Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2018/2019
Serie C
03-12-2018 - Giornata: 14 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta
Girone A


Alessandria US 1912 - Piacenza Calcio 1919 0 - 2 (0 - 1)
RETI: 19. Di Molfetta D. [Pi] , 71. rig. Pesenti M. [Pi]

Alessandria US 1912 Cucchietti Tommaso, Gjura Kleto, Prestia Giuseppe, Agostinone Giuseppe, Tentoni Tommaso [87. Delvino Fabio Fernando], Gazzi Alessandro [75. Maltese Dario], Gatto Emanuele, Sartore Francisco, Bellazzini Tommaso [82. Checchin Luca], Santini Claudio, De Luca Manuel [75. Talamo Nicola] A disp.:Cottarelli Niccolò, Fissore Matteo, Gerace Matteo, Maggi Lorenzo, (P) Pop Ionut Alin, Rocco Daniele, Sbampato Edoardo, Zogkos Vasileios All.: D'Agostino Gaetano

Formazione avversaria
PIACENZA CALCIO 1919: Fumagalli, Troiani, Bertoncini, Pergreffi, Barlocco, Nicco [88. Spinozzi], Marotta, Della Latta, Sestu [66. Cauz], Pesenti [74. Romero], Di Molfetta. A disp.: Verderio, Calore, Sylla, Silva, Mulas, Fedato. All.: Lussardi Andrea.

Arbitro: Miele Gianpiero (Nola) [Moro, Zampese]
Note
Posticipo con diretta televisiva In panchina per il Piacenza il vice Lussardi al posto di Arnaldo Franzini (squalificato). Ammoniti: 43. Santini [A], 71. Pesenti [P], 79. Gjura [A]. Angoli: 6-3. Recuperi: 0.+ 4. Spettatori: 366 paganti, 900 abbonati. Serata fredda. Terreno in discrete condizioni. Inizio gara ore 20,45

Commento
PASSA ANCHE IL PIACENZA. LA VOLONTA’ NON BASTA Pesenti raddoppia su rigore e poi fa gesti di scherno al pubblico Da salvare, questa sera, ci sono due ritorni: Tentoni dall'inizio, Checchin nel finale. Per tutti e due un motivo per sorridere c'é: la fine del tunnel, per il primo lungo oltre due mesi e mezzo, per il secondo quasi diciotto. Saranno alternative per il futuro. Ce n'è bisogno. Fa bene D'Agostino a cercare, comunque, elementi positivi: con tutti i limiti della rosa, almeno prova a far giocare i suoi uomini a calcio. Ma di questo 'giocare a calcio' dovrebbe far parte anche il gol. Già, la dura legge del gol, quello che all'Alessandria non riesce di applicare: dopo 9' potrebbe già essere in vantaggio, Tentoni mette il pallone sui piedi di Sartore, che potrebbe angolare, è solo, e invece calcia non forte e Fumagalli blocca. Gli accorgimenti tattici sembrano funzionare, ma il primo errore diventa una falla nella diga: sbaglia Gjura, si sbaglia centralmente sul cross i Sestu e Di Molfetta, destro di controbalzo, insacca. Minuto 19, ne passano quasi trenta prima di vedere di nuovo i Grigi nell'area avversaria e con la seconda occasione per segnare: il piede che ispira è sempre quello di Tentoni, sottoporta Gatto schiaccia di testa, ma non con tutta l'energia che servirebbe e Fumagalli se la trova, con un po' di fortuna tra le gambe. I Grigi che ripartono dopo l'intervallo sono aggressivi e sfruttano anche le fasce. Tentoni ispira un paio di manovra, su un pallone in profondità per Santini si alza la bandierina. Al 23' l'estremo difensore del Piacenza decisivo sul colpo di testa di De Luca che toglie dal sette. Nel momento migliore l'Alessandria capitola: Cucchietti interviene su Barlocco, in realtà sembra prima sulla palla e poi sul giocatore, ma resta il fatto che quell'intervento, in quel punto, è inutile. Meglio, lo è solo per il Piacenza, che raddoppia su calcio di rigore, trasformato da Pesenti. Che offre uno spettacolo di pessimo gusto: fa gestacci di scherno verso la curva e il resto del pubblico e si becca solo un giallo. Non contento, quando esce, tre minuti dopo, continua a irridere il pubblico alessandria. Ci permetta di dirlo, signor Pesenti: il suo Piacenza ha vinto, anche con merito, lei, invece, ha perso in immagine, in rispetto, in credibilità meriterebbe una lunga squalifica, speriamo che il patron del Piacenza dia seguito alle parole in tribuna con una multta pesante. Se è una persona vera, Pesenti dovrebbe chiedere scusa: temiamo che, però, non lo farà. Quanto alla partita, dopo il raddoppio ci sono ancora 20 minuti abbondanti da giocare, ma l'assalto finale è spesso fuori misura, nonostante i cambi ad alzare la freschezza. I giocatori del Piacenza si abbracciano in campo, quelli dell'Alessandria escono applauditi ma arrabbiati. Più d'uno anche pensando che contro le big hanno conquistato solo un punto, e tra domenica a mercoledì 12 ne affronteranno altre due (Il Piccolo.net – Mimma Caligaris) I GRIGI NEL BARATRO SBAGLIANO DUE GOL IL PIACENZA LI PUNISCE Gli episodi fanno la differenza a favore degli emiliani Classifica pesante e adesso subentra anche la paura C’è solo il ritorno in campo di Tentoni e, nel finale, di Checchin, a portare uno spiraglio di luce nella notte buia dell’Alessandria. Bene l’esterno, applausi al centrocampista che, dopo un calvario di un anno e mezzo, torna a riassaporare il clima agonistico (aveva giocato in estate uno scampolo di amichevole contro il Voghera). Ma i grigi sprofondano in classifica dopo lo 0-2 col Piacenza che sfrutta alla perfezione le palle gol costruite. I mandrogni, invece, creano ma sciupano (Sartore e Gatto nel primo tempo), oppure trovano sulla loro strada il portiere ospite. Restano l’ennesimo tonfo, il malcontento nei confronti del presidente Di Masi (qualche coro peraltro isolato) e i 366 paganti che la dicono lunga sullo scoramento dei tifosi. Gioca coperto D’Agostino che, per contrastare il Piacenza sceglie un 3-4-1-2, pronto a diventare un 5-3-2 in fase di non possesso. Gli emiliani invece non rinunciano al 4-3-3. Subito si delineano i duelli cardine della sfida: sul fronte offensivo destro dei grigi Sartore gioca molto alto e si sacrifica per evitare che Sestu parta puntando l’uomo. Il Piacenza gioca palla a terra ma la difesa mandrogna fa buona guardia e funziona, almeno nelle fasi iniziali, lo «scivolamento» dei centrocampisti mandrogni. Ma il buon inizio dell’Alessandria viene vanificato a ridosso di metà primo tempo: un errore di Gjura da il «là» all’azione degli ospiti che finalizzano con Di Molfetta. Emerge in casa Alessandria una preoccupante fragilità: una volta subìto il gol Prestia e compagni vanno in confusione favorendo avversari già di per sé esperti che vanno a nozze. Ci mettono metà frazione i grigi per rimettersi in carreggiata: l’occasione buona capita sulla testa di Gatto, fortunato Fumagalli con la palla che gli si ferma tra le gambe. Nella ripresa De Luca ha la chance dell’1-1, il portiere lo stoppa. Poi, l’uscita senza senso di Cucchietti su Barlocco procura un rigore agli ospiti, dal dischetto Pesenti non sbaglia ed esulta facendo pure qualche evitabile sfottò all'indirizzo del pubblico di casa. (La Stampa – Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) APRE DI MOLFETTA E IL PIACENZA VOLA CRISI ALESSANDRIA Quarta sconfitta in casa per l’Alessandria, stavolta contro un Piacenza quadrato, dal tasso tecnico superiore e adesso secondo. L’Alessandria ha affrontato la gara con una certa spavalderia, andata scemando con il passare dei minuti, quando gli ospiti sono usciti dal guscio trovando le reti. I due attacchi hanno fatto la differenza: il Piacenza ha in Di Molfetta e Pesenti due veri uomini gol, mentre i grigi hanno il duo De Luca-Santini che lotta ma non segna. E pensare che i padroni di casa hanno avuto due grosse occasioni per passare, prima con Sartore solo davanti a Fumagalli, poi con Gatto il cui colpo di testa è finito tra le braccia del portiere. Sul versante opposto è stato sufficiente uno svarione difensivo per permettere a Di Molfetta di realizzare la rete del vantaggio con una girata da 15 metri. Nella ripresa l’Alessandria ha cercato a più riprese di raggiungere il risultato di parità, ma Pesenti su rigore (fallo su Barlocco da parte di Cucchietti) ha chiuso la gara. (La Gazzetta dello Sport – Nicola Pilotti) IL PIACENZA TORNA VICINO ALLA VETTA Il Piacenza torna a fare sul serio, mette il turbo ad Alessandria con un gol per tempo. Perché tre partite consecutive senza vincere erano un po' troppe per le ambizioni di Franzini e i suoi. Successo netto, limpido quanto basta nel posticipo del girone A, deciso dalle reti di Di Molfetta e Pesenti. Un successo che vale il secondo posto a un solo punto dalla Carrarese, come a dire: gerarchie ristabilite, in un autunno carico di buone intenzioni per il Piacenza. Bravo a sbloccare il risultato appena prima del 20', efficace la traiettoria di Di Molfetta su assist di Sestu. Tutto questo, dopo che l'Alessandria ha sfiorato il gol con Sartore esaltando i riflessi di Fumagalli. C'è anche la gestione e quel tanto di sofferenza, quindi, nella serata del Piacenza che porta via i tre punti. L'1-0 spacca la partita, mette in discesa la strada degli emiliani che pure nel secondo tempo non cambiano atteggiamento. L’Alessandria sfiora il pareggio nella ripresa con un'azione costruita sull'asse Sartore-De Luca: anche qui è Fumagalli a opporsi bene. Il raddoppio del Piacenza si materializza di lì a poco: rigore per fallo del portiere Cucchietti su Barlocco. Dal dischetto Pesenti non sbaglia, e chiude ogni discorso. (Corriere dello Sport – Giuseppe Roffia) Il Piacenza si impone al Moccagatta e sale la secondo posto ALESSANDRIA GRIGIO NOTTE Adesso è crisi. Se ancora c’era qualche dubbio, la quarta sconfitta casalinga decreta la sofferenza dell’Alessandria. E, soprattutto, i suoi limiti, anche se un po’ mascherati nel quarto d’ora iniziale e nella prima metà della ripresa, quando gli uomini in grigio avrebbero anche potuto pareggiare. Ma una squadra che, anche quando prova a coprirsi, paga errori individuali e va in crisi, di idee e di energie, preoccupa più della classifica. Che, comunque non può non allarmare: 1 punto in 5 partite con Arezzo e Novara alle porte. L’Alessandria è una squadra compatta, ma non basta. L’Alessandria è propositiva, ma non basta. L’Alessandria crea quattro palle gol, ma non basta. Il Piacenza fa un altro campionato, è vero, ma non deve essere un alibi. Altro che playoff: concentrarsi sulla salvezza è un imperativo. L’atteggiamento è giusto, ma finalizzare adesso è essenziale e serve che anche i giocatori di maggiore esperienza la facciano pesare. NUOVE STRATEGIE. Aveva annunciato strategie diverse, D’Agostino, per coprire meglio gli spazi e non esporsi troppo alle folate del 4-3-3 di Franzini, che segue la partita dagli spalti, per la squalifica di due turni, sostituito da Lussardi. Per ripensare ancora l’atteggiamento tattico il tecnico dei Grigi si affida a Tentoni a destra, che rientra dopo oltre due mesi e mezzo di stop, con Sartore a sinistra ed è chiaro il doppio lavoro dei due esterni, che devono abbassarsi con l’ordine, per Gatto e Gazzi, di fare la diga, scivolando verso la difesa per fare muro alle incursioni di Pesenti e Di Molfetta. Il Piacenza recupera Bertoncini al centro della difsa. Le scelte di D’Agostino inizialmente convincono: Sartore molto alto per non far partire Sestu, Tentoni ha un buon impatto e dal suo piede parte, al 9’, il talgio per Sartore, prima occasione, non sfruttata, per i Grigi, calcio debole, addosso al portiere. Ma la diga ha una falla al 19’: Gjura sbaglia i lrincio, Sestu va al cross, Di Molfetta, di controbalzo destro infila Cucchietti. Come spesso succede quando va sotto, l’Alessandria accusa il colpo, diventa macchinosa, confusa e prevedibile e per gli ospiti è più facile arginare. I padroni di casa impiegano mezz’ora per tornare in avanti: opportunità enorme, ancora tentoni, e Gatto, libero, schiaccia tra le gambe di Fumagalli un pallone con cui avrebbe potuto sfondare la rete. RIGORE FATALE. L’Alessandria è viva in avvio di ripresa. Tentoni è un giocatore ritrovato che ispira alcune giocate importanti, e solo la bandierina si alza sulla palla in profondità per Santini. Sicuramente aiuterà in futuro, e se arrivasse il pareggio sul colpo di testa di De Luca, che Fumagalli toglie dall’angolino, sarebbe legittimo. Ma nel momento migliore, la squadra cinica colpisce, ed è il Piacenza: Cucchietti atterra Barlocco in area, intervento esagerato da parte del portiere, perché in quel momento il difensore potrebbe fare poco. Pesenti trasforma, ma è bruttissimo il gesto che fa verso il pubblico alessandrino. L’allenatore lo sostituisce, il giallo è anche poco, anche quel sorriso sprezzante al momento della sostituzione è un fotogramma pessimo. L’Alessandria resta dentro la gara fino all’ultimo, ma senza incidere. Il Piacenza sale con merito al secondo posto in classifica. L’Alessandria è ancora un punto sopra i playout. Ma anche due punti sotto i playoff. Il dato da guardare con maggiore attenzione (e preoccupazione) è sicuramente il primo. (Tuttosport – Mimma Caligaris) DI MOLFETTA-PESENTI: IL PIACE FA LA VOCE GROSSA SBANCATA ALESSANDRIA Torna alla vittoria dopo quattro giornate il Piacenza e lo fa sbancando il Moccagatta di Alessandria nel posticipo della 14esima giornata del campionato di serie C. Fondamentale successo per i biancorossi che, grazie ad un gol per tempo, firmati da Di Molfetta e Pesenti, tornano al secondo posto in graduatoria, alimentando nuovamente le speranze dei tifosi che sognano la serie B. Franzini squalificato, in panchina è andato Lussardi che sarà alla guida del gruppo anche nel match di domenica con l’Arzachena. I tecnici del Piace non cambiano assetto, confermando il 4-3-3 e presentando il tridente offensivo Sestu-Pesenti-Di Molfetta. E dopo un’opportunità sventata da Fumagalli sull’incursione di Bellazzini, il Piace passa proprio a due dei suoi attaccanti: al 19’, il solito traversone al bacio di Sestu trova pronto Di Molfetta che fa 0-1. Reazione grigia ben controllata da Pergreffi e compagni che rischiano solo in chiusura di frazione, ma Fumagalli è bravissimo anche su Gatto, ben servito da Bellazzini. Ripresa e gli uomini di D’Agostino ci provano con maggiore convinzione, ma le occasioni non arrivano: ottimo il rientro di Bertoncini, difesa biancorossa che ha retto alla grande e che dopo un quarto d’ora viene rinforzata con l’inserimento di Cauz al posto di Sestu; è Barlocco ad avanzare il proprio raggio d’azione. L’Alessandria tiene il pallino del gioco, ma soltanto poco dopo il 20’ De Luca trova il guizzo per impegnare un irreprensibile Fumagalli. Si giunge al 27’ e la gara si chiude: Barlocco è steso in piena area di rigore e Pesenti, dal dischetto, non fallisce firmando così il sesto centro personale e gettando nello sconforto un’Alessandria che non troverà la forza per riaprire il match. (La Libertà.it) IL PIACENZA VINCE AD ALESSANDRIA: DI MOLFETTA E PESENTI RIPORTANO I BIANCOROSSI AL SECONDO POSTO Prova cinica degli emiliani che sbloccano nel primo tempo con Di Molfetta che s'inventa un gol splendido, nella ripresa Pesenti su rigore fissa il 2-0 Il Piacenza riassapora i tre punti in casa dell’Alessandria, un campo dove i biancorossi hanno sempre giocato bene ma raccolto poco. Decidono una rete bellissima di Di Molfetta nel primo tempo e un calcio di rigore di Pesenti nella ripresa. Una vittoria dove c’è un po’ di tutto: efficacia nel capitalizzare le occasioni, capacità di soffrire e alla fine anche autorità nell’amministrare lo 0-2 nei minuti finali. Unico neo, le tre palle gol nitide lasciate all’Alessandria che avrebbero potuto cambiare il corso della partita. Ma se in altre occasioni gli episodi hanno detto male al Piacenza, stavolta ai biancorossi guidati da Lussardi, che ha sostituito in panchina lo squalificato Franzini, tutto è girato per il verso giusto. Gli emiliani agganciano il secondo posto in solitaria, un punto dietro la Carrarese, ma con una partita in meno. Giusto premio per i tanti tifosi piacentini al seguito della squadra, soprattutto per un lunedì sera di dicembre, autori di una splendida prestazione in fatto di tifo. Franzini al Moccagatta può tornare a puntare sul suo 4-3-3, libero di riportare Della Latta a centrocampo. L’Alessandria di D’Agostino, che non ha incantato in questo inizio di stagione, è comunque un avversario temibile. Degno di rispetto soprattutto in attacco con il tandem Santini e De Luca. Dietro di loro ispira Bellazzini. La partita inizia a ritmi piacevoli. Non c’è grande precisione. Però le due squadre non rinunciano al duello fisico. Dopo 9’ c’è la prima occasione per i padroni di casa: Sartore, dimenticato da Troiani, si trova un pallone invitantissimo a pochi metri da Fumagalli, ma calcia debole, centrale e addosso al portiere. La via del gol la trova per primo il Piacenza. Sestu sfonda sulla destra, cross in mezzo per Di Molfetta che controlla e poi scarica una botta sulla quale Cucchietti può solo guardare. Una rete da stropicciarsi gli occhi. I biancorossi insistono: bello scambio Di Molfetta-Barlocco, cross rasoterra sul quale irrompe Nicco, ma non riesce a deviare verso la porta in modo preciso. L’Alessandria prova a scuotersi, ma lo svantaggio e il passare dei minuti la mandano in difficoltà. Sbaglia tanto. È imprecisa. E il Piacenza punge in contropiede, ma non con la cattiveria necessaria per affondare il coltello nella piaga. I grigi così hanno un’occasione maxi per pareggiare: su un cross dalla corsia di destra, Gatto s’inserisce tra Bertoncini e Pergreffi, ma schiaccia addosso a Fumagalli. Il portiere sembra non trattenere, si accende un parapiglia in area, e Santini viene ammonito. Un brivido sul quale, in pratica, si conclude il primo tempo. I grigi rientrano in campo con piglio aggressivo. Dopo 7 minuti Pergreffi buca l’intervento, Bellazzini ruba palla, si avvicina al limite dell’area e scarica un tiro che finisce alto. Ci prova anche Santini: Fumagalli si distende e para. L’Alessandria adesso spinge molto e il Piacenza non riesce a ripartire. Tentoni mette in mezzo un cross teso, che fila via nell’area piccola senza che nessuno intervenga. Al 21’ della ripresa Sestu si fa male (un fastidio muscolare), non ce la fa a proseguire e al suo posto entra Cauz. I biancorossi passano al 4-4-2, con Barlocco che avanza a sull’esterno di centrocampo. La pressione aumenta: De Luca gira in porta di testa, ma Fumagalli vola e devia in angolo. A un certo punto, però, Della Latta imbuca per Pesenti, Cucchietti tocca il centravanti, che cade anche se si era allungato il pallone. Per l’arbitro è calcio di rigore. E ci può stare. Dal dischetto va lo stesso Pesenti che timbra lo 0-2. Dopo il gol, l’attaccante viene beccato dal pubblico di casa per un gesto diretto alla curva grigia. E si busca l’ammonizione. Il raddoppio ha l’effetto di spegnere gli ardori dei grigi. Il Piacenza gestisce bene il pallone e fa scorrere i minuti. L’Alessandria non riesce più a riorganizzarsi e i biancorossi tornano alla vittoria. (SportPiacenza – Marcello Astorri) RECUPERI: 28.11.2018 Cuneo – Virtus Entella 1-1 annullata per errore tecnico arbitrale Pontedera – Novara 0-0 Pro Piacenza – Robur Siena 1-2 Pro Vercelli – Piacenza 1-1 RISULTATI: Arezzo – Pro Patria 1-1 Arzachena – Robur Siena 2-1 Cuneo – Pontedera 0-2 Gozzano – Pro Vercelli 0-1 Lucchese – Olbia 1-1 Pisa – Albissola 1-1 Pistoiese – Juventus U23 0-1 Pro Piacenza – Carrarese 0-5 Virtus Entella – Novara 1-1 CLASSIFICA: Carrarese p. 27, Piacenza* 26, Arezzo, Pro Vercelli2 25, Pontedera 20, Virtus Entella6, Pisa* 19, Robur Siena* 18, Pro Patria, Novara* 16, Gozzano, Cuneo* (-3) 15, Olbia, Juventus U23 14, Alessandria 13, Albissola, Pro Piacenza2 (-1) 12, Pistoiese2, Arzachena (-1) 11, Lucchese* (-11) 7. * = gare in meno. Lucchese 11 punti di penalizzazione; Cuneo 3, Arzachena e Pro Piacenza 1. MARCATORI: 13 reti: Tavano (Carrarese), 12 reti: Caccavallo (Carrarese), 7 reti: Martignago (Albissola), De Feo (Lucchese), 6 reti: Rolando (Gozzano), Ragatzu (Olbia), Pesenti (Piacenza), Dany Mota (Virtus Entella). Il punto sul campionato Carrarese devastante a Piacenza e nuova capo classifica; un calcio alla crisi per Arzachena e Juventus che interrompono la lunga serie di sconfitte. Turno con molte indicazioni e molte vittorie esterne, cinque compresa quella del posticipo del Piacenza ad Alessandria. Doppietta di Tavano (14) e Caccavallo (11) dopo il gol in apertura di Maccarone: la Carrarese torna da sola in testa con 27 punti, approfittando del pari casalingo dell’Arezzo. Per il Pro Piacenza (12) terza sconfitta consecutiva: l’effetto Maspero è già concluso. Da segnalare l’espulsione di Pasqualoni nell’occasione del rigore, che Bertozzi ha parato a Tavano (terzo errore consecutivo dal dischetto, record per la categoria). Fa un figurone la Pro Patria (16) che ferma sul pari l’Arezzo (25) e rischia anche di vincere, ma Le Noci calcia a lato un rigore al 81′. Padroni di casa in vantaggio con Brunori nel recupero del primo tempo, poi in 10 per l’espulsione di Basit e raggiunti grazie ad un clamoroso errore del portiere Pelagotti. Pro Vercelli (25) al terzo posto pur se con 2 partite da recuperare: successo di misura nel derby contro il Gozzano (15) che interrompe la serie positiva che durava da 5 giornate. Decide la punizione di Mammarella al 43′. Sullo 0-0 palo di Carletti per i padroni di casa (si giocava al Piola). Pareggio nel match più atteso della giornata: 1-1 tra Entella (19) e Novara (16). A segno Caturano nel finale di primo tempo, pari di Bove al 81′ e, per lo stesso difensore, cartellino rosso 4 minuti dopo. Esce tra i fischi il Pisa (19) che non va oltre l’1-1 contro l’Albissola (12). In vantaggio con Moscardelli al 54′ e che colpisce la traversa 3 minuti dopo, i nerazzurri sono raggiunti da Cais al 64′. E’ il quarto pari sulle 6 partite disputate all’Arena Garibaldi. Si chiude la serie del Cuneo (16) e l’imbattibilità di Marcone: il Pontedera (20) passa al Paschiero con il classico 2-0 firmato da Mannini (rigore al 16′) e Tommasini all’82’ che realizza al primo pallone toccato (era subentrato da meno di un minuto). Dopo 5 sconfitte consecutive l’Arzachena da un calcio alla crisi battendo il Siena (18), ovvero l’unica squadra capace di battere, fino ad oggi, l’Entella. Pandolfi e Moi in gol per i sardi, mentre nel finale Cianci accorcia per i toscani. Domina la Pistoiese (11), ma vince la Juventus (14) grazie al gol di Di Pardo al 2′. Gli arancioni sprecano l’inverosimile e non approfittano neppure della superiorità numerica (espulso Kastanos al 79′). Parità anche tra Lucchese (7) e Olbia (14): in rete Ragatzu (6) nel primo tempo e De Feo (7) al sesto minuto di recupero. (Alessandria US 1912)

Girone A

Alessandria US 1912 - Piacenza Calcio 1919 0 - 2 (0 - 1)

RETI:

19. Di Molfetta D. [Pi] , 71. rig. Pesenti M. [Pi]

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

PIACENZA CALCIO 1919: Fumagalli, Troiani, Bertoncini, Pergreffi, Barlocco, Nicco [88. Spinozzi], Marotta, Della Latta, Sestu [66. Cauz], Pesenti [74. Romero], Di Molfetta. A disp.: Verderio, Calore, Sylla, Silva, Mulas, Fedato. All.: Lussardi Andrea.

Arbitro: Miele Gianpiero (Nola) [Moro, Zampese]

Note

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