Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2002/2003
Serie C2
17-11-2002 - Giornata: 12 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Pordenone Calcio 1 - 2 (1 - 1)
RETI: 41. Pascali M.[A] 23. Piperissa [Po] , 54. rig. Pasa [Po]

Alessandria Calcio US Castagnone Michele, Dei (II) Tommaso, Porrini Sergio, Minadeo Antonio [75. Bono Alain Mack Mboune Elvis], Berardo Marco [79. Vertullo Silvio], Quadrini Daniele, Pascali Manuel, Garzon Stefano, Manni Alessandro, Spader Giulio [65. Rossi Giordano], Bifini Alessio A disp.:(P) Brichetto Giacomo, Catenacci Filippo, Genocchio Marcello, Rossi Niccolò All.: Pagliari Dino

Formazione avversaria
PORDENONE FC: Peresson, Bari, Favero, Rigo, Stancanelli, Pittana, Calvio, Pasa, Baiana [57. Barbisan], Andersson [70. Mini], Piperissa. A disp.: Marin, Temporini, Trangoni, Braidotti, Pedriali. All: Fedele Adriano (in panchina Giorio Italo)

Arbitro: Tonin Alessandro (Piombino) [Lazzaroni, Galloni]
Note
Espulso: 77. Pagliari [A -All]. Ammoniti: Porrini [A], Pasa [P], Andersson [P], Rigo [P]. Angoli: 7-3. Recuperi: 3.+ 4. Spettatori: 1.000 (paganti 443, incasso 4.157 €). Giornata di sole, terreno in discrete condizioni. Inizio gara ore 14.30

Commento
Grigi ko (1-2): la crisi del club pesa sul campo DUE LAMPI DEL PORDENONE ABBAGLIANO L'ALESSANDRIA Due lampi del Pordenone accecano i grigi, che perdono 2-1 pagando a caro prezzo qualche errore difensivo. Ma in sala stampa mister Pagliari ha un altro diavolo per capello: «Da tre mesi si parla di calcio giocato solo alla domenica e questo non mi sta bene - tuona il tecnico -. Vorremmo più rispetto per il nostro lavoro, invece in settimana i pensieri sono altrove. E' ora di finirla». Chiarissimo il riferimento alla crisi societaria che non ha ancora trovato sbocchi, con i calciatori (da ieri in silenzio stampa) ancora senza stipendio da luglio. L'avvio dell'Alessandria è promettente: dopo 2' una combinazione Manni-Dei-Quadrini strappa applausi al pubblico, anche se la conclusione in sforbiciata del numero sette è imprecisa. Poco dopo i «Pagliari Boys» non sfruttano una situazione di superiorità numerica con Spader e Bifini che accentua la caduta in area dopo un contatto veniale con un avversario. Sul capovolgimento di fronte Pasa si procura e batte una pericolosa punizione dal limite, che la barriera devia provvidenzialmente. Al 22' il Pordenone sciupa una clamorosa palla-gol con Piperissa che, smarcato da Pittane, si presenta tutto solo davanti a Castagnone ma angola troppo il diagonale a colpo sicuro. Il centravanti dei friulani si riscatta ampiamente due minuti più tardi, quando realizza l'1-0 con un destro poderoso su assist del «sempreverde» Pasa. I grigi sbandano per qualche attimo e rischiano ancora in contropiede: solo Manni ha un guizzo, ma il sinistro del fantasista (28') termina a lato di mezzo metro. Poi si fa male Minadeo e l'allenatore dei mandrogni getta nella mischia il camerunense Bono. Pagliari invita i suoi alla calma e l'Alessandria ritrova nel finale di tempo geometrie e fluidità di manovra. Al 39' Bifini gira di testa un cross di Dei e chiama Peresson alla difficile parata. Al 41' arriva il pari: punizione di Manni corretta di testa da Spader, Peresson si oppone ma nulla può sulla successiva ribattuta di Pascali. La ripresa si apre con qualche tentativo velleitario dell'Alessandria, ma al 54' il Pordenone si conquista un rigore, decretato per la spinta di Berardo su Piperissa: dal dischetto Pasa batte Castagnone che intuisce ma non arriva a deviare. I grigi si riversano in attacco e hanno subito un'ottima chance con Manni, il cui sinistro. viene ribattuto da un difensore. Poi è Quadrini ad alzare la mira da favorevole posizione e al 64' è la traversa a dire «no» alla correzione aerea di Bifini su punizione di Manni. Col trascorrere del tempo, cresce l'ansia e cala la lucidità fra i locali, che sono anche sfortunati in un paio di occasioni: le mischie davanti a Peresson non si contano, ma il pallone non vuole entrare. (La Stampa - Ed. Alessandria - Massimo Delfino) Oggi Boiardi comunicherà al sindaco le cifre esatte per avviare la trattativa GRIGI, IL GIORNO DEI CONTI Entro mercoledì o giovedì l’incontro con gli imprenditori liguri. ‘Facciamo in fretta Tre mesi di sopportazione metterebbero alla prova anche il più resistente e il più temprato dei caratteri. Anche quello di una squadra che nella difficoltà non ha mai perso la sua identità e che adesso dice ‘basta’: basta parole che con il calcio giocato hanno poco o nulla a che fare e che, però, rischiano di avere un peso enorme, come un masso difficile da smuovere. Il giorno della prima sconfitta è anche quello in cui la squadra, tutta - parla Pagliari, ma è il pensiero del gruppo intero - alza la voce: per gridare la voglia, legittima, di fare solo calcio e di non essere più sballottati da una parte e dall’altra, costretti a diventare più esperti di trattative societarie, di bilanci e di cordate, che di tattica, di schemi, di avversari. Rivendicazione legittima di chi ha deciso che non è possibile pensare alla partita solo alla domenica: argomento primario nel breve spazio di 90 minuti, per diventare di nuovo marginale al triplice fischio, fino a sette giorni dopo. E così via, da tre mesi, e già sarebbe sopportazione lunga se non ci fosse il rischio che il leit motiv non cambi anche nel prossimo futuro, Oggi un’altra tappa: quella che segue il primo incontro tra Mara Scagni e Antonio Boiardi, con reazione diverse, da una parte l’ottimismo del presidente, dall’altra la cautela del primo cittadino. Perché le cifre dell’Alessandria preoccupano e ancora non c’è il dettaglio, che Boiardi comunicherà oggi al sindaco, dopo la riunione del consiglio di amministrazione di sabato mattina. «Cifre alte, già quelle che mi sono state illustrate venerdì, anche se ancora approssimative. Sicuramente più del valore medio di una società di C2 e, anche, della disponibilità che il gruppo con cui sono in contatto mi aveva dato. Cifre, comunque, indispensabili per avviare una trattativa: oggi le girerò immediatamente alle persone interessate - aggiunge il sindaco - e resto in attesa dell’indicazione di una data per il primo incontro ». Che dovrebbe avvenire già entro la settimana, mercoledì o giovedì. «Al mio colloquio parteciperò anch’io - insiste Mara Scagni - per presentare le parti. Poi saranno loro a trattare, come ho sempre dichiarato un Comune non deve entrare nelle questioni gestionali della società di calcio, ma nel momento in cui c’è una situazione di difficoltà non può restare spettatore come alcuni consiglieri comunali(il riferimento è all’interrogazione presentata da Piercarlo Fabbio, ndr) hanno invece sostenuto». Del futuro dell’Alessandria il sindaco ha sicuramente parlato anche nella tribuna d’onore di Marassi, dove venerdì sera ha assistito al derby Sampdoria - Genova. «Il gruppo con cui sono in contatto è formato da imprenditori liguri, ma c’è la possibilità di presenze anche in provincia. Sull’esito della trattativa non mi sbilancio: non è facile, questo sì, la cifra è alta, ma il presidente Boiardi mi ha chiesto di fare in fretta». Dichiarando massima fiducia sulle scelte del sindaco. «Se Mara Scagni giudica queste persone interessate e affidabili, non vedo la ragione di effettuare personalmente una seconda verifica. Aspetto di incontrarli - aggiunge Boiardi - mi auguro molto presto». Altre cordate? «Qualche contatto, ma nessuno, a mio giudizio, meritevole di attenzione». Anche se nei prossimi giorni si potrebbe sapere qualcosa di più sulle effettive intenzioni del gruppo di Potenza, che opera nel settore delle bevande (e che ha avuto, per ora, contatti con l’avvocato Paneri). Ci sarebbe anche una terza soluzione, dell’ultima ora, sempre dal centro Italia che per la consulenza esterna avrebbe contattato anche di Renzo Melani «Quando una società è in difficoltà e ha tempi urgenti - aggiunge il sindaco - si moltiplicano le persone che provano a speculare sui problemi altrui». Anche da questo l’Alessandria deve essere tenuta al riparo. Società e squadra: un doppio patrimonio per il quale, mai come ora, i tempi di salvataggio devono subire una forte accelerazione. Altrimenti i danni potrebbero diventare troppo grandi e difficilmente sanabili con una semplice operazione di passaggio di quote. (Il Piccolo, Mimma Caligaris, 18/11/2002) CRONACA: PRIMO TEMPO - 2’ sale Manni a sinistra, un passo in più rispetto al controllore di turno, il cross, teso, taglia tutto il campo, rimessa in mezzo da Dei, per la volée di Quadrini, sul fondo; 5’ Pittana è libero a destra, il diagonale esce due metri sul fondo; 6’ Spader millimetrico per Bifini che entra in area, prova girarsi per la conclusione ravvicinata, ma trova l’opposizione di Rigo. Finisce a terra, per l’arbitro tutto regolare, anche Pagliari, in panchina, scatta in piedi per protestare; 14’ la corsa di Dei apre un varco a destra, sul traversone in area Bifini è un attimo in ritardo per la deviazione ravvicinata; 22’ Pordenone vicino al gol: occasionissima, Pascali si fa rubare palla a centrocampo, da Andersson, che allarga per Piperissa, che è tutto solo davanti a Castagnone e lo grazia cercando l’angolino più lontano e la palla è fuori di un metro; 23’ il gol arriva un minuto dopo: regalo della difesa alessandrina, un buco centrale dove s’incunea Piperissa, imbeccato da Pittana, che fa secco Castagnone; 24’ subito la palla del pareggio sui piedi di Manni, che dal limite incrocia, con palla che si perde di un nulla sul fondo; 30’ infortunio a Minadeo, costretto a lasciare il campo per una tacchettata al volto; 35’ Pittana, libero a destra: di controbalzo, alto; 40’ insistono i grigi: Dei millimetrico sul primo palo, ci arriva di testa Bifini, Peresson in presa bassa toglie palla dall’angolino; 41’ pareggia l’Alessandria: punizione dalla trequarti sinistra, che Manni batte tesa, per il colpo di testa di Spader. Respinge Peresson, al limite raccoglie Pascali, che infila il portiere friulano con un destro imparabile. SECONDO TEMPO - 3’ punizione dal limite per il Pordenone, Pittana batte centrale, palla è un flipper, l’ultimo tocco è di Andersson, Castagnone si ritrova la sfera tra le braccia; 6’ Garzon taglia il campo per Quadrini, di prima intenzione, alta; 7’ al volo Bifini, ancora alto di poco; 9’ Pordenone di nuovo in vantaggio: Berardo contrasta Piperissa, azione che inizia fuori dall’area. Castagnone recupera la sfera, ma l’arbitro indica il dischetto tra la sorpresa generale, anche dei neroverdi. Batte Pasa, 2-1; 13’ sinistro di Manni dal limite, dà l’illusione del gol, ma c’è una deviazione. Sugli sviluppi dell’angolo, Quadrini gira alto; 19’ ancora i grigi vicinissimi al pareggio: punizione dalla trequarti destra, batte Manni, la palla si stampa sull’incrocio dei pali, ricade in campo e il tocco di Porrini è sull’esterno della rete; 26’, ancora un taglio di Manni millimetrico, per Quadrini che sale a sinistra, ma da buon posizione calcia sull’esterno della rete per eccesso di foga; 32’ espulso Pagliari; 40’ Pittana vede Castagnone fuori dai pali e prova a sorprenderlo con un destro dai 25 metri. Il portiere recupera e, in tuffo, tocca in angolo; 48’ mischia nell’area del Pordenone, Peresson rinvia corto sui piedi di Bifini, ma la conclusione è alta. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Biellese – Trento 1-0 Cremonese – Mestre 0-1 Legnano – Novara 0-0 Montichairi – Mantova 1-0 Pro Sesto – Monza 0-2 Pro Vercelli – Meda 0-4 Sudtirol – Pavia 1-1 Thiene – Valenzana 1-1 CLASSIFICA: Novara p. 30, Pavia 25, Mantova 22, Biellese 20, Sudtirol 19, Pro Sesto 18, Cremonese 17, Mestre 15, Thiene, Monza, Pordenone, Montichiari 14, Alessandria, Valenzana 13, Legnano, Trento 12, Meda 10, Pro Vercelli 7. MARCATORI: 7 reti: Noselli (3, Alto Adige). 6 reti: Andreini (2, Montichiari); Egbedi (Novara); La Cagnina (Pavia). 5 reti: Job (2, Cremonese); Lauria (1, Valenzana). 4 reti: Quadrini (1, Alessandria); Ligori (2, Biellese); Shala (2, Legnano); Graziani (2) e Pupita (Mantova); Amato (2, Meda); Palombo (1, Novara); Ambrosoni (2, Pavia); Corradi (Trento). Il punto sul campionato Non cambia nulla in vetta ai tre gironi, ma non si può dire che questa giornata non sia stata importante. Riguardo le prime della classe, va detto che nel girone A il Novara ha interrotto la serie di vittorie (7) ma è rimasto con lo stesso vantaggio sul Pavia. Detto questo, passiamo dagli applausi alle bacchettate: le presunte grandi hanno tutte steccato. il Mantova che era partito per vincere, è incappato nell' ennesima giornata negativa che lo allontana dalla prima posizione. Il campionato è abbastanza vivace, visto che nelle nove partite di questo turno c' è stato un solo 0-0 (quello del Novara). Frizzanti anche le panchine: cambia la Pro Vercelli, altre hanno il titolare pericolante … (Gazzetta dello Sport)