Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2002/2003
Serie C2
10-11-2002 - Giornata: 11 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Cremonese US 1 - 1 (0 - 0)
RETI: 69. Manni A.[A] 91. Tabbiani [Cr]

Alessandria Calcio US Castagnone Michele, Dei (II) Tommaso, Porrini Sergio, Minadeo Antonio, Berardo Marco, Quadrini Daniele [79. Vertullo Silvio], Modesti Aureliano, Pascali Manuel, Manni Alessandro, Spader Giulio [83. Rossi Giordano], Bifini Alessio A disp.:Bono Alain Mack Mboune Elvis, (P) Brichetto Giacomo, Catenacci Filippo, Genocchio Marcello, Rossi Niccolò All.: Pagliari Dino

Formazione avversaria
CREMONESE US: Bianchi, Manucci, Forlani, Marcucci, Ragnoli [73. Lanati], Coletto [85. Aiolfi], Lasagni, De Mattei, Marchesetti [83. Mekongo], Pau, Tabbiani. A disp.: Goffi, Fusco, Rutzittu, Mantovani. All: Maselli Claudio

Arbitro: Barbirati Marco (Ferrara) [Biondi, Chirullo]
Note
Ammoniti: Modesti [A], Lasagni [C], Tabbiani [C], Coletto [C], Spader [A], Dei [A]. Angoli: 4-5. Recuperi: 1.+ 3. Spettatori: 1.200 (720 paganti incasso € 6.371) Giornata di sole, terreno in buone condizioni. Inizio gara ore 14.30

Commento
Un tiro di Manni illude i grigi, Tabbiani fa 1-1 L'ALESSANDRIA E' BEFFATA DALLA CREMONESE Rimasti ormai senza società (il presidente Boiardi ha consegnato le chiavi del club al sindaco, anche se ribadisce di non essere dimissionario), i grigi sfoderano un'altra prova da grande squadra ma vengono beffati in pieno recupero dalla Cremonese che agguanta un insperato 1-1 al Moccagatta. «Peccato, credevamo di avercela fatta ma l'unica distrazione in 90' ci ha castigato commenta mister Pagliari -. Credo che ai ragazzi non si possa imputare nulla: siamo al limite della sopportazione per il continuo "pingpong" nelle questioni dirigenziali e per l'assenza di fatti, concreti, ma dobbiamo continuare a fare ciò che ci riesce meglio, cioè buon calcio». In attesa di schiarite sul fronte stipendi e sulle possibili cordate interessate all'acquisto dell'Alessandria, la tifoseria resta vicina alla compagine mandrogna e sollecita interventi delle istituzioni, non semplici parole. In campo la Cremonese schiera Tabbiani e Marchesetti in appoggio all'unica vera punta Pau: proprio la velocità degli esterni grigiorossi mette in difficoltà nei minuti iniziali l'Alessandria e Pau non capitalizza una clamorosa occasione (6'),. facendosi respingere dal bravissimo. Castagnone un sinistro a botta sicura. I grigi sono meno spumeggianti rispetto alle precedenti prove e soffrono il pressing degli avversari, così devono affidarsi a improbabili conclusioni da fuori area. Ci provano nell'ordine Porrmi (palla in curva), Modesti e Quadrini, a cui si oppone Bianchi con parate di ordinaria amministrazione. A metà tempo la chance migliore arriva al termine di una combinazione DeiBifini, ma la pronta girata del numero undici viene bloccata dall'attento Bianchi. Nella ripresa l'Alessandria cambia marcia e crea tre palle-gol in 10' con Quadrini (tiro debole bloccato dal numero uno grigiorosso) e due volte con Manni, che vede i suoi «siluri» sfiorare l'incrocio dei pali a portiere battuto. La Cremonese risponde con un rasoterra debole di Tabbiani, che Castagnone non ha difficoltà a far suo. Il pubblico del Moccagatta trascina i «Pagliari Boys» che ottengono il meritato premio al 68' con una punizione di Manni deviata da Ragnoli che spiazza il proprio portiere. Gli ospiti non ci stanno, rischiano ancora in contropiede ma hanno una nitidissima occasione per pareggiare. Al 75' Tabbiani raccoglie un cross, spara al volo a porta vuota ma Dei sulla linea si oppone: con il braccio secondo gli ospiti, con il corpo per l'arbitro che lascia proseguire. L'Alessandria stringe i denti nel finale anche se ha qualche uomo affaticato: i lombardi però affondano e al 91' acciuffano l'1-1 con Tabbiani che gira al volo un traversone di Mekongo non lasciando scampo a Castagnone. Per i grigi una beffa, ma i tifosi applaudono ugualmente. (La Stampa - Ed. Alessandria - Massimo Delfino) L’Alessandria pareggia sul campo una gara che ha condotto fino al 91’ LA PARTITA DELLE CORDATE Il gruppo ligure potrebbe uscire allo scoperto. Ma ci sono anche emiliani e indonesiani Un punto con rabbia. E in attesa: di eventi che tornano a farsi frenetici, la squadra in mezzo al vortice, come una nave sballottata tra gli scogli che, malgrado tutto, resiste. E resiste anche bene. Fino a quando? Difficile dirlo, ma l’impressione che anche la resistenza abbia un limite. E rischi di essere travolta dalle parole: molte, come sempre, anche scritte, la lettera aperta di Antonio Boiardi al sindaco Mara Scagni che il primo cittadino, ancora ieri mattina, ribadisce di «non aver mai ricevuto in Comune». Potrebbe riceverla oggi, ma forse sarebbe stato opportuno inviarla almeno nello stesso momento in cui è stata spedita alla redazioni dei giornali. Contiene l’appello di chi «ha dato il cuore per un’idea che oggi non può più vedere crescere. Perché altre cause hanno infranto il mio sogno e mi hanno costretto a fare i conti con una realtà che non è quella in cui speravo». Un appello, dunque, «per fare in modo che ci sia chi non lascia morire un patrimonio di tutti per bassa speculazione». Ma non è «un getto dello spugna - sottolinea Boiardi - perché non mi tiro indietro. Chiedo solo di far uscire allo scoperto chi può darci una mano, se davvero esiste». Nessuna risposta dal sindaco, «per ora solo silenzio» insiste il presidente, che lancia una stilettata, indiretta, alla Scagni, «sarebbe opportuno, invece, facilitare i contatti e non impedire che si parli con la società». Il riferimento, evidente, è al gruppo ligure, quello guidato dalla famiglia Malacalza: papà Vittorio che potrebbe tornare alla carica, già nei prossimi giorni, con il Genoa, e coinvolgere nell’Alessandria il figlio, affiancato da altri imprenditori liguri e, anche, da Flavio Repetto, titolare dell’Elah Dofour Novi, che avrebbe ospitato anche uno degli incontri tra il sindaco e gli altri componenti della cordata. Una cordata che, da indiscrezioni, potrebbe uscire finalmente allo scoperto già nella prossime ore: si parla di oggi, comunque nei primi giorni della settimana. Ma c’è anche un secondo gruppo che ha già incontrato l’avvocato Paneri: un commercialista di Mondovì, un procuratore emiliano e un imprenditore laziale che, però, ha i suoi affari in Emilia, tutti con collegamenti - di lavoro e di amicizia - con Dal Cin, ex patron della Reggiana. «Ci sono basi interessanti . commenta Paneri - anche se non mi sbilancio sugli sviluppi. Lo potrò fare solo quando queste persone scioglieranno le riserve e offriranno disponibilità economiche adeguate alle necessità di questa società. Posso solo anticipare che sono interessati a rilevare tutte le quote e non solo ad un colore o ad un titolo». E poi? «Poi li accompagnerò dal sindaco. Anzi, visto che qualcuno ha da obiettare sui miei metodi, farò di più: a tutti coloro che, da oggi, si presenteranno nei miei uffici con proposte sull’Alessandria, consegnerò un biglietto con indicata la strada che porta al Comune». Ieri, al Moccagatta, è rimbalzata anche la notizia di una fantomatica terza cordata, dall’Indonesia, con appoggi anche in sede locale. E, intanto, la squadra aspetta: i primi stipendi «Oggi completeremo l’invio della documentazione in Lega per Stoppino. Da Firenze ci hanno fatto sapere che non ci dovrebbero più essere problemi per autorizzare la sua qualifica ad operare come procuratore dell’amministratore », conferma Paneri. Condizione necessaria per sbloccare la somma di 90 mila euro per pagare almeno luglio e una parte di agosto, messa a disposizione da un gruppo - vicino al Varese - interessato ad una operazione «meramente sportiva» (acquisire a comproprietà di alcuni giocatori), ma nona rilevare quote. E il sindaco, chiamata in causa anche da Piercarlo Fabbio? Parlerò della vicenda Alessandria solo quando ci saranno fatti concreti. A differenza di altri, non faccio folklore, le operazioni delicate vanno trattate senza troppi clamori e parole inutili». (Il Piccolo, Mimma Caligaris, 11/11/2002) CRONACA: PRIMO TEMPO - 3’ Alessandria subito aggressiva: Spader fa filtrare in mezzo per Quadrini, che si gira per la conclusione ravvicinata, ma trova la difesa che fa muro e protegge l’uscita di Bianchi; 4’ sale il motorino Marchesetti a destra, cross teso per la deviazione, dal limite, di Tabbiani , che si alza sulla traversa; 6’ Cremonese vicina al gol: il solito Marchesetti a destra, il tiro cross taglia l’area destinato nell’angolino più lontano, Pau lo trasforma in assist per il tocco ravvicinato, due metri dalla porta e Castagnone si oppone, istinto e decisione su una palla molto insidiosa; 8’ Quadrini suggerisce, da destra assist in mezzo per il colpo di testa di Spader, Bianchi anticipa in presa alta, ma è fuori dai pali e Porrini fa bene a cercare la botta da fuori, ma l’esecuzione non è all’altezza, abbondantemente alta; 19’ l’occasione più limpida per l’Alessandria: sale Dei a destra, cross teso sul primo palo, dove Bifini è pronto per una girata efficace, ma Bianchi è attento e chiude sull’angolino basso; 30’ brivido sul colpo di testa all’indietro di Dei, che mette in azione Pau, e Castagnone esce sui piedi dell’attaccante già in area; 33’ ci prova Modesti, destro dal limite, Bianchi blocca in due tempi; 35’ dalla bandierina di sinistra Coletto, sul secondo palo Marcucci, incornata che trova ancora Castagnone pronto a togliere palla dall’angolino basso; 45’ Forlani anticipa di testa Bifini, ma il suo intervento diventa un assist perfetto per Quadrini, che sale al limite e carica il destro, diagonale che obbliga Bianchi agli straordinari. SECONDO TEMPO - 1’ subito Alessandrina: neanche un giro di lancette completato e i grigi sono vicini al gol: Modesti in profondità per Manni, che controlla dalla linea di fondo e scodella su Quadrini, appostato sul secondo palo, in posizione comoda, ma la conclusione è debole e facilmente controllata; 4’ suggerisce Quadrini, da destra, sul cross teso in area Minadeo, in rovesciata, impegna Bianchi; 7’ tutta di prima la manovra dell’Alessandria: Modesti allarga per Quadrini, tocco per Manni che segue l’azione e il suo sinistro, dai 20 metri, passa a un manciata di centimetri dall’incrocio; 14’ dalla bandierina di destra Manni, sul primo palo gira, di testa, Spader, un metro sulla traversa; 15’ il sinistro di Manni, da 25 metri, dà l’illusione del gol, con Bianchi vanamente proteso, ma la palla è sull’esterno della rete; 24’ il gol arriva nove minuti dopo: punizione sulla trequarti, che Manni si guadagna e batte, tagliata, in mischia la deviazione, forse decisiva, di Coletto, che spiazza il suo portiere; 30’ i grigi possono affondare in contropiede: Manni ruba palla, subito a Modesti che si fa trenta metri e poi allunga a Spader, in fuorigioco per una manciata di centimetri; 33’ protesta la Cremonese: destro di Marchesetti in corsa, a cinque metri dalla porta, Castagnone è fuori causa, ma sulla linea bianca c’è Dei che respinge, per i grigiorossi aiutandosi con una mano, per l’arbitro, ben piazzato, tutto regolare; 34’ ancora Dei ci mette il corpo e intercetta la conclusione, forte, di Forlani; 46’ pareggia la Cremonese: sale troppo la difesa grigia, Mekongo, a destra, può avanzare e servire Tabbiani, troppo libero da controlli al limite, con il tempo e lo spazio per infilare, in diagonale, l’incolpevole Castagnone. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Mantova – Valenzana 1-1 Meda – Pro Sesto 0-2 Mestre – Biellese 0-0 Monza – Monticìhiari 1-1 Novara – Sud Tirol 2-0 Pavia – Pro Vercelli 3-0 Pordenone – Legnano 2-2 Trento – Thiene 0-0 CLASSIFICA: Novara p. 29, Pavia 24, Mantova 22, SudTirol, Pro Sesto 18, Cremonese, Biellese 17, Alessandria, Thiene 13, Valenzana, Trento, Mestre 12, Monza, Pordenone, Montichiari, Legnano 11, Meda, Pro Vercelli 7. MARCATORI: 6 reti: Noselli (2, Alto Adige); Egbedi (Novara); La Cagnina (Pavia). 5 reti: Job (2, Cremonese); Andreini (2, Montichiari). 4 reti: Quadrini (1, Alessandria); Shala (2, Legnano); Graziani (2) e Pupita (Mantova); Amato (2, Meda); Palombo (1, Novara); Corradi (Trento); Lauria (1, Valenzana). 3 reti: Spader (1, Alessandria); Ligori (2, Biellese); Pau (Cremonese); Cosa (1, Mestre); Ambrosoni (1), Inacio e Rossini (Pavia); Carlet (Pro Sesto); Comi (Pro Vercelli); Baglieri e Colussi (2, Thiene); Albano (2, Trento). Il punto sul campionato Per adesso, chiamiamoli marziani. Perché la settima vittoria di fila non è l' unico numero a fare del Novara una squadra di un altro pianeta. A decretare gli uomini di Foschi i migliori di tutta la serie C ci sono i punti (29 su 33 disponibili), le reti fatte (23, una media superiore ai due gol a partita: solo il Teramo ha saputo fare altrettanto) e quelle subite (4). Ieri i piemontesi si sono presi il lusso di liquidare in casa un Alto Adige che non conosceva la parola sconfitta da 21 partite. E la classifica del girone A si allunga ulteriormente: l' unico a tenere l' indiavolato passo novarese è il Pavia, che insegue (ora da sola) sempre a 5 punti, mentre Mantova, Cremonese e Biellese non vanno oltre il pari. A farsi sotto è così la Pro Sesto, che trova in Stefano Eranio, autore del primo gol a Meda, il suo protagonista. (Gazzeta dello Sport)