Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2002/2003
Serie C2
13-04-2003 - Giornata: 30 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Mantova Calcio 1994 0 - 1 (0 - 0)
RETI: 34. Graziani [Ma]

Alessandria Calcio US Castagnone Michele, Bono Alain Mack Mboune Elvis, Bracco Fabio, Minadeo Antonio, Berardo Marco, Rossi Niccolò [67. Matys Piotr], Coquin Stephane [54. Quadrini Daniele], Modesti Aureliano, Pascali Manuel, Spader Giulio, Esposito Carmine A disp.:Arrieta Cristian, (P) Biato Enzo Maurizio, Brognoli Stefano, Donzella Massimo, Vertullo Silvio All.: Soldo Carlo

Formazione avversaria
MANTOVA CALCIO 1994: Bellodi, Simoni, Notari, Giubilato, Bretti [66. Lampugnani], Volpe, Spinale, Quadri [73. Todea], Caridi [66. Crisopulli], Graziani, Fresta. A disp.: Di Leo, Santin, Merenda, Pupita. All.: Bodoni Giancarlo – Benevelli Mirko

Arbitro: Barbirati Marco (Ferrara) [Zuliani, Vanoni]
Note
Angoli: 7-4. Recuperi: 2.+ 4. Spettatori: 1.200 (725 paganti, 350 abbonati, incasso 8.799 €) Minuto di raccoglimento per Elio Vanara e il giornalista Giuseppe Zerbino Giornata di sole, terreno in buone condizioni Inizio gara ore 16.00

Commento
Con un brillante contropiede il mantovano Graziani ha messo k.o. un' Alessandria colpita anche da varie vicissitudini. Soldo tentava di creare difficoltà alla difesa del Mantova rinforzando l' attacco: al solito duo Spader e Coquin aggiungeva l' ultimo arrivato, quel Carmine Esposito ottimo opportunista d' area. L' Alessandria, superato il momento iniziale di sbandamento (al 1' tiro violento di Fresta salvato fortunosamente in angolo), sembrava raggiungere il suo disegno tattico, ma il Mantova rispondeva con azioni in contropiede. Era Graziani a dare il colpo decisivo, al 34' , ricevendo da pochi metri oltre il centrocampo, partiva tutto solo verso la porta di Castagnone: tiro conclusivo e gran rete lasciando addirittura quattro difensori piemontesi a bocca aperta. All' Alessandria non restava che rimandare le proprie speranze alla ripresa. Anche gli innesti di Matys e Quadrini erano del tutto inutili. Invece era il Mantova a maramaldeggiare con Graziani che sfiorava il raddoppio al 5' . Poi al 9' Castagnone ancora salvava la propria porta dal tentativo portato dallo scatenato centravanti ospite. Uno sprazzo per i grigi: al 16' un tiro di Quadrini da lontano finiva alto. Poi ancora conclusioni pericolose di Todea (40' ) e Fresta (45' ). E adesso per l' Alessandria, finito all' ultimo posto, è notte. (Gazzetta dello Sport) Non basta l'esordio dell'ex sampdoriano Esposito per scuotere un attacco anemico. Match deciso dal guizzo di Graziani L'ALESSANDRIA VEDE LO SPETTRO DELLA SERIE D Battuti 0-1 dal Mantova, i grigi sono ultimi con il Meda Lo spettro della retrocessione è sempre più vicino per i grigi, battuti 1-0 dal Mantova al Moccagatta e agganciati in classifica dal Meda. Pro Vercelli e Trento restano poco più sopra rispetto all'Alessandria, ma la volata per evitare l'ultimo posto non vede certo favorita la compagine mandrogna, apparsa la brutta copia di quella vista all'opera con Valenzana, Cremonese e Pordenone. Troppa confusione, troppa improvvisazione in una compagine che non lesina l'impegno ma che non sembra avere armi per scardinare il «muro» avversario. Anche l'esordiente Esposito non fa miracoli: per l'ex sampdoriano qualche guizzo interessante ma una condizione atletica un po' approssimativa. Mister Soldo varia il modulo tattico, schierando una strana difesa a cinque al posto dell'abituale 4-4-2, forse temendo la forza d'urto dell'attacco virgiliano. L'Alessandria non trova però le distanze fra i reparti, mentre gli ospiti manovrano con disinvoltura e tengono in costante apprensione la retroguardia avversaria con le incursioni di Graziani, Presta e Caridi. Castagnone è chiamato in causa una sola volta dopo appena un minuto (bella deviazione in tuffo su incornata di Graziani), poi vede sfilare a lato le conclusioni di Spinale e Volpe, ma sull'altro fronte Bellodi è quasi disoccupato e solo in una circostanza viene impegnato dal compagno di squadra Simoni, che si trova sulla ti aiettoria di un cross teso di Bono e rischia addirittura l'autogol. Ci vuole un episodio per sbloccare una partita soporifera: al 34' Modesti perde palla nella trequarti avversaria, il Mantova innesca il contropiede che porta Graziani in campo aperto, rimpallo vincente su Minadeo, dribbling a rientrare su Bracco e destro micidiale nell'angolino. Il primo tempo è tutto qui, solo lo svantaggio provvisorio del Meda col Trento può far sorridere i tifosi grigi. Nella ripresa, i lombardi divorano subito due occasioni per il raddoppio, poi Soldo cambia le carte in tavola inserendo Quadrini e Matys. Di fatto i grigi giocano con il 4-3-3, ma anche Quadrini è spesso oltre la linea del pallone e il compito di costruire è affidato a Modesti e Pascali, due che non hanno piedi vellutati. La buona volontà non manca, ma in 45' Bellodi si scalda le mani solo su un sinistro di Quadrini dai venti metri. E' anzi il Mantova a mancare con il solito Graziani qualche buona chance su azione di rimessa. L'Alessandria reclama nel finale un rigore per un presunto «sandwich» di due difensori sullo sgusciante Quadrini, ma non basta per giustificare la sconfitta. Poi l'annuncio dell'altoparlante: Meda batte Trento 2-1 e sugli spalti comincia ad aleggiare il fantasma della retrocessione in serie D. (La Stampa - Ed. Alessandria - Massimo Delfino) Anche il Mantova passa al Moccagatta: l’Alessandria scivola all’ultimo posto SUL FONDO. CON IL MEDA Un gol ‘regalato’ decide la partita: grigi mai così in basso. Esposito, solo sprazzi Sedici sconfitte in trenta gare: i numeri, spietati, dell’Alessandria dicono questo. Dicono ultimo posto, mai così in basso in questo campionato: raggiunti dal Meda, che i grigi dovevano tenersi alle spalle, come recitava il primo degli obiettivi di Carlo Soldo appena sbarcato al ‘Moccagatta’. Il Meda che solo due settimane fa era distante cinque punti e adesso è lì, fianco a fianco di Minadeo e compagni. Che, per le statistiche, evitano l’ultima posizione solo per effetto di quel 3 a 1 nella gara di andata, alla vigilia di Natale, 18 punti in 17 giornate, contro i 6 in tredici conquistati nel ritorno. Non si può barare con certe cifre: sono la fotografia di un’Alessandria che almeno con un pareggio - alla sua portata - avrebbe evitato il contraccolpo psicologico di quell’ultima posizione, mai vissuta in questa annata travagliata e disgraziata. «Adesso diventa dura» dice Carlo Soldo: più ancora di quanto non sia stato fino ad ora e non certo, e non solo, per un ko casalingo con la formazione che occupa il quarto posto e che, in questo momento, è fra le più in forma e le più quotate per i playoff. Preoccupa l’Alessandria che regala gol agli avversari e non ne segna, che alterna prestazioni positive come quella di Pordenone ad altre, come ieri, in cui solo l’impegno è da sufficienza (come valutazione collettiva) e da solo, si sa, non basta, perché mancano le idee e, quando ci sono, l’impressione è che siano troppo confuse e prevedibili. Il giudizio non fa distinzione di reparti: l’attacco aspetta Esposito e lo aspettiamo tutti, perché quello di ieri ha fatto solo intuire e adesso servono i fatti. La difesa, anche a 5, va in sofferenza quando l’avversario ha spazi per le ripartenze, il centrocampo si danna, ma la quantità avrebbe bisogno di essere sostenuta dalla qualità. La sintesi di tutto è l’ultimo posto; a due punti dalla Por Vercelli che è terzultima e a tre dal Trento che è quartultimo, tutte e due agganciabili (e superabili) con una vittoria, ma l’Alessandria è la sagra delle occasioni non sfruttate. L’interrogativo, adesso, è come reagirà la squadra? Come conviverà con questa classifica pesantissima? La risposta deve essere immediata e forte: uno scrollone, con la Biellese. Fondamentale anche per la società. «Perché le persone interessate – sottolinea l’amministratore unico, Dario Pavanello – guardano anche al campo». E il Mantova che vince e l’Alessandria che scivola sul fondo non sono certo incentivi. (Il Piccolo, Mimma Caligaris, 14/04/2003) PRIMO TEMPO - 1’ non passa un minuto e il Mantova è subito pericoloso: con Fresta, ex di turno, dal vertice sinistro dell’area, cross teso per la testa di Graziani, che trova Castagnone pronto alla deviazione bassa, in tuffo, con palla che scivola in angolo; 24’ risponde l’Alessandria, che sta crescendo, minuto dopo minuto: sale a destra Bono, cross teso dalla bandierina, Spader è fuori causa, sul secondo palo Simoni anticipa tutti, toccando di testa tra le braccia di Bellodi; 29’ doppio dribbling di Esposito ai danni di Notari, la conclusione, centrale, dai 25 metri, è debole, un paio di metri a lato della porta difesa da Bellodi; 31’ ancora Alessandria in avanti: Esposito smista di testa in avanti, sponda di Spader per Coquin, sinistro di controbalzo, due metri a lato; 34’ Mantova in vantaggio: l’Alessandria è in attacco, ma Modesti tiene troppo palla e se la fa togliere dai piedi da Spinale. E dalla ripartenza nasce il gol dei virgiliani: a sinistra se ne va Graziani, che ‘siede’ Minadeo, si accentra e di destro, dentro l’area, fa secco Castagnone; 45’ occasione per i grigi, su palla palla scodellata in area da Bracco. All’altezza del dischetto raccoglie Pascali, sinistro a cercare l’angolino basso, deviato in angolo. SECONDO TEMPO - 1’ sulla testa di Graziani la palla del raddoppio: angolo da sinistra, batte Bretti, sul secondo palo, per l’incornata dell’attaccante, un metro a lato; 12’ Graziani ‘grazia’ l’Alessandria: scatta in contropiede, in posizione regolare, prendendo il tempo ai tre centrali. Castagnone gli esce incontro, il centravanti ha la porta spalancata, ma calcia incredibilmente fuori; 15’ finalmente l’Alessandria: sponda di Spader di testa, per Quadrini, al volo, dal limite, un metro sulla traversa; 24’ protesta l’Alessandria per Quadrini che finisce a terra, stretto tra tre, ma l’arbitro è vicino e fa cenno di proseguire; 32’ tre angoli consecutivi per l’Alessandria: sugli sviluppi del secondo tiro Matys raccoglie a tre metri dalla porta, rasoterra corto per sorprendere Bellodi, ci arriva prima Giubilato e spazza via; 38’ l’occasione più ghiotta per l’Alessandria: Spader chiama in causa Pascali, che allarga a Quadrini, gran botta dal limite, centrale, e Bellodi s’inarca e di pugno alza sulla traversa; 41’ può raddoppiare il Mantova, con To d e a , imbeccato da Fresta, che converge da destra e trova Castagnone sulla traiettoria, in presa bassa, che si salva con la collaborazione di Bono; 45’ ci prova Fresta, dai 30 metri, ancora Castagnone attento, nell’angolino basso, ad evitare il gol toccando palla in angolo (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Biellese – Legnano 1-0 Meda – Trento 2-1 Montichiari – Valenzana 1-1 Novara – Pavia 1-1 Pro Sesto – Pordenone 2-2 Pro Vercelli – Monza 0-3 Sudtirol – Mestre 0-0 Thiene – Cremonese 2-1 CLASSIFICA: Pavia p. 66, Novara 57, Sutirol 50, Mantova 49, Pro Sesto 46, Thiene 44, Legnano 42, Biellese 41, Cremonese 40, Pordenone 39, Montichiari 34, Valenzana 33, Mestre 32, Trento 27, Pro Vercelli 26, Alessandria, Meda 24. MARCATORI: 16 reti: Noselli (Alto Adige). 13 reti: Nordi (Pavia, 1), Ligori (Biellese). 12 reti: Lauria (Valenzana, 2), Maiolo (Pro Sesto, 2). 11 reti: Palombo (Novara, 1), Andreini (Montichiari), Graziani (Mantova). 10 reti: La Cagnina (Pavia), Cosa (Mestre). 9 reti: Egbedi (Novara), Sinigaglia (Monza, 1). Pasca (Mestre). 8 reti: Corradi (Trento), Baglieri (Thiene), Ambrosoni (Pavia). Il punto sul campionato Il girone A, invece, ha virtualmente incoronato il Pavia (1-1 al Piola di Novara nel posticipo), mentre alle spalle del duo di testa si accende la lotta per il quinto posto. Oggi lo occupa la Pro Sesto, ma Thiene e Monza risalgono rapide: in 4 giornate può succedere di tutto, esattamente come in coda, dove 4 squadre in tre punti cercano di evitare l' ultimo posto che gli spalancherebbe il baratro della serie D. (Gazzetta dello Sport)