Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2023/2024
Serie C
10-09-2023 - Giornata: 2 - Verona - Gavagnin-Nocini Borgo Venezia
Girone A


Virtus Verona - Alessandria US 1912 2 - 1 (1 - 0)
RETI: 36. Faedo C. [Vi] , 54. Cabianca E. [Vi] 47. Gazoul M.[A]

Alessandria US 1912 Liverani Luca, Ciancio Simone, Rota Arensi, Ercolani Luca, Rossi Enrico [58. Nunzella Leonardo], Sepe Alfonso [58. Gueli Diego], Nichetti Marco Emilio, Mastalli Alessandro [75. Volpe Michele], Pellegrini Lorenzo, Pagliuca Mattia [45. Ghiozzi Mauro] [75. Manneh Kalifa], Gazoul Marwane A disp.:Anatriello Gennaro, Belgiovine Daniele, Mame Ass Ndir, Pellitteri Alessandro, (P) Piana Edoardo, (P) Rossi Leonardo, Zerbo Patrizio All.: Fiorin Fulvio

Formazione avversaria
VIRTUS VERONA: Sibi, Mazzolo [46. Manfrin], Faedo, Cabianca, Daffara, Demirovic, Metlika, Zarpelloni [81. Ruggero], Danti [68. Toffanin], Casarotto [89. Begheldo], Gomez [46. Nalini]. A disp.: Zecchin, Voltan, Cellai, Mehic, Ntube, Zigoni, Lodovici, Menato, Ambrosi. All.: Fresco Luigi

Arbitro: Maccarini Lorenzo (Arezzo) [Asciamprenner Rainieri, Morotti; IV: Dania]
Note
Nota: La sostituzione di Pagliuca è avvenuta al minuto 45+2. Rigore parato al 44. a Pagliuca [A] Ammoniti: 3. Mazzolo [V], 17. Ciancio [A], 35. Pagliuca [A], 64. Gazoul [A], 92. Nalini [V] per gioco falloso. Angoli: 5-2 Recuperi: 4.+ 5. Spettatori: 497 paganti, 102 abbonati. Statistiche: Tiri totali: 12-5; in porta: 6-1; fuori: 4-3; bloccati: 2-1; falli: 12-16; punizioni: 16-13 (Fonte: Sofascore) Giornata molto calda, terreno in buone condizioni. Inizio domenica ore 16,15

Commento
PRIMA SCONFITTA PER L’ALESSANDRIA L’Alessandria fa fatica, tanta fatica, troppa per giocare alla pari con gli avversari e quando si sbaglia gli errori diventano devastanti nell’economia di una partita come quella contro la Virtus Verona. Difficile perché i valori in campo sono diversi ma soprattutto perché sono i Grigi a recitare il “mea culpa” per aver gettato letteralmente alle ortiche l’occasione di muovere la classifica. Determinante l’errore dal dischetto di Pagliuca (o se vogliamo dire la bravura dell’estremo difensore avversario nel leggere la finta prevedibile dell’attaccante). Episodio che, al triplice fischio finale è risultato determinante. Ci aveva pensato Gazoul (47’) a rimettere le cose a posto dopo il vantaggio di Faedo (36’) e l’errore dal dischetto di Pagliuca. A decidere il match è stato Cabianca dopo 9 minuti della ripresa, vantaggio che i Grigi non sono più riusciti a recuperare, macchinosi nella costruzione che inevitabilmente cozzava contro la trequarti difensiva dei veneti. E così la squadra di Fiorin torna a casa con la prima sconfitta stagionale che ha evidenziato l’ormai cronica (e siamo solo all’inizio) sterilità in attacco. Nelle altre zone del campo l’Alessandria ha fatto il possibile considerando il ritardo di preparazione e la rosa (arrivata all’ultimo minuto) a disposizione. Per Liverani ancora parate decisive e l’aiuto dei legni ma non è bastato e non può andare avanti così. Che manchi qualcosa, e parecchio, a questa squadra lo si vede e questo diventa determinante ad ogni calo di concentrazione. Come già detto il tempo ci dirà il reale valore della squadra che, anche oggi ha potuto contare sul supporto della calda tifoseria Grigia. Ma non è bastato. (Museo Grigio - Mauro Bavastri) Primo stop della squadra piemontese, ordinata ma poco incisiva NON REGGE A VERONA IL MURO DELL’ALESSANDRIA Buon primo tempo dei grigi, che falliscono anche un rigore: nella ripresa, dopo l’illusorio pari, domina la Virtus Sono due incertezze difensive a condannare l’Alessandria alla prima sconfitta stagionale. La Virtus Verona merita, ma i grigi non sfigurano anche se l’attacco continua a girare vuoto, azione del gol esclusa. Miister Fiorin mantiene inalterato l’assetto tattico e propone come unica novità l’esperto Mastalli da intermedio sinistro al posto di Nunzella. Poche novità anche per i padroni di casa che ritrovano l’esterno Daffara al rientro dalla squalifica. Sul piano tattico i veronesi provano inizialmente ad adattarsi allo schieramento dei grigi abbandonando la difesa a tre per passare ad un reparto arretrato a quattro. La giornata è molto calda ed i ritmi non sono particolarmente elevati. Come nelle previsioni il 4-3-3 dei grigi si trasforma rapidamente in un più accorto 4-5-1. La fase difensiva dell’Alessandria è ben organizzata e non mancano i tentativi di ripartenza, anche con manovra fluida e palla a terra, ma solo fino ai sedici metri. La costruzione di gioco dal basso non è malvagia, quando invece la corsa del pallone si allunga i veronesi non faticano a contenere. I grigi provano a sfruttare le palle inattive, affidate al piede educato di Mastalli, e proprio sugli sviluppi di un calcio piazzato è Nichetti, poco prima della mezzora, a sfiorare il palo alla destra di Sibi con un siluro dai trenta metri. La reazione dei rossoblu è affidata a Demirovic che, al culmine di un’azione personale, coglie una traversa clamorosa. È il prologo al vantaggio della Virtus Verona che arriva al 36’ grazie ad un preciso sinistro di Faedo il quale riceve da Gomez e batte Liverani dal limite. Il vantaggio galvanizza la Virtus Verona che sembra prendere il controllo delle operazioni ma gli ospiti hanno l’occasione per riaprire i giochi con un rigore che Pagliuca si procura sul ripiegamento addirittura di Juanito Gomez. È lo stesso Pagliuca a presentarsi sul dischetto ma il suo tiro è lento e Sibi respinge. Sulla stessa ribattuta, Pagliuca si infortuna e deve lasciare il suo posto a Ghiozzi. La ripresa si apre con un paio di cambi nelle fila dei padroni di casa che tornano all’abituale 3-4-1-2 ma i grigi trovano l’immediato pareggio grazie a Gazoul il quale ribadisce a rete di testa un tiro di Pellegrini respinto da Sibi. I veronesi cercano di ritrovarsi e, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Cabianca incorna senza lasciare scampo a Liverani, con la difesa piemontese pressoché immobile. Vane le proteste di Sepe che reclama un appoggio irregolare da parte del centrale difensivo dei veronesi autore del gol. Mister Fiorin prova a cambiare le carte in tavola e nel finale tenta il tutto per tutto gettando nella mischia Manneh e Volpe nel tentativo di riequilibrare le sorti del match ma i grigi non hanno le energie per riequilibrare le sorti del match. Sono, anzi, i veronesi a rendersi pericolosi a più riprese dalla parti di Liverani. Ora la palla passe alle vicende societarie e domani ci sarà l’importantissima assemblea dei soci nella quale si dovrà concretizzare il definitivo assetto tra il presidente Benedetto e il socio di minoranza Pedretti. (La Stampa ed. Piemonte – Fabrzio Pozzi) RIGORE SBAGLIATO, GOL REGALATO: ALESSANDRIA KO A VERONA Pagliuca calcia male il penalty, di Gazoul il pari momentaneo, ma dopo 6' Cabianca segna il 2-1. Società contestata I rigori si tirano con altra convinzione. I risultati si gestiscono diversamente. L'Alessandria cade a Verona e deve prendersela prima di tutto con se stessa. Perché non si lascia un uomo libero di colpire di testa come nell'azione del 2-1. I limiti sono quelli noti: in mezzo un po' li camuffa Mastalli, fin quando ne ha. Ma davanti la punta centrale non c'è e se non si corre ai ripari in fretta il destino è segnato. E', anche, una questione di testa, perché dopo aver rimesso in equilibrio la gara, non si può subire una rete solo 6' dopo. Senza contare che, se Liverani non si opponesse tre volte a Demirovic, il rischio concreto sarebbe quello di contare i gol con il pallottoliere. Alla fine la Virtus balla al centro del campo, ma questa squadra non merita di essere umiliata. I tifosi lo hanno detto chiaramente alla proprietà. (ilpiccolo.net – Mimma Caligaris) Alessandria ko con la capolista VIRTUS VERONA IN TESTA La Virtus Verona supera l'Alessandria e si lancia a punteggio pieno in vetta alla classifica. Dopo aver battuto all'esordio in campionato l’Atalanta U23 in trasferta, la truppa di Gigi Fresco si è ripetuta al Gavagnin-Nocini, davanti al pubblico amico, contro la squadra piemontese allenata da Fiorin. Nel 2-1 finale risultano decisive le reti segnate, fra la fine del primo tempo e l'inizio del secondo, da Faedo, bravo a finalizzare da consumato centravanti una bella azione corale, e Cabianca, con un colpo di testa da calcio d’angolo. Fra i due gol era arrivato il momentaneo pareggio per gli ospiti, in avvio di ripresa, siglato da Gazoul, bravo a spingere di testa il pallone in rete, dopo una complicata parata di Sibi sul tiro di Pellegrini. Da segnalare anche il rigore parato dallo stesso estremo difensore scaligero a Pagliuca, allo scadere della prima frazione di gioco. «Non era mai successo, prima di oggi, che iniziassimo il campionato con due vittorie», ha commentato a fine gara l’allenatore della Virtus Fresco. «Nel calcio sono gli episodi a determinare i risultati e contro l’Alessandria slamo stati bravi a neutralizzare il rigore e a sfruttare le occasioni su palla inattiva». (La Gazzetta dello Sport, Kieffer-Avossa) Al Gavagnin Nocini la gara termina 2-1 SBAGLIA PAGLIUCA, SEGNA SOLTANTO GAZOUL L’ALESSANDRIA TORNA A MANI VUOTE DA VERONA All’Alessandria non sono bastati orgoglio e dedizione per lasciare senza danni il campo della Virtus Verona, che dopo aver steso l’Atalanta Under 23 nella gara d’esordio ha ottenuto i tre punti anche contro i grigi. La squadra di Fiorin non ha demeritato, ha creato le sue occasioni, ha avuto la forza di rimettere in sesto la partita, ma se l’è vista sfuggire di mano qualche minuto dopo e poi non è più riuscita a rimediare, anche se la contesa è rimasta aperta fino al fischio finale. La sua parte l’ha fatta anche il gran caldo che ha costretto le squadre a gestire le forze. L’inizio è stato lento e senza grandi occasioni, poi la partita s'è aperta e sono cominciati a fioccare i primi pericoli. Ha aperto le danze l’Alessandria con un destro secco di Nichetti fuori di un soffio, ma la risposta della Virtus Verona non s’è fatta attendere con Danti e soprattutto con Demirovic che ha centrato il palo con un gran sinistro dal limite. Alla fine, la pressione della squadra di Fresco è sfociata (36) nel vantaggio siglato da Faedo con un preciso sinistro dal limite. Colpita nel vivo, l’Alessandria ha reagito e nel finale di tempo ha buttato alle ortiche il pari. Il figlio d’arte Pagliuca s’è conquistato con furbizia un rigore, ma la sua battuta dagli 11 metri è stata respinta con un gran balzo da Siby. Appuntamento con il gol rimandato solo di pochi minuti perché a inizio ripresa (2’) i grigi hanno trovato il pari con il tap in di testa di Gazoul, bravo a lanciarsi sul tiro di Pellegrini respinto da Siby. L’illusione è durata poco, esattamente sei minuti: angolo dalla sinistra, stacco imperioso del centrale difensivo dei veneti Cabianca e palla in rete. Gioco, partita e tre punti per la Virtus Verona. (Il Secolo XIX ed. Genova – D.M.) FAEDO&CABIANCA: LA VIRTUS DECOLLA Prima il mancino dal limite, poi il colpo di testa su azione d’angolo: i rossoblù piegano anche l’Alessandria e sono soli in testa Un gancio mancino per firmare il primo strappo, la palombella di testa a segnare l’allungo definitivo: la Virtus replica l’exploit del primo turno e annuncia ufficialmente il decollo. Sei punti in due partite, un inedito nella sua storia in Serie C. Anzi, un «inedito assoluto» ad ascoltare le riflessioni di Gigi Fresco nel dopo partita. Da sola in testa alla graduatoria, resta un avvio comunque formidabile sul piano dei risultati, non così sorprendente a guardare l’andamento di un match nel quale i rossoblù si sono prima protetti e poi, una volta messo stabilmente il naso negli appartamenti del nemico, l’hanno messo a soqquadro portandosi a casa tutto. A meravigliare sono stati, piuttosto, i marcatori di giornata. Non tanto (o non troppo) Carlo Faedo, la cui maturazione si è ormai definitivamente compiuta, quanto Eddy Cabianca, una delle recenti scoperte estive, vent’anni di sana esuberanza. Buono sulla fascia, altrettanto lungo la linea difensiva a tre, a prescindere dalla posizione. Più in generale Gigi Fresco è già riuscito a trasmettere sicurezze ai suoi. E, di contro, il gruppo è talmente sveglio da averne evidentemente carpito idee e spirito. Con buona pace, stavolta, di un’Alessandria che si è presentata al Gavagnin con atteggiamento aggressivo e propositi costruttivi, salvo scontare i limiti tecnici dell’attuale organico. Pazienza e assalto. Avvio complesso, dunque, per Danti e compagnia. Che restano lontani dalla porta di Liverani, accettano di ripiegare, rischiano peraltro il minimo sindacale (palla vagante spazzata da Zarpellon e destro secco di Nichetti vicino al palo) prima rialzare le linee di riprendere possesso del campo. La luce la accende Elian Demirovic, in macroscopico progresso rispetto alle ultime uscite. Suo il mancino dal limite (dopo dribbling secco) che scuote in pieno il palo, una spanna sotto l’incrocio. È il 32’ ed è anche il segnale atteso. Perché la Virtus alza la velocità di crociera e colpisce dopo 4’ sulla combinazione dal limite tra Gomez e Faedo: il movimento del difensore è da centravanti vero, marcatore saltato di netto e sinistro chirurgico nell’angolino lontano. A disturbare l’andamento di una partita in apparente controllo l’assolo improvvisato dal figlio d’arte Mattia Pagliuca (in tribuna anche papà Gianluca) che si prende un fallo al limite dell’area (l’arbitro lo giudica dentro) e va sul dischetto per il relativo calcio di rigore. Sibi è un gatto: Pagliuca non solo si fa intercettare il tiro ma si fa anche male ed è costretto ad uscire. A rimettere in gioco i grigi, nella ripresa, ci pensa allora un’apertura azzardata da Casarotto, abbagliato pure dal sole: Sibi respinge il primo assalto di Pellegrini, non il tap in di Gazoul. Poco male: è solo il 9’ quando l’arco disegnato dalla bandierina da Manfrin trova la capoccia di Cabianca per gonfiare ancora il sacco. Rossoblù adesso solidi dietro e imprendibili nel controgioco: Zarpellon assiste, Casarotto e Nalini accelerano. Qualcosa si spreca ma alla fine si brinda, con pieno merito: omaggiate la capolista. (L’Arena – Francesco Arioli) RISULTATI: Albinoleffe – Triestina 1-2 Arzignano – Mantova 0-2 Giana Erminio – Vicenza 1-5 Lumezzane – Pergolettese 1-0 Novara – Pro Patria 1-2 Padova – Legnago 2-0 Pro Sesto – Fiorenzuola 3-1 Renate – Pro Vercelli 1-1 Trento – Atalanta U23 0-0 CLASSIFICA: Virtus Verona p. 6, Vicenza, Pro Vercelli, Mantova, Padova, Renate, Trento 4, Pergolettese, Legnago, Pro Patria, Triestina. Pro Sesto, Lumezzane, Giana Erminio 3, Atalanta U23, Albinoleffe, Alessandria, Novara 1, Fiorenzuola, Arzignano 0. MARCATORI: 3 reti: Caia (Pergolettese), 2 reti: Fumagalli (Giana), Galuppini (Mantova), Piccinini (Pergolettese), Stanzani (Pro Patria), Lescano (Triestina), Casarotto (Virtus Verona). Il punto sul campionato Virtus Verona sola a punteggio pieno dopo due giornate. I veronesi hanno battuto in casa l’Alessandria mentre delle altre capoliste solo il Trento ha pareggiato con l’Atalanta U23 con Renate e Pro Vercelli che hanno diviso la posta nello scontro diretto. Riscatto per Triestina e Vicenza: gli alabardati hanno superato in trasferta l’Albinoleffe così come i lanieri che hanno subissato di reti la derelitta Giana Erminio. Di rilievo anche le vittorie di Pro Sesto e Padova le cui sconfitta, settimana scorsa, avevano sorpreso gli addetti ai lavori.

Girone A

Virtus Verona - Alessandria US 1912 2 - 1 (1 - 0)

RETI:

36. Faedo C. [Vi] , 54. Cabianca E. [Vi] 47. Gazoul M.[A]

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

VIRTUS VERONA: Sibi, Mazzolo [46. Manfrin], Faedo, Cabianca, Daffara, Demirovic, Metlika, Zarpelloni [81. Ruggero], Danti [68. Toffanin], Casarotto [89. Begheldo], Gomez [46. Nalini]. A disp.: Zecchin, Voltan, Cellai, Mehic, Ntube, Zigoni, Lodovici, Menato, Ambrosi. All.: Fresco Luigi

Arbitro: Maccarini Lorenzo (Arezzo) [Asciamprenner Rainieri, Morotti; IV: Dania]

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