Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2017/2018
C. It. Serie C
25-04-2018 - Giornata: 2 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta
Finale


Alessandria US 1912 - Viterbese Castrense AS 3 - 1 (0 - 1)
RETI: 59. rig. Marconi M.[A], 61. Marconi M.[A], 78. Marconi M.[A] 12. Di Paolantonio a. [Vi]

Alessandria US 1912 Pop Ionut Alin, Celjak Vedran, Piccolo Felice, Giosa Antonio, Gatto Emanuele, Gazzi Alessandro, Barlocco Luca, Nicco Gianluca [88. Ranieri Roberto], González Pablo Andrés [81. Blanchard Leonardo], Marconi Michele [83. Fischnaller Manuel], Sestu Alessio A disp.:Ahmed-Kadi Sofiane, Bellazzini Tommaso, Chinellato Matteo, Fissore Matteo, Gjura Kleto, Lovric Dragan, (P) Ragni Riccardo, Sciacca Giacomo, Usel Xavier All.: Marcolini Michele

Formazione avversaria
VITERBESE CASTRENSE AS: Iannarilli, Celiento, Rinaldi, Sini, Peverelli [74. De Sousa], Baldassin [68. Méndez], Di Paolantonio, Benedetti, Vandputte [65. Bizzotto], Jefferson, Calderini. A disp.: Micheli, Cenciarelli, Mbaye, Zenuni, Sanè, Pini, Pandolfi, Atanasov, Mosti. All.: Sottili Stefano.

Arbitro: Volpi Manuel (Arezzo) [Cecchi, Zanardi]
Note
Ammoniti: 39. Peverelli [V], 42. Calderini [V], 62. Marconi [A], 85. Celjak [A] Angoli: 3-3. Recuperi: 4.+ 4. Spettatori: 4.691 paganti. Al 25. e al 75. l’arbitro ha sospeso il gioco per eseguire il time-out ristoro vista la temperatura estiva. Giornata di sole, molto calda. Terreno in ottime condizioni Inizio gara ore 14.30 VINCITRICE COPPA: ALESSANDRIA

Commento
ALZA LA COPPA ALESSANDRIA. PERCHE’ E’ TUA 45 anni dopo, il trionfo. Tripletta di Marconi, il Moccagatta è in delirio Si alziamola. Tutti. Alzala Alessandria. Alzati in piedi per questa squadra, per questi giocatori, per questo presidente, per questo mister, per tutti gli uomini che lavorano dentro a questa società che adesso è nella storia. Lo è per i cinquemila di oggi, per chi ha sofferto e atteso 45 anni. Per chi ha tifato dall'alto, per chi avrebbe voluto esserci. Per tutti noi che amiamo questi colori, che abbiamo sofferto nel primo tempo e siamo saltati in piedi alla tripletta di Marconi. Quando si dice il giocatore bandiera. Eccolo. Ecco un gruppo straordinario. Che vola ai playoff nazionali. Ma, soprattutto, alza una Coppa che è un sogno. I sogni diventano realtà. Anche per i Grigi. Signori, il 25 aprile è la nostra liberazione LE SQUADRE. La sorpresa dell'Alessandria è in porta: Vannucchi non ce la fa, il dito gli fa male e non gli permette di giocare. Al suo posto Pop, decisivo quattro giorni prima in campionato con il Gavorrano. Al centro del campo rientra Gazzi. Moduli speculari, anche la Viterbese con il 4-3-3, con il ritorno di Jefferson al centro dell'attacco e il rientro di Baldassin a centrocampo LA PARTITA. Più Alessandria nei primi minuti, ma c'è solo un tiro alto di Sestu dal limite, alto di poco (10'). Un minuto doccia gelata sulla bolgia incandescente del Moccagatta: Celiento sale a destra, sul suo cross c'è poca densità di maglie in area e Di Paolantonio è libero per il piattone di sinistro che spiazza Pop. Vantaggio annullato, tutto da rifare. Ci prova Sestu al 25', azione personale davvero bella e apertura a destra per Nicco, anticipato di un nulla in angolo. Poi è time out per il caldo, con gli animi bollenti. E fino al 49' (45' + 4' di recupero) accade più nulla. Brivido, però, dopo 2', quando la Viterbese ha la palla dl raddoppio sui piedi di Calderini e poi di Vandeputte e Pop è bravo a chiudere in presa bassa. Al 4' ci prova anche Rinaldi dal limite, due metri sulla traversa. Un brutto inizio di ripresa. All8', però, l'Alessandria ha la palla del pareggio sui piedi di Ncco, che entra in area e calcia e Iannarilli interviene di piede e poi si ritrova la palla tra le mani. L'11' è il minuto speciale di questa finale: Sini intercetta con la mano un tiro di Nicco e l'arbitro indica il dischetto. Va Marconi, una sassata di destro nel sette, che Iannarilli raccoglie sul fondo della rete. E il numero 9 dedica la rete a Vannucchi in tribuna. Tre minuti dopo e ancora l'Alessandria che prende in mano una partita che sembrava sfuggire: sul taglio di Celjak 'ponte' di Nicco per la rovesciata di destro di Marconi, che fa letteralmente venire giù il Moccagatta. In tre minuti la gara è girata, Sottili passa prima al 4-2-3-1 con gli innesti di Mendez e Bizzotto, poi al 4-2-4 con De Sousa al posto di Peverelli. Al 22' una conclusione di Celiento trova Pop pronto. Al 31' potrebbe essere tris per i Grigi sul lancio millimetrico di Marconi per Gonzalez, ma Iannarilli blocca. Il terzo gol è ancora di Batman, al 34': Sestu ispira da destra, in area Nicco al volo per Marconi che controlla di petto e con una mezza girata infila ancora il numero uno viterbese. Poi è girandola di cambi fino al tripudio. Si, popolo grigio, alziamola la coppa. Grazie meravigliosa Alessandria, questo volta festeggiamo noi (Il Piccolo. Net – Mimma Caligaris) Novanta minuti palpitanti e rimonta che vale il trofeo MARCONI ROVESCIA LA PARTITA GRIGI IN ESTASI AL MOCCAGATTA La Viterbese mette paura, poi il centravanti castiga il suo ex mister Sottili E’ il 16’ del secondo tempo quando Michele Marconi si libra in aria nel cuore dell’area della Viterbese, impatta il pallone con una rovesciata perfetta e lo manda laddove il portiere non può arrivare. E’ il gol del 2-1, quello della «liberazione» in un 25 aprile di festa, di lacrime di gioia perché porta nella bacheca dell’Alessandria la Coppa Italia di serie C, 45 anni dopo il primo successo. E' la vittoria di tutta la squadra, ma il titolo di «mvp» va al centravanti di Follonica, talvolta criticato ma tremendo cecchino nella doppia sfida più importante della stagione. Gol all’andata, tripletta al ritorno, nel 3-1 in rimonta dopo non poche sofferenze. Un poker che l’attaccante rifila alla compagine allenata da quel Sottili che a Venezia faceva giocare ben poco Marconi («e lui mi ha castigato» avrebbe detto sportivamente il mister ospite in sala stampa dopo aver fatto i complimenti al rivale). Nell’anno delle rovesciate importanti, Marconi viene subito ribattezzato MM9 dai tifosi, che lo paragonano per un giorno al ben più noto CR7. Prima di deliziare il pubblico con due gol d’autore, la freddezza di tirare il rigore dell’1-1, proprio nel momento più delicato per i grigi. La «sassata» sotto l’incrocio dei pali non solo rimette in parità le sorti dell’incontro, ma di fatto cambia totalmente l’inerzia di una partita maledettamente complicata. La chicca è poi la terza marcatura, uno stop di petto con pallone calciato al volo, segno evidente che la testa è libera dal fantasma della débacle in una partita importante. Viterbese comunque meritevole dell’onore delle armi: in vantaggio dopo 11’, crea pericoli e reclama un rigore, poi comincia la ripresa in modo altrettanto baldanzoso. Quando si teme il peggio, nel giro di tre minuti la svolta e l’apoteosi, perché l’Alessandria va a velocità doppia e tutto attorno c’è uno stadio che la spinge e aspetta la fine per festeggiare. Ce n’è per tutti, ma i più acclamati sono il bomber di giornata e Marcolini, artefice principe della rinascita della squadra. I cinquemila del Mocca si abbracciano e per una volta vengono sfatati almeno un paio di luoghi comuni: la maglia celebrativa e la diretta televisiva in passato non avevano mai portato bene, ora è tutto diverso e la squadra si può godere in pieno il trionfo. (La Stampa – Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) L’ALESSANDRIA E’ IN TRIONFO MARCONI INCUBO VITERBESE Grande tripletta dell’attaccante, già decisivo nella gara d’andata, dopo la rete di Baldassin Adistanza di ben 45 anni, l’Alessandria torna a vincere la Coppa Italia di Serie C dopo il primo successo del 1973 a Roma contro l’Avellino. La vittoria nella finale contro la Viterbese porta alla ribalta Michele Marconi, attaccante spesso bistrattato ma stavolta strepitoso. Dopo aver deciso la gara di andata (1-0), Marconi ha firmato nel ritorno una tripletta ribaltando la rete ospite. E dopo la partita i tifosi hanno festeggiato con il presidente Di Masi proprio in piazza... Marconi. SVANTAGGIO La partita si era messa bene per la Viterbese, in gol dopo 11’ con Baldassin, lesto a trafiggere Pop, chiamato all’ultimo a sostituire Vannucchi. Per tutto il primo tempo l’Alessandria ha accusato il colpo, poi nella ripresa s’è scatenato Marconi. Dopo un’occasione di Nicco (ottimo Iannarilli), fallo di mani di Sini e rigore trasformato dall’attaccante grigio. Che 2’ dopo si è esaltato con una sforbiciata in area: ribaltato il risultato. La rete della tranquillità al 34’, quando Marconi in area prima ha controllato e poi ha infilato l’esterrefatto Iannarilli PROTESTE Lo stadio Moccagatta è esploso di gioia e ha applaudito l’Alessandria, che ora nei playoff avrà un piazzamento privilegiato e ritenterà l’assalto alla B. Rabbia e delusione invece in casa Viterbese, con qualche battibecco in tribuna e con il presidente Camilli che ha avuto parole durissime - ma non giustificate dai fatti - verso l’arbitro, protestando con Gabriele Gravina prima della premiazione. (La Gazzetta dello Sport – Nicola Pilotti) La Viterbese accarezza il sogno per un’ora SI SCATENA MARCONI: IL TRIS FA TRIONFARE L’ALESSANDRIA Sempre Michele Marconi, indigesto alla Viterbese. Solo che stavolta bisogna togliersi il cappello di fronte a una rovesciata in finale di Coppa Italia e alla tripletta allegata. Sottili accarezza a lungo l’idea di ribaltare tutto: in effetti all’intervallo l’idea è questa, dopo il guizzo regalato da Di Paolantonio. La rimonta è dell’Alessandria, a rischio supplementari per un’ora ma poi in grado di farsi trascinare da un bomber ora a quindici gol stagionali. Quando tutto è in bilico, Jefferson reclama un rigore – trattenuta di Piccolo, lo fa presente anche il patron Camilli – in un primo tempo nel quale risente di una condizione non ottimale: De Sousa viene allertato ben presto, per poi entrare a un quarto d’ora dalla fine. Mentre è proprio dal dischetto che l’Alessandria pareggia il gol di Di Paolantonio, per un tocco - probabilmente involontario - di Sini con la mano: segna Marconi mentre Foresti, d.g. della Viterbese, è allontanato per proteste. Così la squadra di Marcolini vince il trofeo dopo 45 anni: in assoluto, la prima Coppa Italia di serie C venne assegnata proprio ai piemontesi nel ‘72 (Corriere dello Sport – Giuseppe Roffia) Gialloblù in vantaggio, poi un rigore spiana la strada ai piemontesi ALL’ALESSANDRIA LA COPPA ALLA VITERBESE LA RABBIA Sottili lancia strali: “Decisioni arbitrali negative in entrambe le gare” (Corriere di Viterbo) VITERBESE, COPPA SCIPPATA! Alla finale di Alessandria i gialloblù sfiorano l’impresa ma la direzione di gara condiziona pesantemente il match - Subito in vantaggio con Di Paolantonio, poi rigore negato e nel secondo tempo un penalty che abbatte gli ospiti Viterbese scippata e a festeggiare la vittoria della Coppa Italia è l’Alessandria. I gialloblù vengono sconfitti per 3-1 dei piemontesi al termine di una partita pesantemente condizionata dalle decisioni del direttore di gara in due episodi chiave. Nel primo tempo, con la Viterbese già in vantaggio per 1-0, Jefferson viene buttato giù in area da Piccolo ma l’arbitro, probabilmente influenzato dai 5 mila del Moccagatta, non se la sente di concedere un penalty che avrebbe potuto tagliare le gambe alla squadra di casa e fa proseguire. Nella ripresa l’Alessandria forza i ritmi e avanza di molto il proprio baricentro, ma la Viterbese regge. Fin quando un cross di Sestu viene toccato con la suola da Di Paolantonio e finisce prima sul fianco e poi sul braccio del vicinissimo Sini pressato da Marconi. L’arbitro stavolta non ci pensa nemmeno un secondo e concede un penalty liberatorio all’Alessandria che torna in parità con Marconi. A questo punto i gialloblu perdono la concentrazione scossi anche dal diverso metro di giudizio dell’arbitro. Qualche minuto dopo l’Alessandria chiude così la partita con una splendida rovesciata in area ancora di Marconi, di quelle che si vedono solo alla PlayStation, ma se la Viterbese fosse stata ancora in partita l’attaccante dell’Alessandria non avrebbe avuto tutto quello spazio per una simile acrobazia. Sottili tenta di ridisegnare la Viterbese per un disperato tentativo di riaprire la partita giocando con un 3-2-3-2, ma l’Alessandria fa il tris con Marconi che va in gol di nuovo in sospetto fuorigioco. Il giocatore di casa si gira verso l’arbitro subito dopo aver segnato, ma il direttore di gara concede la rete. Ironia della sorte, quasi al 90’ viene annullato un gol di testa a Celiento per un fallo segnalato dal guardalinee che in pochi hanno visto. La Viterbese ha sfiorato l’impresa andando in rete quasi subito grazie a Di Paolantonio, che ha messo in rete con il piattone sinistro dal limite dell’area sfruttando un cross dalla destra di Baldassin. La Viterbese è poi veloce a ripartire, andando più volte vicino al raddoppio anche con Jefferson protagonista del rigore non concesso. (Il Messaggero Ed. Viterbo – Paolo Graziotti) I GRIGI VINCONO LA COPPA ITALIA SERIE C A un certo punto avevamo temuto si fosse messa male. Lo avevamo pensato quando al 13' la Viterbese era passata in vantaggio con Di Paolantonio che aveva segato in due un'Alessandria irriconoscibile. Quasi remissiva nei confronti dei laziali. Che dal canto loro dovevano premere e passare in vantaggio il prima possibile per annullare il ko rimediato in casa nella gara d'andata. Vero, avevamo temuto che si fosse messa male. Ma poi, sotto il sole cocente e in appena una manciata di minuti è salito in cattedra un signore che di nome fa Michele e di cognome Marconi. Un rigore calciato con freddezza, una rovesciata degna di Cristiano Ronaldo e un terzo gol che sigilla la partita e ammutolisce la Viterbese. Che dal canto suo mette tutto quello che ha in campo arrivando addirittura nei minuti conclusivi a giocarsi una sorta di 3-2-3-2 con cinque uomini offensivi in campo. Questo non è bastato, perché dall'arrivo di Michele Marcolini i grigi sono imbattibili. In campionato come (e soprattutto) in Coppa Italia. Quella Coppa che vuol dire saltare parte dei playoff e giocarsela come se si fosse arrivati terzi in campionato. E allora in alto le mani e fuori la voce. Perché oggi essere grigi è maledettamente ancora più bello. (GrigiOnLine – Federico Capra) TOP&FLOP DI ALESSANDRIA-VITERBESE La gara tra Alessandria e Viterbese, finale di ritorno della Coppa Italia Serie C, si è chiusa sul punteggio di 3-1. Stadio ‘Moccagatta’ gremito e squadre che partivano dall’1-0 per l’Alessandria maturato nella gara di andata. Dopo una breve fase di studio al 12’ passa la Viterbese con Di Paolantonio che sfrutta un servizio di Baldassin e la troppa libertà concessa dalla difesa di casa. La gara prosegue con un certo nervosismo e le due squadre che protestano per alcuni episodi dubbi nelle rispettive aree. In apertura di ripresa nel giro di tre minuti dal 14’ al 16’ l’Alessandria ribalta la situazione grazie a due reti di Marconi. Il primo gol arriva dal dischetto, dopo rigore concesso per un mani di Sini, mentre la seconda rete scaturisce da una meravigliosa rovesciata. L’attaccante completa la festa al 79’, con la tripletta personale. L’Alessandria conquista così per la seconda volta nella sua storia la Coppa Italia Serie C e raggiunge Foggia e Spezia nell’albo d’oro nel quale primeggia il Monza con quattro successi Ecco Top & Flop della gara. TOP Marconi (Alessandria): segna una tripletta in finale, togliendo le castagne dal fuoco alla squadra di un mister Marcolini osannato dalla folla del ‘Moccagatta. SUPERLATIVO Di Paolantonio (Viterbese): ha avuto il merito di dare ai gialloblu l’illusione aprendo le marcature ma, inevitabilmente, cala alla distanza. PRESENTE FLOP Gonzalez (Alessandria): non è in una delle sue migliori giornate e lo dimostra. Buon per lui che a pensarci ci sono i suoi compagni. INNOCUO Vandeputte (Viterbese): poco sfruttato dai compagni non riesce a dare l’apporto che sarebbe stato necessario. INVOLUTO (Tutto C – Fabrizio Pozzi) ALESSANDRIA, E’ QUI LA FESTA, FINALMENTE! TRIS ALLA VITERBESE, LA COPPA ITALIA E’ GRIGIONERA L'Alessandria soffre solo un tempo, poi il tris di Marconi nella ripresa chiude i conti e regala ai mandrogni la seconda Coppa Italia di C della loro storia, oltre all'accesso alla fase nazionale dei play off La prima grande sorpresa della finale di ritorno si ha alla lettura delle formazioni: Vannucchi non riesce a recuperare, al suo posto Pop. L’Alessandria non si culla sul minimo vantaggio dell’andata e già al 4’ impegna Iannarilli in una parata alta sul cross di Celjak dalla linea di fondo; quattro minuti dopo Gonzalez innesca Marconi che prova il tiro da lontano senza centrare la porta. All’11’ però inaspettatamente la Viterbese pareggia i conti: c’è un intervento a centrocampo su un giocatore della Viterbese non fischiato dall’arbitro, la palla scorre sulla fascia ed arriva sulla trequarti a Baldassin che mette indietro rasoterra per Di Paolantonio bravissimo a mettere di sponda sul secondo palo eludendo l’intervento di Pop. La reazione dei grigi arriva al quarto d’ora con un tiro di Gonzalez deviato in corner e quattro minuti dopo con un bello scatto sempre della punta argentina che però si fa recuperare da Celiento che poi subisce fallo; ben più pericoloso il suggerimento per Nicco sulla destra al 25’, ma Peverelli ci mette una pezza anticipandolo in calcio d’angolo. C’è un primo break che serve ai giocatori per dissetarsi e agli animi per raffreddarsi dopo uno scontro oltre il verbale fra Marconi e Celiento che poco dopo viene travolto da Iannarilli in uscita costringendo i propri medici all’ingresso in campo. L’Alessandria continua a premere ed al 33’ arriva un colpo di testa di Marconi su cross di Celjak dalla destra ma ancora una volta la mira non è delle migliori; esteticamente più bella ma altrettanto sballata la conclusione di Sestu poco dopo dal limite dell’area in mezza rovesciata. Al 35’ la Viterbese chiede un rigore per un intervento di Piccolo su Jefferson ma l’arbitro lascia proseguire, ed al 39’ in uno scontro fra numeri 14 Giosa riesce a fermare Baldassin come ultimo baluardo prima di Pop. Peverelli e Calderini rimediano due gialli per fermare due ripartenze dell’Alessandria che dopo molte situazioni simili ignora l’uomo a terra degli avversari e continua a giocare. Anche in conseguenza del molto tempo perso in quelle situazioni l’arbitro concede ben quattro minuti di recupero ma il punteggio non cambia e le squadre rientrano negli spogliatoi con i grigi sotto di una rete. La ripresa si apre con la Viterbese vicina al raddoppio quando uno scambio fra Calderini e Vandeputte mette quest’ultimo in condizione di concludere a rete ma il buon tempismo nell’uscita a terra di Pop evita guai peggiori, mentre poco dopo un tiro di Rinaldi da fuori area sibila un metro sopra la porta. I padroni di casa rispondono con un cross rasoterra di Celjak dalla destra per Gonzalez anticipato, poi ci pensa Iannarilli che con un miracolo in due tempi salva la propria porta da una conclusione ravvicinata di Nicco che aveva vinto un rimpallo. A cambiare le sorti della gara arriva però un regalo inatteso per i grigi: un calcio di rigore concesso giustamente per un fallo di mano di Sini su un cross dalla destra; si incarica della battuta Marconi e nonostante i tentativi di Iannarilli di innervosirlo non sbaglia e mette in rete il pareggio. Non passano nemmeno due minuti ed ancora il centravanti dell’Alessandria si rende protagonista di un gol da cineteca insaccando in rovesciata un cross dalla destra di Nicco completando il ribaltone. Con la Viterbese in chiara crisi psicologica l’Alessandria sfiora anche il tris ancora con Marconi che innesca bene Gatto ma all’ultimo un intervento di Rinaldi salva la porta prima che Peverelli spazzi l’area. Grazie anche all’ingresso di Mendez, Bizzotto e poco dopo anche De Sousa la Viterbese si riorganizza e comincia a premere per ottenere il pari: arrivano in rapida successione due calci d’angolo sul secondo dei quali Pop si lascia sfuggire la palla ma senza conseguenze. Gonzalez continua la sua giornata eufemisticamente non da ricordare con una conlusione debolissima fra le braccia di Iannarilli in una ripartenza, per fortuna dei grigi è più preciso Marconi che conclude un’azione cominciata da Sestu, rifinita da Nicco e conclusa dal centravanti dell’Alessandria che firma la sua personale tripletta con una mezza girata sul palo lontano. Marcolini gli concede la standing ovation sostituendolo con Fischnaller fra gli applausi del Moccagatta che poco prima aveva salutato allo stesso modo l’uscita di uno spento Gonzalez per Blanchard. Proprio allo scadere arriva il gol di Celiento che incorna su punizione ma l’arbitro annulla per fuorigioco: la festa dell’Alessandria non si interrompe e dopo quattro minuti di recupero al fischio finale la Coppa Italia si tinge di grigio. (AlessandriaNews – Fabrizio Merlo) La Viterbese non riesce a ribaltare il risultato dell'andata e il trofeo nazionale va ai grigi - Allo 0-1 di Di Paolantonio risponde la tripletta di Marconi: la prima rete, su rigore, fa infuriare i laziali RABBIA EDELUSIONE GIALLOBLU’, LA COPPA ITALIA ALL’ALESSANDRIA La rimonta della Roma col Barcellona, la vittoria del Benevento a San Siro (sponda Milan), i tre gol della Juventus sul campo del Real Madrid. Per la finale di ritorno la Viterbese si è sicuramente appellata agli esempi più recenti di imprese calcistiche fuori da ogni pronostico. La maggior parte delle volte, però, tra Davide e Golia vince il primo e quello del Moccagatta è solo l’ultimo esempio in ordine di tempo. La coppa Italia va dunque all’Alessandria, che dopo lo 0-1 del Rocchi s’impone anche tra le mura amiche e conquista il trofeo nazionale davanti al proprio pubblico. Il tutto al termine di una gara senso unico per gli ospiti almeno fino al minuto numero 56, quando dopo un primo tempo dominato l’arbitro ha assegnato un calcio di rigore dubbio alla formazione di casa. Al penalty, trasformato da Marconi, hanno fatto seguito altre due reti siglate dall’attaccante che hanno chiuso l’incontro. Una batosta in parte prevista per la Viterbese, contro un avversario che non perdeva da cinque mesi e armato di una rosa e di un budget da serie B. Una partita dominata fino al pareggio ma che consegna ai grigi la coppa e la conseguente possibilità di accedere ai playoff direttamente dalla fase nazionale. I ragazzi di Michele Marcolini entreranno dunque in gioco nella parte più calda della competizione e precisamente quando mancheranno tre turni (tutti su partita doppia) alla finalissima in cui ci si gioca la promozione in serie B. Mentre la Viterbese, tanto per cambiare, dovrà lottare già da prima. (Tusciaweb.eu - Samuele Sansonetti) MARCONI AFFONDA LA VITERBESE ALL’ALESSANDRIA LA COPPA ITALIA SERIE C Durano poco più di 45 minuti i sogni di gloria della Viterbese. Sogni infranti nella ripresa dall’Alessandria, che con un Marconi formato Cristiano Ronaldo ribalta le sorti del match conquistando la Coppa Italia Serie C. La Viterbese parte a testa bassa, decisa a rimediare alla sconfitta subita per 0-1 nella gara di andata. Una determinazione, quella gialloblu, che dopo appena dieci minuti si traduce nella rete del vantaggio. Un gol, quello della Viterbese, che nasce da un bell’assist di Baldassin per Di Paolantonio, con quest’ultimo bravo a girare il pallone in rete di prima con un chirurgico piatto sinistro all’angolino. La Viterbese riapre così il destino della finale. Una finale che potrebbe prendere una piega a tinte gialloblu al 36°, minuto in cui Jefferson viene trattenuto e colpito alla testa in area. Per l’arbitro è però tutto regolare e l’azione si chiude con un nulla di fatto. L’Alessandria, dopo aver incassato il colpo, reagisce, crescendo minuto dopo minuto. Nella ripresa i grigi imprimono l’accelerazione decisiva, riuscendo a pervenire al pareggio al 13° minuto, allorché l’arbitro concede un calcio di rigore all’Alessandria per fallo di mano di Sini. Sul dischetto si porta Marconi, che batte Iannarilli portando il risultato sull’1-1. L’Alessandria vola ora sulle ali dell’entusiasmo e, tre minuti più tardi, riesce a portarsi in vantaggio con lo scatenato Marconi, che in rovesciata infila il pallone in fondo al sacco ribaltando così il risultato. La Viterbese prova a reagire ma l’Alessandria difende bene senza rinunciare a giocare. Un atteggiamento, questo, che porta i padroni di casa a mettere a segno la terza e definitiva rete a dodici minuti dalla fine. Autore del gol, ancora lui, Marconi, che dopo aver controllato di petto il pallone in area, batte Iannarilli con un’imprendibile girata di destro. E’ il punto esclamativo sulla finale, che si chiude sul risultato di 3-1 e con i festeggiamenti dell’Alessandria in campo per la conquista del trofeo nazionale. (Ontuscia.it – Massimiliano Chindemi) L’ARBITRO METTE LA COPPA SULLE MANI DI MARCONI Il rigore inesistente cambia il volto al match e la Viterbese esce a testa alta Dall'andata sono cambiate tante cose. La situazione della Viterbese è precipitata, l'Alessandria ha ripreso quota in campionato e sono tornati in campo Jefferson e Baldassin per i gialloblu. L'occasione è ghiotta e Stefano Sottili si rende conto di quanto vale per la stagione laziale. Infatti non rischia e sostituisce Pini, portiere di coppa, con Iannarilli. Lo stadio Moccagatta è gremito. Anzi, la città, è gremita. Infatti gli spettatori si estendono ai balconi dei palazzi che sovrastano lo stadio. La partita inizia con la classica paura di una partita che vale un trofeo. Ma, il match, lo aprono a sorpresa, gli ospiti che devono recuperare lo svantaggio dell'andata. Baldassin, dopo dieci minuti, serve Di Paolantonio e si conferma un recupero importante. Infatti lancia il compagno in rete e aiuta i gialloblu a portarsi in vantaggio. I minuti successivi sono equilibrati. L'Alessandria si porta avanti ma la Viterbese si difende, a volte a costo di raccogliere ammonizioni. Il caldo non aiuta i giocatori piegati sulle gambe al duplice fischio finale. I laziali reclamano un rigore su Jefferson nel primo spaccato di gara e Camilli fa lo stesso in diretta su Rai Sport. Al 31' Celiento si scontra con Iannarilli e rimane a terra. Dalla curva piemontese si alza il coro ''Devi Morire'', perché Morosini e Astori, purtroppo, non hanno insegnato nulla alle tifoserie italiane. L'Alessandria rientra in campo con la giusta mentalità e mente in difficoltà varie volte gli avversari. Al 53' è Iannarilli a salvare il risultato con una parata in due tempi su Nicco. Al 56' l'arbitro fischia un rigore clamoroso per i padroni di casa: rimbalza una palla in area e il direttore di gara decreta il fallo di mano di Simone Sini. Sul dischetto si presenta Marconi che non sbaglia. Ma rimangono davvero tanti dubbi. La direzione di gara è a senso unico e abbassa il morale gialloblu. Infatti nel giro di un paio di minuti Marconi firma anche il raddoppio contro una disarmata Viterbese. Infatti arriva anche il terzo goal dal centro dell'area. L'Alessandria è Marconi: è il 90% della squadra. Firma la chiusura del match a dieci minuti dalla fine. E si prende una coppa davvero discutibile: figlia di scelte scellerate da parte dell'arbitro a discapito di una Viterbese che ce l'ha messa quasi tutta. Ma tanto per gradire, all'ultimo minuto, l'arbitro annulla un goal alla Viterbese. Una beffa, una mancanza di rispetto nei confronti di chi ha macinato centinaia di chilometri per vedere la propria squadra uscire da questa competizione a testa alta. (ViterboNews24 – f.c.)

Finale

Alessandria US 1912 - Viterbese Castrense AS 3 - 1 (0 - 1)

RETI:

59. rig. Marconi M.[A], 61. Marconi M.[A], 78. Marconi M.[A]
12. Di Paolantonio a. [Vi]

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

VITERBESE CASTRENSE AS: Iannarilli, Celiento, Rinaldi, Sini, Peverelli [74. De Sousa], Baldassin [68. Méndez], Di Paolantonio, Benedetti, Vandputte [65. Bizzotto], Jefferson, Calderini. A disp.: Micheli, Cenciarelli, Mbaye, Zenuni, Sanè, Pini, Pandolfi, Atanasov, Mosti. All.: Sottili Stefano.

Arbitro: Volpi Manuel (Arezzo) [Cecchi, Zanardi]

Note

Commento

info@museogrigio.it

Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Finale

Alessandria US 1912 - Viterbese Castrense AS 3 - 1 (0 - 1)

RETI:

59. rig. Marconi M.[A], 61. Marconi M.[A], 78. Marconi M.[A]12. Di Paolantonio a. [Vi]

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

VITERBESE CASTRENSE AS: Iannarilli, Celiento, Rinaldi, Sini, Peverelli [74. De Sousa], Baldassin [68. Méndez], Di Paolantonio, Benedetti, Vandputte [65. Bizzotto], Jefferson, Calderini. A disp.: Micheli, Cenciarelli, Mbaye, Zenuni, Sanè, Pini, Pandolfi, Atanasov, Mosti. All.: Sottili Stefano.

Arbitro: Volpi Manuel (Arezzo) [Cecchi, Zanardi]

Note

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59. rig. Marconi M.[A], 61. Marconi M.[A], 78. Marconi M.[A]
12. Di Paolantonio a. [Vi]