Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2002/2003
Serie C2
13-10-2002 - Giornata: 7 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Monza Calcio 1 - 1 (1 - 1)
RETI: 5. Rossi G.[A] 22. Zoboli [Mo]

Alessandria Calcio US Biato Enzo Maurizio, Dei (II) Tommaso, Vertullo Silvio, Minadeo Antonio, Porrini Sergio, Modesti Aureliano [64. Bono Alain Mack Mboune Elvis], Quadrini Daniele [56. Bifini Alessio], Garzon Stefano, Spader Giulio, Daldosso Diego [82. Pascali Manuel], Rossi Giordano A disp.:Berardo Marco, (P) Brichetto Giacomo, Catenacci Filippo, Rossi Niccolò All.: Pagliari Dino

Formazione avversaria
MONZA CALCIO: Righi, Moro, Benetti, Borghetti, Giaretta, Zoboli, Ticli, Baldo [71. Maggioni], Sinigaglia, Pagani [81. Leone], Pensalfini. A disp: Comi, Davanzante, Antonellini, Cancellato, Pelatti. All: Boldini Simone

Arbitro: Bo Edoardo (Genova) [Peraro, Confortin]
Note
Espulsi 68. Moro [N], 70. Pascali [A]. Ammoniti: Baldo [M], Dei [A], Pagani [M], Benetti [M], Roggi Giordano [A], Giaretta [M]. Angoli: 2-6. Recuperi: 1.+ 3. Spettatori: 1.200 (677 paganti, 350 abbonati, incasso € 6.286). Giornata soleggiata, Terreno in buone condizioni. Inizio gara ore 15.00 Angoli: 2-6 Recuperi: 1. + 3. Spettatori: 1.200

Commento
Grigi a segno con Rossi raggiunti da Zoboli ALESSANDRIA SOFFERTO 1-1 CON UN MONZA PIU' TONICO Un punto prezioso dopo 90' di fatica e sofferenza per i grigi, a disagio contro un Monza più brillante e reattivo ma incapace di pungere. «A Trento avevamo giocato in modo spumeggiante e il risultato era stato negativo, ora mi tengo stretto questo 1-1 ottenuto di fronte a un'avversaria quotata - commenta mister Pagliari -. Non era facile trovare energie dopo la battaglia infrasettimanale con il Thiene, perciò va bene così». L'avvio dell'Alessandria sembra incoraggiante e al 5' arriva al primo affondo la rete del vantaggio: una «rasoiata» di Modesti verso la porta carambola su un difensore e finisce tra i piedi di Giordano Rossi, che da due passi spedisce alle spalle di Righi. Proteste ingiustificate degli ospiti, che vorrebbero il fuorigioco: l'attaccante dei grigi è in posizione regolare. Il Monza in difesa sembra annaspare (da brividi un retropassaggio di Giaretta con Spader in agguato e preceduto da Righi), ma dalla metà campo in su detta legge e fa girare palla con sicurezza. Dopo una prima conclusione di Baldo fuori di poco, arriva al 22' il legittimo pareggio. Corner di Pagani, le retroguardia mandrogna si dimentica di Giaretta che stacca indisturbato e colpisce di testa, sulla linea respinge Modesti ma per Zoboli è agevole ribadire in gol. I brianzoli salgono di tono, così Pagliari corre ai ripari togliendo il «leggerino» Dal Dosso e inserendo Pascali che garantisce maggiore solidità al centrocampo. Il finale di tempo è più equilibrato e al 36' i grigi hanno la chance del 2-1: Quadrini lancia alla perfezione Spader, il cui sinistro in corsa viene bloccato da Righi. La fisionomia del match non cambia dopo l'intervallo: lombardi bravissimi a gestire il possesso di palla e grigi sempre costretti a rincorrere gli avversari. Per due volte Ticli ha l'occasione propizia, ma prima Piato blocca in due tempi la conclusione, poi il diagonale del numero sette ospite attraversa tutta la luce della porta e si perde a lato. La supremazia del Monza viene interrotta solo da un «lampo» del neo entrato Bifini che fugge sul filo del fuorigioco ma, sul recupero dei difensori, non riesce a tirare o a servire l'accorrente Spader. A metà ripresa arrivano anche due espulsioni, entrambe decretate forse con eccessiva severità dall'arbitro che prima caccia il monzese Moro per un'entrata da dietro su Bifini, poi applica analogo provvedimento nei confronti di Pascali. Il finale è orrendo e l'1-1 non si sblocca più, ma l'Alessandria può essere contenta. (La Stampa - Ed. Alessandria - Massimo Delfino) ) Segna Rossi, risponde Zoboli: con il Monza un pareggio che serve alla ricostruzione GRIGI, UNA FATICA UTILE Pagliari: ‘Meglio questo risultato faticoso che la brillantezza senza esito di Trento’ Il pari della fatica. Che rende più di novanta minuti magari più brillanti, ma non redditizi: la filosofia dell’Alessandria, che con il Monza ottiene il suo terzo risultato utile consecutivo in casa, 7 degli 8 punti attuali conquistati al ‘Moccagatta’. E, anche, il pensiero di Dino Pagliari, che prende a prestito una frase di Arthur Rubinstein. «Una fatica da elefanti», come nel concerto più difficile, con gli strumenti da accordare per evitare ‘stecche’. E l’Alessandria di oggi è ancora uno spartito da completare, aggiustando i tempi, trovando più scioltezza, abbassando gli strascichi delle tensioni, imparando ad assorbire il peso di tanti impegni ravvicinati. «Due gare in quattro giorni, in questo momento, non possiamo ancora permettercele»: i tempi ravvicinati del calendario, è vero, ci sono per tutti, ma nessuna altra squadra li ha vissuti come i grigi. Fa bene Pagliari a ribadirlo, «anche a costo di passare per ripetitivo: non sono due vittorie a cancellare il passato recente, che non si annulla con un colpo di bacchetta magico. perché di magico non c’è nulla e di scontato e facile neppure: non possiamo permetterci di dire ‘tutto a posto’, o anche solo di illuderci che si così, quando questa squadra ha il diritto di faticare - insiste il tecnico - perché deve fare ancora i conti con un mese di ‘non allenamento’». Non l’impegno, sia chiaro, mai messo in discussione, «quando dico ‘non allenamento’ mi riferisco all’intensità e alle progettazione, che ci sono mancate. E che dobbiamo ritrovare: a questo è finalizzato il nostro lavoro, a recuperare la collettività, ama che le individualità». Che significa, soprattutto, supportare a dovere quei giocatori - come Quadrini, Dal Dosso, Manni solo per citare alcuni - che ha la qualità e la mette al servizio della squadra per un salto di livello, irrealizzabile, però, senza la componente, altrettanto fondamentale, della qualità. L’Alessandria di oggi fa bene a sottolineare il valore di questo pareggio, conquistato con un primo tempo positivo e una ripresa più affannosa, contro un avversario, il Monza rivoluzionato di Boldini , che ha dato, spesso, l’impressione di essere in superiorità numerica e di trovare la profondità meglio e di più la profondità di quanto non sia riusciti agli uomini di Pagliari. Pienamente giustificata anche la scelta di richiamare Dal Dosso (toccato duro) e inserire Pascali: la fatica maggiore, soprattutto, in mezzo al campo, «dove serviva recuperare palla e questo non posso pretenderlo da uno con le caratteristiche di Dal Dosso, che mi può garantire un altro tipo di contributo. Il nostro compito era limitare al Monza la possibilità di palleggiare troppo: l’abbiamo fatto, a tratti, faticando, ma con un risultato finale che ci aiuta». Pensando al futuro prossimo - Pavia - e soprattutto, a quello che verrà. In cui l’Alessandria dovrà rimettersi in pari con le avversarie: adesso, inutile nasconderselo, è un mese indietro. Anche per questo pareggiare serve. E il punto con il Monza pesa, nell’econonia del piano di ricostruzione. (Il Piccolo, Mimma Caligaris, 14/10/2002) CRONACA: PRIMO TEMPO - 3’ruba palla Modesti nella metà campo grigia, subito fa viaggiare Giordano Rossi a destra, in vantaggio su Benetti. L’attaccante incrocia bene, a cercare l’angolino lontano, con palla che esce di un metro sul fondo; 5’ Alessandrina in vantaggio: l’azione nasce ancora da Modesti, destro da fuori area ribattuto dalla difesa monzese, palla che carambola a Rossi (in posizione regolrare che infila Righi, primo gol in maglia grigia; 8’ sale Ti c l i a destra, dal limite incrocia, vola Biato, ma la palla è fuori di un paio di metri; 10’ Rossi non si accontenta: cerca il raddoppio, rovesciata che passa a fil di palo; 12’ protesta il Monza: sulla punizione dal limite di Pensalfini, Sinigaglia va giù in area, per l’arbitro l’azione può proseguire; 15’ Pagani dal limite, troppo libero di cercare l’angolino alto, sinistro due metri sulla traversa; 18’ gran giocata di Dal Dosso: sale a sinistra, taglio millimetrico per Spader, che controlla, ma sul traversone Giaretta spazza in fallo laterale; 22’ Pareggia il Monza: angolo da sinistra, Pensalfini in mezzo per l’incornata di Giaretta, sulla linea di porta salva Modesti, riprende Zoboli per la seconda incornata, che decide l’1-1; 35’ l’occasione per tornare in vantaggio la costruisce l’Alessandria: un’invenzione di Quadrini, doppio passo a destra e imbeccata tagliata sul secondo palo dove c’è Spader che calcia al volo, troppo lento e Righi blocca. SECONDO TEMPO - 8’ recupera palla Modesti al limite, subito destro che esce un metro alla destra di Righi; 10’ contropiede del Monza, 2 contro 4, ma i brianzoli vanno al tiro, con Ti c l i , e Biato blocca in due tempi; 11 ’ ancora il Monza in attacco: azione quasi in fotocopia, avanzano centralmente i rossi, con apertura sulla destra per il solito Ticli e il suo diagonale esce di un nulla sul fondo; 18’ contropiede dell’Alessandria: Dei lancia bene Bifini, che controlla, ma la difesa non si fa sorprendere; 26’ incrocia Pensalfini, diagonale da sinistra e cercare l’angolino basso più lontano, palla che danza in area e si perde di un nulla sul fondo; 31’ a centrocampo tocca a Bono costruire, apertura millimetrica per Spader che sale a destra e mette in area un cross teso che Zoboli, però, spazza via; 33’ dubbio il fuorigioco fischiato a Spader, imbeccato da una gran giocato (e ottimo movimento) di Bifini. Si alza la bandierina per fermare un gol fatto; 36’ palla che danza in area, sul traversone da sinistra del solito Pensalfini. Ticli la recupera con un attimo di ritardo e poi non trova di meglio che esibirsi in un doppio giro su se stesso e tiro non irresistibile, ribattuto da Vertullo (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Biellese – Montichiari 1-0 Mantova – Mestre 2-2 Meda – Cremonese 2-2 Novara – Valenzana 1-0 Pro Vercelli – Legnano 1-0 Sudtirol – Pro Sesto 3-0 Thiene – Pordenone 2-0 Trento – Pavia 0-1 CLASSIFICA: Novara p. 17, Sudtirol 15, Pavia, Mantova 14, Cremonese, Biellese, Pro Sesto 12, Thiene, Trento 10, Alessandria, Montichiari 8, Pordenone, Pro Vercelli, Legnano 7, Valenzana, Monza 6, Mestre 5, Meda 3. MARCATORI: 6 reti: Egbedi (Novara). 5 reti: La Cagnina (Pavia). 4 reti: Andreini (Montichiari), Pupita (Mantova), Shala (Legnano), Noselli (Alto Adige). 3 reti: Lauria (Valenzana), Albano (Trento), Corradi (Trento), Carlet (Pro Sesto), Rossini (Pavia), Amato (Meda), Oraziani (Mantova), Job (Cremonese), Pau (Cremonese). Il punto sul campionato Giornata caratterizzata dal predominio del fattore campo con 5 vittorie interne e tre pareggi a far corona all'unico successo esterno, quello conquistato dal Pavia a Trento. I ticinesi raggiungono così al terzo posto il Mantova bloccato in casa dal Mestre e si mantengono sulle tracce di Sudtirol (che ha inflitto un sonoro 3-0 alla Pro Sesto) e del Novara che ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per aver ragione della Valenzana al termine di una gara dura e spigolosa che gli orafi hanno concluso in nove uomini per espulsioni. La società valenzana si è molto lamentata sostenendo di essere tartassata dagli arbitri dal punto di vista discilinare. Un eurogol di Grillo ha permesso alla Pro Vercelli di vincere la gara con il Legnano. Vittoria di rigore per la Biellese sul Montichiari.