Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2002/2003
Serie C2
08-12-2002 - Giornata: 15 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Pro Vercelli US 1 - 2 (0 - 1)
RETI: 86. rig. Manni A.[A] 32. Comi [Pr] , 67. Koffi Teja [Pr]

Alessandria Calcio US Castagnone Michele, Dei (II) Tommaso, Porrini Sergio, Minadeo Antonio, Vertullo Silvio [52. Modesti Aureliano], Quadrini Daniele, Garzon Stefano, Pascali Manuel, Manni Alessandro, Spader Giulio, Bifini Alessio [46. Rossi Giordano] A disp.:Berardo Marco, (P) Biato Enzo Maurizio, Bono Alain Mack Mboune Elvis, Catenacci Filippo, Daldosso Diego All.: Pagliari Dino

Formazione avversaria
PRO VERCELLI US: Marchetti, La Rocca, Pedrocchi, Lazzeri, Peluso, Turi, Koffi Teja [85. Gallovich], Lorenzini, Tagliaferri, Comi, D'Agostino [70. Grillo]: A disp: Basano, Cristiano, Nwingwe Ike, Pantaleo, Andorno. All: Gobbo Renzo

Arbitro: Guerriero Giuseppe (Catanzaro) [Costa, Rambaudi]
Note
Espulsi: 63. Garzon [A], 78. Spader [A]. Ammoniti: Lorenzini [P], Minadeo [A], La Rocca [P], Quadrini [A], Marchetti [P]. Angoli: 8-4. Recuperi: 0.30”+ 4. Spettatori: 800 (383 paganti, incasso € 3.383). Cielo coperto, terreno discreto. Inizio gara ore 14.30

Commento
I bianchi giocano con ordine e meritano il successo. Pesantissima contestazione dei tifosi locali verso la dirigenza ed alcuni giocatori LA PRO RIALZA LA TESTA E FA SPROFONDARE UN'ALESSANDRIA ORMAI ALLO SBANDO Colpaccio dei vercellesi (1-2) nel derby del "Moccagatta". Comi e Koffi siglano un gol per tempo, inutile il rigore di Manni Rialza la testa la Pro Vercelli, sprofondano i grigi: questo il verdetto del derby del «Moccagatta» che vede i bianchi imporsi 2-1 al termine di un match brutto e nervoso. Gli ospiti si dimostrano modesti ma almeno ordinati e grintosi, i padroni di casa appaiono slegati: la crisi societaria si fa sentire sul campo e c'è l'impressione che gran parte dei giocatori sia pronta a cambiare aria alla riapertura del mercato. L'Alessandria comincia all'arrembaggio, ma è della Pro il primo acuto: all'8' Tagliaferri pesca D'Agostino che stoppa elegantemente e calcia a botta sicura sull'uscita di Castagnone, bravissimo a distendersi e a deviare con la punta delle dita. Gli ospiti dialogano meglio a metà campo e cercano sempre la profondità con i rapidissimi D'Agostino e Comi, mentre i grigi appaiono un po' troppo frenetici e non riescono ad avvicinarsi con manovre lineari all'area avversaria. Così, nei 20' iniziali, gli unici tiri dei mandrogni vengono scoccati da Pascali e Manni dalla lunga distanza, ma Marchetti non corre pericoh. Al 32' la Pro Vercelli passa in vantaggio: l'azione parte da calcio d'angolo, ci prova Lorenzini dal limite ma svirgola, il pallone arriva a D'Agostino sul cui cross teso Castagnone compie un miracolo su Tagliaferri ma deve arrendersi alla pronta ribattuta di Comi. La reazione dei «Pagliari Boys» è veemente ma frutta solo un'occasione prima dell'intervallo: su corner di Quadrini, Spader di testa schiaccia bene nell'angolino ed esalta i riflessi di Marchetti, che devia proprio sulla linea bianca. Nella ripresa, il trainer dell'Alessandria dà maggiore peso all'attacco inserendo Rossi al posto dell'evanescente Bifini. I locali provano a stringere i tempi e la Pro Vercelli passa un brutto quarto d'ora. Pascali, Quadrini e Spader ci provano in rapida successione e l'opportunità più nitida capita proprio al centravanti, che di testa indirizza sul palo dove Marchetti non potrebbe arrivare, ma la sfera sibila a lato. Nel momento migliore dei grigi, al 62', Garzon si fa espellere per una parola di troppo all'arbitro e lascia la squadra in dieci. Così, l'undici di Gobbo piazza il colpo del «ko» al 67', ma nell'occasione l'Alessandria si fa sorprendere come una qualsiasi formazione di Terza categoria. Sul rinvio di Marchetti dalla propria area, Comi s'invola tutto solo verso Castagnone che compie il miracolo ma l'azione prosegue e il portiere non può far nulla sul colpo di testa di Koffi Teya, ben servito da D'Agostino. I tifosi si spazientiscono, arrotolano gli striscioni e contestano pesantemente il presidente Boiardi che lascia anzitempo gli spalti. Un gruppo di supporters irrompe in tribuna stampa e inscena una manifestazione rumorosa ma civile, prologo di quella che verrà organizzata per sabato prossimo contro la dirigenza, l'amministrazione comuna e e l'imprenditoria locale, accusata di non tirare fuori un euro per salvare le sorti del club. Sul campo i grigi restano addirittura in nove (cartellino rosso sventolato dall'arbitro a Spader), poi ottengono un rigore (86') per fallo su Rossi. Manni dal dischetto accorcia le distanze: 1-2. Ma il finale è scritto, la Pro Vercelli toma a vincere dopo sette sconfitte, per l'Alessandria è notte fonda. Per il tecnico dell'Alessandria, Dino Pagliari «tutti, io per primo, abbiamo sbagliato partita. Una giornata storta ma non transigo che qualcuno pensi ad una mancanza di impegno: è assolutamente falso». (La Stampa - Ed. Alessandria - Massimo Delfino) Vince la Pro Vercelli che perdeva da sette giornate. La contestazione arriva in tribuna GRIGI, IL DERBY DELLA RABBIA Boiardi insiste: ‘Mai contattato dai liguri’. Il sindaco replica: ‘La telefonata c’è stata’ La Pro Vercelli smette di perdere contro un’Alessandria che non riesce più a vincere. Un’Alessandria brutta, come mai lo era stata in questo campionato dove anche una prestazione negativa avrebbe avuto argomenti di giustificazione: può trovarli anche in questi derby, condizionato da un arbitraggio che danneggia chi vuole fare calcio. Ma è solo una parte delle motivazioni: le altre sono nel gioco, anche Pagliari lo ammette: che non c’è, latita, è opaco, per niente lucido, affannoso, con troppe concessioni ad un avversario anche prevedibile, che scende al ‘Moccagatta’ molto coperto – e non certo per questioni di clima - e sceglie di provare a fare, nel miglior modo possibile, forse l’unica soluzione tattica che è in grado, oggi, di esprimere, difesa arroccata, lancio lungo del portiere, ripartenze ficcanti per due attaccanti molto rapidi. Lo fa anche bene, la Pro, complice – e non poco - la prestazione sbagliata dell’Alessandria: il centrocampo concesso, fin dall’inizio, alla gestione dei vercellesi, i centrali troppo lenti rispetto al passo degli uomini da controllare, gli esterni che non tagliano, l’attacco che non ha palle e le poche non le sa gestire. Con questo quadro pensare che, alla fine, per poco non riesce un recupero, in nove contro undici, fa capire la negatività dei primi 85 minuti, frutto di un concorso di colpa di cui Pagliari si carica il peso maggiore e che palesa gli effetti, ora più netti, di quel processo di ‘corrosione’ per fattori extra campo. Una situazione societaria che resta immobile, in attesa del consiglio di amministrazione a fine settimana per l’annunciata – e obbligatoria - ricapitalizzazione. Il presidente Boiardi che, alla mezzora della ripresa, lascia lo stadio, ‘scortato’ da alcuni agenti in borghese. E affida il suo pensiero all’addetto stampa Gigi Poggio. «Il presidente mi incarica di smentire tutte le voci, circolate anche nelle ultime ore, di trattative: non c’è mai stato alcun contatto ufficiale, né con imprenditori genovesi, né con loro emissari». Quindi la proposta del sindaco Mara Scagni non avrebbe avuto - come si legge tra le righe della dichiarazione che Boiardi affida a Poggio - alcun seguito. Ma il primo cittadino non ci sta. «Dalle informazioni in mio possesso il legale del gruppo genovese ha telefonato a Boiardi, puntualizzando che i conti sono alti, ma con la possibilità di sedersi ad un tavolo per verificare la possibilità di iniziare almeno a discutere. A fronte di questa obiezione, il presidente avrebbe risposto che, se queste sono le condizioni, preferisce andare avanti da solo». Ancora botta e risposta e i tifosi, intanto, sono pronti a scendere in strada. ‘Tutta la città... contro questa società’ lo slogan del corteo di sabato 14, ritrovo nei giardini, sotto il monumento ai caduti e partenza alle 16.30, percorso che toccherà corso Crimea, piazza Garibaldi, piazza della Libertà, via dei Martiri e corso Roma. Organizzano Vecchia Guardia, Grizzly Club e Supporters 99. «Diciamo basta alle false promesse». E alle parole: tante, sempre troppe, fino ad ora mai legate ai fatti. (Il Piccolo, Mimma Caligaris, 08/12/2002) CRONACA: PRIMO TEMPO - 5’ centro di Manni dalla trequarti destra, Marchetti ci mette i pugni; 6’punizione, da 25 metri, destro di D’Agostino che passa un paio di metri a lato della porta difesa da Castagnone; 8’ Pro Vercelli vicina al gol: dormita difensiva alessandrina, ancora D’Agostino trova la profondità, piatto destro che Castagnone intuisce e tocca quel tanto che basta per indirizzare la traiettoria della palla in angolo; 20’ Pascali trova un varco ai venti metri e lo sfrutta, diagonale che taglia tutta l’area, supera Marchetti disteso in tuffo, ma si perde di una manciata di centimetri sul fondo; 23’ ci prova anche Manni, dai trenta metri: sinistro centrale, un po’ lento, Marchetti blocca; 31’provvidenziale Porrini, di testa anticipa Comi, imbeccato dal traversone millimetrico di Koffi Teja; 32’ Pro Vercelli in vantaggio: sugli sviluppi di un angolo, La Rocca, dal limite, ‘cicca’ il tiro, ma sulla palla arriva prima D’Agostino, che scodella in area per la conclusione di Tagliaferri. Castagnone, ancora una volta, si supera, ma sulla respinta irrompe il ‘rapinatore’ Comi, opportunista dell’area piccola, ma anche troppo libero di toccare alle spalle del portiere; 37’ tocca a Marchetti fare gli straordinari, sul colpo di testa di MInadeo, anticipando il tocco di Spader, un attimo in ritardo, anche per colpa di una vistosa trattenuta, che l’arbitro non nota; 43’ ancora Manni, su calcio piazzato: sinistro su punizione, tagliato, a scendere, sull’esterno della rete. SECONDO TEMPO - 7’punizione dalla trequarti destra d’attacco: Dei in mezzo, per il colpo di testa di Pascali, bloccato; 8’ ha spazi D’Agostino per tagliare a destra e poi incrociare, obbligando Castagnone ad un intervento in presa alta per togliere palla dall’angolino; 12’ occasione per pareggiare, con Porrini che sale a destra e suggerisce, teso sul primo palo per il colpo di testa di Spader che schiaccia a lato di poco, con Marchetti fermo al centro della porta; 18’ Alessandria in dieci: Garzon subisce fallo, non rilevato, l’arbitro fischia quello di Modesti su Lorenzini, l’ex pavese protesta, a muso duro, e si becca il rosso; 22’ raddoppia la Pro Vercelli: rilancio di Marchetti, schema classico, che scavalca il centrocampo, Modesti si fa prendere il tempo da Comi che scatta in contropiede e ha un'autrostrada davanti. Castagnone, super, gli respinge il primo tiro, raccogli il solito D’Agostino a sinistra, in mezzo per il colpo di testa, vincente, di Koffi Teja; 33’ Alessandria in nove: in una mischia in area l’arbitro vede una reazione di Spader e estrae subito il rosso; 41’ accorciano i grigi: rigore per la trattenuta in area di Peluso ai danni di Rossi, dal dischetto Manni spiazza Marchetti; 44’ la palla del terzo gol sui piedi di Grillo, ma Castagnone compie l’ennesimo miracolo. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Cremonese – Novara 0-0 Legnano – Thiene 1-0 Mantova – Meda 1-1 Mestre – Montichiari 0-0 Monza – Biellese 1-0 Pavia – Pro Sesto 3-1 Pordenone – Sudtirol 2-1 Trento – Valenzana 1-1 CLASSIFICA: Novara p. 35, Pavia 32, Mantova 24, Monza 23, Biellese, Pordenone, Legnano 21,Cremonese, Mestre, Pro Sesto 20, Sudtirol, Trento 19, Thiene, Montichiari 16, Alessandria, Valenzana 15, Meda 11, Pro Vercelli 10. Ogni * = 1 gara in meno. MARCATORI: 9 reti: Noselli (4, Alto Adige); 8 reti: Corradi (Trento). 7 reti: Graziani (3, Mantova); Cosa (2, Mestre); Andreini (2, Montichiari); La Cagnina (Pavia). 6 reti: Egbedi e Palombo (3, Novara); Lauria (1, Valenzana). Il punto sul campionato La vetta del girone non cambia, ma lo scenario appena sotto sì. La frenata del Novara è controllata, nel senso che l' irresistibile squadra di Foschi sta amministrando con saggezza il suo vantaggio, pareggiando a Cremona e senza che la vittoria del Pavia modifichi più di tanto la situazione (altri rivali non ce ne sono, a meno che il Monza...). La giornata comunque ha lanciato altri segnali significativi: per esempio, che la crisi societaria dell' Alessandria sta incidendo in maniera sempre più evidente nella squadra, sconfitta in casa dalla Pro Vercelli e ora in zona-playout. (Gazzetta dello Sport)