Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2016/2017
Lega Pro
18-09-2016 - Giornata: 5 - Piacenza - Leonardo Garilli
Girone A


Piacenza Calcio 1919 - Alessandria US 1912 1 - 2 (0 - 1)
RETI: 86. Razzitti [Pi] 25. González P.[A], 48. Bocalon R.[A]

Alessandria US 1912 Vannucchi Gianmarco, Celjak Vedran, Gozzi Simone, Piccolo Felice, Barlocco Luca [71. Fischnaller Manuel], Sestu Alessio [68. Sosa Cristian], Cazzola Riccardo, Mezavilla Adriano [75. Nicco Gianluca], Iocolano Simone, González Pablo Andrés, Bocalon Riccardo A disp.:Branca Simone, Cottarelli Niccolò, Fissore Matteo, (P) La Gorga Cosimo, Manfrin Gianni, Marconi Michele All.: Braglia Piero

Formazione avversaria
PIACENZA CALCIO 1919: Miori, Di Cecco [79. Abbate], Silva, Pergreffi, Agostinone, Saber [66. Cazzamalli], Taugourdeau, Barba, Titone [66. Matteassi], Razzitti, Franchi. A disp.: Kastrati, Sciacca, Colombini, Segre, La Vigna, Castellana, Debeljhu. All.: Franzini Arnaldo

Arbitro: Dionisi Federico (L'Aquila) [Scarpa, Jouness]
Note
Ammoniti: 17. Celjak [A], 19. Pergreffi [P], 38. Piccolo [A], 76. Nicco [A]. Angoli: 6-5. Recuperi: 1.+ 4. Spettatori: 2.500 circa (1.208 paganti, 1.040 abbonati, incasso € 11.722) Giornata di sole, terreno in buone condizioni. Inizio gara ore 18.30 L'Alessandria è scesa in campo con la maglia senza il marchio dello sponsor GLS; decisione presa in segno di rispetto e cordoglio per le vittime dell'incidente mortale che in settimana ha coinvolto dipendenti dell'azienda presso il deposito di Piacenza.

Commento
LA MANITA DEI GRIGI, ECCO IL NUOVO SEGNO DEL POTERE CAPOLISTA Un nuovo record: il dominio, ma anche la capacità di essere ancora più solidi per respingere l’assalto. Ad ogni gara l’Alessandria aggiunge qualità. Gli avversari: ‘La squadra più forte’. Ottantacinque minuti dominati, gli ultimi cinque con il fiatone e l'affanno. Ma, alla fine, è sempre l'Alessandria a festeggiare, quinto successo in cinque gare, quarta rete di Gonzalez, sempre più fondamentale, la prima di Bocalon. Piacenza annullato per quasi tutta la gara, rigenerato un po' dai cambi e, anche, dall'unica concessione degli ospiti al 40' della ripresa. Però, anche con qualche brivido nel finale, e un paio di prodezze di Vannucchi, nella notte di fine estate il cielo è sempre più illuminato di grigio. LE SQUADRE Cambia ancora Piero Braglia, cinque giocatori rispetto alla formazione iniziale di mercoledì. In difesa, Celjak riprende il suo posto a destra, mentre a sinistra resta Barlocco dall'inizio. A centrocampo torna la coppia Cazzola - Mezavilla e Iocolano a sinistra, in attacco di nuovo Gonzalez e Bocalon. Di fatto è ritorno al 4-4-2. Il Piacenza cambia solo un uomo nel tridente offensivo, Franchi per Matteassi e, a centrocampo, inserisce subito Barba. LA PARTITA Avvio con il Piacenza che manovra di più e cerca di limitare i Grigi sulle fasce, che però la squadra ospite frequenta di più e meglio.La prima vera occasione è dell'Alessandria: va giù Gonzalez al limite, punizione, che l'argentino batte bene, a giro, barriera scavalcata, la palla sbatte sull'incrocio. Il peso di questo giocatore, enorme, quattro minuti dopo, quando l'Alessandria passa in vantaggio. Dalla trequarti destra una rimessa laterale, che Celjak batte quasi come un angolo, in area Iocolano non riesce ad agganciare quasi all'altezza del dischetto, la difesa respinge corto, irrompe in corsa il 'Cartero' e sinistro che non dà scampo a Miori. Potrebbe essere raddoppio tre minuti dopo, Sestu pennella in area, sponda di Gonzalez, la difesa biancorossa non è impeccabile e Bocalon può esibirsi in una rovesciata, che passa un metro sull'incrocio. Il Piacenza viaggia, adesso, solo a sprazzi, l'Alessandria potrebbe approfittarne, soprattutto quando gli attaccanti giocano palla a terra. Nel finale si alza la pressione dei padroni di casa e qualche brivido lungo la schiena dei tifosi alessandrini per un paio di mischie in area, ma in realtà senza interventi degni di nota di Vannucchi. La ripresa inizia con l'Alessandria che torna in cattedra e prova a mettere al sicuro il risultato: poco oltre la linea di metacampo perde palla Saber e Gonzalez è lesto a incunearsi centralmente e salire in progressione. Bocalon lo segue e dopo aver saltato anche Miori l'argentino, come con l'Arezzo, è generoso e tocca al compagno d'attacco, che entra in porta con la palla. La squadra di Franzini accusa molto il colpo e pasticcia e va in affanno, i Grigi, invece, gestiscono con diligenza e sicurezza. E al 19' potrebbero triplicare, taglio millimetrico di Iocolano da sinistra, per Bocalon, che gira bene, di potenza e Miori fa un miracolo, togliendo palla del sette. A metà della ripresa doppio cambio: prima Sosa per Sestu, che aggiunge così un quarto d'ora in più, e poi Fischnaller per Barlocco, che per un paio di minuti alza il suo raggio di azione a sinistra. Non cambia il modulo, sempre 4-4-2, anche quando, alla mezzora, Nicco dà il cambio a Mezavilla. Ancora Miori a negare il 3-0, a Iocolano, che si gira bene e cerca la soluzione sul primo palo, salvataggio in angolo. Il Piacenza non è ancora domato, al 35' Vannucchi, impegnato per la prima volta, vola sulla conclusione di Razzitti all'altezza del dischetto e riesce anche ad evitare l'angolo. Ma capitola al 40': la prima volta che l'Alessandria subisce una rete su azione in questa stagione, che nasce da una imbucata sulla linea d'attacco di sinistra dei biancorossi, Taugourdeau si inserisce e tocca per Razzitti, il migliore dei suoi, che può ribadire in rete. E Braglia, in panchina, e Vannucchi, si arrabbiano. Rischio e prodezza al 46', missile di Franchi dai 25 metri e volo provvidenziale di Vannucchi. Poi ancora tre minuti a tenere prima di correre sotto lo spicchio di Garilli colorato di grigio. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) I molti tifosi sugli spalti, e chi ha seguito la gara in tv, ha subito visto che la maglia grigia era senza sponsor, senza il marchio Gls. Una scelta del franchisee di Gls Alessandria, Roberto Molino, in segno di rispetto e di cordoglio nei confronti dei fatti di inizio settimana (l'investimento, da parte di un camion, di un dipendente della cooperativa che opera all'interno della sede di Piacenza, deceduto per le ferite). Una dimostrazione di sensibilità proprio nella città dove è accaduto l'incidente mortale. (Il Piccolo) Sono cinque le vittorie consecutive per i grigi che espugnano nuovamente il Garilli per 2-1 con una partita puntigliosa fino a 4’ dalla fine, poi si complicano un po’ la vita ma conducono in porto il match sparacchiando anche la palla in tribuna quando serve. In avvio torna all’antico mister Braglia sia come interpreti che come schieramento (4-4-2), Barlocco vince il ballottaggio con Manfrin come quarto di difesa: Piacenza invece che risponde col 4-3-3. Primo tempo. Dopo 20’ di studio la prima occasione gol è dell’Alessandria con Gonzalez che su punizione centra in pieno l’incrocio dei pali con Miori immobile. Sono le avvisaglie del gol dell’argentino: da una rimessa laterale di Celiak si scatena una mischia in area di rigore emiliana, sull’ennesimo rinvio sbagliato si fionda Gonzalez che di sinistro non dà scampo a Miori. Al 27’ Bocalon approfitta di una difesa di casa mal posizionata provandoci in rovesciata. Nel finale di frazione è il Piacenza a provarci con più convinzione: un paio di mischie nell’area di Vannucchi fanno venire i brividi ai tanti tifosi dei grigi presenti al Garilli. La ripresa si apre col raddoppio dei grigi per merito di Bocalon che duetta alla grande con Gonzalez e finisce praticamente in porta col pallone. Grande azione di Barlocco per Iocolano, sul suo cross battuta al volo di Bocalon e Piori salva la sua porta (19’). Ancora l’estremo difensore del Piacenza sugli scudi al 32’ su Iocolano. La prima occasione gol per il Piacenza la crea Razzitti al 35’ ma Vannucchi è decisivo arrivando con la punta delle dita a neutralizzare il rito dell’avanti di casa. Un’imbucata della difesa dei grigi permette a Razzitti (41’) di accorciare le distanze. Vannucchi nel recupero è decisivo su un missile di Franchi poi i grigi possono esultare. (La Stampa) L’Alessandria va: quinta vittoria di fila e fuga in classifica. Dà un’altra dimostrazione di forza al Garilli, dove aveva già battuto la Pro Piacenza. È sempre di più l’Alessandria di Gonzalez, al quarto centro: ieri un gol (come alla Pro), un incrocio dei pali su punizione sullo 0-0, l’assist per il raddoppio di Bocalon. Un Gonzalez che Braglia si coccola: «È un onore allenare un campione come lui – dice – è sempre il primo ad arrivare agli allenamenti e si mette sempre al servizio della squadra, come dimostra l’assist del 2-0». È quella, al 2’ della ripresa, la cosa più bella della partita: Gonzalez va in break nella trequarti su Saber e coglie impreparata la difesa di casa che sta salendo, scambia due volte con Bocalon, al quale offre il classico pallone che va solo messo dentro. PIACENZA VIVO Onore delle armi al Piacenza contro un Alessandria gonfio di contenuti tecnici e con una fisicità in mediana che mette in difficoltà soprattutto Taugourdeau, il regista di casa, costretto troppe volte al lancio lungo. Ma i biancorossi hanno qualità morali e provano a reagire: Saber è anticipato da Gozzi quando ha già caricato il destro per il tocco definitivo, il siluro di Taugourdeau dal limite sbatte sul muro di gambe. Alessandria spietata a inizio di ripresa con il raddoppio e per una ventina di minuti padrone del campo, ma commette l’errore di specchiarsi un po’ troppo, anziché concretizzare. Quando ci prova, con Bocalon, Miori è super. Da qui il Piacenza ricava energie insospettabili: Franzini sceglie gli esperti Matteassi e Cazzamalli, con il secondo che gli assicura centimetri preziosi per i lanci sempre più frequenti: Franchi arriva in ritardo sul cross di Agostinone, Razzitti sfrutta in scivolata quello radente di Taugourdeau. L’Alessandria vive qualche altra piccola apprensione, come sottolinea Braglia: «Abbiamo concesso agli avversari di riaprire una partita già chiusa. E questo non si deve ripetere (Gazzetta dello Sport) Tutti in piedi per l'Alessandria. Che così travolgente, nell'avvio di campionato, non è mai stata. 'Manita' di vittorie, per 85 minuti con la classe, il talento, la qualità immensa, anche il cinismo. Per cinque con qualche brivido di troppo, quando Razzitti prova a riaprire la gara. Ma la capolista ha anche la personalità e la freddezza per gestire un finale in cui riesce a tenere il risultato e riuscire a compattarsi. Nella cinquina, il poker di un immenso Gonzalez, campione di altra categoria, anche per generosità e altruismo. E la prima rete di Bocalon, capocannoniere della passata stagione, che aveva bisogno di questo gol e che dal “Garilli” esce ancora più carico. Ci pensa Pablo. Non si chiude, il Piacenza: gioca e cerca di limitare la capolista che frequenta molto bene le fasce. Con Gonzalez che consegna gol: ci prova al 20’, su punizione, e la palla si stampa sull’incrocio, ci riesce al 24’ con un sinistro che non dà scampo a Miori. I padroni di casa chiudono in crescendo la prima frazione, ma al 2’ il raddoppio li gela: Saber perde palla, la conquista Gonzalez che s’invola, dialoga con Bocalon, salta il portiere e fa segnare il compagno. Potrebbe essere tris, e doppietta di “Boca”, ma Miori toglie palla dall’incrocio. Al 40’ la pressione del Piacenza riapre la gara: Taugourdeau entra bene a sinistra e tocca per Razzitti per il tap-in che fa sperare. Ma i Grigi sanno gestire i momenti più difficili, non per niente da primi della classe. (Tuttosport) La gara tra Piacenza ed Alessandria, valida per il quinto turno del girone di Lega Pro, si è conclusa sul punteggio di 1-2 grazie alle reti di Gonzalez (A) al 25’, Bocalon (A) al 48’ e Razzitti (P) all’86’. Biancorossi e grigi si ritrovano al “Garilli” dopo quasi 27 anni. Ritmi subito alti con i biancorossi che non hanno alcun timore reverenziale. Al 21’, però, sono i grigi ad andare vicinissimi al vantaggio con una meravigliosa punizione di Gonzalez il quale, con un sinistro a giro, coglie un incrocio dei pali clamoroso. Di fatto è solo il preludio al gol ospite, che arriva al 25’ con lo stesso Gonzalez il quale, sempre di sinistro, risolve una mischia nell’area piacentina. La rete galvanizza i grigi che nei minuti successivi sono padroni assoluti del campo ed hanno altre due opportunità, non concretizzate, con Bocalon. Dopo la mezz’ora tentano di scuotersi i biancorossi, ma Razzitti non è abbastanza pronto nel cuore dell’area grigia. Prima della fine del tempo ci sono ancora un paio di opportunità per i padroni di casa, ma Vannucchi non è mai chiamato all’intervento. La ripresa comincia con gli stessi ventidue in campo. Al 48’ Saber fallisce un controllo sulla propria trequarti, Gonzalez recupera la sfera e, dopo aver evitato il disperato tentativo di Miori, offre su un piatto d'argento a Bocalon che deve solo spingere in rete a porta vuota. Primo gol stagionale per il centravanti dei grigi. Il devastante l’avvio di ripresa dell’Alessandria colpisce i piacentini nel morale, anche se al 53’ Razzitti si vede annullare una rete per fuorigioco. Al 64’ Bocalon sfiora la doppietta personale costringendo Miori a superarsi. La superiorità dei grigi pare schiacciante ed i cambi operati dai due tecnici nell’ultima mezz’ora sembrerebbero servire solo per completare il tabellino. Nel finale, però, il Piacenza è generoso e prima un Vannucchi insuperabile risponde da campione ad un bel gesto tecnico di Razzitti e poi lo stesso Razzitti, all’ 86’ ed al primo gol stagionale, accorcia le distanze deviando in rete in spaccata il suggerimento di Taugourdeau. Nel recupero Franchi chiama ancora in causa Vannucchi, che sventa in corner. È l’ultima emozione di una gara che regala il quinto successo consecutivo dell’Alessandria, record per i grigi in terza serie. Nulla da fare per il Piacenza che perde al “Garilli”, dove era imbattuto dal 8 febbraio 2015, che si sveglia tardi ed è sconfitto da un avversario troppo superiore. Ecco Top e Flop della gara. TOP Razzitti (Piacenza): contro una delle difese più attrezzate del campionato si danna l’anima e trova il primo gol stagionale. Protagonista del finale di gara, quando il Piacenza riesce a metere un po’ di paura ai grigi. CAPARBIO Gonzalez (Alessandria): una punizione (quasi) perfetta cui segue la rete del vantaggio, la quarta in questo campionato. Senza dimenticare l’assist per Bocalon che, come Fischnaller con l’Arezzo, non deve fare altro che insaccare nella porta sguarnita. Non ci vuole molto a capire quanto sia importante “El Cartero” nell’economia della formazione di mister Braglia. HORS-CATEGORIE FLOP Convinzione (Piacenza): non sembra giusto gettare la croce su Saber per l’errore da cui è nato il raddoppio che ha chiuso la partita anzitempo. Certo è che gli uomini di Franzini hanno tentato di gettare il cuore oltre l’ostacolo solo quando tutto sembrava ormai perduto. TARDIVI Minuti finali (Alessandria): la schiacciante superiorità dei primi ottanta minuti di gara ha forse un po’ illuso i grigi. Alla fine comunque ci ha pensato ancora una volta Vannucchi. DECONCENTRATI (MA SOLO NEL FINALE) (Tutto Lega Pro) Deja vù al Garilli di Piacenza. I grigi tornano in Emilia dopo soli 20 giorni, ma la sfida in campionato con i biancorossi mancava da ben 26 anni. Braglia torna alle origini e si riaffida al tandem d'attacco Gonzalez-Bocalon, a centrocampo Sestu al posto di Marras e in difesa Celjak si riprendere la fascia destra. Dopo il minuto di silenzio in memoria del Presidente Emerito Carlo Azeglio Ciampi, il direttore di gara Dionisi dà il via alle ostilità. Per registrare la prima azione degna di nota occorre attendere 9 minuti, quando Sestu serve in area Iocolano, conclusione del numero 10 alta sulla traversa, l'arbitro però aveva già interrotto il gioco per un fallo di Bocalon su Pergreffi. Due minuti dopo sono i locali a farsi vedere per la prima volta nella trequarti avversaria con un tiro dai 25 metri di Agostinone fuori misura. Per i primi 15' i ritmi sono blandi, con le due squadre impegnate nella più classica delle cosiddette 'fasi di studio'. Dal 17' al 19' Dionisi assegna due gialli: il primo a Celjak per una trattenuta su Saber Hratich, il secondo a Pergreffi per un'entrata troppo decisa su Gonzalez. Al 20' l'episodio che in qualche modo scuote il match. Calcio di punizione battuto da Gonzalez all'altezza del vertice destro dell'area, deliziosa conclusione a giro che però si stampa letteralmente all'incrocio dei pali. Al 25' arriva il vantaggio mandrogno: sugli sviluppi di una rimessa laterale, Cazzola dal limite dell'area spizza di testa verso il centro, un rimpallo favorisce l'accorrente Gonzalez che di sinistro infila Miori sul primo palo. Vantaggio alessandrino e Gonzalez un'altra volta sugli scudi. Al 28' ancora Sestu appoggia a Gonzalez all'altezza del dischetto, el puci tocca per Bocalon che in rovesciata manda alto sulla traversa. Un minuto dopo occasione sprecata dallo stesso Bocalon su azione di contropiede, il tocco del doge per l'onnipresente Gonzalez è infatti troppo debole e la palla viene recuperata dalla difesa piacentina. Dopo la rete ospite cresce l'intensità della manovra emiliana e per due volte i padroni di casa mettono in ansia la retroguardia grigia, in entrambe le occasioni con un Razzitti, che prima non arriva su un pallone messo in mezzo da Di Cecco, poi manda sul fondo una conclusione su girata a centro area. Al 42' batti e ribatti in area mandrogna innescato da un cross di Franchi, la sfera finisce sui piedi di Taugourdeau, botta di prima intenzione ribattuta dalla difesa grigia. Si va al riposo con i grigi in vantaggio ed un Piacenza arrembante nell'ultimo quarto d'ora. Inizia il secondo tempo e dopo soli due minuti ecco il gioello che porta i Grigi sullo 0-2. Gonzalez prende palla a metà campo, uno-due con Bocalon che serve al numero 18 un filtrante perfetto che si infila tra le gambe dei difensori biancorossi, l'argentino si porta al limite dell'area e, quasi fosse un allenamento, ridà palla a Bocalon che in tutta tranquillità mette a rete a porta vuota. Il Piacenza prova ancora una volta la reazione immediata ma la difesa ospite è perfetta nel far scattare ogni volta il fuorigioco. Al 63' Iocolano fa partire un traversone destinato a Bocalon piazzato sul secondo palo, Miori smanaccia in angolo. Passano 60 secondi ed azione quasi in fotocopia, questa volta il numero 24 calcia rete ma il portiere piacentino è bravo a salvare sulla linea. Dal 68' al 75' Braglia effettua i tre cambi a disposizione: Sosa per Sestu, Fischnaller per Barlocco e Nicco dentro al posto di Mezavilla. Al 77' ancora una volta Iocolano – molto meglio nella ripresa rispetto ai primi 45' – scalda la mani a Miori con un sinistro a giro. All'80 Piacenza per due volte vicino al gol nel giro di pochi secondi: prima Franchi sfiora appena un cross a due metri dalla porta, poi Franchi lascia partire un tiro insidioso al quale si oppone alla grande Vannucchi in tuffo. Negli ultimi minuti i grigi calano pagano un po' in concentrazione e gli emiliani ne approfittano all'86' quando Taugourdeau, liberissimo sulla sinistra, la mette nell'area piccola dove trova Razzitti che deve solo spingerla dentro. Nell'occasione dormita dei due centrali che lasciano troppo libertà al numero 9 biancorosso. L'Alessandria, pur passando gli ultimi minuti un po' in affanno, vede la quinta vittoria consecutiva sempre più vicina. Al 91' brividi sulla schiena dei tifosi mandrogni quando Franchi dai 20 metri costringe Vannucchi agli straordinari con una paratona che salva il risultato e consegna la cinquina alla truppa di mister Braglia. (Alessandria News) L'Alessandria vince la quinta gara consecutiva e lo fa sul difficile campo di Piacenza. I 3 punti sono meritati per la squadra allenata da Braglia, la quale ha un'arma micidiale: Gonzalez. L'attaccante argentino è una spina nel fianco della difesa piacentina, il suo gol nel primo tempo rompe gli equilibri, il suo recupero palla e assist per Bocalon mettono il sigillo sulla gara. Nel finale un errore difensivo riapre la gara, portata poi a termine con la solita grinta. Le formazioni iniziali - Mister Braglia sceglie di schierare Barlocco sulla fascia sinistra, mentre resta invariato il resto del reparto difensivo. A centrocampo Mezavilla torna a fare coppia con Cazzola, mentre in attacco spazio alla coppia Bocalon-Gonzalez. Questa la formazione grigia, con Vannucchi tra i pali, Celjak, Gozzi, Piccolo e Barlocco in difesa, Sestu, Cazzola, Mezavilla e Iocolano a centrocampo, Gonzalez e Bocalon in attacco. Il tecnico dei padroni di casa Franzini schiera Miori in porta, Di Cecco, Pergreffi, Silva e Agostinone in difesa, Hraiech, Taugourdeau e Barba a centrocampo, Franchi, Razzitti e Titone in attacco. La cronaca della gara - Le squadre fanno il loro ingresso in campo, Piacenza in maglia rossa e pantaloncini bianchi, Alessandria in maglia grigia con pantaloncini neri. Il calcio d'inizio lo effettua la squadra grigia. Primo Tempo 17' Celjak trattiene per la maglia Agostinone ripsartito in contropiede, ammonito. 19' Pergreffi ferma fallosamente Gonzalez poco prima dell'ingresso in area, ammonito. 20' Gonzalez calcia la punizione, la conclusione viene respinta dall'incrocio dei pali. 24' Alessandria GOL: rimessa laterale effettuata da Celjak, Iocolano cerca di gestirla ma è contrastato, Gonzalez arriva in corsa, raccoglie la respinta e calcia di prima intenzione insaccando in rete e portando in vantaggio l'Alessandria 1-0. 27' Iocolano lancia Sestu il quale la mette in mezzo al volo, Bocalon ci prova in rovesciata, la conclusione è alta sulla traversa. 31' Razzitti entra in area, Piccolo in scivolata salva, Franchi recupera palla e mette in area, Razzitti prova la sforbiciata senza successo. 37' Piccolo entra fallosamente su Razzitti, ammonito. 46' Dopo 1' di recupero l'arbitro fischia la fine del primo tempo, l'Alessandria è in vantaggio 1-0. Secondo Tempo Le squadre rientrano in campo con le stesse formazioni con cui hanno chiuso la prima parte della gara. 2' Alessandria GOL: Gonzalez recupera palla a centrocampo, assist per Bocalon, il quale restituisce palla a Gonzalez, salta Miori in uscita e passa nuovamente la palla a Bocalon il quale a porta vuota segna il gol del 2-0. 19' Iocolano crossa sul secondo palo, Bocalon a colpo batte a rete, Miori si supera e toglie la palla dall'incrocio dei pali. 20' Doppia sostituzione nel Piacenza, escono Titone e Hraiech, entrano Matteassi e Cazzamalli. 23' Sostituzione nell'Alessandria, esce Sestu entra Sosa. 25' Sostituzione nell'Alessandria, esce Barlocco entra Fischnaller. 29' Sostituzione nell'Alessandria, esce Mezavilla entra Nicco. 31' Nicco ferma fallosamente Agostinone, ammonito. 32' Iocolano in area calcia defilato a sinistra, Miori mette in angolo. 34' Sostituzione nel Piacenza, esce Di Cecco entra Abbate. 35' Razzitti riceve palla, si gira e calcia, Vannucchi si supera e para. 40' Piacenza GOL: Taugourdeau sulla sinistra buca la difesa grigia, entra in area e mette la palla sotto porta, Razzitti devia la palla in rete, ora il risultato è 1-2. 46' Franchi calcia da fuori area, Vannucchi para in angolo. 49' Dopo 4' di recupero l'arbitro fischia la fine della gara, l'Alessandria vince 2-1. (Tuono News) Nel calcio non sempre si riesce a fare quell oche si vuole. A volte, capita di poter fare quello che ti lasciano gli altri. A volte ancora, capita di trovarsi di fronte macchine perfette (e costosissime), con le quali è inevitabile fare i conti, Allora hai due possibilità: o ti metti supino a subire, zeppo di difensori e rinunciando a fare la tue cose, oppure ci metti tutto quello che hai, dando per nulla scontata la sconfitta e cercando di far valere le tue qualità. Vada come vada. Il Piacenza sceglie la seconda strada, che è sempre la migliore e implica un po' di sano coraggio. Franzini merita un voto più alto del collega Braglia, che ha la fortuna di allenare il Barcellona della Lega Pro. Certo, ci mette anche del suo il tecnico ospite, ma non c'è molto da insegnare a Iocolano, Bocalon e soprattutto Gonzalez. Allora è già tanto che i biancorossi escano tra gli applausi, capaci di riaprire una partita che sembrava chiusa a doppia mandata, con il secondo giro di chiave di Bocalon. Il suo duetto con Gonzalez, una danza squisita, coglie il Piacenza mentre sta salendo, quindi con la difesa sguranitissima. Sono passati due minuti della ripresa. Ma cosa era successo prima? L'Alessandria (che al Garilli aveva già vinto contro il Pro, ieri ha infilato il quinto successo di fila, con Gonzalez alla quarta rete in cinque giornate) era parsa non dico sonnacchiosa, ma comunque un po' compassata. Perchè di fronte c'è un Piacenza tosto, che sorveglia bene gli esterni, non si chiude e guarda la corazzata negli occhi, fa fatica, è ovvio; Franchi (ancora a destra con Titone a sinistra) si deve abbassare spesso, ma ha gamba e rapidità per farlo. Nessuno, peraltro, tira indietro la gamba: Agostinone tiene testa a Sestu, Di Cecco mette bavaglio a Iocolano. E' in mezzo che Taugourdeau e Saber (meno Barba) soffrono il viaggiare della palla e fisicità avversaria. Ma la squadra tiene. Dopo un quarto d'ora, però, sgorga l'impressione che la capolista stia un po' giocando come il gatto con il topo e fa capire che c'è da strignere con la punizione di Gonzalez che va secca sull'incrocio dei pali. Il Piace tiene ma non punge e va sotto 5' dopo: gol un po' casuale, con mischia in area e pallone che sfila verso Gonzalez, che sbuca come un Freccia Rossa. Il Piace ci mette un po' a reagire e i grigi sembrano padroni di tutto: hanno, per fortuna, la presunzione di bearsi un po' troppo della loro forza e bellezza e non chiudono il conto. Allora il Piace, che ha evidenti qualità morali, rialza il testone e comincia a giocare di più dalla parte degli altri: saber è anticipato a un passo dal tocco vincente, Taugourdeau spara dal limite quella botta che sembra a colpo sicuro, ma s'infrange sul muro in area (sembra addosso a Titone, beffa nella beffa). Si va la riposo con qualche speranza, ma arriva subito quello che abbiamo descritto all'inizio. La seconda botta fa piegare le gambe ai biancorossi e ci vuole un miracolo di Miori per evitare la terza capitolazione. Da qui, i biancorossi ricavano nuove energie e vann oadesso sempre più in avanti, bravi ad alternare le giocate basse con i lanci, ai quali spesso è costretto il francese. Franzini sceglie la forza dell'esperienza: la classe di Matteassi e i preziosi centimetri di Cazzamalli. L'Alessandria è costretta a stare sulle sue: prima Franchi manca di pochissimo un bel cross di Agostinone, poi Razzitti va rapace sulla palla bassa di Taugourdeau. Manca poco, ma la partita è realmente riaperta. Il Piace, generoso, mette qualche ulteriore apprensione alla corazzata e si ritira con la coscienza a posto. E soprattutto, con l'onore delle armi. (La Libertà) E sono cinque. L’Alessandria passa anche al Garilli contro il Piacenza, fa 15 punti su 5 partite e si conferma - se mai ce ne fosse stato bisogno - di essere una corazzata di fatto, in tutti o quasi i suoi singoli, nella qualità del gioco e nella capacità di capitalizzare gli errori concessi. Proprio gli errori, che Franzini temeva alla vigilia, hanno incanalato un risultato comunque mai in discussione se non nei finali dei due tempi, quando il Piacenza spinto dal proprio pubblico ha provato a reagire e ha capito che i piemontesi, se attaccati, vanno in difficoltà. Il problema sono i minuti che ci stanno nel mezzo, troppo alta l’asticella fissata dalla squadra di Braglia che mette sempre paura una volta arrivata sulla trequarti. Il Piacenza conosce così la sua prima sconfitta in campionato, archivia la serata con tre note positive - le parate di Miori, il gol di Razzitti e la consapevolezza di non mollare mai - lanciandosi nella settimana che porta al derby del Po contro la Cremonese. L’ALESSANDRIA FA PAURA Il campo rispetta le anticipazione della vigilia con Franzini che sceglie ancora Di Cecco sulla destra in difesa e l’attacco Titone-Razzitti-Franchi; Braglia invece pesca a piene mani dal talento della sua rosa e nell’undici di partenza schiera Bocolon e Gonzalez in attacco supportati da Iocolano e Sestu che hanno il compito di mettere in crisi gli esterni biancorossi. I ritmi sono alti fin da subito ed è chiaro che il Piacenza cerca di fare la sua partita di rimessa davanti al 4-2-4 degli ospiti. Il Garilli trema la prima volta al 20’ con Gonzalez che stampa l’incrocio dei pali sulla punizione dal limite. E’ l’antipasto, la portata principale arriva 4’ dopo ancora con Gonzalez che parte da fuori area e sulla mischia in area batte Miori al volo. Il gol manda in crisi le certezze dalla difesa emiliana che al 27’ rischia di subire il raddoppio sulla sforbiciata alta di Bocalon. Il Piacenza barcolla però reagisce (31’): palla filtrante per Saber in area, Vannucchi lo anticipa di un soffio ma quantomeno l’Alessandria, se attaccata soprattutto dalla parte di Barlocco, mostra lievi crepe. SI LOTTA Crepe in cui il Piacenza prova a fiondarsi nel finale di tempo, accendendo il pubblico del Garilli. L’occasione più bella (43’) capita sui piedi di Taugourdeau e la sua conclusione è respinta dal muro della difesa. Cresce anche Barba - mancato fino a quel momento - e gli emiliani vanno negli spogliatoi con la certezza di poter colpire l’Alessandria ai fianchi, giocando palla a terra. ERRORI Il problema è la cifra tecnica degli avversari: non ti permettono il minimo errore. Sulla prima rete si perde la marcatura di Gonzalez e in apertura di ripresa è Saber a spianare la strada verso il raddoppio: il centrocampista perde colpevolmente una palla che sanguina a centrocampo, Gonzalez gliela ruba e in tre passaggi Bocalon accompagna la sfera fino in porta (0-2). Al 65’ Miori compie un miracolo sulla conclusione di Bocalon, il Piacenza boccheggia e Franzini cambia: fuori Saber e Titone, dentro i centimetri (utili, forse servivano prima) di Cazzamalli e l’esperienza di Matteassi. CUORE Nel finale Miori salva ancora su Iocolano, Vannucchi compie una paratona sulla girata di Razzitti ma non può nulla su quella successiva: Franchi imbuca per Taugourdeau, assist da biliardo per il numero 9 che finalmente si sblocca. Al 1’ di recupero gran giocata di Franchi sulla trequarti, bordata e ancora Vannucchi in corner, ad aumentare i rimpianti per essere stati puniti sui pochissimi errori commessi. (Piacenza Sport) RISULTATI: Arezzo – Tuttocuoio 2-1 Carrarese – Cremonese 0-1 Como – Robur Siena 1-1 Giana Erminio – Pistoiese 0-0 Livorno – Lucchese 1-1 Lupa Roma – Olbia 1-0 Pontedera – Racing Roma 3-2 Renate – Pro Piacenza 1-0 Viterbese Castrense – Prato 2-0 CLASSIFICA: Alessandria p. 15, Cremonese 13, Arezzo, Renate, Livorno 10, Viterbese 9, Tuttocuoio 8, Giana Erminio 7, Pontedera, Piacenza 6, Como, Lupa Roma, Olbia 5, Pistoiese 4, Carrarese, Siena, Lucchese, Pro Piacenza, Racing Roma 3, Prato 2. Ogni * = una gara in meno. MARCATORI: 4 reti: Gonzalez (Alessandria), Brighenti (Cremonese), Shekiladze (Tuttocuoio), 3 reti: Bruno (Giana Erminio), Forte (Lucchese), De Sousa (Racing Roma), Neglia (Viterbese) Il punto sul campionato Quinta vittoria consecutiva per i Grigi, che si impongono nuovamente a Piacenza, questa volta contro il club bianco rosso di mister Franzini, che registra la prima sconfitta stagionale. Protagonista Pablo Gonzalez che colpisce l’incrocio dei pali su punizione sullo 0-0, risolve una mischia al 24’ calciando in rete di sinistro per il gol del vantaggio e serve su un piatto d’argento la palla del raddoppio a Bocalon (primo centro in campionato). Lo stesso Bocalon (deviazione fondamentale di Miori) colpisce anche la traversa. Nel finale, dopo un paio di ottimi interventi di Vannucchi (fino a quel momento praticamente inoperoso), il gol dei locali firmato da Razzitti all’85’. Insegue la solita Cremonese (13 punti), che si impone a Carrara di stretta misura: match risolto da un colpo di testa del difensore Lucchini al 29’ su azione da calcio d’angolo. C’è un terzetto a quota 10 punti: l’Arezzo che supera il Tuttocuoio (primo k.o.) grazie ai gol, nel secondo tempo, di Foglia e Polidori. Allo scadere accorcia Shekiladze, ma non c’è più tempo per recuperare. Il sorprendente Renate che batte il Pro Piacenza, alla quarta sconfitta su cinque partite: gol vittoria di Florian dopo 10 minuti. Gara nervosa con l’espulsione di Pesenti per fallo di reazione alla fine del primo tempo e Palma a metà ripresa (doppia ammonizione). Il Livorno non va oltre il pari interno nella sfida contro la Lucchese ed è raggiunto dai team di mister Sottili e mister Foschi: al “Picchi” vanno a segno i centrocampisti ovvero Venitucci dopo 16’ e Mingazzini a 5 dal termine. Prima vittoria per Lupa Roma e Pontedera: i laziali hanno la meglio sull’Olbia con la rete di Mastropiero al 65’ e resistono nel finale, dopo l’espulsione di Baldassin. Gara pirotecnica tra Pontedera e Racing Roma: 4 gol in 20 minuti nel primo tempo. Doppietta di Della Latta per i toscani che apre e recupera il match dopo che i giallo verdi l’avevano ribaltata grazie a Maestrelli e ad un rigore di De Sousa; il tutto tra il 5’ e il 26’. Gol partita alla mezz’ora della ripresa, ancora su rigore, trasformato da Santini. Nel finale rosso al romano Capanna. Un solo gol al passivo, ancora senza sconfitte, ecco la Viterbese affacciarsi nelle zone di classifica che contano (sesta posizione attuale con 9 punti): vittima di turno il Prato, alla terza sconfitta ed ultimo in classifica con 2 punti. Per il club della famiglia Camilli a segno Neglia nel primo tempo, che sfrutta un errato retropassaggio della difesa ospite ed il raddoppio di Diop nella ripresa. Con 4 gol segnati i migliori marcatori di questo avvio di stagione sono Brighenti, Gonzalez e Shekiladze. In attesa dello scontro diretto del 2 ottobre, domenica prossima l’Alessandria ospiterà il Como (18.30), mentre la Cremonese riceverà la visita del Piacenza. (Alessandria Calcio)

Girone A

Piacenza Calcio 1919 - Alessandria US 1912 1 - 2 (0 - 1)

RETI:

86. Razzitti [Pi] 25. González P.[A], 48. Bocalon R.[A]

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

PIACENZA CALCIO 1919: Miori, Di Cecco [79. Abbate], Silva, Pergreffi, Agostinone, Saber [66. Cazzamalli], Taugourdeau, Barba, Titone [66. Matteassi], Razzitti, Franchi. A disp.: Kastrati, Sciacca, Colombini, Segre, La Vigna, Castellana, Debeljhu. All.: Franzini Arnaldo

Arbitro: Dionisi Federico (L'Aquila) [Scarpa, Jouness]

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