, Bifini e Ramon La vittoria più bella. Quella di una squadra che dell’emergenza ha fatto la sua forza. E che alla vigilia del verdetto della Lega che le restituirà cinque uomini e le darà un volto definitivo, gioca d’anticipo e incomincia a dare una consistenza diversa alla sua classifica. Lo fa con una gara tutto cuore e generosità, ma anche con la giusta dose di qualità, che già si era intuita a Trento, ma allora senza una ricompensa, neppure quella parziale di un pareggio. «Questo risultato c e lo meritiamo tutto» insiste il presidente Antonio Boiardi. Ed è solo il miglior prologo possibile della settimana che segnerà l’uscita dal lungo tunnel. Cercata con insistenza negli ultimi giorni, quelli della trasferta a Firenze del vicepresidente Dario Pardi, insieme ad un funzionario della Cassa di Risparmio di Alessandria, molto più che sponsor in questa operazione delicata che ha convinto i vertici fiorentini. «Hanno apprezzato la trasparenza, da parte di tutte le componenti» il commento di Pardi: trasparenza, dunque, anche a costo di sacrifici e di scelte, a volte anche pesanti, ma necessarie per far ripartire l’Alessandria e garantirle un futuro. Questo hanno fatto - e stanno facendo - il presidente Boiardi e il suo vice, questo la Cra ha accettato di sostenere, questo la Lega avallerà. Già oggi, nell’esecutivo convocato nel pomeriggio, questo ‘restituirà’ all’Alessandria cinque giorcatori. Sui numeri e sui nomi la parola finale spetta al presidente Macalli e ai colleghi della ‘giunta’, ma il visto di Pprrini era già atteso per sabato e sarà anche il primo, insieme a quelli di Da Rold, Manni, Bifini e Ramon. E gli altri? Monza potrebbe accasarsi alla Florentia Viola, Nordi rientra a Pavia, ma con richieste da Cremonese e Novara, Tolotti già sabato ha salutato per far ritorno al ‘suo’ Varese. E da oggi - come sottolinea anche l’allenatore Pagliari - «per noi ricomincia un altro capitolo e spero che sia buono». È felice il tecnico, «avete visto come sono bravi i miei ragazzotti» si lascia scappare quando gli chiediamo di analizzare questa vittoria. «Volevamo vincere. Dovevamo vincere per saltare il gradino, rimetterci in carreggiata, ridare un briciolo di tono a tutto. E a tutti». Il risultato indispensabile, «a prescindere da come sarebbe maturato, ci eravamo detti. Mi sembra che sia maturato anche bene: i ragazzi sempre straordinari, non hanno lesinato energie, cuore e qualità». Da domani il gruppo si allarga, senza più divisioni. «Gente importante, qualunque sarà la scelta della Lega sui giocatori da asseverare. Ricominceremo a lavorare tutti insieme, come un mese fa: dobbiamo rimetterci in sesto, sotto tutti i punti di vista: psicologico, tattico, morale. la voglia, quella c’è. E tanta. E la società ce la sta mettendo tutta. Adesso conta solo ripartire» (Il Piccolo, Mimma Caligaris, 30/09/20002) CRONACA: PRIMO TEMPO - 4’ controlla palla al limite Quadrini, si gira bene e cerca l’angolino alto, con palla che passa tre/quattro metri sulla traversa; 8’ pericoloso il Mestre, che sale a destra con Camporese: cross teso in area, Pasca manca la deviazione sottoporta e Biato blocca sicuro; 12’ la prima conclusione nello specchio della porta è dei grigi: di Rossi, che arpiona palla al limite: destro centrale, Cima blocca; 16’ cerca il gol Quadrini e, per poco, non lo trova: traversone di Dei rovesciata da applausi, che passa di un nulla sull’incrocio dei pali; 20’ Alessandria in vantaggio: punizione dalla trequarti sinistra, Modesti pennella in area, Pascali ci mette il piede ed è il tocco che spiazza Cima e regala il vantaggio; 34’ grigi vicinissimi al raddoppio: l’azione è la più bella, Modesti che taglia il campo con un suggerimento millimetrico. Intelligente la finta di Rossi, aggancia Dei, destro in corsa che passa di un nulla sull’incrocio, con il portiere ormai battuto; 38’ il Mestre si riaffaccia nella metacarpo alessandrina: con Castellano, rovesciata dal limite che Biato blocca a terra, senza difficoltà; 45’ Quaresmini mette in azione Pasca, il suo diagonale esce di poco con Biato in tuffo proteso a neutralizzare la sfera. SECONDO TEMPO - 6’ respinta corta della difesa, destro di Modesti dal limite, gran botta di prima intenzione, con palla che si perde sul fondo di un paio di metri; 10’ perde palla Modesti al limite, Castellano sfrutta subito per cercare l’angolino basso, Biato si raggomitola sul pallone; 17’ sale la pressione del Mestre e Biato blocca in presa alta la conclusione ravvicinata di Amico, morbida e insidiosa; 18’ ancora Biato, questa volta a chiudere l’angolino basso sul tiro di Pasca; 24’ raddoppia l’Alessandria, ancora con Pascali: angolo da sinistra, Quadrini batte teso sul primo palo, l’incornata del numero undici è perfetta e fulmina ancora Cima; 38’ accorcia le distanze il Mestre: Minadeo appoggia corto a Modesti, che è girato e si accorge solo all’ultimo della palla. Cosa approfitta dell’incertezza, sradica il pallone ai limiti della regolarità e dal limite trova il sette. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Biellese – Novara 1-1 Cremonese – Monza 2-0 Mantova – Pavia 1-0 Meda – Pordenone 2-3 Pro Sesto – Legnano 4-3 Pro Vercelli – Valenzana2-1 Sudtirol – Trento 4-1 Thiene – Montichiari 1-1 CLASSIFICA: Mantova p. 12, Cremonese 10, Novara, Sudtirol, Biellese 8, Pavia, Thiene, Pordenone 7, Pro Sesto 6, Montichiari 5, Alessandria, Trento 4, Valenzana, Pro Vercelli, Legnano 3, Monza 2, Meda, Mestre 1. MARCATORI: 4 reti: Shala (2, Legnano); Pupita (Mantova); Andreini (1, Montichiari). 3 reti: Jobb (2) e Pau (Cremonese); Graziani (2, Mantova); La Cagnina (Pavia); Carlet (Pro Sesto). 2 reti: Pascali (Alessandria); Nardi e Noselli (Alto Adige); Cosa (1, Mestre); Egbedi (Novara); Ambrosoni (1) e Rossini (Pavia); Piperissa (Pordenone); Comi (Pro Vercelli); Baglieri (Thiene); Albano (2, Trento); Lauria (Valenzana). Il punto sul campionato La rivincita delle ultime Prosegue, imperiosa e per ora inarrestabile, la marcia del tritatutto Mantova. Questa volta, però, la corazzata di Boninsegna ha dovuto faticare non poco per aver ragione (di misura) di un Pavia sceso in campo con la ferma intenzione di strappare il primato alla capolista (l' unica a punteggio pieno, assieme al Crotone, dell' intera serie C). Del quartetto che inseguiva i biancorossi la Cremonese è la sola superstite, due gradini più sotto. La squadra di Maselli, col giovane camerunense Job in vetrina, si è sbarazzata in casa senza patemi del Monza. Staccato di altre due lunghezze un trittico formato da Novara, Biellese (nessun vincitore nel derby piemontese) e Alto Adige (a valanga sul malcapitato Trento). (Gazzetta dlelo Sport)