Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2018/2019
Serie C
27-01-2019 - Giornata: 23 - Lucca - Porta Elisa
Girone A


Lucchese Libertas AS - Alessandria US 1912 2 - 2 (0 - 2)
RETI: 47. Isufaj A. [Lu] , 93. Provenzano A. [Lu] 10. Gemignani A.[A], 33. Bellazzini T.[A]

Alessandria US 1912 Cucchietti Tommaso, Prestia Giuseppe, Panizzi Erik [46. Sbampato Edoardo], Agostinone Giuseppe, Sartore Francisco, Gatto Emanuele, Checchin Luca [69. Chiarello Riccardo], Bellazzini Tommaso [82. Gazzi Alessandro], Gemignani Andrea [63. Badan Andrea], De Luca Manuel [69. Akammadu Franklyn Obunike], Coralli Claudio A disp.:Gerace Matteo, (P) Pop Ionut Alin, Rocco Daniele, Santini Claudio, Sessa Nunzio, Zogkos Vasileios All.: D'Agostino Gaetano

Formazione avversaria
LUCCHESE LIBERTAS AS: Falcone, Lombardo, Gabbia, Martinelli, Favale, Bernardini [77. Di Nardo], Mauri, Zanini [46. Greselin], De Feo [46. Provenzano], Bortolussi, Sorrentino [46. Isufaj]. A disp.: Scatena, Bacci, Madrigali, Cardore, Santovito, Palmese, De Vito, Baroni. All.: Favarin Giancarlo.

Arbitro: Donda Nicola (Cormons) [Salama, Catucci]
Note
Espulsi 90.+6. Favarin [L – All.] e Mancino [A – vice All.]. Ammoniti: 11. Santini [A – dalla panchina], 90. Mauri [L], 92. Isufaj [L], 94. Baroni [L – dalla panchina] Angoli: 7-1. Recuperi: 2.+ 10. (assegnati 6.) Spettatori: 1.000 circa Giornata piovosa, terreno in condizioni precarie. Inizio gara ore 14,30

Commento
IL DOPPIO VANTAGGIO NON BASTA. POI FAVARIN COLPISCE CON UNA TESTATA MANCINO I Grigi gettano al vento la vittoria. Gesto alla Zidane contro il secondo di D’Agostino Una partita vinta, consegnata nel secondo tempo agli avversari, inesistenti nella prima frazione e rigenerati dai cambi a inizio ripresa. L'aggressività dell'Alessandria nella prima frazione sorprende i rossoneri, i Grigi hanno la possibilità di chiudere la gara segnando la terza rete. Poi, però, dopo l'intervallo, le gerarchie in campo cambiano, soprattutto in mezzo una supremazia che un ingresso anticipato di Gazzi forse avrebbe potuto arginare. Dopo il pareggio scoppia una rissa che è una delle pagine più brutte: Favarin dà una testata a Mancino, secondo dei Grigi. Come Zidane con Materazzi. Mancino finisce ko. Uno spettacolo indegno. Vedremo le conseguenze: gesti simili devono essere sanzionati pesantemente LE SQUADRE Due nuovi al debutto, Coralli in coppia con De Luca e Gemignani schierato come quinto, ma a sinistra. Un 3-5-1 con qualche interprete inedito, come Panizzi al centro della difesa (e Gazzi inizialmente in panchina), e la conferma di Checchin centrocampista centrale, con Sartore riportato a destra, ma con compiti più propositivi. Lucchese con il 4-3-3, Mauri ritorna a centrocampo e De Feo nel tridente d'attacco, a destra. LA PARTITA La prima occasione è per la Lucchese, punizione di Sorrentino, un metro fuori dall'area, si allunga Cucchietti e toglie dall'angolino. La risposta dell'Alessandria è il vantaggio: al 9', manovra tutta di prima, Bellazzini apre su Sartore e Falcone respinge la prima conclusione, ma l'esterno riprende e mette in mezzo per Gemignani, mezza girata al volo nell'angolino alto, Peccato che nell'esultanza, Santini entra in campo dalla panchina (vietato),l'arbitro lo vede e gli sventola il giallo: l'attaccante era diffidato e salterà la prossima gara con il Pisa. La risposta dei rossoneri è un tentativo di De Feo di poco sul fondo. L'Alessandria, però controlla bene il vantaggio, gioca alta e cerca di colpire con ripartenze. Come al 32': ancora Gemignani, coinvolto positivamente, questa volta come suggeritore, cross teso in area da sinistra, per Sartore, che incrocia, Falcone respinge, ma sui piedi di Bellazzini, che sfrutta l'occasione per il tap in vincente. Tre minuti dopo potrebbe essere tris, Sartore da destra per De Luca, che va a chiudere il triangolo sul primo palo e schiaccia di testa, ma Falcone si supera. Nel primo minuto di recupero ancora Sartore impegna il numero uno di casa, che non trattiene,ma questa volta non ci sono compagni pronti al tocco ravvicinato. Tre cambi di Favarin per provare a riprendere la gara e ci riesce subito, con Isufaj, che sfrutta una uscita avventata di Cucchietti, prima colpisce il palo e poi tocca in rete. Al 18' occasione enorme per chiudere la partita: contropiede, Gatto per Bellazzini, che scatta in posizione regolare e cerca di sorprendere il portiere con un pallonetto, palla di poco sul fondo. Provvidenziale Sartore al 24', allunga in angolo il diagonale di Bortolussi, ma la gara dell'Alessandria è in salita. D'Agostino prova a cambiare l'inerzia della partita, inserendo Chiarello al posto di Checchin e Akkamadu per De Luca, autore di una gara di generosità, svariando su tutto il fronte d'attacco. E' un assedio della Lucchese, al$2' Cucchietti vola e salva sul tiro di Favale. Al 3' di recupero la rincorsa dei padroni di casa vale il 2-2 dei padroni di casa con Provenzano. Poi scoppia una rissa tra le panchine, Favarin e Mancino espulso e l'allenatore della Lucchese dà una testata al secondo dei Grigi spaccandogli il naso. Non si gioca più. Finisce qui. Continuerà davanti al giudice sportivo (Il Piccolo.net – Mimma Caligaris) I grigi recitano il mea culpa per il doppio vantaggi osprecato ALESSANDRIA, UN’ALTRA OCCASIONE PERDUTA E IL VICE ALLENATORE “KO” PER UNA TESTATA Parapiglia indecoroso, Mancino riceve dal mister toscano Favarin un colpo alla Zidane I grigi buttano alle ortiche due punti d’oro a Lucca vanificando il doppio vantaggio, poi sono coinvolti in un parapiglia finale indecente. Succede di tutto dopo il gol del 2-2 della Lucchese: gli animi si scaldano oltre misura, i componenti delle due panchine vengono a contatto e nel mucchio selvaggio vola di tutto: ne fa le spese il vice di mister D’Agostino, cioè Gaetano Mancino, che viene colpito dall’allenatore dei padroni di casa Giancarlo Favarin con una violenta testata. Un gesto alla Zidane, da censurare totalmente. Nel dopo gara, il focoso tecnico toscano (protagonista di dichiarazioni non da fairplay già lo scorso anno ad Alessandria, quando era alla guida del Gavorrano) dà la sua versione dei fatti: «Episodi che si dovrebbero evitare, però ho ricevuto degli sputi». D’Agostino glissa: «A botta calda preferisco non dire nulla: chi doveva vedere ha visto e sicuramente avrà scritto sul referto». Messo da parte il poco edificante finale, c’è l’analisi della partita che inizia da una dichiarazione di D’Agostino già ascoltata altre volte: «Dobbiamo essere più cinici e alzare il livello di maturità nella gestione dei match». Il pensiero non può non andare alle due clamorose occasioni da gol non finalizzate: De Luca da due passi di testa esalta le doti del portiere di casa, poi Bellazzini si divorato la chance del 3-1 che probabilmente affosserebbe ogni velleità dei toscani. Peccato, perché nel primo tempo l’Alessandria è straripante, costruisce azioni su azioni e mette costantemente in difficoltà gli avversari: il gol (bello) di Gemignani e il facile tap in sotto misura di Bellazzini fanno spellare le mani ai pochi tifosi dei grigi sugli spalti. Difesa alta, fasce laterali presidiate e centrocampo che «ringhia» sui portatori di palla rossoneri: insomma, la Lucchese viene annichilita. Il gol dei padroni di casa ad inizio secondo tempo e i tre cambi di Favarin sparigliano purtroppo le carte e all’Alessandria cominciano a tremare le gambe. Vengono meno le certezze granitiche costruite nei primi 45’ e subentra l’ansia: il terzo gol solo sfiorato è il presagio della beffa che arriva nei minuti di recupero. Nonostante le sostituzioni (D’Agostino ne ha utilizzato ben cinque, il massimo a disposizione) la compagine mandrogna non riesce più a stare alta col baricentro e a contrastare i padroni di casa che, a dispetto della disperata situazione societaria, danno il tutto per tutto e acciuffano il pari che getta nello sconforto Prestia e compagni. Ci sarà molto da riflettere: questa squadra ha lasciato per strada almeno 6-7 punti per errori individuali o per un atteggiamento sbagliato (l’esempio lampante è la partita del Porta Elisa): sono comportamenti ai quali mister DAgostino deve rimediare con decisione per evitare di seminare parecchio e raccogliere il minino sindacale. (La Stampa – Francesco Gastaldi) LUCCHESE IN SALVO AL 92’ POI LA FOLLIA DI FAVARIN: TESTATA A UN AVVERSARIO Finale da film western al Porta Elisa. Subito dopo il 2-2 di Provenzano, che ha permesso alla Lucchese di raggiungere l’Alessandria, è successo il finimondo. Gli allenatori Favarin e Mancino - secondo di D’Agostino - sono stati espulsi dopo ripetute scintille: mentre avviavano negli spogliatoi Favarin («Sono stato offeso e ho ricevuto sputi in faccia» ha detto) ha steso Mancino con una testata che gli costerà una lunga squalifica. La gara è stata polemica tra i giocatori, come Coralli (ex fischiato) e Bernardini. I grigi, alla prima gara del 2019, sono passati con uno dei neo acquisti, il lucchese Gemignani, e raddoppiato col pisano Bellazzini. Favarin ha azzeccato i cambi e nella ripresa la Lucchese ha rimediato con Isufaj in mischia e Provenzano. (La Gazzetta dello Sport - Duccio Casini) FOLLIA FAVARIN: TESTATA A MANCINO E SCOPPIA IL CAOS Rissa finale in campo, con l’allenatore Favarin, che dopo essere stato insultato per tutta la gara dai panchinari dell’Alessandria, è stato espulso assieme a Mancino, vice di D’Agostino. E mentre la segretaria della Lucchese Ghilardi stava accompagnando il tecnico verso gli spogliatoi, Mancini ha continuato a cercare il contatto con Favarin, che a quel punto ha dato una testata al collega piemontese, sotto gli occhi del guardalinee e dei commissari di campo. Arriva anche la censura del presidente di Lega Pro, Francesco Ghirelli: «Inconcepibile un atto di violenza simile, per giunta nel “Giorno della memoria”. Spero che intervenga anche la Lucchese». Risultato giusto. Lucchese assente nella prima frazione, ma che dopo i cambi ha acciuffato con il cuore il pari. Alessandria prima padrona del campo, poi con la testa tra le nuvole. (Corriere dello Sport – Emiliano Pellegrini) LA LUCCHESE NON MUORE MAI E RIMONTA IL DOPPIO SVANTAGGIO Primo tempo da incubo, ripresa da sogno. Decisivi i cambi con Isufaj e Provenzano che pareggiano i conti con l’Alessandria Il domani non muore mai. Parafrasando il titolo di un film di James Bond, la Lucchese - guidata da una società fantasma, sotto di due reti al termine del prima tempo, con avversari che fanno dell’ostruzionismo una bandiera - al termine di una battaglia durata 96 minuti acciuffa un pari meritato quanto insperato. Una «remuntada» entusiasmante alla fine di una giornata grigia (come le maglie dell’Alessandria) e in Porta Elisa semi deserto (500 spettatori). Purtroppo anche stavolta la grande impresa dei giovanotti in casacca rossonera rischia di essere oscurata da un episodio increscioso avvenuto nei minuti di recupero dopo che un velenoso rasoterra di Provenzano aveva fatto esplodere lo stadio in un tripudio collettivo. Favarin, tecnico amato e vincente, cade nella provocazione del vice allenatore ospite. Colpisce con una testata il tecnico che crolla a terra. Ora rischia una maxi squalifica e pure una denuncia penale per lesioni se Gaetano Marino (Secondo dell’Alessandria) si farà refertare al pronto soccorso. Una vera iattura per la Lucchese che attende con ansia il verdetto del giudice sportivo. Criminalizzare un allenatore preparato come Favarin sarebbe ingeneroso. Conosce il calcio come pochi, ma in quel frangente ha perso la testa: forse per difendere la segretaria sportiva, forse perché l’Alessandria già da quando guidava il Gavorrano ha un conto in sospeso con lui. Favarin sa di aver sbagliato. Pagherà come ha sempre fatto nella sua carriera. Ma la società (quale?) farebbe un errore imperdonabile a non sostenerlo e a cambiare tecnico. Lui e Obbedio stanno reggendo quel che resta della Lucchese. Se in panchina non potrà sedere Favarin ci andrà il suo secondo Giovanni Langella. Ha il patentino, lavora con il mister da anni e l’intesa è perfetta. Nessuno meglio di lui può sostituirlo nei 90’. In 22 partite questa Lucchese ha conquistato 28 punti e senza il -8 sarebbe undicesima in classifica. Numeri che parlano da soli. I DUE VOLTI DEL MATCH Nel primo tempo la Lucchese non scende in campo. Eccezion fatta per una punizione del solito Lombardo, Cucchietti dorme tra due guanciali. Rossoneri lenti, prevedibili, senza nerbo. Normale che un terzino lucchese di S. Maria a Colle - Andrea Gemignani - con un tiro al volo porti in vantaggio l’Alessandria. Ed è normale che lo scatenato ex Sartore, il migliore dei suoi, procuri a Bellazzini la palla del raddoppio con i centrali rossoneri a fare le belle statuine. Sulle fasce i grigi fanno quello che vogliono e meno male che Falcone evita il terzo gol prima di andare a riposo. Nel secondo tempo Favarin cambia tutto: modulo (dal 4-3-3 al 4-3-1-2) ed interpreti. Via Zanini, Sorrentino e De Feo, dentro Greselin, Provenzano e Isufaj, che risulteranno tra i migliori. Pronti via e Isufaj accorcia andando a riprendersi un pallone che lui stesso aveva calciato sul palo. La sfida si riapre. A parte qualche svarione di Mauri (Bellazzini per poco non chiude il match), la squadra inizia a crescere mentre i piemontesi rinculano e nei contrasti si gettano a terra tarantolati nell’indifferenza della terna arbitrale. Prima Sartore salva in angolo su conclusione di Isufaj poi per due volte Cucchietti vola evitando il pari. Quando tutto sembra perduto Provenzano su un rimpallo trova il pertugio giusto per il 2-2 finale (Il Tirreno Ed. Lucca – Luca Tronchetti) RISULTATI: Arzachena – Arezzo 0-1 Gozzano – Pistoiese 0-1 Juventus U23 – Novara 1-1 Pisa – Piacenza 2-2 Pontedera – Robur Siena 3-3 Pro Piacenza – Olbia rinv. Pro Patria – Carrarese 3-1 Pro Vercelli – Albissola 1-0 Virtus Entella – Cuneo 3-1 CLASSIFICA: Pro Vercelli*** p. 42, Piacenza* 41, Arezzo, Carrarese 40, Virtus Entella****, Robur Siena 36, Pro Patria, Pontedera, Novara* 33, Pisa* 32, Gozzano, Juventus U23 25, Cuneo* (-7) 22, Alessandria 21, Pistoiese* 20, Olbia*, Lucchese (-8) 19, Albissola 17, Arzachena (-1) 14, Pro Piacenza***** (-8) 8. * = gare in meno. Lucchese e Pro Piacenza 8 punti di penalizzazione; Cuneo 7, Arzachena 1. Il TFN ha inflitto a Cuneo e Pro Piacenza 4 punti di penalizzazione. MARCATORI: 17 reti: Tavano Carrarese), 12 reti: Caccavallo (Carrarese), 10 reti: Cacia (Novara), Gliozzi (Robur Siena); 9 reti: Martignago (Albissola), Gucci (Pro Patira), Mota (Virtus Entella); 8 reti: Pesenti (Piacenza-Pisa 6-2) Il punto sul campionato Quattro squadre in due punti con la Pro Vercelli leader ma tante, troppe partita da recuperare che non permettono di esprimere in pieno i valori del campionato. Pro Vercelli (42) di misura sulla coriacea Albissola (17) che torna in crisi con 1 punto nelle ultime 5 partite: la capolista ha sempre in pugno la gara che sblocca al 79′ con un difensore, Borra. In precedenza la traversa su punizione di Mammarella e nel finale il rosso al ligure Rossini. Piacenza (41) in seconda posizione con il prezioso pari, in rimonta, di Pisa (32): la “vendetta” dell’ex Pesenti si consuma nel primo tempo con la doppietta al 18′ e al 35′; accorcia Terrani su rigore al 40′, poi il pari di Nicco al 60′. Arezzo (40) corsaro in Sardegna e aggancio alla Carrarese che perde la sua settima partita. Agli amaranto basta il gol di Buglio (6) al 18′ per espugnare Arzachena (14), mentre gli apuani sono battuti dalla Pro Patria (33) che ora ai play off ci fa un serio pensiero. Ancora una volta protagonista Le Noci (7) a segno al 25′ e al 44′ (rigore); nella ripresa accorcia il solito Tavano (17) al 64′, ma la partita è chiusa da Gucci (9) al 85′. V.Entella e R.Siena a quota 36. Per gli uomini di Boscaglia nessun problema per avere la meglio sul Cuneo (26): a segno Mota (10) al 23′ e il nuovo acquisto Iocolano al 31′ (complice ancora un macroscopico errore del portiere Marcone). Nella ripresa va in gol Eramo e, nel recupero, l’argentino Gissi decreta il 3-1 finale. Per il Siena 1 punto nella gara forse più spettacolare della giornata: 3-3 a Pontedera (33) con padroni di casa in vantaggio con A. Benedetti al 6′ ma raggiunti dopo 30 secondi da Gliozzi; Caponi riposta avanti i granata al 28′ e nella ripresa pari di Vassallo al 54′ con partita ribaltata dalla doppietta di Gliozzi (10) al 58′. Il definitivo pareggio è firmato da Tommasini (7) al 78′. Pareggio tra Juventus (25) e Novara (33): passano i bianconeri con Kastanos al 43′; pari di Cacia (10), su rigore, al minuto 66. Espulso Beruatto all’84’. Spreca una ghiotta occasione l’Alessandria (21) che contro la Lucchese (19) si fa rimontare il doppio vantaggio acquisito nel primo tempo: protagonista Sartore, autore dell’assist a Gemignani per il gol del nuovo acquisto (nato proprio a Lucca) al 9′ ed autore anche del tiro respinto da Falcone sui piedi di Bellazzini per il raddoppio al 32′. Nella ripresa cambia le carte Favarin (autore di un deprecabile gesto nel nervosissimo finale di partita) che mette in campo Isufaj e Provenzano: l’ex Chievo accorcia al 47′ raccogliendo la respinta del palo su una sua conclusione e l’ex Cuneo pareggia nel recupero. In mezzo Bellazzini sciupa la palla per chiudere il match al 59′ e Cucchietti si immola in un paio di occasioni, prima di capitolare sulla conclusione del numero 10 rossonero. Il programma si è completato nel pomeriggio di lunedì con Gozzano-Pistoiese dove gli arancioni hanno conquistato tre punti pesanti in chiave salvezza grazie alla rete di Piu al 52’. (Alessandria US 1912)

Girone A

Lucchese Libertas AS - Alessandria US 1912 2 - 2 (0 - 2)

RETI:

47. Isufaj A. [Lu] , 93. Provenzano A. [Lu] 10. Gemignani A.[A], 33. Bellazzini T.[A]

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

LUCCHESE LIBERTAS AS: Falcone, Lombardo, Gabbia, Martinelli, Favale, Bernardini [77. Di Nardo], Mauri, Zanini [46. Greselin], De Feo [46. Provenzano], Bortolussi, Sorrentino [46. Isufaj]. A disp.: Scatena, Bacci, Madrigali, Cardore, Santovito, Palmese, De Vito, Baroni. All.: Favarin Giancarlo.

Arbitro: Donda Nicola (Cormons) [Salama, Catucci]

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