Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2002/2003
Serie C2
26-01-2003 - Giornata: 21 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Trento AC 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria Calcio US Brichetto Giacomo, Bracco Fabio, Rossi Niccolò, Minadeo Antonio, Vertullo Silvio [72. Presotto Stefano], Quadrini Daniele, Modesti Aureliano, Genocchio Marcello [76. D'Angelo Giorgio], Daldosso Diego, Rossi Giordano [64. Catenacci Filippo], Spader Giulio A disp.:Colloca Riccardo, (P) Di Giorgio Matteo, La Mattina Fabio, Lazzarin Alessandro All.: Andreazzoli Aurelio

Formazione avversaria
TRENTO AC: Rotoli, Olorunleke [76. Guerri], Maraner, Spinelli, Vago, Facchini [46. Deinite], Troiano, Lonzar, Pachera, Carbone [72. Ibewke], Corradi. A disp: Macchi, Trotter, Hasa, Abdallah. All: Miani Gianmaria

Arbitro: Orsato Daniele (Schio) [Martini, Bernardoni]
Note
In panchina per l'Alessandria Colombo al posto di Andreazzoli, ancora in attesa di transfer della Federazione. Ammoniti: Vago [T], Modesti [A], Maraner [T], Troiano [A]. Angoli: 1-6. Recuperi: 2.+ 4. Spettatori: 900 (414 paganti, 350 abbonati, incasso € 4.117) Giornata di sole, fredda. Terreno in discrete condizioni. Inizio gara ore 14.30

Commento
L'emozione più forte arriva dalla curva dei tifosi che ricordano con cori e striscioni quattro giovani morti in un incidente ALESSANDRIA E TRENTO, IL NULLA ASSOLUTO Pochi tiri in porta, finisce con il più scontato degli 0-0 Finisce con l'unico risultato possibile, cioè lo 0-0, lo scontro dei poveri che va in scena al «Moccagatta» fra i grigi e il Trento, formazioni relegate in zona playout. E se l'Alessandria può tutto sommato essere contenta per il pari colto con tanti ragazzini schierati dal primo minuto (ma dal prossimo turno potranno essere utilizzati 5-6 nuovi elementi), i gialloblù ospiti rimediano una figuraccia e paiono seriamente candidati a giocarsi la salvezza negli spareggi di fine maggio. I mandrogni propongono dal primo minuto l'ex viareggino Bracco, il cui tesseramento è stato autorizzato in extremis dalla Lega di serie C. Il neo-acquisto trova posto a destra mentre Nicolò Rossi viene spostato al centro della difesa, in sostituzione dello squalificato Bono e al fianco di Minadeo. In avanti, il tecnico Colombo (in panchina al posto di Andreazzoli) chiede a Spader di «cantare e portare la croce», sperando negli inserimenti a turno di Quadrini e Dal Dosso. Sul fronte opposto, mister Miani propone Corradi e Carbone tandem d'attacco e fa giocare le due punte molto vicine per aprire spazi agli inserimenti di Facchini. Tutto ciò che è stato studiato a tavolino in realtà non avviene sul campo perchè le due squadre danno vita a un primo tempo di rara bruttezza. Le uniche emozioni arrivano dagli spalti: commoventi i cori della Curva Nord che ricorda il tifoso alessandrino Pier Paolo Cuniolo e i tre amici morti in un incidente stradale. La compagine di casa gioca con il lutto al braccio, i supporters trentini gemellati con gli avversari partecipano al dolore e ricevono applausi. In avvio due guizzi di Corradi e Dal Dosso (parate facili di Brichetto e Rotoli) sembrano il preludio a un match vivace, invece per 45' si assiste a un campionario di errori su entrambi i fronti. Manovre neppure abbozzate, lanci approssimativi e conclusioni a rete'inesistenti. C'è solo un brivido in area alessandrina quando Brichetto in uscita alta perde palla ma Bracco salva in corner. In avvio di ripresa il portiere dei grigi salva alla grande su Corradi, poi l'Alessandria ci crede un po' di più e prova a costruire qualcosa dalle parti di Rotoli. Un tiro di Quadrini su appoggio di Spader finisce a lato, poi lo stesso Quadrini «cicca» il pallone e non finalizza un assist invitante di Dal Dosso. Il Trento replica con un tiro-cross di Vago che Brichetto smanaccia sulla traversa, poi l'ultima chance è sui piedi di Quadrini, fermato in extremis da Maraner mentre sta per entrare in area. Lo 0-0 è specchio fedele dell'andamento dell'incontro, ora per i grigi sarà fondamentale trovare nuova linfa con gli innesti prelevati dal Genoa: il tempo per uscire dalle pastoie della bassa classifica c'è, ma non bisogna più sbagliare. (La Stampa - Ed. Alessandria - Massimo Delfino) Con il Trento 0 a 0 tra gli sbadigli, aspettando l’ok dalla Lega per i nuovi contratti IL PAREGGIO DELL’ATTESA Domani l’incontro a Firenze per tecnico e sei giocatori. A Mestre la nuova Alessandria Il pareggio dell’attesa. Sul campo è l’attesa di un gioco che latita, perso tra gli sbadigli. Sicuramente il frutto di una partita che è figlia della classifica delle protagoniste. Alessandria e Trento: terzultima contro quartultima, un solo punto di differenza, che non cambia dopo due tempi dove ci si emoziona rileggendo quello striscione che avvolge la Nord, dove sta scritta una promessa, quella sì, vera, ‘Pier, non ti dimenticheremo mai’. Il resto è poco, valori da zone basse, impegno fuori discussione, ma sostanza nulla. E, allora, l’attesa si sposta fuori dal campo. A Firenze, dove l’incontro di oggi con il funzionario incaricato (Desimoni) slitta di 24 ore, ma l’amministratore unico Gianfranco Stoppino giura che martedì (domani, ndr) è il giorno giusto. «Consegneremo tutti i documenti e la fideiussione. E avremo l’ok per i giocatori». Quali? «Quelli che arrivano dal Genoa » aggiunge Stoppino. E, dunque, il portiere Barasso, i centrocampisti Donzella e Coquin e l'attaccante Matys. Restano i due punti interrogativi degli incerti. «Per Basso attendiamo la sua scelta definitiva già oggi, l'unico che continua ad avere riserve è Scantamburlo e, a questo punto, credo che le possibilità di averlo ad Alessandria si siano ridotte di molto». La Lega ha già concesso tre visti, per Bracco e Presotto già schierati contro il Trento, e per Tagli , che ieri è rimasto in tribuna per scontare la squalifica rimediata nel Sarre. «Domani depositeremo anche i contratti del centrocampista Saccani e del difensore Faccini – aggiunge l’amministratore unico - che arrivano dal Prato. Oltre a quello di Andreazzoli , naturalmente». E Mantelli. «Decideremo fra qualche giorno: il giocatore resterà con noi ancora una settimana, molto dipende anche dalla scelta finale di Basso: se il centrale rossoblù accetta Alessandria, l'ex granata potrebbe essere un doppione, in caso contrario ci sembra un buon interprete del ruolo». Aperto anche il capitolo partenze. «A metà settimana mi incontrerò con i dirigenti del Savona, che hanno chiesto La Mattina e Giordano Rossi e, nell'operazione, ci propongono la punta Paolo Lamberti». L'Alessandria cerca anche un esterno sinistro: Gilberto D'Ignazio, classe 1968, nell'ultima stagione al Taranto, è uno dei candidati, anche se la società per ora non conferma, «ma la fideiussione ci permette di effettuare ancora un paio di operazioni. A Mestre vedremo l’Alessandria in versione quasi definitiva». Quella che i tifosi aspettano. «Vorrei ringraziare il pubblico: ammirevole – aggiunge Stoppino – avevo chiesto un aiuto speciale e la risposta sono stati cori per 90 minuti». Per i grigi. E per Pier, Mauro, Niki e Andrea. (Il Piccolo, Mimma Caligaris, 27/01/2003) LA CRONACA: PRIMO TEMPO - 4’ Bracco in profondità, per Spader che viaggia a destra. L’attaccante evita Spinelli e cerca l’angolino lontano, Rotoli in tuffo smanaccia e allontana il pericolo; 6’ punizione per il Trento, dal vertice destro dell’area. Pachera s’incarica della trasformazione, destro tagliato su cui Vago prova a saltare per la deviazione aerea, ma Brichetto anticipa tutti, in presa alta; 7’ Quadrini, in area, tocca corto per Daldosso, che si fa largo tra le maglie gialloblù, il tocco ravvicinato trova Rotoli pronto a controllare, senza grossi patemi; 29’ il rilancio di Brichetto serve direttamente Quadrini, in vantaggio sulla trequarti sinistra d’attacco. Cross teso, Troiano s’improvvisa difensore e appoggia di petto a Rotoli, anticipando la deviazione di Spader; 44’ brivido per l’Alessandria: punizione dalla trequarti sinistra, ancora Pachera, Brichetto esce a vuoto, forse spinto, e sulla linea Minadeo spazza via in calcio d’angolo. SECONDO TEMPO - 1’ meno di 40 secondi e il Trento ha l’occasione più limpida per sbloccare il risultato. Pachera, a metacampo lancia Corradi, con la difesa grigia in controtempo. Brichetto si oppone con il corpo, un po’ scomposto, la palla carambola ancora sui piedi di Corradi, la seconda conclusione trova Minadeo pronto a deviare in angolo; 5’ Modesti in profondità per Spader che controlla, entra in area, tocca all’indietro per Quadrini, che prova ad incrociare, ma trova un tocco, nella bolgia delle maglie gialloblù, che sposta la palla in fallo laterale; 7’ gioca bene Spader, quasi all’altezza della bandierina, tocco a servire Daldosso, che entra in area e poi appoggia a Quadrini, libero di girare che, però, ‘cicca’ incredibilmente la sfera; 27’ ci prova Daldosso, sinistro nell’angolino che trova Vago a spazzare via; 35’ di testa Presotto rischia il più clamoroso degli autogol per anticipare Corradi, imbeccato da Deinite, per il Trento è il sesto calcio d’angolo; 38’ la manovra migliore dell’Alessandria: se ne va Spader a destra, cross teso sul secondo palo, dove Daldosso è pronto alla deviazione, spinto da Vago. Finisce a terra, episodio da rivedere, almeno un angolo sarebbe giusto, ma l’arbitro opta per la rimessa dal fondo. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Cremonese – Valenzana 1-1 Mantova – Legnano 0-1 Meda – Montichiari 1-1 Pavia – Mestre 1-0 Pordenone – Monza 1-0 Pro Sesto – Novara 1-0 Sudtirol – Pro Vercelli 6-0 Thiene – Biellese 1-1 CLASSIFICA: Novara, Pavia p. 46, Sudtirol, Pro Sesto 33, Mantova, Monza, Biellese, Pordenone, Legnano 29, Thiene 28, Cremonese, Mestre 25, Valenzana, Montichiari 24, Trento 21, Alessandria 20, Pro Vercelli 18, Meda 13. MARCATORI: 14 reti: Noselli (6, Alto Adige). 9 reti: Graziani (3, Mantova); Andreini (2, Montichiari); La Cagnina (Pavia). 8 reti: Ligori (3, Biellese); Palombo (3, Novara); Nordi (Pavia); Corradi (Trento). 7 reti: Cosa (2, Mestre); Egbedi (Novara); Baglieri (Thiene); Lauria (1, Valenzana). 6 reti: Job (3, Cremonese); Pasa (3, Pordenone); Maiolo (3, Pro Sesto). Il punto sul campionato La riscossa dei secondi. La 21ª giornata vede la seconda della classe far la voce grossa, inseguire la vetta e raggiungerla grazie al passo falso della capolista. Un buon segno, stimolante preludio a un immaginabile crescendo di emozioni nel resto del cammino. Quella del Pavia è vera impresa: gli uomini di Torresani, grazie al successo casalingo sul Mestre, acciuffano quello che sembrava un Novara inaffondabile, coronando un inseguimento iniziato quasi quattro mesi orsono. Da verificare adesso, per i piemontesi, il contraccolpo psicologico (se ci sarà) causato dall' aggancio e dall' arrivo della prima sconfitta stagionale. A fermare i ragazzi di Foschi è stata sabato la Pro Sesto che, assieme al dilagante Alto Adige (6-0 sulla malcapitata Pro Vercelli), continua a formare la coppia di inseguitrici, seppur notevolmente distanziate (-13). (Gazzetta dello Sport)