Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2020/2021
Serie C
04-03-2021 - Giornata: 28 - Livorno - Armando Picchi
Girone A


Livorno Calcio AS - Alessandria US 1912 0 - 1 (0 - 0)
RETI: 92. rig. Eusepi U.[A]

Alessandria US 1912 Pisseri Matteo, Prestia Giuseppe, Cosenza Francesco [78. Di Gennaro Matteo], Sini Simone [78. Gazzi Alessandro], Parodi Luca, Chiarello Riccardo [66. Di Quinzio Davide], Giorno Francesco [66. Bruccini Mirko], Casarini Federico, Celia Raffaele, Eusepi Umberto, Corazza Simone [66. Arrighini Andrea] A disp.:Bellodi Gabriele, (P) Crisanto Lorenzo, (P) Crosta Luca, Podda Lorenzo, Poppa Nicolò, Rubin Matteo, Stanco Francesco All.: Longo Moreno

Formazione avversaria
LIVORNO CALCIO AS: Neri, Marie Sainte [55. Nunziatini], Sosa, Deverlan, Parisi, Bussaglia [46. Buglio], Castellano [78. Irace], Gemignani, Mazzarani [65. Bobb], Evan’s, Bueno [78. Caia]. A disp.: Stancampiano, Paci, Dubickas, Pallecchi, Canessa, Cremonini, All.: Amelia Marco.

Arbitro: Zufferli Luca (Udine) [Piedipalumbo, Nasti; IV: Arace]
Note
Ammoniti: 34. Evan’s [L], 53. Marie Sainte [L], 64. Mazzarani [L], 73. Cosenza [A], 81. Neri [L]. Angoli: 2-4. Recuperi: 0.+ 5. Spettatori: a porte chiuse Tiri: 3-8 In porta: 2-4 (Statistiche di Lega Pro) Giornata di sole, calda, terreno in buone condizioni. Inizio giovedì ore 17,30

Commento
ARRIGHINI INVENTA, EUSEPI TRASFORMA. LA VITTORIA È DI RIGORE Il solito guizzo di Arrighini, Sosa che lo contrasta in area fallosamente ed ancora Eusepi freddo dal dischetto che trasforma. Come fotocopia di tre giorni fa contro la Carrarese, anche a Livorno i Grigi ottengono l’intera posta con il minimo sforzo. La squadra di Moreno Longo ha faticato e sudato, ma contro la Cenerentola del campionato ci si aspettava molto di più. Un match dunque tra luci ed ombre, con la vittoria a fare da contrasto alla solita compassata manovra prevedibile e sotto ritmo. L’Alessandria di oggi è questa e non ci dobbiamo certo stupire. L’importante è che mattoncino su mattoncino si possa costruire qualcosa di buono per il futuro prossimo, che si chiama playoff. Emozioni con il contagocce: più il tempo a contare nelle rose delle due squadre gli ex di turno che annotare i tiri in porta (forse meglio dire fuori). Nella ripresa, in due blocchi, il Mister grigio ha rivoluzionato la squadra sfruttando tutti i cinque cambi disponibili.La partita stava incanalandosi verso il pareggio senza reti, conseguenza inevitabile di un confronto avaro di spunti degni di nota, poi Arrighini, entrato dalla panchina, è andato a conquistare un rigore di grande esperienza ai danni di Sosa, costringendolo al fallo. Trasformazione esemplare di Eusepi con palla da una parte e portiere dall’altra. Correva il secondo minuto oltre il novantesimo. Il tempo di festeggiare che si era già negli spogliatoi con tre punti pesanti in tasca che tengono i Grigi saldamente in zonaplay off. Per vedere bel gioco bisogna ancora attendere (Museo Grigio – Mauro Bavastri) UN RIGORE DI EUSEPI AL 92’ NEL BUIO DI LIVORNO LA VITTORIA RIPORTA I GRIGI AL QUINTO POSTO Poche idee, passo indietro sul piano dell’intensità e della determinazione: solo con i cambi un po’ di verve Buio per novanta minuti, poi un lampo al 91’: i grigi la sfangano a Livorno, ma le note positive sono pochissime. Certamente la difesa, che non subisce gol da tre partite e che dall’avvento di Longo ha mostrato molta più solidità, pur con qualche sbavatura qua e là. Poi Casarini, alla seconda prova di spessore da mezzala: tira un paio di volte, si fa vedere con continuità e mostra mordente, quello che manca ad esempio Giorno, mai capace di un’invenzione e monocorde nel passo tenuto sul campo. Sufficiente anche l’apporto di chi subentra dalla panchina, per gli altri titolari invece arriva una bocciatura completa. Gli esterni non mettono un pallone decente in area, Chiarello forma con Celia una catena di sinistra di estrema fragilità e Corazza sembra il fantasma dell’attaccante che un anno fa trascinava la Reggina alla promozione in B. Se con la Carrarese l’approccio dell’Alessandria era stato eccellente, all’Ardenza i grigi sono largamente imprecisi persino negli appoggi elementari contro un’avversaria rabberciata e sfiduciata, non solo per questioni tecniche ma complice una società allo sbando. Ai giovani del Livorno non manca però la buona volontà, mentre l’undici di Longo «tocchetta» con la convinzione (sbagliata) che prima o poi la rete arriverà. Se l’errore tecnico ci può stare, sono quelli di concetto e di scarsa attenzione a non essere perdonabili a una formazione ambiziosa. Nel primo tempo, ad esempio, una ripartenza ficcante e potenzialmente pericolosa a sinistra viene vanificata da Celia, che non si accorge di essere oltre la linea difensiva avversaria e finisce in fuorigioco. Nella ripresa, invece, un paio di manovre palla a terra si interrompono per appoggi semplici imprecisi perché fatti con scarsa applicazione. Grazie alle sostituzioni, Longo riceve qualcosa in più dal gruppo ma il portiere livornese deve parare solo un tiro dalla distanza di Casarini. L’Alessandria ha almeno il merito di buttare palloni avanti e imbastire un forcing finale, parecchio confusionario ma premiato dalla giocata di un singolo. Il movimento e la sterzata in area di Arrighini sono da attaccante vero, Sosa è in affanno, abbocca e si aggrappa goffamente all’avversario. Eusepi non sbaglia e tutta la squadra, panchinari compresi, corre ad abbracciare il bomber. In mancanza di gioco, almeno c’è la compattezza dello spogliatoio. (La Stampa ed. Alessandria – Massimo Delfino) ALESSANDRIA COL FIATONE AL 92’ IL RIGORE DI EUSEPI Il Livorno resiste fino al recupero: i piemontesi soffrono ma salgono al 5° posto Che sia l'inizio della partita o il recupero della ripresa, ci pensa sempre lui, Umberto Eusepi. Dal dischetto, cecchino freddo e spietato e al “Picchi” si becca anche una bella dose di improperi da chi non dimenticata il suo passato “pisano” e un gol decisivo in un derby, che da queste parti è l'affronto più grande. Però all'Alessandria interessa continuare a risalire, anche se il secondo successo dagli undici metri in tre giorni è ancora più faticoso di quello con la Carrarese, eppure il Livorno ha grandi problemi di gioco e il divario, sulla carta sarebbe enorme. Sul campo si vede molto meno: certo, i labronici viaggiano anche con la forza emotiva che un cambio in panchina determina sempre e Amelia urla e prova a telecomandare i suoi, anche se alcune scelte, come la posizione offensiva di Gemignani, francamente sembrano un azzardo poco produttivo, come la scelta di proporre Bueno dall'inizio, abbassando la pericolosità, già non elevata, del reparto avanzato. E l'Alessandria che fa, domina? Assolutamente no: la manovra non è fluida, perché la palla viaggia poco a terra e, dunque, impostare è più complicato. Anche il ritmo dovrebbe essere più intenso e, invece, Longo deve lavorare molto anche su questo aspetto. Lo sa bene, il tecnico, che stravolgere l'identità della squadra, «che non è fatta per cercare e vincere l'uno contro uno» come ammette, non si può, ma cercare di più, e meglio, la profondità e migliorare la tecnica di palleggio è un obbligo. Altrimenti si rischia di soffrire oltre il lecito e di creare davvero poco: due conclusioni in 95 minuti, una anche per i padroni di casa, ma Parisi la calcia alle stelle. La svolta quando lo 0-0 sembra inevitabile, con le legittime critiche: Arrighini, che da quando entra fa la guerra, va a cercare il colpo in area, ma Sosa lo mette giù. E' rigore, Eusepi lo batte quando scocca il secondo dei cinque minuti di recupero. Poi tutti ad abbracciarsi, perché da questa trasferta l'Alessandria torna con tre punti, il quinto posto, la difesa imbattuta da tre gare e un gruppo solidissimo. Cosenza che batte i pugni sulle spalle di Longo per esultare è l'immagine che il “branco” che pure stenta ancora, almeno è unito. E questo conta. (Tuttosport – Mimma Caligaris) LIVORNO KO SU RIGORE AL 92’ Il sogno del Livorno di conquistare almeno un punto si è infranto nel recupero, al 47’, quando l’arbitro Zufferli si inventa un penalty a favore dell’Alessandria. E il Livorno finisce così ko dopo l’esecuzione dal dischetto di Eusepi. Ubn colpo al cuore e il punto meritato che svaniva lasciando il Liuvorno solo soletto all’ultimo posto in classifica. La “cura” di Amelia è iniziata male, con una sconfitta immeritata. (Corriere dello Sport - ATC) UN ALTRO RIGORE-BEFFA SEMPRE AL 92’ LA CRISI DEL LIVORNO NON FINISCE MAI… Amelia sorprende tutti con scelte iniziali (pure Dubickas ko) ma imbriglia l’Alessandria. Il penalty è molto dubbio Un altro rigorino post 90’, tanto per cambiare. Si potrebbe stare ore a disquisire quanto simuli Arrighini e quanto ci sia una lieve trattenuta di Sosa. Il problema non è questo. Il problema è che l'arbitro non aspettava altro e che al Livorno questo rigore non l'avrebbero mai fischiato a favore, né in casa e né in trasferta. Sapete perché? Perché oggi il Livorno non conta niente. Noi ci roviniamo il fegato ma nessuno ci toglie dalla testa che qualcuno stapperà lo champagne in caso di retrocessione in serie D. Fa male questa sconfitta. Anche perché è immeritata e sarebbe stato fondamentale (per classifica e morale) mettere in saccoccia un punto e agganciare la Lucchese, anche in vista dello scontro diretto di domenica sul campo della Giana Erminio. Adesso invece ci sarà di nuovo da raccogliere i cocci, da scacciare la depressione all’interno dello spogliatoio, cercando di convincere tutti che ce la possiamo ancora fare. Ma ogni volta è sempre più dura, sempre più dura... Dispiace anche per Amelia, che di certo non è stato fortunato nel suo debutto. Si è ritrovato a giocarsela contro l'Alessandria (squadra di grandi nomi ma veramente imbarazzante nel gioco, una delle peggiori viste qui) senza il difensore più forte ovvero Blondett, senza il centrocampista con più qualità ovvero Haoudi, e senza l’unica punta vera ovvero Dubickas (infortunato, rischia di star fermo anche domenica). Ha fatto scelte coraggiose, alcune anche strane, tipo Evan's di punta: l’idea era di sfruttare la sua velocità lanciandolo lungo (anche perché l'Alessandria stava alta), il problema è che Evan's si è incartato dal primo all’'ultimo minuto. Anche la difesa a tre con Deverlan e Marie Sainte in campo insieme sembrava un azzardo, ma alla resa dei conti la scelta aveva pagato tant'è che i due sono stati tra i migliori. Ha provato sempre a non far abbassare troppo la squadra, Amelia, lasciando in campo due punte e un trequartista senza mai cambiare dal 3-4-1-2 iniziale, Evans punta combina poco, si fa male pure Marie Sainte e finisce difensore Nunziatini Per assurdo, nonostante l’evanescenza totale di Bueno e di Evan's, le occasioni migliori le aveva pure avute il Livorno. Soprattutto nel primo tempo. Clamorosa quella capitata sul piede di Parisi al 19’, ma il suo destro è finito in Curva Nord. Non è un caso che il portiere Neri (positivo) non abbia fatto neanche una parata impegnativa. La verità è che l'Alessandria, di palle-gol, ne ha costruite zero. Però ha vinto per quel rigore al 91’: Arrighini è sempre stato bravo a cadere in area, un'arte la sua, ma Sosa poteva fare meglio. Che il rigore fosse come minimo dubbio, lo dimostra anche cosa ha combinato l'arbitro: riguardate le immagini e vedrete che Zufferli non lo fischia, anzi, sempre proprio che voglia far proseguire l’azione, poi dopo un paio di secondi ci ripensa e indica il dischetto. Il Livorno della serie C quest'anno è molto basso, ma il livello degli arbitri che ci mandano a Livorno è ancora più basso. Surreale la scena di questo Zufferli che va dietro a Marie Sainte che esce in barella (dopo aver subito fallo) portato via dai volontari dell’ambulanza per ammonirlo. (Il Tirreno ed. Livorno – Alessandro Bernini) RISULTATI: AlbinoLeffe – Lucchese 0-0 Carrarese – Grosseto 0-0 Juventus U23 – Novara 2-1 Lecco – Renate 2-1 Olbia – Como rinv. Piacenza – Giana Erminio 0-0 Pontedera – Pistoiese 2-2 Pro Sesto – Pro Patria 0-0 Pro Vercelli – Pergolettese 1-0 CLASSIFICA: Como* p. 55, Pro Vercelli 53, Renate 51, Lecco 50, Alessandria 47, Pro Patria 46, Juventus U23 43, Pontedera 41, AlbinoLeffe 39, Grosseto 38, Carrarese 36, Pro Sesto** 33, Pergolettese* 32, Novara 31, Piacenza 30, Olbia* 28, Pistoiese 27, Giana Erminio* 22, Lucchese 20, Livorno (-5) 19. Ogni * = una gara in meno. Livorno 5 p. di penalizzazione. MARCATORI: 11 RETI: Manconi (AlbinoLeffe), Galuppini (Renate); 10 RETI: Capogna (Lecco), Ragatzu (Olbia), Morello (Pergolettese), Comi (Pro Vercelli), 9 RETI: Eusepi (Alessandria), Infantino (Carrarese), Gatto (Como) Il punto sul campionato Pro Vercelli e Lecco accorciano la classifica; la capolista non gioca a Olbia (gara rinviata), mentre i lariani battono il Renate, scavalcato dalla Pro Vercelli; La partita clou – Il Lecco (50) non subiva gol in casa dal 10 gennaio, mentre Galuppini (11) non segnava su azione dal 15 novembre (a Novara) e proprio lui porta in vantaggio gli ospiti dopo 7′. Determinante l’episodio al 26′ con Merletti che centra la traversa e sulla respinta va a segno ancora Galuppini, ma il gol viene annullato su segnalazione dell’assistente. Nella ripresa altra musica con il Lecco padrone del campo, ma deve attendere il calo, nel finale, del Renate (51): pareggia Cauz al 80′ e lo stesso Cauz offre l’assist per il gol partita di Iocolano (7) al 88′. Dodicesimo risultato utile per la Pro Vercelli (53) che scavalca il Renate ed ora è seconda: è sufficiente il colpo di testa di Rolando (8) all’11’ per avere la meglio sulla Pergolettese (32) scesa al Piola in formazione rimaneggiata. Allo stesso Rolando, un minuto prima, era stato annullato un gol ai più sembrato valido. Sono tre gli 0-0 di giornata: se tra Albinoleffe (39) e Lucchese (20), ma anche nell’anticipo di martedì tra Pro Sesto (33) e Pro Patria (46) le emozioni si sono viste con il contagocce, più divertente è stato quello tra Piacenza (30) e Giana (22); recriminano i padroni di casa per il gol annullato a Maio al 13′, per l’espulsione di De Respinis al 70′ e soprattutto per la gran vena del giovane portiere ospite Zanellati (un ’99 di proprietà Torino). La Juventus (43) batte il Novara (31) con un gol del francese Ake, ex Ol. Marsiglia, in pieno recupero: bianconeri in vantaggio con Brighenti (6) al 24′ ma raggiunti da Zunno al 40′; la svolta in avvio di ripresa con il rosso a Bove (51′). La resistenza degli azzurri cade, come detto, nel recupero. Resta complicata la classifica della Pistoiese (27) battuta a Pontedera (41): il 2-0 finale nasce dalle marcature di Catanese nel recupero del primo tempo e di Milani in avvio di ripresa. Nei posticipi 0-0 tra Grosseto e Carrarese mentre l’Alessandria vince all’ultimo respiro grazie a un calcio di rigore segnato da Eusepi al 92’. (Alessandria Calcio 1912)

Girone A

Livorno Calcio AS - Alessandria US 1912 0 - 1 (0 - 0)

RETI:

92. rig. Eusepi U.[A]

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

LIVORNO CALCIO AS: Neri, Marie Sainte [55. Nunziatini], Sosa, Deverlan, Parisi, Bussaglia [46. Buglio], Castellano [78. Irace], Gemignani, Mazzarani [65. Bobb], Evan’s, Bueno [78. Caia]. A disp.: Stancampiano, Paci, Dubickas, Pallecchi, Canessa, Cremonini, All.: Amelia Marco.

Arbitro: Zufferli Luca (Udine) [Piedipalumbo, Nasti; IV: Arace]

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