Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2018/2019
Serie C
17-10-2018 - Giornata: 7 - Olbia - Bruno Nespoli
Girone A


Olbia Calcio 1905 - Alessandria US 1912 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US 1912 Cucchietti Tommaso, Panizzi Erik, Sbampato Edoardo [46. Delvino Fabio Fernando], Prestia Giuseppe, Badan Andrea, Gatto Emanuele, Maltese Dario [71. Bellazzini Tommaso], Gazzi Alessandro, Sartore Francisco, De Luca Manuel [71. Talamo Nicola], Santini Claudio [89. Rocco Daniele] A disp.:Cottarelli Niccolò, Fissore Matteo, Gerace Matteo, Gjura Kleto, (P) Pop Ionut Alin, (P) Scatolini Alessio, Usel Xavier, Zogkos Vasileios All.: D'Agostino Gaetano

Formazione avversaria
OLBIA CALCIO 1905: Marson, Pinna [92. Pisano], Bellodi, Iotti, Cotali, Vallocchia, Muroni, Pennington [28. Tetteh], Biancu [75. Ceter], Ragatzu, Senesi. A disp.: Crosta, Van Der Want, Pitzalis, Ogunseye, Cusumano, Martiniello, Cannas. All.: Filippi Michele

Arbitro: Meraviglia Francesco (Pistoia) [Rondino, Testi]
Note
Ammoniti: 36. Prestia [A], 51. Panizzi [A]. 54. Santini [A], 66. Cotali [O] Angoli: 1-6. Recuperi: 1.+ 7. Spettatori: 1.000 circa (623 paganti, 298 abbonati) Serata gradevole, terreno in discrete condizioni. Inizio gara ore 20,30

Commento
L’ALESSANDRIA DOMINA AD OLBIA. IL PARI STA MOLTO STRETTO Traversa colpita da Santini dopo 10'. Proteste per un rigore non concesso Una squadra meritava di vincere, l'Alessandria. Che recita un monologo nel primo tempo e anche quando, nella ripresa, il ritmo cala, sono sempre i Grigi a tenere il campo. Nel conto della gara una traversa dopo 10', due occasioni limpide nella prima frazione, un intervento su Santini intorno al quarto d'ora del secondo tempo sul quale l'arbitro sorvola. Dalla parte dei locali la prima conclusione dopo 24 minuti della ripresa e neppure poi così insidiosa. Il quarto pareggio consecutivo sta ancora più stretto di quello con il Siena e anche Santini, nella sua miglior prestazione in grigio, avrebbe meritato di sbloccarsi. SUBITO AGGRESSIVI Aveva chiesto un avvio aggressivo, D'Agostino, e la squadra, schierata con il 3-5-2, abbassando Panizzi a sinistra in difesa e con l'inserimento di Badan sulla stessa fascia a sinistra, con Gazzi a dare più densità al centrocampo, esegue alla lettera le indicazioni del tecnico. Santini vicinissimo al vantaggio al 10', ma la traversa gli nega il primo gol in grigio. Ancora una occasione al 20', Badan entra in area da sinistra e la conclusione è alta di poco. Si alza la bandierina un minuto dopo per un fuorigioco dubbio sul tocco di Maltese per De Luca. Insistono gli ospiti, ancora con Santini (31' st), conclusione di prima, che si spegne sul fondo. L'occasione enorme al 43': Santini sale centralmente, apre a sinistra per Badan, il cross è perfetto, ma De Luca litiga con il pallone e perde il tempo davanti alla porta. Sarebbe stato un vantaggio meritato, per la supremazia in mezzo al campo, le giocate fluide e le occasioni. Padroni di casa come spaventati dall'aggressività degli ospiti, ma comunque abbastanza solidi dietro. L'intervallo serve all'Olbia per rifiatare e provare ad alzare il baricentro e al 2' Cucchietti ci mette i pugni sull'angolo di Ragatzu, fino a quel momento, e anche dopo, quasi impalpabile. Ma è solo una fiammata, perché i Grigi sono subito nella metacampo avversaria e Bellodi anticipa Santini, per l'arbitro in modo regolare, anche se la panchina dell'Alessandria scatta tutta in campo per invocare il rigore. Il centrale difensivo dei sardi fa respirare la squadra con alcuni interventi . Al quarto d'ora Marson blocca la conclusione di Santini dal limite. Al 24' il primo tiro dell'Olbia nello specchio della porta, è di Vallocchia, Cucchietti c'è, la palla è sul fondo di poco. La risposta dei Grigi è affidata a Badan, Marson blocca (32') e un minuto dopo vola sul traversone di Sartore, anticipando gli uomini in area. L'Alessandria il gol lo segna (35') con Talamo, entrato da poco, ma è in posizione di fuorigioco. Ancora Marson decisivo con una parata sulla linea sulla conclusione di Santini. La fatica si fa sentire, anche i cinque minuti di recupero non servono per sbloccare il punteggio. Due punti persi, per la mole di gioco e l'atteggiamento, ma anche indicazioni utili per l'Arzachena, e un turn over contenuto per avere tutti pronti. Di testa e di gambe (IlPiccolo.net – Mimma Caligaris) I GRIGI AUTORITARI IN SARDEGNA MA IL GOL RIMANE UNA CHIMERA Bene il centrocampo, poche sbavature dietro: il problema è l’attacco Il quarto pari di fila è forsequello più ingiusto. I grigi, però, mostrano il loro lato «oscuro» e reale in Sardegna, quello di una formazione in costante crescita ma con una lacuna di fondo, cioè il gol. L’incapacità nello sfruttare le opportunità e il killer instinct quasi inesistente davanti alla porta avversaria sono un bel problema, a cui l’Alessandria rischia di dover far fronte per tutto il campionato di serie C. Dispendio di energie enorme, ma la montagna partorisce il solito «topolino», uno 0-0 che lascia come unica consolazione il fatto che un’altra rivale di questo girone non sia affatto superiore ai mandrogni. I progressi nel gioco evidenziati dalla squadra di D’Agostino contro il Siena vengono confermati anche al Nespoli: il primo tempo è di totale marca ospite, il centrocampo dell’Alessandria ha sempre in mano il pallino e la palla viaggia veloce sulle corsie esterne, dove Sartore da una parte e Badan dall’altra macinano chilometri e propongono anche cross efficaci. La manovra dei grigi è lineare: Gazzi si conferma una diga, Gatto porta avanti palloni su palloni, Maltese dà geometrie e qualità. Anche la coppia d’attacco si cerca e si trova abbastanza bene, ma tutto quanto di buono fatto dalla squadra fino ai sedici metri avversari viene vanificato al momento della conclusione. A volte per colpe proprie (sciagurato De Luca, che calpesta il pallone a tre metri dalla porta), a volte per un pizzico di sfortuna o imprecisione, la palla non entra. L’Olbia ha un unico schema: lancio lungo dalla difesa e tentativi di recuperare le seconde palle, quasi mai riusciti perché i difensori in maglia rossa sono attenti nel liberare, sia perché il dinamismo dei ragazzi di D’Agostino è superiore a quello dei sardi. Ma è dalle corsie laterali che tutto nasce: Sartore resta molto largo, l’Alessandria trova buona ampiezza e mette in difficoltà gli avversari, costretti sempre all’inferiorità numerica. Fosse un match di boxe, sarebbe quasi ko tecnico: invece, lo 0-0 dell’intervallo ringalluzzisce un po’ l’Olbia, che nella ripresa porta Ragatzu un po’ più vicino all’area presidiata da Cucchietti e poi inserisce Ceter a dare chili e centimetri. Incontro sicuramente più equilibrato, ma opportunità quasi tutte per l’Alessandria, che solo nel quarto d’ora centrale della seconda frazione perde per le distanze fra i reparti e deve «remare» anche perché De Luca, a furia di rincorrere tutti e dilapidare energie preziose, non riesce più a tenere il pallone o a spizzarlo per i compagni come aveva fatto per un’ora. Con i cambi, però, il finale è di marca grigia: fra gol annullati (a Talamo per fuorigioco) e conclusioni deboli o imprecise (Santini), il sospirato gol non arriva. La prima delle due trasferte si chiude quindi con un punticino amaro, recuperarne tre domenica ad Arzachena è fondamentale per potersi poi presentare al Mocca con il Gozzano in una posizione di centro-classifica e non scivolare troppo indietro. Questo sarebbe il vero pericolo per una squadra giovane, che per restare in fiducia deve navigare sempre in acque tranquille. (La Stampa – Ed. Alessandria - Massimo Delfino) OLBIA PUNTO VITALE L’ALESSANDRIA SPRECA TROPPO L’Olbia interrompe la serie nera (tre sconfitte consecutive) con un pareggio che la premia oltre i suoi meriti. L’Alessandria infatti ha dominato il match e può recriminare soprattutto per le due palle gol avute nel primo tempo: la prima è di Santini che dopo 10 minuti ha scheggiato la traversa, la seconda al 43’ con De Luca che non ha saputo spingere in rete un cross di Badan. (La Gazzetta dello Sport - Augusto Ditel) Colpita una traversa L’ALESSANDRIA NON SFONDA IL MURO OLBIA La partita la fa l’Alessandria, un tempo dominato, una traversa colpita e due occasioni enormi. E, nella ripresa, un altro rigore dubbio non concesso ai Grigi, poco prima del quarto d’ora del secondo tempo, il secondo consecutivo dopo quello con il Siena. Supremazia in mezzo al campo, giocate fluide, l’Olbia subisce e solo nella ripresa, per qualche minuto, prova a mettere la testa fuori dalla sua area, ma c’è un solo tiro nello specchio della porta, peraltro non pericoloso. Il punto sta stretto agli uomini di D’Agostino, che eseguono bene i suoi ordini: avvio aggressivo, senza concedere ai padroni di casa la possibilità di ragionare, salvati dalla solidità dei due centrali, Bellodi e Iotti. Al 10’ l’Alessandria potrebbe segnare, con Santini, ma la conclusione, imparabile, si stampa sulla traversa. Anche Badan al 20’, ha una opportunità enorme, ma la palla è alta di poco. Alla mezz’ora Santini: di poco a lato. Il monologo continua e al 43’ il gol sembra cosa fatta, sul taglio da sinistra di Badan, ma De Luca litiga con il pallone e perde l’attimo. L’intervallo serve all’Olbia per rifiatare e provare ad alzare il baricentro e al 2’ Cucchietti ci mette i pugni sull’angolo di Ragatzu, che non riesce mai ad incidere, come il baby Biancu. E‘ solo una fiammata, perché Grigi sono subito nella metacampo avversaria e Bellodi atterra Santini: la panchina scatta tutta in campo, invocando il rigore, ma l’arbitro dice no. Al quarto d’ora Marson blocca la conclusione di Santini. Al 24’ il primo tiro dell’Olbia nello specchio della porta, è di Vallocchia, Cucchietti c’è, la palla è sul fondo di poco. La risposta dei Grigi è affidata a Badan, Marson blocca (31’) e un minuto dopo vola sul traversone di Sartore, anticipando gli uomini in area. Filippi getta nella mischia il gigante Ceter, al posto di Biancu, negativo, ma è una mossa ininfluente. L’Alessandria segna (35’) con Talamo, entrato da poco, ma in posizione di fuorigioco. Ancora Marson decisivo con una parata sulla linea sulla conclusione di Santini. (Tuttosport – Mimma Caligaris) MA PER L’OLBIA E’ UN PUNTO GUADAGNATO In questo caso bisognerebbe sottolineare la fine della serie di sconfitte, ma l'Olbia vista in campo contro l'Alessandria non raccoglie sorrisi; nessun ko, ma neanche nessuna emozione: il risultato finale è uno 0-0 che poco accontenta entrambe le formazioni. Se non altro è un passo in avanti, la prestazione messa in campo dai padroni di casa però non è stata di certo tra le più positive di questa prima parte di stagione. Anzi. La formazione di casa deve fare ancora i conti con qualche assenza, ma i ritorni di Ragatzu e Senesi danno coraggio. Saranno proprio loro due a formare il tandem scelto da Filippi per l'attacco, con Biancu dietro di loro. Per il resto solito formazione, con Pinna al posto di Pisano in difesa sull'out di destra. L'Alessandria risponde con la difesa a tre supportata da un folto centrocampo guidato in mediana da Gazzi. Davanti De Luca e Santini: queste le scelte di D'Agostino. Al 10’ la prima azione degna di nota, con Santini che tira appena sopra la traversa. Dieci minuti dopo, ancora Alessandria, stavolta ci prova dalla sinistra Badan, che però manda sopra lo specchio della porta. Il primo tempo dei bianchi si chiude senza occasioni. No, non senza occasioni pericolose, senza occasioni proprio. Prima dell'intervallo ancora i piemontesi invece, al 43', con De Luca quasi in scivolata, a pochi metri da Marson, ma l'attaccante quasi inciampa sulla palla.Primo tempo per i galluresi con errori individuali e sbavature. Nonostante la buona volontà, l'intera squadra è riuscita poche volte a mettere in fila più passaggi consecutivi nella trequarti avversaria. Si torna in campo. La buona notizia è che l'Olbia sembra più propositiva, la cattiva è che il primo tiro in porta dei bianchi arriva nientemeno che al 68'. Protagonista Vallocchia, che in diagonale tira a pochi centimetri dal secondo palo. L'Alessandria cala rispetto alla prima frazione, paga il non aver trovato la rete proprio nei primi 45' e ora non sembra essere in grado di rendersi pericolosa. Tuttavia, anche se con tiri da fuori e senza impensierire Marson, i piemontesi ci provano. Al 35' trovano la rete col colpo di testa di Talamo ma è falso allarme: fuorigioco. L'Olbia è reattiva e più ordinata, ma davanti sembra mancare fantasia, o semplicemente lucidità. Tant'è che gli uomini offensivi di Filippi non creano azioni e neanche su calci piazzati trovano il guizzo. Nei minuti finali l'allenatore di casa chiama in causa l'ultimo asso nella manica; entra Ceter - di nuovo in campo dopo l'infortunio con la Pro Piacenza. Gli attimi finali sono di (sterile) assalto da parte dei padroni di casa, e la partita termina senza emozioni. 0-0 incolore. Alessandria positiva a metà, Olbia con più ombre. Nota a margine dedicata alla parentesi- infortuni che sembra non dare tregua. Alla mezz'ora del primo tempo è stato costretto ad uscire Pennington, nella ripresa Pinna, in quel momento tra i migliori dei suoi. Medaglia al merito per Tetteh, E' vero che tornava da uno stop, ma forse ci si aspettava qualcosa in più da Ragatzu. Ora la trasferta contro la Carrarese lunedì. Scontrarsi con la più forte del girone, in questo momento, può essere un momento di svolta. (La Nuova Sardegna – Paolo Ardovino) PARI E PATTA IN CASA CONTRO L’ALESSANDRIA Primo punto dopo tre sconfitte di fila per la squadra di Michele Filippi. Domenica la trasferta contro la Carrarese Lo 0-0 casalingo con l'Alessandria val bene un sospiro di sollievo per l'Olbia. Dopo tre sconfitte di fila, la squadra di Michele Filippi ha impattato stasera al "Nespoli" con i piemontesi nel turno infrasettimanale di Serie C, valido per settima giornata. Un buon punto, al triplice fischio, se è vero che gli ospiti hanno dominato la prima frazione di gara, colpendo pure la traversa con Santini (10'), e gestito, forse paghi del pareggio in trasferta, la sfida nella ripresa. Brutto primo tempo per l'Olbia, che, a ben vedere, il primo tiro in porta del match lo confeziona al 23' del secondo tempo: di Vallocchia da fuori e, purtroppo per i bianchi, ampio. Filippi inserisce pure il centravanti colombiano Ceter, fuori due settimane per infortunio, ma l'equilibrio resiste. Pari e patta in Gallura e appuntamento col ritorno al successo rinviato. Domenica, c'è la trasferta nella tana della corazzata Carrarese. Come se non bastassero la caratura dell'avversario e un'infermeria già piena, ci sono da valutare le condizioni di Pennington e Pinna, usciti per infortunio contro l'Alessandria. (L’Unione Sarda Ed. Olbia - Ilenia Giagnoni) RISULTATI: Albissola – Pistoiese 1-3 Juventus U23 – Arezzo 3-1 Lucchese – Arzachena 4-0 Novara – Pro Patria 0-1 Piacenza – Carrarese 2-1 Pisa – Pro Piacenza 3-1 Pontedera – Gozzano 1-1 Pro Vercelli – Virtus Entella rinv. Robur Siena – Cuneo 1-1 CLASSIFICA: Carrarese, Piacenza* p. 13, Arezzo, Pisa 11, Pro Piacenza, Lucchese, Juventus U23 10, Pro Vercelli** 9, Pontedera* 8, Olbia, Alessandria 7, Pro Patria, Arzachena, Cuneo 6, Pistoiese* 5, Novara*, Robur Siena, Gozzano 4, Virtus Entella***** 3, Albissola* 1. * = gare in meno MARCATORI: 6 reti: Tavano (Carrarese), 5 reti: Martignago (Albissola), Caccavallo (Carrarese), Rolando (Gozzano), Romero (Piacenza), 4 reti: Pereira (Juventus U23), Rovini (Pistoiese), Morra (Pro Vercelli). Il punto sul campionato Il Piacenza aggancia in testa alla classifica la Carrarese aggiudicandosi lo scontro diretto; il Pisa prosegue la marcia di avvicinamento alla zona promozione; clamoroso il tonfo casalingo del Novara. Al Garilli succede tutto nel secondo tempo: Barlocco porta in vantaggio il Piacenza che poco dopo rimane in 10 per l’espulsione di Troiani. Fantastico raddoppio di Della Latta da centrocampo che coglie fuori dai pali il portiere ospite. Nel finale accorcia Tavano, dal dischetto, ma la Carrarese perde 2-1. E’ Masucci (doppietta) il trascinatore del Pisa nel successo per 3-1 che è anche sorpasso in classifica sul Pro Piacenza: i gol al 24′ e al 48′: Tra le due marcature nerazzurre la traversa di Scardina. Poi accorcia Volpicelli al 78′. Match chiuso, dal dischetto, con De Vitis al 85′. La Pro Patria espugna Novara grazie a Mastroianni, a segno al minuto 84. Per la truppa di Viali è la seconda sconfitta consecutiva. Vittoria scaccia crisi per la Pistoiese che, a Chiavari, batte 3-1 l’Albissola, sempre fanalino di coda. Nel primo tempo doppio vantaggio arancione con El Kaouakibi e Luperini; accorcia Cais al 37′. Nella ripresa conti chiusi da Rovini al 73′. Due i pareggi della serata: quello tra Siena e Cuneo con gol e lo 0-0 tra Olbia e Alessandria. Cuneo in vantaggio con Kanis al 7′, ma raggiunto da Russo al 51′. Grigi che in Sardegna non concretizzano le numerose occasioni create e che, a dire il vero, sono poco fortunati sulla conclusione di Santini al 10′ che si infrange sulla traversa. Il programma si completa giovedi: la Juventus batte al Moccagatta l’Arezzo per 3-1: segna Pereira, pareggia Brunori, poi Muratore e Bunino chiudono la gara. In serata la Lucchese schianta l’Arzachena (Bortolussi, De Feo, Provenzano e rigore di Lombardo) 4-0 mentre Pontedera e Gozzano impattano 1-1 (al gol in apertura di Tommasini risponde il solito Rolando alla mezz’ora del primo tempo). (Alessandria US 1912)

Girone A

Olbia Calcio 1905 - Alessandria US 1912 0 - 0 (0 - 0)

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

OLBIA CALCIO 1905: Marson, Pinna [92. Pisano], Bellodi, Iotti, Cotali, Vallocchia, Muroni, Pennington [28. Tetteh], Biancu [75. Ceter], Ragatzu, Senesi. A disp.: Crosta, Van Der Want, Pitzalis, Ogunseye, Cusumano, Martiniello, Cannas. All.: Filippi Michele

Arbitro: Meraviglia Francesco (Pistoia) [Rondino, Testi]

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