Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2015/2016
Lega Pro
22-11-2015 - Giornata: 12 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Pavia AC 2 - 1 (0 - 1)
RETI: 55. Bocalon R.[A], 92. Bocalon R.[A] 28. Marino [Pa]

Alessandria US 1912 Vannucchi Gianmarco, Celjak Vedran [46. Iunco Antimo], Sabato Roberto, Mezavilla Adriano, Morero Santiago Eduardo, Sirri Alex, Vitofrancesco Ferdinando, Branca Simone, Bocalon Riccardo, Fischnaller Manuel [76. Manfrin Gianni], Marconi Michele [68. Loviso Massimo] A disp.:Benech Riccardo, Cittadino Andrea, Picone Giuseppe, Principe Matteo, Sabbioni Davide, Terigi Leonardo, (P) Varesio Alberto All.: Gregucci Angelo Adamo

Formazione avversaria
PAVIA AC: Facchin, Abbate, Malomo, Carraro [66. La Camera], Marino [89. Biasi], Siniscalchi, Marchi Alessandro, Cristini Marco, Ferretti [68. Del Sante], Cesarini, Bellazzini. A disp.: Fiory, Cristini Andrea, Sabato Rocco, Martin, Cardin, Pavan, Marchi Mattia, Grbac. All.: Marcolini Michele

Arbitro: Mancini Lorenzo (Fermo) [Galetto, Marcolin]
Note
Ammoniti: 39. Sirri [A], 49. Carraro [P], 74. Sabato Roberto [A], 81. Iunco [A], 87. Bellazzini [P], 87. Mezavilla [A], 94. Abbate [P], 94. Bocalon [P]. Angoli: 4-4. Recuperi: 0.+ 5. Spettatori: 2.800 (1.561 paganti, 1.131 abbonati) Serata fresca, terreno in buone condizioni. Inizio gara ore 17.30

Commento
Deludente il primo tempo dei Grigi. Il Pavia era andato in vantaggio al 29′ con Marino, poi recupero di una squadra apparsa competamente trasformata e incitata in maniera esemplare dalla Curva Nord. Pavia beffato ad Alessandria al 92′. Una doppietta di Bocalon rilancia i Grigi. La formazione di Marcolini era passata in vantaggio con un gol di Marino nel primo tempo. Con questo risultato negativo il Pavia resta comunque secondo il classifica: davanti il Cittadella con 23 punti, poi Pavia, Feralpisalò e Alessandria a pari merito con 21 punti. A Cittadella, a 30 secondi della fine, l’Alessandria aveva perso la partita, questa volta, quasi allo stesso minuto, ha realizzato il gol della vittoria. Nonostante le difficoltà soprattutto nel primo tempo, la squadra ha cercato di mettere sul campo molto: agonismo, atteggiamenti buoni, comportamenti corretti, soprattutto nella ripresa. Come sempre è lucida e onesta l’analisi di Mister Gregucci: “Nel primo tempo, con il nostro passo, abbiamo faticato un po’ ad andare a prendere il quinto del Pavia. Abbiamo rischiato perché abbiamo subito qualche ‘1 contro 1′ di troppo, alcuni anche pericolosi. Però siamo stati bravi a restare sempre in partita. Tre punti sofferti, ma buoni, ottimi per il nostro cammino”. Certamente ci sono ancora ampi margini di miglioramento, soprattutto sotto il profilo tattico, anche sotto porta. Ancora Gregucci: “Già nel primo tempo abbiamo costruito qualcosa di buono, il secondo tempo è stato in gestione, con la squadra che è rimasta corta. Questa partita, e la nostra prestazione, sono l’esempio lampante che non conta con quanti attaccanti si gioca, anche con sei. Quello che conta è interpretare bene, quando si ha la palla e quando, invece, la palla l’hanno gli altri. Se anche quando non ha palla, la squadra riconosce certe situazioni e le sviluppa, può andare a fare bene”. Inserire Iunco con le tre punte, però, è stato un segnale chiaro. La vittoria contro il Pavia, in una gara che per la storica rivalità tra le due squadre la possiamo considerare “un quasi derby”, consegna un messaggio importante al campionato, come ha voluto evidenziare il presidente Luca Di Masi, che al fischi finale si è catapultato sotto la Nord: “C’è anche l’Alessandria. Ci siamo anche noi. Prepotentemente”. LA VITTORIA CHE DEVE UNIRE LA CITTA' ALLA SUA SQUADRA GLI EFFETTI La vittoria sul Pavia può, anzi deve, essere l’inizio di un amore e di un processo di identificazione. Se lo augura Luca Di Masi: “Abbiamo detto a tutti che ci siamo anche noi” Che vittoria. Che Alessandria. Un primo tempo un po' timorosa, una ripresa aggressiva, con il cambio di passa di Iunco e con un crescendo di tutta la squadra, che ha in Bocalon il suo finalizzatore eccezionale, doppietta e settimo centro, che porta i Grigi per la prima volta nei playoff a due punti dalla vetta. Gregucci sorprende un po' , ma non troppo. In fondo il 4-4-2, in Coppa, aveva convinto, e poi tenere fuori Marconi dopo le due reti non sarebbe stato facile. Un modulo che, in fase offensiva, può diventare un 4-2-4. Il Pavia, invece, con il tradizionale 3-5-2, ed è Malomo a giocare alto a destra, al posto dell'infortunato Ghiringelli. La prima conclusione degna di nota è degli ospiti, al 5', azione tutta di prima e in velocità, sull'out di sinistra, tocca a Cesarini, ma il sinistro non dà problemi a Vannucchi. Al 10', invece, il Pavia sale a destra, cross di Cristini, Malomo, in tuffo, colpisce di testa, un metro abbondante sul fondo. Al 12' anche l'Alessandria sale bene, e veloce, s sinistra, Fischnaller è in vantaggio, entra in area, ma va a complicarsi la vita in una selva di maglie azzurre, e l'azione svanisce così. Ma è un segnale di risveglio, perché in quattro minuti per due volte i Grigi sono pericolosi. Il Pavia, però, è ben vivo e Cesarini è scatenato: al 25', sull'ennesimo cross di Cesarini, Ferretti non ci arriva di un soffio. La risposta è la migliore occasione dell'Alessandria, cross teso di Celjak, Marconi gira bene di testa, di un soffio sull'incrocio. Ma è il Pavia a segnare: 28', Morero, con un passaggio all'indietro, obbliga Vannucchi al rinvio, poi l'argentino s'immola sulla linea ed è angolo. Dalla bandierina, con la difesa ferma, Marino prende il tempo a Marconi e segna di testa. Il gol scuote l'Alessandria, che al 30' potrebbe pareggiare, ma Facchin, d'istinto, salva di piede su Bocalon. Al 32', ci prova Sabato e ancora una volta il portiere si salva più per intuizione, a mani aperte. L'opportunità enorme al 36', quando il Moccagatta sta per urlare al gol: Facchin respinge il missile di Fischnaller, porta spalancata per il tocco di Vitofrancesco, che incredibilmente calcia sul fondo. L'Alessandria vuole assolutamente recuperare la partita: subito dentro Iunco, che va a destra, e Vitofrancesco si abbassa in difesa, uno schieramento decisamente più offensiva. La risposta di Marcolini è la difesa a 5. Che, però, capitola al 10', sul capolavoro che vale il pareggio: Iunco salta Abbate, resiste ad un intervento falloso e pennella per l'incornata di Bocalon (nella foto), che salta più alto di tutti e gira nell'angolino più lontano, dove Facchin non può arrivare. E Al 15' Fischnaller raccoglie una respinta corta e, dal limite, impegna Facchin, che abbranca quasi sull'angolino. Dentro anche Loviso per Marconi e l'Alessandria passa al 4-3-3. Marcolini toglie uno spento Ferretti e schiera Del Sante, fresco di 'dito' al pubblico alessandrino in Coppa. Che al 26' , si divora un gol, fermo all'altezza del dischetto sul taglio di Bellazzini. Un minuto dopo Loviso inventa un destro micidiale dal limite, la 'maledetta', e Facchin lo alza sulla traversa con la punta delle dita. Alla mezzora il terzo cambio dei Grigi: dentro Manfrin, al posto di Fischnaller che deve lasciare il campo per crampi. Protesta l'Alessandria al 43' in una mischia in area, ma l'arbitro decide che Mezavilla ha simulato (non parrebbe proprio) e lo ammonisce. Ma Mezavilla vuole mettere la sua firma, uno - due con Vitofrancesco e poi conclusione rimpallata, sottoporta il tap-in vincente di Bocalon. E' il 47', ancora tre minuti e poi il Moccagatta può esplodere. Due vittorie in 4 giorni: Pavia a casa. Tutti in campo a festeggiare, anche il presidente sotto la Nord. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Una doppietta di Bocalon stende il Pavia e regala il secondo posto ai grigi al termine di una partita sofferta: 2-1. Gregucci regala qualche sorpresa in avvio schierando due punte di ruolo come Marconi e Bocalon con Fischnaller largo a sinistra rinunciando al regista Loviso; nel Pavia non gioca La Camera mentre in avanti c’è la temibile coppia Ferretti-Cesarini. La prima conclusione degna di nota è degli ospiti (5’): azione palla a terra che si sviluppa sulla destra poi il sinistro di Cesarini non crea problemi a Vannucchi. L’Alessandria risponde con un’iniziativa personale di Fischnaller che semina scompiglio in area ospite ma poi viene chiuso addirittura da quattro avversari. Il Pavia si fa nuovamente pericoloso con una iniziativa di Cesarini sul cui cross Ferretti non ci arriva per un nonnulla. Risponde l’Alessandria: cross dalla destra di Celjak con Marconi che stacca bene a centro area, il suo colpo di testa sfiora l’incrocio. Al 27’ Morero con un retropassaggio di testa obbliga Vannucchi alla respinta poi l’argentino si immola sulla linea, corner. Dalla bandierina nasce il gol di testa di Marino che brucia Marconi e l’intera retroguardia di casa regalando il vantaggio ai suoi. I grigi hanno l’occasione di pareggiare al 30’ quando Facchin salva d’istinto e di piede su Bocalon; due minuti dopo ci prova Sabato ma l’estremo difensore pavese respinge di pugni in angolo. Al 34’ però il Pavia ha l’occasione del raddoppio ma Cristini di testa fallisce il raddoppio da favorevolissima posizione. E’ il 36’ quando l’Alessandria si divora il gol del pareggio con Vitofrancesco che a porta praticamente vuota spara fuori dopo una bella iniziativa di Fischnaller. Secondo tempo, fuori Celjak e dentro Iunco. Il cambio di Gregucci sortisce gli effetti sperati: al 10’ Iunco salta Abbate, resiste ad un fallo e pennella un cross sul quale Bocalon colpisce di testa perfettamente spedendo la palla sul palo lontano dove Facchin non può arrivare. Al 27’ Loviso ci prova da fuori con un tiro velenoso che Facchin devia in angolo, un minuto dopo Fischnaller batte troppo debolmente di destro. In pieno recupero il gol del raddoppio di Bocalon che sfrutta un rimpallo su un tiro di Mezavilla per infilare Facchin. E’ il gol vittoria che permette ai grigi di respirare aria di alta classifica. (La Stampa) L’Alessandria si aggiudica lo scontro diretto con il Pavia, agganciando gli stessi lombardi a quota 21 e avvicinando la vetta. È stata una bella partita giocata a ritmi elevati, che ha visto il Pavia, nella prima frazione, maggiormente determinato e passato giustamente in vantaggio. La ripresa, dopo l’ingresso in campo di Iunco (bravo a far girare a dovere il reparto avanzato), è stata a favore dei padroni di casa, bravi a crederci sino in fondo raggiungendo in fase di recupero il Pavia grazie ad una doppietta di Bocalon, rivelatosi nelle due circostanze vero uomo d’area. IL BOMBER Dopo i primi minuti di studio, sono gli ospiti a rendersi pericolosi con Malomo di testa (fuori di poco) e a trovare il vantaggio al 29’: dopo il tiro di Ferretti respinto in corner da Morero, dalla bandierina Carraro trova Marino che di testa insacca l’1-0. L’Alessandria reagisce subito ma prima Bocalon poi Facchin sciupano due buone occasioni. Gregucci gioca ad inizio ripresa la carta Iunco, determinante per il prosieguo della contesa. È proprio l’ex Trapani al 10’ a servire alla perfezione Bocalon il cui colpo di testa sorprende un immobile Facchin. L’ingresso in campo di Loviso dà più ordine all’Alessandria, ed è proprio il regista ad impegnare subito Facchin. Del Sante sciupa incredibilmente al 29’, poi sono i padroni di casa a cercare con più determinazione la vittoria. Rete che arriva in pieno recupero: Mezavilla dal limite tira in porta, la palla rimpalla su un difensore ed è bravo Bocalon a mettere dentro, dando i tre punti all’Alessandria. (Gazzetta dello Sport) Suicidio azzurro in piena regola al 92′ di un gran bel big match, vibrante e combattuto per tutta la sua durata: Riccardo Bocalon ringrazia e con una doppietta pesantissima, davanti ad un Moccagatta in estasi, regala l’ennesimo dispiacere alla squadra di Marcolini in uno scontro diretto. Che dire stavolta? Il Pavia non meritava certamente di perdere, e il primo tempo soprattutto è stato molto buono (a differenza di diversi altri primi tempi): ma se poi nel finale arretri troppo il baricentro, se cali improvvisamente – a questi livelli è letale – il livello dell’attenzione in difesa, e se non affondi i colpi là davanti quando potresti (troppo molle Ferretti in diverse circostanze, pessimo l’impatto di Del Sante una volta chiamato in causa, e perché non sostituire nella ripresa Cesarini, ormai provato da un ginocchio dolorante?), la sconfitta inevitabilmente la vai a rischiare. E quando arriva, poi fa davvero male. Peccato, perché l’Alessandria non si è dimostrata più forte. È al Pavia che manca sempre qualcosa. Intanto a fine gara per volontà della società l’unico autorizzato a presenterai in sala stampa è stato Michele Marcolini, mentre ai giocatori è stato imposto il silenzio stampa. MALOMO ESTERNO DESTRO A TUTTA FASCIA Al posto dell’infortunato Ghiringhelli, Marcolini – fermo restando il consueto 3-5-2 – ripropone Malomo esterno destro a tutta fascia, come nella parte finale del match col Bassano, rilanciando Marino titolare nella difesa a 3 e confermando Bellazzini laterale sinistro (a tutta fascia come Malomo). Cesarini, sofferente da ormai tre settimane per un problema alla capsula del ginocchio destro (post scontro fortuito in allenamento), stringe i denti giocando ancora una volta con un’infiltrazione. In panchina, recuperato dopo l’infortunio, si rivede Mattia Marchi. Sempre in panchina (come col Bassano) si riaccomodano La Camera e Martin per scelta tecnica. Sul fronte piemontese, Gregucci – privo di ben 5 pedine (gli squalificati Sosa, Nicco e Sosa, e gli infortunati Nordi e Boniperti) – conferma il 4-4-2 già proposto mercoledì in Coppa Italia contro gli Azzurri, sacrificando Loviso e Iunco, schierando la coppia d’attacco Marconi-Bocalon, e mettendo Fischnaller larghissimo a sinistra (con Vitofrancesco dalla parte opposta). PAVIA CON BUONA PERSONALITÀ Il match sin dalle prime battute è molto equilibrato, anche se è il Pavia a costruire di più e ad avere due buone chance (5′ e 7′) con Cesarini, la prima neutralizzata da Vannucchi, la seconda conclusasi sull’esterno della rete. Poco dopo, è Malomo su bel cross di Marco Cristini a provarci in tuffo di testa, con palla però a lato. Gli Azzurri tengono il campo con buona personalità, con le due mezzali (Marco Cristini e Alessandro Marchi) decisamente pimpanti: nonostante il ginocchio dolorante, Cesarini regala numeri impressionanti, su tutti un cross-rabona da cineteca (dopo aver ubriacato di finte due avversari) su cui Ferretti non arriva solo per un pelo. Dietro, il terzetto Abbate-Siniscalchi-Marino è concentratissimo, e il primo vero brivido arriva solo al 27′ con un’inzuccata di Marconi su cross di Vitofrancesco, e palla alta di pochissimo. MARINO, INZUCCATA VINCENTE Un minuto dopo, però è ancora Pavia: cross teso di Malomo da destra, Ferretti stavolta c’è ma Morero si immola col corpo sul suo sinistro ravvicinato e salva in corner: da cui però arriva la perfetta pennellata di Carraro per la testa di Marino, stacco splendido e Pavia in vantaggio. SUBITO SAN FACCHIN A RESPINGERE I GRIGI La reazione dei grigi non si fa attendere: passano solo 3′ e San Facchin, con una parata ai limiti del disumano (istinto + bravura), nega la gioia del gol a Bocalon sul suo destro a botta sicura da due passi; poi è ancora il capitano a respingere una sassata di Roberto Sabato (fratello dell’azzurro Rocco) entrato in area da sinistra. L’Alessandria, nella sua veemenza, però si scopre: Bellazzini ne approfitta, se ne va alla grande a sinistra e la mette in mezzo esattamente sulla testa di Marco Cristini che – non si sa come – fallisce il 2-0 spedendo a lato (34′). Partita ormai bellissima: capovolgimento di fronte, Fischnaller trova il varco per scagliare un destro potente, Facchin si oppone in tuffo, Vitofrancesco sulla ribattuta lo grazia mettendo a fil di palo. Non c’è davvero un attimo di respiro: metà campo opposta, Ferretti scatta verso la porta in posizione dubbia ma sul recupero di Sirri non riesce a calciare con forza: Vannucchi blocca senza problemi. GREGUCCI E QUEL 4-4-2 TROPPO SQUILIBRATO La fine della prima frazione si avvicina ed il Pavia riprende piano piano il controllo. E la sensazione è che Gregucci, con quel 4-4-2 troppo squilibrato (in mezzo due mezz’ali, Mezavilla e Branca, che fanno poco filtro e soffrono l’inferiorità numerica dinanzi alla mediana a 5 azzurra; inoltre, Fischnaller troppo largo sulla fascia – lui che di professione fa l’attaccante esterno – e quindi limitato nella sua abituale pericolosità offensiva), stia dando una grossa mano agli Azzurri. Che chiudono con merito la prima frazione in vantaggio. ALESSANDRIA, DENTRO ANCHE IUNCO Gregucci continua a ignorare il discorso equilibri e immette un altro attaccante, Iunco, piazzandolo largo a destra e retrocedendo Vitofrancesco nella posizione di terzino (fuori Celjak). La manovra nel complesso non ne beneficia granché (anche se Iunco ben si comporta accentrandosi spesso con pericolosità) e il Pavia resta in controllo: anzi, Ferretti ha pure 2 buone chance dal limite, che spreca calciando senza la necessaria convinzione. BOCALON DIMENTICATO IN AREA, 1-1 Il problema è che… al 55′ scatta la Grande Dormita, con Bocalon lasciato troppo solo in area (in situazione di 2 contro 1) su bel cross da destra proprio di Iunco… colpo di testa del numero 9 e palla nell’angolino con Facchin impotente. In estrema sintesi: non si possono concedere occasioni così. Risultato: il Moccagatta diventa una bolgia, l’Alessandria si galvanizza. E Marcolini (forse con un po’ di ritardo) si accorge che Bellazzini sui movimenti di Iunco fa fatica, accentrandolo conseguentemente al ruolo di mezzala e allargando Alessandro Marchi contro l’ex Trapani. Con ancor più ritardo, Gregucci riassesta meglio l’Alessandria: fuori una punta (Marconi), dentro un regista (Loviso), e passaggio al 4-3-3, col risultato di galvanizzare Fischnaller, ora più nel vivo del gioco e protagonista subito di un gran tiro da fuori (sicuro Facchin). La palla ripassa quindi a Marcolini: fuori Carraro e dentro La Camera, fuori Ferretti e dentro Del Sante. DEL SANTE, CHE ERRORE Cosa sbaglia (o meglio, cosa non tenta nemmeno) Del Sante al 72′ ha dell’incredibile: servito sulla corsa da Bellazzini, in posizione ottimale per calciare… non calcia col sinistro, preferendo portarsi il pallone sul destro e consentendo quindi alla difesa grigia di chiudere. Incredibile. Sul capovolgimento di fronte, invece, ci prova eccome Loviso dalla distanza: parabola insidiosa deviata con bravura in corner da Facchin. E poco dopo, è Fischnaller a graziarlo da pochi passi, calciando debolmente da ottima posizione. ANCORA BOCALON, LA BEFFA ARRIVA AL 92′ I ritmi col passare dei minuti calano, anche se è l’Alessandria a tenere in mano sino all’ultimo il pallino: anche perché là davanti Cesarini non ce la fa davvero più, e Del Sante non è entrato con la necessaria cattiveria in partita. Eppure, nonostante un po’ di forcing grigio nei minuti finali (e l’infortunio occorso a Marino, dentro Biasi all’89’), la sensazione netta è che il risultato sia destinato a non cambiare più. Sensazione purtroppo sbagliata, e lo dobbiamo riconoscere: minuto numero 92′, Mezavilla ci prova da fuori e nemmeno senza troppa convinzione, la difesa azzurra però respinge male, il pallone rimane lì, e Bocalon da rapace vero trafigge Facchin da pochi passi. Esplosione totale del Moccagatta. E Pavia agganciato al secondo posto proprio dall’Alessandria, a quota 21 (in coabitazione anche con la scatenata Feralpi Salò del nuovo tecnico Aimo Diana). Ma soprattutto: ancora una volta rimandato in una gara che conta. (Pavia Sport 24) RISULTATI: Bassano – Cittadella 1-1 Giana Erminio – Pro Patria 0-0 Lumezzane – Sudtirol 1-2 Mantova – FeralpiSalò 1-2 Padova – Cuneo 1-3 Pro Piacenza – AlbinoLeffe 0-0 Reggiana – Pordenone 1-4 Renate – Cremonese 0-1 CLASSIFICA: Cittadella p. 23, Pavia, FeralpiSalò, Alessandria p. 21, Reggiana, Cremonese, Bassano 20, Pordenone, Sudtirol 19, Giana Erminio 17, Cuneo 16, Padova, Pro Piacenza 14, Lumezzane 13, Mantova 12, Renate 9, AlbinoLeffe 8, Pro Patria 2. MARCATORI: 8 reti: De Cenco (Pordenone), 7: Bocalon (Alessandria), Brighenti (Cremonese), 6: Bracaletti (FeralpiSalò), Bruno (Giana), Cesarini (Pavia), Arma (Reggiana), 5: Romero (FeralpiSalò), Ferretti (Pavia), Gliozzi (Sudtirol), 4: Germinale (Bassano), Litteri (Cittadella), Ruopolo (Mantova) Giornata fondamentale e ricca di sorprese: Cittadella (23 punti) che dopo 3 pareggi consecutivi rimane in testa alla classifica, clamoroso il tonfo casalingo della Reggiana, mentre in seconda posizione si forma un terzetto composto da Pavia, Alessandria e FeralpiSalò. Erano due gli scontri diretti in programma: in Veneto finisce 1-1 con il Bassano (20 punti, ma non vince dal 24 ottobre 1-0 alla Pro Patria) che passa in vantaggio con Davì allo scadere del primo tempo. Risponde la capolista con Pascali (colpo di testa su azione d’angolo) al 66’. Bella partita al Moccagatta dove l’Alessandria (21 punti) rimonta lo svantaggio iniziale di Marino (colpo di testa da corner al 29’) grazie ad una doppietta di Bocalon (7 centri) nella ripresa. Fondamentale l’ingresso in campo di Iunco che ispira entrambe le marcature dei Grigi che agguantano in seconda posizione proprio il Pavia (21). Con loro la Feralpi targata Diana che ottiene il terzo successo consecutivo in quel di Mantova (12 punti). Anche qui vittoria in rimonta: dopo il gol di Ruopolo al 10’ ecco i centri di Bracaletti (6 reti) e Romero (5 reti) nella ripresa (gol decisivo al minuto 82). Pesantissimo il k.o. interno (secondo consecutivo) della Reggiana (20) travolta da un Pordenone (19) sempre più sorprendente. Ospiti in doppio vantaggio firmato da De Cenco e Filippini dopo soli 10 minuti. Ne passano altrettanto e la Reggiana potrebbe già pareggiare: Arma (6 gol) aveva accorciato al 16’ e al minuto 19’ Bruccini si presenta dal dischetto, ma la sua battuta si infrange sulla traversa così come tutta l’armata granata che viene trafitta prima da Pederzoli (31’) e definitivamente ancora da Filippini al 62’. Aveva subito solo 3 reti la difesa di mister Colombo: ora 4 in un sol colpo. Arriva nelle zone che contano anche la Cremonese (20) che grazie a Brighenti (7 gol) passa a Meda e ferma il Renate (9 punti) dopo 3 risultati utili. Se consideriamo anche quota 19 (con il Pordenone c’è anche il Sudtirol che ha vinto a Lumezzane) riscontriamo 9 squadre, metà girone, racchiuse in 4 punti. Ancora in evidenza il Cuneo (16) che ha subito reagito alla sconfitta interna ad opera del Pro Piacenza andando a vincere a Padova (14) e scavalcando i veneti in classifica. Partita caratterizzata dal forte vento e dall’espulsione di Favalli sul finire del primo tempo. Dalla punizione che ne è nata ecco il gol di Rinaldi. Nella ripresa raddoppia Chinellato, prova a riaprirla Neto Pereira, ma il magistrale contropiede di Ruggiero la definisce sul 1-3. Sono due gli 0-0 di giornata ed in entrambe le circostanze si è trattato di match senza particolari emozioni. Sesia fa il suo esordio con un punto per l’Albinoleffe a Piacenza; la Pro Patria coglie il suo secondo punto a Gorgonzola. Anche in coda grande incertezza: i “tigrotti” hanno tutto il centrocampo titolare infortunato e stanno trattando un paio di nomi importanti nel settore “svincolati” e possono ancora dire la loro già dal prossimo turno quando ospiteranno un Padova tutt’altro che al meglio. Proprio sabato prossimo è in programma l’atteso scontro fra la capolista Cittadella e la Reggiana (si gioca alle 20,30). Nel pomeriggio l’Alessandria ospita la Giana (ore 15), il Pavia riceve la visita del Mantova, mentre la Feralpi, domenica alle 17.30, sfida a Salò il Pordenone. (Alessandria Calcio)