Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2002/2003
Serie C2
02-03-2003 - Giornata: 25 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Pavia AC 1 - 2 (0 - 0)
RETI: 72. rig. Quadrini D.[A] 50. Nordi [Pa] , 65. rig. Ambrosoni [Pa]

Alessandria Calcio US Castagnone Michele, Bono Alain Mack Mboune Elvis, Berardo Marco, Bracco Fabio, Rossi Niccolò, Faccini Andrea [57. Matys Piotr], Pascali Manuel, Modesti Aureliano, Brognoli Stefano [68. Daldosso Diego], Quadrini Daniele, Rossi Giordano [75. Coquin Stephane] A disp.:(P) Brichetto Giacomo, Donzella Massimo, La Ciura , Tagli Alessandro All.: Soldo Carlo

Formazione avversaria
PAVIA AC: Mandrelli, Todeschini, Zocchi (46. Stocco), Preite, Gheller, Gambadori, Ambrosoni, Buglio (61. Sanavio), Cardamone (84. Crippa), Inacio, Nordi A disp: Monguzzi, Dondo, Liverani, La Cagnina. All: Torresani Marco

Arbitro: Herberg Roland (Messina) [Varriale, Aiello]
Note
Per l'Alesssandria in panchina Colombo al posto di Soldo, squalificato Ammoniti: Ambrosoni [P], Sanavio [P], Rossi Niccolò [A], Modesti [A], Todeschini [P]. Angoli: 3-2 Recuperi: 2.+ 5. Spettatori: 1.200 (746 paganti, 350 abbonati, incasso € 9.797) Cielo coperto, terreno discreto. Inizio gara ore 15.00

Commento
L'ex Nordi apre le danze: la capolista vince 1-2 L'ALESSANDRIA E' IN CRESCITA MACEDE AD UN CINICO PAVIA La cura Soldo produce i primi effetti sul morale e sul gioco dei grigi, ma la capolista Pavia si conferma cinica espugnando 2-1 il «Moccagatta». Tuttavia, l'Alessandria ritrova più di una certezza ed esistono le premesse per un finale di stagione più decoroso. Il tecnico lombardo inserisce fra i titolari alcuni elementi che erano stati accantonati dal precedente allenatore Andreazzoli, dando più razionalità ed equilibrio alla squadra che non lesina grinta e orgoglio. Modesti e Pascali tornano a formare la coppia centrale di centrocampo, Quadrini svaria a supporto di Giordano Rossi e la difesa gioca molto «alta», accorciando gli spazi con gli altri reparti e favorendo rapide ripartenze. Con questi presupposti la salvezza non è un miraggio: insomma, è già accantonata la sconcertante parentesi «imposta» da chi pensava di aiutare il club, anche se fra i rinforzi offerti a gennaio alla dirigenza Matys dimostra buone doti. L'Alessandria inizia con piglio aggressivo, guadagna il primo corner dopo 40 secondi e poco dopo, sugli sviluppi di una punizione calciata da Modesti, va vicina al vantaggio, complice una deviazione fortuita di un difensore ospite, che costringe il portiere Mandrelli alla respinta d'istifito. Il Pavia è sornione, lascia sfogare gli avversari e poi si riorganizza dopo il quarto d'ora. Al 16' un rasoterra di Buglio impegna Castagnone, ben più pericoloso è un successivo piazzato di Nordi (staffilata sul primo palo), su cui il numero uno dei grigi si produce in un'applaudita parata. La gara resta equilibrata e piacevole e sul campo non si notano i 32 punti di differenza in classifica fra le due contendenti. Così, nel finale di tempo, è ancora la formazione mandrogna a creare le premesse del gol con una combinazione Giordano Rossi-Faccini, conclusa con un debole rasoterra. La ripresa si apre con l'occasionissima per i grigi, ma Mandrelli si supera deviando a mano aperta il siluro di Modesti. Sul capovolgimento di fronte arriva inatteso il vantaggio della capolista. Nordi prende palla ai trenta metri, avanza e spara un sinistro imprendibile per Castagnone. L'Alessandria accusa il colpo e subisce il raddoppio al 66': Bracco stende Inacio in area e il rigore viene trasformato da Ambrosoni. Partita chiusa? No, i grigi hanno carattere e determinazione da vendere: Matys viene atterrato da Stocco e dal dischetto Quadrini accorcia le distanze. Il finale è convulso, i grigi ci provano fino al 95' ma il Pavia non corre eccessivi pericoli e porta a casa tre punti pesantissimi. (La Stampa - Ed. Alessandria - Massimo Delfino) Nonostante la sconfitta con il Pavia l’Alessandria dell’era Soldo ha già cambiato volto GRIGI BATTUTI. MA TRASFORMATI Squadra aggressiva, che ci crede. E i tifosi, alla fine, chiamano i giocatori sotto la curva Si può anche ripartire da una sconfitta. Se è una sconfitta come quella contro il Pavia: che non dovrebbe essere neppure un ko, perché l’Alessandria sfida la capolista smettendo i panni dimessi della predestinata alla sconfitta e vestendo quelli della formazione che ha ben chiari i suoi obiettivi e sa di dovere usare i mezzi a disposizione. Tutti, senza risparmiarsi: grinta, determinazione, voglia, lucidità, cattiveria. E, naturalmente, anche gioco e un assetto tattico azzeccato: quest’ultimo merito di Carlo Soldo uno che – a rileggere la gara di ieri - sembra fatto apposta per smentire tutti quelli che dicono che “il peso degli allenatori non va oltre il 10/20 per cento nel rendimento di una squadra». Mettiamo pure nel conto quel ‘surplus’ di impegno che, inevitabilmente, i giocatori mettono, sempre, quando c’è un cambio in panchina, ma l’Alessandria che fa soffrire il Pavia ha molto di più: ha, soprattutto, il dna della squadra che adesso ha ben chiaro il traguardo e la strada, obbligata, per raggiungerlo. Fatta di voglia, di convinzione, di umiltà: mai di rassegnazione, meno che mani di rinuncia, con le facce da funerale gettate nel cassonetto, maschere scomode che non funzionano neppure nei giorni dei travestimenti carnevaleschi. L’Alessandria non è più una squadra mascherata: la è stata per cinque settimane, camuffata da assemblaggio di uomini senza schema e senza grinta, che si è inevitabilmente smarrita anche contro ostacoli abbordabili. La classifica, obietterà qualcuno, non è cambiata e le giornate a disposizione diminuiscono: tutto vero, ma l’Alessandria che contro il Pavia paga, soprattutto, due episodi, tiene comunque il Meda a -6 e i punti da rimontare alla Pro Vercelli sono sempre due. E questo solo per limitarsi alla situazione numerica, ma non è l’unica: i segnali di cambiamento, ieri, sono stati netti, non solo nell’approccio mentale. Anche tatticamente la miglior disposizione, con il solo dubbio - da girare a Soldo – sul perché abbia preferito Giordano Rossi a Matys. Ci verrebbe da rispondere perché il primo ha vocazione da punta centrale (anche se poco espressa) più del secondo, ma crediamo che il tecnico confidi molti anche sul recupero di Spader. Capitolo fondamentale: il tifo. Grande coreografia della Gradinata Nord, alla fine anche Soldo - che ha seguito la partita dal gabbiotto dello speaker – ha ringraziato il pubblico, alleato prezioso nella corsa ad ostacoli verso la conferma in C2. E poi quello striscione, ‘18 febbraio 1912: fedeli a questa data’, le parole dell’amore che non ammette tradimenti. (Il Piccolo, Mimma Caligaris, 03/03/2003) PRIMO TEMPO - 4’ Modesti apre a sinistra per Giordano Rossi, cross teso in area, dove Preite anticipa Quadrini, pronto alla deviazione sottoporta, e Mandrelli spazza via di pugno; 6’ punizione per i grigi: dalla trequarti sinistra d’attacco, Modesti pennella in area, Pascali spizza di testa e Mandrelli ci mette ancora i pugni; 14’ la prima ‘uscita’ offensiva del Pavia: sul secondo palo sponda di Nordi per Inacio, che Pascali anticipa di testa in calcio d’angolo; 16’ Inacio show: dalla fascia sinistra, taglia centralmente e s’incunea in area, evita Berardo e tocca all’indietro per Buglio, destro debole, che Castagnone blocca; 20’ piazzato per il Pavia, dal vertice destro dell’area: Nordi carica il sinistro, palla a pelo d’erba, Castagnone si accartoccia nell’angolino e blocca in presa bassa; 33’ triangolazione veloce Quadrini - Brognoli - Quadrini, l’ultimo tocco, in profondità, è troppo rapido per l’inserimento del fantasista e Mandrelli può controllare la sfera; 39’tacco smarcante di Giordano Rossi, che fa salire Faccini a sinistra. Il difensore entra in area, un paio di dribbling riusciti, ma si ostina troppa e la difesa pavese chiude e attenua gli effetti dell’iniziativa alessandrina; 42’ punizione per l’Alessandria: trequarti destra d’attacco, Modesti teso in area, Pascali salta più alto di tutti e schiaccia di testa, con palla un metro a lato della porta difesa da Mandrelli. SECONDO TEMPO - 4’ occasionissima per l’Alessandria: fa tutto Modesti, riceve un paio di metri oltre il limite, controlla, si allarga, evita un paio di interventi e poi carica il destro, incrociato, a cercare l’angolino più lontano. Vola Mandrelli, parata spettacolo in angolo; 5’ Pavia in vantaggio: Nordi ha un attimo di tregua dalla marcatura asfissiante e lo sfrutta: dai 30 metri sinistro che s’insacca sotto la traversa; 20’ raddoppia la formazione pavese: calcio di rigore per fallo di Bracco, che fa volare Inacio. Dal dischetto Ambrosoni spiazza Castagnone; 27’ accorciano le distanze i grigi: ancora su calcio di rigore, Matys atterrato da Stocco, che lo falcia dopo essere stato saltato. L’arbitro, attento, non ha esitazioni: indica il dischetto e Quadrini, manda Mandrelli dalla parte opposta. Partita riaperta; 34’ Berardo ciabatta il destro dal limite, sulla respinta si avventa Niccolò Rossi e Mandrelli blocca in due tempi; 38’ Matys si fa largo al limite e poi suggerisce in profondità per Daldosso, solo in area, ma Mandrelli lo anticipa; 42’ progressione di Coquin che si fa il campo, saltando tre avversari, progressione fulminante, che frutta però solo un angolo (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Biellese – Valenzana 1-0 Mantova – Pordenone 2-1 Meda – Legnano 0-1 Novara – Mestre 2-0 Pro Vercelli – Pro Sesto 0-2 Sudtirol – Montichiari 2-0 Thiene – Monza 0-0 Trento – Cremonese 2-1 CLASSIFICA: Pavia p. 55, Novara 52, Sudtirol 45, Mantova, Pro Sesto 38, Legnano 37, Pordenone 36, Monza 34, Thiene, Biellese 33, Cremonese 32, Valenzana 30, Mestre 29, Montichiari 28, Trento 25, Pro Vercelli 22, Alessandria 20, Meda 14. MARCATORI: 16 reti: Noselli (Sudtirol). II reti: Lauria (Valenzana, 2 rig.), Andreini (Montichiari), Ligori (Biellese). 10 reti: Nordi (Pavia), Palombo (Novara, 1 rig.). 9 reti: La Cagnina (Pavia). 8 reti: Corradi (Trento), Maiolo (Pro Sesto, 2 rig.), Egbedi (Novara), Cosa (Mestre), Graziani (Mantova). 7 reti: Baglieri (Thiene), Ambrosoni (Pavia), Pasca (Mestre). Il punto sul campionato Le prime tre vincono e consolidano le rispettive posizioni. Soprattutto il Sudtirol che, con il Pordenone battuto a Mantova, adesso vanta ben nove punti di margine sulla coppia Mantova Pro Sesto. Tra le squadre di cosa l'unica far punti è il Trento che al Briamasco supera (2-1) la Cremonese dimezzando il distacco nei confronti del Montichiari e riaprendo i giochi per la salvezza diretta. Calma piatta per tutte le altre che, giornata per giornata, sembrano rassegnarsi al loro destino.