Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2017/2018
C. It. Serie C
11-04-2018 - Giornata: 1 - Viterbo - Enrico Rocchi
Finale


Viterbese Castrense AS - Alessandria US 1912 0 - 1 (0 - 1)
RETI: 40. Marconi M.[A]

Alessandria US 1912 Vannucchi Gianmarco, Celjak Vedran, Piccolo Felice, Giosa Antonio [84. Sciacca Giacomo], Barlocco Luca, Nicco Gianluca, Gazzi Alessandro, Gatto Emanuele, González Pablo Andrés [72. Fischnaller Manuel], Marconi Michele, Sestu Alessio [77. Bellazzini Tommaso] A disp.:Ahmed-Kadi Sofiane, Chinellato Matteo, Giubilato Lorenzo, Gjura Kleto, Lovric Dragan, (P) Pop Ionut Alin, (P) Ragni Riccardo, Ranieri Roberto, Usel Xavier All.: Marcolini Michele

Formazione avversaria
VITERBESE CASTRENSE AS: Iannarilli, Celiento, Sini, Rinaldi [55. Sanè], De Vito [64. Mosti], Peverelli, Di Paolantonio, Benedetti, Vandeputte [55. De Sousa], Calderini, Bismark. A dip.: Micheli, Cenciarelli, Mendez, Mbaye, Bizzotto, Zenuni, Pandolfi, Atanasov. All.: Sottili Stefano.

Arbitro: Amabile Daniel (Vicenza) [Biasini, Bianchini]
Note
Ammoniti: 53. Nicco [A], 59. Bismark [V], 61. Celiento [V], 71. Sanè [V]. Angoli: 4-4. Recuperi: 0.+ 4. Spettatori: 1.500 circa Serata di pioggia, terreno in condizioni precarie. Inizio gara ore 18.30

Commento
SEGNA MARCONI, IL PRIMO PEZZO DI COPPA ITALIA E’ DEI GRIGI Proteste della Viterbese per un intervento su Bismark Gliel'aveva pronosticato uno che di gol in maglia grigia se ne intende, Ciccio Marescalco. "Auguro a Marconi di segnare la rete decisiva per la Coppa Italia". Non lo è ancora in maniera definitiva, ma è un mattone molto importante per costruire il trofeo che l'Alessandria merita di alzare. Una partita tatticamente perfetta, Vannucchi ottimo e decisivo, tutta la squadra a raddoppiare e triplicare sul portatore di palla, per impedire lo sviluppo della manovra. Ad ogni mossa di Sottili, la contromossa di Marcolini. Non è ancora fatta, ma è una ipoteca solidissima. Fatta di gioca, di cuore, di intelligenza e di razionalità LE SQUADRE L'Alessandria nella sua forma e identità tipo, il 4-3-3 con Giosa che riprende posto in difesa al fianco di Piccolo, a centrocampo Nicco e Gatto al fianco di Gazzi, ex della sfida, il tridente ha Gonzalez e Sestu esterni e Marconi al centro. Recuperato anche Bellazzini, Marcolini porta i tre Berretti, Gjura, Usel e Giubilato. La Viterbese è molto simile a quella di sabato, ma schierata con un 4-4-2 in fase di non possesso, che diventa anche un 4-2-4 con Peverelli e Vandeputte che si alzano a sostegno di Bismark e Calderini. I duelli più interessanti sicuramente Celjak - Vandeputte e Giosa - Calderini e, sul fronte opposto, De Vito - Gonzalez, Sini - Marconi e Celiento - Sestu. LA PARTITA Squadre attente a scoprirsi poco e a cercare i Grigi gli inserimenti degli esterni e la Viterbese soprattutto le soluzioni più centrali. Dopo il primo quarto d'ora Marcolini inverte le posizioni, spostando Sestu a destra e Gonzalez a sinistra, cercando di sfondare dalla parte di De Vito. Al 22' gran bella palla di Gatto che apre su Gonzalez, la sua conclusione bassa è respinta da Celiento. Ma vicinissima al vantaggio va la squadra di casa, al 27' che conquista una punizione dal vertice destro: sale Sini a battere, forte e tagliata, e Vannucchi si supera, con la punta delle dita, prodezza, la traversa trema ma è pericolo scampato. Due minuti dopo il piazzato è dei Grigi, batte Gonzalez, secco, l'illusione del gol ma la palla è sull'esterno della rete. E, intanto, Gonzalez torna a destra e Sestu a sinistra. Nel finale la Viterbese prova ad alzare l'intensità, ma al 39' è l'Alessandria in vantaggio: secondo angolo, dalla bandierina di sinistra Gonzalez, sul secondo palo la sponda di testa di Giosa e il tapin di Marconi che infila Iannarilli, gol numero 42. Tre minuti dopo la Viterbese ha la palla del pareggio, Benedetti si allarga a sinistra, un po' troppo libero, e mette in area sui piedi di Calderini, che quasi inciampa sul pallone e non riesce a toccare alle spalle di Vannucchi Inizia molto aggressiva la squadra di Sottili e al 3', sugli sviluppi di un angolo da sinistra, gira secco di testa Bismark e Vannucchi neutralizza con l'aiuto fondamentale di Vannucchi. Al 6' accenno di proteste quando Bismark va giù in area, toccato da Piccolo, ma l'arbitro fa cenno di proseguire. Al 10' Sottili cambia; dentro De Sousa e Sané per passare al 3-4-3 e poi, con l'ingresso di Mosti al 19', al 4-2-1-3, per alzare al massimo il peso offensivo, proprio con l'ultimo entrato, trequartista puro, alle spalle del tridente Bismark - De Sousa - Calderini. Un minuto prima del cambio pericoloso Sestu, che salta Peverelli incrocia, un metro sul fondo. Cambia anche l'Alessandria, Fischnaller per Gonzalez, spostando Sestu a destra, Dal suo piede, alla mezzora, un pallone che Marconi gira di testa, ma Iannarilli ci arriva. Poi entra Bellazzini proprio per Sestu e l'Alessandria si copre di più in mezzo, con il 4-4-2.Proprio il nuovo entrato se ne va centralmente e la sua conclusione dal limite sfila un metro sul fondo. Al 39', intervenendo su Bismark, chiede il cambio per crampi: dentro Sciacca per il rush finale In cui l'Alessandria annulla tutte le velleità dei padroni di casa. E' una sera bella, bellissima. Per qualche ora godiamocela, perché lo merita tutta la gente grigia (IlPiccolo.net – Mimma Caligaris) GRIGI, UN GOL CHE AVVICINA AL TROFEO A VITERBO DECIDE BOMBER MARCONI Match giocato con autorità, super parata di Vannucchi sul risultato di 0-0 Il primo tempo della finale di Coppa premia i grigi, è ancora presto per poter gioire ma il gol di Marconi mette l’Alessandria in condizioni ideali per poter gestire i 90’ di ritorno contro una Viterbese con qualità dalla metà campo in su ma perforabile in difesa. L’aria di tensione da grande sfida si percepisce subito in campo, soprattutto in casa laziale. Sottili rinuncia al 4-3-3 marchio di fabbrica dei giallo-blù ed opta per un 4-4-2 atipico, visto che Calderini non agisce da seconda punta fissa ma svaria e non dà mai punti di riferimento. L’intento di Sottili è chiaro: non prendere gol in casa e provare a far male con lo stesso Calderini e con Vandeputte, che sfida spesso nell’uno contro uno Celjak. Per l’Alessandria quel duello era stato la nota dolente della gara di campionato al Moccagatta, ma era un’altra epoca e da allora il terzino croato è cresciuto ed è tornato nel suo ruolo mentre il tornante belga della Viterbese non ha il passo e la gamba per far male. Così l’Alessandria può giocare con relativa tranquillità in fase difensiva (unico brivido una punizione di Sini ben sventata da Vannucchi) e cominciare a proporsi in avanti. Nulla di trascendentale, ma i grigi pian piano prendono campo, sbagliano qualche ripartenza per errori individuali ed eccessiva frenesia (in particolare id Nicco), dimostrandosi comunque più organizzati e compatti. Se Celjak è più prudente e giudizioso a destra, Barlocco a sinistra è uno stantuffo e sale sempre in appoggio a Sestu o Gonzalez, a cui Marcolini chiede di invertire spesso le posizioni. Mancano i tiri in porta che, come spesso accade in C, arrivano esclusivamente da palla inattiva. Gonzalez sfiora il palo su punizione, poi da calcio d’angolo disegna la traiettoria che, corretta da Giosa, porta alla rete di Marconi proprio sotto la curva dei tifosi grigi. Il gol in trasferta è manna, non solo perché mette in posizione di vantaggio l’Alessandria, ma anche perché costringe la Viterbese ad aprirsi e a concedere spazi nel tentativo di pareggiare. E qui, forse, i grigi peccano un po’: nella ripresa, i padroni di casa inseriscono De Sousa e tornano ad avere un atteggiamento più spavaldo, ma lasciano varchi che gli ospiti potrebbero e dovrebbero sfruttare meglio. Marcolini lo percepisce e si affida alla velocità di Fischnaller. Il nuovo entrato va a velocità doppia rispetto al macchinoso Rinaldi, però 3-4 potenziali chance per il 2-0 non si concretizzano vuoi per l’imprecisione nell’ultimo passaggio (complice anche un campo dal fondo pessimo), vuoi per un eccessivo leziosismo. Ci sarebbe anche un placcaggio al collo di Fish lanciato senza palla ma l’arbitro lo ignora così come non aveva sanzionato un contatto Piccolo – Bismark, per cui la Viterbese invocava il rigore. Finisce con pochi rischi e con la consapevolezza che un mattoncino sia stato messo: guai però ad abbassare la guardia, c’è ancora un lungo secondo tempo da giocare però nella bolgia del Mocca, dove un’intera città sogna di alzare il trofeo. (La stampa – Ed. Alessandria - Massimo Delfino) ALESSANDRIA, LA RETE DI MARCONI E’ UN TESORO VITERBESE TROPPI GUAI L’Alessandria mette le mani sulla Coppa Italia grazie al successo esterno nella finale d’andata. La Viterbese, che all’ultimo momento ha perso anche Baldassin per un problema al flessore, si è schierata con una formazione molto rimaneggiata per colpa dei numerosi infortuni, mentre l’Alessandria ha potuto mettere in campo i suoi uomini migliori. Tuttavia la squadra di casa ha provato a fare la partita, cogliendo anche una traversa con una punizione di Sini alla mezz’ora. Alla lunga è però emersa la maggior qualità dell’Alessandria, che però ha ottenuto il gol del vantaggio grazie a una disattenzione della difesa laziale. Sul finire del primo tempo, infatti, un angolo a uscire di Gonzalez non è stato intercettato da Rinaldi; il pallone è arrivato a Giosa, che ha fatto da torre per Marconi, che da pochi passi ha insaccato ancora di testa alla destra di Iannarilli. Nella ripresa la Viterbese ha attaccato, con Sottili che ha ridisegnato la squadra con una connotazione ancor più offensiva, ma l’Alessandria non ha avuto grosse difficoltà a controllare la partita, anche grazie ad una difesa solida. Anzi, si è reso spesso pericolosa in contropiede. (Gazzetta dello Sport – Paolo Graziotti) Una battaglia al “Rocchi” di Viterbo. Gioco duro sotto la pioggia I piemontesi vincono con merito la gara di andata della finale L’ALESSANDRIA IPOTECA IL TROFEO Sigillo di Marconi al tramonto dei primi 45’ e per i grigi il ritorno si prospetta in discesa Il primo round della finale di Coppa Italia va all’Alessandria, che vince al Rocchi. A differenza della gara giocata dalle due squadre sabato scorso in campionato, stavolta i due tecnici mettono in campo le formazioni migliori. Un po’ meno Sottili, ma non per scelta: deve lasciare, infatti, in infermeria due pedine preziose come Jefferson e Baldassin. Il modulo è un 4-4-2 offensivo, visto che in mediana c’è Vandeputte, un esterno alto. Marcolini punta sul tridente titolare, con Gonzalez pronto a scattare in contropiede, quando la Viterbese - sui piazzati - sale anche con nove uomini. Tra i grigi - in maglia rossa – c’è l’ex Gazzi, con la Viterbese nel 2003/04, arrivando alla finale dei playoff per la serie B. Si parte sotto la pioggia, che cessa poco dopo. Il ritmo non è dei più intensi. Ne nasce un equilibrio di base (Sini, però, colpisce un palo su punizione poco prima della mezzora), spezzato soltanto allo scadere del primo tempo (40’) quando l’Alessandria passa. Angolo di Gonzales, difesa che non tiene le marcature a uomo e da una torre di Giosa arriva il pallone giusto per Marconi, lesto a girarlo alle spalle di Iannarilli. RIPRESA. La gara riprende con una Viterbese che si fa subito pericolosa (6’) con un colpo di testa di Bismark, mentre Marcolini si sbraccia e chiede ai suoi di essere più determinati. Sottili (10’) gioca la carta De Sousa per l’attacco. Poco dopo getta nella mischia anche il giovane Mosti, con l’intento di innescare gli attaccanti dall’interno, in una Viterbese che gioca in pressione sugli avversari che mostrano un Vannucchi sempre attento, come, del resto, l’intero pacchetto arretrato, costretto, peraltro, nel finale, a perdere Giosa per infortunio. La Viterbese ci prova con continuità, ma i grigi non sbagliano una mossa e tengono bene il campo, riuscendo a conservare il punteggio fino al triplice fischio, quando la pioggia torna a cadere su Viterbo, bagnando questa sconfitta che lascia tanto amaro in bocca. Ora ci si appellerà alla gara di ritorno, dove ci vorrà una impresa gialloblù, per cambiare il destino della Coppa (Corriere dello Sport-Stadio – Claudio Di Marco) ALESSANDRIA MARCONI GOL MEZZA COPPA É GIÀ IN TASCA Grande prova dei grigi che vincono la finale d’andata in casa della Viterbese con un gol del centravanti Gliel'aveva pronosticato uno che di gol grigi se ne intende, Ciccio Marescalco. «Auguro a Marconi di segnare la rete decisiva per la Coppa Italia». Non lo è ancora in maniera definitiva, ma è un mattone molto importante per costruire il trofeo che l'Alessandria merita di alzare. Una partita tatticamente perfetta, Vannucchi ottimo e decisivo, tutta la squadra a raddoppiare e triplicare sul portatore di palla, per impedire lo sviluppo della manovra, Un po' sorpresi dal 4-4-2 iniziale dei gialloblù, con Calderini che non ha dato punti di riferimento. Ad ogni mossa di Sottili, però, la contromossa di Marcolini. Non è ancora fatta, ma è una ipoteca solidissima. Fatta di gioco, di cuore, di intelligenza e di razionalità. Proprio quello che il tecnico aveva chiesto. Squadre attente a scoprirsi poco e a cercare i Grigi gli inserimenti degli esterni e la Viterbese soprattutto le soluzioni più centrali, con libertà a Calderini, il migliore dei suoi. Dopo il primo quarto d'ora Marcolini inverte le posizioni, spostando Sestu a destra e Gonzalez a sinistra, cercando di sfondare dalla parte di De Vito. Al 22' gran bella palla di Gatto che apre su Gonzalez, la sua conclusione bassa è respinta da Celiento. Ma vicinissima al vantaggio va la squadra di casa, al 27' che conquista una punizione dal vertice destro: sale Sini a battere, forte e tagliata, e Vannucchi si supera, con la punta delle dita, prodezza, la traversa trema ma è pericolo scampato. Due minuti dopo il piazzato è dei Grigi, batte Gonzalez, secco, l'illusione del gol ma la palla è sull'esterno della rete. E, intanto, Gonzalez torna a destra e Sestu a sinistra. Nel finale la Viterbese prova ad alzare l'intensità, ma al 39' è l'Alessandria in vantaggio: secondo angolo, dalla bandierina di sinistra Gonzalez, sul secondo palo la sponda di testa di Giosa e il tap-in di Marconi che infila Iannarilli, gol numero 42. Tre minuti dopo la Viterbese ha la palla del pareggio, Benedetti si allarga a sinistra, un po' troppo libero, e mette in area sui piedi di Calderini, che quasi inciampa sul pallone e non riesce a toccare alle spalle di Vannucchi. ASSALTO SENZA ESITO. Inizia la ripresa molto aggressiva la squadra di Sottili e al 3’, sugli sviluppi di un angolo da sinistra, gira secco di testa Bismark e Vannucchi neutralizza con l’aiuto fondamentale di Gazzi Al 6’ accenno di proteste quando Bismark va giù in area, toccato da Piccolo, ma l’arbitro fa cenno di proseguire, anche se le immagini sembrano dire altro. Al 10’ Sottili cambia: dentro De Sousa e Sané per passare al 3-4- 3 e poi, con l’ingresso di Mosti al 19’, al 4-2-1-3, per alzare al massimo il peso offensivo, proprio con l’ultimo entrato, trequartista puro, alle spalle del tridente Bismark - De Sousa - Calderini. Un minuto prima del cambio, pericoloso Sestu, che salta Peverelli incrocia, un metro sul fondo. Cambia anche l’Alessandria, Fischnaller per Gonzalez, spostando Sestu a destra, Dal suo piede, alla mezz’ora, un pallone che Marconi gira di testa, ma Iannarilli ci arriva. Poi entra Bellazzini proprio per Sestu e l’Alessandria si copre di più in mezzo, con il 4-4-2. Proprio il nuovo entrato se ne va centralmente e la sua conclusione dal limite sfila un metro sul fondo. Al 39’, intervenendo su Bismark, si infortuna e chiede il cambio: dentro Sciacca per il rush finale In cui l’Alessandria annulla tutte le velleità dei padroni di casa. Marcolini sorride, ma tiene i piedi per terra: «Fra due settimane sarà sfida secca». Il 25 aprile, quando il popolo grigio proverà a vivere la sua festa di liberazione. (TuttoSport – Mimma Caligaris) VITERBESE, LA COPPA SCAPPA Primo round all’Alessandria (0-1). Il 25 aprile al “Moccagatta” ci vorrà un miracolo Sotto la pioggia, di fronte ad un buon pubblico (ma forse non quello che ci sarebbe aspettato per una finale), la Viterbese perde contro l’Alessandria (0-1) e complica maledettamente l’obiettivo di vincere il primo trofeo della sua storia nel calcio professionistico. I gialloblù, infatti, nella finale di andata giocata ieri alla Palazzina perdono di misura contro i grigi, che sfruttano una delle poche occasioni di una sfida molto tirata nel finale della prima frazione. Al 40’ è Marconi a infilare alle spalle di Iannarilli un angolo battuto da Gonzalez e corretto dalla torre di Giosa. Azione sulla quale la difesa della Viterbese non è esente da colpe. Gol partita e risultato che non cambia nella ripresa. Ora i gialloblù dovranno vincere con due gol di scarto al “Moccagatta” nella sfida di ritorno del 25 aprile per mettere le mani sul trofeo. Impresa difficile ma, la Roma insegna, non impossibile. (Corriere di Viterbo) VITERBESE, IL CUORE NON BASTA Coppa Italia, la gara d’andata al Rocchi finisce 0-1 per conquistare il trofeo adesso ci vorrà l’impresa. I padroni di casa attaccano da subito, l’Alessandria guardinga ma anche più cinica va in vantaggio al 42’ Il cuore non basta. La Viterbese perde la finale d’andata di Coppa Italia per 1-0 contro l’Alessandria. Ora per conquistare il trofeo servirà l’impresa in Piemonte mercoledì 25 aprile, con i gialloblù che dovranno vincere segnando almeno due gol. La Viterbese, che all’ultimo momento ha perso anche Baldassin il cui provino della mattina non è andato a buon fine, si è schierata con una formazione molto rimaneggiata a causa dei numerosi infortunati. Stefano Sottili ha presentato un 4-4-2 con Peverelli esterno a destra. Anche De Vito non è in ottime condizioni, ma il terzino stringe i denti e gioca fino all’inizio della ripresa anche se non riesce poi a dare l’apporto dovuto. La Viterbese cerca comunque di segnare fin dai primi minuti cogliendo anche una traversa alla mezz’ora con un calcio di punizione di Sini che viene toccato prima dal portiere avversario. L’Alessandria è molto fallosa, i giocatori della Viterbese vanno giù in area in più di un’occasione ma l’arbitro fa sempre segno di proseguire facendo arrabbiare in più di un’occasione il pubblico presente. L’Alessandria è più guardingo ed abbottonato e cerca inizialmente di giocare con lanci lunghi per le punte scavalcando il centrocampo gialloblù. Tuttavia, nel periodo migliore della Viterbese è l’Alessandria a passare grazie ad una leggerezza della difesa della Viterbese. Al 42’ un corner di Gonzalez non viene respinto di testa da Rinaldi con la sfera che arriva a Giosa che fa da torre per Marconi il quale da pochi passi insacca ancora di testa. Nella ripresa la Viterbese si rende pericolosa al 10’ con Bismark che è però ben neutralizzato dal portiere dell’Alessandria. La squadra gialloblù cerca di provarci in modo molto generoso, ma lì davanti De Sousa, ancora non al meglio dopo un lungo infortunio non riesce a dare quel peso specifico che ci si attendeva da lui. L’unico che cerca di rendersi pericoloso lì davanti è Calderini che al 32’ scaglia una gran botta da fuori che viene respinta con difficoltà da Vannucchi. Nei minuti finali, l’Alessandria fa anche un gioco leggermente ostruzionistico ma l’arbitro, non altezza della situazione, spesso lascia troppo correre, permettendo anche delle perdite di tempo che per gli ospiti sono manna. (Il Messaggero ed. Viterbo – Paolo Graziotti) VITERBESE – ALESSANDRIA 0-1. AI GRIGI IL PRIMO ROUND "Fare un risultato positivo a Viterbo sarebbe una cosa davvero importante". La presentava così mister Marcolini la gara del Rocchi. Vuoi per scaramanzia, vuoi per non caricare di troppe responsabilità i suoi non aveva pronunciato esplicitamente la parola vittoria. Aveva parlato di positività. Tanto nell'atteggiamento quanto nel risultato. E così è stato. Perché i grigi sono stati positivi in tutto, portando a casa una vittoria esterna per 0-1 che nell'ottica del doppio scontro è importantissimo. Specialmente perché la Viterbese dovrà fare risultato pieno ad Alessandria. Cosa non facile e nemmeno scontata. Intanto i grigi - inteso questa volta come tifosi - si godono questo successo. Ma si godono anche uno splendido Michele Marconi, mai così prolifico in maglia alessandrina, si godono il gruppo, più compatto che mai, e si godono una fame ritrovata dopo un'annata davvero complessa. (GrigiOnLine – Federico Capra) TOP&FLOP DI VITERBESE - ALESSANDRIA La gara tra Viterbese ed Alessandria, finale di andata della Coppa Italia Serie, si è chiusa sul punteggio di 0-1. Squadre molto contratte per l’importanza della posta in palio. Padroni di casa vicini al gol con una punizione di Sini deviata da Vannucchi sulla traversa. Ospiti che trovano il vantaggio sugli sviluppi di un calcio d’angolo con Marconi al 40’. Nella ripresa i padroni di casa spingono maggiormente, reclamano un rigore, ma la formazione ospite regge l’urto pur senza trovare il raddoppio. Primo round, allora, per i grigi ma le due squadre si giocheranno tutto nella finale di ritorno in programma mercoledì 25 aprile al ‘Moccagatta’. Ecco Top & Flop della gara. TOP Calderini (Viterbese): abbastanza solo in attacco, quando la palla finisce a lui cerca di produrre potenziali pericoli per la difesa ospite, è un costante pericolo per la difesa ospite. PRESENTE Gazzi (Alessandria): Marconi ha il merito di segnare un importantissimo gol, Vannucchi è sempre attento, ma è il centrocampista a rappresentare un muro invalicabile a centrocampo. Bene anche Barlocco nella ripresa. DIGA FLOP Vandeputte (Viterbese): non entra mai in partita e mister Sottili lo sostituisce in apertura di ripresa. ASSENTE Nessuno nelle fila dell’Alessandria: pur senza sciorinare una prestazione particolarmente esaltante sul piano tecnico, gli uomini di mister Marcolini si mostrano concentrati per tutto l’arco della gara, con l’unico rammarico di non aver cercato con convinzione il gol del raddoppio. COMPATTI (Tutto C – Fabrizio Pozzi) AI GRIGI BASTA MARCONI: AL “ROCCHI” UN GOL CHE VALE MEZZA COPPA L'Alessandria mette una bella ipoteca sulla Coppa Italia di C: a Viterbo la sblocca Marconi al 40', nella ripresa gli uomini di Marcolini devono solo gestire. Ora già si pensa alla gara di ritorno al Moccagatta Marcolini schiera la formazione che per ordine di presenze si può definire la titolare, in avanti i pesi massimi Gonzalez, Marconi e Sestu, al centro torna Nicco così come Giosa in difesa. Pochi minuti prima del via comincia a piovere con una certa intensità e così per tutto il match. Un centinaio i tifosi alessandrini nel settore ospiti del 'Rocchi'. Al 3' prima incursione mandrogna in area laziale con il cross di Barlocco controllato da Iannarilli, sei minuti più tardi Marconi ruba il tempo a Gonzalez e ci prova dai 35 metri, tiro impreciso. Al 17' Giosa vicino alla linea di fondo rischia il giallo con un intervento da dietro ai danni di Sini servito di tacco di Celiento. L'arbitro lo grazia e la successiva punizione si risolve con un nulla di fatto. Al 22' Gonzalez entra in area sulla sinistra e prova la conclusione ma Celiento è bravo a respingere il tiro. Viterbese vicina al gol del vantaggio al 27': punizione assegnata ai padroni di casa per un tocco di braccio di Barlocco, la conclusione di Sini viene sfiorata quel tanto che basta da Vannucchi, palla che colpisce la traversa. Dal conseguente calcio dalla bandierina proteste laziali per una trattenuta su Calderini, i locali reclamano il rigure ma per Amabile è tutto regolare. Al 30' il calcio da fermo è per i grigi: prima della battuta si scatena un piccolo parapiglia per una manata di Marconi, gli animi si placano e Gonzalez va al tiro mandando di poco sul fondo. Al 40' il vantaggio degli ospiti: corner di Gonzalez dalla sinistra, palla sulla testa di Giosa, sponda per Marconi che da pochi passi in semi acrobazia spinge in rete. Gol tutto sommato inaspettato in una prima frazione che sembrava avviarsi alla fine sul risultato di parità. A ridosso del 45' proteste viterbesi per un presento fallo di mano di Celjak in area di rigore ma il braccio del croato rimane attaccato al corpo. Si va negli spogliatoi, primo tempo equilibrato ma Alessandria più lucida e cinica sotto porta. A tre minuti dal rientro in campo miracolo di Vannucchi sul colpo di testa ravvicinato di Bismark Ngisseh. Viterbese subito aggressiva. Al 51' ancora proteste laziali per un presunto contatto tra Piccolo e Bismark al limite dell'area, per Amabile non c'è nulla di irregolare. Due minuti dopo giallo per Nicco per un fallo su Celiento. Al 55' doppio cambio per Sottili: fuori De Vito e Vandeputte, dentro Sané e De Sousa. Nel frattempo iniziano a scaldarsi gli animi e l'arbitro rifila due gialli a Bismark e Celiento per i falli su Gazzi e Marconi, poi tocca a Sané per atterramento di Sestu su azione di contropiede. Al 72' primo cambio in casa grigia: Fischnaller per Gonzalez. Rischia poi l'autorete la Viterbese con Sini che in torsione anticipa Marconi ma devia verso la propria porta, sventa Iannarilli. Al 76' acuto di Calderini che si accentra e libera un destro potente dai 20 metri, Vannucchi si fa trovare pronto sul primo palo. Subito dopo Bellazzini rileva Sestu, all'83' si ferma Giosa per un lieve infortunio, dentro Sciacca. La Viterbese chiude in avanti ma fino al triplice fischio (dopo 4' di recupero) non succede più nulla. Primo round per i Grigi: partita in discussione solo nei primi 45' perché nella ripresa gli uomini di Sottili hanno prodotto davvero poca roba, facendosi realmente pericolosi solo al 48' con la paratona di Vannucchi su Ngissah. Alessandria superiore, brava a mantenre la calma e a gestire con intelligenza nella ripresa. "Anche con il gol di vantaggio per noi non cambia nulla in vista del ritorno", parole che sanno di circostanza quelle di Marcolini ai microfoni Rai. La verità è che la Viterbese non è l'Alessandria, evidenti lacune stasera sul piano della gestione del gioco Il ritorno di mercoledì 25 al 'Moccagatta' potrebbe essere nient'altro che la passerella finale verso il secondo trofeo di lega nella storia della società grigia (Alessandria News – Alessandro Francini) I GRIGI IPOTECANO IL TROFEO: DECIDE LA RETE DI MARCONI L’Alessandria espugna il Rocchi di misura grazie alla rete di Marconi e fa suo il primo round della finale di Coppa Italia. Gara non particolarmente emozionante e molto tattica, seppure disputata su ritmi intensi. Ai Gialloblù, adesso, serve l’impresa per ribaltare il risultato nella gara di ritorno in programma mercoledì 25 alle ore 14:30. Gara di andata della finale di Coppa Italia di Serie C, per Viterbese e Alessandria è un pomeriggio storico: i Grigi potrebbero rimettere le mani su un trofeo conquistato nel lontanissimo 1973, mentre per i Gialloblù si tratta del primo appuntamento con la prestigiosa coppa. Per entrambe un dato è certo: chi la vince, avrà accesso ai playoff direttamente dalla fase nazionale insieme alle terze classificate dei tre gironi di Serie C. Le due compagini, appartenenti al Girone A, sono reduci dal pari (1-1) proprio nello scontro diretto di sabato scorso. Sottili deve fare a meno di alcuni uomini: al centro dell’attacco c’è Bismark, supportato da Calderini e Vandeputte. In difesa ci sarà spazio per Sini al centro, mentre Celiento, dopo la squalifica in campionato, riprenderà possesso della corsia di destra. Squalificato il “portiere di coppa” Pini, tra i pali andrà il titolarissimo Iannarilli. Dopo il turn-over operato sabato scorso, mister Marcolini rimanda nella mischia gli interpreti maggiormente utilizzati in stagione, come González, Gazzi e Marconi. A centrocampo, Nicco è pronto a fare il suo rientro dopo il turno di squalifica in campionato. L’avvio è quello degno di una finale: ritmi intensi e battaglia su ogni pallone; ci provano sùbito i padroni di casa con una iniziativa di Ngissah contenuta dalla difesa ospite. L’Alessandria replica con un contropiede manovrato da Sestu e Marconi e anche in questa occasione prevale il reparto difensivo che si rifugia in angolo. Non si registrano chiare occasioni da gol: a fasi alterne, le due compagini prendono possesso del pallino del gioco, ma i relativi attacchi non sfondano. Tant’è che, prevalendo i tatticismi, Marcolini poco prima della mezz’ora prova a invertire gli esterni offensivi Sestu e González. Il primo vero tentativo è della Viterbese e giunge da calcio piazzato: punizione da posizione defilata di Sini e Vannucchi è costretto agli straordinari per deviare sulla traversa. Risponde González sempre da calcio da fermo al 32′, tiro potentissimo e palla di pochissimo a lato. Al 40′ i Grigi (oggi in completo rosso) trovano la rete del vantaggio: sugli sviluppi di un corner, torre di Giosa per Marconi e palla in rete; Viterbese-Alessandria 0-1. I padroni di casa tardano solo tre minuti a reagire: Benedetti sfonda sulla sinistra, palla al centro per Calderini, il quale, però, perde il tempo e non riesce a concludere a rete. Non resta altro da raccontare della prima frazione e, così, si conclude con l’Alessandria in vantaggio di un gol. I padroni di casa tentano di stringere i tempi alla ricerca del pari: da corner, Ngissah colpisce di testa e Vannucchi blocca in due tempi evitando che l’accorrente Peverelli possa ribadire a due passi dalla porta. Passano pochi minuti e la Viterbese reclama un rigore: Piccolo interviene ai danni di Ngissah, ma il direttore di gara non ha dubbi nel lasciare correre. Sottili, quindi, opera un doppio cambio, inserisce Sané e Da Sousa e schiera la sua Viterbese con un più offensivo 3-4-3. In generale, fino a questo momento, il gioco è molto spezzettato; gli anfitrioni si sforzano di mettere in apprensione la retroguardia di Marcolini, ma i Grigi difendono con ordine e senza soffrire più di tanto. Anzi, è proprio l’Alessandria a rendersi pericolosa al 73′: salva tutto Iannarilli bloccando una deviazione di Ngissah scaturita da un angolo. Trascorrono solo due minuti e Calderini effettua una fiammata delle sue, conclusione dal limite e Vannucchi è provvidenziale nel respingere. La Viterbese si riversa in avanti e presta il fianco alle ripartenze degli avversari: in una di queste, Bellazzini manda col sinistro a fil di palo. La pressione della Viterbese nei minuti finali è tutt’altro che veemente e incisiva, l’Alessandria fa buona guardia ed espugna il Rocchi per 1-0. (Mondo Sportivo.it – Antonio Ioppolo) ALESSANDRIA: BUONA LA PRIMA. ZAMPATA DI MARCONI E VITERBESE AL TAPPETO Un gol del numero 9 dei grigi al 40^ decide la finale di andata della Coppa Italia Serie C: per i ragazzi di mister Marcolini un risultato prezioso in vista del ritorno del 25 aprile al Moccagatta. L’Alessandria è a metà dell’opera. La strada per la Coppa Italia serie C è ancora lunga 90 minuti ma i grigi hanno iniziato alla grande. Una incursione vincente di Marconi al 40^ sugli sviluppi di un corner ha deciso il match di andata, al Rocchi contro la Viterbese. Per i grigi un risultato perfetto. Vannucchi, infatti, mantiene la propria porta inviolata e ora i laziali dovranno vincere al Moccagatta con due gol di scarto per poter ribaltare la sfida. Risultato meritato per la truppa di Marcolini, attenta in difesa e sempre pungente in attacco. I padroni di casa possono recriminare con la sorte per la traversa colpita da Sini su punizione, deviata da Vannucchi, ma per il resto non hanno creato grossi grattacapi alla retroguardia mandrogna che, nel finale, si è difesa con ordine e senza subire alcun forcing o assedio. Poche le emozioni all’inizio del match, con le due squadre impegnate a studiarsi. Ci provano Calderini e Gonzalez ma le rispettive difese murano le conclusioni. Al 27^ il primo brivido per i grigi: gran sinistro di Sini su punizione e Vannucchi devia quel tanto che basta, la palla sbatte sulla traversa. L’Alessandria risponde con una punizione di Gonzalez fuori di pochissimo al 31^. Al 40^ la partita si sblocca: ci pensa Marconi con una girata di destro sottomisura dopo la torre di Giosa su calcio d’angolo. “Ciao Gigi, ciao Nico” le parole che il bomber urla festante alla telecamera. La Viterbese prova a premere nel finale e Calderini non sfrutta un ottimo pallone nell’area piccola. Nella ripresa sembra cominciare meglio la Viterbese: su calcio d’angolo Bismark svetta di testa ma Vannucchi è bravissimo a catturare in due tempi un pallone che avrebbe potuto rappresentare un potenziale pericolo. Al 63^ Sestu si accentra da sinistra e cerca la porta con un destro sul secondo palo che si spegne di poco sul fondo. La Viterbese non riesce a affondare e al 73^ è ancora Marconi a svettare su corner ma Iannarilli para. Due minuti dopo l’unica occasione degna di nota della Viterbese: azione personale di Calderini che dal limite scaglia un destro potente ma disinnescato da un impeccabile Vannucchi. Poco prima Marcolini aveva inserito Fischnaller e poi entra anche Bellazzini che, a dieci minuti dalla fine, orchestra una ripartenza pericolosa e di sinistro mette i brividi al pubblico di casa. Sarà l’ultima emozione del match. L’Alessandria può esultare sotto il settore ospite, con cento encomiabili tifosi dell’Orso orgogliosi di una squadra che ha dimostrato ancora una volta di sapere quello che vuole. (RadioGold) PRIMO ROUND ALL’ALESSANDRIA STRADA IN SALITA PER LA VITERBESE Era una partita da 0-0 ma l’Alessandria è stata più cinica. Va ai piemontesi la finale d’andata di coppa Italia, giocata al Rocchi contro una buona Viterbese tradita da un’errore di marcatura su un calcio d’angolo. I novanta minuti della Palazzina sono la classica prima partita di un doppio confronto: gara tirata, squadre ben accorte e risultato deciso dal classico episodio. A gioire di quest’ultimo è la formazione grigia, che passa con Marconi e brinda a un successo che farà certamente comodo nella gara di ritorno. E pensare che la prima occasionissima arriva subito (si fa per dire) sui piedi della Viterbese, che alla mezz’ora scheggia la traversa con Sini direttamente da calcio di punizione. Provvidenziale in questo caso la deviazione di Vannucchi. Nei minuti successivi, ma anche nei precedenti, la squadra di casa tiene bene il campo e rischia pochissimo, tenendo alto il baricentro del suo 4-4-2 e provando a gestire la partita in maniera autoritaria. Tra gli ospiti brilla il solito Gonzalez, che poco dopo risponde al collega laziale sfiorando la rete sempre su calcio di punizione: il sinistro dell’argentino è tanto forte ma poco preciso. Al 36′ i padroni di casa spaventano gli avversari con un destro di Calderini dopo un’azione avvolgente ma quattro minuti più tardi è l’Alessandria a portarsi in vantaggio. A pescare il jolly è Marconi, che sigla lo 0-1 sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Gonzalez e perfezionato dalla torre di Giosa. Al rientro in campo i leoni continuano ad attaccare ma senza scomporsi, consapevoli che subire un’altra rete potrebbe compromettere definitivamente anche il ritorno. Al 48′ Ngissah ci prova di testa ma Vannucchi risponde in due tempi. Nei minuti successivi arriva la svolta tattica di Sottili: fuori Vandeputte, De Vito e Peverelli, dentro Sanè, De Sousa e Mosti e passaggio al 4-2-3-1. I leoni giocano discretamente ma le occasioni scarseggiano, la prima e unica dopo i cambi arriva infatti al 75′: gran destro di Calderini ribattuto dall’estremo difensore dei grigi. Finisce dunque 0-1 e per la Viterbese la strada è in salita, ma la sola rete subita dice che tra sue settimane, al Moccagatta, sarà tutto possibile. Quello della Roma, pensandoci bene, è solo l’esempio più recente. (TusciaWeb.eu - Samuele Sansonetti) ALESSANDRIA VINCENTE AL ROCCHI L'andata premia i piemontesi. I gialloblu dovranno dare tutto nella gara di ritorno Un match che parte equilibrato e che trova un sussulto solamente per i padroni di casa che, dopo cinque minuti, si portano davanti a Vannucchi con Elio Calderini che spara il pallone sulla difesa avversaria. Sono poche le occasioni degne di nota, massimo due, ed entrambe per i laziali. Simone Sini, su punizione, infatti, sfiora nuovamente il vantaggio. Il match cambia solamente nei minuti finali del primo tempo quando, in occasione di un calcio di punizione battuto da Gonzales che sfiora il palo, l'arbitro non vede una gomitata di Nicco. Si accende un diverbio di qualche minuto che incattivisce la gara fino a portarla al goal dell'Alessandria firmato da Marconi. Calcio d'angolo di Gonzalez battuto in mezzo, Giosa fa da torre e Marconi non fallisce. Rinaldi sbaglia sulla marcatura e regala la gioia del goal al piemontese che esulta davanti alla telecamera. Non c'è recupero e si torna negli spogliatoi con gli uomini di Stefano Sottili sotto di un goal. L'allenatore toscano medita i cambi e fa scaldare Atanasov che però non entra. Al nuovo ingresso in campo esce anche stavolta Vandeputte accompagnato da De Vito e Peverelli: entrano Sanè, De Sousa e Mosti. Ma il risultato non cambia e le due squadre continuano a darsi battaglia. Sfiora il pareggio Calderini che trova l'ottima parata di Vannucchi che però non trattiene: sulla ribattuta l'arbitro fischia il fuorigioco dei padroni di casa. Ma l'Alessandria non avverte la stanchezza e ogni pallone diventa pericoloso per Iannarilli. La pioggia diventa incessante e il campo più pensante negli ultimi quindici minuti di gioco che vedono la Viterbese rischiare molto. Nei minuti finali, i laziali, si abbandonano all'idea di dover giocarsi tutto nella gara di ritorno in programma il 25 aprile al Moccagatta di Alessandria. (Viterbo News 24) VITERBESE FINALE D’ANDATA AMARA. GIALLOBLU SCONFITTI IN CASA DALL’ALESSANDRIA Una Viterbese poco incisiva e decisamente meno cinica dell’Alessandria fallisce la gara d’andata della finale di Coppa Italia, venendo sconfitta per 0-1 tra le mura amiche. Sotto una pioggia fitta e battente i gialloblu scendono in campo con la formazione annunciata, in cui Benedetti e De Sousa vengono preferiti, rispettivamente, ad un Baldassin non al top e al rientrante De Sousa. I primi venti minuti, come prevedibile, sono all’insegna dello studio reciproco. Le due formazioni si fronteggiano infatti a viso aperto, stando però, nel contempo, bene attente a non prestare troppo il fianco alle incursioni degli avversari. A cercare di infrangere l’equilibrio per prima è la Viterbese, che al 27’, con Sini, va a cogliere una clamorosa traversa su calcio di punizione battuto dal vertice sinistro dell’area. La risposta dell’Alessandria è veemente e arriva al minuto 31 con Gonzalez il quale, dopo aver impensierito Iannarilli due minuti prima con un insidioso diagonale, fa correre i brividi sulla schiena dell’estremo difensore, con un potente mancino su punizione che sfiora il palo alla destra del numero uno gialloblu. I grigi alzano progressivamente il proprio baricentro e, al 40’, riescono a trovare il vantaggio con Marconi, che con una zampata vincente dall’altezza dell’area piccola fa esplodere il settore ospite, occupato da circa un centinaio di tifosi. La Viterbese prova a reagire a un minuto dal termine del primo tempo, ma Calderini, pescato in area a pochi passi dalla porta, non riesce a coordinarsi e a trovare la conclusione vincente. Nella ripresa i gialloblu si proiettano immediatamente in avanti nel tentativo di riequilibrare il risultato e, dopo 120 secondi, vanno vicini all’obiettivo con Bismark, il cui colpo di testa su azione d’angolo viene respinto in tuffo da Vannucchi. Lo stesso Bismark è protagonista quattro minuti più tardi, allorché viene atterrato in maniera sospetta in area, senza però ricevere dall’arbitro lo sperato rigore. Mister Sottili prova a questo punto ad imprimere maggiore freschezza alla squadra, inserendo Sanè e De Sousa al posto di De Vito e Vandeputte. Ma ad avere le occasioni migliori è sempre l’Alessandria, che al 18’ sfiora il raddoppio con Sestu, il cui destro angolato termina a lato di un soffio alla sinistra di Iannarilli. I piemontesi, galvanizzati, provano a chiudere ogni discorso a ridosso della mezzora con Piccolo, ma il difensore piemontese trova sulla strada un grande Iannarilli, che blocca in presa plastica un pallone indirizzato sul secondo palo. La Viterbese è comunque sempre viva e, al 31’, torna a farsi pericolosa dalle parti di Vannucchi con Calderini, la cui potente conclusione dal limite viene respinta con fatica dal numero uno ospite. L’Alessandria, di contro, inizia a condurre l’ultimo quarto d’ora in assetto di attesa, pronta a colpire in contropiede una Viterbese decisa a pervenire al pareggio. In tal senso la conclusione di Bellazzini, terminata di poco a lato al termine di un’improvvisa ripartenza, è lì a testimoniare un atteggiamento potenzialmente letale. Atteggiamento che però, da qui al triplice fischio dell’arbitro, non produrrà alcun tipo di risultato. I gialloblu, di contro, proseguono il proprio assalto sino all’ultimo minuto di recupero, non riuscendo però a conseguire un pareggio che, in vista del match di ritorno, gli avrebbe certamente consentito di approcciare la gara di ritorno con tutt’altro spirito. Ma tant’è. L’Alessandria espugna il Rocchi per 1-0; e la coppa inizia ad assumere i colori della squadra piemontese. (OnTuscia.it - Massimiliano Chindemi)

Finale

Viterbese Castrense AS - Alessandria US 1912 0 - 1 (0 - 1)

RETI:

40. Marconi M.[A]

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

VITERBESE CASTRENSE AS: Iannarilli, Celiento, Sini, Rinaldi [55. Sanè], De Vito [64. Mosti], Peverelli, Di Paolantonio, Benedetti, Vandeputte [55. De Sousa], Calderini, Bismark. A dip.: Micheli, Cenciarelli, Mendez, Mbaye, Bizzotto, Zenuni, Pandolfi, Atanasov. All.: Sottili Stefano.

Arbitro: Amabile Daniel (Vicenza) [Biasini, Bianchini]

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