Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2002/2003
Serie C2
16-02-2003 - Giornata: 23 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Legnano AC 0 - 2 (0 - 1)
RETI: 43. Bernardi [Le] , 81. Brellier [Le]

Alessandria Calcio US Biato Enzo Maurizio [46. Brichetto Giacomo], Arrieta Cristian, Bracco Fabio, Minadeo Antonio, Rossi Niccolò, Quadrini Daniele, Pascali Manuel, Modesti Aureliano, Brognoli Stefano, Coquin Stephane [78. Daldosso Diego], Spader Giulio [78. Matys Piotr] A disp.:Berardo Marco, Bono Alain Mack Mboune Elvis, Porretto , Tagli Alessandro All.: Andreazzoli Aurelio

Formazione avversaria
LEGNANO AC: Malatesta, Pandullo, Chiti, Bucci, Zanardo, Bonomi, Brellier, Scapolo [62. Taribello], Iori, Zirilli [93. Spaziani], Bernardi [66. Ferraresso]. A disp: Lico, Maradini, Sala, Capetti. All: Gregucci Angelo Adamo

Arbitro: Landolfo Giuseppe (Frattamaggiore) [Corti, Vinciguerra]
Note
Rigore parato a 86. Quadrini [A] Ammoniti: Pandullo [L], Modesti [A], Brellier [L], Taribello [L], Minadeo [A]. Angoli: 8-5. Recuperi: 4.+ 5. Spettatori: 900 (390 paganti, 350 abbonati, incasso € 5.481) Giornata fredda con forte vento. Terreno discreto ma molto duro. Inizio gara ore 14.30

Commento
Grigi sempre più giù in classifica. Quadrini sbaglia anche un rigore ALTRA UMILIAZIONE PER L'ALESSANDRIA Il Legnano passa 0-2 senza forzare. Tifosi inferociti a fine gara Con il minimo sforzo il Legnano sbanca 2-0 il «Moccagatta» e fa esplodere per l'ennesima volta la rabbia dei tifosi grigi, che assaltano la tribuna e inveiscono nei confronti del presidente Boiardi. Che possa essere un altro pomeriggio infelice lo si capisce da uno striscione esposto nella Gradinata Nord: «Cnd: che ne dite» testimonia il timore degli Ultras di vedere la squadra del cuore finire amaramente fra i dilettanti. Unica nota lieta i 665 euro raccolti sugli spalti da Angelo Bassi e Anna Massobrio a favore di un giovane che deve sottoporsi a un trapianto di organi. Sul campo, con tanti neo-acquisti schierati fin dal primo minuto, l'Alessandria fatica a trovare le misure mentre i lombardi dimostrano maggiore disinvoltura nella manovra. E' Scapolo a dettare i ritmi con palla a terra mentre sul fronte opposto solo Brignoli ha qualche guizzo interessante ma non è assecondato dai compagni. Per il resto la formazione di Andreazzoli (priva di peso e di estro) si affida a improbabili lanci lunghi per Spader che di testa, è però sovrastato dai difensori ospiti. Il forte vento non aiuta poi le due contendenti, ma i giocatori ci mettono molto del loro, compiendo errori grossolani anche in disimpegno. Si arriva senza sussulti al 39' quando Brognoli inventa una mezza giravolta che costringe Malatesta a deviare in corner. Dalla bandierina Quadrini pesca Arrieta, che sbuca in area ma di testa alza troppo la mira. Rephca Zirlili con un destro alto, poi al 43' l'episodio che in pratica segna l'incontro. Su azione da calcio d'angolo il Legnano passa grazie a Bernardi che approfitta al meglio di una palla vagante nell'area piccola. Ripresa nervosa, con Zirlili protagonista di un colpo proibito a Minadeo non sanzionato dall'arbitro e con l'Alessandria protesa invano alla ricerca del pari. Un paio di occasioni, peraltro del tutto casuali, capitano anche ai padroni di casa, ma Coquin e Quadrini le sprecano in malo modo. Quando Brellier (82') raddoppia con un bel tiro dal limite, il pubblico del «Moccagatta» esplode in una violenta contestazione al presidente Boiardi, che viene circondato in tribuna e costretto alla fuga. Sul campo, c'è ancora il tempo per assistere a un rigore per i grigi, che Quadrini si fa parare da Malatesta. Finisce 2-0 e l'Alessandria penultima sprofonda verso la serie D. (La Stampa - Ed. Alessandria - Massimo Delfino) Anche il Legnano passa al Moccagatta: 2-0, l’Alessandria è in caduta libera PENULTIMI. CON QUALE FUTURO? Punita una squadra che non c’è. E Stoppino parla: ‘Io a rischio? Deciderà l’assemblea’ A fondo, passo dopo passo. Solo un punto nelle ultime quattro partite, quelle della gestione Andreazzoli : 19 con Pagliari in panchina, uno solo dopo la ‘rivoluzione di gennaio’, con l’attacco a secco e la difesa che incassa altre due reti dal Legnano dopo il tris secco a Mestre. Un’Alessandria che non c’è più o, comunque, c’è poco, quasi nulla, la pochezza dei primi 45 minuti che non può essere cancellata dalle quattro occasioni create e sciupate nella ripresa. Alla Pro Vercelli che vince riesce il sorpasso, adesso i grigi sono penultimi e anche il Meda, che non vince da tempo immemorabile, rosicchia un punto ad una squadra che tale non è, per ammissione anche del suo tecnico. «Per adesso siamo solo un gruppo, che deve, anzitutto, essere rimesso in condizione atletica». Già, ma il tempo sta scadendo: non siamo a luglio, quando ci sono settimane davanti per assemblare i pezzi, le opportunità rimaste sono solo undici, poche per una formazione che lamenta carenze strutturali evidenti. Anche quando - infortuni, squalifiche e ultimi visti – sarà al completo, le difetterà ‘peso’: magari agilità ne avrà, ma non sempre basta, soprattutto quando non c’è da gestire un centroclassifica, ma c’è una intera stagione da salvare. Dai nuovi pochi segnali positivi, Brognoli per un tempo, il primo, Matys qualcosina nella ripresa, Arrieta a sprazzi. Coquin da rivedere, ma non come seconda punta: anche Andreazzoli , alla fine, ammette «lo avrei cambiato alla fine del primo tempo, se non avessi già dovuto effettuare due cambi forzati per gli infortuni a Spader (contrattura al polpaccio,con sospetto stiramento, ndr) e a Biato». Basta un Legnano poco più che discreto - ma in zona playoff - per mettere a nudo i molti limiti di un’Alessandria che rischia una caduta libera. E aspetta di conoscere, oggi, la decisione del tribunale e domani quella dell’assemblea della società, in cui potrebbe essere messa in discussione la posizione di Gianfranco Stoppino, ieri assente per un attacco di febbre. «Non ho ricevuto chiamate dall’azionista di maggioranza, neppure dopo la gara (così ieri, intorno alle 21, ndr). Mi hanno chiamato i tifosi, loro sì, che vorrebbero intervenire all’assemblea di domani. Vorrei solo dire che la cena di sabato della squadra, che a quanto mi è stato riferito, ha suscitato tante critiche era stata autorizzata dal presidente, che viene informato di tutte le nostre azioni e nulla viene fatto senza il suo consenso». Le fideiussioni da chi sono arrivate? «Non chiedetemi nomi, posso solo dire che sabato scorso l’amministrazione comunale mi è stata di grande aiuto nel contattare Macalli e avere dalla dottoressa Conigliaro l’indicazione esatta della cifra da versare. E ringrazio anche la Cassa di Risparmio di Alessandria e la Banca Popolare di Lodi». Si sente in discussione? «Ho fatto tutto quanto nelle mie possibilità: deciderà l’assemblea e chi detiene le azioni dell’Alessandria. Se qualcuno vuole farsi avanti, però, esca allo scoperto e lo dica chiaramente, senza più nascondersi». (Il Piccolo, Mimma Caligaris, 17/02/2003) PRIMO TEMPO - 3’ scatta Quadrini a destra, prende bene il tempo a Zanardo, ma per il guardialinee si aggiusta la palla con la mano. L’arbitro fischia e ferma una buona azione offensiva; 8’ punizione per l’Alessandria: dal limite, centrale, batte Quadrini, aggira la barriera, ma la palla è bassa e non impensierisce Malatesta; 16’ Brognoli ha una buona palla al limite, difesa caparbiamente, ma perde il tempo giusto e la conclusione è fuori di un paio di metri; 17’ gran destro, a rientrare, di capitan Scapolo, con palla a fil di palo sul tuffo di Biato: il segnale che il Legnano sta crescendo; 33’ sinistro al volo di Zirilli, la sfera è alta di un soffio; 38’ dalla bandierina di sinistra Quadrini, in mezzo all’area incorna bene Arrieta, più alto di tutti, ma la palla s’impenna, un metro abbondante sulla traversa; 43’ Legnano in vantaggio: sugli sviluppi di un angolo pasticciano MInadeo e Niccolò Rossi, che ingannavo anche Biato. Lo stop poco felice del capitano è un assist per Bernardi che, da pochi metri, ribadisce in rete. SECONDO TEMPO 1’ Ci prova subito Brognoli, la conclusione trova Malatesta pronto a bloccare; 7’ Modesti ruba palla a centrocampo e allarga subito per Quadrini, a destra. Il tiro cross, da buona posizione, però, s’impenna abbondantemente sulla traversa; 9’ Malatesta si oppone con il corpo a Matys, riprende Coquin con la porta sguarnita, ma la conclusione, incrociata, è sul fondo; 14’ protestano i giocatori grigi per un fallo di mano in area di Bonomi, che l’arbitro ignora; 17’ ancora una buona sponda di Coquin per il solito Quadrini, che non inquadra lo specchio della porta; 19’ l’occasione più limpida per i grigi: tutta di prima Matys che serve Coquin, sponda per Quadrini che, tutto solo, con Malatesta fuori casusa, sbaglia incredibilmente e il diagonale si perde un paio di metri a lato della porta difesa dall’ex grigio; 26’ contropiede del Legnano: Zirilli è in vantaggio sulla difesa alessandrina, ma al momento del tiro quasi scivola e il suo destro s’impenna; 36’raddoppiano i lilla di Gregucci: Ferraresso, entrato al quarto d’ora, imbecca Brellier che, da trenta metri, trova l’angolo giusto e chiude la partita; 39’ ci prova ancora Quadrini, in mezza rovesciata ma Malatesta si allunga, quel tanto che basta per la prodezza che frutta solo un angolo; 41’ calcio di rigore un po’ generoso per l’Alessandria, per un fallo su Matys. Dal dischetto Quadrini, trasformazione telefonata, che Malatesta intuisce e blocca (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Biellese – Pro Sesto 2-2 Cremonese – Pavia 2-0 Mantova- Monza 1-0 Meda – Mestre 2-2 Pro Vercelli – Montichiari 1-0 Sudtirol – Valenzana 3-0 Thiene – Novara 1-0 Trento – Pordenone 0-0 CLASSIFICA: Novara, Pavia p. 49, Sudtirol 39, Pro Sesto 35, Pordenone, Legnano 33, Mantova, Thiene 32, Monza, Biellese 30, Cremonese, Mestre 29, Valenzana 27, Montichiari 25, Trento 22, Pro Vercelli 21, Alessandria 20, Meda 14. MARCATORI: 16 reti: Noselli (6, Alto Adige). 9 reti: Ligori (3, Biellese); Graziani (3, Mantova); Andreini (2, Montichiari); Palombo (4, Novara); La Cagnina e Nordi (Pavia); Lauria (3, Valenzana). 8 reti: Cosa (2, Mestre); Egbedi (Novara); Maiolo (3, Pro Sesto); Corradi (Trento). 7 reti: Job ( 3, Cremonese); Pasca (Mestre); Pasa (3, Pordenone); Baglieri (Thiene). Il punto sul campionato Nel girone A, è tutto come prima. Chissà se a fine stagione una fra Novara e Pavia avrà da lamentarsi per quest' occasione persa: a braccetto da qualche settimana, hanno avuto l' occasione per sganciarsi e l' hanno mancata, perdendo clamorosamente. E intanto l' Alto Adige, pur staccato di 10 punti, continua a fare progressi non imitato dalla Pro Sesto che, invece, vede il gruppo degli inseguitori avvicinarsi sempre di più (Gazzetta dello Sport)