Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2016/2017
Lega Pro
30-12-2016 - Giornata: 21 - Livorno - Armando Picchi


Livorno Calcio AS - Alessandria US 1912 2 - 1 (1 - 1)
RETI: 27. Cellini M. [Li] , 48. Cellini M. [Li] 16. Marras M.[A]

Alessandria US 1912 Vannucchi Gianmarco, Celjak Vedran, Gozzi Simone, Piccolo Felice, Barlocco Luca, Marras Manuel, Cazzola Riccardo, Mezavilla Adriano [64. Branca Simone], Iocolano Simone [79. Marconi Michele], González Pablo Andrés, Bocalon Riccardo [75. Fischnaller Manuel] A disp.:Aramini Marco, Cottarelli Niccolò, Fissore Matteo, (P) La Gorga Cosimo, Manfrin Gianni, Nicco Gianluca, Sestu Alessio All.: Braglia Piero

Formazione avversaria
LIVORNO CALCIO AS: Mazzoni, Gonnelli, Borghese, Gasbarro, Jelenic, Marchi [79. Ferchichi], Luci, Lambrughi, Venitucci [71. Toninelli], Maritato [88. Dell’Agnello], Cellini. A disp.: Falcone, Vono, Morelli, Rossini, Gemmi, Murilo. All.: Foscarini Claudio.

Arbitro: Amoroso (Paola) [Mangino, Santoro]
Note
Ammoniti: 32. Bocalon [A], 35. Lambrughi [L], 35. Marras [A], 61. Maritato [L], 70. Cazzola [A]. Angoli: 4-4. Recuperi: 1.+ 4. Spettatori: 6.000 circa (2.392 paganti, 3.213 abbonati, incasso € 38.961,79) Serata fredda, terreno in buone condizioni Inizio gara ore 20.45

Commento
Cellini impone l’alt all’Alessandria Il Livorno chiude l’anno in bellezza La capolista passa con Marras, poi l’attaccante di Foscarini firma la prima sconfitta Termina all’Armando Picchi l’imbattibilità dell’Alessandria che, nonostante fosse passata in vantaggio con Marras dopo 15 minuti, è stata rimontata dal Livorno grazie ad una doppietta di Marco Cellini. Un risultato che riaccende le speranze di Cremonese e Livorno (dodicesimo risultato utile) di agganciare il primo posto. Un risultato che premia la squadra di Foscarini che ha saputo amministrare nella maniera migliore la gara grazie al lavoro incessante del suo centrocampo. BOTTA E RISPOSTA E’ partito molto aggressivo il Livorno che ha cercato di mettere in difficoltà la difesa alessandrina grazie alla velocità dei suoi esterni. La formazione di Braglia ha retto bene l’urto amaranto e al primo affondo è passata in vantaggio: Iocolano è andato via sulla corsia di sinistra, e ha servito Marras che al volo di sinistro ha messo la palla in rete. Il Livorno non si è però abbattuto e si è gettato a capofitto in avanti: proteste per un presunto fallo di Caljak su Lambrughi e al 27’ è arrivato il pareggio grazie a Cellini che, servito da Lambrughi, ha anticipato Gozzi prima di battere Vannucchi. La gara si è incattivita con l’arbitro che ha dovuto riportare la calma. Il primo tempo si è chiuso con una punizione di Gonzalez respinta di piede da Mazzoni. SORPASSO Al 3’ della ripresa il Livorno ha completato la rimonta: cross dalla destra per Luci per Cellini che ha anticipato tutti e di testa ha firmato la doppietta. L’Alessandria ha accusato il colpo e ha faticato a ritrovare l’equilibrio del primo tempo. Al 21’ un gran sinistro dal limite di Gonzalez ha sfiorato il palo e poco dopo Bocalon di testa ha sprecato una ghiotta occasione così come Cellini, che tutto solo davanti a Vannucchi ha mancato la tripletta. Inutile nel finale il forcing dell’Alessandria. (Gazzetta dello Sport) Livorno amara per i Grigi: ora analizzare cosa non va per ripartire col piglio giusto alla ripresa del torneo Il campionato è riaperto? La classifica dice questo. Dice che l'Alessandria ferma la sua striscia da record e il Livorno la allunga e trascina nell'inseguimento anche la Cremonese. Ha vinto la squadra che ha aggredito di più, e nella gara cruciale, in cui i Grigi non si sono certo arresi senza lottare, è emersa una necessità, un uomo che faccia la guerra in area, oltre all'imperativo di ritrovare giocatori come Iocolano e Bocalon, molto opachi. Il vantaggio c'è ancora, ma pensare che sia un margine tranquillo sarebbe un pericolo, da evitare. E questo lo sanno bene Braglia per primo, i giocatori e anche la società. La famosa dote di cui parlava il tecnico alla vigilia esiste ancora, anche se un po' ridotta. Da gestire con intelligenza per tornare ad aumentarla e non a permettere agli altri di avvicinarsi. La gara di Livorno faccia riflettere tutti, la squadra che avrebbe dovuto avere più pressione, quella amaranto l'ha sopportata meglio: i Grigi hanno palesato un affanno che mai li ha fatti giocare come vorrebbero e sanno. L'ILLUSIONE Il Livorno aggredisce in avvio, ma la difesa grigia ha solidità e gestione tranquilla della palla. E l'Alessandria colpisce con un capolavoro di manovra: ruba palla Iocolano e se ne va a sinistra, finta da manuale di Gonzalez che va incontro alla palla e confonde cosi Gonnelli. Il fantasista che aveva imperversato all'andata tocca all'indietro per Marras che di sinistro, in mezza rovesciata, infila Mazzoni. Poi tutti a correre sotto il settore del Picchi dove è il popolo grigio. Un vantaggio che, pero', il Livorno metabolizza in fretta e al 27' su un giro palla in cui l'Alessandria concede troppo agli avversari, Lambrughi controlla a sinistra e mette sul primo palo per il tocco di Cellini, in sospetto fuorigioco, anche se nessuno protesta. Animi caldi, anche troppo, un po' provocatorio l'atteggiamento dei padroni di casa e i Grigi sono bravi a non farsi coinvolgere in una bagarre che sarebbe dannosa. Un atteggiamento che premia, perchè nel finale della prima frazione sono gli uomini di Braglia ad andare molto vicini al raddoppio: al 31' direttamente da calcio piazzato, ben battuto da Gonzalez, che Mazzoni respinge di piede, di fortuna e di istinto. E al 42' meriterebbe la doppietta Marras, che conquista palla sulla fascia, si accentra e va al tiro, ma il numero 1 amaranto ha il guizzo giusto per allungare in angolo. Si va al riposo con la sensazione di poter riprendere il controllo della gara e, invece, dopo 3' la difesa si addormenta sul taglio di Marchi da destra e Cellini ha la libertà di colpire di testa e infilare ancora Vannucchi, questa volta tradito da un reparto che, di solito, lo protegge. LA REAZIONE GRIGIA Qualche minuto per metabolizzare il sorpasso, ma l'Alessandria è viva e torna in partita. Al 22' illusione del pareggio: il sinistro di interno collo di Gonzalez, sull'esterno della rete di un nulla. E un minuto dopo la galoppata di Barlocco a sinistra vale un cross perfetto per il colpo di testa di Bocalon, su cui Mazzoni si salva con l'aiuto del palo. Gonzalez prova ad azionare anche Iocolano, tocco morbido ma, a parte l'azione del vantaggio, il fantasista non è in serata e non ci arriva. Braglia prova a dare fantasia e peso in avanti con Fischnaller e Marconi e anche in mezzo con Branca, i Grigi alzano il baricentro, ma il muro amaranto respinge e lancia le ripartenze: Cellini fallisce il 3-1, merito anche del recupero provvidenziale di Piccolo. Assalto finale ma senza sostanza: per il Livorno è il successo numero otto in dieci gare. I Grigi, che non sono andati sotto, devono ripartire bene. E subito, il 22 gennaio (Il Piccolo) Grigi, il primo stop è immeritato Marras illude ma vince il Livorno La difesa non ferma mai Cellini. S’infrange sul palo la chance di Bocalon per il 2-2 Arriva allo stadio Picchi la prima sconfitta dei grigi in Lega Pro: la vittoria della Cremonese sul Renate porta a soli 5 punti il vantaggio sulla più immediata inseguitrice e anche i labronici, a -8, rientrano in corsa. Nessun dramma Gli uomini di Braglia escono a testa alta, giocando per lunghi tratti col piglio della capolista, ma devono recitare il «mea culpa» per i gol presi. E’ una partita subito a ritmi incalzanti coi grigi schierati con due linee, difesa e centrocampo, molto compatte tra di loro e pronte a recuperare palla. Braglia chiede subito velocità nella manovra per evitare di farsi irretire dagli avversari. Il gol di Marras sembra mettere la partite sui giusti binari perché costringe i padroni i casa a cambiare atteggiamento e piano tattico. Foscarini, tra l’altro, proprio pochi minuti prima, aveva invitato i suoi a seguire proprio a seguire con attenzione il guizzante esterno destro. La partita sale di toni agonistici e nervosi, il pareggio del Livorno a ridosso della mezzora con Cellini oltre a rimettere in pari le reti segnate fa però alzare il livello del nervosismo in campo ed i «gialli» fioccano tanto che Braglia, poco dopo il 30’, invita i suoi ad abbassare il ritmo ed a fare sì che al riposo si arrivi in parità. Le amnesie. Il secondo tempo però comincia totalmente in salita per la capolista che va sotto. La contromisura di Braglia è quella di tenere Iocolano molto largo, per costringere il diretto marcatore a coprire molto metri di campo: l’ex Bassano è ispirato, prova anche ad inserirsi tra le linee per non dare punti di riferimento agli avversari. La sostituzione a ridosso di metà tempo di un nervoso Mezavilla a favore del più «geometrico» Branca vuole dare ordine in mediana ai grigi e, nel contempo, provare ad avere una squadra col baricentro alto. I grigi sono pericolosi tanto che Foscarini deve cautelarsi inserendo un giocatore dalle caratteristiche più difensive come Toninelli per cercare di spezzare il ritmo ai grigi che stanno spingendo sull’acceleratore. Negli ultimi 10’ con Marconi in campo gli ospiti vanno a cercare le imbucate centrali sulle «spizzate» del centravanti. L’Alessandria però fa fatica negli ultimi minuti ad arrivare sul fondo e infatti ci sono poche palle giocabili di testa per Marconi. Il Livorno perde tempo, spariscono anche i palloni e il fortino dei labronici resiste. Disco rosso alla ventesima per la capolista, ma senza allarmismi. (La Stampa) Doppietta di Cellini e il Livorno brinda Gli amaranto rimontano il gol di Marras primo stop per la capolista Alessandria Dopo ventuno giornate l'imbattuta Alessandria è caduta al "Picchi" contro il miglior Livorno della stagione. L'ha castigata Marco Cellini, alla decima rete stagione. Vittoria strameritata per i toscani con l'Alessandria in evidente difficoltà davanti alla vitalità dell'undici di Foscarini. Il copione del big-match era subito molto chiaro con la partenza del Livorno vigorosa, aggressiva. La capolista è costretta a difendersi persino con affanno. Ci prova Venitucci al 6' ma il suo tentativo sorvola la traversa. Risponde Gonzalez al 7' con un sinistro di poco alto. Borghese deve stare sul bomber Gonzalez e Gasbarro è ai fianchi di Bocalon i due cecchini terribili Ma ecco che al 15' l'Alessandria passa in vantaggio. L'azione è viziata da un fuori gioco di rientro da parte di Gonzalez. La bandierina non si alza, l'arbitro fa proseguire. Iocolano scatta veloce, mette in azione Marras che gira forte in rete. Tutti i grigi corrono verso la curva dei loro tifosi insieme a tutti i panchinari. La reazione del Livorno è veemente. Un episodio si determina in area piemontese al 17' quando Cellini viene contrastato con violenza ma l'arbitro concede soltanto il corner. Il Livorno non ci sta. Reagisce con grande carattere. E al 27' ottiene il meritato pareggio, L'azione parte da Venitucci che evita un avversario, offre sulla sinistra a Lambrughi che subito offre a Cellini svelto nell'anticipo su Gozzi e da pochi passi colloca in rete. Questa volta i festeggiamenti sono dei labronici. Al 27' altro brivido davanti a Mazzoni. Un calcio piazzato di Gonzalez molto forte, rasoterra. Il portiere amaranto respinge di piede, riprende Iocolano ma tira alto. Un big match che si srotola fra molti scontri, alta tensione. Amoroso non riesce a tenerla in pugno. Un tentativo di Marras (46') interviene il portiere amaranto di piede. DOPPIO CELLINI. Il Livorno parte di slancio. E al 3' passa in vantaggio. Jelenic dalla bandierina mette in azione Luci sulla destra pronto a mettere al centro dove sbuca la testina d'oro del bomber che mette la palla alle spalle di Vannucchi. Mette la firma sul decimo gol, il killer amaranto. Stadio in festa, Braglia annichilito. Ma l'Alessandria si rimbocca le maniche, non vuole subire la prima sconfitta che potrebbe essere sigillata, bollata, scritta in maniera definitiva al 28' quando Cellini scatta da solo verso Vannucchi, arriva in area e anziché mettere la palla in rete, vuole scartare anche il portiere ma si impappina e la difesa libera. Poteva essere il 3-1. Resta il 2-1 e alla fine feste amaranto con Foscarini che ringrazia i suoi. «Abbiamo giocato una grande partita fatta di tecnica e cuore. Campionato riaperto? L'Alessandria è fortissima ma ci sono ancora tante partite (Stadio-Corriere dello Sport) Cellini firma il 1° ko dell’Alessandria Il bomber del Livorno con una doppietta risponde alla rete di Marras. E ora il campionato si riapre Il campionato è riaperto? La classifica dice questio. Dice che L'Alessandria ferma la sua striscia da record e il Livorno la allunga e trascina nell'inseguimento anche la Cremonese. Ha vinto la squadra che ha aggredito di piu', e nella gara cruciale, in cui i grigi non si sono certo arresi senza lottare, è emersa una necessità, un uomo che faccia la guerra in area, oltre all'imperativo di ritrovare giocatori come Iocolano e Bocalon, molto opachi. Il vantaggio c'è ancora, ma pensare che sia un margine tranquillo sarebbe un pericolo, da evitare. L'illusione. Il Livorno aggredisce in avvio, ma la difesa grigia ha solidità e gestione tranquilla della palla. E l'Alessandria colpisce con un capolavoro di manovra: ruba palla Iocolano e se ne va a sinistra, finta da manuale di Gonzalez che va incontro alla palla e confonde cosi Gonnelli. Il fantasista che aveva imperversato all'andata tocca all'indietro per Marras che di sinistro, in mezza rovesciata, infila Mazzoni. Poi tutti a correre sotto il settore del Picchi dove è il popolo grigio. Un vantaggio che, però, il Livorno metabolizza in fretta e al 27' su un giro palla in cui l'Alessandria concede troppo a gli avversari, Lambrughi controlla a sinistra e mette sul primo palo per il tocco di Cellini, in sospetto fuorigioco, anche se nessuno protesta. Animi caldi, anche troppo, un po' provocatorio l'atteggiamento dei padroni di casa e i grigi sono bravi a non farsi coinvolgere in una bagarre che sarebbe dannosa. Un atteggiamento che premia, perchè nel finale della prima frazione sono gli uomini di Braglia ad andare molto vicini al raddoppio: al 31' direttamente da angolo, ben battuto da Gonzalez, che Mazzoni respinge di piede, di fortuna e di istinto. E al 42' meriterebbe la doppietta Marras, che conquista palla sulla fascia, si accentra e va al tiro, ma il numero 1’amaranto ha il guizzo giusto per allungare in angolo. Si va al riposo con la sensazione di poter riprendere il controllo della gara e, invece, dopo 3' la difesa si addormenta sul taglio di Marchi da destra e Cellini ha la libertà di colpire di testa e infilare ancora Vannucchi, questa volta tradito da un reparto che, di solito, lo protegge. La reazione grigia Qualche minuto per metabolizzare il sorpasso, ma l’Alessandria è viva e torna in partita. Al 22’ ilusione del pareggio con il sinistro di interno collo di Gonzalez, sull’esterno della rete di un nulla. E un minuto dopo la galoppata di Barlocco a sinistra vale un cross perfetto per il colpo di testa di Bocalon, su cui Mazzoni si salva con l’aiuto del palo. Gonzalez prova ad azionare anche Iocolano, tocco morbido ma, a parte l’azione del vantaggio, il fantasista non è in serata e non ci arriva. Braglia prova a dare fantasia e peso in avanti con Fischnaller e Marconi e anche in mezzo con Branca, i grigi alzano il baricentro, ma il muro amaranto respinge e lancia le ripartenze. Assalto finale senza sostanza: per il Livorno e il successo numero otto in dieci gare. I grigi, che non sono andati sotto, devono ripartire bene. (Tuttosport) La gara tra Livorno ed Alessandria, valida per il ventunesimo turno del girone A di Lega Pro si è chiusa sul punteggio di 2-1 grazie alle reti di Marras e Cellini (2). I padroni di casa cercano di partire forte, ma i portieri non sono impegnati. Al 16’ passa l’Alessandria con Marras che capitalizza al meglio una splendida azione di Iocolano sulla sinistra. Il pareggio amaranto arriva al 27’. Jelenic lavora il pallone sulla destra e serve Venitucci che cambia gioco per Lambrughi il quale assiste Cellini che anticipa Gozzi e batte Vannucchi. Il finale di tempo è caratterizzato da un crescente nervosismo che il signor Amoroso cerca di sedare distribuendo ben quattro cartellini gialli. Gli amaranto cominciano meglio anche la ripresa e al 48’ si portano in vantaggio. Traversone di Luci, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, ed incornata vincente di Cellini che sigla la propria doppietta personale. La reazione dell’Alessandria è tutta in un palo colto da Bocalon al 69’. Poco dopo Cellini, partito sul filo del fuorigioco, avrebbe la palla per triplicare ma Piccolo salva in extremis. Nonostante i cambi e qualche velleitario tentativo gli ospiti non riescono ad impensierire ulteriormente Mazzoni, se non con un tiro di Fischnaller respinto dall’estremo amaranto. La gara termina così con il successo del Livorno, il quarto consecutivo, che potrebbe riaprire i giochi del torneo. L’Alessandria, invece, chiude un 2016 memorabile perdendo l’imbattibilità in campionato che durava dalla prima giornata. Ecco Top e Flop della gara. TOP Cellini (Livorno): la sua seconda doppietta stagionale firma l’impresa e, con un po’ più di attenzione, avrebbe potuto calare il tris. Con lui da segnalare le prove di Venitucci e Luci. DECISIVO Marras (Alessandria): la rete impreziosisce un primo tempo notevole sia in fase di attacco che di difesa. Oltre ad essere l’uomo più pericoloso dei suoi, infatti, è da sottolineare un generoso ripiegamento. Peccato che sparisca un po’ nella ripresa. SUFFICIENTE FLOP Nessuno (Livorno): dopo Cremonese la squadra di mister Foscarini castiga anche l’Alessandria fin qui imbattuta. Convinzione nei propri mezzi e grande agonismo di tutti gli elementi possono far sperare i tifosi amaranto, ma la distanza dalla vetta è ancora consistente. GRINTOSI Quasi tutti (Alessandria): non si può trovare un unico responsabile per questo risultato, troppi effettivi che non si sono espressi al meglio. La partita, come aveva ammonito mister Braglia, era da prendere con le molle. Ma nonostante il vantaggio iniziale i piemontesi non hanno retto l’urto e sono parsi fin troppo nervosi. EX-IMBATTIBILI (TuttoLegaPro) Capodanno amaro per i Grigi: a Livorno arriva la prima sconfitta in campionato Al 'Picchi' di Livorno, nell'ultima gara del 2016, l'Alessandria perde l'imbattibilità in campionato. Grigi in vantaggio con Marras al 15', poi doppietta di Cellini, al 27' e al 3' della ripresa. Ora la Cremonese (0-2 a Meda) è a -5, Livorno a -8 Settore ospiti colorato di grigionero all'Armando Picchi di Livorno, circa 600 i sostenitori mandrogni giunti in Toscana. Braglia conferma la formazione tipo, con Mezavilla preferito a Branca in mediana. Per i primi minuti di gioco i ritmi sono piacevoli ma si fatica a costruire azioni degne di nota. Al 6' la prima conclusione dell'incontro, con Venitucci che da fuori area manda alto sulla traversa. Tre minuti dopo stesso copione per parte grigia con il tiro alto di Gonzalez dai 20 metri. Al 15' l'Alessandria va in gol: Iocolano dalla sinistra mette al centro per Marras, tiro al volo del numero 17 non irresistibile ma chirugico a fil di palo dove Mazzoni non può arrivare. Vantaggio piemontese un po' a sorpresa, 'Picchi' ammutolito. Al 20' proteste dei giocatori amaranto in area alessandrina: contatto tra Marras e Lambrughi, entrata da tergo dell'esterno alessandrino ma per l'arbitro è tutto regolare. Dopo il vantaggio la manovra degli ospiti sale pian piano di intensità e al 27', infatti, arriva il pareggio: uno scatenato Jelenic perde palla sul vertice destro dell'area, la sfera arriva sui piedi di Venitucci che vede libero Lambrughi sulla sinistra, assist perfetto per l'accorrente Cellini che infila Vannucchi sul primo palo. Pareggio dei padroni di casa e curva nord in delirio. Jelenic è uno dei più dinamici tra i livornesi ed al 33' impegna Vannicchi con un tiro sul primo palo da posizione defilata. Dopo il pareggio si alza la tensione in campo e al 34' si accende un parapiglia a centrocampo. Tutto nasce dalla manata di Maritato ai danni di Piccolo. Gli animi si scaldano e scattano spintoni ed insulti da ambo le parti. Alla fine a farne le spese i più esagitati, Marras e Lambrughi, entramnbi ammoniti. Al 38 è ancora Jelenic a provarci con un tiro al volo che però termina innocuo tra le braccia del numero uno mandrogno. Quattro minuti più tardi Bocalon mette sul fondo un cross pennellato di Gonzalez, poco dopo Marras, dopo aver saltato Borghese, sfiora la rete dell'1-2 con un gran tiro dai 16 metri messo in angolo da Mazzoni. Ad inizio ripresa Livorno più aggressivo rispetto ad un'Alessandria in evidente affanno. Passano solo 3 minuti e, sugli sviluppi di un corner, Luci mette a centro area per la testa di Cellini che indisturbato mette alle spalle di Vannucchi. Un gol sulla coscienza di un po' tutta la difesa, nell'occasione davvero poco attenta. Fino al quarto d'ora della ripresa ospiti in balìa degli avversari, al 16', però, Gonzalez prova ad innescare Bocalon con un filtrante perfetto al limite dell'area, Gasbarro è però lesto a rubare palla al numero 24 alessandrino e a mettere in angolo. Al 19' Braglia toglie un insufficiente Mezavilla, dentro Simone Branca. Al 22' Gonzalez ci prova con una delle sue doti migliori, il tiro dalla distanza, il suo sinistro secco dai 20 metri finisce a lato di un soffio. Al 24' grigi vicinissimi al pareggio: traversone di Barlocco, palla sul secondo palo dove arriva Bocalon che schiaccia di testa, Mazzoni compie però il miracolo allungandosi in tuffo, la palla rimbalza sul palo per poi essere allontanata dalla difesa livornese. I minuti trascorrono inesorabili, l'Alessandria continua a spingere ma la lucidità in area di rigore inizia ad essere precaria. Come al 26', quando Iocolano imbeccato da Gonzalez sbaglia completamente l'appoggio per Bocalon con un tiro-cross che si spegne tra le braccia di Mazzoni. Al 28' il Livorno ha l'occasione per chiudere definitivamente i conti ma Cellini si divora la tripletta solo davanti a Vannucchi su assist al bacio di Toninelli, il numero 9 amaranto s'incespica e Piccolo ne approfitta in recupero. Al 31' secondo cambio tra la fila piemontesi, dentro Fischnaller, fuori un poco ispirato Bocalon. Al 36' è di Fischnaller l'ultimo tiro in porta dell'incontro, il tiro sul primo palo dell'attaccante altoatesino è forte ma Mazzoni ci mette i pugni e respinge salvando il risultato. Fino al triplice fischio (dopo 4' di recupero) succede poco o nulla e i grigi vedono l'imbattibilità in campionato svanire proprio nell'ultimo impegno dell'anno. Per i grigi arriva la prima sconfitta contro un Livorno sembrato solo lontano parente di quello visto a settembre al 'Mocca'. L'Alessandria ha patito la compattezza della retroguardia amaranto e l'ottima intesa dei centrocampisti agli ordini Foscarini. In difesa, Gozzi e compagni si sono fatti sorprendere nei momenti sbagliati dalla rapidità e dai guizzi di Cellini. Una prestazione sottotono un po' in tutti i reparti, fatta eccezione per qualche individualità, vedi Cazzola, Marras e il solito Gonzalez. Ora la Cremonese, che ha battuto 0-2 il Renate, si porta a sole 5 lunghezze, dietro il Livorno a 42 e l'Arezzo a 39. (Alessandria News) Cellini infligge il primo ko all’Alessandria: il Livorno si impone 2-1 I grigi cadono a Livorno. Ora il vantaggio sulla Cremonese è di 5 punti. Contro certe squadre gli errori si pagano a caro prezzo. Arriva alla 21^ giornata la prima sconfitta stagionale dell’Alessandria, che cade 2-1 sul campo del Livorno. Costa carissimo l’errore della retroguardia grigia, che in avvio di ripresa lascia totalmente libero Cellini di segnare la personale doppietta e condannare i grigi alla sconfitta. Non è tutto da buttare nella prestazione dell’Alessandria, che ha avuto le occasioni per pareggiare. Ma la frenesia e i palloni buttati senza cercare di costruire azioni ordinate visti in questa partita sono aspetti su cui lavorare, soprattutto in vista dei prossimi scontri diretti esterni. Come previsto il match parte subito a ritmi alti e le prime conclusioni si registrano dopo sei minuti con Marchi e Gonzalez. Il Livorno insiste, l’Alessandria si difende, riparte e al 15′ passa in vantaggio: Iocolano parte in solitaria sulla sinistra e crossa al centro, dove Marras è più lesto di tutti e batte Mazzoni. La reazione del Livorno è martellante: i labronici schiacciano i grigi, che faticano ad uscire dalla propria metà campo. Il gol del pari arriva al 27′ con Cellini, che batte Vannucchi su assist di Lambrughi. Intorno alla mezz’ora il match si innervosisce e fioccano i cartellini gialli per Bocalon, Lambrughi, Marras e Cellini. L’ultima emozione del primo tempo porta ancora la firma di Marras, che riceve palla, salta un paio di avversari e conclude, ma Mazzoni si salva in calcio d’angolo. L’inizio della ripresa, però, è shock: su un calcio di punizione dalla trequarti la difesa grigia si addormenta e lascia Cellini liberissimo di battere di testa Vannucchi per la seconda volta. Dopo il gol del vantaggio la manovra dei padroni di casa perde intensità, i grigi tornano a prendere campo anche grazie all’ingresso di Branca. Al 67′ Gonzalez prende la mira dal limite, ma la sua conclusione termina di poco fuori, mentre al 70′ la sorte assiste Mazzoni su un colpo di testa di Bocalon. Mister Foscarini si copre facendo entrare Toninelli al posto di Venitucci, mentre Braglia rinforza il reparto offensivo con Fischnaller e Marconi al posto di Bocalon e Iocolano. Ma non c’è niente da fare: dopo 4′ di recupero l’arbitro fischia la fine del match. E’ servita la miglior partita del Livorno per battere l’Alessandria, che nella pausa invernale avrà tutto il tempo per ricaricare le batterie e prepararsi al meglio per una seconda parte di stagione che si preannuncia elettrizzante. A partire dal prossimo match ufficiale, il 22 Gennaio alle 20:30 in casa contro la Lucchese. (RadioGold) Il bòtto amaranto spazza via i grigi La corazzata Alessandria in vantaggio, poi il doppio siluro di Cellini la affonda: Livorno in trionfo Una squadra senza colore non poteva fermarci. È il Livorno più bello, il Livorno che torna a far battere il cuore, il Livorno che non si ferma più, il Livorno di cui andiamo fieri. Al Picchi affonda anche l'Alessandria che pure prima di ieri non aveva mai perso: adesso anche il signor Braglia torna sulla terra e forse i marziani si sentono un po' meno sicuri. Anzi, togliete pure il "forse". Si è capito dalla reazione nervosa e scomposta di qualche giocatore al fischio finale. Non sappiamo se questa vittoria basterà per riaprire la corsa al primo posto. Di certo sappiamo che solo una squadra con un cuore grande così ribaltare la partita dopo essere andata sotto dopo un quarto d'ora per puro caso. Il killer della serata è Marco Cellini, uno che in serie C vale molto più di un conto in banca. E un'altra cosa ci piace sottolineare con la matita rossa: oggi è sbocciato un nuovo amore tra la tifoseria amaranto e una squadra dalla quale finalmente ci sentiamo rappresentati. UN GRAN LIVORNO. In questo momento ci piace sottolineare la pazzesca trasformazione del Livorno nel giro di due mesi. Eravamo l'anticalcio, una squadra che andava avanti a lanci lunghi, con la buona volontà che si scontrava con la completa assenza di una identità tattica. Ci ha messo un po' di tempo Foscarini, ma oggi è un piacere veder giocare il Livorno: manovra che si allarga a fisarmonica, Luci regista di categoria superiore che spezza e riparte con una lucidità, due ali che attaccano, due punte come Cellini e Maritato che spostano. All'andata c'era u nabisso tra Alessandria e Livorno. Oggi siamo sullo stesso piano, e a nostro parere nel serbatoio del Livorno ci sono più energie. Senza dimenticare che dietro l'angolo c'è il rientro di Vantaggiato, e se Spinelli a gennaio facesse un paio di colpi... ARBITRO GRIGIO. Ah, sia chiaro. Nessuno ci ha regalato niente. Anzi. Sul gol dell'1-0 Gonzalez (in netta posizione di fuorigioco) va verso la palla, per poi spostarsi all'ultimo istante quando vede arrivare Iocolano. Il regolamento parla chiaro: Gonzalez non si disinteressa, quindi bisogna fermare il gioco per fuorigioco. Quattro minuti dopo Lambrughi finisce giù in area per un intervento a dir poco dubbio: grandi proteste dei giocatori amaranto,ma il solito Amoroso ingoia ancora il fischietto. BOTTA E RISPOSTA. Il Livorno come detto si è ritrovato in svantaggio senza neanche accorgersene. Alla prima puntata in avanti dell'Alessandria si è ritrovato sotto: bella la giocata di Iocolano, ancora più bella la girata di Marras che con un gran sinistro dal limite al volo è andato a mettere la palla sul secondo palo. Il Livorno a testa bassa ha ripreso subito ad attaccare, come un toro ferito. E prima della mezzora ha trovato il giusto pareggio. Tutto è nato dalla prima azione sulla destra di Jelenic, decisivo l'assist al volo di Lambrughi sul quale si è avventato come un falco Cellini, infilando la palla sul primo palo. CELLINI E MAZZONI. Oggi l'alone di squadra perdente che ci ha avvolto negli ultimi 3 anni ce lo siamo però tolti dalla pelle. E il secondo tempo si è trasformato in un capolavoro. Immediato il 2-1 di Cellini che di testa è andato a spizzicare da due passi un cross al bacio di Luci (ancora lui) facendo cadere lo stadio. La reazione dell' Alessandria è stata da squadra di alta classifica, ma non da fenomeni. Mazzoni ci ha messo la manona (aiutato poi dal palo) su Bocalon,ma è stato Cellini ad avere la palla del 3-1 senza però trovare la porta solo davanti a Vannucchi. Nel finale qualche cross, un paio di mischie, ma niente da far tremare davvero un Livorno compatto e fiero. NIENTE MAGLIA AMARANTO. Pochi minuti prima della partita, il Livorno è stato costretto a togliersi la maglia amaranto e indossare quella gialla. La causa? L' arbitro Amoroso ha detto che c'era il rischio di confondere l'amaranto con il grigio . L'Alessandria doveva cambiare maglia e indossare quella bianca, che però i magazzinieri avevano dimenticato a casa. A memoria, erano almeno 30 anni che il Livorno non giocava in casa una partita senza la maglia amaranto. Visti i risultati, si può anche non aspettarne altri 30. (Il Tirreno - Livorno) Livorno, vittoria di carattere con l'Alessandria: 2-1! Amaranto sugli scudi: sotto di un gol, pareggiano e raddoppiano con Cellini L'anno si chiude alla grande per il Livorno, che al 'Picchi' batte l'Alessandria per 2-1 grazie a una doppietta di Cellini. Il primo tempo - Molta tensione in campo, si vede subito. Si gioca di fronte a 5.605 spettatori. Dopo 6' il primo tiro in porta è del Livorno con Venitucci. Gli amaranto fanno gioco, ma dopo un quarto d'ora è l'Alessandria a passare in vantaggio: cross da sinistra di Iocolano, la palla arriva a Marras che, solo in area, calcia spietatamente alle spalle di Mazzoni. Il Livorno reagisce e pareggia al 27': Lambrughi (il migliore in campo nella prima frazione di gioco) crossa dalla sinistra e Cellini si avventa sul pallone insaccando sotto la Curva Nord. Il pareggio riaccende la partita, che in un paio di circostanze trascende: al 34' Lambrughi e Marras vengono ammoniti, poco prima era toccato a Bocalon, poi anche a Cellini. Si va al riposo sull'1-1. Il secondo tempo - Gli amaranto soffrono di più. L'Alessandria prova a spingere, ma il Livorno tiene botta e passa subito in vantaggio. Dopo 3' è ancora Cellini ad andare in gol, su assist di Luci. I piemontesi alzano il ritmo e il baricentro, la squadra di Foscarini invece si abbassa, soffre, è stanca. Al 72' Cellini avrebbe l'opportunità per chiudere definitivamente i conti ma, servito da Toninelli, entra in area, litiga con il pallone davanti a Vannucchi e si fa recuperare da Piccolo. Da questo momento è l'Alessandria a fare gioco, ma il Livorno non cede. Soffre, rischia, Mazzoni salva il risultato con due splendidi interventi. Gli amaranto, pur faticando, chiudono però tutti i varchi ai grigi, i cui tentativi finiscono nel nulla di fatto. Per il Livorno è una vittoria fondamentale contro la prima della classe che in trasferta non aveva mai perso. Superba prova di carattere per la squadra di Foscarini, che chiude il 2016 in bellezza. Ora il campionato si ferma: gli amaranto torneranno in campo il 22 gennaio a Carrara. (La Nazione) RISULTATI: Arezzo – Carrarese 2-1 Giana Erminio – Robur Siena 2-3 Lucchese – Olbia 1-1 Lupa Roma – Piacenza 1-1 Pontedera – Como 2-2 Prato – Racing Roma 0-0 Pro Piacenza – Pistoiese 1-1 Renate – Cremonese 0-2 Viterbese Castrense – Tuttocuoio 2-0 CLASSIFICA: Alessandria p. 50, Cremonese 45, Livorno 42, Arezzo 39, Lucchese (-1), Renate 32, Giana Erminio, Viterbese, Piacenza 30, Robur Siena, Como 29, Olbia 28, Pistoiese 25, Carrarese 22, Tuttocuoio 21, Pontedera 20, Pro Piacenza 19, Lupa Roma 18, Prato 13, Racing Roma 12. Ogni * = una gara in meno. Lucchese 1 punto di penalizzazione. MARCATORI: 15 RETI: Forte (Lucchese) 14 RETI: Gonzalez (Alessandria), 13 RETI: Bocalon (Alessandria), 11 RETI: Brighenti (Cremonese), 10 RETI: Cellini (Livorno), 9 RETI: Moscardelli (Arezzo), Bruno (Giana Erminio), Marzeglia (Renate), Marotta (Robur Siena) 8 RETI: Santini (Pontedera), Neglia (Viterbese). Il punto sul campionato Il Livorno (42), al quarto successo consecutivo, vince il posticipo con l’Alessandria in rimonta, grazie alla doppietta di Cellini (10 gol in stagione) al 27′ e al 48′. I Grigi erano passati in vantaggio con Marras al 16’ (assist di Iocolano) e poi hanno dovuto fare i conti con il portiere Mazzoni (eccellente su Fischnaller) e il palo che ha negato il pari a Bocalon (determinante la deviazione dell’estremo difensore toscano). Ora la Cremonese è a 5 punti dalla vetta grazie alla vittoria in trasferta a Meda contro il Renate (32): dopo una traversa per parte nel primo tempo, la ripresa registra i gol di Scarsella e Scappini che, in 4 minuti, chiudono il match. Per i neroazzurri di Foschi è la prima sconfitta casalinga. Nel finale espulso Porcari, ma anche in inferiorità numerica la seconda forza del girone non corre rischi. Classifica che si accorcia con la vittoria dell’Arezzo (39) sulla Carrarese (22), alla terza sconfitta consecutiva. Succede tutto nel secondo tempo: ospiti in vantaggio con Migliavacca al 47’. Poi il travolgente ingresso di Moscardelli al minuto 54: palo al 59’ e doppietta al 72’ e al 77’ (9 gol in stagione) con risultato ribaltato. La Lucchese (32) aggancia il Renate in quinta posizione malgrado il pari interno contro l’Olbia (28): sardi in vantaggio con Kouko dopo 9’, ma raggiunti da Dermaku ad inizio ripresa. Tre squadre a quota 30: la Viterbese che regola 2-0 il Tuttocuoio (21) con le reti di Celiento e Neglia (8 gol); il Piacenza che pareggia 1-1 a Tivoli contro la Lupa Roma (18) dopo essere andata in vantaggio (Franchi al 33’) e con il gol del pari di Fofana (76’) molto contestato e che ha causato l’espulsione di mister Franzini; la Giana invece è stata battuta in casa dal Siena (29). Per la truppa di Albè stop dopo 4 giornate che avevano fruttato 8 punti, mentre per Scazzola è la seconda vittoria consecutiva. E pensare che dopo 27’ gli ospiti erano già avanti di 3 gol (Grillo, Marotta e Ghinassi i marcatori). Poi il tentativo di rimonta lombardo con Bruno (nono centro), Perico e nel recupero quasi ci scappa il pari ma la conclusione dell’ex Modena si stampa sul palo. Sembrava spacciato il Como (29) a Pontedera (20): doppio vantaggio toscano con Bonaventura e Cais, ma ci pensa la doppietta di Chinellato (44’ e 50’) ad evitare la sconfitta al team di Fabio Gallo. Altro pareggio quello tra il Pro Piacenza (19), che non vince dal 13 novembre, e la Pistoiese (25): arancioni in vantaggio con Colombo al 70’ e raggiunti da un discusso rigore trasformato da Pesenti al 87’ (nell’occasione espulso l’allenatore Remondina). Da segnalare che gli ospiti hanno giocato in inferiorità numerica dal 59’ per il cartellino rosso comminato a Guglielmetti. Finisce 0-0 lo scontro di coda tra Prato (13) e Racing Roma (12) che muove la classifica dopo 4 sconfitte. Una grossa occasione persa dai toscani che hanno lo scontro diretto sfavorevole. Curioso come nulla sia cambiato in fondo alla classifica avendo pareggiato le ultime cinque. Il campionato riprenderà il 22 gennaio: ora è tempo di mercato. (Alessandria US 1912)