Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2016/2017
Lega Pro
23-10-2016 - Giornata: 10 - Olbia - Bruno Nespoli
Girone A


Olbia Calcio 1905 - Alessandria US 1912 1 - 4 (1 - 1)
RETI: 41. Cossu [Ol] 7. Branca S.[A], 56. González P.[A], 78. Celjak V.[A], 93. González P.[A]

Alessandria US 1912 Vannucchi Gianmarco, Celjak Vedran, Gozzi Simone, Piccolo Felice, Barlocco Luca [70. Manfrin Gianni], Marras Manuel, Cazzola Riccardo, Branca Simone, Iocolano Simone [68. Sestu Alessio], González Pablo Andrés, Bocalon Riccardo [49. Nicco Gianluca] A disp.:Cottarelli Niccolò, Fissore Matteo, (P) La Gorga Cosimo, Marconi Michele, Mezavilla Adriano, Sosa Cristian All.: Braglia Piero

Formazione avversaria
OLBIA CALCIO 1905: Carboni, Pinna, Miceli, Dametto, Cotali, Piredda [79. Auriemma], Geroni [70. Delgado], Muroni [79. Murgia], Cossu, Capello, Ragatzu. A disp.: Montaperto, Van der Want, Russu, Scanu, Senesi, Quaranta, Tetteh. All.: Mignani Michele

Arbitro: Prontera Alessandro (Bologna) [Scarpa, Baldelli]
Note
Ammoniti: 30. Miceli [O]. 37. Cossu [O], 42. Iocolano [A]. Angoli: 6-7. Recuperi: 0.+ 3. Spettatori: 1.700 circa (1.458 paganti, 238 abbonati). Giornata di sole, calda. Terreno in buone condizioni. Inizio gara ore 14.30

Commento
IL "FATTORE BRAGLIA" ESALTA L'ALESSANDRIA DEI RECORD IL TECNICO A Olbia determinanti i cambi per riprendere la gestione della gara e dominarla. La capacità di gestire il gruppo, con le rotazioni al momento giusto. La nona sinfonia dell'Alessandria è 'corale' proprio come quella di Beethoven. Perché è la vittoria della squadra, di chi parte dal 1' e di chi entra in corsa, come Nicco, innesto fondamentale. E' la sinfonia che contiene l'inno alla gioia, che possono intonare gli uomini di Braglia, insieme ad una settantina di tifosi, insieme a migliaia a casa, nei circoli, nelle case, al bar dello stadio. Ovunque, dove la passione cresce e contagia tutti. Anche alle 14.30, anche con 25 gradi, almeno 15 in più rispetto alla Michelin, la capolista vince e vola. Giochino pure gli altri, i Grigi hanno già fatto poker LE SQUADRE Braglia conferma la fiducia a Branca in mezzo al campo, in coppia con Cazzola, uno dei due ex della sfida. E, nel ballottaggio a destra fra i due sardi di origine, è Marras questa volta ad essere preferito a Sestu. Nell'Olbia il rientro dell'esperto Cossu come trequartista, Ragatzu sempre titolare in attacco insieme a Capello. Un ritorno anche a centrocampo, Muroni, interno destro LA PARTITA Avvio intenso dell'Alessandria, dopo 2' Gonzalez ruba palla a centrocampo, tre dribbling e tocco per Cazzola, che apre a destra per Marras, sul tiro cross il primo angolo. Un minuto dopo rischio enorme: pericolosa indecisione della difesa, si inserisce Capello, che 'grazia' Vannucchi. Ma al 6' è l'Alessandria a sbloccare il risultato: sette giorni fa, per il ritorno da titolare, Branca aveva rimandato alla gara successiva il gol. Di parola, il centrocampista: su una respinta della difesa, ai 25 metri, un sinistro forte, che rimbalza davanti a Carboni e s'infila nell'angolino alto. Olbia però vivo, per due volte Capello si inserisce sfruttando la sua velocità. E' una soluzione tattica che i sardi ripetono, sfruttando la rapidità degli attaccanti, azionati con lanci dalla trequarti che obbligano Vannucchi a fare il difensore aggiunto. Sempre prezioso tra i pali: al 23' sul missile di Cossu dal limite su calcio piazzato, respinta e poi Marras completa la liberazione, ma l'Alessandria, nelle fasi centrali della prima frazione, stenta a produrre gioco, mentre la manovra dei padroni di casa parte dai due più esperti, Geroni che pensa e Cossu che esegue e fa viaggiare i compagni, soprattutto i due esterni bassi,Pinna e Cotali. Raddoppia l'Alessandria al 36', tocco sottoporta di Bocalon, sugli sviluppi di un angolo, ma l'assistente segnala una posizione irregolare dell'attaccante e l'arbitro annulla. Scintille tra Gonzalez e Cossu e il capitano dell'Olbia, al 40', inventa il pareggio, apre per Ragatzu a sinistra, che gli restituisce palla e l'ex Cagliari con un tocco felpato incrocia e batte Vannucchi, per la verità indisturbato, perché nessuno dei grigi lo segue. Un gol che arriva proprio nel momento in cui l'Alessandria dà l'impressione di poter gestire il vantaggio fino al riposo. L'Olbia riparte ancora un velocità e al 3' è provvidenziale Gozzi in angolo. Un minuto dopo Barlocco e Branca si perdono Ragatzu in area e l'attaccante grazia Vannucchi. E' il momento di cambiare: troppo importante muovere la classifica. Dentro Nicco per Bocalon e si passa al 4-1-4-1 con Cazzola davanti alla difesa e Gonzalez unico terminale offensivo, per provare a neutralizzare Cossu con un giocatore più mobile, come lo stesso Nicco. Che è il suggeritore del nuovo vantaggio dei Grigi: al 12' Cazzola playmaker apre per Nicco, in profondità per Gonzalez, sinistro non irresistibile, che s'infila nell'angolino basso, complice un tocco di Cotali. Al 24' ottimo Vannucchi sulla conclusione di Ragatzu, che si fa largo in area. Due cambi ravvicinati, per dare energie fresche, dentro Sestu e poi Manfrin, per Iocolano e Barlocco. E al 28' Carboni ci mette una pezza su Marras. E' un'Alessandria diversa da quella del primo tempo, l'innesto di Nicco sulle tracce di Cossu limita di molto le idee e il gioco degli olbiesi. E al 33' Celjak mette in cassaforte il risultato, un mix di determinazione e precisione, imposta e poi va a raccogliere il taglio sottoporta di Nicco, per ribadire la rete, la sua prima in maglia grigia. Ed è poker all'ultimo istante del recupero, Nicco per Gonzalez, che s'invola e infila Carboni. Apoteosi grigia. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) La quinta vittoria consecutiva dell’Alessandria in trasferta coincide con il primo stop in casa dell’Olbia ma è soprattutto un segnale importante per il campionato. Grigi che al Nespoli sanno soffrire ma portano a casa un risultato importantissimo per la classifica e l’autostima. Nell’undici iniziale scelto da Braglia c’è la conferma di Branca mentre sulla fascia destra Marras è preferito a Sestu. Tra i padroni di casa c’è Cossu mentre l’altro ex rossoblu cagliaritano Pisano non è tra i convocati causa infortunio. Primo tempo. Grigi subito in palla al 1’ con una conclusione di Bocalon contrata in angolo dalla difesa, da dimenticare l’esecuzione del corner. Al 4’ Olbia pericolosissimo: indecisione della difesa ospite, palla sui piedi di Capello che grazia Vannucchi. Grigi in vantaggio al 6’: Branca raccoglie una respinta della difesa di casa, secco il suo sinistro che picchia davanti a Carboni e si insacca imparabilmente. Al 23’ punizione velenosa di Cossu, Vannucchi va in presa e non trattiene, Marras sbroglia una brutta situazione. Scintille poco dopo la mezzora tra Cossu e Gonzalez, ci rimette il primo che si vede sventolare il cartellino giallo. Al 40’ però è proprio Cossu a castigare i grigi: imposta l’azione e poi va in mezzo all’area a raccogliere il cross di Ragatzu e con un perfetto inserimento non dà scampo a Vannucchi. Secondo tempo: il break dei grigi è micidiale: al 12’ Gonzalez, dopo una bella azione di Nicco, si gira prontamente, il suo tiro è deviato da Cotali e Carboni è spiazzato. Al 24’ c’è un sussulto dell’Olbia che con un gran destro di Ragatzu impegna Vannucchi in presa bassa. La risposta dei grigi due minuti dopo con Carboni provvidenziale nel metterci una pezza su spunto di Marras. Al 33’ il tris dell’Alessandria grazie ad un gran bel gol di Celjak caparbio in area avversaria a tenere palla e poi freddo nel mirare l’angolo lontano. Cossu ci prova su punizione (45’) di poco fuori. Il quarto gol dei grigi, doppietta per Gonzalez, è il sigillo sulla partita. I grigi controllano poi agevolmente il ritorno dell’Olbia e al triplice fischio possono festeggiare sotto il settore occupato dai loro tifosi. (La Stampa) Implacabile. Cinica come si addice alle grandi squadre. La marcia dell’Alessandria è sempre più trionfale (quinta vittoria esterna di fila, unica squadra professionista imbattuta) e il poker di gol inflitto all’Olbia (primo stop interno), conferma la forza devastante di un collettivo che gioca a memoria e rischia così di ammazzare il campionato. LA GARA Partita dai due volti, con un primo tempo nel quale l’Olbia ha fatto soffrire i piemontesi. Dopo il gol a freddo di Branca (botta da 25 metri, con l’esordiente Carboni non impeccabile), la squadra di Mignani ha reagito con coraggio. Cossu ha preso per mano i compagni e al 40’ ha pareggiato dopo un pregevole scambio con Ragatzu. Nella ripresa la svolta grazie alle decisioni di Braglia, passato al 433, modulo adottato dall’Alessandria nello scorso campionato. Fuori subito Bocalon per Nicco: mossa azzeccatissima e capolista trasformata grazie anche all’innesto di Sestu. Al 12’ il raddoppio firmato da Gonzalez, con un tiro sporcato da Dametto. Da questo momento non c’è stata più partita, con l’Olbia molto provato e incapace di reagire. Mignani ha sostituito tutto il centrocampo, ma con risultati modesti. Al 32’ Celjak ha firmato il 3-1 dopo una serie di pasticci nell’area dei sardi e al 46’ Gonzalez ha realizzato la sua doppietta dopo un clamoroso liscio di Pinna e comodo dribbling su Carboni. LE PAROLE Braglia ha elogiato il comportamento dei suoi: «Siamo un gruppo compatto, che crede nei propri mezzi. Speriamo di perdere il meno possibile, stavolta potevamo anche lasciare qui i primi punti». Incassati i complimenti del collega, Mignani è apparso molto deluso: «Dopo il 2-1la squadra ha iniziato a sbagliare anche i passaggi più semplici ed è stata la fine (La Gazzetta dello Sport) La gara tra Olbia ed Alessandria, valida per il decimo turno del girone di Lega Pro, si è conclusa sul punteggio di 1-4 grazie alle reti di Branca (A), Cossu (O), Gonzalez (2) (A) e Celjak (A). Si comincia con qualche novità da ambo le parti, come Carboni tra i pali dei padroni di casa oppure Marras e Branca nel centrocampo ospite Le squadre si affrontano a viso aperto e già al 7’ la capolista, con grande personalità, passa in vantaggio. Sinistro da venticinque metri di Branca, non particolarmente potente, ma Carboni è incerto e la sfera si insacca. I sardi provano a reagire riversandosi nella metà campo avversaria senza, però, creare troppi grattacapi a Vannucchi e rischiando, anzi, nelle rapide ripartenze operate dai grigi. I padroni di casa trovano, però, il meritato pareggio al 41’. Cossu triangola con Ragatzu e si inserisce in una difesa dell'Alessandria troppo morbida e, in acrobazia, fulmina Vannucchi. La ripresa comincia con gli stessi ventidue in campo ma poco dopo, con l’inserimento di Nicco al posto di Bocalon, i grigi passano al 4-3-3. La mossa del tecnico è quella vincente ed il neo entrato è subito protagonista. Infatti al 56’ è lui ad incunearsi nell’area ospite ed offrire un cross arretrato per Gonzalez il quale controlla e calcia trovando un leggera deviazione di Dametto. Nulla da fare per Carboni ed Alessandria nuovamente in vantaggio. Gli ospiti non commettono l’errore della prima frazione, insistono e legittimano il vantaggio triplicando al 78’. Celjak dialoga stretto con Marras nel settore destro d'attacco e, da posizione defilata, infila Carboni per il 3-1 ospite. Nel recupero Gonzalez, in contropiede, arrotonda il punteggio e punisce, forse oltre misura, i sardi. L’Alessandria centra il nono successo su dieci gare (quinto su cinque in trasferta). Serve aggiungere altro? Ecco Top e Flop della gara. TOP Cossu (Olbia): rientra dalla squalifica e sfoggia una prestazione davvero completa, soprattutto nel primo tempo. Collega i reparti, si sacrifica, rifinisce e conclude. Pregevole, in particolare l’azione del pareggio, conclusa con uno spunto che mette in luce la sua ottima condizione atletica. TRASCINATORE Nicco (Alessandria): i grigi cominciano la gara con la personalità della capolista. Ma una volta trovato il vantaggio la squadra piemontese stranamente si smarrisce e presta il fianco alla reazione ospite. E allora ci pensa Pierino (Braglia), inserendo il centrocampista per un cambio di modulo che dà immediati frutti. È evidente che non si vincono nove partite su dieci per caso ed i meriti del tecnico maremmano, abile a sfruttare tutti i componenti di una rosa importante, sono notevoli. PARADIGMATICO FLOP Carboni (Olbia): dispiace sempre colpevolizzare i singoli, ma l’errore commesso dall’estremo difensore olbiese pare piuttosto grave. La conclusione di Branca non è parsa irresistibile e solo una disattenzione poteva trasformarla nel vantaggio ospite. Cerca di riscattarsi, quando la maggior parte dei suoi compagni cala di tono, ma termina il match con quattro reti al passivo. INCERTO Primo tempo (Alessandria): premesso che, visti i risultati ottenuti fin qui, stiamo cercando il pelo nell’uovo, nel primo tempo si nota qualche indecisione di troppo in difesa, come ad esempio nell’occasione del pareggio dei sardi. MORBIDI (Tutto Lega Pro) Sole e caldo al “Nespoli” di Olbia, una cinquantina i tifosi mandrogni giunti in aereo da Malpensa. Braglia conferma l'undici sceso in campo con la Pistoiese con la sola eccezione di Marras, dal 1' al posto di Sestu. A partire più forte sono i grigi, che già al 2' vanno vicini al vantaggio: Cazzola smista per Marras sulla sinistra, il numero 17 crossa in mezzo per Bocalon ma la conclusione è sbilenca sopra la traversa. Al 4' Gozzi si addormenta e si fa rubare palla al limite dell'area da Capello, l'attaccante dei bianchi ci prova di destro ma il tiro termina sul fondo alla sinistra di Vannucchi. Dopo soli due minuti Alessandria in gol: su respinta della difesa sarda la palla arriva a Branca che dai 20 metri fa partire un tiro non irresistibile che Carboni riesce solo a sfiorare. Palla in rete e 0-1 per gli ospiti. L'Olbia non si demoralizza e continua ad attaccare. Al 12' bel filtrante di Cossu per Capello, Piccolo in scivolata l'appoggia a Vannucchie e sventa il pericolo. Un minuto dopo ribaltamento di fronte: Ragatzu perde palla a favore di Gonzalez, l'argentino fugge via verso l'area, superati i 16 metri alza però troppo la mira e la conclusione finisce alta. Le due formazioni giocano a viso aperto, tante le ripartenze, da una parte e dall'altra. Dopo lo svantaggio i locali prendono in mano le redini del gioco ma l'Alessandria non si scompone e chiude bene gli spazi. Al 23' Cossu mette i brividi ai supporters mandrogni con una punizione che mette in difficoltà Vannucchi, il portiere respinge ma non trattiente la palla viene poi spazzata via dalla difesa ospite. L'Olbia prova a schiacciare l'Alessandria nella propria metà campo e al 27' i locali vanno a rete, l'arbitro però annulla per posizione irregolare di Capello su imbeccata di Ragatzu sugli sviluppi di un corner. Al 30' l'ex di giornata Miceli atterra Gonzalez, Prontera estrae il giallo. La successiva punizione di Gonzalez su tocco di Iocolano finisce sulla barriera. Gol annullato poco dopo anche agli ospiti: angolo di Iocolano, batti e ribatti in area, la palla termina a Gonzalez che insacca a pochi passi da Carboni. Anche in questo caso Prontera segnala il fuorigioco. Al 40' l'Olbia pareggia: Cossu appoggia a Ragatzu decentrato sulla sinistra, l'ex pro Vercelli tocca morbido a centro area per l'accorrente Cossu che di prima infila Vannucchi. Pareggio meritato per ciò che si è visto in campo nei primi 45'. Ad inizio ripresa Olbia subito pericoloso con un sinistro al volo di Geroni su azione di calcio d'angolo. Al 49' Braglia azzecca il cambio che risulterà poi decisivo ai fini del match: fuori un evanescente Bocalon, al suo posto il redivivo Nicco. Proprio dai piedi del centrocampista nato ad Ivrea scaturisce l'azione dell'1-2. Nicco entra in area sulla destra, si libera di un difensore e serve Gonzalez, sinistro di prima intenzione del numero 18, la conclusione è debole ma la deviazione di Miceli inganna Carboni che vede la palla infilarsi alle sue spalle sul primo palo. Un pizzico di fortuna legittimata però dalla tenacia di Nicco, bravo a crederci e a trovare Gonzalez libero in area. Dopo il raddoppio dei piemontesi l'Olbia inizia a dare i primi segni di cedimento, soprattutto di ordine mentale. Al 68' fuori Iocolano, dentro Sestu. Al 69' Ragatzu impegna Vannucchi con un tiro di prima che però si spegne tra le braccia del numero uno grigio. L'Alessandria inizia a giocare sul velluto e al 72' Marras sfiora il tris con un tiro dal limite sul quale Carboni in tuffo compie il miracolo. Terzo gol che arriva dopo appena 6': palla in area bianca, respinta corta di Miceli sulla quale arriva Celjak, uno due con Marras e destro del terzino croato che s'infila nel sette all'altezza del secondo palo. Rete che mette in ghiaccio i tre punti e che taglia definitivamente le gambe ai comunque mai domi giocatori galluresi. Negli ultimi minuti i sardi ci provano con gli ultimi sussulti d'orgoglio ma gli affondi si rivelano pressoché velleitari. La concentrazione cala e al 93' Gonzalez sfrutta al meglio la palla persa dalla retroguardia locale portandosi in area e calciando a rete completamente indisturbato. Olbia che regge, e anche bene, solo un tempo. L'1-1 dei primi 45' stava forse persino un po' stretto alla squadra di Mignani, considerata la non brillantissima prestazione di Gonzalez e compagni. Nella ripresa, in particolare dopo l'1-2, i bianchi hanno però perso lucidità e il solito cinismo e la grande esperienza dell'undici di Braglia hanno fatto ancora una volta la differenza. (Alessandria News) L'Alessandria vince dove fino ad ora non aveva ancora vinto nessuno. Contro l'Olbia l'Alessandria, in campo con la seconda maglia di colore rosso, ha dato un bel segnale al campionato, andando a vincere sul difficile campo di Olbia, la quale ha avuto tra le sua fila un super Cossu, a volte un'autentica spina nel fianco. Mister Braglia ha confermato a centrocampo Branca al fianco di Cazzola, mentre Marras vince il ballottaggio con Sestu e parte dal 1'. Al 6' Branca ringrazia il tecnico per la fiducia inventandosi il gol del vantaggio. La squadra grigia, anche se rossa per l'occasione, si abbassa troppo e i padroni di casa trovano il pareggio con Cossu. A inizio secondo tempo il tecnico grigio non è convinto della propria squadra e cambia subito inserendo Nicco al posto di Bocalon, passando al tridente. La mossa sembra azzeccata anche perché proprio Nicco offre l'assist per Gonzalez, il quale è anche fortunato a trovare la deviazione di un difensore in occasione del nuovo vantaggio grigio. La gara ormai sembra indirizzata sul binario giusto per la capolista la quale rischia poco e trova anche il 3-1 con Celjak e all'ultimo minuto di recupero il quarto gol ancora con Gonzalez. Con questa vittoria la capolista consolida la propria posizione attendendo il risultato della seconda, la Cremonese impegnata a Pontedera contro il Tuttocuoio. La cronaca della gara Primo Tempo 2' Marras sulla destra mette la palla al centro, Bocalon prova la battuta a rete, un difensore dei padroni di casa devia in angolo. 4' Capello da buona posizione calcia, la conclusione va sul fondo. 6' Alessandria GOL: Branca raccoglie una respinta difensiva e da fuori area lascia partite un gran tiro tenendo la palla bassa, a nulla vale la deviazione di Carboni e l'Alessandria è in vantaggio 1-0. 23' Cossu calcia una punzione dai 20 metri, Vannucchi respinge, Marras sbroglia calciando in fallo laterale. 27' Cossu calcia un corner con un assist per Ragatzu al limite dell'area, il quale calcia in maniera scoordinata, sulla traiettoria Capello davanti alla porta devia in rete, ma il guardalinee ravvisa la posizione irregolare e il gol non è valido. 29' Gonzalez viene steso poco fuori area da Miceli, ammonito. 35' Corner calciato da Iocolano, interviene Cazzola, la palla arriva a Gonzalez, il suo assist è per Bocalon il quale trova la deviazione vincente, ma anche in questo caso il guardalinee ravvisa la posizione irregolare. 36' Cossu prima della battuta di un calcio di punizione spintona Bocalon: ammonito. 39' Olbia GOL: Ragatzu mette la palla in area, Cossu lasciato libero batte a rete e pareggia per i padroni di casa. 41' Iocolano interviene fallosamente su Capello, ammonito. 45' Senza recupero l'arbitro fischia la fine della prima parte della gara, Olbia e Alessandria sono sull'1-1. Secondo Tempo 3' Corner calciato da Cossu, indecisione difensiva, Geroni ne approfitta e calcia, la conclusione è sul fondo. 4' Sostituzione nell'Alessandria, esce Bocalon entra Nicco. 11' Alessandria GOL: Gonzalez riceve palla in area da Nicco, la sua conclusione di di sinistro è deviata da un difensore che beffa Carboni e riporta in vantaggio l'Alessandria 2-1. 22' Sostituzione nell'Alessandria, esce Iocolano entra Sestu. 23' Ragatzu calcia da dentro l'area, Vannucchi para senza problemi. 25' Doppia sostituzione, una per parte: nell'Alessandria esce Barlocco entra Manfrin, nell'Olbia esce Geroni entra Delgado. 27' Marras calcia bene da buona posizione, carboni si supera e respinge. 33' Alessandria GOL: Celjak dopo uno scambio con Marras conclude in porta, Carboni non ci può arrivare e ora sono 3 i gol per l'Alessandria. 47' Auriemma scarica palla per l'accorrente Capello, la sua conclusione va sul fondo. 48' Alessandria GOL: Gonzalez in contropiede si presenta davanti a Carboni e lo batte con una conclusione di sinistro realizzando la quarte rete per l'Alessandria. L'arbitro fischia la fine e l'Alessandria vince 4-1 (TuonoNews) Non tutte le ciambelle riescono col buco. Soprattutto, a stoppare la rimonta dell'Olbia stavolta c'è l'Alessandria. Al Nespoli, alla decima giornata di Lega Pro, la capolista imbattuta fa man bassa di punti e di gol, travolgendo i padroni di casa 4-1 e dimostrando che l'umiltà è una dote dei grandi. Al vantaggio di Branca replica Cossu con una magia, e quando, in avvio di ripresa, il tecnico Braglia sostituisce il bomber Bocalon col centrocampista Nicco, l'idea è che la corazzata voglia accontentarsi del pareggio, e invece passa al contrattacco, trasformando il 4-4-2 in un 4-1-4-1 che, in fase di possesso, diventa il letale 4-3-3 che “mata” la squadra di Mignani. Per i bianchi la prima sconfitta interna è una lezione durissima. Per oltre un'ora il divario di 14 punti non si vede. L'Olbia è brava a recuperare lo svantaggio, firmato al 6' da Branca con una gran botta da fuori che buca le mani all'esordiente Carboni: a riportare il match in equilibrio, al 40', ci pensa Cossu, che scambia d'esterno con Ragatzu al limite dell'area e batte Vannucchi che neppure se ne accorge. La piega della gara non piace ai Grigi: l'Olbia comincia a farci un pensierino, e il cambio Bocalon-Nicco sembrerebbe la resa dell'avversario. Braglia è, però, una vecchia volpe, e forte di esterni come Marras, Iocolano e Sestu ridisegna l'undici e infila i bianchi in ogni dove, fino a vincerne le resistenze. Mettici, poi, che la fortuna aiuta i forti: nel castigare Carboni, al 10' del secondo tempo, Gonzalez trova la complicità di Dametto, e su quella deviazione il match può dirsi bello che deciso. L'Olbia ci prova, ma non ci crede: le giocate di Cossu, solito mattatore, si trasformano in prediche nel deserto, e a furia di cedere iarde l'Alessandria si trasferisce nella metà campo dei padroni di casa, col batti e ribatti in area che, al 32', si traduce nel terzo gol siglato da Celjak. La débacle è a un passo: i tentativi di Cossu (su punizione) e Capello (diagonale a lato), l'invincibile armata cala il poker nel recupero con Gonzalez, in slalom, comodo comodo, tra Pinna e Dametto fino a freddare Carboni e regalarsi la doppietta personale. Forse, non sono queste le sfide da vincere. Ma fare meglio era possibile. (L'Unione Sarda) Scena a fine partita, fuori dal Nespoli. Traffico in tilt, spettatori che vanno via. Un ragazzino, da una macchina, chiede: “cosa ha fatto l'Olbia?”. Un altro, a piedi, gli risponde: “4-1”. E l'altro: “Vinto?”. “No, perso”. Beata ingenuità. Ma come si poteva pensare che l'Olbia potesse battere, seppure al Nespoli, la corazzata Alessandria? Come era minimamente possibile ipotizzare che potesse esserci partita fra una squadra, l'Olbia, con 11 punti, contro un'altra, l'Alessandria, prima da sola in testa con 25? E invece non chi non l'ha vista, la partita ma proprio chi l'ha vista, può dire – senza passare per pazzo – che la sfida c'è stata, ed è stata più paritaria di quanto il secco, roboante, inappellabile 4-1 per i grigi possa far credere. E' vero: l'Olbia (ieri inspiegabilmente con la maglia nera anziché bianca) ha palesato tutte le sue debolezze. Poco cinica, per esempio già al 3' del primo tempo: Capello non sfrutta a dovere un errore (uno dei pochissimi) della retroguardia piemontese. Poco sicura in porta: nonostante il cambio tra i pali, con Montaperto sostituito da Carboni, il primo gol dell'Alessandria ha la complicità, non totale ma decisiva, dell'estremo difensore gallurese. Distratta e anche pasticciona in difesa: i gol del 2-1 e del 3-1 hanno origine in alcune valutazioni errate (sui tempi e la posizione) della retroguardia. Inefficace in attacco: due tiri - uno di Genoni sull'1-1 e uno di Ragatzu sul 2-1 per i grigi – usciti di poco, e poco altro (gol di Cossu a parte). Tutto vero: i limiti dell'Olbia – una matricola costruita all'ultimo momento per la serie C: meglio non scordarlo – sono questi e, in un modo (psicologia) o nell'altro (acquisti), andranno corretti. Ma per un intero tempo – più o meno dal 6' della prima frazione al 10' della ripresa – a fare il gioco è l'Olbia. L'Alessandria, se contenta per l'1-0 o perché messa alle corde dal pressing bianco, non sembra lo squadrone che è. Non che sparisca dal campo, anzi. E' messa benissimo, con un 4-4-2 classico che copre tutti gli spazi, con i reparti vicinissimi, compatti. Ma il pallino del gioco (poco fruttuoso, magari) ce l'ha l'Olbia. Sprecata l'occasione al 30 con Capello (tiro fuori), incassato l'1-0 (tiro da fuori area di Branca, con le mani di Carboni che si piegano), rischiato il colpo del ko al 12' (Ragatzu sbaglia un retropassaggio, Gonzalez si invola e calcia alto), l'Olbia né si demoralizza né si scompone. Pressa, produce giocate. A guidarla è Andrea Cossu. Un gigante, un calciatore di un'altra dimensione, un'emozione continua. “Vale la pena venire al campo solo per vedere le sue giocate” dice una tifosa. L'Alessandria ha un apparato di prim'ordine, eppure Cossu ci passa in mezzo (immagine già vista) come fosse un grande che gioca contro dei bambini. Stop al volo, finte di corpo, cambi di passo: Cossu si porta dietro, e li salta regolarmente, due-tre avversari. Poi lancia, inventa, cerca di avere l'aiuto (non sempre all'altezza) dei compagni, Poi, al 40', funziona tutto: tutto quello che l'Olbia vorrebbe sempre avere, Cossu prende palla a metà campo, disorienta tre avversari, lancia sulla sinistra Ragatzu. Il quale gioca bene la palla, alza la testa e lì, al centro dell'area, vede arrivare proprio Cossu: gran colpo del numero 7, gol del pareggio. E' il momento in cui l'Olbia sembra potercela fare. A tenere il pareggio, a osare anche di più. La ripresa si apre con l'Alessandria che passa al 4-3-3, e con l'Olbia vicinissima al gol: bel tiro di Geroni, fuori di poco (al 2'). un'illusione. Otto minuti dopo, Gonzalez approfittando di una difesa non impeccabile, gela la possibile primavera dell'Olbia: segna il gol del 2-1, aiutato anche dalla fortuna. Poteva essere una mazzata: tanta fatica buttata. Ma undici e tredici minuti più tardi arrivano altre due fiammate, le ultime: assist di Cossu per Ragatzu, colpo di testa fuori di poco: gran tiro di Ragatzu, parato. L'Olbia finisce lì: segna Celjak al 32': e l'impresa non è che appare ardua, svanisce proprio come neve al sole. Anche l'Olbia passa al 4-3-3, ma non c'è più storia. Come senza storia è il 4-1 dell'Alessandria siglato da Gonzalez, al 47'. La sua di storia, l'Olbia deve scriverla in altre partite. (La Nuova Sardegna) La capolista Alessandria si conferma e sbanca il Bruno Nespoli per 1-4. Sconfitta troppo ampia per quanto visto in campo, con l'Olbia che ha avuto anche occasioni per passare in vantaggio, quando il risultato era in equilibrio. Nel primo tempo, alla rete di Branca in avvio, aveva risposto Cossu. Poi, nella ripresa, i grigi hanno dilagato con la doppietta di Gonzalez e la rete di Celjak PRIMO TEMPO. Ci prova subito Capello, ma la palla si spegne sul fondo. Al 5', ospiti in vantaggio con Branca, che da fuori sorprende Carboni con un velenoso rasoterra. L'Olbia tenta la reazione, ma pecca spesso nell'ultimo tocco. Al 23', Vannucchi respinge su Cossu, poi Piredda arriva in ritardo all'appuntamento con il tap-in vincente. Le reti prima di Capello e poi di Bocalon sono rese nulle dalle segnalazioni dei due assistenti dell'arbitro. Al 37', giallo per Cossu. Due minuti dopo, è lo stesso fantasista locale a trovare la rete del pari capitalizzando nel migliore dei modi una triangolazione con Ragatzu. Il primo tempo si conclude in situazione di parità. SECONDO TEMPO. Le due compagini tornano in campo riproponendo gli stessi ventidue che hanno disputato la prima frazione di gioco. Al 48', su azione d'angolo, Geroni calcia alto sottomisura. Primo cambio ospite un minuto dopo, con Nicco che subentra a Bocalon. Al 55', piemontesi in vantaggio con Gonzalez, che batte Carboni con una conclusione deviata da Dametto. L'Olbia ci prova ed al 66', mister Braglia inserisce Sestu per Iocolano. Due minuti dopo, palla buona per Ragatzu, che però calcia addosso a Vannucchi. Al 69', l'Alessandria esaurisce i cambi a propria disposizione, sostituendo Barlocco con Manfrin. Mister Mignani risponde con Delgado per Geroni. Un minuto dopo, Carboni salva tutto su deviazione da due passi di Marras. Ma al 77', l'Alessandria trova il tris: con Celjak che insacca sottomisura una palla vagante in area gallurese. Ad undici minuti dalla fine, doppio cambio olbiese, con Auriemma e Murgia al posto di Muroni e Piredda. Al minuto 88', Cossu ci prova con un piazzato, ma la palla sfila di poco sul fondo. L'arbitro concede quattro minuti di recupero. Stesso destino per un tiro di Capello dai 18metri nel primo minuto di recupero. Al 92', Gonzalez approfitta di un errato retropassaggio di Pinna e batte Carboni, per l'1-4 finale. (Olbia 24 Notizie) RISULTATI: Livorno – Arezzo 1-1 Lucchese – Prato 3-0 Lupa Roma – Giana Erminio 0-0 Pistoiese – Como 1-1 Pro Piacenza – Viterbese Castrense 2-1 Racing Roma – Carrarese 0-1 Renate – Pontedera 3-0 Robur Siena – Piacenza 2-3 Tuttocuoio – Cremonese 0-1 CLASSIFICA: Alessandria p. 28, Cremonese 23, Viterbese, Piacenza 19, Como, Arezzo 18, Renate 17, Livorno 15, Lucchese, Robur Siena, Giana Erminio13, Carrarese, Olbia 11, Tuttocuoio 10, Pistoiese, Pro Piacenza 9, Lupa Roma, Pontedera 7, Racing Roma 6, Prato 5. MARCATORI: 8 RETI: Forte (Lucchese), 6 RETI: Bocalon (Alessandria), Gonzalez (Alessandria), Brighenti (Cremonese), 5 RETI: Bruno (Giana Erminio), Marotta (Robur Siena), Neglia (Viterbese) 4 RETI: Moscardelli (Arezzo), Taugordeau (Piacenza), De Sousa (Racing Roma), Shekiladze (Tuttocuoio), Marano (Viterbese). Il punto sul campionato Cinque trasferte e 5 vittorie esterne per l’Alessandria, che anche ad Olbia dimostra di essere squadra attrezzata e consapevole della propria forza calcistica: i Grigi hanno ora 28 punti, il miglior attacco del girone con 21 gol e mantengono il vantaggio sulla Cremonese, che vince grazie ad un rigore nel finale, mentre per la Viterbese si registra la prima sconfitta stagionale. Temuta alla vigilia, la trasferta in terra sarda ha ancora una volta messo in evidenza i lati migliori della compagine di Mister Braglia: la capolista passa in vantaggio dopo 6’ con una conclusione dalla distanza di Branca, che sorprende il portiere Carboni. L’Olbia (11 punti) si appoggia sul suo capitano Cossu, vero trascinatore fin quando il fiato lo sostiene e trova il pari al 41’ (triangolazione con Ragatzu). Ripresa sontuosa che si tinge di Grigio, grazie anche all’ingresso di Nicco e al cambio di modulo: in gol Gonzalez al 56’ (deviazione di Dametto), Celjak al 78’ e ancora Gonzalez (sesto centro in stagione) al 93’. Vince dal dischetto la Cremonese (23) in quel di Pontedera contro il Tuttocuoio (10): Brighenti va a segno dagli 11 metri a 4 minuti dal termine con i nero verdi che rimangono in 10 per l’espulsione di Falivena, autore del fallo da rigore su Scarsella. Terza vittoria consecutiva per la squadra di Tesser, proteste dei toscani per un presunto fuorigioco che avrebbe caratterizzato l’azione decisiva del match. Le tante assenze (Cuffa, Sforzini, Celiento) costano care alla Viterbese (19) che perde la prima gara stagionale a Piacenza contro il Pro (9): ospiti in vantaggio con Diop al 32’, ma raggiunti dopo 7 minuti da Rossini. Nella ripresa match ribaltato da Pesenti al 53’. La reazione laziale finisce sul palo colpito da Invernizzi proprio allo scadere. Quinto risultato utile consecutivo del Piacenza (19) che vince a Siena (13): dopo il palo di Sciacca, va a segno Matteassi nel primo tempo. Ripresa ad alti ritmi con il pari di Marotta al 53’ e l’uno-due micidiale dei biancorossi firmato da Cazzamalli e Saber nel giro di un quarto d’ora. Miori para un rigore a Mendicino e solo al quarto minuto di recupero arriva il 2-3 di Bunino. In serie utile anche il Como (18) che pareggia sul campo della Pistoiese (9): a segno Chinellato dopo 10 secondi. Pari di Colombo al 14’, Nel secondo tempo Crispino para un rigore a Gyasi. Ancora una giornata importante per il Renate (17): liquidato con un eloquente 3-0 il Pontedera (7) che raccoglie un solo punto nelle ultime 5 giornate. A segno Marzeglia, Palma e Napoli. Con una doppietta di Forte, nuovamente capocannoniere del girone ora a 8 reti, la Lucchese (13) strapazza il fanalino di coda Prato (5); segna anche Bruccini per i rossoneri che agganciano la Giana (13) protagonista dell’unico 0-0 di giornata a Roma contro la Lupa (6) che conquista un punto dopo 3 sconfitte consecutive. Gli ospiti non hanno saputo approfittare della superiorità numerica: espulso Mancosu per doppia ammonizione al 36’. Seconda vittoria consecutiva in trasferta e boccata d’ossigeno per la Carrarese (11) che passa a Tivoli contro il Racing Roma (6), al quarto k.o. di fila. Gol vincente di Floriano al 61’ su rigore. Espulso nel finale Proietti. La giornata si è completata nella serata di lunedi con il derby tutto amaranto tra Livorno ed Arezzo finito 1-1 con l'Arezzo che ha finito in nove uomini causa espulsioni (Sirri e Moscardelli). I gol decisivi di Dell'Agnello per il Livorno e Yamga per l'Arezzo. Domenica prossima impegni casalinghi per Alessandria (Siena), Cremonese (Pistoiese) e Viterbese (Livorno); trasferta a Carrara per il Piacenza. (Alessandria Calcio)

Girone A

Olbia Calcio 1905 - Alessandria US 1912 1 - 4 (1 - 1)

RETI:

41. Cossu [Ol] 7. Branca S.[A], 56. González P.[A], 78. Celjak V.[A], 93. González P.[A]

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

OLBIA CALCIO 1905: Carboni, Pinna, Miceli, Dametto, Cotali, Piredda [79. Auriemma], Geroni [70. Delgado], Muroni [79. Murgia], Cossu, Capello, Ragatzu. A disp.: Montaperto, Van der Want, Russu, Scanu, Senesi, Quaranta, Tetteh. All.: Mignani Michele

Arbitro: Prontera Alessandro (Bologna) [Scarpa, Baldelli]

Note

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