Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2002/2003
Serie C2
27-10-2002 - Giornata: 9 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Pro Sesto AC 4 - 0 (2 - 0)
RETI: 20. Quadrini D.[A], 32. Quadrini D.[A], 85. Quadrini D.[A], 87. Spader G.[A]

Alessandria Calcio US Biato Enzo Maurizio [46. Castagnone Michele], Dei (II) Tommaso, Berardo Marco, Porrini Sergio, Minadeo Antonio, Modesti Aureliano [79. Bono Alain Mack Mboune Elvis], Quadrini Daniele, Garzon Stefano, Spader Giulio [73. Pascali Manuel], Manni Alessandro, Bifini Alessio A disp.:Catenacci Filippo, Genocchio Marcello, Rossi Niccolò, Rossi Giordano All.: Pagliari Dino

Formazione avversaria
PRO SESTO AC: Monguzzi, Gobba, Galli, Sensibile, Delpiano, Pontarollo, Mirabile [54. Brunetti], Colombo, Carlet, Eranio, Putelli. A disp: Rana, Vismara, Passariello, Cattaneo, Barjie, Guarneri. All: Musicco Alessandro

Arbitro: Capozzi Sergio (Vicenza) [Ascari, Baldini]
Note
Ammoniti: Spader [A], Pontarollo [P], Del Piano [P], Angoli: 4-5. Recuperi: 1.+ 2. Spettatori: 1.000 (440 paganti, 350 abbonati, incasso € 4.144) Giornata di sole, terreno in buone condizioni. Inizio gara ore 14.30

Commento
Tripletta di Quadrini e sigillo del solito Spader SHOW DELL'ALESSANDRIA LA PRO SESTO AFFONDA 4-0 Quattro gol e una prova maiuscola, a dispetto dei mille problemi. I grigi forniscono un altro esempio di professionalità e serietà, liquidano 4-0 la Pro Sesto dando ossigeno alla classifica e al morale. «Siamo come le rane, abbiamo imparato la respirazione branchiale e polmonare per adattarci ad ogni situazione» commenta mister Pagliari, evidenziando bene come la squadra sia più forte delle tante circostanze avverse, su tutte il mancato pagamento degli stipendi. La Pro Sesto appare subito l'avversaria ideale per un'Alessandria rapida e fantasiosa dalla metà campo in su: non c'è pressing da parte dei brianzoli sui portatori di palla mandrogni e viene lasciata tanta libertà a Manni, che si dimostra giocatore di categoria superiore e «buca» la difesa a tre degli ospiti. In avvio Spader ha già la palla buona ma si impappina davanti a Monguzzi. Il gol arriva al 20': Manni svaria sulla tre-quarti e vede il perfetto taglio di Quadrini, che elude la linea difensiva della Pro e batte Monguzzi in uscita. I grigi giocano a memoria, sono sempre in anticipo negli uno contro uno e duettano in scioltezza. Un triangolo Bifini-Spader-Bifini mette il numero undici in condizione di trafiggere il portiere, che però devia in calcio d'angolo. Il 2-0 è cosa fatta al 32': Manni dà spettacolo nel cerchio di centrocampo, salta due avversari e crea superiorità numerica servendo poi Quadrini che al volo spara un siluro imprendibile per Monguzzi. La Pro Sesto (che sull'1-0 aveva divorato con Pontarollo l'unica vera chance) si squaglia e per i «Pagliari Boys» il match è in discesa. Manni ci prova su punizione, poi al 42' lo stesso Manni centra per Spader che si aggiusta il pallone in area e scarica alle spalle dell'estremo difensore brianzolo. La ripresa è una pura formalità per i grigi, che sostituiscono Biato con il dodicesimo Castagnone. Proprio il giovane portiere strappa applausi quando si distende in tuffo per deviare un velenoso rasoterra di Carlet. L'Alessandria gioca col freno a mano tirato e non affonda più i colpi, limitandosi a far girare palla. Il «poker» arriva quasi in modo casuale: Quadrini viene liberato in area, il suo sinistro non sembra irresistibile e dà l'impressione ottica di finire sull'esterno della rete, invece è Monguzzi con un errore a farsi infilare beffardamente sul primo palo. Prima e dopo il 4-0 occasioni per Bifini (che cerca il primo gol in maglia grigia ma è sfortunato) e per Manni, a cui Monguzzi dice no con una deviazione a mani aperte. Dopo il 90' lo stadio «Moccagatta» è tutto in piedi per la standing ovation a squadra e allenatore. Solo fischi alla dirigenza e uno striscione polemico («E' tutto a posto»), con chiara allusione alle dichiarazioni del presidente nel momento peggiore della crisi societaria. (La Stampa - Ed. Alessandria - Massimo Delfino) Quattro reti alla Pro Sesto in una partita che entusiasma il Moccagatta GRIGI, LA FORZA DEL GOL Pagliari: “I fatti noi li facciamo in mezzo al campo. E li aspettiamo dagli altri” Lo spettacolo va in scena al ‘Moccagatta’. E che spettacolo, fatto di gol - quattro, mai così tanti, tutti insieme, da tempo - di grande qualità, di dominio netto, di superiorità tecnica e agonistica. Una dimostrazione di forza: morale, prima ancora che tattica, quell’energia positiva che questa squadra si porta dentro da mesi e sembra quasi che ogni difficoltà la renda ancora più invulnerabile. Pro Sesto dominata, senza scampo, mai veramente in partita, perché i grigi non le hanno mai permesso di entrarci e, anche, per un atteggiamento sbagliato all’inizio e mai corretto in corsa: mai un accenno di pressing a centrocampo, dove l’Alessandria ha dettato legge e ritmi, assurda la difesa a tre che ha finito per favorire una squadra, quella di Pagliari, che sulle fasce ha il talento di Manni e lo scatto bruciante di Quadrini. Mettete nel conto il lavoro, fondamentale, in mezzo al campo di Modesti e di Garzon, il funambolico Bifini che sembra avere la palla incollata e, soprattutto, ‘stregata’ per gli avversari, Spader in ripresa, e, dietro, una difesa che sta ritrovando solidità senza smarrire la vocazione a spingere. Il risultato è ineccepibile, anzi ci poteva anche stare una cinquina. «Ci siamo divertiti - sottolinea il presidente Boiardi - complimenti al direttore d’orchestra e agli eccellenti musicisti che dirige». Ovvero a Dino Pagliari e ai suoi uomini che posa subito la bacchetta per parlare del grande concerto della sua squadra. «Soprattutto nel primo tempo: la giusta intensità, energia, caparbietà e, anche, una grande qualità». Non vuole parlare dei singoli perché il trionfo è di tutto il gruppo e a chi gli chiede un giudizio su Quadrini risponde «quello che ho appena detto al ragazzo: che si è giocato tutti i suoi jolly. Un elemento che ha grosse qualità, valorizzate da una squadra che lo mette in condizioni di esaltarle». Al presidente che parla di «colloquio sempre chiaro e trasparente con la squadra» e di «dialettica franca e costruttiva tra chi ha a cuore l’Alessandria e non si limita a criticare e parlare, stando fuori dallo stadio», il tecnico replica con i fatti. «Sono andato dal sindaco per ascoltare. Non per chiedere soldi, perché non è il mio compito: sono il portavoce di un gruppo che aspetta i fatti. Da tutti: dalla società e anche da chi ci ha promesso impegno e interessamento. Noi li facciamo, in mezzo al campo». In attesa di altri segnali: quelli annunciati anche dall’avvocato Paneri, nella settimana che porta al derby. I primi stipendi (forse già domani) e anche la verifica di contatti annunciati e di interessamenti concreti (anche dalla Lombardia). Che anche i risultati del campo possono agevolare. (Il Piccolo, Mimma Caligaris, 28/10/2002) CRONACA: PRIMO TEMPO - 2’ primo angolo per l’Alessandria: Manni dalla bandierina di destra, colpo di testa basso di Spader, sul primo palo, Monguzzi blocca a terra; 4’ galoppa Garzon a sinistra, cross teso al centro dell’area dove c’è Spader pronto all’incornata, alta un paio di metri sulla traversa; 6’ spunto personale di Manni: incontenibile, entra in area, c’è il vuoto davanti, ma Monguzzi anticipa in presa bassa; 10’ attento Biato, in presa bassa sul rasoterra di Putelli dalla linea di fondo; 11 ’ gran palla di Modesti, in profondità per Spader, che raccoglie in area e potrebbe tirare, ma perde il tempo giusto per la conclusione e la difesa si chiude 15’ piazzato dal vertice destro dell’area: batte Manni, alto; 17’ Bifini fa viaggiare Manni, assist millimetrico per Spader, destro al volo, alto; 20’ Alessandria in vantaggio: Modesti scodella in mezzo per Manni che imbecca Quadrini con un pallone da manuale, tanto bello quanto perfetto. Che l’esterno raccoglie e incrocia, destro nell’angolino più lontano che supera Monguzzi. Un gol da rivedere e far rivedere per la straordinaria esecuzione; 25’ potrebbero raddoppiare subito i grigi: dettano Spader e Bifini, la conclusione del numero 11 sventata di piede da Monguzzi; 26’ occasione per la Pro Sesto: Mirabile troppo solo a destra controlla l’apertura di Colombo e inventa un pallonetto che danza sulla traversa e si perde su fondo, con Pontarollo un attimo in ritardo per la deviazione di testa; 29’ destro da 25 metri di Modesti: forte, Monguzzi blocca: 32’ raddoppia l’Alessandria: la solita, stupenda invenzione di Manni: cambio di passo, percussione centrale, brucia il marcatore di turno e poi taglia a destra, per la deviazione bassa, spietata, di Quadrini, che fa secco Monguzzi per la seconda volta; 40’ cerca il gol Spader, destro da 25 metri, che Monguzzi alza sulla traversa con la punta delle dita; 42’ terzo gol dell’Alessandria: punizione di Manni dalla trequarti sinistra, sul secondo palo c’è Spader che controlla e di destro batte ancora Monguzzi (e la Pro protesta per un presunto tocco con la mano dell’attaccante grigio); 44’ Biato si oppone con il corpo alla conclusione ravvicinata di Eranio e Berardo completa il salvataggio, spazzando via dalla linea di porta. SECONDO TEMPO - 9’ subito lavoro per Castagnone, in campo al posto di Biato che lamenta un fastidio muscolare: duettano sullo stretto Putelli e Carlet, la conclusione dell’ex spezzino sull’altezza del dischetto e il portiere sventa in angolo; 13’ testa di Putelli, fuori; 19 sale Garzon, centralmente: conclusione dai 25 metri, bloccata; 25’ Pontarollo avanza sulla fascia sinistra, sul cross teso Putelli non ci arriva per una questione di millimetri, riprende Carlet dal limite, destro controllato da Castagnone; 31’ gran giocata di Modesti, taglio perfetto per Bifini che scatta a destra, scavalca anche Monguzzi, ma si allunga troppo la palla; 36’ meriterebbe il gol Bifini, che vede Monguzzi fuori dal pali e prova a sorprenderlo con un sinistro dai 20 metri, che il portiere, in recupero, abbranca in tuffo; 40’ quarto gol dell’Alessandria: Manni giganteggia per tutto il campo, portando a spasso gli avversari, poi inventa il solita taglio per Quadrini, che avanza un paio di metri e poi trova l’angolino giusto per la tripletta personale; 44’ ci potrebbe stare anche il 5-0: contropiede, avviato da Porrini e chiuso da Manni con un sinistro centrale, sul quale Monguzzi, questa volta, fa gli straordinari (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Biellese – Pro Vercelli 2-1 Mantova – Cremonese 1-0 Meda – Valenzana 1-2 Mestre – Monza 2-1 Novara – Montichiari 2-0 Pordenone – Pavia 0-0 Sudtirol – Thiene 1-1 Trento – Legnano 0-2 CLASSIFICA: Novara p. 23, Pavia, Mantova 18, Sudtirol 17, Biellese 16, Cremonese, Pro Sesto 15, Alessandria, Thiene 11, Valenzana, Legnano, Trento 10, Monza, Pordenone, Montichiari 9, Mestre 8, Pro Vercelli 7, Meda 6. MARCATORI: 6 reti: Egbedi (Novara); La Cagnina (Pavia). 5 reti: Noselli (1, Alto Adige); Job (2, Cremonese); Andreini (2, Montichiari). 4 reti: Quadrini (1, Alessandria); Shala (2, Legnano); Graziani (2) e Pupita (Mantova); Amato (2, Meda); Corradi (Trento). 3 reti: Spader (1, Alessandria); Ligori (2, Biellese); Pau (Cremonese); Pasca (Mestre); Palombo (1, Novara); Inacio e Rossini (Pavia); Carlet (Pro Sesto); Comi (Pro Vercelli); Baglieri e Colussi (2, Thiene); Albano (2, Trento); Lauria (1, Valenzana). Il punto sul campionato La C2 registra il suo primo fuggitivo ufficiale. Dopo nove giornate a fare il vuoto è il Novara di Foschi (7 vittorie e 2 pareggi con una media superiore ai 2 gol per gara è l' imperioso ruolino di marcia dei piemontesi), che inanella il quinto successo consecutivo e porta da 3 a 5 punti il distacco sulle inseguitrici. Che segnano il passo: Pavia e Alto Adige non vanno oltre il pari (Pordenone e Thiene), Pro Sesto e Cremonese cadono ad Alessandria e Mantova (per la Pro non esistono mezze misure: le 5 vittorie sono tutte casalinghe, i 4 k.o. tutti esterni), e a riaffacciarsi al secondo posto sono proprio gli uomini di Boninsegna. Non cambia la vetta, ma cambia la coda: il Mestre ha ragione del Monza e lascia la scomoda incombenza al Meda. (Gazzetta dello Sport)