Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2021/2022
Serie B
12-03-2022 - Giornata: 29 - Frosinone - Benito Stirpe


Frosinone Calcio - Alessandria US 1912 3 - 0 (1 - 0)
RETI: 37. Barisic A. [Fr] , 74. Zerbin A. [Fr] , 91. Canotto L. [Fr]

Alessandria US 1912 Pisseri Matteo, Mantovani Valerio [58. Benedetti Simone], Di Gennaro Matteo, Parodi Luca [81. Ariaudo Lorenzo], Mustacchio Mattia, Gori Mirko, Ba Abou-Malal [75. Marconi Michele], Lunetta Gabriel Antonio, Chiarello Riccardo [59. Milanese Tommaso], Corazza Simone [75. Barillà Antonino], Palombi Simone A disp.:Casarini Federico, (P) Cerofolini Michele, (P) Crisanto Lorenzo, Fabbrini Diego, Ghiozzi Mauro, Pellegrini Lorenzo All.: Longo Moreno

Formazione avversaria
FROSINONE CALCIO: Minelli, Zampano, Gatti, Barisic, Cotali, Rohden [46. Canotto], Boloca [46. Ricci], Lulic, Zerbin [77. Tribuzzi], Ciano [69. Cicerelli], Charpentier [26. Novakovich]. A disp.: Ravaglia, Marcianò, Oyono, Kalaj, Brighenti, Bozic, Manzari. All.: Grosso Fabio.

Arbitro: Colombo Andrea (Como) [Di Giacinto, Muto; IV: Di Cairano; VAR: Marini; AVAR: Lombardo]
Note
Rigore parato al 24. a Ciano [F]. Espulso 23. Lunetta [A – doppia ammonizione] Ammoniti: 14. Lunetta [A], 15. Rohden [F], 26. Boloca [F], 43. Novakovich [F], 58. Ciano [F], 83. Tribuzzi [F], 93. Gatti [F] Angoli: 9-2. Recuperi: 1.+ 3. Spettatori: 4.205 (89 alessandrini); incasso € 38.664,04 Statistiche: Possesso palla 51%-49% Tiri totali 19-13, in porta 8-2, parate 2-5; Falli: 25-6; Fuorigioco: 0-1, Passaggi totali: 392-380; Precisione Passaggi: 74,8%-72,1% (Fonte: Diretta.it) L’assistente arbitrale Scarpa, inizialmente designato per la partita, è stato sostituito da Di Giacinto. Giornata di sole, terreno in buone condizioni. Inizio sabato ore 16,15

Commento
CIOCIARIA CANAGLIA Rischia di diventare una pessima abitudine. È già difficile lottare per la salvezza ma se in ogni partita hai anche un rigore contro, sei veramente nei guai. Pisseri si conferma portiere para-rigori. Neutralizzarne tre di fila non è impresa di tutti i giorni. Ma giocare 65 minuti con l’uomo in meno è durissimo. Infatti i Grigi hanno resistito incassando un gol da calcio d’angolo e cercando, nei limiti del possibile di pungere i rivali, che non per nulla navigano in piena zona playoff. Come spesso accade in questo periodo gli episodi sono stati sfavorevoli e le poche conclusioni effettuate non sono andate a buon fine. Bisogna mantenere l’entusiasmo – lo ha detto Longo a fine partita – perché sarà durissimo fino alla fine. La classifica non è cambiata perché tutte le squadre di coda (escluso il Pordenone che ha pareggiato) hanno perso e questo paradossalmente è un particolare che gioca a favore dell’Alessandria che deve, è l’obiettivo minimo di questo meraviglioso e travagliato campionato di serie B, mantenere la posizione per giocarsi in condizioni di vantaggio il decisivo playoff. Poi oggi abbiamo visto in campo i due nuovi acquisti, Ariaudo e Barillà, che hanno ripreso confidenza con il campo. Saranno pronti – è sempre Longo a parlare – dopo la sosta. Rimane il grosso problema del gol. Con quasi tutti gli attaccanti in bacino di carenaggio diventa complicato segnare e se non arrivano reti dai reparti arretrati tutto si fa complicato. Per chi crede alla cabala: primo rigore segnato, secondo respinto e gol sulla ribattuta, terzo parato e palla in angolo, quarto parato e palla in fallo laterale: vorrà pure dire qualche cosa … (Museo Grigio – Sergio Giovanelli) ALESSANDRIA KO A FROSINONE L’ Alessandria cade fuori casa contro il Frosinone e non riesce ad approfittare del ko del Cosenza per staccarlo in zona retrocessione. I Grigi vanno ko col Frosinone e non approfittano della sconfitta del Cosenza per guadagnare punti in zona salvezza: partita che si accende al 23′, quando Lunetta atterra in area Ciano e viene espulso per doppia ammonizione: dal dischetto però lo stesso Ciano si fa ipnotizzare da Pisseri che para il rigore. La squadra di Fabio Grosso trova però il vantaggio prima del finale del primo tempo, con Barisic che firma di testa l’1-0 sugli sviluppi di un calcio d’angolo: primo gol in B per il centrale 20enne arrivato a gennaio dai croati dell’Osijek. Nel secondo tempo, ancora su tiro da fermo della bandierina, arriva il raddoppio della squadra ciociara: è Zerbin ad approfittare dell’uscita avventata di Pisseri per batterlo nuovamente con un colpo di testa. C’è ancora tempo per il terzo gol, con Canotto che in contropiede chiude il tabellino al 91′ con un bel destro sul secondo palo. (Museo Grigio) Il rilancio ZERBIN È SCATENATO IL FROSINONE ORA VOLA ALESSANDRIA KO IN 10 La legge dell’ex non vale a Frosinone. Dopo Dionisi con l’Ascoli, anche Longo, Gori e Ariaudo si sono arresi allo Stirpe, che alla fine li ha salutati con uno striscione («Bentornati a casa Leoni») della curva Nord. Il Frosinone ha battuto nettamente l’Alessandria, collezionando il terzo risultato utile di fila e la quinta vittoria nelle ultime 6 gare in casa. Ma soprattutto ha consolidato la posizione nei playoff. L’unica nota stonata l’infortunio muscolare alla coscia sinistra di Charpentier, al rientro dopo la squalifica. L’Alessandria ha pagato a caro prezzo l’inferiorità numerica dopo l’espulsione di Lunetta al 23’: non vince da 10 turni e restano in zona retrocessione. Assenze In extremis Grosso ha perso Szyminski, sostituito da Barisic. Sulla destra è tornato Zampano, Ricci è partito dalla panchina: in regia Boloca. Nell’Alessandria invece Mantovani ha preso il posto dello squalificato Prestia: in tutto erano 8 gli indisponibili e Longo s’è affidato invano a Gori e Palombi. Perché quello del Frosinone è stato un monologo: Zerbin ha sfiorato il gol già al 6’, poi al 23’ Zampano è stato steso in area da Lunetta (rigore ed espulsione per doppia ammonizione) ma Ciano si è fatto respingere il tiro da Pisseri (secondo penalty parato di fila). In superiorità numerica il Frosinone ha alzato il ritmo e ha segnato con Barisic di testa (prima rete in Italia). Nella ripresa Grosso ha sostituito i due ammoniti (Rohden e Boloca) con Ricci e Canotto proponendo un 4-2-3-1. L’Alessandria ha provato a scuotersi con Chiarello e Corazza, ma è stato un fuoco di paglia. Il Frosinone ha costruito tante occasioni prima di chiudere i conti con Zerbin (settimo gol) e Canotto (quarte rete). (La Gazzetta dello Sport – Alessandro Salines) I grigi sconfitti a frosinone, però anche le dirette concorrenti per la salvezza non raccolgono punti ALESSANDRIA, LA CADUTA È INDOLORE Rosso a Lunetta, Pisseri para i lsecondo rigore id ifla, poi i ciociari dilagano con le reti di Barisic, Zerbin e Canotto Un bel Frosinone strapazza l’Alessandria e mette in cascina tre punti di platino nella corsa playoff. I Grigi, in dieci per oltre un‘ora a causa dell’espulsione di un ingenuo Lunetta, tengono bene il campo ma nel finale crollano per un passivo troppo severo. Un ko abbastanza indolore ai fini della salvezza, visto che tutte le dirette avversarie non hanno fatto punti come i piemontesi. La sfida si incanala subito sui binari giallo-azzurri. La squadra di Grosso sfiora il vantaggio al 5’ ma Di Gennaro salva sulla linea dopo un assolo di Zerbin. Al23' l’episodio chespiana la strada al Frosinone: Lunetta, già ammonito, atterra in area di rigore Zampano e lascia i suoi in dieci. Dal dischetto, però, Pisseri ipnotizza Ciano, secondo rigore di fila parato dopo quello di Crotone. Forti della superiorità numerica i padroni di casa continuano a spingere ed al 37’, sugli sviluppi di un corner calciato da Lulic, arriva il colpo di testa vincente di Barisic, al primo gol in Italia. La formazione di mister Longo, uno dei tanti ex allo “Stirpe”, tiene bene il campo e sfiora il pareggio ad inizio ripresa con Chiarello, che, dopo aver superato Minelli, spara fuori da ottima posizione. Nel finale di gara due svarioni di Pisseri spianano la strada al successo ciociaro: prima è Zerbin con un colpo di testa a sfruttare la disattenzione del portiere ospite, nel recupero tocca al neo entrato Canotto siglare il tris dopo un grossolano errore dell’estremo difensore. (Tuttosport – Giulio Halasz) Allo Stirpe Grigi in 10 dal 23’. Frosinone ok GROSSO DI SLANCIO LONGO SI FA MALE Pronostico rispettato da parte del Frosinone che batte 3-0 l’Alessandria costretta a giocare per quasi un’ora con l’uomo in meno per l’espulsione di Lunetta. Dopo una chance al 6’ per Zerhin con Di Gennaro che salva sulla linea bianca, al 27’ i padroni di casa falliscono.un rigore concesso per fallo su Zampano, Pisseri respinge il tiro di Ciano. Al 37’ il Frosinone passa: angolo di Lulic e colpo di testa vincente di Barisic. L’Alessandria si vede per la prima volta nell’area avversaria, ma in maniera molto perixolosa al 45’ quando Di Gennaro sfiora il palo di testa su un corner dalla sinistra. Nella ripresa al 7’ Chiarello prova la conclusione dai sedici metri ma non inquadra lo specchio della porta, Al 29' i ciociari raddoppiano con un colpo di testa di Zerbin da angolo di Cicerelll. Nel recupero arriva anche il 3-0 della squadra di casa con Canotto che approfitta di un errore di Pisseri. (Corriere dello Sport – Daniele Ciardi) Impegno e orgoglio non mancano ma ancora una volta emergono carenze OLTRE UN’ORA IN DIECI, SCONFITTA INEVITABILE Lunetta prima si fa ammonire e poi provoca il fallo da rigore (parato) rimediando il secondo cartellino giallo A inizio ripresa c’è l’occasione non sfruttata da Chiarello, poi due errori di Pisseri determinano il risultato Nel finale i debutti degli ultimi due arrivati Barillà e Ariaudo I grigi tornano da Frosinone con un 3-0 sul groppone che è punteggio severo ma non si può prescindere da quello che è stato l’aspetto fondamentale della partita: l’ora di gioco abbondante disputata in inferiorità numerica. Regalare l’uomo in più ai padroni di casa, squadra attrezzata e dal tasso tecnico evidentemente superiore rispetto a quello dei grigi, è un lusso che una squadra in lotta per non retrocedere non può permettersi: se, a tutto questo, si aggiungono responsabilità individuali su tutti e tre i gol al passivo la sconfitta non può che essere la logica conseguenza al triplice fischio. La svolta negativa arriva a metà primo tempo: a Lunetta, già ammonito, sfugge Zampano che viene atterrato in area proprio dall’ex Reggiana, è rigore che Pisseri para a Ciano. Per il portiere dei grigi sembra essere un’altra giornata al top e invece incapperà anche lui in un pomeriggio storto. Il gol del vantaggio arriva grazie ad un’incornata di Barisic da calcio d’angolo dopo che il Frosinone si è piazzato stabilmente nella metà campo mandrogna con Longo che corre ai ripari spostando Mustacchio a sinistra: i padroni di casa macinano gioco favoriti dal fatto che Lulic gode di molta libertà e può impostare con tranquillità tutte le trame offensive. Al rientro in campo l’Alessandria ha un bel sussulto d’orgoglio: mette paura ai padroni di casa con Chiarello forse troppo precipitoso nel provare la conclusione dopo aver saltato il portiere quando poteva servire Corazza, poi il centravanti prova una volé difficile ma l’Alessandria ha il merito di provarci. Alla lunga però la fatica comincia a farsi sentire e gli uomini di Grosso riprendono in mano il pallino del gioco: pressano alti per chiudere il match e il gol di Zerbin di testa ancora su calcio d’angolo originato da un’uscita a vuoto di Pisseri, mette la parola fine sulla sfida. Il gol nel recupero di Canotto rende forse troppo largo il punteggio ma la vittoria dei frusinati è meritata. I grigi devono leccarsi le ferite e riflettere innanzitutto sui quattro rigori subiti nelle ultime quattro partite due delle quali li hanno visti anche in inferiorità numerica. La consolazione è che le più immediate inseguitrici nella lotta salvezza non hanno fatto punti. Ma già dalla prossima gara (altra difficilissima) in casa col Monza servirà più attenzione. Tra le cose positive, infine, i debutti di Ariaudo e Barillà che con la loro esperienza potranno dare una mano nel finale di campionato. (La Stampa ed. Alessandria – Francesco Gastaldi) L’Alessandria resta quintultima ma si complica la lotta per la salvezza GRIGI DISTRATTI E IN DIECI PER UN’ORA “BRUTTA SCONFITTA INEVITABILE” Al 23’ fuori Lunetta per doppia ammonizione e il Frosinone travolge gli ospiti. Longo: “Ingenuità grave” Sono ormai 10 le partite consecutive senza vittoria per un’Alessandria che esce con le ossa rotte anche dalla tana del Frosinone dopo aver giocato per oltre un ora in inferiorità numerica contro una rivale di caratura superiore. Rispetto al pareggio di Crotone, l’ex di turno Moreno Longo sceglie Gori e Ba a centrocampo, mentre in avanti Palombi ritrova la maglia da titolare accanto a Chiarello e Corazza a scapito di Fabbrini e Milanese. Il 3-4-3 disegnato dal tecnico mandrogno viene ben presto stravolto quando Lunetta, già ammonito, si fa saltare secco in area da Zampano al 23’ atterrandolo poi da dietro. Inevitabili il rigore, il quarto di fila concesso dai grigi, e il secondo giallo comminato al distratto esterno scuola Atalanta che ne provoca l’espulsione. A mantenere accese le speranze per gli ospiti ci pensa il solito Pisseri, che ipnotizza Ciano neutralizzando il terzo penalty consecutivo salvando momentaneamente i suoi. Un iniezione di fiducia che dura poco più di 10 minuti, quando Barisic firma di testa il vantaggio capitalizzando al meglio un corner battuto da Lulic. Al 40’ sono i piemontesi a protestare per un presunto atterramento in area di Mustacchio non visto dal direttore di gara. In avvio di ripresa la neopromossa ha una grossa occasione, ma la sciupa malamente quando Chiarello intercetta un rinvio corto del portiere, lo salta e dal limite tira fuori con il sinistro anziché servire al centro Corazza che avrebbe potuto calciare verso una porta difesa a quel punto solamente da due difensori ma non da Minelli. Dopo un avvio fin troppo rilassato, i ciociari chiudono di fatto la gara al 29’ grazie a una nuova incornata di testa da angolo firmata questa volta da Zerbin, che sfrutta un’uscita a vuoto di Pisseri. Poco dopo, Longo concede il debutto a Barillà e Ariaudo, acquistati a parametro zero nelle scorse settimane e ancora alla ricerca della forma migliore. Il tris arriva in pieno recupero con Canotto, il quale sfrutta un uscita avventurosa di Pisseri che si fa rubare palla fuori area dall’avversario prima di farsi trafiggere per la terza volta. Continuano quindi a essere troppi gli errori e i regali concessi da una squadra che, ormai priva della sua proverbiale intensità mostrata fino a poche settimane fa, sotto il profilo dell’attenzione sembra tornata quella in seria difficoltà di inizio stagione. I quattro tiri dal dischetto causati consecutivamente ne sono una prova. “L espulsione è stata determinante ai fini del risultato - sottolinea Longo - Sono episodi che non ti puoi permettere contro un avversario del genere. Una volta rimasti in dieci abbiamo cercato di rimanere in partita. Fino al 2-0 abbiamo anche avuto le palle per pareggiare. In inferiorità numerica, la squadra non si è comunque arresa. Bisogna però essere più cinici. I quattro rigori di fila sono episodi a sé stanti. Quella di oggi è un ingenuità grave e assolutamente evitabile, contando che Lunetta era già ammonito. Barillà e Ariaudo sono entrati bene, li troveremo in una condizione accettabile dopo la sosta”. Uniche note liete di giornata sono le sconfitte subite da tutte le altre rivali dirette nelle parti basse della classifica, con i grigi che rimangono quintultimi a quota 25 mantenendo 2 lunghezze di vantaggio sul Cosenza (che deve però recuperare una partita) e 4 su un Vicenza che, a oggi, sarebbe retrocesso insieme alle più attardate Crotone e Pordenone. La salvezza diretta, rappresentata da una Spal anch’essa battuta ieri, rimane a 6 punti di distanza. I mandrogni torneranno in campo martedì alle 20,30 in casa contro un Monza in fiducia e in piena lotta per la promozione in serie A. (Il Secolo XIX – Luca Lovelli) FROSINONE A PIENO RITMO I canarini piegano i piemontesi con reti di Barisic, Zerbin e Canotto: quinta vittoria nelle ultime sei gare interne - Ospiti in dieci per più di tue terzi di gara, Ciano fallisce il secondo rigore stagionale. Nuovo infortunio per Charpentier Il Frosinone incassa i tre punti in palio sbarazzandosi dell’Alessandria e proseguendo il suo ottimo cammino casalingo arrivato alla quinta vittoria nelle ultime sei uscite al “Benito Stirpe”. Match risolto, dopo il rigore fallito da Ciano, da due speculari reti, una per tempo, di Barisic e Zerbin, entrambe su calcio d’angolo di Lulic, con la rete del 3-0 arrivata nel recupero con Canotto. L’Alessandria può recriminare sull’aver giocato per 75’ in dieci a causa dell’espulsione di Lunetta in occasione del rigore su Zampano, poi parato da Pisseri su Ciano, ma la supremazia dei canarini non è mai stata in discussione. Il match ha evidenziato la disparità di potenziale tra le due formazioni, acuita dall’uomo in meno che sicuramente ha scombussolato i piani di mister Longo, riuscito comunque a difendersi molto bene fino al gol dell’1-0. Una vittoria che permette ai canarini di conservare la settima posizione, in una classifica che in quelle zone non vede scossoni, visto che tutte le avversarie, immediatamente davanti e dietro la formazione giallazzurra, hanno vinto. Unica nota stonata l’infortunio di Charpentier. Un problema muscolare che terrà fuori l’attaccante francese non per pochissimo tempo. Al fischio d’inizio Grosso conferma Minelli al posto di Ravaglia tra i pali e nella quaterna difensiva inserisce Barisic al posto di Szyminski che ha accusato un risentimento muscolare nella imminente vigilia del match. Al fianco di Barisic, Gatti con Zampano a destra e Cotali a sinistra. A centrocampo, assente Garritano indisponibile, a riposo inizialmente Ricci, il cui posto da play è preso da Boloca, con Lulic e Rohdén compagni di reparto. Confermato il tridente d’attacco con Ciano, Charpentier e Zerbin a sinistra. Longo si affida in attacco a Corazza, con immediatamente dietro Palombi e Chiarello. L’ex Gori e Ba in mediana, esterni Mustacchio e Lunetta. Al 5’ prima azione da gol del Frosinone con Boloca che orchestra a centrocampo, servendo sulla destra Ciano che crossa preciso per Zerbin, il quale liberatosi di un avversario tira a botta sicura vedendosi il pallone ribattuto sulla linea da Di Gennaro a portiere battuto. Al 23’ l’episodio del rigore su Zampano, atterrato in area da Lunetta. Per l’alessandrino è la seconda ammonizione e scatta il rosso. Ciano dal dischetto batte centrale facendosi respingere il pallone da Pisseri. Per lui è il secondo penalty stagionale fallito sui due tirati. Nel frattempo Charpentier, infortunatosi precedentemente, abbandona il campo per Novakovich. Per il Frosinone arriva però il meritato vantaggio al 37’. Su corner Lulic pesca la testa di Barisic sul secondo palo. Il centrale difensivo anticipa il difensore ed insacca alle spalle di Pisseri. Un gol fondamentale per il bosniaco, che lo riscatta della deludente ultima uscita di Cittadella. L’Alessandria deve rivedere i suoi piani e cerca di uscire dalla propria metà campo. E’ dei piemontesi l’ultima azione importante del primo tempo con un colpo di testa di Di Gennaro su corner. Al rientro dal riposo Grosso tira fuori Boloca e Rodhén, entrambi ammoniti, per Ricci e Canotto, cambiando anche assetto. L’Alessandria affonda per cercare coraggiosamente il pari. Si rende pericolosa con Corazza, anticipato in uscita fuori area da Minelli, il quale serve accidentalmente Chiarello che non inquadra il bersaglio. Al 54’ ancora Corazza ci prova senza successo con una spettacolare rovesciata in area. Il Frosinone reagisce con Zerbin e Novakovich. Al 74’ arriva il raddoppio. Corner ancora di Lulic e colpo di testa vincente all’altezza del secondo palo di Zerbin, al settimo gol stagionale. Grosso sostituisce Ciano per Cicerelli e Zerbin per Tribuzzi, ma la partita si avvia lentamente verso il suo epilogo, con l’ultima fiammata di Canotto che ruba fuori area il pallone al portiere Pisseri insaccando a porta sguarnita. (Il Messaggero, ed. Frosinone - Alessandro Biagi) RISULTATI: Benevento – Crotone 3-1 Lecce – Brescia 1-1 Monza – LR Vicenza 4-0 Parma – Cittadella 1-1 Pisa – Cremonese 3-0 Pordenone – Como 1-1 Reggina – Perugia 0-1 Spal – Ascoli 1-2 Ternana – Cosenza 2-0 CLASSIFICA: Pisa p. 55, Lecce 54, Cremonese 53, Brescia 52, Monza 51, Benevento* 50, Frosinone 48, Ascoli 46, Perugia 45, Cittadella 43, Reggina 39, Ternana, Como 37, Parma 35, Spal 31, Alessandria 25, Cosenza* 23, LR Vicenza 21, Crotone 16, Pordenone 13. * = gare in meno MARCATORI: 17 RETI Coda (Lecce); 12 RETI Strefezza (Lecce); 10 RETI Charpentier (Frosinone), Vazquez (Parma), De Luca (Perugia), Donnarumma (Ternana); 9 RETI Corazza (Alessandria), Lapadula (Benevento), Il punto sul campionato Scornatevi pure, così arriviamo noi. Benevento e Monza hanno approfittato del doppio scontro diretto al vertice per guadagnare punti sulle squadre che li precedono, comunque vada il big match di oggi [Vittoria 3-0 del Pisa sulla Cremonese, N.d.S.]. Il Lecce ha tenuto a bada il Brescia e per ora ha ripreso il comando da solo (cosa che ha fatto più di tutti in questo incerto ritorno) ma oggi la situazione al vertice cambierà. Potrebbe tornare a comandare il Pisa (come ha fatto in tutta l’andata) come potrebbe riprendere la vetta la Cremonese, in solitudine o accanto alla squadra di Baroni. Può succedere di tutto, di sicuro Benevento e Monza non sono rimasti a guardare e si sono fatti sotto, e quando la squadra di Fabio Caserta avrà giocato il recupero a Cosenza la situazione sarà ancora più chiara. Di sicuro il campionato si chiuderà come una finale dei 100 metri alle Olimpiadi, ma non di quelle dominate da Usain Bolt. Così come la conquista degli ultimi due posti nei playoff è una bagarre estremamente avvincente, visto come stanno le quattro contendenti. Chi sta veramente male sono le squadre sul fondo. Dalle ultime sei sono arrivate 5 sconfitte, soltanto il Pordenone ha strappato un misero pareggino in casa. Preoccupanti sono anche alcuni segnali di resa: altroché Bolt, laggiù il passo è da corsa campestre delle medie. Ma siete proprio sicuri che sia già finita? (La Gazzetta dello Sport – Nicola Binda)