Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2002/2003
Serie C2
23-02-2003 - Giornata: 24 - Monza - Brianteo


Monza Calcio - Alessandria Calcio US 2 - 0 (1 - 0)
RETI: 43. Pelatti [Mo] , 92. Margheriti [Mo]

Alessandria Calcio US Brichetto Giacomo, Berardo Marco, Bracco Fabio, Minadeo Antonio, Rossi Niccolò [76. Donzella Massimo], Arrieta Cristian, Pascali Manuel, Daldosso Diego, Quadrini Daniele, Novembrino Salvatore [55. Brognoli Stefano], Matys Piotr [73. Coquin Stephane] A disp.:(P) Castagnone Michele, Genocchio Marcello, Presotto Stefano All.: Andreazzoli Aurelio

Formazione avversaria
MONZA CALCIO: Righi, Zoboli, Piccioni, Moro [73. Maggioni], Leone [81. Antonellini], Pagani, Borghetti, Panepinto [54. Margheriti], Ticli, Pensalfini, Pelatti. A disp: Redaelli, Davanzante, Balbo, Basilico. All: Piantoni Oscar

Arbitro: Guerriero Giuseppe (Catanzaro) [Caddia, Franzi]
Note
Espulsi 44. Minadeo [A], Pelatti [M]. Ammoniti: Pascali [A], Pagani [M], Angoli: 3-0. Recuperi: 2.+ 5. Spettatori: 1.000 (incasso € 3.600). Giornata di sole, fredda. Terreno discreto. Inizio gara ore 14.30.

Commento
Finisce 2-0. Forse Soldo nuovo trainer dei grigi ALESSANDRIA SENZA GIOCO AFFONDA ANCHE A MONZA Il massimo risultato con il minimo sforzo per il Monza che, seppur a tratti pasticcione e poco costruttivo, ha la capacità di sfruttare al meglio le uniche due occasioni capitatele durante la partita con un'Alessandria inconsistente. Finisce 2-0, decidono un contropiede di Pagani concluso in rete da Pelatti poco prima dell'intervallo e un'azione personale di Margheriti a tempo oramai scaduto, con il portiere alessandrino Brichetto fuori dai pali. Per il resto lo spettacolo lascia molto a desiderare. Una nota eloquente: il primo corner dell'incontro è battuto dai padroni di casa dopo ben 37 minuti. Qualche scintilla, in realtà, si vede alla fine del primo tempo quando le due squadre sono costrette a giocare a ranghi ridotti. Pelatti lanciato a rete viene ostacolato da Minadeo. Il monzese non gradisce e durante la caduta sferra un calcio all'avversario. L'arbitro si consulta con il guardalinee ed estrae due cartellini rossi. Se il campo è avaro di emozioni, lo spogliatoio offre parecchi spunti interessanti. In casa alessandrina si prospettano alcune novità di carattere tecnico. L'addetto stampa Gigi Poggio spiega che «la società si sta riservando di valutare la situazione riguardante la conduzione della squadra. Non posso dire di più, ma il presidente Boiardi ha lasciato la stadio prima del fischio finale perché non se la sentiva più di guardare la partita». Parole non gradite da mister Andreazzoli. «E' da una settimana che sento dire di essere esonerato, di non avere più alcuna autorità sui giocatori - dichiara -. Questo clima non aiuta certo a lavorare bene. I ragazzi hanno dimostrato di avere la testa sulle spalle, hanno dato tutto quello che potevano. Ma sicuramente tutti quanti risentiamo della situazione agitata. Stiamo lavorando in condizioni disperate, abbiamo difficoltà tecniche accentuate anche dal fatto che contro il Monza, per un motivo o per l'altro, non abbiamo potuto disporre di molti giocatori. Se il presidente vuole allontanarmi non deve fare altro che dirmelo chiaramente. Mi toglierebbe un sacco di pensieri». Nomi di probabili sostituti non ne vengono fatti. In via ufficiosa si parla però di Carletto Soldo (meno probabile l'ingaggio di Gianpaolo Rossi, che pure ha assistito alla partita dei grigi dalle tribune dello stadio Branteo), a cui Boiardi avrebbe già fatto un'offerta. Tornando alla gara, per i grigi è lo «zero assoluto»: squadra senza gioco e senza nerbo, quasi rassegnata a una posizione di classifica deludentissima. Ma se l'allenatore ha colpe indubbie, chi ha pensato di rinforzare i grigi a gennaio non ne ha davvero azzeccato una. (La Stampa - Ed. Piemonte Sport - Annamaria Colombo) A Monza terza sconfitta consecutiva per l’Alessandria, più isolata al penultimo posto C’E’ SOLDO PER I GRIGI Oggi la decisione: Andreazzoli verso l’esonero, l’ex tecnico del Lecco ieri in tribuna Terza sconfitta consecutiva. E terzo allenatore: l’Alessandria che fa un solo punto in cinque gare e non segna da sei cambia ancora. Esonero annunciato, quello di Aurelio Andreazzoli, anche se non ancora ufficiale: la proprietà si è presa una pausa di riflessione, ma la presenza di Carlo Soldo, ieri in tribuna al ‘Brianteo’, è già una indicazione, chiara, di scelte imminenti. «In giornata saprete» puntualizza Gigi Poggio, l’addetto stampa, a cui la società affida il pensiero del ‘dopo Monza’. Un pensiero meditato in una settimana di inutili tentativi di convincere Dino Pagliari a riprendere il suo posto: il passaggio successivo, evidentemente, è stato un primo contatto, già venerdì, con Soldo, che ieri ha visionato la squadra. E che, da navigato inquilino delle panchine di C1 e C2, non è il tipo da considerarsi soluzione di ripiego. Anche se così fosse, non avrebbe il tempo per farlo: se oggi firmerà – come sembra ormai deciso - lo aspetta un’impresa disperata, non impossibile, ma difficilissima, provare a salvare una squadra che, a Monza, ha ribadito limiti enormi. Imputabili anche a chi la mette in campo, ma soprattutto ad un’operazione - il ‘pacco tutto compreso’ di metà gennaio - che ha avuto un solo risultato, indebolire un gruppo già smembrato strada facendo, dove quantità (una decina di innesti) non ha coinciso con qualità. Chi ha confezionato questo ‘servizio’ all’Alessandria - e Roberto Lamanna fa parte di questo gruppo, per sua ammissione («ho suggerito a De Poli di mandare certi giocatori ad Alessandria» aveva detto a ‘A tutto campo’, tre settimne fa) - ha fatto solo il male di una squadra che, anche senza innesti, oggi potrebbe avere qualche punto in più senza le rivoluzioni, dannose e sconquassanti - di un mese e mezzo fa. Gli unici innesti davvero essenziali erano un portiere (ma perché non si dà fiducia a Castagnone, ora che Biato ha problemi fisici), un esterno sinistro e una punta: i primi due non sono arrivati, per il terzo ruolo, anziché crescere, ci si è indeboliti, con elementi che non giocano una gara vera - di un campionato vero - da quasi un anno. Cosa erano Basso, Barasso e Scantamburlo? Specchietti per le allodole? O, peggio, nomi da dare in pasto ad una tifoseria che ha subito di tutto in questi ultimi otto mesi e, comunque, non molla, attaccata ad una maglia di cui molti, troppi hanno dimenticato il colore e di una società cui si è osato pensare - ed è l’oscenità peggiore – di cambiare nome? In tutto questo ‘teatrino’ Andreazzoli ha la ‘colpa’ di essere finito in questo ‘pacco dono’. Che oggi potrebbe lasciare in eredità a Soldo: classe 1942, originario di Genivolta, nel Cremonese, Imperia, Lecco e Alzano le ultime tre panchine, due salvataggi centrati e uno mancato (anche se i bergamaschi sono stati ripescati in estate), anche una esperienza alla guida della nazionale irachena. Anche qui si combatte, per la sopravvivenza dell’Unione sportiva Alessandria Calcio 1912. (Il Piccolo, Mimma Caligaris, 24/02/2003) PRIMO TEMPO - 8’ punizione sulla trequarti d’attacco: Pagani in avanti per Panepinto, sinistro dal limite, Brichetto si distende, ma non trattiene, si avventa sulla palla Pensalfini, la conclusione è rimpallata dal compagno di squadra Pelatti e si perde sul fondo; 20’ la prima occasione del Monza è subito da brivido: Borghetti allarga per Leone, smarcato sulla trequarti d’attacco. Destro in corsa, a cercare l’angolino più lontano, Brichetto si distende, la palla passa un metro a lato del palo di destra; 24’ finalmente l’Alessandria in avanti: Daldosso serve Matys tutto solo in area, con la porta spalancata, ma perde il tempo, incespica nel pallone e Righi può recuperare senza grandi affanni, coinvolgendo la difesa in un facile disimpegno; 36’ salta più alto di tutti Pelatti, il suo colpo di testa è toccato in angolo; 43’ Monza in vantaggio: Pagani apre a destra per Pelatti, che prende il tempo alla difesa grigia. Il movimento di Minadeo è sbagliato, l’attaccante è in gioco e può incrociare, Brichetto potrebbe stare in porta e, invece, azzarda un intervento di piede, senza esito e la palla scivola in rete; 44’ doppia espulsione: Minadeo protesta con Pelatti per una simulazione e subisce la reazione dell’avversario, l’arbitro estrae due cartellini rossi. SECONDO TEMPO - 13’ Matys controlla un buon pallone e apre subito per Quadrini, a destra, rasoterra un paio di metri a sinistra della porta difesa da Righi; 15’ ci prova Margheriti, da 25 metri: centrale, Brichetto in due tempi; 17’ Borghetti allarga per Ti c l i , libero a destra: l’esterno si accentra, in area cerca la conclusione sul primo palo, Brichetto c’è; 19’ Quadrini mette al centro un cross teso per la testa di Arrieta, che schiaccia a terra, la palla sfugge di mano a Righi, ma né Arrieta, né Matys riescono a ribadirla in rete; 23’ buco della difesa alessandrina, Margheriti, dal limite, grazia Brichetto; 34’ Brognoli in corsa, da posizione defilata: sull’esterno della rete; 42’ cade in area Quadrini, affossato da Zoboli, ma per l’arbitro è tutto regolare e le proteste dell’Alessandria non sono neppure forti; 45’ punizione centrale, l’ultima occasione per l’Alessandria: da 25 metri, la trasformazione di Quadrini passa abbondantemente sopra la traversa; 47’ raddoppia il Monza: difesa fuori causa, Ticli appoggia per Margheriti, che ha un’autostrada davanti e, questa volta, non sbaglia, infilando Brichetto in uscita disperata quanto inutile (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Cremonese – Meda 3-0 Legnano – Pro Vercelli 0-0 Mestre – Mantova 0-1 Montichiari – Biellese 2-0 Pavia – Trento 2-0 Pordenone – Thiene 1-0 Pro Sesto – Sudtirol 0-1 Valenzana – Novara 3-1 CLASSIFICA: Pavia p. 52, Novara 49, Sudtirol 42, Pordenone 36, Mantova, Pro Sesto 35, Legnano 34, Monza 33, Cremonese, Thiene 32, Valenzana, Biellese 30, Mestre 29, Montichiari 28, Trento, Pro Vercelli 22, Alessandria 20, Meda 14. MARCATORI: 16 reti: Noselli (6, Alto Adige). 10 reti: Lauria (3, Valenzana). 9 reti: Ligori (3, Biellese); Graziani (3, Mantova); Andreini (2, Montichiari); Palombo (4, Novara); La Cagnina e Nordi (Pavia). 8 reti: Job (3, Cremonese); Cosa (2, Mestre); Egbedi (Novara); Maiolo (3, Pro Sesto); Corradi (Trento). 7 reti: Pasca (Mestre); Pasa (3, Pordenone); Baglieri (Thiene). Il punto sul campionato La novità più clamorosa viene dal girone A dove il Pavia, al culmine di un lungo inseguimento (11 partite e 8 vittorie dopo lo scontro diretto), è riuscito a superare il Novara, che sembrava irraggiungibile e che invece, con tre sconfitte di fila in trasferta, ha dilapidato il suo ricco vantaggio. Il Sudtirol liquida la Pro Sesto in trasferta e si avvicina al secondo posto, distante ancora sette punti …