Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2016/2017
Lega Pro
20-02-2017 - Giornata: 26 - Cremona - Giovanni Zini


Cremonese US - Alessandria US 1912 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 64. Brighenti A. [Cr]

Alessandria US 1912 Vannucchi Gianmarco, Celjak Vedran, Gozzi Simone, Piccolo Felice, Barlocco Luca, Marras Manuel [76. Sestu Alessio], Cazzola Riccardo, Branca Simone, Iocolano Simone [67. Rosso Simone], González Pablo Andrés, Bocalon Riccardo [65. Evacuo Felice] A disp.:Fischnaller Manuel, (P) La Gorga Cosimo, Manfrin Gianni, Mezavilla Adriano, Nava Valerio, Nicco Gianluca, Piana Luca, Sosa Cristian All.: Braglia Piero

Formazione avversaria
CREMONESE US: Ravaglia, Salviato, Canini, Marconi Ivan, Ferretti, Scarsella, Pesce, Beringheri, Perrulli [72. Moro Davide], Stanco [79. Scappini], Brighenti [89. Lucchini]. A disp.: Bellucci, Galli Riccardo, Procopio, Cavion, Maiorino, Talamo, Porcari, Bastrini, Redolfi. All.: Tesser Attilio.

Arbitro: Giua Antonio (Olbia) [Cipressa, Scarpa]
Note
Espulso: 85. Nicco [A – dalla panchina]. Ammoniti: 31. Ferretti [C], 43. Marconi [C], 66. Barlocco [A], 75. Canini [C], 83. Piccolo [A], 85. Brighenti [C], 90. Cazzola [A], Angoli: 2-15. Recuperi: 1+ 4. Spettatori: 4.700 circa (2.781 paganti, 1.780 abbonati, incasso 22.200 €) Serata fredda ma serena, terreno in buone condizioni. Gara giocata in posticipo televisivo con diretta su Rai Sport. Alessandria in campo con la maglia blu celebrativa del 105° compleanno della società. Inizio gara ore 20.45

Commento
GRIGI SUONA L'ALLARME QUARTO KO ESTERNO DI FILA LEGA PRO Un gol di Brighenti su punizione a metà ripresa regala il bottino pieno alla Cremonese, che sale al secondo posto a -6. Alessandria quasi mai pericolosa. Quarta sconfitta esterna consecutiva. E terza negli scontri al vertice. Se prima era un campanellone d’allarme, adesso è un campanone, che suona forte e manda un messaggio chiaro. Avevano due risultati su tre a disposizione, i Grigi prendono il terzo, l’unico che rilancia una squadra a pezzi. Che, però, si gioca la gara della vita come va sempre fatto,con errori, certo, ma con aggressività e convinzione. L’Alessandria subisce troppo, dopo la punizione di Brighenti la reazione è più di pancia che di testa, fiammate sporadiche, ma mai una vera occasione. Il campionato che poteva essere chiuso, resta molto aperto. Resuscitando una squadra che ormai era sfiduciata. Le squadre. Alla fine Gonzalez ce la fa e torna a far coppia, dall’inizio, con Bocalon, in campo ancora con la fasciatura ricordo della botta alla testa di Como. In difesa Piccolo c’è e Celjak va a destra, in mezzo Marras preferito a Sestu. Anche la Cremonese cambia: torna Pesce davanti alla difesa, Scarsella e Belingheri sulle corsie esterne. La partita. L’avvio evoca i fantasmi di Como. In due minuti tre palle gol: al 1’ traversa piena di Perrulli, poi Vannucchi si supera su Brighenti e, sugli sviluppi ancora Perrulli gira di testa sul fondo. I Grigi sembrano frastornati, e la Cremonese cerca con insistenza le soluzioni centrali, sfruttando il cambio di passo di Perrulli e la fisicità di Stanco, che mette sempre in grande difficoltà Gozzi. E il risultato resta bloccato sullo 0-0 per una serie di miracoli di Vannucchi, che per due volte nega il gol di piede a Brighenti e una a Stanco. L’Alessandria? Una conclusione non irresistibile di Iocolano, controllata da Ravaglia e, al 20’, il taglio di Gonzalez per Bocalon, libero in area e Marconi, in scivolata, lo anticipa in angolo. C’è anche un destro di Cazzola dal limite, che sfila di poco sul fondo. La parata più importante è su Branca, al 32’, potente, sventata in due tempi. Ma, se non come i primi 20’, la supremazia dei grigiorossi è evidente, accelerazioni che mettono in fatica la formazione ospite, mai rapida, come servirebbe, nei ripiegamenti. Solo negli ultimi 10 minuti l’Alessandria ha anche un’altra opportunità sulla punizione di Gonzalez da desta e Ravaglia che, in tuffo, anticipa Bocalon. L’avvio di ripresa illude su un atteggiamento più aggressivo e convinto, ma la gara gira attorno a un giocatore, Brighenti, che trasforma una punizione dal limite e poi va a salvare sulla linea sul colpo di testa di Celjak, l’azione più pericolosa del secondo tempo più arrembante, ma comunque poco lucido. Preoccupa, soprattutto, la fatica enorme produrre gioco, solo l’ingresso di Sestu garantisce qualche cross in più, ma non sfruttato. Anche Evacuo non incide come vorrebbe, un paio di incornate sul fondo. E Gonzalez, generoso e beccato con insulti e sberleffi da un pubblico maleducato e aggressivo, fa quello che può, più suggeritore che finalizzatore, ma anche lui limitato. L’occasione era ghiotta, ma i risultati favorevoli degli avversari non aiutano i Grigi. Anzi, li condizionano in negativo, ma non è solo questo il problema. Viene da dire: per fortuna gli scontri diretti sono finiti. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Grigi, continua il mal di trasferta Il campionato rischia di riaprirsi Vannucchi evita la goleada della Cremonese, tardiva reazione della capolista Altro che chiudere il campionato, i grigi subiscono la quarta sconfitta consecutiva in trasferta ed escono parzialmente ridimensionati anche dallo Zini. Restano 6 punti di margine proprio sui grigiorossi, ma sarebbe folle pensare di poter amministrare se lontano dal Moccagatta non si cambierà verso. La Cremonese merita la vittoria, gli uomini di Braglia ancora una volta si svegliano solo nella ripresa. Problema di testa. Inizio di partita da incubo per i grigi che rischiano due volte la capitolazione) nel giro di un minuto (salvati dalla traversa e da Vannucchi). Che i padroni di casa potessero cominciare all’arrembaggio lo avrebbe intuito chiunque, l’atteggiamento della capolista è però sconcertante. I mandrogni non tengono un pallone e sulle respinte delle due difese arrivano sempre per primi i lombardi. In mezzo al campo la fonte del gioco cremonese, Perrulli, trova in Branca il primo avversario che lo va a disturbare in fase di impostazione ma ci riesce a fasi alterne. I grigiorossi giocano alla morte, Stanco sovrasta Gozzi e Piccolo, favorendo gli inserimenti di Brighenti su cui Vannucchi è strepitoso. L’impressione è che non ci siano le giuste distanze fra i reparti e che l’Alessandria lasci troppo spazio ai portatori di palla avversari che, se attaccati, non sono viceversa esenti da sbagli. Al riposo il risultato è a reti inviolate ma è un punteggio bugiardo. Meglio la ripresa Al rientro in campo i grigi danno l’impressione di essere più sul pezzo, purtroppo il gol su punizione di Brighenti rompe l’equilibrio e a quel punto Braglia cambia inserendo due giocatori freschi in rapida successione (Evacuo e Rosso) per chi ha convinto poco (Bocalon e Iocolano). Punti sul vivo i mandrogni si svegliano e a ridosso del 25’ guadagnano cinque angoli consecutivi, ma la palla non entra. Tesser rinforza il centrocampo col muscolare Moro, è generoso il forcing dell’Alessandria ma del tutto improduttivo perché i palloni gettati nell’area vengono puntualmente ricacciati lontano dalla retroguardia della Cremonese. È un’altra trasferta amara. (La Stampa) La Cremonese con Brighenti vince il big match Cade la capolista Alessandria: quarta sconfitta di fila in trasferta. Adesso Tesser è secondo Una Cremonese bella, scintillante e finalmente vincente. Prima vittoria nel 2017 dopo un’astinenza di 52 giorni, metabolizzato la sconfitta nel derby, riconquistato il secondo posto in classifica e la consapevolezza di poter ancora competere in questa stagione. Quarta sconfitta consecutiva in trasferta dell’Alessandria ed un campanello d’allarme per la formazione e parecchia delusione per i quasi duemila tifosi che hanno seguito la squadra in questa delicata trasferta. E’ la Cremonese che fa subito la voce grossa e dopo solo trenta secondi va vicino al vantaggio con un destro da fuori area di Perrulli che colpisce la traversa. Passano solo due minuti e Brighenti si presenta solo davanti a Vannucchi che respinge e il tiro successivo di Stanco viene deviato. Formazione grigiorossa arrembante che gioca bene ed Alessandria in seria difficoltà che viene salvata ancora dal suo portiere c he si oppone a Brighenti. La squadra di Braglia si fa vedere con un tiro di Branca da fuori area respinto da Ravaglia. Nella ripresa il gol partita di Brighenti con una splendida punizione su cui nulla può fare il pur bravo Vannucchi. (Corriere dello Sport) L’Alessandria ci ricasca e la Cremonese rinasce Decide Brighenti su punizione nel 2° tempo, mentre nei primi 45’ solo l’abilità del portiere Vannucchi aveva fermato i grigiorossi Quarto ko di fila in trasferta per i grigi e i lombardi salgono al 2° posto L'Alessandria conferma la tendenza negativa fuori casa del girone di ritorno. A Cremona è la quarta trasferta, arriva la quarta sconfitta consecutiva dopo quelle con Livorno, Arezzo e Como. Manca il colpo del ko al campionato e giunge una battuta d'arresto sulla linea di quanto offerto lontano dal Moccagatta di questi tempi: inizio in grande sofferenza, un primo tempo concesso agli avversari e una reazione nella ripresa. La differenza la fa la cronologia del match. Perché la rete dei padroni di casa giunge quando i grigi pensavano di averla sfangata: una gran punizione dal limite di Brighenti (fallo evitabile di Branca su Perrulli), unico tiro in porta del secondo tempo. Un regalo? Tutt'altro, perché la Cremonese - contestata dopo il 3-0 incassato a Piacenza, un'onta per i rapporti tra le tifoserie - nel primo tempo toglie il fiato all'Alessandria: una traversa di Perrulli dopo 23 secondi, una doppia respinta in area su Brighenti e Stanco al 2' e una frazione tenuta sempre in mano, visto che seguono un'altra conclusione di Brighenti e un gran anticipo di Barlocco su Scarsella. Interpreti stonati. L’Alessandria? Timida e impacciata nelle maglie celebrative dei 105 anni. Non basta, per svegliarla,neanche la spinta dei 1.600 tifosi giunti a Cremona. Deludono Iocolano, che dovrebbe essere l’uomo di riferimento nelle fasi critiche, e Bocalon, bomber timido in trasferta. Al rientrante Gonzalez non si possono chiedere i soliti miracoli mentre la difesa continua a soffrire quando aggredita con lanci in verticale. Nell’intervallo le parole di Braglia scuotono gli animi come in passato, i grigi prendono coraggio e spazi. Ma basta l’episodio di cui sopra per essere puniti. Provano a pareggiare Celjak (palla che danza sulla linea) ed Evacuo (colpo poco fuori di testa), l’Alessandria non ne viene fuori. Restano classifica e calendario a consolare. I grigi dalla prima sconfitta con il Livorno (alla 21ª) hanno infatti guadagnato un punto sulla seconda: erano 5 sulla Cremonese ora sono 6, e con sei gare in meno da giocare. Non solo. La partita di ieri sera era la sesta, in sette giornate del ritorno, contro una delle prime 9 della graduatoria: ma ora il futuro non presenta avversarie dirette. Come avverrà invece per la Cremonese, e le altre inseguitrici Arezzo e Livorno, che dovranno armarsi l’una contro l’altra. L’Alessandria potrà stare a guardare a patto che torni la personalità smarrita. (TuttoSport) Cremonese, che riscossa L’Alessandria è più vicina Decisiva la rete di Brighenti: Tesser a -6 dalla capolista, k.o. per la 4a volta di fila in trasferta La Cremonese batte meritatamente la capolista Alessandria nel big match del lunedì con una punizione di Brighenti al 18’ della ripresa e riconquista il secondo posto solitario in classifica, a 6 lunghezze proprio dai piemontesi. Deludente la squadra di Braglia, mai pericolosa dalle parti del portiere grigiorosso. Alessandria alla quarta sconfitta consecutiva in trasferta e in netta difficoltà sul piano del gioco. Ha pagato la strategia di Tesser, che ha messo subito la gara sulla velocità e il pressing a tutto campo. Non ha invece funzionato l’attacco dei grigi. Bocalon praticamente non si è visto e il rientrante Gonzalez è parso troppo nervoso. A nulla sono serviti i cambi di Braglia, anche bomber Evacuo non è riuscito a dare incisività all’attacco. Grande colpo d’occhio sugli spalti dello Zini, soprattutto su quelli di sponda piemontese (quasi 2 mila tifosi al seguito). Freddezza e cori contro i propri giocatori da parte della curva grigiorossa, la ferita della pesante sconfitta nel derby di Piacenza ha lasciato il segno. ALESSANDRIA FLOP Parte forte la Cremonese e nel giro di un minuto Perrulli colpisce la traversa e Brighenti si fa deviare un tiro da Vannucchi. Brighenti si mangia un gol fatto al 25’ buttando palla addosso al portiere in uscita anziché provare un pallonetto. Alessandria mai pericolosa, Ravaglia tranquillo fra i pali. Brighenti si fa però perdonare nella ripresa segnando il gol partita al 18’ su calcio di punizione dal limite. La risposta della squadra di Braglia è rabbiosa: guadagna una decina di calci d’angolo consecutivi, ma non riesce mai a impensierire il portiere Ravaglia. Il finale è dei grigi ma la Cremonese porta a casa un risultato importante, anche se la pace con i tifosi non è ancora fatta (Gazzetta dello Sport) Top & Flop di Cremonese-Alessandria La gara tra Cremonese ed Alessandria, posticipo del ventiseiesimo turno del girone A di Lega Pro si è chiusa sul punteggio di 1-0 grazie alla rete di Brighenti al 64’. Si comincia con la Cremonese all’assalto. Dopo 20’’ Perrulli scheggia la traversa, poco dopo Vannucchi è chiamato agli straordinari per salvare su Scarsella. L’Alessandria si vede solo in ripartenza, come al 20’, quando Gonzalez cerca di innescare Bocalon. Al 26’ Vannucchi è nuovamente protagonista e salva su Brighenti. Il duello tra i due si ripete al 32’, ma l’estremo dei grigi prevale nuovamente. Nel finale di tempo la pressione della Cremonese cala leggermente e le squadre vanno al riposo sullo 0-0. La ripresa comincia con gli stessi ventidue in campo. Inizialmente il ritmo si abbassa un po’ e sembra più congeniale all’Alessandria, la quale si procura anche qualche opportunità. Ma, al 64’, la Cremonese trova il vantaggio. Perrulli conquista una punizione dai diciotto metri, Brighenti si incarica della battuta e, con l’aiuto della barriera, insacca. La capolista prova a reagire e lo stesso Brighenti è costretto ad un salvataggio sulla linea su colpo di testa di Celjak. Gli ospiti conquistano angoli a ripetizione, alla fine saranno 13, ma non creano grandi pericoli dalle parti Ravaglia. La formazione di Tesser tiene fino in fondo e, oltre a ritrovare il secondo posto, cerca di riaprire il campionato con la prima vittoria del 2017. L’Alessandria, alla quarta sconfitta esterna consecutiva, mantiene comunque sei lunghezze di vantaggio, ma non può più permettersi passi falsi . Ecco Top e Flop della gara. TOP La reazione della Cremonese: dopo un periodo terribile, culminato con la pesante sconfitta nel derby con il Piacenza, gli uomini di Tesser si ritrovano gettano il cuore oltre l’ostacolo nella gara più importante. Il successo contro la capolista ridà fiato ai grigiorossi che potrebbero aver riaperto giochi che sembravano chiusi. FURIOSI Vannucchi (Alessandria): nel primo tempo si esalta nel duello con Brighenti e capitola soltanto nella ripresa per un deviazione della barriera. Per il resto la capolista offre una prestazione senza acuti, perciò il plauso va anche e soprattutto ai 2.000 tifosi grigi che hanno incitato a gran voce per tutta la gara. INFELICE FLOP La mira sotto porta della Cremonese: se Brighenti non fosse riuscito a perforare la barriera in occasione della punizione che ha deciso il match, probabilmente avrebbe faticato a prendere sonno… Che la Cremonese, nonostante l’ottima prova, non sia al meglio dal punto di vista della tranquillità mentale è stato fin troppo evidente. SPAVENTATI Le trasferte dell'Alessandria: il fatto che Vannucchi sia stato il migliore della sua squadra la dice lunga su come i grigi abbiano interpretato la partita. Per la squadra di Braglia si tratta della quarta sconfitta consecutiva in trasferta, anche se la prova è un po’ migliore rispetto a quanto visto a Como. Certo il timore di sperperare un vantaggio come quello accumulato fin qui ora aumenta… PREOCCUPATI? (TuttoLegaPro) Mal di trasferta per i Grigi: a Cremona arriva la quarta sconfitta Pur offrendo una prestazione ben diversa dal pessimo primo tempo di Como, la squadra di Braglia viene condannata alla quarta sconfitta consecutiva fuori casa da una punizione (con deviazione) di Brighenti. Ora grigiorossi a -6 Curva nord piena dei 1500 tifosi alessandrini giunti allo 'Zini' un'ora prima dell'inizio del match. Gonzalez in campo dal 1', a centrocampo Branca preferito a Mezavilla, sulla destra torna Celjak al posto di Sosa. Nemmeno 20 secondi e la Cremonese va vicinissima al vantaggio con la traversa colpita da Perrulli con un tiro dai 20 metri. Altri 20 secondi e di nuovo i grigiorossi vicini al gol: Salviato mette in area per la testa di Scarsella che sfiora l'incrocio dei pali. Lombardi partiti davvero a testa bassa; nei primi 5' sono già 2 corner a zero per i padroni di casa. Al 9' una punizione di Perrulli attraversa tutta l'area mandrogna, terminando sul fondo. All'11' prima volta dell'Alessandria nei 16 metri avversari: cross di Gonzalez dalla destra, Branca a centro area stoppa di petto e si prepara al tiro ma il pallone è allontanato dalla difesa grigiorossa. Al 19' ancora brividi per gli ospiti: dopo un batti e ribatti in area cremonese, Salviato la mette al centro per Scarsella, rimpallo sul volto di Gozzi ma i giocatori di Tesser chiedono il 'mani', l'arbitro Giua fa giustamente proseguire. Al 20' Gonzalez prova a servire l'accorrente Bocalon in area di rigore, Canini è però bravo ad anticipare mettendo in angolo. Al 26' altra palla gol per i lombardi: dopo un rimpallo favorevole, Brighenti si trova a tu per tu con Vannucchi, bravo a chiudergli lo specchio e a ribattere la conclusione con le gambe. I locali continuano a spingere sull'acceleratore. Al 29' ci prova Belingheri di controbalzo su assist di Brighenti, palla a fil di palo. Tre minuti dopo ancora Brighenti impegna Vannucchi in una presa a terra su tiro dalla sinistra ad incrociare. Al 33' la prima vera conclusione in porta dei grigi: dai 25 metri Branca si accentra e lascia partire un sinistro forte ma centrale, Ravaglia respinge di pugni. Al 35' si è di nuovo in area alessandrina, dove Barlocco (22 anni oggi, auguri!) è bravo ad anticipare di testa Scarsella su un pericoloso traversone di Stanco sul secondo palo. Barlocco è poi costretto a ricorrere alle cure mediche per un colpo al naso. Nei minuti finali prima dell'intervallo i ritmi calano, per le due squadre va bene il pari al rientro negli spogliatoi. Al 44', però, c'è ancora il tempo per un contropiede di Gonzalez, fermato sulla trequarti grigiorossa da Marconi, un fallo tattico che gli costa il giallo. Nella ripresa bisogna attendere 7' per vedere la prima conclusione in porta; a provarci è Marras con un sinistro dai 20 metri che termina a lato. Nel primo quarto d'ora i ritmi restano bassi, diversi falli tattici a centrocampo e lanci lunghi che non portano a nulla di che. L'Alessandria pare decisamente più agguerrita rispetto alla prima frazione. Al 16' Gonzalez sull'out di destra libera Marras con un colpo di tacco, palla a Bocalon al centro, Salviato anticipa e allontana il pericolo. Su ribaltamento di fronte Piccolo ferma Perrulli al limite dell'area grigia, calcio di punizione. Sulla palla si porta Brighenti, conclusione potente che viene deviata dalla barriera mandrogna, Vannucchi non può nulla e Cremonese in vantaggio. Braglia prova a dare la scossa due minuti dopo inserendo Evacuo al posto di un deludente Bocalon. Al 22' brividi freddi per i tifosi grigi assiepati alle spalle di Vannucchi: punizione di Perrulli sull'out di destra, palla nei 16 metri spizzata da Scarsella, sul secondo palo mette in rete Stanco ma l'arbitro annulla per la segnalazione del guardalinee. Al 23' fuori Iocolano, dentro l'esordiente Rosso. L'Alessandria vuole almeno il pari: al 24' punizione di Gonzalez dal verice sinistro dell'area, Celjak prova a metterla dentro di testa a tre metri dalla porta ma la palla viene allontanata sulla linea da un difensore lombardo. Al 26' Gonzalez (tra i migliori anche stasera..) ci prova con un tiro in porta direttamente dalla bandierina, Ravaglia respinge rimandando in angolo. Al 31' è la volta di Sestu al posto di Marras. Al 37' è Evacuo ad impensierire Ravaglia con un inzuccata sul fondo su cross di Sestu. Negli ultimi minuti si accendono un po' gli animi e prima viene ammonito Piccolo per un fallo sull'ex Scappini, poi al 40' Nicco, in panchina, viene espulso per proteste evidentemente troppo plateali. Forcing grigio nel finale, ma gli affondi non creano occasioni pericolose. Dopo 4' di recupero arriva il triplice fischio di Giua. Una sconfitta diversa dalle altre – si è vista un'Alessandria solo lontana parente di quella scesa in campo di Como -, che però rimane una sconfitta, la quarta di seguito in altrettante trasferte. Ancora una volta si è sofferto soprattutto nel primo tempo, ma il gol del vantaggio nel secondo è arrivato forse nel momento migliore degli ospiti. La Cremonese, ad ogni modo, ha meritato i tre punti sfornando una prestazione quasi perfetta nei primi 45' e decisamente attenta nella ripresa. Ora la squadra di Tesser si porta al secondo posto a sei lunghezze dall'Alessandria. Sei punti restano tanti, e domenica prossima c'è il Tuttocuoio, una buona occasione per ritrovare i tre punti per poter rifiatare un po'. (Alessandria News) Alessandria: continua il mal di trasferta. Brighenti avvicina la Cremonese a – 6 Un calcio di punizione del capitano dei grigiorossi infligge ai grigi il quarto stop consecutivo lontano dal Moccagatta Niente da fare: l’Alessandria spreca un’altra ghiotta occasione per allungare il distacco sulle inseguitrici. Dopo l’Arezzo, a festeggiare e a ritornare in piena corsa per la promozione diretta è la Cremonese, alla quale l’1-0 finale sta pure stretto. L’unico lato positivo di questa serata è che per l’Alessandria sono terminati gli scontri diretti. Si apre ora l’ultima parte di campionato in cui i grigi giocheranno sette partite in casa e cinque in trasferta e dovranno quindi sfruttare al massimo il fattore Moccagatta, dove sono ancora imbattuti. Ma senza un’inversione di rotta, tanto dal punto di vista tecnico quanto da quello mentale, difendere il +6 di vantaggio potrebbe rivelarsi più difficile del previsto. Mister Braglia decide di partire dal primo minuto con Gonzalez al fianco di Bocalon, ma preferisce Marras al posto di Sestu. Continuamente punzecchiata dai propri tifosi, in contestazione per la pesante sconfitta nel derby contro il Piacenza, la Cremonese parte fortissimo, colpendo un palo al primo minuto. L’Alessandria soffre l’intensità dei cremonesi e viene salvata da un ottimo Vannucchi, che nell’uno contro uno ipnotizza più volte gli attaccanti grigiorossi. La tifoseria grigia comprende le difficoltà della squadra e alza decibel e bandiere. I grigi reagiscono, senza però pungere in area di rigore: le uniche conclusioni, infatti, sono tentativi da fuori area. Ma nel finale è ancora la Cremonese ad andare vicina al gol, per fortuna dell’Alessandria senza precisione. Nella ripresa i grigi ripartono meglio, ma al 64′ i padroni di casa passano in vantaggio con Brighenti. Mister Braglia getta nella mischia Evacuo, il nuovo arrivato Rosso e Sestu al posto di Bocalon, Iocolano e Marras, ma la Cremonese imbriglia bene l’undici grigio, salvandosi anche sulla linea. All’82, con una girata di testa a fil di palo, Evacuo prova a suonare la carica ma è troppo tardi: dopo 4′ l’arbitro sancisce la fine del match e costringe l’Alessandria alla quarta sconfitta consecutiva in trasferta. In sala stampa mister Braglia chiede ai suoi di tirare fuori gli artigli in questo finale del campionato. Un ordine che Gonzalez e compagni dovranno assolutamente mettere in pratica fin da subito, a partire dalla prossima gara casalinga contro il Tuttocuoio. (RadioGold) E’ tornata Un gol di Brighenti piega l’Alessandria E’ vera Cremonese Di nuovo al secondo posto: grande vittoria 1-0 dei grigiorossi che divorano molte occasioni ma ritrovano i tre puntigliosa E’ finita con tutti i grigiorossi ad abbracciarsi in mezzo al campo: la Cremonese è tornata. Nel giorno più difficile, nel momento più delicato della stagione, ad un passo dal baratro, la squadra di Tesser in un sol colpo ha sollevato e mandato via tutta la polvere: ha battuto l’Alessandria, è tornata da sola al secondo posto ed è sembrata di nuovo una squadra. Una squadra vera. La vita è questa: nulla è facile. Nulla è impossibile. Non si può scegliere il modo di morire, o il giorno. Si può solo decidere come vivere. La Cremonese davanti a quasi 5mila spettatori è tornata all’antico ed è sembrato un progresso. Non si saprà mai come sarebbero andate le cose se Brighenti nel primo tempo non si fosse divorato un paio di gol clamorosi: ma – è anche questo è un segno – nell’istante in cui il cpaitano sembrava aver perso la bussola, ecco il colpo che cancella tutte le ritrosie disperanti, le paure vertiginose e insormontabili. Ci voleva, ce ne vorranno altri per difendere il secondo posto e per provare ad attaccare l’Alessandria. Perchè di certo si ricomincia un’altra volta, più forti di prima. Quanto vale un gol. Non si può dire oggi quanto peserà da qui alla fine la punizione che a metà del secondo tempo ha deciso la partita. Ma oggi ha un valore immenso. Domenica si va ad Arezzo da secondi in classifica a 6 punti dall’Alessandria. Ed è tutta un’altra vita. Il prepartita è tutto da raccontare: in curva nord, quella riervata agli ospiti, quasi piena, cori a tutto volume, bandiere che sventolano, senza risparmiare chi sta di fronte, molti meno, dove si nota solo uno striscione: indegni. La perita di Piacenza gronda ancora. Tesser lascia fuori Moro e Porcari per Scarsella e Belingheri ed è chiaro l’intento di schierare gente che corre. Ferretti rientra da esterno basso, a sinistra. In panchina si rivede Lucchini. C’è anche Gonzalez, dal primo minuto. La prima mezz’ora è qualcosa di pazzesco: la Cremonese sembra trasformata; occasioni a raffica, una dopo l’altra. Un minuto e Perrulli centra la traversa. Ancora più clamoroso è quello che succede dopo: Brighenti tutto solo tira sul portiere in uscita, palla a Stanco, porta vuota, tiro deviato, cross per Scarsella, testa, fuori. Di più. Belingheri lancia alla perfezione Scarsella, tiro, respinta, mischia, tiro, fuori. Non sarà un assedio, ma poco ci manca. Al 25’ lancio di Ravaglia, sponda di Stanco, Brighenti, ancora lui, tutto solo con la palla a mezza altezza si presenta davanti al portiere, tutto solo. E in un attimo paga il conto ad un periodo nero perché il suo tiro finisce addosso a Vannucchi, in uscita. Troppe, troppe occasioni sprecate. Poche volte si è vista una Cremonese così aggressiva, forse solo nella famosa mezz’ora contro il Livorno. Prima della fine del primo tempo, c’è anche da rilevare un’ammonizione per Ferretti ed una per Marconi. C’è ancora un tempo e sarà bene tenerne conto. Anche perché la tensione sale al rientro negli spogliatoi, con Gonzalez che fa il fenomeno e lo stesso Marconi non glielo manda a dire. Punizione nel sette. La ripresa parte a gran ritmo. Rischia la Cremonese, rimedia Salviato. Va giù Perrulli al limite. Posizione centrale. Punizione. Si presenta Brighenti, destro, gol all’incrocio. Prprio lui, proprio il capitano. Finalmente. Cinque minuti dopo lo stesso Brighenti salva sulla linea un tiro velenoso, la palla attraversa l’area piccola duevolte di fila, corrono i brividi. Arremba l’Alessandria che colleziona corner. Il pubblico becca Iocolano e soprattutto Gonzalez. Scende l’Alessandria e ogni volta adesso fa venir male. Stanco, stremato, lascia il posto a Scappini, Perrulli a Moro. Brighenti si danna l’anima a tutto campo, Tesser si sbraccia. La tensione sale quando mancano cinque minuti alla fine. Dentro Lucchini, che torna in mezzo all’area dopo una vita, fuori Brighenti per gli ultimissimi minuti. La Cremonese resiste. Tutti uniti. E alla fine è gran festa in mezzo al campo, tutti abbracciati, tutti uniti. Esulta anche Tesser e se lo merita. Tutti si abbracciano, il peggio è passato. Il cuore trova il su mattino. E si rinfresca (La Provincia di Cremona) The Revenant: Tesser come Di Caprio, orso grigio battuto 1-0 Redivivo. La carne ancora lacerata dale unghiate di Tagourdeau, i tendini ancora spezzati dagli artigli di Pergreffi, le ossa ancora frantumate dai morsi di Romero. L'effetto derby non può che restituire una Cremo ferita, lacera e sanguinante. Sola, nella foresta: il rapporto coi tifosi si è incrinato, troppo grande l'umiliazione piacentina. Dalla Lupa all'Orso grigio, il passo è breve, molto breve. La possibilità che un'altra belva banchetti coi colori grigiorossi è alta. Eccolo che arriva, l'Orso Grigio. Un grizzly, gigantesco e affamato. Già pregusta una preda facile, accelera la falcata. Ci carica. La Cremo, però, è come Di Caprio. Dura a morire. Non se l'aspettava, l'Orso, una partenza così. BL7 e Scarsella subito altissimi, Perrulli a coordinare il gioco, Brighenti e Stanco a sfoderare l'intero repertorio di movimenti e contromovimenti. Taglio, interno, esterno, ripiegamento. Tesser prende la mira, dito sul grilletto del moschetto ad avancarica. Fuoco immediato. Traversa di Perrulli a pochi secondi dal via, il tempo di rinviare e Brighenti solo davanti a Vannucchi. Entrambi i colpi non vanno a segno, la belva ferita può accennare una reazione. Gonzalez per Bocalon, aggancio sfumato. La Cremo ricarica, innesta nella canna altra polvere da sparo, preme nuovamente la mira. Scintilla, esplosione, un'altra palla diretta verso il muso dell'orso: altro errore. Scarsella si divora un controllo che gli avrebbe regalato l'uno contro uno con Vannucchi. Qualche minuto per ricaricare ancora. Si resiste, intanto: Gonzalez illumina la via per il Boca, chiude tutto Canini. Cazzola da fuori, a lato. Poi, il moschetto del redivivo Tesser fa fuoco un'altra volta. Brighenti solo davanti a Vannucchi, ancora parata. L'ultima grande occasione del primo tempo. Ancora BL7 e Brighenti, ma i proiettili sono finiti. Per il momento. Ritmi più bassi, nella ripresa. L'Orso decide di giocare d'astuzia, aspettando un passo falso prima di muovere con furia cieca l'assalto finale. Poi, attacca. Prima zampata. Sinistro di Marras, a lato. Seconda. Chiusura miracolosa di Salviato sull'asse Gonzalez-Bocalon. Terza. Uscita disperata di Ravaglia su Gonzalez. La belva sente l'odore del sangue. Il suo, però. Gettato il moschetto, ormai inservibile, la Cremo estrae il coltello. Minuto 64: BL7 serve Perrulli al limite dell'area, finta, steso. Punizione. Va Brighenti, deviazione, rete! La lama in acciaio apre uno squarcio enorme nel ventre della bestia, che si getta all'assalto con la rabbia cieca di un animale ferito a morte. La Cremo non molla, resiste, infierisce. Brighenti sulla linea, quindici corner, Evacuo, Sestu: le prova tutte Braglia, ma la ferita indebolisce l'Orso fino alla fine agonizzante al minuto 95'. La battaglia è finita. Una partita non può far dimenticare il derby, ma dopo stasera la strada è tracciata. Reazione arrivata, finalmente nello stile di Tesser: offensiva, con BL7 e Scarsella, i più portati all'inserimento, in campo insieme. Pur partendo da una situazione nettamente più intricata, il mister ha stravinto il confronto con Braglia, apparso monotono nelle trame di gioco e disperatamente aggrappato a Gonzalez. A proposito, l'argentino è stato schierato a sorpresa - si pensava non del tutto recuperato. Deludente. Schierarlo a tutti i costi è stato un segnale di debolezza più che di forza, dalla capolista non ce lo saremmo aspettato. Fatti a pezzi, dilaniati, laceri, devastati dallo sforzo. Ma ancora vivi. The Revenant grigiorosso: come Di Caprio, Cremo da Oscar per una notte. (Sport Grigiorosso) LA VA O LA SPACCA? Per la Cremonese LA VA... LA VA contro l'Alessandria. E Brighenti firma il gol su punizione che può valere anche la sua piena resurrezione 1-0 (0-0) Esultiamo. Vennero per suonare e furono suonati. Parliamo dei tifosi grigi, naturalmente, accorsi in massa per salutare l'affondamento della cosidetta corazza grigiorossa e con questo (evidentemente temono poco Livorno e Arezzo) la definitiva umiliazione, la cacciata dal gioco di una della Cremonese considerata la vera rivale nella conquista solitaria della serie B. L'1-0 allo Zini porta con sè molti doni che Babbo Natale aveva negato. Vediamo quelli numerici: la Cremonese torna al secondo posto in classifica, scavalcando le due toscane ambiziosissime e nel contempo riduce a sei punti il suo svantaggio dalla vetta. Vediamo anche altri doni meno appariscenti: la fiducia che certamente capitan Brighenti ricaverà dal gol vincente con la punizione che ha fatto secco anche il pur bravo Vannucchi; fiducia che si espande alla pattuglia grigiorossa, che ha finalmente ha gettato il cuore oltre la siepe e probabilmente si convincerà di avere tutte le risorse per disputare le prossime partite con l'autorità dai protagonista; in aggiunta fiducia da regalare ai tifosi, che hanno trascorso una settimana con i piedi sotto le scarpe, ma che hanno contribuito alla frustata che il fantino dà al suo cavallo in vista del traguardo. Infine un allettante bilancio nel caso di un arrivo testa a testa con i grigi (3 punti a 1 nei confronti diretti). La Cremonese è partita con una immediata e rabbiosa volontà, con un ritmo anche nei rientri che ha annullato le ripartenze dell'Alessandria (ispirata dal solito Gonzalez - più rabbioso del solito - ma poco sostenuta in avanti da Bocalon). La Cremonese era un po' più lunga dei grigi, ma ha goduto di un Canini al massimo livello, finalmente da non far rimpiangere Lucchini (entrato al 44' della ripresa) ed un Pesce che ha macinato alle spalle del solito generosissimo Perrulli, chilometri e grinta. Lo svariare di Perrulli ha prodotto molto per gli avanti, con Berlingheri di spicco ,altra nota di merito, una traversa e due grandi occasioni per Brighenti la dicono tutta sullo strameritato vantaggio di cui poteva godere la Cremonese ne primi 46' minuti. C'era molto timore in avvio di ripresa che l'orso stranito potesse d'improvviso trovare lucidità. Non ha fatto che collezionare calci d’angolo, ben 15.Ma non ha mai avuto occasioni limpide come quelle grigiorosse. Ha resistito perchè ha accorciato molto le distanze e si è avvalso di un blocco difensivo, che è il migliore del girone e di un Vannucchi in qualche occasione davvero strepitoso, il che sta a dire che nonostante la fama, qualche scricchiolio sinistro si è fatto sentire. Ha cullato la speranza di portare a casa il pareggio della tranquillità ( considerato anche il passo non troppo brillante dell'ultimo mese), si sa però che in situazioni nelle quali, quando nonostante tutto il risultato non cambia, resta una risorsa: la punizione dal limite. Qui si è visto il Brighenti orgoglioso, il bomber dei campionati grigiorossi. Stangata che ha sfiorato la barriera dove si è aperto un vuoto centrale,ed è andata ad infilarsi a mezza altezza, alla destra di Vannucchi, nettamente fuori posizione.. La partita ha cambiato fisionomia. Tesser ha dato maggior consistenza al blocco difensivo. L'Alessandria ha continuato a collezionare corner, in una circostanza Ravaglia ha deviato e sul palo opposto, c'era capitan Brighenti pronto a respingere. Gonzalez continuava a litigare un po' con tutti: carattere argentino. Niente gol del pareggio però. E così che vennero per suonare e furono suonati. C'è una lezione da ricordare, però: con questa anima nessun traguardo è negato. Prima di tutto il cuore, il sacrificio.. Domenica si visita l'Arezzo. Un altro match clou, allora, per confermare che la Cremonese è tornata. (Il Vascello dello Sport) RISULTATI: Livorno – Giana Erminio 0-1 Lucchese – Pontedera 0-1 Olbia – Piacenza 1-3 Pistoiese – Robur Siena 1-0 Prato – Renate 1-0 Pro Piacenza – Arezzo 3-1 Racing Roma – Como 3-2 Tuttocuoio – Carrarese 3-1 Viterbese Castrense – Lupa Roma 1-0 CLASSIFICA: Alessandria p 56, Cremonese 50, Livorno, Arezzo 49, Giana Erminio 40, Como 39, Viterbese 38, Lucchese (-1), Piacenza, Renate 37, Robur Siena, Pro Piacenza, Pistoiese 32, Olbia 31, Pontedera, Tuttocuoio 28, Carrarese 26, Lupa Roma 25, Prato 22, Racing Roma 20. Lucchese 1 punto di penalizzazione. MARCATORI: 16 RETI: Gonzalez (Alessandria), 15 RETI: Bocalon (Alessandria), Forte (Lucchese), 13 RETI: Brighenti (Cremonese), 11 RETI: Moscardelli (Arezzo), Cellini (Livorno), Pesenti (Pro Piacenza), Marotta (Robur Siena), 10 RETI: Polidori (Arezzo), Bruno (Giana Erminio) Il punto sul campionato Clamorosa sconfitta casalinga (la seconda) del Livorno (49) ad opera della Giana (40), che centra il settimo successo esterno e, con 25 punti, è la squadra con le migliori performance in trasferta che le vale il quinto posto in classifica. Partita decisa da una punizione di Pinardi al 23’, complice un grossolano errore del portiere Mazzoni. Sullo 0-0, Livorno fermato dai legni colpiti prima da Galli e poi da Valiani. Brusca frenata anche dell’Arezzo (49) a Piacenza dopo 6 turni utili consecutivi: il Pro (32), alla quarta vittoria nelle ultime 5 giornate, gioca una gran partita trascinata da Pesenti, autore di una doppietta (9’ e 83’ per 12 marcature in stagione) e si permette pure il lusso di sbagliare un rigore al 15’ (parato da Borra). Al pari di Moscardelli (gol numero 11) al 27’, risponde poi Musetti al 34’. Dopo 5 partite positive si ferma pure il Como (39): il Racing Roma (20) rimane ultimo in classifica, ma centra la seconda vittoria consecutiva. Padroni di casa avanti con Majtan dopo 4’ (errore grave di Zanotti); poi traversa di Cristiani al 15’ e pareggio firmato Di Quinzio al 18’,mentre De Sousa riporta avanti i laziali al 34’. Nella ripresa il Como rimane in 10 per l’espulsione di Antezza. Al 61’ entra Chinellato che si procura un rigore che lui stesso trasforma (64’). Finale rovente: mani di Marconi e calcio di rigore per il Racing. Lo stesso Marconi è espulso per proteste e dopo 2 minuti di discussioni De Sousa realizza dal dischetto il gol del definitivo 3-2. Torna in auge la Viterbese (38) che con Dierna supera la Lupa Roma (25) e sale in settima posizione, lasciandosi alle spalle la Lucchese (37), battuta in casa dal Pontedera (28) con ancora a segno Kabashi nel recupero (per l’albanese nato a Massa 4 gol nelle ultime 5 partite che valgono 7 punti) e il Renate (37) battuto dal Prato (22), a segno con Moncini al 61’ e capace di resistere all’inferiorità numerica per quasi mezz’ora (espulso Checchin al 68’). Tripletta di Romero (5 gol in 2 partite) e il Piacenza (37) passa ad Olbia (31) che accorcia nel finale con Pisano. Espulso l’emiliano Castellana al 78’. Con un rigore realizzato da Colombo al 83’ la Pistoiese aggancia il Siena a quota 32: vittoria suggellata anche dai due legni colpiti dagli arancioni. Sorpasso del Tuttocuoio (28) alla Carrarese (26): succede tutto nella ripresa con gli ospiti in vantaggio grazie a Bastoni, ma surclassati in meno di 15 minuti dalle reti di Tiritiello, Berardi e Gelli. (Alessandria US 1912)