Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2015/2016
Lega Pro
15-05-2016 - Giornata: 1 - Foggia - Pino Zaccheria
Playoff


Foggia US - Alessandria US 1912 2 - 0 (0 - 0)
RETI: 66. Sarno [Fo] , 82. Iemmello [Fo]

Alessandria US 1912 Vannucchi Gianmarco, Celjak Vedran, Sabato Roberto [74. Sperotto Nicolò], Mezavilla Adriano, Morero Santiago Eduardo, Sosa Cristian, Marras Manuel, Nicco Gianluca, Marconi Michele [76. Bocalon Riccardo], Branca Simone, Fischnaller Manuel [71. Iocolano Simone] A disp.:Boniperti Filippo, Cittadino Andrea, Guerriera Marco, Iunco Antimo, Loviso Massimo, Manfrin Gianni, (P) Nordi Emanuele, Sirri Alex, Vitofrancesco Ferdinando All.: Gregucci Angelo Adamo

Formazione avversaria
FOGGIA CALCIO: Narciso, Gerbo, Loiacono, Coletti, Di Chiara, Vacca [79. Floriano], Agnelli, Chiricò [71. Quinto], Sarno, Maza [58. Riverola], Iemmello. A disp.: Micale, Arcidiacono, Lodesani, Lauriola, De Gennaro, Lanzetta, De Giosa. All.: De Zerbi Roberto.

Arbitro: Di Martino Antonio (Teramo) [Galletto, Bresmes; Valiante]
Note
Ammoniti: 6. Morero [A]; 6. Iemmello [F]; 23. Branca [A]; 44. Sabato [A]; 50. Vacca [F]; 51. Nicco [A]; 62. Sosa [A]. Angoli: 6-2. Recuperi: 1 + 4. Spettatori: 16.798 paganti. Serata fresca, terreno in buone condizioni Inizio gara ore 20.45 QUALIFICATA: Foggia.

Commento
Foggia-Alessandria 2-0: Sarno e Iemmello mandano in semifinale i Satanelli Il Foggia batte l’Alessandria e, con il Lecce, regala di sicuro la finale playoff alla Puglia. Infatti, proprio i Satanelli e i giallorossi si affronteranno nella semifinale degli spareggi per la promozione in serie B. Andata a Lecce domenica prossima, ritorno allo “Zaccheria” fra due settimane. Nell’altra semifinale si affronteranno il Pordenone (1-0 alla Casertana, rigore di Pederzoli a cinque minuti dalla fine) e Pisa, che ha battuto 3-1 la Maceratese. Il Lecce arriva in semifinale grazie al 3-0 sul Bassano. Con l’Alessandria di Angelo Gregucci il Foggia ha vinto 2-0 grazie al gol di Sarno a metà ripresa e al raddoppio di Iemmello a otto minuti dalla fine. Concretizzata così una superiorità che,almeno sul piano del possesso palla, aveva caratterizzato l’azione dei pugliesi. Non è stato affatto semplice per i rossoneri avere la meglio di una coriacea ma rinunciataria Alessandria, scesa in campo con l’obiettivo primario di non prenderle. Primo tempo scialbo e povero di emozioni. Foggia imbrigliato e imballato, Alessandria chiusa e compatta pronta a sfruttare qualche contropiede. Al 16′ Chiricò sfodera il suo proverbiale sinistro ma la sua rasoiata si spegne a lato. Cinque minuti dopo tentativo dalla distanza di Di Chiara, innocuo per Vannucchi. Grigi arroccati in difesa, ma pericolosi alla mezz’ora con un bel destro di Marconi che sfiora il palo. La prima frazione si chiude con un paio di mischie in area di rigore piemontese che non producono effetti. Ritmi blandi e squadre al riposo a reti bianche. Inizia la ripresa con lo stesso copione del primo tempo. Al 56′ prima sostituzione nelle file del Foggia. Esce Maza (deludente la sua prestazione), al suo posto il connazionale Riverola. La scelta dà ragione a De Zerbi. Proprio l’ex canterano del Barcellona infatti rompe l’equilibrio del match al 67′: lo spagnolo pennella un cross delizioso per la testa di Sarno, che realizza indisturbato il gol del vantaggio facendo esplodere uno Zaccheria fino a quel momento col fiato sospeso. Al 70′ De Zerbi richiama in panchina Chiricò inserendo Quinto. Gregucci risponde gettando nella mischia il bomber Bocalon. All’80’ gran tiro da fuori di Branca con il Foggia che sembra sedersi dopo il vantaggio. Ma due minuti più tardi, i rossoneri chiudono la partita: Agnelli, ben imbeccato da Sarno, crossa dal fondo e serve Iemmello, libero di colpire al centro dell’area piccola. (Museo Grigio) GRIGI, ADESSO PROVA DI FORZA. ANCHE CON SCELTE DIFFICILI IL FUTURO Una resa anticipata alla superiorità del Foggia. Impostazione tattica fuori luogo, come se fosse sfida in due gare. Le ambizioni di Di Masi e i giusti interpreti Game over. Finisce allo Zaccheria la stagione dell'Alessandria. Che resta straordinaria, per la Tim Cup, ma non sarà leggenda, come sognava il presidente Di Masi, come sognavano tutti i tifosi. I quarti sono spietati, avanti tutte le squadre di casa. L'Alessandria resiste 68 minuti, anche con un atteggiamento tattico un po' catenaccio, che non guasta in questi casi. E nella seconda parte del primo tempo dà anche l'impressione di poter crescere. Ma il Foggia, abituato a chiudere le gare nel primo tempo, l'accelerazione letale la dà nella ripresa e i Grigi non riescono più ad alzare il muro, nonostante un paio di miracoli di Vannucchi. Restano quesiti aperti sulla formazione, sul perché non Iocolano dall'inizio, anche se poi il rendimento, quando entra, è parziale. Perché non Bocalon, il capocannoniere, al quale Gregucci concede solo un quarto d'ora, anche se Marconi fa la sua parte. Perché non cambiare modulo proprio nella gara senza ritorno. Domande che avranno risposte nelle prossime ore. Resta, però, l'orgoglio di averci provato. E l'applauso di tutto lo Zaccheria: fuori sì, ma con l'onore delle armi. Magra consolazione direte? Non sempre è così e, soprattutto, adesso non si dica: non volevano salire. Volevano, ma hanno trovato chi aveva qualcosa in più per farlo. LE SQUADRE Alessandria con il tradizionale 4-3-3, ma con qualche colpo di scena. Non tanto in difesa, dove il dubbio era solo a sinistra, con ballottaggio aperto, vinto da Sabato, su Sperotto e Manfrin. Il centrocampo torna alla versione tradizionale, con Mezavilla in regia, Nicco a destra e Branca a sinistra. L'attacco ha Marconi al centro, preferito a Bocalon, e Fischnaller a sinistra, e Iocolano si accomoda in panchina. L'unico annunciato è Marras a destra. Nel Foggia De Zerbi non ha né Angelo, né Gigliotti e, inizialmente, sceglie un 4-2-3-1, con Iemmello terminale offensivo, sostenuto da Chiricò, Sarno e Maza (preferito all'ex Floriano). In difesa il valenzano Gerbo, Loiacono e Coletti centrali, Di Chiara a sinistra, la coppia di centrocampo Agnelli e Vacca. E, in porta, il ritorno del numero 1 titolare, dopo 35 giorni, Narciso. Uno spettacolo di tifo impressionante. Da pelle d'oca. Non felicissima la scelta delle maglie dei padroni di casa, bianche. LA PARTITA Avvio intenso e aggressivo, spinto dai 17mila che cantano e sparano anche fuochi d'artificio. Al 9' protesta il Foggia per un presunto fallo di mano in area, si accende una mischia e ci sono i primi due gialli, a Morero e Iemmello. Sull'angolo Agneli dà una gomitata a Sabato, che né arbitro, né assistente vedono. Al 16' brivido sul destro dal limite di Chiricò, che passa a fil di palo, ma Vannucchi è ben piazzato sulla traiettoria. Al 21' ci prova Di Chiara da 25 metri, alto. Ancora Chiricò al 27', Vannucchi in due tempi. Ribaltamento di fronte, spunto di Branca a sinistra e tocco per Fischnaller, conclusione rimpallata dalla difesa. L'Alessandria prova a uscire fuori e scopre che la retroguardia foggiana non è così invulnerabile. Minuto 29, punizione di Branca dalla trequarti sinistra, in area il colpo di testa di Mezavilla, sul fondo. Il break del brasiliano sulla trequarti crea una ripartenza, che Marconi prova a sfruttare con una conclusione dal limite: forte, il portiere non è piazzato bene, ma la palla è un metro sul fondo. Ancora una protesta, che non ha fondamento, per un tocco di mano. Il fortino grigio tiene. Il Foggia riparte arrembante, al 1' la conclusione centrale di Maza, di piede Vannucchi respinge. Riprende Gerbo, alta. Vannucchi strepitoso su Riverola, coi i pugni salva la rete al 19'. Ma al 23' nulla può sull'incornata di Sarno, sul secondo palo, pescato dal taglio di Riverola, l'ingresso che dà una marcia in più ai padroni di casa. Il gol, anche l'ingresso di Iocolano, un po' troppo tardivo, danno un'altra vivacità e un'altra pericolosità ai Grigi. Ma non basta, perché al 37' Iemmello chiude i conti, con una girata sull'assist di Agnelli. L'Alessandria non smette di giocare, ma ormai è impresa impossibile recuperare il doppio svantaggio. Onore al Foggia, che conferma come il fattore campo, ma soprattutto la classifica della regular season, non menta. Da domani si pensa al futuro: con quali interpreti? (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Foggia-Alessandria 2-0, la corsa alla B è già finita. La difesa di Gregucci Il Foggia segna due volte nella ripresa, il catenaccio dei grigi non regge. Bocalon in campo solo negli ultimi 11’. Risultato: sconfitta allo Zaccheria e subito fuori dai playoff di Lega Pro Con un secco 2-0 che non lascia spazio a repliche, il Foggia batte l’Alessandria e la caccia fuori dai play off. Gregucci in avvio rinuncia a Bocalon per Marconi e getta nella mischia Sabato, più esperto di Sperotto, per arginare l’onda d’urto dell’attacco foggiano. De Zerbi invece deve fare a meno di Angelo e non rischia nemmeno l’ex Floriano, attacco ovviamente sulle spalle di Iemmello. Nel primo tempo al 25’ sono i grigi ad avere una buona opportunità con Fischnaller, nel complesso le occasioni da gol latitano. Secondo tempo. Per almeno il fortino dei mandrogni regge, ma appena la squadra si distrae un attimo (minuto 23), i pugliesi passano con un perfetto colpo di testa di Sarno che raccoglie un cross da sinistra di Riverola. Il raddoppio di Iemmello a 8’ dalla fine mette la parola fine sulla partita coi grigi incapaci di rendersi pericolosi, il triplice fischio sancisce la giusta vittoria del Foggia. (La Stampa) Vanno avanti il Foggia e i suoi 17.000 indemoniati affamati di B. Decisiva la virata tattica di De Zerbi nella ripresa: cambia modulo, inserisce Riverola che disegna l’assist gol per la testa di Sarno. Poi blinda tutto Iemmello (girata di destro) su incursione a destra di Agnelli. Ora la sfida è col Lecce, 180’ da sballo. All’Alessandria non riesce di ipnotizzare un catino bollente come in Coppa Italia. CHIAVE De Zerbi e Gregucci giocano a scacchi. Il foggiano rattoppa la difesa (senza 2 pilastri) vira sul 4231 (addio retroguardia a 3 degli ultimi tempi) con Gerbo (mediano) arretrato esterno destro, su una fascia calda. Gregucci sceglie Marconi ariete (Bocalon in panca): il modulo è un 4141 con Mezavilla tra difesa e mediana, e ali a centrocampo. Mezavilla piantone obbliga Sarno a spostarsi lateralmente, il Foggia tiene palla ma non graffia (solo al 26’ Chiricò, parato in due tempi, facile). Iemmello è isolato, i cross in mezzo sventati da Sosa e Morero. Poco cambia avanzare Agnelli, visto come su Vacca raddoppiano sempre. De Zerbi cambia nella ripresa: 433 (Sarno-Iemmello-Chiricò avanti, Riverola per Maza). L’Alessandria barcolla un po’, Riverola la manda k.o. Permettendo a Sarno, che un granatiere certo non è, il gol di testa, pescandolo solo in area. Cadono i paletti, il Foggia brilla: il 20 (Agnelli in mezzo per Iemmello) fa esplodere una città e il sindaco Landella in tribuna. (Gazzetta dello Sport) Prima Sarno poi Iemmello è Foggia show Delirio Zaccheria, Alessandria ko ora la prima semifinale a Lecce Benvenuti nei playoff, il Foggia apre la porta alla sua corsa verso la B con un rotondo 2-0 che piega un'Alessandria solo molto scaltra e nulla più. Ora troverà il Lecce sulla sua strada, per un derby ad alta intensità: prima gara allo stadio di via del Mare domenica 22, i tifosi sono già in fibrillazione. I rossoneri staccano il tagliando per la semifinale giocando una partita di gran coraggio, sempre all'attacco e concedendo poco alle ripartenze dei grigi. A bersaglio i gemelli del gol: Sarno apre le danze al 21' della ripresa, Iemmello chiude i conti al 37' suggellando una prova di gran carattere della squadra di De Zerbi specie nella ripresa. Spettacolo Zaccheria. Stadio Zaccheria pieno come un uovo per la supersfida che vale il passaggio alle semifinali, oltre 17 mila spettatori e grande coreografia a inizio gara con tutto lo stadio in festa a intonare cori per i ragazzi di De Zerbi. L'Alessandria ha giocato al ruolo di comprimario, la formazione di Gregucci ha badato soprattutto a non prenderle ed effettivamente irretiva nella prima frazione i rossoneri nella sua trama ad arginare la trequarti impedendo qualsivoglia tentativo di incursione. De Zerbi schierava i rossoneri con due centrali di centrocampo (Vacca e Agnelli), davanti Sarno, Maza e Chiricò pronti a innescare il terminale offensivo Iemmello per la verità poco servito nel primo tempo. Gregucci a sorpresa lasciava in panchina l'atteso Vitofrancesco, foggiano senza esser mai stato rossonero, ma anche Bocalon (capocannoniere in campionato) e Iocolano gli ultimi due schierati nella ripresa per provare a riequilibrare le sorti. Mosse azzeccate. Ma è stata la mossa di Riverola per Maza nella ripresa a cambiare le carte in tavola di uno 0-0 che fino a quel punto era il risultato gradito ai piemontesi per spingere la partita ai supplementari. Lo spagnolo al 21' guadagnava un pallone sull'out sinistro e lo metteva al centro per la testa di Sarno che a due passi dal portiere metteva dentro facendo esplodere lo Zaccheria. Alessandria sorpresa nell'azione, il Foggia passava all'incasso e decideva di chiudere il match. Dei grigi segnaliamo una buona occasione per Iocolano (33') spazzata sui piedi di Coletti che liberava e un tiro di Branca (36') che si spegneva di poco a lato. Il Foggia riprendeva le redini del match al 37' ancora con la premiata ditta Sarno-Iemmello e con capitan Agnelli nell'occasione abile a incunearsi sulla corsia di destra a mettere al centro un delizioso assist per il bomber rossonero che insaccava da due passi il trentatreesimo gol stagionale, forse il più importante. E' stata una partita molto tattica, l'Alessandria ha presidiato bene la sua metà campo fino a quando De Zerbi non ha rivisto un po' di cose con l'inserimento di Riverola. Bloccati Sarno e Iemmello, le maggiori insidie per Vannucchi arrivavano da Chiricò sull'out destro che saltava regolarmente Sabato (poi ammonito nel finale di primo tempo) e faceva sussultare al gol già dopo 17' con una conclusione che sfiorava il palo. Gli uomini di Gregucci si sono limitati a controllare senza mai provare a metterla sul piano del ritmo, Marconi (unica punta) al 39' ci tentava un'iniziativa personale e scaricava un destro che sorprendeva Narciso, ma la sventola si spegneva a lato. Il Foggia ha giocato più sul possesso palla nel primo tempo, prima di prendere le misure ai grigi e affondare con i suoi bomber. Una tattica che ha innervosito l'Alessandria già dalle prime battute, incredibile lo schiaffo di Morero dopo 6' a Iemmello in area e a gioco fermo che il direttore di gara sanzionava con un'ammonizione. (Corriere dello Sport) Alessandria l’addio è grigio La squadra di Gregucci non tira mai in porta Il Foggia ne approfitta: sarà derby col Lecce A segno Sarno e Iemmello. Stanchezza e usura hanno inciso sulla prova dei grigi arrivati a questo appuntamento in condizioni precarie Nessuna sorpresa in serata. Anche la partita di Foggia rispetta il percorso intrapreso nella domenica dei quarti di playoff in Lega Pro. Vincono le squadre di casa, quelle meglio piazzate a fine stagione. I ragazzi di Roberto De Zerbi si aggiungono a Lecce, Pisa e Pordenone. Lo fanno superando un'Alessandria che conferma le fatiche di fine annata: non un tiro in porta, per i grigi, e una difesa accanita fino all'uno-due sull'asse Sarno-Iemmello. Sono loro a dire ancora una volta l'ultima parola sulla stagione del Foggia. Il centravanti aumenta la ricca collezione di gol, giungendo a 25 in 33 partite, il fantasista si accoda con 12 in 34. Per chi se ne fosse dimenticato, Sarno è quel bambino che il Torino porta in granata nel 1999, quando ha undici anni. Spende 120 milioni, sollevando i cori di protesta generali sull'infanzia rubata al ragazzino nato a Secondigliano e cresciuto a Casalnuovo. Su di lui pesava la ovvia e facile etichetta di nuovo Maradona, per i giochini che sapeva fare palla al piede e per le origini. Ne venne schiacciato, allora. Oggi lo ritroviamo a 28 anni maturo e calciatore vero, leader di un Foggia che ha chiuso come migliore seconda e pronto a giocarsi il ritorno di serie B dopo 18 anni. Lo merita per la stagione disputata, lo merita per lo spettacolo di uno stadio subito riempito con 17.000 cuori pulsanti. Si parte domenica, con l'ennesima sfida al Lecce, la gara più sentita da queste parti. In campionato fu una vittoria a testa in casa (4-0 per i rossoneri e 3-1 per i giallorossi): ci sarà da divertirsi. Tattica rinunciataria Non si è invece divertita l'Alessandria, giunta allo Zaccheria con il chiaro intento da parte di Angelo Gregucci di disputare una partita di contenimento. Logico aspettarselo, il Foggia aveva vinto sette delle ultime otto gare (sconfitto solo a Cosenza il 18 aprile) ed era la macchina da gol della Lega Pro con 61 gol all'attivo. Una tattica inevitabile, dopo un finale di campionato fatto di due pareggi nelle ultime quattro gare, quando i grigi avrebbero voluto spiccare il volo verso il secondo posto e si sono ritrovati a difendere con fatiche assortite il quarto. La scelta ha funzionato fino a quando Sarno non ha aperto il match e Iemmello l'ha perfezionato. In quel momento sono emersi i limiti dell'Alessandria. Su tutti, quello di essere giunti totalmente scarichi al momento cruciale della stagione, ideale conclusione di un girone di ritorno sottotono andato a intaccare quanto di bello costruito in precedenza, con il pensiero che ovviamente va alla storica semifinale di Coppa Italia contro il Milan, dopo aver eliminato Palermo, Genoa e Spezia. Esame di coscienza E’ stata un’impresa che ha nobilitato l’annata dell’Alessandria, facendola conoscere oltre i confini nazionali. Ma occorre pure ricordare come questa squadra fosse stata descritta in estate come quella da battere, l’autentica corazzata del girone A. Così non è stato alla prova dei fatti, con i grigi prima a vedere il Cittadella staccare il biglietto per il ritorno immediato in serie B e poi farsi superare da Pordenone e Bassano in classifica. E’ stato fatto un passo in più rispetto alla passata stagione, quando l’Alessandria perse i playoff all’ultima giornata a favore del Como. Un primo passo che non può soddisfare oggi ma da cui si deve obbligatoriamente ripartire con un progetto chiaro. Anche perché le avversarie che si profilano per la prossima stagione (tre neopromosse su tutti: Parma, Venezia e Piacenza) promettono una concorrenza di cui non sarà facile avere ragione. Sempre che le ambizioni rimangano alte. (Tuttosport) L’Alessandria si sveglia tardi e crolla nella bolgia dello Zaccheria: il Foggia spegne i sogni di serie B Si ferma ai quarti di finale il cammino dell'Alessandria ai play-off. In un infuocato Zaccheria, agli uomini di Gregucci non è riuscita l'impresa contro un Foggia che fin dal primo minuto ha premuto sull'acceleratore alla ricerca del gol. Dopo la prima mezz'ora i grigi hanno preso coraggio, creando diversi grattacapi alla retroguardia rossonera, ma non è bastato e la squadra di mister Gregucci è capitolata sotto i colpi di Sarno e Iemmello. LA PARTITA Come previsto il Foggia inizia la partita a ritmi altissimi e cingono d'assedio l'area di rigore dell'Alessandria, che si difende strenuamente. Al 7^ il Foggia conquista due calci d'angolo in rapida successione che però non impensieriscono Vannucchi e, complice i parapiglia prima della battuta, l'arbitro sventola i primi due cartellini gialli a Iemmello e Morero. La prima vera occasione da gol è dei satanelli e porta la firma di Chiricò, ma il suo tiro dal limite dell'area sfiora soltanto il palo alla sinistra di Vannucchi. Il Foggia ha in mano il pallino del gioco e i grigi non riescono ad imbastire un'azione offensiva, con i portatori di palla sempre raddoppiati o triplicati dai rossoneri. Al 25^ è ancora Chiricò a cercare il gol da fuori, ma l'estremo difensore grigio fa buona guardia e blocca in due tempi. Il ritmo forsennato dei padroni di casa cala leggermente e gli uomini di Gregucci ne approfittano con Fischnaller, ma prima la retroguardia poi Narciso non si lasciano sorprendere. L'occasione creata infonde coraggio ai grigi, che rispetto alla prima mezz'ora macinano più gioco, specialmente sulla fascia sinistra. Al 40^ l'occasione dell'Alessandria più ghiotta della prima frazione di gara: Mezavilla recupera la palla intorno al cerchio di centrocampo e serve Marconi che, dopo aver controllato, lascia subito partire un tiro da fuori area che si spegne di poco alla destra di Narciso. Negli ultimi minuti i satanelli si buttano all'attacco e reclamano per un dubbio fallo di mano in area di Sabato, ma l'arbitro non è di questa idea e dopo un minuto di recupero manda le due squadre negli spogliatoi. I primi minuti del secondo tempo vedono ancora il Foggia in possesso della palla e i grigi chiusi in difesa. Per cercare di far capitolare il fortino dell'Alessandria mister De Zerbi ricorre alla prima sostituzione, facendo entrare Riverola al posto di Sainz-Maza. E la mossa si rivela vincente, perché al 22^ è proprio il neo-entrato a servire un cross che Sarno, lasciato colpevolmente libero in area, non ha problemi a depositare in gol con un colpo di testa. Dopo il vantaggio dei padroni di casa De Zerbi sostituisce Chiricò con Quinto, mentre Gregucci butta nella mischia Iocolano e Sperotto al posto di Fischnaller e Sabato. L'Alessandria inizia a cercare con insistenza la via del gol e Gregucci cala la carta Bocalon. All'82^ i grigi vanno vicinissimi al pareggio con Branca, ma il suo tentativo si spegne di pochissimo a lato. Dopo il brivido di paura, il Foggia all'83^ chiude la contesa: al termine di un veloce contropiede il pallone finisce tra i piedi di Iemmello, che dal centro dell'area batte Vannucchi. Nei minuti finali l'Alessandria cerca il gol che riaprirebbe la partita, ma i satanelli si chiudono bene e congelano il 2-0 fino al 94^, quando l'arbitro fischia la fine delle ostilità. (Radio Gold) La stagione dell'Alessandria finisce a Foggia: Sarno e Iemmello condannano i Grigi Un'Alessandria attenta in difesa ma poco propositiva in avanti cede nel secondo tempo e consegna la semifinale ai padroni di casa. Le reti di Sarno al 67' e di Iemmello all'82'. Si chiude così in maniera poco esaltante una stagione che sembrava promettere ben altri traguardi Tutto in una notte: Foggia ed Alessandria si giocano l'accesso alle semifinali playoff per salire in serie B – le ultime con il formato attuale, dalla prossima stagione si cambia – e la certezza di disputare almeno ancora due partite. Allo “Zaccheria” nonostante l'ampliamento della capacità è tutto esaurito con una ovvia predominanza di tifosi foggiani, ma anche lo spicchio con i supporters dell'Alessandria si fa sentire. Che la partita non sarà un gioco da ragazzi lo si capisce subito dai primi due calci d'angolo per il Foggia: il primo costa un'ammonizione a testa per Iemmello e Morero, il secondo non ha esito perchè viene fischiato fallo a favore dell'Alessandria, ma Sabato resta a terra vittima di un colpo al volto. Sono i momenti peggiori del primo quarto d'ora dove i ragazzi di Gregucci da una parte fanno le veci dei soldati di Fort Apache, dall'altra prendono progressivamente coraggio perchè se è vero che il Foggia praticamente non li lascia uscire dalla loro metà campo, è altrettanto vero che la difesa dei grigi mai come stasera appare coordinata e compatta negli interventi. Al 17' la prima vera occasione: da un cross di Chiricò i giocatori del Foggia chiedono un fallo di mano, tutti si fermano in attesa della decisione dell'arbitro e la palla al limite dell'area torna proprio fra i piedi di Chiricò che prova il tiro rasoterra sul primo palo mancando il bersaglio grosso di un niente. Il Foggia prova coraggiosamente a raggiungere la porta avversaria con il giropalla e con verticalizzazioni improvvise ma si rende conto che passare per le vie principali questa sera non sarà facile come nelle ultime uscite dei grigi: logico quindi che appena ottenga una punizione a favore – fallo di Branca richiamato verbalmente – la palla arrivi a Di Chiara che prova dalla distanza senza impensierire Vannucchi. Branca dimostra di non avere recepito il messaggio dall'arbitro e dopo avere perso palla a centrocampo commette fallo e riceve un giallo, Chiricò conclude verso Vannucchi bravo a parare in due tempi. Al 25' si fa vedere per la prima volta in avanti anche l'Alessandria, con Fischnaller che al termine di una combinazione con Branca arriva al tiro ma per Narciso è un gioco da ragazzi controllare il debole pallonetto dell'ala grigia. Il Foggia pressa moltissimo ma rischia sui contropiede: dopo una occasione buona per Iemmello che perde di vista il pallone in mischia e non riesce a dare la deviazione decisiva, la ripartenza di Branca che serve Fischnaller costringe Chiricò a controllare l'avversario fino a che il rientro di Gerbo non permette ai pugliesi di riconquistare palla. I ritmi dopo la partenza indiavolata calano inevitabilmente e l'Alessandria può cominciare a costruire gioco tanto che al 39' arriva la prima occasione vera anche per lei: Mezavilla rompe uno schema avversario e serve Marconi che dal limite prova un tiro violento fuori di poco alla sinistra di Narciso. Il Foggia reclama un rigore per fallo di mano di Sabato su un tentativo di Iemmello pescato da un lancio di Di Chiara di entrare in area, ma l'arbitro è di diverso avviso e lascia correre: finisce così un primo tempo dove il Foggia ai punti prenderebbe la frazione, ma non è riuscito a sfondare la difesa dei grigi. Dagli spogliatoi escono gli stessi ventidue del primo tempo, ma già al 2' l'Alessandria rischia quando su un retropassaggio Vannucchi è costretto a rinviare di piede innescando Gerbo che raggiunge il fondo ma disturbato da Sabato non riesce a crossare al centro. Arriva anche un cartellino giallo per Vacca che commette fallo su un Marconi generosissimo nel difendere il pallone, subito dopo pareggia i conti Nicco colpendo Iemmello partito per un contropiede ma poi rientrato verso centrocampo. Al 10' ancora una occasione per il Foggia che nasce dall'ennesimo spunto dell'inesauribile Gerbo che mette in mezzo ma la difesa dell'Alessandria in extremis riesce a mettere fuori. E' l'inizio di un periodo di predominanza casalinga della gara dove il Foggia preme ma non riesce a passare tanto che per sfondare De Zerbi cambia uno spento Sainz Maza con Riverola passando al 4-3-3 puro. Bisogna però attendere ancora una manciata di minuti prima di vedere la prima vera parata di Vannucchi che respinge di pugno una conclusione proprio di Riverola da fuori area sulla cui ribattuta arrivano per primi i difensori dell'Alessandria. Al 22' della ripresa, però, i grigi capitolano: ancora Riverola incontenibile sulla fascia sinistra mette in mezzo un traversone splendido su cui Sarno brucia Sabato e con un colpo di testa sul primo palo trafigge Vannucchi facendo esplodere lo “Zaccheria”. Partono i cambi: prima quello annunciato di Quinto per Chiricò, poi in serie quelli di Gregucci che si gioca prima la carta Iocolano per rinforzare l'attacco al posto di Fischnaller che ha corso molto ma con poco costrutto, poi quella di Sperotto per fornire energia nuova lungo la fascia sinistra al posto di Sabato ed infine quella Bocalon per Marconi sperando in un nuovo miracolo della punta nei minuti finali dopo quello di La Spezia. L'Alessandria effettivamente cambia faccia e pressa nella sua area gli avversari; purtroppo la difesa foggiana non solo riesce a contenere bene gli attacchi dei grigi ma spesso e volentieri si rivela pericolosa anche nelle ripartenze soprattutto dopo che De Zerbi usa anche l'ultimo cambio per inserire Floriano per un Vacca che ormai ha dato tutto quello che poteva. Al 36' della ripresa Branca riscatta parzialmente la sua prestazione rubando palla a centrocampo a Quinto e arrivando al tiro dal limite fuori di pochissimo, ma un minuto dopo arriva il colpo del k.o.: apre l'azione Sarno, la rifinisce Agnelli e la conclude in rete Iemmello con il trentatreesimo gol stagionale che avvicina il Foggia alla semifinale playoff. Lo stesso Sarno pochissimo dopo potrebbe arrotondare il punteggio quando dopo quaranta metri di progressione cerca il sinistro a giro ma manca la porta: sarebbe stata forse una punizione eccessiva per i grigi, mai pericolosi ma capaci di limitare per più di un'ora le iniziative di una squadra apparsa forse non superiore tecnicamente ma sicuramente più in forma fisicamente e mentalmente. Gli ultimi minuti della gara servono solo per le statistiche e per gli applausi ai tifosi dell'Alessandria che non smettono per un minuto di sostenere la propria squadra: al fischio finale esplode la gioia dello “Zaccheria”, e per l'Alessandria resta solo la prospettiva di un'altra stagione in Lega Pro. (Alessandria News) Per l’Alessandria si infrange allo stadio “Zaccheria” il sogno della serie B: passa il turno il Foggia I sogni dell’Alessandria per la serie B sono sfumati alle ore 22.30 circa allo stadio “Zaccheria” di Foggia, nella gara valida per i quarti di finale dei play off, terminata con un secco 2 a 0 per i padroni di casa. Nella bolgia dello stadio pugliese, con oltre 17mila persone presenti (circa 300 i tifosi di fede grigia, che hanno raggiunto Foggia principalmente in treno, ma anche con un pullman ed alcuni pulmini da 9 posti), i “satanelli” hanno iniziato la gara a ritmi alti, ma i grigi per tutto il primo tempo non hanno corso grandi rischi, nella ripresa invece i padroni di casa hanno premuto sull’acceleratore ed hanno meritatamente conquistato la vittoria per 2 a 0, che permette loro di incontrare nel prossimo turno il Lecce, in un atteso ed infuocato doppio derby pugliese, con la prima gara allo stadio del Mare di Lecce ed il ritorno allo “Zaccheria”. Nella sfida contro i grigi è stata certamente indovinata, incisiva e decisiva la scelta del mister foggiano di inserire in campo dopo 13 minuti della ripresa Riverola, il quale ha messo il proprio sigillo sulla prima rete, passando la palla vincente a Sarno, che si è trovato libero da ogni marcatura in piena area ed ha insaccato di testa alle spalle di Vannucchi. La rete del raddoppio, che ha chiuso definitivamente la gara, l’ha siglata il bomber foggiano Iemmello, che ha trasformato di forza un ottimo passaggio di Agnelli dalla destra, con Mezavilla in piena area che non ha neppure accennato all’intervento. Da segnalare che in tutta la gara i grigi non hanno mai creato pericoli al portiere del Foggia, tranne un pericoloso cross in area di Iocolano a circa 5 minuti dalla fine, che è stato intercettato in uscita e senza difficoltà da Narciso. E’ cocente la delusione dei tifosi presenti allo “Zaccheria” ed anche di tutti quelli che hanno seguito la partita in diretta su Lega Pro Channel ad Alessandria, per l’epilogo di questa stagione e lo si capisce in modo palese anche dei diversi commenti che sono apparsi a fine gara sui vari social, Facebook in primis. E’ significativo questo commento messo in rete su Facebook da parte di un tifoso grigio di vecchia data: “E’ stata l'ennesima delusione cocente. Ormai, dopo oltre 40 anni, non ho neanche più la voglia e la forza di arrabbiarmi...” (Alessandria Magazine) Si è chiuso pochi minuti fa l’ultimo dei quarti di finale dei play-off di Lega Pro. Allo “Zaccheria” il Foggia ha battuto l’Alessandria per 2-0 grazie alle reti di Sarno e Iemmello. Si parte in uno stadio vestito a festa e con qualche defezione per i satanelli, che devono fare a meno degli infortunati Agostinone, Angelo, Lanzaro, Gigliotti e Viola. Mister De Zerbi propone il rientro tra i pali di Narciso, dopo un lungo stop, mentre, sul fronte opposto, Gregucci risponde con il consueto 4-3-3, dove il tridente offensivo è composto da Marras, Marconi e Fischnaller. Poche le occasioni degne di nota, con il Foggia che ha tentato di partire forte schiacciando l’Alessandria, abile a resistere all’urto ed a farsi viva dalle parti di Narciso nella seconda parte di una prima frazione durante la quale i portieri sono stati scarsamente impegnati. La ripresa comincia con gli stessi ventidue e, almeno inizialmente, il copione non cambia. A decidere la gara è la coppia formata da Sarno e Iemmello, con il primo che, al 68’, sfrutta un'iniziativa di Riverola sulla sinistra e, liberissimo in piena area, incorna il preciso cross dello spagnolo da poco entrato. Il bomber rossonero, all’82’, mette il sigillo sulla qualificazione trasformando di forza un servizio da destra di Agnelli. I satanelli guadagnano così, con pieno merito vista la condotta per nulla incisiva degli ospiti, il diritto a disputare le semifinali dei play-off, dove sono attesi dal derby con il Lecce. (TuttoLegaPro) Lo "Zaccheria" spinge il Foggia in semifinale: 2-0, Alessandria fuori In uno "Zaccheria" stracolmo come mai negli ultimi dieci anni, è il Foggia di De Zerbi ad avere la meglio nei quarti di finale dei play-off di Lega Pro. I rossoneri hanno superato l'Alessandria di mister Gregucci con un cinico 2-0, spinti da una cornice di pubblico da Serie A. CRONACA - Per De Zerbi è 4-2-3-1 con Gerbo terzino destro e il trio Maza-Sarno-Chiricò a supporto di Iemmello. Per Gregucci 4-3-3, con Marras-Marconi-Fischnaller a formare il terzetto offensivo. Primo tempo in cui i grigi coprono benissimo il campo, si arroccano nella propria trequarti impedendo al Foggia di far male, e cercando di ripartire appena possibile in contropiede. Il risultato? Nessuna vera occasione da gol nei primi 45 minuti. Ad inizio ripresa il copione pare essere lo stesso, poi il Foggia decide di mettere il piede sull'acceleratore: Sarno prima impegna Vannucchi dalla distanza; poi, al 67', si fa trovare pronto in area su un cross perfetto di Iemmello che il fantasista partenopeo finalizza di testa. Esplode lo "Zaccheria", teso per l'andamento della gara fin a quel momento. E' una rete che scombussola i piani dei grigi, tanto da far optare Gregucci per tre cambi in pochi minuti: dentro Bocalon, Sperotto e Iocolano, fuori Marconi, Fischnaller e Sabato. De Zerbi risponde con Quinto e Floriano per Chiricò e Vacca, dopo aver sostituito Sainz-Maza con Riverola. L'Alessandria tenta di aggredire l'area del Foggia, ma i rossoneri all'82' chiudono il match: Sarno serve Agnelli sulla destra, cross rasoterra al centro per Iemmello che, complice anche una deviazione di un difensore, insacca e mette il sigillo sul match. Alessandria che saluta i play-off, Foggia che prosegue ed è pronto alla semifinale di fuoco contro il Lecce. La vincente incontrerà una tra Pordenone e Pisa in finale. (I Am Calcio) Delirio allo ‘Zac’, fa festa il Foggia. Sarno e Iemmello mandano i rossoneri in semifinale I due attaccanti trascinano la formazione di De Zerbi, che nella ripresa scardinano l'ostruzionismo dei piemontesi. E domenica, la prima semifinale con il Lecce La premiata ditta del gol, Sarno-Iemmello non fa sconti neppure all’Alessandria, nel primo turno dei playoff, e consegna al Foggia la doppia semifinale con i cugini Leccesi. Una vittoria sofferta, perché delle quattro squadre impegnate in casa, l’avversario più ostico era capitato proprio ai rossoneri. D’altronde, non si arriva alle semifinali di Tim Cup per i semplici favori della dea Eupalla. Il Foggia ha dominato per tutta la gara, a parte un breve segmento post gol di Sarno, quando logicamente l’Alessandria si è tuffata nella metà campo avversaria per riacciuffare il pari. Sarebbe stato un premio esagerato per i grigi, mai propositivi né pericolosi. Passa il Foggia, che ringrazia lo Zaccheria e i suoi 17mila spettatori per il sostegno, per i boati che hanno accompagnato le due marcature. Il cammino verso la B presenta ancora molti ostacoli, ma intanto il primo è stato abbattuto. PRIMO TEMPO – Zero gol, poche occasioni, e lo spettacolo che si ferma agli spalti. Il primo tempo di Foggia-Alessandria assomiglia più a una gara di scacchi, a un confronto in cui i contendenti si studiano, ponderano sulle contromosse da applicare, e sugli errori da evitare. La posta in palio è troppo alta, normale che il bel gioco lasci presto il posto al nervosismo e all’alta tensione. Il Foggia, è quasi pleonastico evidenziarlo, gioca, e comanda le operazioni. De Zerbi, che nei giorni scorsi aveva fatto pretattica parlando di probabile difesa a tre, si affida alla logica, ovvero il 4-2-3-1 che non snatura nessuno, a parte Gerbo, terzino d’adozione. L’unico modulo per provare a scardinare l’abbottonatissima formazione di Gregucci, che propone un 4-1-4-1 bloccato e piuttosto stretto. Con le poche porzioni di campo giocabili, le fasce sono l’unica soluzione per cercare la svolta. Non a caso il pallone rotola molto spesso sulla corsia destra, dove operano Chiricò e Sarno, e da dove si originano le azioni più interessanti. Dell’ex Prato la conclusione più pericolosa, al 16’. Molto possesso, a volte troppo lento, anche per il poco movimento dalla trequarti in su. L’Alessandria gioca alla vecchia maniera, quella più spiccia ma allo stesso tempo più efficace. Linee strette, palle spazzate via non appena cominciano a scottare, e ripartenze appena abbozzate sull’asse Fischnaller-Branca. La punta Marconi la vede pochissime volte, ma è sua la conclusione di destro che fa spaventare lo Zaccheria. SECONDO TEMPO – Il concetto è chiaro: per scardinare il catenaccio dell’Alessandria bisogna sveltire gli scambi, aumentare i movimenti senza palla degli attaccanti, e coinvolgere ulteriormente le fasce. Miglioramenti ci sono, forse anche perché l’Alessandria comincia un po’ a scollarsi. Ecco perché De Zerbi decide di schierare un palleggiatore come Riverola, al posto di Maza, ritornando al caro vecchio 4-3-3. Scelta lungimirante, perché sarà proprio lo spagnolo a confezionare un cross al bacio per Sarno, tanto perfetto che lo scugnizzo di Secondigliano la mette dentro di testa. Esplode lo Zaccheria. La gara si sblocca, ed è una buona notizia per il Foggia, perché l’Alessandria è costretta a giocare. Gregucci si gioca presto tutti e tre i cambi, con Sperotto, Iocolano e Bocalon, mantenendo lo schieramento di base, ma modificandone l’atteggiamento. La squadra di Gregucci si alza, ma come conseguenza, dilata gli spazi per le transizioni offensive degli avanti rossoneri. Ed è proprio in contropiede che i satanelli trovano la rete di Iemmello, quella che dà il via al delirio in salsa rossonera. La marcia verso la B può proseguire. (Foggia Today) RISULTATI: Pordenone – Casertana 1-0 Pisa – Maceratese 3-1 Lecce – Bassano 3-0

Playoff

Foggia US - Alessandria US 1912 2 - 0 (0 - 0)

RETI:

66. Sarno [Fo] , 82. Iemmello [Fo]

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

FOGGIA CALCIO: Narciso, Gerbo, Loiacono, Coletti, Di Chiara, Vacca [79. Floriano], Agnelli, Chiricò [71. Quinto], Sarno, Maza [58. Riverola], Iemmello. A disp.: Micale, Arcidiacono, Lodesani, Lauriola, De Gennaro, Lanzetta, De Giosa. All.: De Zerbi Roberto.

Arbitro: Di Martino Antonio (Teramo) [Galletto, Bresmes; Valiante]

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