Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2015/2016
Lega Pro
09-01-2016 - Giornata: 17 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Padova Calcio 1 - 1 (0 - 0)
RETI: 59. Marconi M.[A] 19. Altinier [Pa]

Alessandria US 1912 Vannucchi Gianmarco, Celjak Vedran [69. Iunco Antimo], Sabato Roberto, Vitofrancesco Ferdinando, Morero Santiago Eduardo [46. Sirri Alex], Sosa Cristian, Marras Manuel, Nicco Gianluca, Bocalon Riccardo, Branca Simone, Fischnaller Manuel [46. Marconi Michele] A disp.:Boniperti Filippo, Cittadino Andrea, Loviso Massimo, Mezavilla Adriano, (P) Nordi Emanuele, Picone Giuseppe, Sperotto Nicolò, Terigi Leonardo All.: Gregucci Angelo Adamo

Formazione avversaria
PADOVA CALCIO: Petkovic, Dionisi, Favalli, Bucolo, Diniz, Medina, Ilari, Corti, Altinier, Pereira Neto, Petrilli [91. Mazzocco]. A disp: Favaro, Dell'Andrea, Anastasio, Ramadani, Giandonato, Turea, Aperi, Cunico Bearzotti. All: Pillon Giuseppe.

Arbitro: Strippoli Giuseppe (Bari) [Berti, Trovarelli]
Note
Ammoniti: 20. Diniz [P]; 44. Morero [A]; 50. Dionisi [P]; 70. Nicco [A] Angoli: 9-1. Recuperi: 0 + 4. Spettatori: 3.000 (1.814 paganti, 1.131 abbonati). Giornata nuvolosa, terreno in buone condizioni Inizio gara ore 15.03

Commento
Ultima gara del girone d’andata: al “Moccagatta” è di scena il Padova. Ben 77 i precedenti tra Grigi e Biancoscudati, ma la sfida che può considerarsi un classico del calcio italiano – come ampiamente illustrato dal nostro statistico Sergio Giovanelli e ripreso dallo stesso Padova sul sito ufficiale del club – non andava in scena da ben 34 anni. 28 i successi patavini con 105 gol segnati, 20 pareggi, 29 vittorie dell’Alessandria con 102 reti messe a segno. Giuseppe Pillon è il triplice ex: giocatore dei Grigi, giocatore del Padova ed ora allenatore biancoscudato. Tra le fila dell’Alessandria Vedran Celjak, 5 presenze in biancoscudato nella stagione 2013-’14. Facendo i conti finali, il goal di Marconi non solo ha permesso ai Grigi di raggiungere il pareggio con il Padova ma – complice la sconfitta in casa del Cittadella contro il Südtirol – di ritornare in testa alla classifica. Seppur in coabitazione con lo stesso Cittadella. Ad un certo punto in tribuna abbiamo sinceramente temuto di perdere la partita. Sensazione che sicuramente avrà avuto anche Mister Gregucci, che l’ha poi spiegata in questa maniera: “Una squadra che vuole stare in alto e raggiungere traguardi, non può stare certo dietro la legna e aspettare gli altri. I nostri avversari, soprattutto in casa nostra, si preoccupano di difendersi. Il Padova lo ha fatto bene, con ordine, tenendo bene le distanze. Abbiamo sbagliato qualcosina tecnicamente, dobbiamo essere più precisi nel rifinire, più determinati quando abbiamo le opportunità per fare gol. Però, i ragazzi hanno provato a fare la partita e lo hanno fatto sempre con voglia. Vedete, noi abbiamo un patrimonio fondamentale da conservare e difendere, che sono i nostri tifosi: a loro noi dobbiamo sempre offrire prestazioni possibilmente belle, possibilmente di proposta, con comportamenti e atteggiamenti sul campo che li rendano, sempre, orgogliosi di noi. L’importante è conservare sempre il nostro dna”. Abbiamo visto un’Alessandria che ha saputo più volte trasformare il suo modulo tattico, partito comunque con un 4-3-3 iniziale. Ma come sempre, lo stesso Gregucci non vuole sentire parlare di numeri: “Per me significano nulla. Quando ho visto la squadra in difficoltà nell’andare al centro e, in attacco – nonostante il possesso palla – che eravamo un po’ sterili, ho cercato di dare più consistenza alla manovra in fase centrale. E, in fase esterna, oggi non abbiamo vinto molti ‘uno contro uno’, che sono una nostra peculiarità. Sono queste le situazioni da analizzare e non i numeri. Sono passati tre traversoni insidiosi, soprattutto da sinistra, e nonostante i molti attaccanti non siamo andati neppure vicini a prendere la palla. Non conta il numero delle punte in campo, ma avere una squadra equilibrata, che sappia proporre e cercare di andare a segnare”. Analisi che sposiamo in pieno, Sotto l’aspetto della determinazione, abbiamo visto una buona Alessandria, che certamente ha sbagliato qualcosa, come nell’azione del vantaggio del Padova. Nel primo tempo i Grigi hanno avuto opportunità per fare gol: ecco, se avessero segnato in quel momento, sarebbe certamente cambiata la partita. A nostro giudizio il migliore dell’Alessandria è stato Marras: per lui il campo sembra essere sempre in discesa, è stato il giocatore che più ha messo in sofferenza la difesa veneta. Da rivedere ancora una volta (ma sino a quando?) Fischnaller, incapace di vincere quegli “uno contro uno” di cui faceva cenno Gregucci. (Museo Grigio). CHISSA' SE QUESTO PARI SARA' QUELLO DECISIVO MARCONI L’anno scorso il gol per il titolo d’inverno, con il Padova si è ripetuto. “Il punto me lo tengo stretto, magari serve per conquistare qualcosa di importante” Aveva ragione Gregucci: gara difficilissima, in cui l'Alessandria cambia tre volte faccia (tatticamente) e ritrova il gol di un elemento prezioso come Marconi, che l'Alessandria si tiene ben stretto. Un pareggio in rimonta, ai punti meriterebbe di più la squadra di casa, ma è un punto che riporta la squadra del presidente Di Masi al primo posto. Campione d'inverno, grazie alla miglior differenza reti rispetto al Cittadella, sconfitta in casa (2-3) dal Sudtirol. Alessandria e Padova nelle formazioni annunciate. Nel 4-3-3 di Gregucci confermato Branca regista, preferito a Loviso, in panchina, dove c'è anche Mezavilla, In attacco Fischnaller preferito a Iunco. Pillon risponde con un 4-4-2 che si rivela modulo indigesto per i Grigi, tanto che, a metà della prima frazione, Gregucci cambia atteggiamento tattico. Al 12' la prima opportunità per i padroni di casa, che fin dall'inizio hanno il pallino del gioco. Lancio di Morero per Marras, che è in vantaggio sui difensori, ma non riesce ad agganciare in buona posizione. Un minuto dopo protesta il Padova per un contrasto in area tra Sosa e Neto Pereira, lanciato da Bucolo ma l'arbitro fa cenno di proseguire. Al 16', sugli sviluppi di una punizione, Morero colpisce la traversa, ma si è già alzata la bandierina del fuorigioco. Due minuti dopo Padova in vantaggio: l'Alessandria soffre molta sulla fascia destra d'attacco destra degli ospiti, già due infilate (anche quella del rigore reclamato) e alla terza è Ilari a scappare a destra e a tagliare in mezzo per la girata di Altinier, molto libero, che infila Vannucchi. Al 27' l'Alessandria ha la palla per il pareggio, Marras caparbiamente a destra, tocco all'indietro per Fischnaller, rigore in movimento, che spara forte, centrale, ma addosso a Petkovic, che si salva. Un minuto dopo vola il numero uno biancoscudato per alzare sulla traversa, di un nulla, il missile di Nicco dai 25 metri. Al 34' ci prova anche Fischnaller, destro dal limite, di poco sul fondo. Ma ormai da alcuni minuti Gregucci ha scelto un modulo diversi, per ritrovare equilibrio in mezzo: 4-2-3-1, Nicco e Branca davanti alla difesa, Vitofrancesco, Fischnaller accentrato e Marras a sinistra, dietro Bocalon, terminale offensivo, Al 42' il destro di Nicco dal limite, a pelo d'erba, non fortissimo, e fuori di un metro. In avvio di ripresa dentro Sirri per Morero, che nell'ultimo contrasto rimedia un taglio profondo al labbro. Dentro anche Marconi per un 4-2-4, che dà suoi frutti. Il Padova non esce quasi più dalla sua metacarpo e al 15' proprio il nuovo entrato riporta i Grigi in corsa. Punizione di Vitofrancesco, pennellata in area, dove il gran movimento di Marconi manda fuori causa Fabiano e poi firma l'1-1 con un bellissimo colpo di testa. La partita è nelle mani dell'Alessandria, le accelerazioni di Marras mettono in crisi Dionisi che, invece, per metà primo tempo, non ha fatto fatica con Fischnaller. E i Grigi provano a vincere: fuori Celjak, dentro Iunco e Vitofrancesco si abbassa in difesa, soprattutto in fase di non possesso. Al 31' anche il Padova ha una buona opportunità, sugli sviluppi di una punizione, ma la girata di Altinier è tra le braccia di Vannucchi. Al 35' Iunco, di controbalzo, dal limite, due metri sul fondo. Al 47' l'Alessandria segna Bocalon e il Moccagatta esplode, ma si è già alzata la banderina del fuorigioco. Al 94' finisce una battaglia, che riporta i Grigi in testa (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Finisce in parità 1-1 al Moccagatta tra i grigi ed il Padova una partita nella quale i grigi avrebbero meritato di più ma il pareggio è utile per l’Alessandria, che aggancia in vetta il Cittadella, sconfitto in casa dal Sud Tirol. Gregucci sceglie Branca a centrocampo e lo piazza, come già nei precedenti impegni, davanti alla difesa con Vitofrancesco e Nicco ad agire ai fianchi dell’ex Sud Tirol. In avanti è Fischnaller a vincere il ballottaggio con Iunco. Nel giro di un minuto le prime azioni degne di nota. Al 12’ Morero lancia in area Marras che non aggancia per un soffio, un minuto dopo un contrasto in area alessandrina tra Sosa e Neto Pereira invocare al rigore gli ospiti e poteva starci. Al 18’ il Padova passa: Ilari prende d’infilata Sabato, perfetto il cross per Altinier che non dà scampo a Vannucchi. I grigi ci mettono un po’ a rimettersi in carreggiata dopo la “botta” del gol: al 27’ Marras si incunea da destra, sul suo cross il destro di Fischnaller è parato da Petkovic che un minuto dopo è decisivo su un bolide dal limite di Nicco. Al 34’ ci prova anche Fischnaller dal limite ma il suo destro sibila di poco fuori. Secondo tempo. Due i cambi per Gregucci uno per infortunio (Sirri per Morero) e l’altro tattico (Marconi per Fischnaller). È un assedio alla porta ospite e il pubblico del Moccagatta sostiene a gran voce i grigi. Proprio Marconi al 15’ fa esplodere la Nord insaccando con un bel colpo di testa su punizione di Vitofrancesco. Al 31’ anche il Padova ha una buona occasione ma la battuta di Altinier, da buona posizione, finisce dritta tra le braccia di Vannucchi. Nel finale gol annullato a Bocalon per fuorigioco ma il pari permette ai grigi di agganciare il Cittadella in vetta. (La Stampa) L’Alessandria pareggia con il Padova e, grazie alla sconfitta del Cittadella, aggancia la vetta diventando campione d’inverno grazie alla differenza reti (criterio utilizzato da questa stagione dalla Lega di A): +13 a +7. Riguardo la bella partita, i grigi avrebbero meritato di più ma il Padova (che ha ingaggiato Sbraga dalla Carrarese) non ha rubato nulla. LA PARTITA Nel primo tempo la squadra di Pillon ha messo in difficoltà l’Alessandria con rapidi contropiedi culminati con la rete di Altinier (su assist di Ilari, sfuggito a Sabato), dopo un rigore reclamato su Neto Pereira. Invece nella ripresa le mosse di Gregucci (che ha anche dovuto cambiare Morero, vittima di un colpo al labbro suturato con cinque punti) hanno avuto successo: la sua squadra, che già nella prima parte aveva sfiorato la rete con Nicco e soprattutto con Fischnaller, ha dominato e trovato il pari con Marconi, il cuo ingresso è stato decisivo: su punizione di Vitofrancesco, il suo colpo di testa ha portato al pareggio. A quel punto l’Alessandria ha cercato di vincere la partita mettendo in evidenza un Marras particolarmente ispirato, ma la difesa veneta ha difeso con ordine cercando sempre la giusta ripartenza (Altinier ha sfiorato il colpaccio). Nel finale prima Iunco e poi nel recupero Bocalon (rete annullata per fuorigioco) ci hanno provato, ma è finita pari. (Gazzetta dello Sport) L'avvento in panchina di Bepi Pillon ha rilanciato il Padova, partita dopo partita. Il pareggio ottenuto al Moccagatta la dice lunga sulle attuali ambizioni dei bianco scudati, sotto il profilo del gioco è stato proprio il Padova a meritare i maggiori consensi. Dopo una fase di studio è stato Altinier (19') asbloccare la partita con un gol di alta qualità. Petrilli ha apertosulla destra trovando Ilari pronto: cross calibrato al centro dell'area piccola e zampata vincente di Altinier. L'Alessandria ha reagito trovando tuttavia un muro nella difesa padovana. Il gol del pareggio (15' della ripresa) è arrivato del resto su palla inattiva. Vitofrancesco ha battuto una punizione e Marconi si è inserito con una perfetta scelta di tempo per battere Petkovic. Il pareggio ha premiato in definitica soprattutto il carattere dell'Alessandria, che le ha cercate tutte per imettersi in carreggiata dopo la scoppola iniziale. “Come squadra – ha commentato Gregucci – abbiamo disputato un'ottima partita, abbiamo sbagliato però qualcosa a livello tecnico”. Pillon accetta il pari: “abbiamo chiuso all'Alessandria ogni varco ed il pareggio è giusto. Poteva starci il rigore su Neto Pereira. Unico errore i troppi palloni persi in uscita, il pareggio dell'Alessandria è nato così”. (Stadio – Corriere dello Sport). Si completa il girone di andata del campionato di Lega Pro con una gara fra due nobili decadute: Alessandria e Padova vantano entrambe trascorsi in serie A - più recenti per i veneti - ma arrivano a questo appuntamento con ruoli differenti perchè i padroni di casa cercano il titolo di campione d'inverno nello scontro a distanza con il Cittadella, mentre gli ospiti neopromossi navigano nelle acque tranquille del centroclassifica. La partita inizia contratta, con l'attacco grigio imbrigliato dalla difesa protetta dalle scelte di Strippoli che opta per un arbitraggio «all'inglese» e per vedere una prima vera occasione bisogna aspettare il 13': Morero cerca un pallonetto per Marras che partito in posizione dubbia ma non segnalata dalla terna arbitrale si trova solo davanti a Petkovic ma non riesce né ad agganciare la palla né ad alzarla in pallonetto e l'occasione sfuma fra le braccia del portiere. Un minuto dopo la partita potrebbe cambiare quando Morero stende Pereira in area, l'attaccante padovano chiede il rigore ma l'arbitro ancora una volta lascia correre. Il vantaggio del Padova arriva al 19'. quando Petrilli allarga sulla fascia destra dove trova lo scatto di Ilari che raccoglie la palla e crossa rasoterra in area dal fondo per Altinier bravo a girare in rete di piatto prolungando sul secondo palo. Il gol non cambia il copione della gara: al 23' un'azione tamburellante dell'Alessandria viene disinnescata da Fabiano che mette in angolo anticipando Bocalon con la punta della scarpa; sul corner successivo c'è un colpo di testa di Sosa che passa alto sopra la traversa. Al 28' Marras riesce a crossare rasoterra dalla linea di fondo di destra un pallone indietro per la botta al volo di destro di Fischnaller che però è centrale e permette a Petkovic di parare con il corpo, poco dopo Nicco si coordina dal limite dell'area e impegna Petkovic in una parata difficile alzando la sua palombella caccaangolo. Poco dopo la mezz'ora Gregucci inverte le fasce e sposta Marras sulla sinistra e Fischnaller, in chiara difficoltà con un Dionisi impeccabile nel coprire la sua fascia, sulla destra ed il cambio dà i suoi frutti perchè pochi minuti dopo proprio il numero undici alessandrino prova un tiro di destro da appena fuori area che esce sul secondo palo di pochissimo. L'ultima occasione del primo tempo è per i biancoscudati con Petrilli che impegna Vannucchi in una difficile parata in due tempi su cui era pronto ad avventarsi come un falco Altinier. Dagli spogliatoi non escono più né Morero né Fischnaller sostituiti da Sirri e Marconi, ma la prima palla gol è quella del possibile raddoppio del Padova: Neto allarga sulla fascia sinistra per Petrilli che riesce ad accentrarsi ed a scaricare un destro che però passa abbondantemente alto sulla traversa. Arriva però come un lampo il pareggio dei grigi al 15' (foto a lato): punizione dalla fascia sinistra per un fallo su Marras, batte Vitofrancesco e trova la testa di Marconi che sovrasta Fabiano ed è pronto a battere in rete schiacciando a terra. E' il momento migliore dei ragazzi di Gregucci che vanno vicinissimi al gol che ribalterebbe il risultato solo due minuti dopo: Dionisi perde palla, la riconquista Marras che con una serie di finte si libera sulla sinistra e crossa teso in area dove solo un colpo di testa di Favalli salva la difesa ospite. L'intensità della gara va lentamente calando e per un buon quarto d'ora non succede più niente di significativo: i primi ad andare vicino al gol sono ancora una volta gli ospiti al 32': punizione dalla sinistra, sponda di testa di Diniz per Altinier solo a centro area la cui girata al volo però si spegne fra le braccia di un Vannucchi attentissimo. La risposta dell'Alessandria non si fa attendere: prima un cross di Marras è respinto da Diniz in scivolata con il braccio ma l'arbitro lascia proseguire con ampi gesti, poi Sabato pesca Iunco al limite dell'area che con un pallonetto di sinistro manca di pochissimo il bersaglio grosso sul secondo palo. Il finale non riserva grosse soprese ed anche i quattro minuti di recupero concessi dall'arbitro sembrano dover trascorrere senza sussulti: l'ultima azione vede i grigi andare in gol sugli sviluppi di una punizione ma la terna arbitrale per la prima volta ferma tutto e annulla per la posizione di fuorigioco di Bocalon al momento dell'ultimo tocco. Arriva così un punto utile per l'Alessandria che ferma la propria striscia di vittorie casalinghe consecutive agganciando il Cittadella sconfitto in casa dal Sudtirol: per il girone di ritorno - l'Alessandria sarà già in campo venerdì con il Feralpisalò - si parte alla pari, intruse permettendo (Alessandria News) Alessandria contro Padova è un grande classico che inizia nel lontano 1921, allora era seria A. Una sfida che torna dopo 34 anni e che profuma più di serie cadetta che di Lega Pro. È una giornata interessante, l'ultima di andata, perché se si escludono i grigi le prime sette squadre in classifica vedono incrociarsi tra di loro. Questo mix tra un grande classico e leadership della classifica richiama 3mila spettatori al Moccagatta nonostante il tempo freddo e uggioso. La prima emozione è al 14^ con un intervento di Morero in piena area al limite su un lanciato Pereira. Il Padova è bravo nelle geometria e nei passaggi e mette in difficoltà la retroguardia sinistra dell’Alessandria. Al 19^ il Padova passa in vantaggio. Perfetta apertura in profondità di Petrilli per Ilari che appoggia a centro area per Altinier che insacca in solitudine. Al 28^ clamorosa occasione per i padroni di casa. Marras entra in area, arriva sino alla linea di fondo e mette in mezzo una palla in mezzo per un calcio di rigore in movimento ma Fishnaller colpisce il portiere Petkovic. Ancora un minuto e Nicco ci prova dalla distanza ma il numero uno patavino alza in angolo. Mister Gregucci mescola le carte nella prima linea grigia portando Marras a destra, Bocalon a sinistra e Fishnaller centrale. L’ultimo quarto d’ora del primo tempo è di pressione grigia ma il 4-4-2 di Pillon è ordinato e soffre solo sulle palle piazzate ma il risultato non cambia. La ripresa inizia con l'entrata in campo di Sirri per Morero, vittima di uno scontro negli ultimi istanti del primo tempo, e di Marconi per Fishnaller. Mister Gregucci ordina a Marras e Vitorancesco di stare più alti della linea mediana: il fronte d’attacco diventa a quattro, con Nicco e Branca in mezzo a fare gli straordinari. Al 60^ i grigi pareggiano e lo fanno con Marconi che di testa manda nel sacco un perfetto calco di punizione di Vitofrancesco. Il pareggio di Marconi e l’arrivo della notizia del provvisorio svantaggio del Cittadella fanno scoppiare di gioia il Moccagatta. Al 68^ Gregucci opta per l’ultimo cambio: richiama in panca Celjak e manda nella mischia Iunco rendendo ancora più sostanziosa la linea d’attacco. Occasionassima Padova al 76^: Sabato si addormenta e lascia saltare con tranquillità Diniz che appoggia di testa una palla golosa per Altinier, calciata debolmente in bocca a Vannucchi. L’arbitro Strippoli di Bari decreta quattro minuti di recupero e Pillon effettua il suo primo cambio rilevando lo stanco Petrilli e mettendo dentro Mazzocco. L’ultimo brivido è a trenta secondi dal termine con Bocalon che insacca la palla alle spalle di Petkovic ma la sua posizione è di evidente fuorigioco. L’1 a 1 accontenta tutti, forse di più i grigi che grazie alla sconfitta del Cittadella iniziano il 2016 conquistando la testa della classifica. (Radio Gold) In occasione dell'ultima gara del girone di andata, la prima del 2016, l'Alessandria pareggia al Moccagatta 1-1 contro il Padova. Dopo un primo tempo deludente, dove il Padova trova il vantaggio, Mister Gregucci effettua un doppio cambio, Sirri e Marconi per Morero, il quale si è infortunato in uno scontro riportando una ferita suturata con 5 punti e Fischnaller. La mossa Marconi si rivela azzeccata perchè proprio l'attaccante pareggia le sorti della gara. Nemmeno l'ingresso di Iunco cambia il risultato, a nulla vale il gol annullato allo scadere in evidente posizione di fuorigioco a Bocalon. Con la contemporanea sconfitta del Cittadella tra le mura amiche ad opera del Sud Tirol, l'Alessandria termina il girone di andata al primo posto a pari punti con il Cittadella, con i veneti primi per lo scontro diretto vinto. (Tuono News) La gara tra Alessandria e Padova, match valido per la diciassettesima giornata del girone A di Lega Pro, si è chiusa sul punteggio di 1-1 grazie alle reti di Altinier (P) e Marconi (A). Squadre nelle formazioni attese e nei moduli previsti, 4-3-3 per i grigi e 4-4-2 per i biancoscudati. Inizio di gara equilibrato e contratto senza particolari acuti, con i padroni di casa che cercano di imporre il ritmo. Al 14’ proteste del Padova per un intervento in area ai danni di Neto Pereira, non sanzionato. Al 19’ passano gli ospiti con Altinier, che insacca un cross di Ilari innescato da Petrilli. I grigi faticano a reagire, ma al 28’ Nicco spara tra le braccia di Petkovic uno splendido assist di Marras. Poco dopo è nuovamente Nicco a provarci dalla distanza, ma Petkovic risponde deviando. Lo stesso Nicco ci riprova ancora un paio di volte, sempre da fuori, prima del riposo ma senza precisione. La prima frazione si chiude, così con il vantaggio ospite. La ripresa comincia con un doppio cambio nell’Alessandria con Marconi e Sirri al posto, rispettivamente, di Fischnaller e Morero. I grigi passano al 4-4-2 e, al 60’, pareggiano proprio con Marconi, abile a girare a rete di testa una punizione calciata da Vitofrancesco. Incassato il pareggio i biancoscudati riordinano le idee e, al 77’, hanno una grande opportunità con Altinier il quale, però, calcia troppo centrale. Gli ospiti reggono senza troppi problemi e, solo nel recupero, una rete è annullata a Bocalon per fuorigioco. La gara termina così sul punteggio di 1-1, risultato che consente, comunque, all’Alessandria di raggiungere il Cittadella in vetta alla classifica ed al Padova di continuare la propria serie positiva. (TuttoLegaPro) Nell’ultima giornata di andata l’Alessandria non va oltre l’1-1 contro il Padova: ad Altinier risponde Marconi. Complice la sconfitta del Cittadella, l’Alessandria chiude il girone di andata al primo posto a pari merito con i veneti campioni d’inverno grazie al vantaggio nello scontro diretto. Alessandria per il titolo di campione d’inverno (Cittadella permettendo) Padova per risalire in classifica: questi gli obiettivi delle due squadre. I grigi si mostrano più sicuri nel fraseggio, i biancoscudati puntano sul contropiede. Gli ospiti si avvicinano alla porta difesa da Vannucchi, Sosa ferma l’avanzata e il Padova reclama il rigore su Pereira. Sugli sviluppi di un angolo Vitofrancesco, servito da Celjak, coglie la traversa in posizione di fuorigioco. Al 19′ i 150 tifosi ospiti festeggiano il vantaggio firmato Altinier, che servito da Ilari in contropiede batte Vannucchi in scivolata. L’Alessandria si sveglia e Petković è costretto al salvataggio, prima su Fischnaller dall’altezza del dischetto, poi su Nicco dalla distanza. Alessandria sempre pericolosa nei pressi dell’area avversaria, ma la difesa si chiude bene e il Padova arriva a impegnare Vannucchi che neutralizza su Petrilli in due tempi. Seconda frazione caratterizzata da ritmi veloci da entrambe le parti, l’Alessandria risulta la compagine più pericolosa, infatti al 60′ arriva il pareggio dei grigi con il neo entrato Marconi che su punizione, guadagnata da Marras, anticipa tutti e di testa batte Petković. Galvanizzati dal pareggio gli uomini di Gregucci spingono per trovare il vantaggio, tra i più attivi è da menzionare Marras che salta sempre con facilità i difensori avversari servendo i compagni di reparto. In un momento di difficoltà del Padova, che non riesce ad avvicinarsi all’area avversaria, Gregucci inserisce un attaccante per un difensore. Il Padova però si riprende e Altinier calcia tra le braccia di Vannucchi a due passi dalla porta. Sui numerosi traversoni dei grigi Diniz si mostra sempre attento, Iunco ci prova allora al volo da fuori area non trovando lo specchio. Nei minuti di recupero gol annullato a Bocalon e partita che termina in parità. (Mondo Pallone) Avvio scoppiettante per il Padova, che dopo 19 minuti passa con una grande azione corale innescata da Petrilli, rifinita da Ilari e conclusa in modo magistrale da Altinier, bravissimo a battere Vannucchi. La reazione dell’Alessandria è rabbiosa: fra il 28’ e il 30’ per due volte Petkovic si supera, prima su Fischnaller e poi su Nicco. Al 35’ ancora Fischnaller sfiora il pari con un tiro a giro, poi è Vannucchi a bloccare in due tempi il tiro di Petrilli. Nella ripresa al 15’ Vitofrancesco batte una punizione, Marconi colpisce di testa e batte imparabilmente Petkovic. Il Padova però non molla e al 31’ una punizione di Petrilli trova Diniz, che di testa fa da torre ad Altinier. Il centravanti mantovano tira a colpo sicuro, Vannucchi d’istinto respinge. Nel finale l’Alessandria riesce a passare con Bocalon in pieno recupero, ma l’arbitro annulla giustamente per fuorigioco. Buone notizie anche dal mercato: vicinissimo l’arrivo del centrale della Carrarese Andrea Sbraga, per il quale sembra vinta la concorrenza del Lecce. Mancano soltanto le firme per suggellare l’intesa. (Corriere del Veneto) “Ce la giochiamo, senza paura”, aveva annunciato alla vigilia Bepi Pillon. E al Moccagatta il Padova se l'è giocata proprio alla grande, uscendo imbattuto dal campo di quella che da ieri è la regina d'inverno (il Cittadella, che è alla pari in vetta, cede il titolo per la peggiore differenza-reti, +6 contro i +13 dei piemontesi, criterio che vale solo al giro di boa, a fine stagione invece conteranno gli scontri diretti). Basti un dato per valutare l'importanza del paregio strappato all'alessandria: con gregucci in panchina i grigi ne avevano vinte 6 su 6 davanti ai propri tifosi, ed averne interrotto la striscia positiva casalinga con un 1-1 che è parso il verdetto più giusto legittima i meriti di un gruppo (quello biancoscudato che sta digerendo con profitto la filosofia del tecnico trevigiano. Il quale mette sul piatto l'ottavo punto raccolto in quattro partite, media di due a gara (come Parlato nelle quattro giornate iniziali). Un Padova tosto quello visto in azione dopo la sosta per le festività, organizzato come si deve, attento (tranne, purtroppo, nell'azione che ha fruttato la rete di Marconi) e concentrato, soprattutto convinto delle sue possibilità e compatto nel difendere, così come nello scattare in contropiede. Ci sono pareggi e pareggi, e gli ultimi due, colti contro il Bassano e la capolista, hanno uno spessore diverso proprio perchè lasciano ben sperare per il futuro. DAL RIGORE NEGATO AL GOL. Ci sono tante cose da raccontare di questa partita, ma non si può non parlare del clamoroso errore di valutazione del signor Strippoli in occasione di un intervento falloso in area di sosa su Neto Pereira, lanciato da Diniz, al 14' del primo tempo, sullo 0 a 0. al momento di concludere a rete il brasiliano è stato toccato di netto dal centrale uruguayano: rigore apparso evidente allo stadio intero non invece all'arbitro barese. Domanda: aveva già scontentato tutti in occasione di Bassano-Cittadella, perchè continuare as assegnargli partite così importanti? Sarebbe interessante capire chi e come giudica le prestazioni dei fischietti di Lega Pro, ma ovviamente all'AIA tutto è top sevret. Il Padova, partito bene e diligente nel chiudere gli spazi e nel presidiare bene le fasce, non si è smontato, ma anzi ha insistito e al 19' è passato: ripartenza sulla sinistra, Petrilli ha lanciato dalla parte opposta Ilari, il quale ha indirizzato prontamente sotto porta, dove ltinier è stato il più lesto ad infilare. ASSALTO PIEMONTESE. Da quel momento la sfida, intensa e combattuta, ha cambiato il proprio corso: sono stati i grigi a prendere in mano il pallino del gioco e ad occupare stabilmente la metà campo ospite, alla ricerca del pareggio. Fabiano ha salvato su Bocalon in angolo (23'), poi è diventayo protagonista Petkovic, che ha neutralizzato una girata di Fischnaller nell'area piccola, su cross basso di Marras (285') e ha concesso il bis su una sventola da fuori area di Nicco, inarcandosi e deviando oltre la traversa (30'). Prima della conclusione del tempo i grigi si sono resi ancora pericolosi con Fischnaller (35'), mentre l'unico sussulto della squadra di Pillon è venuto da una botta di Petrilli da lontano, che ha impegnato Vannucchi in due tempi. IL BUNKER CEDE A MARCONI. Le mosse di Gregucci dopo l'intervallo sono servite: con Marconi al posto dell'evanescente Fischnaller e, dietro, Sitti per l'infortunato Morero (taglio al labbro suturato con 5 punti) l'Alessandria ha recuperato più fisicità, specie su cross sottoporta, e al 15', dopo un fallo di Corti sotto la tribuna, ha ristabilito le sorti del match; punizione di Vitofrancesco e nel mucchio proprio Marconi, di testa, ha indirizzato la sfera nell'angolo. ALTINIER, CHE OCCASIONE! Al 32', con il match tornato in perfetto equilibrio anche come batti e ribatti, il Padova ha avuto la palla-gol per vincere, fallendola con Altinier, che da due passi ha girato proprio su Vannucchi la sfera indirizzatagli da Fabiano di testa, dopo punizione di Petrilli. Ultimo sussulto, la rete annullata per fuorigioco (netto) a Bocalon, al 48', su sponda di Marconi. In campo sono rimasti sino alla fine gli undici d'inizio gara, a parte Mazzocco, subentrato a Petrilli agli sgoccioli. Pillon ha così fatto capire che questa è la sua formazione-tipo. Una garanzia. (Il Mattino di Padova). Il Padova inizia bene il 2016 con un ottimo punto conquistato sul difficilissimo terreno dell’Alessandria che ha chiuso in vetta insieme al Cittadella il girone A della lega Pro. I biancoscudati hanno giocato alla pari con la capolista riuscendo a segnare a metà del primo tempo con Altinier su azione in contropiede e finendo la prima frazione di gioco in vantaggio. Nella ripresa l’undici di Pillon ha subito a lungo il forcing dei padroni di casa che sono riusciti a pareggiare ma, l’ultima fase del match è stata sostanzialmente equilibrata con occasioni da entrambe le parti. Si tratta sicuramente di un punto pesante che dà ulteriormente sostanza al cammino della squadra verso una posizione di classifica più consona alle sue ambizioni e consente di guardare con fiducia ad un girone di ritorno più tranquillo. Pillon conferma il 4-4-2 usato nelle ultime partite del 2015 con in attacco l’ormai consolidata coppia Neto Pereira Altinier. Dall’altra parte Gregucci schiera la suoi uomini con il temibile 4-3-3 con in avanti il trio Bocalon, Marras e Fischnaller. Sono circa 150 i tifosi biancoscudati presenti. La partita inizia con le due squadre che si studiano a vicenda. Nei primi minuti l’Alessandria manovra palla a terra mentre il Padova prova a finalizzare con rapide verticalizzazioni in direzioni dei due attaccanti. Al 19’ i biancoscudati passano in vantaggio grazie ad un rapido contropiede: Petrilli cambia il gioco per Ilari, che mette in mezzo per Altinier che dal limite dell’area piccola colpisce a botta sicura in direzione della porta protetta da Vannucchi siglando l’1 a 0. I padroni di casa provano a reagire allo svantaggio rifugiandosi in attacco e in particolare al 28’ Fischnaller tira di destro ma Petkovic para mentre al 30’ ci prova dai 25 metri Nicco che però trova ancora l’opposizione del portiere bianco scudato che respinge d’istinto. Al 35’ c’è di nuovo un tiro dai 22 metri di Fischnaller che finisce di poco a lato. Al 38’ torna a farsi vedere in attacco il Padova con Petrilli il quale, dopo aver ricevuto palla da Neto Pereira, si accentra e lascia partire un forte destro che viene neutralizzato in due tempi da Vannucchi. Il primo tempo termina senza minuti di recupero con i biancoscudati in vantaggio per 1 a 0. Il secondo tempo inizia con un doppio cambio nell’Alessandria: Sirri e Marconi subentrano rispettivamente a Morero e Fischnaller. I biancoscudati provano a ripartire con veloci ripartenze mentre i padroni di casa si fiondano in attacco. Al 15’ della ripresa arriva il pareggio dell’Alessandria con Marconi che sfrutta il calcio di punizione di Vitofrancesco ed insacca indisturbato di testa. Dopo il goal di forcing dell’Alessandria perde un po’ d’intensità ed è il Padova a farsi vedere con alcune occasioni nell’area avversaria. In particolare al 76’ occasione di Altinier che piazzatissimo al centro dell’area su pallone di Diniz sciupa il raddoppio con un tiro troppo centrale neutralizzato da Vannucchi. Al 80’ ci riprovano ancora i grigi con un bel tiro al volo di Iunco che sfiora lo specchio della porta. Al 94’, ultimo minuto di recupero, l’arbitro annulla per un giusto fuori gioco il vantaggio dei padroni di casa siglato da Bocalon su cross di Sirri e il match si chiuso sul risultato di 1 a 1. (Lo Strillone Sportivo) RISULTATI: AlbinoLeffe – Mantova 0-0 Bassano – Reggiana 1-0 Cittadella – Sudtirol 2-3 Cuneo – Cremonese 0-0 Giana Erminio – Pordenone 1-2 Pavia – FeralpiSalò 2-2 Pro Piacenza – Lumezzane 1-0 Pro Patria – Renate 0-1 CLASSIFICA: Alessandria, Cittadella p. 32, Bassano 31, Sudtirol 29, FeralpiSalò 28, Pavia 27, Reggiana, Pordenone 25, Padova, Cuneo, Cremonese 23, Pro Piacenza 22, Giana Erminio 21, Lumezzane 19, Mantova 16, Renate 15, AlbinoLeffe 12, Pro Patria 7. MARCATORI: 10 reti: Bocalon (Alessandria), 9: Brighenti (Cremonese), 8: Cesarini (Pavia), De Cenco (Pordenone), Gliozzi (Sudtirol), 7: Litteri (Cittadella), Bracaletti (FeralpiSalò), Romero (FeralpiSalò), Bruno (Giana), Ferretti (Pavia). Il punto sul campionato Due squadre in testa alla classifica appaiate a quota 32: sono Cittadella ed Alessandria che devono guardarsi le spalle dall’incalzante Bassano a quota 31; poi il Sudtirol con 29 punti a guidare la fila delle altre pretendenti ai play off. Il risultato più sorprendente della giornata è stata la seconda sconfitta casalinga consecutiva del Cittadella battuto, dopo la Feralpi, anche dal Sudtirol. I bolzanini avevano già fatto un’ottima figura al Moccagatta, pur uscendo senza punti e, in Veneto, hanno dato vita ad una buonissima prestazione che rilancia le ambizione del team guidato da Giovanni Stroppa (10 punti nelle ultime 5 giornate). Cittadella, privo dello squalificato Iori, che passa in vantaggio con Chiaretti dopo 2’. In avvio di ripresa il pari di Tulli; poi in gol Cia al 55’ e il 2-2 firmato Litteri (settimo centro stagionale) al 61’. Match deciso dagli 11 metri a 4 minuti dal termine: segna Gliozzi (ottavo gol) e finale con i padroni di casa in 10 per l’espulsione di Salvi (autore del fallo da rigore decisivo). La squadra di Venturato si consola con il platonico titolo di “Campione d’inverno” in virtù dello scontro diretto favorevole. Bella gara ad Alessandria dove arriva il rigenerato Padova versione Pillon che conquista l’ottavo punto della sua gestione (2 vittorie e 2 pareggi). Ospiti che recriminano per un rigore non concesso sullo 0-0 e che passano in vantaggio con una precisa ripartenza condotta da Ilari e perfezionata da Altinier al 19’. Nella ripresa Gregucci mescola le carte e Marconi è decisivo con l’inzuccata vincente dopo un’ora di gioco. In pieno recupero annullato un gol a Bocalon, pescato in fuorigioco. Il Bassano, in serie positiva da 7 giornate, apre la crisi della Reggiana (25 punti) che ha vinto una sola delle ultime 9 partite: la gara è decisa dal solito Iocolano con un gran gol (quinto stagionale) al minuto 88. Bella partita a Pavia dove la Feralpi tiene testa ai padroni di casa che hanno già iniziato le grandi manovre di mercato: protagonisti del 2-2 finale Tortori e Cesarini, entrambi autori di una doppietta. Ospiti in vantaggio al 36’, ma raggiunti dopo 5 minuti su calcio di rigore. Nella ripresa avanti il Pavia al 68’ con il gol numero 8 del suo numero 10 ed il definitivo pari giunge al 76’. Vittoria esterna per il Pordenone (25 punti) che passa a Gorgonzola contro una Giana (21) che in settimana ha perso per almeno un mese il bomber Bruno (problema muscolare). Partita decisa nel primo tempo dai gol di Filippini e Mandorlini. Tardiva la rete di Perna al 92’. Appaiate, a quota 23, Cuneo e Cremonese che danno vita ad uno 0-0 tutt’altro che noioso. Non ha inciso l’esordio di Suciu in grigiorosso ed il Cuneo ha avuto le migliori occasioni, trovandosi di fronte un ottimo Ravaglia ed anche un gol annullato per fuorigioco millimetrico. Julien Rantier porta ossigeno al Pro Piacenza (22) con il suo quinto sigillo al 56’: lascia il Lumezzane a “soffrire” a quota 19 (prima sconfitta della gestione Nicolato). Spreca l’occasione della vita la Pro Patria che si fa battere tra le mura amiche dal Renate che sale a 15 punti lasciando i “tigrotti” sempre più ultimi con 7 punti. Gol partita di Florian al 76’ appena rientrato dal Mestre; ripresa giocata dalla Pro in inferiorità numerica per l’espulsione di Taino nel finale del primo tempo. La giornata si è completata lunedi sera con lo scontro delicatissimo tra Albinoleffe e Mantova terminato a reti bianche. La prima giornata di ritorno si aprirà venerdì prossimo a Salò con di scena i Grigi (ore 20). Domenica sono in programma trasferte insidiose per il Cittadella a Cuneo e per il Bassano a Cremona. Turno sulla carta favorevole al Sudtirol che riceverà la visita dell’Albinoleffe. (Alessandria Calcio)