Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2002/2003
Serie C2
16-03-2003 - Giornata: 27 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Valenzana US 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 18. Spader G.[A]

Alessandria Calcio US Castagnone Michele, Berardo Marco, Minadeo Antonio, Bracco Fabio, Rossi Niccolò, Quadrini Daniele [66. Arrieta Cristian], Pascali Manuel, Modesti Aureliano, Brognoli Stefano [87. Bono Alain Mack Mboune Elvis], Spader Giulio [57. Faccini Andrea], Matys Piotr A disp.:(P) Brichetto Giacomo, Coquin Stephane, Donzella Massimo, Novembrino Salvatore All.: Soldo Carlo

Formazione avversaria
VALENZANA US: Verderame, Citterio, Bacci, Gibellini [82. Calabrò], Farabegoli [46. Sala], Taverna, Zamboni, Mercuri; Bello, Lauria, Foglia. A disp: Musiari, Pedretti, Biasotti, Biagetti, Morabito. All: Sala Patrizio

Arbitro: Liberti Maurizio (Genova) [Zanatta, Ravizza]
Note
Espulsi: 39. Minadeo [A], 65. Modesti [A]. Ammoniti: Bacci [V], Bono [A], Modesti [A], Rossi Niccolò [A], Bello [V], Citterio [V]. Angoli: 11-4. Recuperi: 3.+ 4. Spettatori: 2.200 (1.115 paganti, incasso 9.783€) Giornata di sole, terreno in buone condizioni. Inizio gara ore 15.00

Commento
L'1-0 ottenuto al Moccagatta rilancia l'undici mandrogno che deve però fare i conti con le espulsioni pesanti di Minadeo e Modesti SPADER FA GIOIRE L'ALESSANDRIA CONTRO UNA VALENZANA INCAPACE DI PUNGERE I grigi segnano e resistono con il cuore in nove contro undici. Per gli orafi una rete annullata, ma anche poca lucidità Il cuore dei grigi fa la differenza nel derby con la Valenzana: in doppia inferiorità numerica, l'Alessandria difende con i denti il gol iniziale di Spader e strappa tre punti d'oro che sono «ossigeno puro». Per gli orafi è la terza battuta d'arresto consecutiva: un campanello d'allarme, visto che gli uomini di valore non mancano ma è la manovra d'assieme a latitare soprattutto nella mezz'ora finale, disputata in undici contro nove. La Valenzana tiene in mano il pallino del gioco a centrocampo nel quarto d'ora iniziale, ma non punge dalle parti di Castagnone che se la cava egregiamente in un paio di uscite alte in mischia. Fra gli orafi, la linea difensiva a tre vede spesso aggiungersi un quarto uomo, cioè Mercuri che dovrebbe essere l'esterno di sinistra di centrocampo ma agisce molto più «basso» rispetto a Farabegoli che sul fronte opposto del campo spinge con continuità e si giova dell'aiuto di Bello. Fra i padroni di casa, il 4-4-2 è piuttosto rigido: gli estemi Quadrini e Brognoli garantiscono sufficiente però vivacità e supportano bene Spader e Matys. Il gol di Spader al 19' rompe gli equilibri: gran parte del merito va a Matys che si destreggia bene al limite dell'area, rasoterra che centra il palo e viene corretto in rete di testa da Spader, bravo a seguire l'azione. Gli ospiti protestano perchè il collaboratore dell'arbitro alza e poi abbassa la bandierina, ma la segnatura viene convalidata. La gara s'innervosisce e per venti minuti abbondanti si assiste a un calcio osceno. Pascali «randella» ogni avversario che passa dalle sue parti, Bacci lo imita dalla parte opposta con un paio di entrate censurabili (e viene giustamente ammonito), poi al 38' l'Alessandria resta in dieci per l'espulsione di Minadeo, che reagisce all'ennesimo fallo provocatorio di Bacci su Spader, rincorre stupidamente il centrale Valenzano fino all'area di rigore e lo spintona. Il cartellino rosso è sacrosanto: mister Soldo corre ai ripari togliendo Brognoli e inserendo Bono. In avvio di ripresa, Pat Sala rischia tutto inserendo la terza punta Maurizio Sala al posto di Farabegoli. Il forcing della Valenzana produce subito un colpo di testa di Bacci su azione da calcio d'angolo, ma la palla esce di parecchi metri alla sinistra della porta alessandrina. Poi Citterio va in gol (58') ma è ritenuto in posizione irregolare dal segnalinee e l'arbitro annulla. Dopo una parata di Castagnone su un velenoso sinistro di Lauria, i grigi si complicano ulteriormente la vita: Modesti già ammonito stende Mercuri e riceve il secondo cartellino giallo. In nove contro undici, l'Alessandria si chiude a riccio, l'azione dei rossoblu assume i toni dell'assedio ma la Valenzana ha il torto di ammassare 4-5 uomini nell'area dei mandrogni senza mai provare a creare superiorità numerica sulle fasce. I cross dalla tre-quarti si sprecano, ma esaltano solo le doti aeree di Berardo e Bracco, ben sostenuti da Rossi e Bono. Gli ospiti battono 12 corner improduttivi: Castagnone deve parare solo un rasoterra di Foglia e in pieno recupero «dice no» a Bacci. Poi i tifosi di fede alessandrina esplodono, quelli orafi masticano amaro. (La Stampa - Ed. Alessandria) L’Alessandria torna a vincere dopo quasi tre mesi: 1-0 alla Valenzana, decide Spader GRIGI, QUESTO SI CHE E’ DERBY Successo di squadra e pubblico. La rabbia di Omodeo, i limiti dei rossoblù, in 11 contro 9 Sulla ruota del derby esce l’unico segno che interessa all’Alessandria. L’1 fisso, reclamato a gran voce, per tutta la settimana, da Carlo Soldo, anche a costo andare contro la tradizione, che non ama i risultati urlati, richiesti o annunciati. Ma lui, il veterano delle panchine, sa che in certi momenti anche la cabala va messa in un angolo. Ha ragione: certe partite, le più delicate della stagione, si possono vincere solo unendo l’intelligenza tattica al cuore. Il mix preparato per fermare la Valenzana, che nell’Alessandria ha la sua bestia nera: mai un successo ufficiale (a parte il 2-0 a tavolino in Coppa Italia, per motivi noti a tutti), solo pareggi e sconfitte. Gli ingredienti miscelati da Soldo funzionano: perché c’è il cuore della squadra, c’è l’orgoglio di chi resta in partita anche in nove contro undici, c’è il tifo straordinario di tutto il ‘Moccagatta’, perché sono partite come quella di ieri che, più di altre, compattano una squadra con la sua gente e Soldo, per primo, sa bene quanto questa ‘alleanza’ serva ai suoi uomini, per il presente e per il futuro. C’è tutto quanto fa derby, compresi gli episodi da moviola: il vantaggio dell’Alessandria, che fa scattare come una molla Alberto Omodeo, il presidente - tifoso. Che si ripete anche quando la bandierina del guardialinee si alza dopo il colpo di testa di Citterio, che manda la palla alle spalle di Castagnone. Vada per la rabbia, anche per la concitazione di una partita che - lo ammetta presidente – vorrebbe vincere più di qualsiasi altra, ma quel gesto del pollice contro l’indice, rivolto verso la tribuna, ad indicare chissà quali aiuti ‘pagati’ dall’Alessandria è brutto, soprattutto da un uomo di sport. Forse, dopo aver rivisto gli episodi al rallentatore, varrebbe la pena, piuttosto, di chiedersi perché la Valenzana, in undici contro nove, si è appiattita all’attacco, di fatto con quattro punte e Bacci a fare da centravanti aggiunto, sprecando dodici calci d’angolo, battuti nella stessa maniera, prevedibile e scontata, mandata a memoria dalla difesa grigia. Mai un cross dal fondo, solo palle in avanti per il ‘lungo’ di turno. Questo, per Omodeo, dovrebbe essere il punto nodale della partita e ci scusi se ci permettiamo di ripeterlo: non ci sentiamo allenatori, l’hanno visto tutti i duemila e più sugli spalti, e se lo sottolineiamo è solo per dovere di cronaca e per analisi dell’incontro, che fa parte del nostro mestiere, che magari renderà meno di quello di un tecnico di C1 e C2, ma è libero, fatto con passione e senza condizionamenti. Ha ragione Omodeo quando dice che comunque, se il campionato finisse oggi, la Valenzana sarebbe in salvo e i grigi no, ma il derby premia chi lo ha interpretato meglio, con la testa, con le gambe e con il cuore. Un bel derby anche sugli spalti: a fine gara, invece, sarebbe accaduti alcuni fatti di cui ci è arrivata testimonianza in una email inviata in redazione intorno alle 23. Che racconta di un gruppo di sostenitori valenzani aggrediti da tifosi di parte opposta, che avrebbero sottratto striscioni e bandiere e rotto un tamburo. Una nota stonata, se così è stato, in una bella giornata di sport, come non si ricordava da mesi al ‘Moccagatta’. Che serve anche per preparare il dopo sosta, forse con novità anche dal mercato. Patron Antonio Boiardi nega movimenti, «questo gruppo merita fiducia in toto, sono stati stupendi», ma un contatto con Carmine Esposito, attaccante classe 1970, l’anno scorso alla Sampdoria (con cui si è ancora allenato in questi mesi), sarebbe già avviato. Gli sviluppi, se ci saranno, nei prossimi giorni: adesso due giorni per tirare il fiato e prepara la volata. Con il Meda di nuovo a -6 e la pro Vercelli più vicina. (Il Piccolo, Mimma Caligaris, 17/03/2003) PRIMO TEMPO - 1’ Valenzana subito all’attacco: conquista una punizione sulla trequarti destra d’attacco. Batte Zamboni, insidiosa in area, dove Minadeo spazza via una prima volta e sulla mischia successiva l’arbitra fischia un fallo; 6’ piazzato anche per l’Alessandria: dai trenta metri, più centrale, spiove in area, toccata in angolo per anticipare deviazioni di Matys e Spader; 10’ sale Mercuri a sinistra, taglio perfetto su Foglia, pronto alla deviazione di testa, sul secondo palo, controllata da Castagnone; 11 ’ manovra tutta di prima dell’Alessandria: avviata da Matys, che ruba palla a centrocampo, la smista subito a Modesti. Appoggio millimetrico a Quadrini, a destra, ma il traversone è troppo lungo e si perde sul fondo; 14’ ci prova Lauria, dai 25 metri, centrale, destro che s’impenna, tre metri abbondanti sulla traversa; 18’ Alessandria in vantaggio: gran giocata di Matys, che al limite si beve Gibellini e poi cerca l’angolino più lontano. Verderame si distende, scavalcato dalla palla che si stampa sul palo e c’è Spader pronto a toccarla di testa in rete. Protestano i giocatori della Valenzana , per un presunto fuorigioco, ma l’arbitro convalida; 22’ Zamboni di controbalzo, deviazione provvidenziale che fa scivolare la palla in angolo; 31’ piazzato per gli ospiti: dai 25 metri, Mercuri buca la barriera, ma Castagnone è attento e blocca; 39’ Alessandria in dieci per l’espulsione di Minadeo, reo di aver colpito con un pugno Bacci che, pochi istanti prima, in corsa, aveva riservato lo stesso trattamento a Spader rimasto a terra. SECONDO TEMPO - 1’ scatta Matys a sinistra, in area evita Citterio e poi tocca morbido a cercare l’angolino lontano, dove arriva Verderame ; 6’ angolo da destra, Zamboni in area per il colpo di testa di Bacci, con palla che passa un metro da palo di sinistra; 7’ Pascali, con il corpo, si oppone alla conclusione ravvicinata di Foglia; 14’ pareggia la Valenzana, ma l’arbitro annulla: sugli sviluppi dell’ennesimo angolo, mischia in area, Bacci incorna e Citterio ribadisce di testa, ma è proprio l’autore del secondo tocco in posizione irregolare. Il direttore di gara sembra convalidare, ma il guardialinee indica il fuorigioco; 16’ ci prova Lauria, in corsa, Castagnone si allunga e tocca in angolo; 20’ Alessandria in nove: secondo giallo a Modesti, già ammonito nel primo tempo, che deve lasciare il campo; 32’ Taverna fa il suggeritore, traversone che Bacci corregge ancora di testa, ma Castagnone, attento, blocca; 36’ batti e ribatti davanti alla porta difesa da Castagnone, recupera palla Mercuri, dal limite, conclusione due metri a lato; 39’ sinistro di controbalzo di Foglia, Castagnone vede la palla all’ultimo, si distende e blocca; 47’ ancora una prodezza del portiere dell’Alessandria, di piede, in sforbiciata sulla conclusione di Bacci; 49’ l’ultima opportunità per Sala: dal limite, un metro a lato (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Biellese – Pavia 1-1 Mantova – Pro Sesto 3-0 Meda – Thiene 1-2 Mestre – Legnano 0-1 Novara . Pro Vercelli 1-1 Pordenone – Cremonese 0-1 Sudtirol – Monza 0-1 Trento – Montichiari 0-0 CLASSIFICA: Pavia p. 59, Novara 53, Sudtirol 46, Mantova 42, Legnano, Pro Sesto 41, Monza 40, Thiene 37, Cremonese, Pordenone 36, Biellese 34, Montichiari 32, Valenzana 30, Mestre 29, Trento 27, Pro Vercelli 26, Alessandria 23, Meda 17. MARCATORI: 16 reti: Noselli (Alto Adige). 11 reti: Lauria (Valenzana, 2), Nordi (Pavia, 1), Andreini (Montichiari), Ligori (Biellese). 10 reti: La Cagnina (Pavia), Palombo (Novara, 1). 9 reti: Graziani (Mantova). 8 reti: Corradi (Trento), Maiolo (Pro Sesto, 2), Egbedi (Novara), Sinigaglia (Monza, 1), Cosa (Mestre). Il punto sul campionato Biellese e Pro Vercelli fermano le capoliste sull' 1-1 cristallizzando la situazione di classifica. Il Sudtirol sembra aver perduto la verve fin qui mostrata e perde in casa con il Monza; il Mantova schianta la Pro Sesto e va ad occupare la quarta posizione inseguito dal Legnano che torna da Mestre con i tre punti. La vittoria alessandrina nel derby ridà fiato alle speranze grigie delle pericolanti solo Pro Vercelli, Trento e Montichiari (queste ultime nello scontro diretto) hanno mosso la classifica con un punto.