Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2020/2021
Serie C
04-10-2020 - Giornata: 2 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta
Girone A


Alessandria US 1912 - Olbia Calcio 1905 4 - 1 (1 - 0)
RETI: 15. Corazza S.[A], 66. Arrighini A.[A], 67. Corazza S.[A] 47. aut. Tornaghi P. [Ol] , 58. Pennington N. [Ol]

Alessandria US 1912 Crisanto Lorenzo, Blondett Edoardo, Cosenza Francesco, Scognamillo Stefano, Parodi Luca [46. Mora Christian], Casarini Federico, Suljić Cazim [67. Castellano Fabio], Celia Raffaele [64. Rubin Matteo], Chiarello Riccardo [81. Di Quinzio Davide], Arrighini Andrea [81. Poppa Nicolò], Corazza Simone A disp.:(P) Baschiazzorre Lorenzo, Bellodi Gabriele, (P) Cosma Mathias, Gazzi Alessandro, Macchioni Alessandro All.: Gregucci Angelo Adamo

Formazione avversaria
OLBIA CALCIO 1905: Tornaghi, Pisano, Emerson, Altare, Arboleda [78. Demarcus], Pennington [64. Marigosu], La Rosa, Doratiotto, Lella [46. Biancu], Gagliano [64. Udoh], Cocco. A disp.: Van der Want, Dalla Bernardina, Cadili, Pitzalis, Cossu. All. Canzi Massimiliano.

Arbitro: Maggio Enrico (Lodi) [Dentico, Belsanti: IV: Sicurello]
Note
Ammoniti: 42. Emerson [O], 57. Suljic [A]. Angoli: 7-6. Recuperi: 0.+ 4. Spettatori: a porte chiuse. Giornata nuvolosa, pioggia nel finale di partita, terreno in buone condizioni. Inizio ore 15,00

Commento
POKER DELL’ALESSANDRIA CONTRO L’OLBIA E PRIMA VITTORIA IN CAMPIONATO Esordio vincente, al Moccagatta, in campionato per l’Alessandria che non fa sconti ad un Olbia propositiva ma che ha pagato inesorabilmente la maggiore qualità della squadra grigia opportunista e concreta in fase avanzata al punto di rifilare quattro gol al pur bravo ed esperto numero uno avversario Tornaghi. Se la rete di Pennington (deviazione ininfluente di Cosenza sul tiro diretto a rete) nata da un calcio d’angolo avversario aveva riaperto il match, l’Alessandria ha controllato, soffrendo il giusto, ma dimostrando di essere irresistibile in zona gol. Bravo Corazza (doppietta), reattivo Arrighini nel segnare una rete da grande opportunista e poi quella fortuna che gli audaci si vanno sempre a cercare con il più classico degli autogol confezionato dai sardi Biancu e Tornaghi. Un 4 a 1 che, visto da parte ospite, suona come una beffa (2 legni colpiti) ma nel volerlo leggere fino in fondo ha messo in evidenza la caratura superiore dei grigi, forse troppo bassi nella seconda parte del primo tempo senza però correre grandi rischi, opportunisti e cinici nel resto dell’incontro. Un’altra partita a porte chiuse, nel consueto clima surreale del Mocca, tra disposizioni dei mister e gli incitamenti degli sportivi dai balconi in fronte alla tribuna. Se questa è l’Alessandria che vince e convince ben venga, manca solamente il dodicesimo uomo in campo, il pubblico, per ora (e chissà ancora per quanto) ancora a casa. (Museo Grigio - Mauro Bavastri) ALESSANDRIA, DALLA FATICA AL TIRO AL BERSAGLIO Primo tempo con il baricentro troppo basso, poi i Grigi trovano il giusto assetto e travolgono l’Olbia Il risultato non inganni: per un’ora fra i grigi e l’Olbia c’è partita e, soprattutto nel primo tempo, un’Alessandria troppo bassa con il baricentro è costretta a subire l’assalto dei sardi, tutt’altro che vittima sacrificale nel deserto del Moccagatta. Poi la qualità dei piemontesi e un’intesa che migliora minuto dopo minuto determinano il largo 4-1. Ma, come dirà Gregucci, «nulla è facile in C» e l’inizio di partita è complicato per una delle attese protagoniste del campionato. L’Olbia pressa alto sui portatori di palla avversari, chiudendo le linee dei passaggi per vie centrali e presidiando bene le corsie esterne con Arboleda e Doradiotto. Ma concedere un metro all’Alessandria risulta fatale: così la prima vera scorribanda di Celia a sinistra procura la voléè vincente di Corazza. Acquisito il vantaggio, ecco l’errore: il centrocampo non sta alto, la squadra rincula e i galluresi si presentano con puntualità sulla trequarti avversaria. Qualche calcio di punizione di troppo concesso all’Olbia permette all’esperto Emerson di innescare azioni pericolose. I grigi si affidano alla mobilità e all’intelligenza tattica di Casarini per arginare le giocate degli avversari che, però, portano La Rosa a sostegno della linea mediana e hanno sempre l’uomo in più. Cambia tutto nel secondo tempo, anche in virtù del gollonzo del 2-0, regalato dall’Olbia (autogol del portiere Tornaghi, ma è Biancu a combinare la frittata). Da quel momento fioccano le occasioni. Palo di Corazza e traversa di Rubin, un legno anche per gli ospiti, in mezzo le tre ulteriori segnature. Pennington, con la compartecipazione di Cosenza, restituisce per 5-6 minuti speranze ai sardi, l’uno-due micidiale firmato Arrighini e Corazza decreta la parola fine sul match quando manca ancora un quarto di partita, evitando che sul Moccagatta aleggino i vecchi fantasmi dello scorso anno, quando i grigi vennero rimontati dagli isolani fino al 3-3. Non sarà così questa volta: eccellente davvero la ripresa dell’Alessandria, apprezzabile la voglia di pressare e di rincorrere gli avversari anche sul 4-1. Molto bene i nuovi entrati, in particolare Rubin e Castellano, che danno una spinta ulteriore. L’esperto esterno sinistro si piazza oltre la metà campo ed è talvolta un attaccante aggiunto, mentre il centrocampista non spreca un pallone e li fa girare con intelligenza in modo che i compagni non consumino inutili energie. Con le ultime due sostituzioni il tecnico di casa dà fiato a chi fino a quel momento si era mosso bene e con dinamismo (Chiarello e Arrighini): inutile rischiare tenendo conto anche del turno infrasettimanale. Gregucci trova pure il tempo di arrabbiarsi coi suoi per una palla gol concessa con troppa leggerezza: anche se il risultato è acquisito, Cosenza e compagni vengono redarguiti con forza dal loro allenatore che non vuole vedere cali di tensione. Nel complesso, però, è un’Alessandria in crescita e alla seconda giornata, con tanti nuovi innesti arrivati alla spicciolata, il lavoro svolto fa ben sperare. La mentalità che vuole Gregucci sta per essere acquisita. (La Stampa Ed. Piemonte – Francesco Gastaldi) POKER ALESSANDRIA CORAZZA APRE E CHIUDE, L’OLBIA A MOTORE SPENTO La squadra di Gregucci resta in scia alle prime Arrighini e un’autorete di Tornaghi chiudono il 4-1 L’Alessandria cala un poker all’Olbia e conferma le previsioni della vigilia che la vogliono protagonista in campionato. Il punteggio, però, non tragga in inganno: non è stata una passeggiata come potrebbe apparire dal risultato finale. L’Olbia, specie nella prima parte di gara, ha sempre cercato di impegnare i padroni di casa in particolar modo con Pennington, sempre molto attivo coni colpi di testa. I padroni di casa hanno subito impresso alla gara un buon ritmo di gioco grazie a Casarini, vero padrone del centrocampo e illuminato nell’ultimo passaggio. In difesa il solito Cosenza ha svettato su tutte le palle ben coadiuvato da Blondett sul settore destro. La rete del vantaggio è giunta al quarto d’ora con l’ottima percussione di Celia il cui traversone ha visto Corazza pronto alla deviazione. L’Olbia non ha abbandonato la possibilità di pareggiare con Pennington e soprattutto Gagliano con buona opposizione del debuttante Crisanto. Da segnalare anche una traversa di Blondett dopo uno scambio con Chiarello. Tentativi di rimonta. Nella ripresa Canzi ha inserito subito Biancu in sostituzione di Lella. Ma dopo solo un minuto un retropassaggio di Biancu a Tornaghi fuori dai pali, concedeva il raddoppio ai padroni di casa: è stato lo stesso estremo difensore a mettere alle sue spalle dopo che la palla aveva colpito il proprio palo. I sardi, a questo punto, hanno iniziato ad alzare il proprio baricentro, impensierendo non poco la difesa piemontese, sempre in difficoltà sulle seconde palle. Da un calcio d’angolo è scaturita la rete di Pennington che di testa, in mischia, ha beffato Crisanto. Arrighini ha trafitto Tornaghi dopo una palla spizzata da Corazza. Ci ha pensato ancora Corazza a realizzare il poker e mettere la parola fine alla gara prima della traversa di Rubin. (La Gazzetta dello Sport – Nicola Pilotti) In 60 secondi Arrighini e Corazza chiudono la gara ALESSANDRIA PADRONA: MANDA A CASA L’OLBIA CON UN POKER Il peso di una squadra sta, anche, nella sua capacità di chiudere la gara in 60 secondi. Il tempo che impiega l’Alessandria per un micidiale uno-due, prima Arrighini poi Corazza: il poker è servito, l’Olbia che ha osato mettere fuori la testa e si è illusa, è rimandata a casa con quattro reti e, nella ripresa, un monologo dei Grigi, padroni del gioco, aggressivi ed alti, con una identità da squadra di vertice che è sempre più definita, con interpreti che crescono. Uno su tutti, il grande acquisto del centrocampo, Federico Casarini. L’anno scorso, tra infortuni e lockdown, quasi non si era notato, adesso è l’uomo ovunque, che imposta, taglia il campo con i suoi lanci millimetrici, vede il gioco e lo interpreta come chiede Gregucci. In attesa del rientro di Eusepi, Corazza fa il “joker” due volte: apre e chiude il tabellino, al 15’ del primo tempo, quando sfrutta al volo l’assist di Celia e manda la palla nee sette, e al 22’ della ripresa, quando infila di nuovo Tornaghi. Potrebbero essere tre le esultanze ma un missile dal limite trova solo il palo. Si sblocca anche Arrighini (21’ st) in una delle azioni più belle, con il suggerimento di Rubin, che lo mette in condizione di superare ancora l’estremo difensore. Che è colpevole, insieme a Biancu: un gollonzo su retropassaggio, in cui Tornaghi completa il disastro accompagnando la palla di testa in rete. L’Olbia, spregiudicato nelle fasi centrali del primo tempo, si illude al 13’ della ripresa con la deviazione del migliore Pennington. Ma il sogno dura poco: il tempo, per l’Alessandria, di far capire chi comanda, chi vuole vincere e, soprattutto, sa come fare. (Tuttosport – Mimma Caligaris) CORAZZA TRASCINA L’ALESSANDRIA DI MASI: “È L’ANNO GIUSTO” Contro l’Olbia finisce un goleada, il presidente crede nelle chance di promozione La gioia è arrivata dal campo dove i grigi hanno battuto a suon di gol l’Olbia e la tristezza, invece, dagli spalti completamente deserti per il rispetto delle regole sul Coronavirus. Ma il calcio riesce anche ad allontanare le problematiche sociali dedicando spettacolo e gol come è avvenuto nella seconda partita di campionato del girone A della Serie C, tra Alessandria e Olbia. Contro gli isolani sono rimasti in tribuna gli ultimi due nuovi acquisti dell’Alessandria, Stijepovic e Frediani per problemi relativi ai protocolli sanitari previsti dopo il loro arrivo in Piemonte. Mentre in campo mister Gregucci ha potuto schierare quelli arrivati cinque giorni fa: Scognamillo, Parodi, Blondett e Corazza. Ed è stato proprio quest’ultimo a dare la giusta impressione di quello che sarà il cammino avviato dal presidente della società, Luca Di Masi, che ha definito il 2021 l’anno della svolta e della promozione in B. La partita, al di là del risultato, è stata molto bella, combattuta e tecnicamente apprezzabile. I grigi sono scesi in campo con ferma determinazione di fare il risultato e ci sono riusciti Al 15’ Corazza fa vedere il suo valore realizzando il primo gol della sua doppietta: su assist di Celia, Corazzai infila la palla sotto la traversa. Nulla da fare per il portiere sardo. Pisano ed Emerson cercano, inutilmente il pareggio. Nella ripresa al 46’ Tornaghi, su passaggio indietro di un difensore,spinge la palla in rete realizzando una acrobatica autorete. Al 58’ l’Olbia sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Emerson con gran colpo di testa Pennington accorcia le idstanze. Al 66’ Arrighini, con un gran diagonale, realizza il terzo gol dei grigi. E un minuto dopo Corazza cala il poker con un magnifico gol che fredda l’incolpevole portiere sardo fissando il risultato sul 4-1. Soddisfatto non solo peri l risultato ma, soprattutto, per il gioco il presidente dell’Alessandria Di Masi che ha affermato: “Abbiamo lavorato a lungo e lo stiamo ancora facendo per allestire un gruppo forte, in cui ci siano qualità ed anche duttilità. Non possiamo nasconderci d’altronde – ha proseguito il patron dei grigi – questo deve essere l’anno di svolta e sono felice di questa consapevolezza che ci circonda”. (Il Secolo XIX – Franco Capone) [Ultimo articolo scritto da Capone, scomparso tre giorni dopo per infarto. N.d.S.] Gregucci serve il poker FLOP DELL’OLBIA E CANZI SI ADIRA Capitola ancora l’Olbia, che stavolta ne prende quattro e torna dal Piemonte dopo aver incassato una sonora lezione. Corazza con una doppietta si scatena, esaltando l’Alessandria che vola. Ci si mette anche un autogol del portiere Tornaghi – episodio che più tragicomico non si può, in principio di secondo tempo – a complicare i panni dei sardi che non incassavano così tante reti in una sola partita da oltre un anno. L’ira di Canzi. L’imbattibilità in trasferta, invece, si sbriciola dopo otto mesi. “Dobbiamo lavorare molto sugli errori commessi oggi – afferma cupo Max Canzi a fine partita – ho visto a tratti una squadra presuntuosa e poco concreta: l’Olbia non può permettersi questi blackout, soprattutto contro squadre come l’Alessandria. Che è stata superiore in tutto. Però siamo rimasti in partita e potevamo tenerla aperta di più. Bisogna che, tra i nostri giocatori, chi non conosce la categoria si adatti velocemente. Per fortuna mercoledì contro la Pro Patria avremo la possibilità di rimetterci subito in piedi”. Tra due giorni è atteso il riscatto, ma intanto l’Olbia prende l’imbarcata. L’unica nota positiva è il gol di Pennington (su angolo di Emerson) che, neanche a farlo apposta, non segnava proprio dalla partita dello scorso anno ad Alessandria. Rispetto ad allora, un pari, cambia radicalmente il punteggio. (Corriere dello Sport – Giuseppe Roffia). L’OLBIA SPROFONDA AD ALESSANDRIA: I GRIGI VINCONO 4-1 Troppi errori per i galluresi che subiscono un poker indigesto Poker indigesto per l'Olbia, che nella prima trasferta della stagione cede all'Alessandria 1-4. Non senza colpe. L'avversario della seconda giornata di Serie C è una delle big del campionato: l'ultima cosa di cui aveva bisogno al "Moccagatta", questo pomeriggio, erano i regali, che la squadra di Max Canzi non ha lesinato. In vantaggio al 15' con Corazza, i piemontesi raddoppiano a inizio di ripresa grazie all'autorete del portiere dei galluresi Tornaghi, beffato dallo scambio col neo entrato Biancu su rinvio. Un gol di Coco con deviazione di Cosenza su corner di Emerson, dall'altra parte, permette all'Olbia di portarsi sull'1-2 prima del quarto d'ora, ma, tempo un minuto, tra il 20' e il 21', la formazione allenata dall'ex difensore della Lazio Angelo Gregucci cala il tris con Arrighini e il poker con Corazza (doppietta per lui), condannando l'Olbia all'umiliazione e alla seconda sconfitta di fila. (Unione Sarda - Ilenia Giagnoni) L’OLBIA SENZA SCAMPO AD ALESSANDRIA: I PIEMONTESI CALANO IL POKER L'Olbia senza scampo ad Alessandria. La squadra di Max Canzi incassa quattro gol per la seconda sconfitta, maturata con un punteggio pesante con l'uno-due a metà ripresa che ha messo fine alle speranze dei bianchi di agguantare il pareggio. Piemontesi subito all'attacco e già in vantaggio dopo 15' con Corazza a seguito dell'incursione a sinistra di Celia. I galluresi reagiscono ma solo prima del riposo si rendono pericolosi al 46' con un'azione promossa da Pennington per Altare alla sinistra, palla in area deviata da Gagliano a fil di palo. Ad inizio ripresa entra Biancu per Lella, il centrocampista classe 2000 è sfortunato già al 1' quando sbaglia il retropassaggio verso Tornaghi manda la palla sul palo per poi beccare in faccia il portiere prima di depositarsi in rete. Una mazzata per i bianchi che rischiano il tris con Corazza (palo al 10') ma riaprono la gara al 12' con Cocco che devia in rete la palla calciata da Emerson su calcio d'angolo. Canzi vuole il pareggio e va entrare Udoh e Marigosu per Gagliano e Pennington ma l'Alessandria chiude i conti in sessanta secondi: al 21' Arrighini ruba palla a Marigosu e batte Tornaghi; al 22' Corazza festeggia la sua doppietta dopo il colpo di testa di Celia. L'Olbia vuole rendere mena amara la sconfitta ma non ci riesce per la doppia parata di Crisanto su Marigosu e la traversa colpita da Biancu. (Diario Sportivo) SECONDA SCONFITTA CONSECUTIVA PER L’OLBIA: PERDE IN TRASFERTA AD ALESSANDRIA I bianchi subiscono 4 gol dai padroni di casa. Seconda sconfitta consecutiva per l’Olbia, che ad Alessandria, pur giocando a viso aperto e alla pari per oltre un’ora di gioco, incappa in un severo 4-1. I padroni di casa attaccano nel primo quarto d’ora del primo tempo, trovando il vantaggio con Corazza. L’Olbia alza il baricentro e guadagna metri fino a prendere in mano il pallino del gioco per tutta l’ultima mezz’ora del primo tempo . È soprattutto sulle palle inattive che gli uomini di Canzi si rendono pericolosi, trovando in Pennington il terminale più ispirato e pericoloso. Al 46′ l’occasione più ghiotta- la mezzala italo-australiana premia la corsa di Altare che dalla sinistra mette dentro per Gagliano la cui deviazione con il piede destro esce d’un soffio. Si va al riposo sotto di una rete e dagli spogliatoi l’Olbia torna con un Biancu in più e un Lella in meno. L’impatto del centrocampista con la partita è però dei più sfortunati. Al 46′, ricevuta palla da Tornaghi al limite dell’area, sbaglia il retropassaggio per lo stesso portiere con la palla che sbatte sul palo prima di carambolare sul volto dell’estremo difensore e poi in rete. Una doccia gelatissima dalla quale l’Olbia dimostra tuttavia di riprendersi in maniera repentina, dopo il palo colpito da Corazza al 55′. Al 57′, infatti, arriva il gol del 2-1. Emerson batte un angolo e Cocco trova la deviazione vincente. Al 64′ Canzi ordina manda in campo Udoh e Marigosu per Gagliano e Pennington. Ma al 66′ Marigosu perde palla sulla trequarti e Arrighini fulmina Tornaghi per il 3-1. Neanche un minuto dopo Corazza sfrutta un colpo di testa di Celia per aprire la difesa bianca e firmare doppietta personale e 4-1. L’Olbia colpisce una traversa con Biancu, e il risultato resta invariato. “L’Alessandria ci è stata superiore in tutto – afferma Max Canzi nel post gara -. Detto questo, per alcuni tratti di gara abbiamo fatto la gara che dovevamo fare, una partita intensa al punto giusto che ci ha permesso di rimanere in partita e impensierire l’Alessandria. I blackout avuti, però, ci portano a commentare un risultato certamente non bello. Rimane la rabbia di non aver tenuto la partita aperta fino alla fine. Lavoriamo sugli errori per consentire a chi non conosce la categoria di maturare velocemente l’esperienza. (Gallura Oggi) RISULTATI: Como – Pistoiese 1-0 Giana Erminio – Juventus U23 1-2 Grosseto – Renate 0-1 Livorno – Lecco 2-2 Novara – Lucchese 3-0 Pergolettese – AlbinoLeffe 2-1 Pontedera – Piacenza 1-0 Pro Patria – Pro Vercelli 1-1 Pro Sesto – Carrarese 0-1 CLASSIFICA: Como, Juventus U23, Pontedera p. 6, Alessandria, Pergolettese, Lecco, Pro Vercelli, Carrarese 4. Novara, Grosseto, Renate 3, Livorno, Pro Patria 2, AlbinoLeffe, Pistoiese, Lucchese 1, Giana Erminio, Pro Sesto, Piacenza, Olbia 0 MARCATORI: 3 RETI: Morello (Pergolettese), 2 RETI: Corazza (Alessandria), Gabrielloni, Gatto (Como), 1 RETE: Manconi (AlbinoLeffe); Arrighini, Chiarello (Alessandria); Infantino (Carrarese); Ferrario (Giana); Galligani, Moscati (Grosseto); Correia, Di Pardo, Marques, Ranocchia (Juventus U23); Mangni, Mastroianni (Lecco); Cauz, Di Gennaro (Livorno); Bianchi, Bitep, Cruciani (Lucchese); Bianchi, Buzzegoli, Gonzalez (Novara); Pennington (Olbia); Andreoli, Bortoluz (Pergolettese); Solerio (Pistoiese); Catanese, Magrassi (Pontedera); Saporetti (Pro Patria); De Respinis (Pro Sesto); Hristov, Rolando (Pro Vercelli); De Sena, Galuppini, Kabashi (Renate). Il punto sul campionato Show Alessandria con il poker all’Olbia, travolto 4-1 con la doppietta di Corazza, l’autorete di Tornaghi e il gol di Arrighini: di Pennington il gol della bandiera sarda. Il Pontedera vince all’ultimo respiro: per battere il Piacenza 1-0 serve la rete di Magrassi. Blitz esterno della Carrarese, che supera 1-0 la Pro Sesto grazie al rigore di Infantino. Il Novara distrugge la Lucchese 3-0: i piemontesi passano con le reti di Bianchi, Gonzalez e Buzzegoli. La Pergolettese ribalta il gol dell’Albinoleffe siglato da Marconi grazie ai sigilli di Bortoluz e Morello. Per l’Albinoleffe è la prima sconfitta stagionale, per il cremaschi la prima vittoria. Pro Patria e Pro Vercelli si annullano a vicenda: i nerazzurri vanno sopra con Saporetti, poi Hristov a fine primo tempo pareggia per le Bianche Casacche: 1-1. De Sena consegna l’intera posta in palio al Renate in casa del Grosseto. (Museo Grigio)

Girone A

Alessandria US 1912 - Olbia Calcio 1905 4 - 1 (1 - 0)

RETI:

15. Corazza S.[A], 66. Arrighini A.[A], 67. Corazza S.[A]
47. aut. Tornaghi P. [Ol] , 58. Pennington N. [Ol]

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

OLBIA CALCIO 1905: Tornaghi, Pisano, Emerson, Altare, Arboleda [78. Demarcus], Pennington [64. Marigosu], La Rosa, Doratiotto, Lella [46. Biancu], Gagliano [64. Udoh], Cocco. A disp.: Van der Want, Dalla Bernardina, Cadili, Pitzalis, Cossu. All. Canzi Massimiliano.

Arbitro: Maggio Enrico (Lodi) [Dentico, Belsanti: IV: Sicurello]

Note

Commento

info@museogrigio.it

Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Girone A

Alessandria US 1912 - Olbia Calcio 1905 4 - 1 (1 - 0)

RETI:

15. Corazza S.[A], 66. Arrighini A.[A], 67. Corazza S.[A]47. aut. Tornaghi P. [Ol] , 58. Pennington N. [Ol]

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

OLBIA CALCIO 1905: Tornaghi, Pisano, Emerson, Altare, Arboleda [78. Demarcus], Pennington [64. Marigosu], La Rosa, Doratiotto, Lella [46. Biancu], Gagliano [64. Udoh], Cocco. A disp.: Van der Want, Dalla Bernardina, Cadili, Pitzalis, Cossu. All. Canzi Massimiliano.

Arbitro: Maggio Enrico (Lodi) [Dentico, Belsanti: IV: Sicurello]

Note

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15. Corazza S.[A], 66. Arrighini A.[A], 67. Corazza S.[A]
47. aut. Tornaghi P. [Ol] , 58. Pennington N. [Ol]