Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2016/2017
Lega Pro
12-02-2017 - Giornata: 25 - Como - Giuseppe Sinigaglia


Como Calcio - Alessandria US 1912 2 - 1 (2 - 0)
RETI: 21. Chinellato M. [Co] , 27. Cristiani A. [Co] 46. Bocalon R.[A]

Alessandria US 1912 Vannucchi Gianmarco, Sosa Cristian, Gozzi Simone, Piccolo Felice [64. Celjak Vedran], Barlocco Luca, Sestu Alessio [33. Marras Manuel], Cazzola Riccardo, Mezavilla Adriano [39. Iocolano Simone], Nicco Gianluca, Fischnaller Manuel, Bocalon Riccardo A disp.:Aramini Marco, Branca Simone, Evacuo Felice, González Pablo Andrés, (P) La Gorga Cosimo, Manfrin Gianni, Nava Valerio, Piana Luca, Rosso Simone All.: Braglia Piero

Formazione avversaria
COMO CALCIO: Zanotti, Nossa, Briganti, Fissore, Peverelli, Pessina [81. Damian], Fietta, Di Quinzio, Marconi Andrea, Chinellato [83. Bertani], Cristiani [53. Antezza]. A disp.: Barlocco Roberto, Cicconi, Scaglione, Kplaj, Le Noci, Cavalli, Cortesi, Piacentini, Sperotto. All.: Gallo Fabio.

Arbitro: D’Apice Giosuè Mario (Arezzo) [Trovatelli, Bercigli]
Note
Espulso: 51. Briganti [C]. Ammoniti: 26. Pessina [C], 31. Bocalon [A], 42. Fietta [C], 66. Iocolano [A], 70. Gozzi [A], 91. Nicco [A]. Angoli: 7-10. Recuperi: 3.+ 3. Spettatori: 2.700 circa (1.462 paganti, 1.179 abbonati, incasso € 20.762) Cielo coperto, terreno appena sufficiente. Inizio gara ore 16.30

Commento
GRIGI, LA CAPACITA' DI OSARE ANCHE CON LO STESSO MODULO LA PARTITA Essere conservatori può limitare, ma le sperimentazioni devono essere logiche, nei tempi e nei modi. Braglia: ‘Non possiamo più derogare dalla nostra fisionomia’ Troppa confusione, l'Alessandria regala un tempo e il Como ringrazia. Non serve l'arrembaggio nella ripresa Terza sconfitta esterna consecutiva. Dopo Livorno e Arezzo, Como. E ci sono analogie tra le ultime due hanno troppe somiglianze. Soprattutto interpreti scelti e poi cambiati in corsa, segno di incertezza e, forse, di confusione, che rischia di compromettere o, almeno, di mettere in discussione un primato solido. Che, però, non è già una B sicura: questo deve entrare nella testa di chi continua a dire che no, non si fanno calcoli, e si va avanti una gara alla volta, ma in realtà l'atteggiamento è diverso. Oggi un tempo regalato a un Como in salute è inaccettabile, perché il secondo tempo dice che è meglio continuare con il 4-4-2 e che ci sono alcuni interpreti che, in questo momento, possono essere cambi per una manciata di minuti, ma non titolari. E se la Cremonese cade male a Piacenza, il Livorno è a -7, in attesa che giochi l'Arezzo. E sono i Grigi a tenere in corsa gli avversari, questo è ciò che preoccupa di più. LE SQUADRE Cambia interpreti Braglia, e anche assetto tattco, con un 4-1-4-1, posizionando un centrocampista in più, Mezavilla, davanti alla difesa, con Fischnaller largo a sinistra e Nicco al fianco di Cazzola. E Bocalon terminale offensivo, con Gonzalez già in panchina. Nel Como il sacrificato è Sperotto per Marconi a sinistra, con Peverelli a destra. E Chinellato preferito a Bertani in avanti insieme al confermatissimo Cristiani. LA PARTITA Avvio aggressivo dei padroni di casa, all'8' vicinissimi al gol, sul cross da sinistra di Di Quinzio, che Cristiani colpisce bene di testa da posizione favorevole, palla che sfila di un nulla. Tre minuti dopo i lariani reclamano un rigore per un presunto 'mani' di Piccolo in area, ma l'arbitro concede solo l'angolo, optando per un intervento regolare di piede. Al quarto d'ora è Chinellato e sfiorare il vantaggio su taglio di Marconi e Vannucchi si salva in due tempi: è un assalto continuo. Al 21' l'Alessandria la combina grossa, palla comodissima in profondità, ma Gozzi e Vannucchi non si intendono e Chinellato, tutto solo e libero, deve solo spingere in rete. La reazione? Inconsistente e confusa. E al 26' i padroni di casa raddoppiano: ripartenza palla al piede dall'area, l'Alessandria è messa malissimo, troppo alta per contrastare la velocità dei lariani e Cristiani finalizza la manovra della squadra. Alla mezzora ci prova Gozzi sugli sviluppi di un angolo, ma Zanotti blocca sicuro. E, comunque, è sempre il Como a viaggiare a mille e i Grigi a subire, messi sotto come mai in questa stagione. Tra infortuni - Sestu esce dopo 30' toccandosi la gamba destra - e scelte tecniche, si torna al 4-4-2, con Iocolano (al posto di Mezavilla) largo a sinistra e Fischaller seconda punta al fianco di Bocalon. Dopo 38' il ritorno all'antico: era proprio il caso di rischiare per una figuraccia così? Anche perché, nel recupero, Fietta ci prova dal limite, un missile che Vannucchi, questa volta, sventa con i pugni. Troppo brutti per essere veri ed è la seconda volta, dopo Arezzo, che il tecnico cambia due pedine dopo la prima frazione, questa volta ancora prima. La ripresa inizia bene: al 1' i Grigi accorciano, azione che nasce da un taglio di Marras da destra, Iocolano non controlla bene, la palla sta uscendo, ma Bocalon, con il turbante per il colpo in testa infila Zanotti. Al 6' Como in dieci per il rosso a Briganti, per fallo da ultimo uomo su Bocalon. Al 10' miracolo di Zanotti sulla girata ravvicinata di Fischnaller, imbeccato da Bocalon, che prova anche la girata. Al 20', con l'Alessandria che preme, dentro Celjak al posto di Piccolo e il croato va a destra, con Sosa che si sposta al centro. Con l'uomo in meno, il Como alza le barricate e colpisce di rimessa, e i Grigi rischiano, come quando Gozzi si fa infilare e poi deve ricorrere al fallo e rimedia il giallo. Al 26' Bocalon incrocia dal limite fuori di poco, un minuto dopo Iocolano entra bene in area, ma il tiro è troppo debole e parato. Al 34' Marras si divora una occasione enorme, calciando altissimo un pallone da controllare e sfruttare con più calma. Assalto finale confuso e senza occasioni. Terzo ko consecutivo. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Calcio, in Lega Pro capolista in affanno Alessandria in confusione A Como sbagliano in tanti Il terzo tonfo in trasferta attutito dai risultati altrui: +7 Adesso il campanello d’allarme è suonato: la terza sconfitta consecutiva in trasferta per i grigi (1-2 a Como) rischia di riaprire i giochi in Lega Pro, più per demeriti dell’Alessandria che per bravura delle altre (resta un confortante +7 su Livorno e Arezzo). Primo tempo inguardabile della capolista, ripresa sufficiente ma senza sfruttare la superiorità numerica durata tutta la frazione. Approccio mentale sbagliato, molta insicurezza anche negli uomini che devono essere punto di riferimento e una formazione iniziale che non convince. Modulo strano. Nonostante la pretattica iniziale («l’Alessandria ci ha consegnato la distinta alle 15,55» dirà il tecnico comasco Gallo), l’inserimento dal primo minuto di Mezavilla («l’ho messo per avere più fisicità» la spiegazione di Braglia) e Nicco in un 4-1-4-1 è davvero poco convincente e il 2-0 Como alla pausa è emblematico. Fra i lariani, invece, è efficace la variante Cristiani, che non dà punti di riferimento ed è spina nel fianco costante per tutta la partita. L’Alessandria è anche autolesionista perché l’1-0 dei locali scaturisce da un grosso malinteso tra Vannucchi e Gozzi, con responsabilità maggiore del portiere che esce, si ferma e lascia passare il pallone mandando in confusione il compagno di reparto. E pure sul raddoppio l’Alessandria deve recitare il «mea culpa»: su un ribaltamento di fronte i grigi sono piazzati male, così Di Quinzio percorre palla al piede 50 metri e serve l’assist comodo a Cristiani. Cambi obbligati. L’uscita di Sestu e quella di Piccolo generano due cambi obbligati. In occasione della sostituzione del centrale, con la squadra in superiorità numerica, il tecnico potrebbe osare e mettere Evacuo, invece inserisce Celjak. Il gol di Bocalon aveva nel frattempo riacceso le speranza ma all’Alessandria manca qualcosa anche nei 20’ finali. Il campionato non è vinto, una capolista col pedigree deve giocare con cattiveria e invece in trasferta è un «agnellino» ormai da due mesi. «Prima c’erano dei problemini, ora un problemone » la sintesi di Braglia. (La Stampa) Como, una vittoria da grande Braglia striglia l’Alessandria L’Alessandria cade ancora, terza sconfitta consecutiva in trasferta, mentre il Como conquista il terzo successo di fila. E quello con la capolista è stato meritatissimo, con un ottimo primo tempo. «Non è un campanellino d’allarme, è un campanellone», ha detto Braglia. Preoccupato soprattutto dal fatto che la sua squadra «ha regalato il primo tempo a un avversario forte. Senza determinazione, senza gioco, dobbiamo cominciare a riflettere bene su quello che ci sta succedendo». Il boccone è stato reso meno amaro in serata dal pareggio dell’Arezzo: il vantaggio dei grigi scende da 8 a 7 punti. IL DOMINIO Determinazione, gioco, capacità di lottare. Tutto quello che invece ha messo il Como, che tra l’altro ha avuto l’handicap di giocare 40’ con un uomo in meno per l’espulsione di Briganti (fallo su Bocalon). Un vantaggio che l’Alessandria non ha saputo sfruttare, nonostante il gol segnato a inizio ripresa grazie a una bella giocata di Iocolano che ha pennellato il pallone per la testa di Bocalon. Le reti del Como erano invece arrivate nel primo tempo. Al 21’ la difesa alessandrina è stata ingannata da un lancio lungo di Fietta, su cui sono usciti a vuoto Vannucchi e Gozzi, lasciando la porta scoperta e l’area libera per Chinellato. Sei minuti dopo il raddoppio, con Di Quinzio che si è fatto quasi tutto il campo palla al piede e ha servito Cristiani: bel tiro a incrociare. (Gazzetta dello Sport) Alessandria, ma cosa ti succede? A Como terza sconfitta di fila in trasferta e senza attenuanti. Fa discutere Evacuo in panchina I grigi regalano il 1° tempo, in cui i lombardi segnano con Chinellato e Cristiani. Accorcia Bocalon. Como in 10, ma niente pareggio Che succede Alessandria? Terza sconfitta esterna consecutiva. Dopo Livorno e Arezzo, Como. «Un campanellone d'allarme» per dirla con Braglia. Soprattutto interpreti scelti, e poi cambiati in corsa, segno di incertezza e, forse, di confusione, che rischia di mettere in discussione un primato solido. Solido sì, ma non è già una B sicura. Un tempo regalato ad un Como in salute è inaccettabile, la ripresa dice che è meglio continuare con il 4-4-2 . Non è da adesso che l'Alessandria stenta lontano dal Moccagatta e non si dica che a Como non c'era Gonzalez, che pure era già in panchina. L'argentino a Livorno e ad Arezzo c'era. Tenere Evacuo in panchina, in questo momento, è una scelta molto difficile da capire e da motivare. In regalo 45 minuti. Il Como è padrone della gara: dopo le occasioni a Cristiani (8’) e Chinellato (15’), al 21’ il patatrac: su una palla appoggiata all’indietro non si intendono Gozzi e Vannucchi, Chinellato è libero di mettere palla nella porta sguarnita. Reazione? Nulla. Anzi, sei minuti dopo raddoppiano i lariani: su una ripartenza, s’inserisce bene Cristiani, che fa passare la palla fra le gambe di Vannucchi. Braglia torna al 4-4-2, ma i Grigi rischiano anche il 3-0. Ripresa, dopo 1’ Bocalon sfrutta un taglio di Marras e una svirgolata di Iocolano per infilare Zanotti. E al 6’ i padroni di casa sono in 10 per il rosso diretto a Briganti, ultimo uomo che atterra Bocalon. L’Alessandria ha occasioni ancora con Bocalon, con Iocolano e con Marras, Evacuo resta in panchina, il terzo cambio è in difesa. L’Alessandria non vince in trasferta dal 27 novembre, l’1-0 a Prato firmato da Gonzalez: vanificare un cammino trionfale sarebbe un reato. (Tuttosport) Top & Flop di Como-Alessandria La gara tra Como e Alessandria, valida per il venticinquesimo turno del girone A di Lega Pro, si è chiusa sul punteggio di 2-1 grazie alle reti di Chinellato (C), Cristiani (C) e Bocalon (A). I lariani tentano di sfruttare il buon momento di forma e partono all’assalto. Dopo alcune opportunità non sfruttate, al 21’ il Como trova il meritato vantaggio con Chinellato, liberato da un clamoroso errore in uscita di Vannucchi che non trova l’intesa con Gozzi. La capolista non reagisce e, al 27’, i padroni di casa raddoppiano con Cristiani che finalizza in diagonale una magistrale ripartenza condotta per 60 metri da Di Quinzio. Mister Braglia tenta di dare una scossa ed opera un paio di cambi prima della fine del tempo, ma i lariani rimangono in controllo della gara. L’Alessandria rientra dagli spogliatoi trasformata ed accorcia immediatamente le distanze con Bocalon il quale, al 47’, sul filo del fuorigioco sfrutta un tiro sporco di Iocolano e segna la sua quindicesima rete stagionale. Cinque minuti dopo i padroni di casa rimangono in dieci per l’espulsione di Briganti ed i piemontesi insistono. Ma con l’andare del tempo i padroni di casa serrano le fila e, pur concedendo alcune occasioni agli avversari, conducono in porto un risultato importantissimo sia per la propria classifica che per l’intero il campionato. Per la capolista, infatti, è la terza sconfitta consecutiva lontano dal “Moccagatta”. Ecco Top e Flop della gara. TOP Di Quinzio (Como): la squadra di mister Gallo affronta la gara con lo spirito giusto e sono molti gli elementi biancoazzurri ad esprimersi sopra le righe. In particolare è il centrocampista a dare qualità e quantità. Molto bene anche Chinellato – nonostante i 120’ giocati nella gara di Coppa Italia – e Cristiani. E non solo per le marcature… CONVINCENTE Bocalon (Alessandria): al contrario di quanto messo in evidenza dall’avversario, la capolista si presenta dimessa e priva di idee. E non può essere la sola assenza di Gonzalez – in panchina per “onor di firma” – a giustificare un primo tempo disastroso e non certo degno della formazione più celebrata della Lega Pro. Solo nella ripresa il bomber grigi prova a suonare la carica e, insieme ad un concreto Fischnaller, crea costanti grattacapi alla difesa di casa. TARDIVO FLOP Briganti (Como): la superiorità manifestata dai lariani nel primo tempo porta anche la sua firma, ma è vanificata dal cartellino rosso – certamente severo – che galvanizza ulteriormente un’Alessandria che era rientrata dagli spogliatoi con un altro piglio. Non particolarmente convincente anche la prova di Peverelli. ESPULSO Vannucchi (Alessandria): come detto, l’approccio alla gara della formazione di Braglia è stato troppo leggero, ma lo svarione del portiere – in collaborazione con Gozzi – in occasione del vantaggio lariano rende ancora più difficile il già complicato pomeriggio della capolista. FUORI TEMPO (TuttoLegaPro) Primo tempo da incubo, Bocalon accorcia ma i Grigi cadono anche a Como Alessandria da dimenticare nei primi 45', tutta un'altra musica nella ripresa ma stavolta la rimonta non riesce e arriva la terza sconfitta esterna consecutiva. In rete Bocalon al 46', per il Como reti di Chinellato e Cristiani Braglia lascia Iocolano in panchina preferendo un cenrrocampo di peso con Nicco al fianco di Cazzola e Mezavilla, sulla destra Sestu. Fischnaller nel ruolo di rifinitore a supporto di Bocalon. In difesa ancora Sosa al posto di Celjak. Circa 600 i tifosi mandrogni assiepati nel settore ospiti del Sinigaglia, terreno di gioco in condizioni non ottimali, soprattutto nella parte di campo a ridosso delle panchine. Primi minuti di gioco di marca lombarda: all'8' Marconi dalla sinistra mette in mezzo per Cristiani, l'incornata del numero 17 termina a lato di pochissimo. All'11' episodio molto contestato dai comaschi: su cross di Cristiani dalla destra Piccolo mette in angolo in tuffo, il bagher del difensore mandrogno sembra netto ma per D'Apice è tutto regolare. Quello del Como è un vero e proprio assalto all'area di rigore piemontese e al 15' è Chinellato a impegnare Vannucchi in una respinta bassa su conclusione a dire il vero non irresistibile. Un minuto dopo è ancora Chinellato a mettere i brividi alla difesa ospite con un colpo di testa su assist al bacio di Marconi, sfera sul fondo di un niente. L'Alessandria sembra l'ombra di se stessa, in balìa dei ritmi serrati imposti dai padroni di casa. Al 21', infatti, il Como passa in vantaggio: fatale malinteso tra Gozzi e Vannucchi, il portiere grigio si lancia in un'uscita decisamente avventata al limite su un cross innocuo di Fietta, Gozzi non interviene, Vannucchi liscia e Chinellato trova la porta spalancata e metterla in rete è pura formalità. Passano soltanto 5' e i lariani raddoppiano: Di Quinzio scatta in contropiede dalla propria area, si fa un cavalcata di 60 metri e, al limite dei 16 metri avversari, la appoggia sulla sinistra a Cristiani che liberissimo infila Vannucchi. Delirio al 'Sinigaglia', Alessandria stordita dall'uno-due comasco. Al 31' Braglia toglie Sestu per noie muscolari, al suo posto Marras. Al 33' la prima conclusione in porta alessandrina: angolo di Fischnaller, palla in mezzo per Nicco che la spizza per Gozzi ma il colpo di testa dell'ex Modena è debole e troppo centrale, Zanotti blocca in volo. Sessanta secondi dopo altro pericolo in area mandrogna. Sosa su calcio d'angolo devia malamente, la palla attraversa tutto lo specchio e termina nuovamente in corner dalla parte opposta. Il Como è padrone del campo, mentre l'Alessandria fa di tutto per non capitolare mandando spesso la palla in calcio d'angolo. Al 39' secondo cambio in casa grigia: fuori un impalpabile Mezavilla, dentro Iocolano. Prima del triplice fischio ancora due occasioni per gli azzurri, al 42' con il tiro da fuori di Chinellato out di un soffio e al 45' con la conclusione di Cristiani da posizione defilata respinta in corner da Vannucchi. Termina un primo tempo da incubo per un'Alessandria troppo brutta per essere vera, in difesa sotto scacco delle folate avversarie e in avanti mai davvero pericolosa, eccezion fatta per il colpo di testa di Gozzi al 33'. Negli spogliatoi Braglia dà la carica ai suoi e nella ripresa, come troppo spesso accade da qualche settimana a questa parre, è tutta un'altra Alessandria. Non passa nemmeno un minuto, infatti, ed è subito 2-1; traversone in area di Marras, spizzata di testa di Cazzola che prolunga per Iocolano, l'ex Bassano serve al centro Bocalon (col capo fasciato per uno scontro aereo sul finire del primo tempo) che in elevazione la mette alle spalle di Zanotti. E' il gol che riaccende la luce e le speranze degli ospiti. Al 52' l'episodio che potrebbe davvero mettere in discesa il match per la truppa di Braglia: fallo da ultimo uomo di Briganti su Bocalon, d'Apice di Arezzo estrae il rosso diretto. La successiva punizione di Fischnaller si risolve però con un nulla di fatto. Gallo decide così di coprirsi, fuori Cristiani, dentro Antezza. Al 56' l'Alessandria sfiora il pari con la girata in area di Fischnaller, il suo tiro sul primo palo è però deviato in corner da Zanotti. Sul successiva calcio dalla bandierina Bocalon in rovesciata da fermo fa gridare al gol i 600 venuti da Alessandria, ma la sfera finisce a lato di un niente. Passano i minuti, l'Alessandria continua a spingere ma il Como, pur con un uomo in meno, non perde l'equilibrio difensivo e sudando sette camicie riesce a mettere una pezza sugli affondi di Marras a destra e Iocolano a sinistra. Al 71' è un'altra volta Bocalon a mettere i brividi a Nossa e compagni, con un tiro a giro dai 20 metri su ribaltamente di fronte che termina fuori di un soffio. Al 72', dopo essersi accentrato dalla sinistra, è Iocolano a mangiarsi il gol del 2-2 con una conclusione debole e troppo centrale, per Zanotti è ordinaria amministrazione. Al 76' il guardalinee annulla un gol a Fischnaller imbeccato da Marras a centro area ma partito in posizione di fuori gioco. L'Alessandria le prova tutte ma questa volta manca anche la buona sorte: al 79' Marras spara alto dal limite e all'83' è Zanotti a dirgli di no su una conclusione ancora una volta nei pressi dei 16 metri. La stanchezza si fa via via sentire da ambo le parti e da qui al 93' non succede praticamente più nulla. Nelle ultime uscite l'Alessandria ha preso il brutto vizio di approcciarsi ai primi 45' un po' in surplace, lasciando troppo spesso il pallino del gioco in mano agli avversari. Un primo tempo da dimenticare, diversi svarioni difensivi che stavolta si sono pagati a caro prezzo. Anche in questo caso la reazione nella ripresa è stata imperiosa, favorita dall'immediata espulsione di Briganti. Stavolta, però, non è stato sufficiente. L'assenza di Gonzalez si è sentita, eccome, così come quella di Iocolano fino al suo ingresso in campo. Da interpretare la decisione di Braglia di tenerlo inizialmente in panca. Il Livorno ha battuto l'Olbia, la Cremonese ha perso a Piacenza e ora si attende il risultato dell'Arezzo in casa con la Lucchese. A Cremona il registro dovrà cambiare, perché anche se Gonzalez (oggi miracolosamente in panca) dovesse farcela, un primo tempo del genere non dovrà in ogni caso ripetersi se si vuole evitare una clamorosa rimonta delle dirette inseguitrici. (Alessandria News) L’Alessandria si sveglia tardi: il Como ringrazia e vince 2-1 Primo tempo insufficiente dei ragazzi di Braglia. Terza sconfitta consecutiva in trasferta dopo i ko di Livorno e Arezzo. Terza sconfitta consecutiva in trasferta per l’Alessandria, che lontano dal Moccagatta non vince da cinque partite. A fare festa, questa volta, è il Como, che si impone 2-1. I padroni di casa giocano un ottimo primo tempo e, complice un’Alessandria in grandissima difficoltà anche per alcune scelte rivedibili nella formazione iniziale, vanno negli spogliatoi in vantaggio 2-0. La reazione grigia nel secondo tempo porta subito risultati, con Bocalon che accorcia le distanze e causa l’espulsione di Briganti. Ma il gol del pari, nonostante le numerose occasioni, non arriva e il Como blinda il risultato. Mister Braglia conferma Sosa in difesa e Fischnaller in attacco, mentre opta per Nicco e Mezavilla a centrocampo, lasciando in panchina Iocolano. I primi 45 minuti, però, sono un assolo dei padroni di casa, nel segno di Cristini e Chinellato, che nel primo quarto d’ora creano diversi grattacapi alla retroguardia grigia. Il gol è nell’aria e al 21^ si materializza con Chinellato che segna il più semplice dei suoi gol, sfruttando un erroraccio di Vannucchi e Gozzi. Il raddoppio si registra cinque minuti dopo, quando Di Quinzio recupera palla e imbastisce il più classico dei contropiedi, capitalizzato da Cristiani. Il primo tempo dei grigi diventa da incubo al 32^: Sestu, dolorante, è costretto a chiedere il cambio, lasciando spazio a Marras. Mister Braglia getta nella mischia Iocolano che va a posizionarsi sulla trequarti di sinistra, facendo slittare Nicco al posto del sostituito Mezavilla. Ma la reazione di Sosa e compagni latita e il primo tempo si conclude con un netto 2-0 per il Como. L’intervallo, però, fa bene ai grigi, che al primo minuto della ripresa accorciano le distanze con Bocalon e si trovano in superiorità numerica per il rosso diretto sventolato a Briganti. Inizia così l’assedio dell’Alessandria, che in pochi minuti sfiora il gol con Fischnaller, Bocalon e Cazzola. Il Como si difende, ma non rinuncia alla ricerca del tris con Di Quinzio e Pessina sugli scudi. I grigi cercano disperatamente il pari, ma non riescono a capitalizzare e, dopo tre minuti di recupero, è il Como a fare festa. Nella settimana di avvicinamento al big match in casa della Cremonese saranno da valutare le condizioni di Sestu, uscito per infortunio alla mezz’ora. Ma a preoccupare maggiormente è forse la versione double face dell’Alessandria, inarrestabile in casa ma fragile in trasferta. Un trend da ribaltare immediatamente perchè a scherzare col fuoco… (Radio Gold) Vittoria: salutata la capolista Stavolta il mostro è il Como La partita. Grande prestazione degli azzurri avanti con Chinellato-Cristiani. Nella ripresa la squadra subisce il 2-1, resta in dieci ma non molla. Grandissimi Un Como meraviglioso. Bello, eroico, emozionante, Una partita splendida. E anche la capolista Alessandria cade sotto i colpi di un gruppo che nel giro di tre domeniche ha fatto fuori altrettante avversarie. Ma di tutte e tre le imprese, questa è stata la più bella, e non solo perché davanti c’era la più forte. No. Perché gli azzurri hanno giocato strepitosamente bene, dando un saggio di tutto. Qualità, rapidità, solidità, attenzione. E pure una incredibile forza e resistenza, vincendo anche sul piano che Gallo temeva di più, quello fisico. Anche se con i 120 minuti di Coppa nelle gambe. E anche con un handicap non indifferente, visto che dopo cinque minuti del secondo tempo Brighenti è stato espulso, subito dopo il gol dell’Alessandria che aveva accorciato le distanze. Un frangente che avrebbe fatto perdere l’equilibrio a chiunque. E invece no. Il Como ha resistito alla grandissima. E ora è la quinta forza del campionato, da solo dietro alle quattro grandi, due delle quali battute negli ultimi quindici giorni. Primo tempo ok. Il primo tempo è stato eccezionale, per qualità ed energia. La scelta della coppia di attacco Chinellato e Cristiani ha portato due gol in meno di mezz’ora. Ma ha portato soprattutto dei gran giramenti di testa all’Alessandria nel cercare di raccogliere occasioni che arrivavano sia dalla fasce che centralmente, grazie al sostegno di un centrocampo che ha avuto in Fietta un protagonista eccellente in tutte le fasi. Il trio difensivo rispondeva con attenzione a ogni sollecitazione, giornata impegnativa soprattutto per Fissore alle prese con Bocalon. Ma Zanotti non aveva ancora dovuto fare niente quando il Como aveva già provato più volte a segnare, e in due occasioni ci era pure riuscito. La prima, al 21’, con Chinellato bravo s raccogliere al limite dell’ara un lancio lungo di Fietta, e bravo anche ad andare in porta lasciando lì il portiere Vannucchi e il difensore Gozzi, usciti a vuoto. E il raddoppio è stato un altro capolavoro di velocità e tecnica, con Di Quinzio che dopo una triangolazione al limite dell’area azzurra si fa tutto il campo palla al piede, e trova il tempo perfetto per servire Cristiani, altrettanto bravo a non andare in fuorigioco e a angolare la sua conclusione. Un raddoppio che fa esplodere il Sinigaglia. Il Como è talmente bello che Gallo riesce persino ad arrabbiarsi con Chinellato perché non sfrutta la palla della possibile terza rete. Sofferenza. Tempo per arrabbiarsi ce n’è anche dopo, quando il Como prende subito gol al rientro in campo. Iocolano mette in mezzo per Bocalon, che in piena area trova il colpo di testa per il gol. Unica occasione in cui il Como viene sorpreso. Brividi. Doppi brividi, perché dopo tre minuti Briganti fa fallo al limite dell’area su Bocalon. Cartellino rosso. Praticamente metà gara da giocare in dieci con l’Alessandria assatanata alla ricerca del pareggio. Eppure va, e va bene. I minuti passano, i corner degli ospiti aumentano. Zanotti quando c’è da esserci c’è. E Chinellato, rimasto solo in avanti per il cambio obbligato Cristiani-Antezza, lotta come un leone lì davanti. Lottano tutti, e se capita provano anche a cercare la porta. Il Como resiste, giocando lottando. E’ festa grande. (La Provincia) Batosta all’Alessandria In dieci nella ripresa Un Como stellare gioca la gara perfetta e batte la capolista IL CUORE GRANDE DEL COMO, batte la capolista Alessandria, dopo un gran primo tempo e una ripresa giocata in dieci uomini per l’espulsione di Briganti. Dopo varie occasioni e un ritmo avvincente il Como passa in vantaggio al 21’, dopo un lancio lungo centrale di Fietta verso Vannucchi, che attendeva l’intervento di Gozzi, fra i due s’infila Chinellato, che segna a porta vuota e fa esplodere lo stadio. Il raddoppio del Como arriva poco dopo Pessina recupera palla e lancia Di Quinzio centralmente, il fantasista appoggia a sinistra a Cristiani che in corsa, brucia Vannucchi. L’ALESSANDRIA entra nella ripresa a testa bassa ed accorcia immediatamente le distanze dopo un batti e ribatti in area dopo un cross da sinistra di Iocolano, Bocalon piazza la zampata vincente. Al 5’ Briganti è costretto ad atterrare fuori area Bocalon, che da solo aveva puntato Zanotti. Al 30’ viene anche annullato un gol dell’Alessandria per fuorigioco, i piemontesi pressano ancora fino alla fine, ma il Como resiste grazie a un grande Zanotti. (Il Giorno - Como) Como stratosferico, battuta 2-1 anche la capolista Alessandria Primo tempo capolavoro, nella ripresa in dieci tanta sofferenza: terza vittoria consecutiva Un Como stratosferico batte 2-1 l'Alessandria e ottiene la terza vittoria consecutiva in campionato. Primo tempo perfetto per gli azzurri, con i gol di Chinellato (favorito da una colossale papera della difesa grigia) e Cristiani, dopo un perfetto contropiede. Nella ripresa tanta sofferenza, e un avvio shock: prima la rete di Bocalon al primo minuto, quindi l'espulsione al 5' di Briganti. Assedio piemontese, il Como si difende come può, non disdegnando qualche uscita in contropiede. E alla fine porta a casa tre punti d'oro e meritati. La formazione di Gallo è ora da sola al quinto posto della classifica, e avrà in serie le ultime due del torneo: sabato trasferta a Roma con il Racing, quindi il match con il Prato. (Lariosport) RISULTATI: Arezzo – Lucchese 0-0 Carrarese – Pistoiese 2-1 Giana Erminio – Tuttocuoio 0-1 Livorno – Olbia 3-1 Lupa Roma – Racing Roma 0-2 Piacenza – Cremonese 3-0 Pontedera – Pro Piacenza 1-0 Renate – Viterbese Castrense 2-2 Robur Siena – Prato 2-1 CLASSIFICA: Alessandria p. 56, Livorno, Arezzo 49, Cremonese 47, Como 39, Lucchese (-1), Giana Erminio, Renate 37, Viterbese 35, Piacenza 34, Robur Siena 32, Olbia 31, Pistoiese, Pro Piacenza 29, Carrarese 26, Pontedera, Tuttocuoio, Lupa Roma 25, Prato 19, Racing Roma 17. Lucchese 1 punto di penalizzazione. MARCATORI: 16 RETI: Gonzalez (Alessandria), 15 RETI: Bocalon (Alessandria), Forte (Lucchese), 12 RETI: Brighenti (Cremonese), 11 RETI: Cellini (Livorno), Marotta (Robur Siena), 10 RETI: Moscardelli (Arezzo), Polidori (Arezzo), Bruno (Giana Erminio), 9 RETI: Santini (Pontedera), Pesenti (Pro Piacenza), Marzeglia (Renate). Il punto sul campionato Cade la capolista, questa volta a Como ed ora per i Grigi sono 7 i punti da amministrare sulla nuova coppia inseguitrice formata da Arezzo e Livorno. Pesante sconfitta della Cremonese nel derby di Piacenza: la formazione di Tesser scende al quarto posto, in attesa della partitissima di lunedì prossimo allo “Zini” contro l’Alessandria. Per il Como (39 punti) terza vittoria consecutiva costruita soprattutto nel primo tempo e quinto posto in classifica: nella prima mezz’ora le cose migliori per i padroni di casa in gol al 21’ con Chinellato, che sfrutta un malinteso tra Vannucchi e Gozzi ed il raddoppio di Cristiani al 27’, in una classica ripartenza. Braglia ridisegna subito la squadra con 2 cambi e, a inizio ripresa, l’Alessandria (56) prova a rientrare in partita con Bocalon (gol numero 15) che corregge una conclusione di Iocolano. Il Como rimane in 10 per l’espulsione di Briganti e si arrocca a difesa di Zanotti, bravo a respingere le conclusioni di Fischnaller, Cazzola e Iocolano, con Bocalon poco fortunato in una rovesciata che finisce a fil di palo e ancora Fischnaller, che si vede annullare il gol del pareggio per fuorigioco. L’Arezzo (49) non va oltre lo 0-0 casalingo contro un’ottima Lucchese (37) che nella ripresa mette in difficoltà gli amaranto: si ferma così la striscia di vittoria per la compagine di Sottili che viene agganciata dal Livorno. Facile la vittoria interna contro l’Olbia (31), al terzo k.o. consecutivo: protagonisti i nuovi arrivati Galli e Valiani, a segno nel primo tempo. Poi in gol anche Marchi al 75’ e per i sardi Capello nel recupero. Dopo 2 sconfitte di fila, grande prova del Piacenza (34) che annichilisce la Cremonese (47) con un eloquente 3-0: tutto nella ripresa, dopo la traversa di Taugourdeau nel primo tempo. A segno Pergreffi al 49’ e doppietta di Romero (73’ e 85’). Nelle altre partite in evidenza lo spettacolare pareggio tra Renate (37) e Viterbese (35), caratterizzato da 3 calci di rigore: avanti gli ospiti dagli undici metri con Cruciani (6’), ma raggiunti e superati da Napoli, sempre dal dischetto, al 18’ e al 56’. Pari definitivo di Jallow (ex Cittadella) al 58’. Sorprendente la sconfitta casalinga della Giana (37) ad opera del Tuttocuoio (25), reduce da 1 punto nelle ultime 5 giornate: la decide il difensore Tiritiello al 56’. Dopo 4 sconfitte, il Siena (32) ritrova i 3 punti nel derby contro il Prato (19): doppietta di Marotta al 33’ e al 81’ (rigore) con momentaneo pari di Moncini, sul finire del primo tempo, sempre su rigore. Da segnalare l’espulsione di Marzoratti (fallo di mano) in occasione del penalty decisivo per i padroni di casa. Non vinceva da 9 giornate il Pontedera (25) e in casa addirittura dal 20 novembre: ce l’ha fatta contro il Pro Piacenza (27) grazie a Kabashi (62’) e resistendo nel finale in inferiorità numerica (espulso Santini al 83’). Micidiale gol dell’ex al minuto 89’: Finocchio stende la Pistoiese (29) e fa salire la sua nuova squadra, la Carrarese, a quota 26. Gli apuani erano passati in vantaggio con Cristini, ma erano stati raggiunti da un rigore di Minotti. Arancioni in 10 dal 43’ per l’espulsione di Placido (doppia ammonizione). Nell’anticipo di sabato, il derby delle romane è stato vinto dal Racing Roma (17) che, a Tivoli, ha superato la Lupa (25) grazie ad un rigore di De Sousa dopo 50 secondi e al raddoppio di Corticchia alla mezz’ora. Giornata caratterizzata da ben 7 calci di rigore, 4 espulsioni e con 4 vittorie tra le ultime 6 squadre della classifica. In attesa della sfida di Cremona, posticipo del lunedì (ore 20,45), domenica seconda gara interna consecutiva per il Livorno che ospiterà la Giana, mentre l’Arezzo sarà in trasferta sul campo del Pro Piacenza. (Alessandria US 1912)