Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2016/2017
Lega Pro
04-06-2017 - Giornata: 4 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta
Playoff


Alessandria US 1912 - Lecce US 0 - 0 (0 - 0)	Terminata dopo i rigori


Alessandria US 1912 Vannucchi Gianmarco, Celjak Vedran [118. Evacuo Felice], Gozzi Simone, Sosa Cristian, Manfrin Gianni [83. Barlocco Luca], Marras Manuel, Mezavilla Adriano, Branca Simone, Nicco Gianluca, González Pablo Andrés [57. Sestu Alessio], Bocalon Riccardo A disp.:Fischnaller Manuel, Gjura Kleto, Iocolano Simone, (P) La Gorga Cosimo, Nava Valerio, Piana Luca, Piccolo Felice, Rosso Simone All.: Pillon Giuseppe

Formazione avversaria
LECCE US: Perucchini, Vitofrancesco [90. Tsonev], Cosenza, Giosa, Ciancio, Lepore, Arrigoni, Costa Ferreira, Pacilli [68. Mancosu], Caturano, Torromino [78. Doumbia]. A disp.: Bleve, Chironi, Agostinone, Marconi Michele, Deudi, Monaco, Maimone, Fiordilino. All.: Rizzo Roberto.

Arbitro: Guccini Francesco (Albano Laziale) [Lombardi, Scarpa; D’Apice]
Note
5-4 dopo i calci di rigore Sequenza dei rigori: Costa Ferreira [L] alto, Branca [A] gol, Tsonev [L] gol, Evacuo [A] gol, Mancosu [L] gol, Bocalon [A] gol, Caturano [L] gol, Sosa [A] gol, Lepore [L] gol, Sestu [A] parato, Ciancio [L] palo, Nicco [A] gol. Ammoniti: 3. Marras [A], Torromino [L], 64. Sosa [A], 81. Branca [A], 102. Giosa [L]. Angoli: 4-4. Recuperi: 0.+ 4.+ 0,+ 1. Spettatori: 5.231 paganti Giornata calda, terreno in buone condizioni. Inizio gara ore 18.00

Commento
LE LACRIME TENUTE DENTRO PER MESI. PER LA CONQUISTA DI TUTTI Il miglior copione possibile per l'ultima volta dei parterre. Ora l'esodo a Firenze Adesso possiamo piangere. Piangere non è da deboli, piangere è da persone forti, che soffrono più di tutti. Piangere è bello e non ha età. Quelle lacrime liberatorie che ci siamo tenuti dentro per settimane. Almeno da Viterbo, ma anche prima: dalla sciagurata gara a Como, squadra che rischia di uscire dal calcio per le vicende societarie, e poi Cremona, e poi Siena, e poi Viterbo, e poi Tivoli. Lacrime amarissime, di quelle che scavano dentro, perché non possono venire fuori. La gara di andata a Lecce ha detto a tutti che l'Alessandria poteva farcela e che il pareggio, là allo stadio di 'Via del Mare' era pure stretto. Il primo tempo, oggi, ha messo di nuovo un po' di paura: Lecce aggressivo, pericoloso, Lecce che scappa sulle fasce e Grigi che corti non riescono a essere, che perdono troppe seconde palle, che devono contenere e mettono il primo cross vero dopo 42 minuti. Pure fatto bene, e Cosenza rischia anche l'autogol per salvarsi in angolo, ma comunque dopo 42 minuti. Invece, la ripresa è migliore, Mezavilla tiene la squadra più alta, l'ingresso di Sestu dà più fantasia e più pericolosità. Ma non basta e Vannucchi fa gli straordinari, ma nel conto delle conclusioni in porta, nei 90 il Lecce è a 10 e i Grigi a 4. Però sono ben dentro la gara e quando fanno fatica la gente del Mocca li spinge. Suppplementari: nel primo l'unica opportunità è per Marras. nel secondo, a meno di 120 secondi dalla fine, la traverso di Mancosu gela il Moccagatta per una frazione di secondo. Ma oggi è un giorno speciale, che deve andare alla storia. Un giorno da cerchiare in rosso. Per tutti: per la gente dei Parterre, con una tshirt speciale. '2016 - 2017. Ist'ani e pò pù', per la Nord che se il pubblico di Lecce è da serie A (come sostiene il presidente dei salentini), questo è da Champions come minimo. Per tutto il Moccagatta che è una bolgia. Rigori, allora: sbaglia Costa Ferreira e quando calcia alle stelle già si intravede, in lontananza, il Duomo di Firenze. Poi tutti a bersaglio e quando Sestu va sul dischetto si pensa che ci siamo, si può iniziare a festeggiare. Invece, non saremmo Grigi se non dovessimo prolungare la sofferenza e l'attesa: 4-4. Si va a oltranza. Per fortuna breve, perché il cuore incomincia a dare strani segnali: Ciancio, l'ex che poi va ad applaudire la Nord, calcia sul palo e il pallone torna in campo. Poi va Nicco: palo anche lui, ma palla dentro. Adesso possiamo piangere, adesso possiamo cantare, adesso possiamo dire: "Andiamo a Firenze". Insieme a Reggiana, Parma e Pordenone, il trionfo del calcio del Centro Nord. "Andiamo a Firenze". Che, per noi, è un po' come 'andiamo a Berlino'. Perché vogliamo lo stesso epilogo. Perché vogliamo piangere ancora. Lacrime di gioia (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Calcio, 120’ di pathos e i tiri dal dischetto promuovono la squadra piemontese Alessandria, una gioia ai rigori e adesso la final-four a Firenze Col Lecce super Vannucchi, la Reggiana prossimo ostacolo verso la B Destinazione Firenze. Dopo 120’ tiratissimi e una sequenza di calci di rigore che lascia tutto il Moccagatta col fiato sospeso fino al tiro decisivo di Nicco, i grigi eliminano il Lecce (5-4) e andranno a giocarsi la serie B al Franchi: primo match il 14 giugno contro la Reggiana. Sbaglia subito dagli 11 metri il Lecce con Costa Ferreira, poi a un passo dalla qualificazione è Sestu a farsi parare il decimo penalty da Perucchini. Infine, è questione di pali: secco quello centrato dall’ex Ciancio, scheggiato quello di Nicco con la palla che si infila in rete dalla parte opposta, per il tripudio di giocatori e pubblico. La partita era iniziata di gran carriera ma anche con una buona dose di nervosismo: dopo 1’ Marras e Torromino ammoniti per reciproche scorrettezze. Poi, meglio gli ospiti a dimostrare un piglio più deciso con la catena formata da Lepore e Vitofrancesco (altro ex) in grande spolvero. Alessandria costretta ad arrancare e a tenere basso il baricentro. Molto bravo pure Ciancio nel tenere in apprensione Celjak, nel complesso salentini superiori ma senza aver fatto i conti con un Vannucchi rigenerato. Strepitoso il portiere in due circostanze su Caturano e Lepore. Dall’altra parte del campo, Alessandria macchinosa e Gonzalez evanescente, oltre che testardo nel tentare sempre il colpo a effetto. A conti fatti, grigi insidiosi solo poco prima dell’intervallo con Marras bravo a conquistare il fondo e a mettere in mezzo una rasoiata salvata in qualche modo dalla difesa giallorossa. Refrain identico all’inizio della ripresa col Lecce fluido e manovriero a fronte di una manovra «a strappi» della squadra di Pillon. Partita comunque sempre in bilico e coraggioso l’allenatore di casa nel togliere Gonzalez e inserire Sestu (positiva la sua prova, rigore fallito a parte). Duplice l’importanza del nuovo entrato: tenere palla e mettere apprensione alla difesa leccese, limitando le incursioni di Ciancio. Sempre Vannucchi comunque sugli scudi fino all’overtime, quando la traversa di Mancosu ha fatto capire che la dea bendata per una volta era tutta dalla parte dell’Alessandria (La Stampa) Alessandria ok dopo 12 rigori Piange il Lecce Gli errori di Costa Ferreira e Ciancio condannano i pugliesi: Pillon in semifinale Il calcio a volte riserva sorprese ed è quanto è successo ad Alessandria tra i grigi e il Lecce. Se una formazione meritava la vittoria, questa era il Lecce, incapace però di concretizzare le diverse opportunità capitate ai suoi attaccanti. L’Alessandria è apparsa subito timorosa e incapace di affrontare la gara con il solito piglio. Se poi si aggiunge la cattiva giornata del duo Gonzalez–Bocalon, ecco la sintesi della gara. I piemontesi quindi passano il turno e accedono alla semifinale del 14 giugno: troveranno la Reggiana,rivale storica. AI RIGORI Sono stati necessari 12 rigori per determinare la vincente e i padroni di casa ne hanno fallito solo uno con Sestu, mentre i salentini hanno sbagliato con Costa Ferreira e Ciancio. Disperazione finale per i giallorossi che per il quarto anno consecutivo escono dai playoff con le ossa rotte. Ed erano partiti meglio i pugliesi con manovre sempre incisive e rapidi scambi a centrocampo. Al 20’ protagonista Vannucchi, bravo a deviare su Caturano. L’unico tiro in porta dei padroni di casa al 38’ con Gonzalez, neutralizzato da Perucchini. Nella ripresa Costa Pereira, Torromino e Caturano hanno impegnato l’estremo grigio. Quindi la palla goal più accattivante è finita sui piedi del neo entrato Doumbià al 34’ ,ma ancora una volta Vannucchi ha detto di no. Nei tempi supplementari da segnalare solo un tiro di Marras alto di poco e la traversa colpita di Mancosu. Poi è stata la volta dei rigori e i padroni di casa hanno avuto la meglio. (Gazzetta dello Sport) Soluzione ai rigori, decisivi gli errori commessi da Costa Ferreira e Ciancio LECCE, CHE AMAREZZA PASSA L’ALESSANDRIA La pareggite stavolta è fatale, il Lecce versa lacrime e lascia il sogno-promozione all'Alessandria. I rigori cancellano quanto creato tra andata e ritorno in un playoff che non racconta la verità sui salentini. Palle-gol a profusione, ma la rincorsa verso la B si ferma con un carico di rimpianti. Di Costa Ferreira e Ciancio gli errori dal dischetto. Il Lecce domina ma scialacqua l'inverosimile, compresa una traversa di Mancosu nei supplementari. Visto così, sembra tutto meno che un gruppo orfano della vittoria in trasferta da quattro mesi. Procede col pilota automatico, va a velocità doppia rispetto all'Alessandria. Mentre il Lecce si presenta col difetto di fabbrica della mole di gioco non concretizzata: l'arrivo di Rizzo non ha risolto il problema. (Corriere dello Sport) Alessandria E’ una gioia ad oltranza... Contro il Lecce 0-0 dopo 120’ Ai rigori passano i grigi al 6° tiro Sfida equilibrata con i pugliesi che colpiscono la traversa poco prima dei rigori. Sestu sbaglia il match-penalty che poi capita a Nicco: ed è festa! Ci vuole il rigore numero 12 per stabilire chi va alla semifinale del 14 giugno, a Firenze, con la Reggiana. Lo realizza Nicco, mandando in paradiso l'Alessandria. Una serie finale dal dischetto (inevitabile per lo 0-0 fissato in 120') che penalizza il Lecce che, dopo l'1-1 dell'andata, ha le migliori occasioni per andare a segno. Deve arrendersi alla giornata di grazia di Vannucchi, non più quello distratto del finale di campionato ma decisivo come un tempo. Il portiere dice no alle incursioni di Caturano e Ferreira Costa nel primo tempo, si ripete sul portoghese nella ripresa, è monumentale in uscita bassa con i piedi su Doumbia al 35'. E quando Vannucchi non è battuto, ci pensa la traversa a salvarlo, a 3' dalla fine dei supplementari, sulla conclusione di Mancosu. Serie nera. Una cronaca breve, ma necessaria, per capire che cosa abbia fatto il Lecce al Moccagatta. Una maledizione che prosegue ai playoff, dal ritorno in Lega Pro nel 2012: due finali perse, fuori in semifinale la passata stagione col Foggia e fuori ora ai quarti con l'Alessandria. Una sentenza che invita a rivedere la formula degli spareggi, con sorteggio libero dopo gli ottavi e che ha subito messo davanti due tra le possibili favoriti al salto di categoria, al punto che il presidente pugliese Sticchi Damiani parla a fine gara di «ingiustizia». Sull'altro fronte l'Alessandria, sotto gli occhi di Urbano Cairo presente in tribuna («Non ho mai visto perdere l'Alessandria», ha sottolineato), ha proposto una prova che non avrà regalato meraviglie per gioco ma è stata perfetta per il clima playoff. Ovvero una squadra da battaglia («E' stata durissima - così Bepi Pillon -, siamo passati contro una grande squadra che gioca un calcio altrettanto grande»). Certo, ci sono degli appunti da fare, come le difficoltà della coppia d’attacco, con Gonzalez sottotono e Bocalon fuori giri. Ma negli spareggi conta la consapevolezza del gruppo e lo spirito complessivo, come si è visto anche in una situazione insolita per squadre di Lega Pro come i rigori. Sestu ha sbagliato il 5°, quello della qualificazione dopo l’errore iniziale di Costa Ferreira. Ci ha pensato Nicco a punire il palo di Ciancio e a far esplodere lo stadio. Ora riecco la Reggiana: nel 1975 fu spareggio che cacciò i grigi dalla B per l’ultima volta (Tuttosport) Top & Flop di Alessandria-Lecce La gara tra Alessandria e Lecce, valida per il ritorno dei quarti di finale dei play-off di Lega Pro, si è chiusa sul punteggio di 0-0 dopo 120’ di gioco. Sono stati quindi i calci di rigore (5-4) a decidere la qualificazione a favore dell’Alessandria. Si comincia di fronte ad un “Moccagatta” gremito in ogni ordine di posto. Avvio un po’ nervoso ed ospiti che hanno interpretato meglio la prima mezzora costringendo un paio di volte Vannucchi agli straordinari. Nel finale di tempo i padroni di casa hanno tentativo qualche sortita, pur senza realmente impensierire Perucchini. Secondo tempo durante il quale non cambia il copione, con il Lecce maggiormente proiettato all’attacco e Vannucchi sempre protagonista assoluto. I tempi regolamentari terminano così sullo 0-0 e si gioca l’over-time. Nonostante le due squadre sembrino allo stremo delle forze, nel primo tempo supplementare, l’Alessandria tenta di gettare il cuore oltre l’ostacolo, ma gli ospiti reggono l’urto. Al 117’, però, l’Alessandria è fortunata perché Mancosu coglie una traversa a Vannucchi battuto. È l’ultima emozione prima dei tiri dal dischetto. Tiri dal dischetto che premiano l’Alessandria e condannano il Lecce ad un’altra delusione. Per i salentini sbagliano Costa Ferreira e Ciancio, mentre per i grigi è Sestu a farsi parare il tiro da Perucchini, con Nicco che, invece, trasforma il rigore decisivo. Ecco Top & Flop della gara. TOP Vannucchi (Alessandria): da segnalare la prova del portiere, il quale finalmente torna ad essere decisivo grazie ai suoi interventi. In quattro o cinque occasioni tiene a galla i suoi ed è fortunato nel finale, quando è la traversa a dire di no a Mancosu. RITROVATO Ciancio (Lecce): tutta la formazione salentina si è espressa su altissimi livelli ed avrebbe meritato di più. Per questo vogliamo premiare proprio l’esterno che ha fallito dagli undici metri… CORAGGIO FLOP Gonzalez (Alessandria): in una giornata importantissima è la brutta copia di sé stesso. Se ne accorge anche mister Pillon, che lo sostituisce dopo meno di un’ora. Tra l’altro l’Alessandria si esprime pesino meglio dopo l’uscita dell’argentino. INVOLUTO Nessuno (Lecce): come detto i giallorossi avrebbero certamente potuto ottenere un risultato diverso. Ed è un vero peccato che questo torneo perda una protagonista ed una tifoseria di questo valore. ALLA PROSSIMA (TuttoLegaPro) I Grigi vanno a Firenze! Lecce eliminato ai calci di rigore. Ora la Reggiana... Una partita combattutissima, due squadre che si sono affrontate a viso aperto per 90'. Dopo i tempi supplementari, alla fine a gioire è l'Alessandria, premiata alla lotteria dei calci di rigore. Mercoledì 14 semifinale play off con la Reggiana L'Alessandria batte il Lecce ai calci di rigore ed accede alla 'final four' di Firenze. E' stato Gianluca Nicco a far esplodere di gioia il Moccagatta segnando il dodicesimo e decisivo tiro dal dischetto (il sesto per parte grigia). Una partita bellissima, giocata a viso aperto sin dai primissimi minuiti, una di quelle partite in cui a chi viene eliminato resta il rammarico di aver dato davvero tutto e, a conti fatti, di aver creato più palle gol degli avversari. L'Alessandria, però, ha avuto il merito di restare lucida e compatta prima per tutti i 90', così come nei restanti 30' dei tempi supplementari. I grigi troveranno in semifinale la Reggiana, che è riuscita nell'impresa di eliminare il favorito Livorno con il 2-2 maturato al Mapei Stadium dopo l'1-2 di Livorno. Moccagatta esaurito, come non si vedeva ormai da tempo. Curva sud tinta di giallorosso, oltre 700 i tifosi salentini giunti ad Alessandria. Pillon lascia Piccolo e Iocolano in panca, al loro posto Sosa e Nicco, regolarmente in campo Celjak. Al centro Mezavilla ad affiancare Branca, con Marras a destra, davanti Gonzalez-Bocalon. Avvio a spron battuto delle due squadre ed animi che si scaldano in fretta. Passa appena un minuto ed ecco i primi due gialli, assegnati a Marras e Torromino dopo un parapiglia scoppiato per un fallo di Mezavilla sulle stesso attaccante pugliese. Salentini più aggressivi in avvio di partita. Al 12' è l'ex Vitofrancesco a provarci dal limite con un destro che si spegne alla destra di Vannucchi. Al 15' punizione di Pacilli, palla sopra l'incrocio. Al 16' la prima conclusione dei padroni di casa, il sinistro a giro di Gonzalez è piuttosto velleitario e termina alto. I ribaltamenti di fronte sono praticamente una costante. Al 17' Ciancio dalla sinistra per Caturano a centro area, tiro di prima intenzione direttamente in curva nord. Due minuti più tardi Pacilli dal vertice destro, palla di poco a lato. Al 21' doppio miracolo di Vannucchi, prima su conclusione di Caturano, poi sul tiro di Lepore. Dopo i pirmi 25' a tutta i ritmi calano e l'Alessandria inizia a prendere campo. Al 33' Bocalon appoggia di testa per Gonzalez, tiro dai 20 metri alto sulla traversa. Il Lecce è uno stantuffo e al 34' è Caturano ad impensierire Vannucchi con un colpo di testa sulla punizione calciata da Lepore. Il primo tempo si chiude con gli undici tiri in porta dei salentini contro i cinque dei mandrogni. Nel secondo tempo è l'Alessandria a portarsi subito in avanti, ma al 51' è ancora una volta Vannucchi a dover fare gli straordinari sul tiro ad effetto dai 25 metri di Costa Ferreira viziato da una folata di vento. Sul successivo corner, colpo di testa di Giosa, sfera che sfiora il palo alla destra del numero uno alessandrino. Tre minuti dopo diagonale di Torromino dalla sinistra, tiro fuori di un soffio. Vannucchi si dimostra migliore in campo e al 12' salva di nuovo su Pacilli dal limite. Al 57' esce uno spento Gonzalez, al suo posto Sestu. Al 64' sono i padroni di casa ad andare vicini al gol del vantaggio con il sinistro di Marras da posizione defilata, palla che sfiora l'incrocio. Al 67' rasoterra di Nicco bloccato da Perucchini. Verso la mezzora le squadre iniziano ad accusare e il gioco si fa via via più frammentato. All'80' altro miracolo di Vannucchi, bravo a chiudere lo specchio al neoentrato Doumbia su azione di contropiede. All'83' Manfrin è costretto ad uscire per infortunio, dentro Barlocco. Ad un minuto dal 90' ancora Vannucchi dice 'no' sul tiro dai 20 metri di Costa Ferreira. Dopo 4' di recupero, l'arbitro Guccini fischia la fine. si va ai supplementari. La fatica è ormai padrona della scena, i crampi colpiscono a turno un po' tutti. Nei supplementari, per forza di cose, il gioco latita, anche a causa della comprensibilie poca lucidità. In tutto il primo tempo l'unica azione degna di nota è il tiro dal limite di Marras alto di poco sulla traversa. Nei secondi 15' il Lecce va vicinissimo al clamoroso vantaggio con una traversa colpita da Mancosu a Vannucchi battuto, due minuti dopo è Nicco a lambire il palo alla destra di Perucchini con una conclusione dal limite dell'area. I calci di rigore, l'epilogo verso il quale le due squadre sembravano ormai destinate dopo i 90' regolamentari. Il primo tiro dal dischetto lo calcia Costa Ferreira, errore! Palla in curva. poi Branca, Tsonev, Evacuo, Mancosu, Bocalon, Caturano, Sosa e Lepore tutti in rete fino alla parata di Perucchini sul destro piazzato di Sestu. Si torna in parità. A condannare però i giallorossi è proprio Ciancio, uno degli ex, tiro sul palo alla destra di Vannucchi. Poi Nicco, non sbaglia. 'Mocca' in delirio, Sosa e compagni vanno in semifinale. Alessandria, "La porti un bacione a Firenze". (Alessandria News) Playoff di Lega Pro – I rigori premiano l’Alessandria. Grigi in semifinale, Lecce esce imbattuta Al Moccagatta la sfida tra Alessandria e Lecce per accedere alla semifinale dei playoff di Lega Pro termina sullo 0-0 dopo i 90′. Non bastano neanche i supplementari per decidere l’incontro e i rigori premiano l’Alessandria. Decisivi gli errori di Costa Ferreira e Ciancio. Dopo il pareggio al Via del Mare di Lecce, per le due formazioni l’imperativo è vincere per evitare i supplementari e approdare in semifinale nei 90′. La tensione è alle stelle sia sugli spalti sia in campo e dopo appena due minuti, dopo un fallo fischiato in favore del Lecce, l’arbitro è costretto a estrarre un giallo per parte per placare gli animi. Nei primi minuti vige un sostanziale equilibrio, con gli ospiti però più abili a impostare le manovre giungendo al tiro con Costa Ferreira e Vitofrancesco senza impensierire Vannucchi. L’Alessandria risponde con un tiro a giro di González che non trova lo specchio. Il Lecce conferma una buona forma provando più volte la conclusione ma peccando di imprecisione come nelle precedenti partite, a opporsi ai tentativi ospiti ci pensa anche Vannucchi chiudendo lo specchio prima su Caturano e poi su Lepore. I grigi soffrono invece il gioco avversario e tentano di colpire nelle rare ripartenze concesse dal Lecce. Sul finale l’Alessandria sembra prendere più iniziativa, ma come per i giallorossi le poche conclusioni non sono incisive. La ripresa si apre con il Lecce più arrembante che giunge alla conclusione dalla distanza con Costa Ferreira, Vannucchi si rifugia in angolo e sugli sviluppi, Giosa di testa non inquadra la porta. L’estremo difensore grigio si oppone in due tempi anche su Pacilli rimediando un colpo alla mano che preoccupa il Moccagatta. A pochi minuti dalla ripresa Pillon sostituisce l’impalpabile González con Sestu spostando Marras al centro. La prima occasione pericolosa firmata Alessandria giunge dopo lo scambio Bocalon-Marras, con quest’ultimo che sfiora l’incrocio dei pali davanti al portiere. I grigi tentano qualche timida incursione dalle parti di Perucchini che non viene mai impegnato. Rizzo sostituisce Torromino con Doumbia e il neoentrato, a tu per tu con Vannucchi, si lascia ipnotizzare dal portiere, abile a opporsi con la gamba. Il Lecce vuole chiudere la partita prima dei supplementari e si impegna non trovando però la rete nè con Ciancio, che su corner manda alto, nè con Costa Ferreira cui replica un ottimo Vannucchi. La partita è ormai avviata ai supplementari e tra le due formazioni si scorgono stanchezza e nervosismo. Il Lecce prova un ultimo affondo ma la conclusione di Caturano è murata. Ai supplementari la stanchezza la fa da padrona, ma l’Alessandria sembra la meno sofferente e prova a concludere dalla distanza con Sestu e poi con Marras che manda alto di poco. Lo stesso Marras ubriaca poi la difesa ospite mettendo il pallone in mezzo dove non trova nessuno. I grigi, incitati dalla curva, spingono per segnare sotto i propri tifosi senza però riuscirci. Il secondo tempo supplementare è condizionato da diverse interruzioni per crampi ma nel finale la traversa colta da Mancosu e il tiro di poco a lato di Nicco regalano sussulti. Permanendo la parità sono i rigori a stabilire chi accederà in semifinale. (Mondo Sportivo) Supplementari sfida ad oltranza La parata di Perucchini sul tiro di Sestu aveva riaperto i giochi, ma l’illusione è subito svanita quando Nicco ha segnato la rete decisiva LECCE, SFUMA AI RIGORI IL SOGNO DELLA PROMOZIONE Passa l’Alessandria. Fatali gli errori di Costa Ferreira e Ciancio Si interrompe alla lotteria dei calci di rigore ad oltranza il sogno del Lecce di arrivare in semifinale. Gli errori dal dischetto di Costa Ferreira e il palo colpito da Ciancio condannano i pugliesi all’eliminazione. A punti la squadra di Rizzo avrebbe ampiamente meritato la vittoria contro un’Alessandria che raramente è riuscita a pungere, ma il calcio è spietato e i giallorosssi pur creando tantissimo, si sono dovuti riscontrare con un super Vannucchi autore di parate incredibili. Finisce così nel modo più amaro la stagione dei salentini, salutati da 1200 tifosi che non hanno voluto mancare al grande appuntamento. Per cercare la grande impresa, Rizzo rilancia dal primo minuto Torromino, che forma il tridente composto da Pacilli e Caturano. Anche Pillon presenta una squadra diversa con il consueto 4-4-2 rinunciando inizialmente a Iocolano e Fischnaller, ma con il duo d’attacco composto da Gonzalez e Bocalon. La posta in palio è altissima, e l’1-1 dell’andata conta davvero poco, il Lecce schiaccia l’avversario fin dall’inizio, ma deve fare i conti con un super Vannucchi. Dopo 2’ minuti Marras e Torromino finiscono subito sul taccuino dei cattivi dell’arbitro Guccini di Albano. Poi però le due squadre iniziano a darci dentro per venti minuti di fuoco. Lecce padrone del campo, ma impreciso e sfortunato nelle conclusioni. In cronaca al 12’ Vitofrancesco cerca il gol dell’ex, ma non centra lo specchio, poi Pacilli prova la soluzione da calcio piazzato senza esito. Passano 3’ e l’Alessandria sfiora il bersaglio con un bel isnistro a giro di Gonzalez. Il Lecce non molla e replica di rimessa: al 20’ Caturano si libera di Gozzi e spara in porta, ma Vannucchi respinge a mano aperta, quindi è la volta di Lepore che fa volare di nuovo l’estremo difensore dei grigi. Le due squadre si concedono una pausa fino al 42’ quando l’Alessandria sfiora di nuovo il gol con un tiro crossteso di Marras, ma Cosenza in spaccata salva a due passi dalla linea. La ripresa inizia con il Lecce costantemente in avanti e nel giro di 5’ minuti la squadra giallorossa costruisce altre 4 occasioni. Al 6’ Costa Ferreira esplode un destro che Vannucchi respinge, poi sugli sviluppi del corner, tuffo di Giosa che non centra lo specchio per una questione id centimetri. Il forcing giallorosso non si attenua e dopo 120 secondi botta di Torromino che sibila il palo. All’ 11’ Vannucchi deve metterci ancora una pezza sulla botta da 18 metri di Pacilli. Pillon vede i suoi in grande difficoltà e inserisce Sestu per uno spento Gonzalez. L’Alessandria prova a reagire al 19’ con Marras che servito da Bocalon sfiora l’incrocio. Al 24’ Rizzo gioca la carta Mancosu e successivamente Doumbia, che al 34’ si divora il vantaggio solo davanti al portiere, bravo a respingere di piedi. Nel finale, ancora Vannucchi protagonista sulla conclusione dalla distanza di Costa Ferreira. L’infortunio di Vitofrancesco obbliga Rizzo all’ultimo cambio forzato con l’ingresso di Tsonev, proprio mentre ci si appresta a disputare i tempi supplementari. All’8’ Marras prova il jolly dai 20 metri senza troppa fortuna. Ma non si gioca più per via della stanchezza fino al 12’ poi il Lecce impreca con la sfortuna, con la botta di Mancosu che si stampa sulla traversa. L’ultima chance però è dei grigi con la conclusione dal limite di Nicco che esce di un niente. Ma il gol non arriva e si va ai rigori. Sbaglia subito Costa Ferreira, i tifosi salentini si aspettano un miracolo che arriva con l’ultimo errore di Sestu. Si va ad oltranza, ma Ciancio colpisce il palo, il tiro di Nicco sbatte sul palo ed entra. L’Alessandria in festa (Gazzetta del Mezzogiorno) Ancora un’amarezza per i giallorossi costretti a rimandare il sogno promozione PLAYOFF MALEDETTI, IL LECCE PIANGE Troppe occasioni fallite ad Alessandria la condanna arriva dopo sei rigori Addio Firenze. Il Lecce esce di scena ai quarti di finale arrendendosi soltanto ai calci di rigore: fatali gli errori dal dischetto di Costa Ferreira (fuori) e Ciancio (palo), un destino forse già scritto. Perché quando giochi la migliore prestazione della stagione, metti in grande imbarazzo una corazzata davanti al proprio pubblico ma poi fallisci almeno sette-otto occasioni nitide da rete allora è giusto così. È giusto che il Lecce ceda il passo a chi sicuramente non meritava di giocarsi il diritto di conquistare la promozione in serie B. A proposito: Alessandria è solo la conferma della maledizione dei play off per la squadra giallorossa che nelle ultime cinque stagioni li ha falliti ben quattro volte. Veniamo al racconto della partita. Subito scintille in campo. L’arbitro Guccini già al 3’ decide di intervenire con fermezza ammonendo Marras e Torromino per reciproche scorrettezze. Poi Lepore batte una punizione dal limite che Vannucchi para senza grandi problemi. Il rettangolo verde del “Moccagatta” è di piccole dimensioni per cui c’è poco spazio per i fraseggi dei giallorossi che cercano comunque di iniziare l’azione con i centrali difensivi. Come all’andata, è la squadra di Rizzo a fare la partita e al 12’ Vitofrancesco cerca di sorprendere Vannucchi: il suo destro da fuori area termina di poco a lato. Poco dopo ci riprova Pacilli su punizione e anche il suo sinistro finisce sopra la traversa della porta dei grigi. Poi al 15’ è Caturano a far venire i brividi all’Alessandria con una girata al volo che finisce fuori. Il Lecce chiude i piemontesi nella propria metà campo e il portiere Vannucchi deve fare gli straordinari per mantenere la porta inviolata. Al 19’ nega la gioia del gol a Caturano, poi al 21’ si ripete su destro violento di Lepore. Il monologo giallorosso continua al 24’ con un destro al volo di Costa Ferreira parato dal solito Vannucchi. Si conferma purtroppo la scarsa prolificità dei giallorossi che faticano a metterla dentro. E l’Alessandria? La squadra di Pillon dà segnali della sua presenza soltanto nel finale, quando il Lecce è costretto inevitabilmente a tirare il fiato: al 38’ Gonzalez ci prova dalla distanza ma Perucchini blocca senza problemi. Poi al 42’ Cosenza deve intervenire in scivolata sul cross insidioso di Marras che frutta ai grigi un tiro dalla bandierina. Poi nulla più fino al 45’ quando Guccini manda le squadre negli spogliatoi. Anche il secondo tempo comincia con il Lecce proteso all’attacco. Al 3’ Pacilli si insinua in area dei grigi e serve al centro per l’accorrente Costa Ferreira che viene anticipato al momento del tiro da Mezavilla. Al 6’ però il portoghese fa gridare al gol con un sinistro sul quale Vannucchi compie una papera e rimedia con una deviazione in corner. Sul tiro dalla bandierina Giosa di testa fa la barba al palo. I circa mille sostenitori giallorossi chiedono a gran voce il gol che però tarda ad arrivare. Ma il Lecce c’è, è vivo ed è padrone del campo. All’elenco delle occasioni sciupate si aggiunge pure il tiro di Torromino al 9’ che sfiora il palo a portiere battuto. Dalla panchina Rizzo sbotta sconsolato “Ma come si fa?”. Non è tutto perché al 12’ Pacilli chiama nuovamente Vannucchi alla parata a terra. L’Alessandria è in crisi profonda e al 13’ il tecnico Pillon richiama in panchina Gonzalez per far posto a Sestu. Non cambia il modulo dei grigi che restano in campo col 4-4-2. All’improvviso l’assedio del Lecce viene interrotto da un sinistro violento di Marras che sfiora l’incrocio dei pali. Al 22’ anche Rizzo effettua il primo cambio: Mancosu prende il posto di Pacilli e Lepore va a fare l’esterno alto offensivo. Il Lecce dà l’impressione di gestire le energie in vista dell’assalto finale al quale partecipa pure Dolumbia che al 33’ prende il posto di Torromino. Il parigino dopo appena un minuto dal suo ingresso in campo ha la palla del match: si presenta solo davanti a Vannucchi e calcia addosso al portiere. Un errore davvero incredibile. Il numero 1 dei grigi si ripete pure al 44’ respingendo con i pugni il bolide di Costa Ferreira. Esce Vitofrancesco per crampi ed entra Tsonev con Lepore che si abbassa sulla linea dei difensori. L’arbitro concede 4’ di recupero, se ne giocano 7 ma il risultato non cambia. Si va ai supplementari. Nel primo non succede praticamente nulla e i due portieri restano inoperosi, nel secondo invece al 12’ il Lecce fallisce un’altra clamorosa occasione da rete con Mancosu il cui tiro colpisce la traversa e torna in campo. Poi entra in campo il bomber Evacuo al posto di Celjak. Ma finisce in parità. La qualificazione si assegna ai calci di rigore e gli errori di Costa Ferreira e Ciancio danno il via libera alla squadra che non meritava di andare in semifinale. (Quotidiano di Puglia) DRAMMA LECCE: DOMINA, CREA, POI RIZZO NON PRENDE UN CAMBIO E SI SUICIDA. I RIGORI CI ELIMINANO. Il verdetto più amaro, per il Lecce forse più bello della stagione. I rigori condannano il Lecce a un'eliminazione decisamente immeritata e spingono in semifinale l'Alessandria, al termine di una sfida vibrante che per larghi tratti della gara ha fatto mergere la superiorità della fomazione giallorossa, condannata nei 120 minuti dalla solita imprecisione in fase realizzativa. ROVENTE - Rizzo rilancia Vitofrancesco, con Lepore spostato in mediana (mossa che comporta il sorprendente sacrificio di Mancosu), mentre come previsto Torromino prende il posto di Doumbia nel tridente. In casa Alessandria invece nessuna sorpresa, con Pillon che si affida al 4-4-2 atteso alla vigilia. Il clima della sfida è subito rovente, dopo una manciata di secondi si accende una mischia nei pressi dell'area dei grigi. Ne fanno le spese Torromino e Marras, che si spintonano e vengono ammoniti da Guccini. Il Lecce è subito in palla, affronta la sfida con grande personalità e prende in mano le redini del gioco. DOMINIO - E' davvero un gran bel Lecce per almeno mezz'ora. Nei prini 38 minuti si contano ben 12 conclusioni verso la porta di Vannucchi. Spesso la mira è imprecisa, un limite che la squadra si porta dietro da un po' di partite. In due occasioni, però, è Vannucchi a negare il meritato vantaggio al Lecce, su conclusioni di Caturano (bel tiro al volo al 21') e di Lepore. Per 80 metri di campo i giallorossi sono praticamente perfetti, ma nei pressi dell'area avversaria viene sciupata gran parte dell'ernorme mole di lavoro. Si gioca a ritmi alti nonostante un pomeriggio caldissimo e nel finale di tempo la squadra di Rizzo inevitabilmente accusa una flessione. Ne approfitta l'Alessandria, soprattutto con Gonzalez che in un paio di occasioni si fa vedere dalle parti di Perucchini, ma il portiere bergamasco si fa trovare pronto o la mira risulta imprecisa. PRESSIONE - In avvìo di ripresa la pressione del Lecce diventa veemente. Al 6' un grande intervento di Vannucchi su conclusione secca e angolata di Costa Ferreira nega ancora il gol ai giallorossi. Poi il Lecce ci va ancora vicino al 7' con Giosa (palo sfiorato su colpo di testa), Torromino al 9' (destro a giro di poco a lato) e ancora con Costa Ferreira, che al 12' del limite impegna ancora l'estremo difensore dei piemontesi ad una difficlle respinta. Pillon corre ai ripari inserendo Sestu al posto di Gonzalez. Al 19' il Lecce rischia la beffa per uno svarione di Giosa, ne approfitta Marras con una conclusione dal limite che sfiora l'incrocio. Anche Rizzo ridisegna il Lecce, con Mancosu e Doumbia che prendono il posto di Pacilli e Torromino. Al 35' proprio Doumbia si presenta solo davanti a Vannucchi, ma spara clamorosamente addosso al portiere, confermando il suo momento disastroso in fase realizzativa con un altro errore imperdonabile dopo quelli commessi all'andata e con la Sambenedettese. Nel finale l'arbitro grazia Marras che, già ammonito, commette un fallo che comporeterebbe il secondo giallo. Meluso viene allontanato dalla panchina per le veementi proteste. In pieno recupero Vitofrancesco si arrende ai crampi e lascia il posto a Tsonev. Ma il risultato non si sblocca e si va ai supplementari. RIGORI - Nell'extra time prevale la stanchezza, su entrambi i fronti diversi protagonisti di una sfida vibrante devono fare i conti con i crampi. Le due squadre ci provano con le ultime riserve di energia, ma non riescono a superarsi. La qualificazione sembra avviata ai rigori, ma a 4' dalla fine Mancosu sfiora il gol qualificazione con un destro che si stampa sulla traversa. L'ultimo brivido a tempo praticamente scaduto, con Nicco che sfiora il palo dando l'illusione ottica del gol. Si va ai rigori con gli errori di Costa Ferreira e Ciancio che condannano il Lecce. (Solo Lecce) RISULTATI: Cosenza – Pordenone 0-0 Lucchese – Parma 1-2 Reggiana – Livorno 2-2 QUALIFICATE: Alessandria, Reggiana, Parma, Pordenone Il punto sul campionato A inizio anno il Girone B era considerato come una B2, vista l'alta concentrazione di squadre ricche e blasonate. Un'opinione rafforzata dall'andamento dei play-off. Alle Final Four, infatti, parteciperanno ben tre club del raggruppamento nord-orientale: Parma, Pordenone e Reggiana, rispettivamente seconda, terza e quinta classificata. Il quarto team a prender parte alle semifinali di Firenze, l'Alessandria, proviene dal Girone A. Bocciatura clamorosa, invece, per il Girone C e il Sud in generale, con Lecce e Cosenza eliminate ai quarti. (TuttoLegaPro)

Playoff

Alessandria US 1912 - Lecce US 0 - 0 (0 - 0)

Terminata dopo i rigori

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

LECCE US: Perucchini, Vitofrancesco [90. Tsonev], Cosenza, Giosa, Ciancio, Lepore, Arrigoni, Costa Ferreira, Pacilli [68. Mancosu], Caturano, Torromino [78. Doumbia]. A disp.: Bleve, Chironi, Agostinone, Marconi Michele, Deudi, Monaco, Maimone, Fiordilino. All.: Rizzo Roberto.

Arbitro: Guccini Francesco (Albano Laziale) [Lombardi, Scarpa; D’Apice]

Note

Commento

info@museogrigio.it

Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.